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Albo Esperti per la supervisione di mutui a vittime di usura: novità confermata
L’articolo 33 del decreto-legge 11 aprile 2025, n. 48 " Sicurezza" in vigore dal 12 aprile ha introdotto un importante intervento normativo in materia di contrasto all’usura, modificando la legge 7 marzo 1996, n. 108.
In particolare, è stato inserito l’articolo 14-bis, che disciplina il conferimento obbligatorio di un incarico di consulenza a favore dei soggetti ammessi ai benefici del Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura (art. 14 della L. n. 108/1996).
La disposizione è stata confermata dalla legge di conversione pubblicata in Gazzetta il 9 giugno 2025, n. 80.
Il nuovo istituto mira a garantire una più efficace gestione dei mutui agevolati erogati in favore delle vittime, attraverso l’affiancamento di un esperto iscritto in un nuovo albo nazionale, con compenso a carico del Fondo nazionale. Ora si attende il decreto con il regolamento.
Sostegno rafforzato per le vittime dell’usura
Le persone che hanno denunciato un’estorsione usuraria e accedono ai mutui del Fondo statale gestito da CONSAP, spesso si trovano in una situazione economica fragile e complessa. La nuova norma riconosce questa difficoltà e prevede che il beneficiario venga affiancato da un consulente qualificato, nominato dal prefetto, che lo aiuterà:
- a pianificare l’utilizzo del mutuo,
- a gestire gli investimenti,
- a rientrare nel circuito economico legale.
Nel momento in cui viene nominato l’esperto, le somme del mutuo entrano a far parte di un patrimonio separato, destinato esclusivamente al rilancio dell’attività economica. Una garanzia in più contro usi impropri delle risorse e per assicurare trasparenza nella gestione.
Mutui usura: il ruolo dell’esperto
Per garantire la qualità e la trasparenza del supporto, il decreto istituisce un albo nazionale degli esperti, istituito presso l’Ufficio del Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura.
Potranno iscriversi:
- revisori legali,
- commercialisti,
- avvocati,
- altri professionisti con specifica esperienza nella gestione d’impresa o nel settore economico della vittima.
La nomina avverrà su base provinciale, a cura del prefetto competente.
Ai fini della vigilanza l’esperto sarà tenuto a presentare:
- rendiconti periodici e annuali;
- una relazione finale sull’utilizzo dei fondi;
- eventuali segnalazioni di criticità.
L’incarico ha durata cinque anni, rinnovabile una sola volta. In caso di gravi inadempienze o incompatibilità, può essere revocato dal prefetto. Se emerge che i fondi non vengono impiegati per le finalità previste, il mutuo può essere revocato e le somme recuperate.
L’esperto riceve un compenso annuale, stabilito da un regolamento attuativo, che non grava sul mutuo concesso alla vittima, ma viene pagato con risorse dedicate del Fondo antiracket e antiusura.
Usura: in attesa del regolamento per l’albo Esperti
Il decreto legge prevede un ulteriore decreto del Ministero dell’Interno, da emanare entro 60 giorni dall’entrata in vigore del DL, che dovrà definire:
- i requisiti per l’iscrizione all’albo,
- i limiti massimi degli incarichi,
- i criteri per la rotazione e trasparenza,
- l’importo minimo e massimo del compenso.
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Fondo prevenzione usura: circa 34 ML per imprese e cittadini a rischio
Con un comunicato stampa del 29 novembre Il MEF, Ministero dell’Economia e delle Finanze informa che ha messo a disposizione 33,68 milioni di euro da erogare attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura
Il Fondo, istituito presso il Dipartimento del Tesoro dalla legge 108 del 1996, concede, attraverso Confidi, Associazioni e Fondazioni, garanzie statali per facilitare l’accesso al credito a imprese e cittadini a rischio usura.
Il ministro Giorgetti ha dichiarato: “Con nuove risorse viene rinforzato uno strumento che sostiene concretamente le reali esigenze di famiglie e imprenditori in difficoltà economica, anche a causa dell’aumento dell’inflazione e dei costi delle materie prime”
Tramite il Fondo per la prevenzione dell'usura, cittadini e imprese potranno infatti contare su garanzie statali per ottenere dal mondo creditizio quella liquidità necessaria a fronteggiare spese crescenti ed evitare così di cadere nella trappola dell’usura e dell’illegalità.
Fondo antiusura: come si ottengono i fondi
Le risorse andranno a famiglie e imprese per il tramite di 91 “Enti gestori”:
- 59 Confidi (consorzi di PMI), che riceveranno circa 23,6 milioni di euro,
- e 32 Associazioni e Fondazioni impegnate nella lotta all’usura, che ne riceveranno circa 10,1.
I Fondi sono stati assegnati da una apposita Commissione interministeriale presieduta dal MEF, a seguito di una valutazione condotta sulla base di una combinazione di indicatori che tengono conto:
- dell’indice del rischio usura presente nell’ambito territoriale dove opera l’ente assegnatario,
- dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse dimostrata nel passato
- della effettiva capacità di garantire l’accesso al credito.
Clicca qui per consultare l’elenco e i contatti con le Associazioni, le Fondazioni e i Confidi cui rivolgersi su base regionale per l’accesso alle garanzie del Fondo.
Quando un tasso è considerato usuraio
Come specificato dallo stesso MEF, sulla base delle rilevazioni di Banca d'Italia, il Dipartimento pubblica annualmente sulla gazzetta ufficiale la classificazione delle operazioni di finanziamento per categorie omogenee, e con frequenza trimestrale i cosiddetti “tassi soglia”. Questi ultimi rappresentano il limite oltre il quale gli interessi sono usurari (art. 644, comma 3 del codice penale, Legge n. 108/1996, art. 2).
Il “decreto classificazioni” e il “decreto tassi” vengono affissi in tutte le banche e sono disponibili anche sul sito istituzionale del Dipartimento del Tesoro al link: decreti operazioni creditizie e tassi usurari.