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Nuovo Fondo perduto piscine: i pagamenti dall’8 novembre
Con avviso datato 4 novembre, il Dipartimento per lo sport informa del fatto che, a seguito del completamento del supplemento istruttorio di cui al precedente avviso del 28 ottobre, viene pubblicato l’elenco dei beneficiari del contributo in favore dei gestori di impianti natatori.
Si informa che le cifre erogate sono state proporzionalmente ridotte del 6,5% in applicazione dell’articolo 4, comma 4 del DPCM 10 giugno 2022.
Attenzione al fatto che i beneficiari riceveranno i contributi sui conti correnti indicati in sede di presentazione della domanda a partire da martedì 8 novembreRicordiamo che con avviso riportato sul proprio sito in data 6 luglio il dipartimento dello sport informa che, completate le procedure di registrazione, si pubblicava il DPCM 10 giugno 2022, relativo alle modalità ed ai termini di presentazione delle richieste di erogazione del contributo a fondo perduto in favore delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche che hanno per oggetto sociale anche la gestione di impianti natatori.
Dalla data di pubblicazione 6 luglio decorrevano i termini di 30 giorni per la presentazione delle istanze.
Si ricorda che i beneficiari dovranno presentare le domande agli organismi sportivi affilianti (Federazioni, Enti di promozione sportiva o discipline sportive associate) complete di tutta la documentazione a supporto, di cui all’articolo 4 del suddetto DPCM.
A loro volta, gli organismi affilianti dovevano presentare al Dipartimento per lo sport il prospetto delle domande pervenute e istruite positivamente, mediante compilazione del format allegato, corredato di tutta la documentazione a supporto.
Il format da utilizzare era il seguente: SCARICA QUI IL FORMAT
Le ASD e SSD già beneficiarie dei contributi di cui al DPCM 28 gennaio 2022, hanno inviato una nuova domanda solo in caso di variazione dei dati comunicati in precedenza, anche avendo riguardo ai nuovi criteri previsti dal DPCM 10 giugno 2022; in caso di mancato invio di nuova domanda, percepiranno il contributo sulla base dei dati già in possesso del Dipartimento per lo sport. (Leggi anche Fondo perduto piscine chiuse: dal 17 febbraio 30 gg di tempo per presentare le istanze).
Riepiloghiamo le regole della agevolazione
Fondo perduto piscine: a chi spetta
I soggetti che possono accedere al contributo a fondo perduto sono le Associazioni e le Società Sportive che alla data del 02 marzo 2022:
- risultavano iscritte nel Registro Nazionale delle Associazioni e Società Sportive dilettantistiche,
- e che siano alla data di pubblicazione del presente decreto affiliate alle Federazioni Sportive, alle Discipline Sportive o agli Enti di Promozione Sportiva
- e che abbiano per oggetto sociale la gestione di impianti per l’attività natatoria
Tra i requisiti oggettivi per l'accesso al contributo vie è da segnalare inoltre i beneficiari devono soddisfare anche il seguente presupposto:
a) gestione, in virtù di un titolo di proprietà, di un contratto di affitto, di una concessione amministrativa o di altro negozio giuridico che ne legittimi il possesso o la detenzione in via esclusiva, di un impianto sportivo natatorio dotato di piscina (vasca) coperta o convertibile, cioè scopribile-copribile con modalità certificata, oppure di piscina (vasca) scoperta se dotata di impianto di riscaldamento e nella quale si sia svolta almeno una competizione di un campionato nazionale in una disciplina e distanza olimpica, riconosciuta e certificata dalla Federazione sportiva nazionale di competenza, nel periodo compreso tra il 1 ottobre 2021 e il 30 aprile 2022.
Fondo perduto piscine: l'erogazione
Il contributo sarà assegnato ai soggetti aventi diritto come segue:
a) euro venticinquemila per impianto natatorio dotato di piscina (vasca) coperta e convertibile di cui all’articolo 3, lettere a) e b), di superficie compresa tra 150 e 249 metri quadri;
b) euro quarantamila per impianto natatorio dotato di piscina (vasca) coperta e convertibile di cui all’articolo 3, lettere a) e b), di superficie compresa tra 250 e 399 metri quadri;
c) euro sessantamila per impianto natatorio dotato di piscina (vasca) coperta e convertibile di cui all’articolo 3, lettere a) e b), di superficie superiore a 399 metri quadri;
d) euro sessantamila per impianto natatorio dotato di piscina (vasca) scoperta di cui all’articolo 3, lettere a) e b);
e) è assegnato un ulteriore contributo agli aventi diritto di cui all’art. 3 comma 1, pari al 50% di quanto previsto alle precedenti lettere b) e c), ai soggetti detentori di più di un impianto natatorio, dotati di vasca coperta non inferiore a 250 metri quadrati e ubicati in più sedi o località diverse;
f) alle Associazioni e Società Sportive che abbiano atleti tesserati in discipline olimpiche aventi come base lo sport del nuoto e l’utilizzo delle piscine, viene riconosciuto un ulteriore contributo pari a quello previsto dalle precedenti lettere a), b), c) e d).
Per essere ammessi all’assegnazione del contributo di cui alla presente lettera, gli atleti sopra citati devono aver partecipato ad una delle seguenti manifestazioni: Giochi Olimpici, Giochi Paralimpici, Campionati del Mondo e Campionati Italiani Giovanili o Assoluti svoltisi nel periodo intercorrente tra il 1 gennaio 2020 e la data di emanazione del presente decreto.
A tal fine deve essere tenuta in considerazione esclusivamente la partecipazione degli atleti a competizioni relative alle citate discipline olimpiche e paralimpiche organizzate e riconosciute dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali.
L’idoneità dell’Associazione o Società Sportiva al requisito di cui alla presente lettera deve essere certificata dalla Federazione Sportiva Nazionale competente per affiliazione.
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Fondo perduto imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: dal 10 novembre al via le domande
Pubblicato in GU del 31.10.2022 n. 255 il Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 09.09.2022 con le modalità attuative per la presentazione della domanda di accesso al contributo a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi Ucraina.
Ricordiamo che, per far fronte alle ripercussioni economiche negative che molte imprese nazionali stanno subendo, derivanti dalla crisi internazionale in Ucraina, e che si sono tradotte in perdite di fatturato derivanti:
- dalla contrazione della domanda,
- dall'interruzione di contratti e progetti esistenti,
- e dalla crisi nelle catene di approvvigionamento,
il decreto Aiuti convertito nella Legge n. 91 del 15.07.2022, ha istituito per l'anno 2022, un Fondo con una dotazione di 130 milioni di euro per l'erogazione di contributi a fondo perduto a beneficio delle suddette imprese.
Vediamo cosa prevede la misura agevolativa in questione.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: i beneficiari
Destinatarie del fondo, sono le piccole e medie imprese, diverse da quelle agricole, come definite dalla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione europea, che presentano, cumulativamente, i seguenti requisiti:
- hanno realizzato negli ultimi due anni operazioni di vendita di beni o servizi, ivi compreso l’approvvigionamento di materie prime e semilavorati, con:
- l’Ucraina,
- la Federazione russa
- e la Repubblica di Bielorussia,
pari almeno al 20% del fatturato aziendale totale;
- hanno sostenuto un costo di acquisto medio per materie prime e semilavorati nel corso dell’ultimo trimestre antecedente al 18.05.2022 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022) incrementato almeno del 30% rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2019 ovvero, per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020, rispetto al costo di acquisto medio del corrispondente periodo dell’anno 2021;
- hanno subìto nel corso del trimestre antecedente al 18.05.2022 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 50/2022) un calo di fatturato di almeno il 30% rispetto all’analogo periodo del 2019. Ai fini della quantificazione della riduzione del fatturato rilevano i ricavi di cui all’articolo 85, comma 1, lettere a) e b) , del Tuir:
- i corrispettivi delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività dell'impresa;
- i corrispettivi delle cessioni di materie prime e sussidiarie, di semilavorati e di altri beni mobili, esclusi quelli strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: come presentare la domanda
La domanda può essere presentata dalle ore 12:00 del 10 novembre 2022 alle ore 12:00 del 30 novembre 2022, solo attraverso la piattaforma on line di Invitalia.
L’accesso alla procedura informatica avviene mediante l’identificazione e l’autenticazione tramite SPID o Carta nazionale dei servizi o Carta di identità elettronica ed è riservato ai soggetti rappresentanti legali dell’impresa richiedente, come risultanti dal certificato camerale della medesima impresa.
Il rappresentante legale dell’impresa, previo accesso alla procedura, può conferire ad altro soggetto delegato il potere di rappresentanza per la compilazione, la sottoscrizione digitale e la presentazione dell’istanza medesima.
L’ordine temporale di presentazione delle domane non determina alcun vantaggio né penalizzazione nell’ iter di trattamento delle stesse.
Contributo imprese danneggiate dalla crisi Ucraina: misura dell'agevolazione
Le risorse del fondo sono ripartite tra le imprese aventi diritto, riconoscendo a ciascuna di esse un importo calcolato applicando una percentuale pari alla differenza tra l’ammontare medio dei ricavi relativi all’ultimo trimestre anteriore alla data di entrata in vigore del presente decreto e l’ammontare dei medesimi ricavi riferiti al corrispondente trimestre del 2019, determinata come segue:
- 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a 5 milioni di euro;
- 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a 5 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro.
Per le imprese costituite dal 1° gennaio 2020 il periodo di imposta di riferimento è quello relativo all’anno 2021.
I contributi non possono comunque superare l’ammontare massimo di 400.000,00 euro per singolo beneficiario, e sono attribuiti nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea 2022/C131 I/01, recante «Quadro temporaneo di crisi per misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina».
È comunque escluso il cumulo con i benefici a favore di imprese esportatrici, di cui all’articolo 29 del presente decreto.
Con successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico saranno definite le modalità attuative di erogazione delle risorse, nonchè il termine di presentazione delle domande.
Allegati: -
Fondo perduto PMI culturali: domande da oggi 3.11
Con Avviso del 19 ottobre 2022 il Ministero della Cultura pubblica le regole per l'erogazione di contributi a fondo perduto in favore di:
- micro e piccole imprese,
- enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit,
operanti nei settori culturali e creativi per favorire l'innovazione e la transizione digitale.
In particolare, come specificato anche dal comunicato stampa di Invitalia soggetto gestore della misura, dal 3 novembre parte il nuovo incentivo per favorire la “Transizione digitale organismi culturali e creativi” con a disposizione una dotazione finanziaria di 155 milioni di euro prevista dal PNRR.
Si tratta di una agevolazione inclusa nella Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0 (M1C3)”, Misura 3 “Industria culturale e creativa 4.0”, Investimento 3.3 “Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde”, Sub-Investimento 3.3.2 “Sostegno ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale”.
Fondo perduto PMI settore cultura: le domande dal 3 novembre
Viene specificato che, le agevolazioni sono concesse esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e nella misura massima dell’80% del progetto di spesa ammissibile e, comunque, per un importo massimo pari a euro 75.000,00 (settantacinquemila/00),
Possono presentare domanda, a partire a partire dalle ore 12.00 del giorno 3 novembre 2022 e sino alle ore 18.00 del giorno 1 febbraio 2023:
- le micro e piccole imprese, in forma societaria di capitali o di persone, ivi incluse le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile,
- le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii., iscritti o in corso di iscrizione al “RUNTS”, che operano nei settori di cui all’art. 1.1 e negli ambiti di intervento di cui al successivo art. 6.7, e che risultino costituiti al 31/12/2020.
I requisiti richiesti per i soggetti realizzatori, alla data di presentazione della domanda, sono i seguenti:
a. essere iscritti, ove previsto, nel Registro delle Imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;
b. risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in stato di scioglimento o liquidazione e non essere sottoposti a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e ad amministrazione controllata o straordinaria;
c. essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente;
d. trovarsi in una situazione di regolarità contributiva;
e. avere titolo a ricevere aiuti de minimis secondo quanto disposto dal regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 (di seguito “Regolamento de minimis”);
f. avere restituito le agevolazioni godute per le quali è stato disposto dalla Pubblica Amministrazione un ordine di recupero non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea di cui all’art. 4 DPCM 23/05/2007.
In aggiunta ai suddetti requisiti,
- le associazioni non riconosciute, costituite attraverso atto scritto registrato all’Agenzia delle Entrate, devono essere in possesso di un codice fiscale attribuito entro il 31/12/2020;
- le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit nonché gli Enti del Terzo settore proponenti, devono essere iscritti o in corso di iscrizione al Registro nazionale unico del Terzo Settore, o, nelle more dell’implementazione, ai registri equivalenti.
I soggetti realizzatori potranno partecipare con progetti a rete, ai sensi dell’art. 12 del presente Avviso.
Fondo perduto PMI settore cultura: gli interventi agevolabili e i settori interessati
Gli interventi sono finalizzati a:
a. la creazione di nuovi prodotti culturali e creativi per la diffusione live e online capaci di interagire molteplici linguaggi espressivi e di adottare narrazioni innovative;
b. la circolazione e diffusione dei prodotti culturali verso nuovo pubblico (diminuzione del divario territoriale, raggiungimento categorie deboli) e verso l’estero (ad es. sviluppo e ideazione di formati per lo streaming, dal vivo e non);
c. la realizzazione di attività per la fruizione del proprio patrimonio attraverso modalità e strumenti innovativi di offerta (piattaforme digitali, hardware, software per nuove modalità di fruizione e nuovi format narrativi, di comunicazione e promozione) volte a garantire un beneficio in termini di impatto economico, culturale e/o sociale, salvaguardando adeguatamente la tutela della proprietà intellettuale;
d. la digitalizzazione del proprio patrimonio con obiettivo di conservazione, maggiore diffusione, condivisione attraverso la coproduzione, cooperazione trasfrontaliera e circolazione internazionale, soprattutto nell’Unione Europea;
e. l’incremento all’utilizzo del crowdsourcing e lo sviluppo di piattaforme open source per la realizzazione e condivisione di progetti community-based
L'agevolazione è riservata alle PMI operanti nei seguenti settori:
- musica;
- audiovisivo e radio (inclusi film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia);
- moda;
- architettura e design;
- arti visive (inclusa fotografia);
- spettacolo dal vivo e festival;
- patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi archivi, biblioteche e musei);
- artigianato artistico; editoria, libri e letteratura;
- area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati).
Per presentare la domanda dal 3 novembre consulta qui il sito di Invitalia.
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Selfiemployment: scade il 10.11 il termine per il Microcredito e Piccoli prestiti
Con avviso pubblicato sul proprio sito internet Invitalia in data 26 ottobre 2022, Invitalia, comunica che in osservanza della normativa comunitaria di riferimento, a partire dalle ore 17:00 del 10 novembre 2022 NON sarà più possibile presentare domanda per:
- le sotto-misure "Microcredito esteso" (tra 25.001 e 35.000 euro)
- "Piccoli prestiti" (tra 35.001 e 50.000 euro).
Resta invariata la possibilità di presentare domanda di agevolazioni sulla linea di intervento "Microcredito" (programmi di spesa di importo compreso tra 5.000 e 25.000 euro).
Il Nuovo SELFIEmployment, operativo dal 22 febbraio 2021, finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale.
Selfiemployment: presenta la domanda (entro il 10.11.2022 in alcuni ambiti)
Dal 22 febbraio 2021 è possibile presentare domanda per i finanziamenti di "Selfiemployment" per avviare una piccola attività imprenditoriale in tutti i settori, senza limiti di età, anche per:
- donne inattive (vale a dire donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative)
- disoccupati di lunga durata (vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupati in altre attività lavorative, hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID))
- Neet iscritti al programma Garanzia Giovani (Not in Education, Employment or Training vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda: si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età e non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale)
SCARICA QUI IL FAC SIMILE PER LA DOMANDA E LE ISTRUZIONI
Le domande di finanziamento possono essere presentate dalle ore 12 del 22 febbraio 2021, esclusivamente online, sulla piattaforma informatica di Invitalia.
Le richieste di finanziamento sono valutate in base all'ordine cronologico di arrivo e la chiusura dei bandi è determinata dall'eventuale esaurimento delle risorse disponibili.
Si sottolinea che le richieste potranno essere presentate a Invitalia anche prima di costituire la società, sottoponendo solo l'idea da sviluppare e indicando i costi previsti come da preventivi.
Vediamo le Iniziative ammesse:
- imprese individuali; società di persone; società cooperative/cooperative sociali, composte al massimo da 9 soci:
- costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive
- non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni
- associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive
Come funziona Selfiemployment:
- è previsto un finanziamento agevolato senza interessi, rimborsabili in 7 anni con rate mensili che partono dopo 12 mesi dall'erogazione del prestito
- il finanziamento è concesso senza garanzie
- l'intervento copre al 100% i progetti di investimento con un importo compreso tra 5 mila e 50 mila euro
- le neo imprese possono richiedere tre diverse tipologie di finanziamenti:
- “Micro-credito” che permette di agevolare progetti da 5 mila a 25mila euro,
- “micro-credito esteso” adatto a importi da 25.001 a 35 mila euro,
- “piccoli prestiti” per progetti da 35.001 a 50 mila euro
- possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising
- sono agevolabili le spese relative a strumenti, attrezzature e macchinari, hardware e software
- sono rendicontabili anche i costi per opere murarie, ma nel limite del 10% del totale dell' investimento
- sono ammesse le spese di gestione relative a locazione di beni immobili e canoni di leasing, utenze, servizi informatici, di comunicazione e di promozione.
- rientrano anche le spese per premi assicurativi, materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, salari e stipendi
Selfiemployment e i settori finanziati:
- turismo
- servizi
- produttivo
- commercio.
Per il settori del turismo è possibile agevolare progetti per alloggi, ristorazione e servizi. Sono ammessi i servizi culturali e ricreativi, quelli relativi alla persona e alle imprese, i servizi per l'ambiente e quelli Ict. Possono essere agevolati i progetti inerenti il risparmio energetico e le energie rinnovabili. Sono finanziabili i progetti in ambito manifatturiero e artigiano, quelli relativi alla trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e quelli inerenti al commercio al dettaglio e all'ingrosso.
Riepilogando il Nuovo Selfiemployment finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale
Per informazioni è disponibile il seguente numero: 848.886.886 , attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00
Allegati: -
Fondo di Garanzia PMI Turismo: dal 10 ottobre domande di agevolazioni
In data 7 ottobre viene pubblicata la Circolare n 7 di Invitalia con le regole per presentare le domande al Fondo di garanzia sezione speciale Turismo.
Già con avviso del Ministero del Turismo si informava che, in attuazione della linea progettuale "Sostegno alla nascita e al consolidamento delle PMI del turismo” del PNRR, dal 10 ottobre 2022 è possibile presentare le richieste di ammissione alla garanzia su singoli finanziamenti o portafogli di finanziamenti, a valere sulla Sezione speciale “turismo” del Fondo di Garanzia delle PMI per agevolare l’accesso al credito e gli investimenti di settore.
La Circolare n 7 specifica che le garanzie sono rilasciate per:
- interventi di riqualificazione energetica
- innovazione digitale
- per assicurare la continuità aziendale delle imprese del settore turistico e garantire il fabbisogno di liquidità e gli investimenti
Fondo di Garanzia Turismo: la sezione speciale del MISE per le garanzie di settore
La descrizione della misura e la relativa documentazione per accedere alle agevolazioni, sono disponibili sulla pagina del sito del Fondo di Garanzia Turismo.
Che cosa è il fondo di garanzia turismo?
In attuazione del decreto-legge n. 152/2021 è istituita la “Sezione Speciale Turismo” del Fondo di garanzia per le Pmi, come previsto dal PNRR, misura M1C3.4 (Turismo 4.0), investimento 4.2 – Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche.
La sezione speciale è finalizzata ad agevolare l’accesso al credito da parte
- delle imprese alberghiere,
- delle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, delle strutture ricettive all'aria aperta,
- delle imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, nonché, i giovani fino a 35 anni di età che intendono avviare un'attività nel settore turistico.
E' bene specificare che la Sezione Speciale Turismo ha una dotazione di 358 milioni di cui:
- 100 milioni di euro per l'anno 2021,
- 58 milioni di euro per l'anno 2022,
- 100 milioni di euro per l'anno 2023
- 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.
Una riserva del 50% è dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.
Fondo di Garanzia: che cosa è
Ricordiamo che il Fondo di Garanzia PMI è uno strumento istituito con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) e operativo dal 2000.
La sua finalità è quella di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese.Grazie al Fondo l’impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive (e quindi senza costi di fidejussioni o polizze assicurative) sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro.
Si sottolinea che la garanzia del Fondo è una agevolazione del Ministero dello sviluppo economico, finanziata anche con risorse europee, che può essere attivata solo a fronte di finanziamenti concessi da:
- banche,
- società di leasing
- e altri intermediari finanziari.
Il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra banca e cliente. Tassi di interesse, condizioni di rimborso ecc., sono lasciati alla contrattazione tra le parti. Ma sulla parte garantita dal Fondo non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie.
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Imprese economia sociale: le domande dal 13 ottobre
Dal 13 ottobre si darà il via alle domande per agevolazione per il rafforzamento dell'economia sociale.
In particolare, è stato pubblicato sul GURI del 22 agosto il Decreto direttoriale 8 agosto 2022 recante norme per la diffusione e rafforzamento dell’economia sociale che stabilisce che:
- a partire dalle ore 12 del 13 ottobre
- le imprese della economia sociale
potranno presentate le nuove domande relative alla misura agevolativa.
Con l'incentivo verranno agevolati gli interventi non inferiori a 100 mila euro e non superiori a 10 milioni di euro che determineranno effetti positivi sul territorio:
- dall’aumento occupazionale di categorie svantaggiate all’inclusione di soggetti vulnerabili,
- nonché la salvaguardia e la valorizzazione dell’ambiente e del tessuto urbano, dei beni storico-culturali
- o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale.
Sono inoltre ammissibili le spese realizzate per interventi sui fabbricati e infrastrutture dell’azienda ma anche investimenti per programmi informatici, brevetti e licenze.
Si specifica che la misura dispone di circa 200 milioni di euro e diventerà operativa alla sottoscrizione della Convenzione tra il Ministero, l'ABI e CDP, mentre l’erogazione dei finanziamenti sarà gestita da Invitalia.
Le richieste di erogazione per stato avanzamento lavori – relative al finanziamento agevolato e al contributo non rimborsabile – devono essere presentate al Soggetto gestore, a mezzo PEC all’indirizzo; [email protected]
Incentivi economia sociale: i beneficiari
La misura si rivolge alle:
- imprese sociali, comunque costituite, iscritte nell’apposta sezione del Registro delle imprese;
- cooperative sociali e i loro consorzi, iscritti nell’apposito albo e nell’apposita sezione del Registro delle imprese
- società cooperative aventi qualifica di ONLUS,
- le imprese culturali e creative, costituite in forma di società di persone o di capitali, che operano o intendono operare nei settori economici elencati nell’allegato n. 1 del decreto direttoriale 8 agosto 2022;
- che alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento, ivi incluso il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
- trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; avere sede legale e operativa ubicata nel territorio nazionale. Le imprese che non hanno sede nel territorio italiano devono essere costituite secondo le norme di diritto civile e commerciale vigenti nello Stato di residenza e iscritte nell’omologo registro delle imprese;
- trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente ed essere in regola con gli obblighi contributivi; essere in regime di contabilità ordinaria;
- aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca finanziatrice per la copertura finanziaria del programma di investimenti proposto;
- non aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e assumere l’impegno a non procedere alla delocalizzazione nei due anni successivi al completamento dell’investimento stesso
Le imprese possono presentare i programmi anche in forma congiunta, fino ad un massimo di sei soggetti coproponenti.
Incentivi economia sociale: le agevolazioni
La misura agevolativa finanzia i programmi di investimento proposti dalle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale. I programmi di investimento devono prevedere spese ammissibili, al netto di IVA, non inferiori a 100.000,00 euro e non superiori a 10.000.000,00 di euro. I programmi devono determinare positive ricadute sul territorio, avendo riguardo ad almeno uno o più degli obiettivi previsti all’art. 8, comma 4, del decreto direttoriale 8 agosto 2022, ossia:
- incremento occupazionale di categorie svantaggiate;
- inclusione sociale di soggetti vulnerabili;
- raggiungimento di specifici obiettivi volti alla valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente, alla rigenerazione urbana e al turismo sostenibile nonché alla sostenibilità ambientale dell’attività d’impresa, anche attraverso la decarbonizzazione, il riuso e l’utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini, la riduzione della produzione dei rifiuti, l’eco design, la riduzione dell’uso della plastica e la sostituzione della plastica con materiali alternativi;
- raggiungimento di specifici obiettivi volti alla salvaguardia e valorizzazione dei beni storico-culturali o al perseguimento di finalità culturali e creative o di utilità sociale, di rilevante interesse pubblico, all’interno di una comunità o di un territorio.
Sono ammissibili le spese relative alle immobilizzazioni materiali ed immateriali rientranti nelle categorie di seguito indicate, nei limiti in cui le stesse risultino necessarie al raggiungimento delle finalità del programma di investimento e coerenti e funzionali con lo svolgimento dello stesso:
- suolo aziendale e sue sistemazioni. Le spese relative all’acquisto del suolo aziendale possono essere ammesse nel limite del 10% dell’investimento produttivo complessivamente agevolabile;
- fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni. Tali spese non possono da sole costituire un programma organico e funzionale agevolabile;
- infrastrutture specifiche aziendali;
- macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Le agevolazioni consistono nella concessione di un finanziamento di durata fino a 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento massimo di 4 anni, al tasso agevolato dello 0,5% annuo. Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, a tasso di mercato e di pari durata, erogato da una banca finanziatrice individuata dall’impresa. Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario sono regolati in modo unitario da un unico contratto di finanziamento, per una percentuale di copertura delle spese ammissibili che può raggiungere l’importo massimo dell’80%.
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Fondo filiera apistica: pronti modello e istruzioni per le domande
Pubblicate le istruzioni operative per le domande al fondo a sostegno della filiera apistica: SCARICA QUI IL FILE.
Con riferimento al Decreto del 20 luglio del Ministero delle politiche agricole e forestali pubblicato in GU n 210 dell'8 settembre 2022 con i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse destinate al sostegno della filiera apistica, pari ad euro 7,75 milioni per l'anno 2022 "previste dall'art. 1, comma 860, della legge 30 dicembre 2021, n. 234) con la finalità di attuare gli interventi di cui all'articolo 5, comma 1, lettere d), i) ed l) della legge 24 dicembre 2004, n. 313, recante «Disciplina dell'apicoltura»,
vengono pubblicate le istruzioni riportano termini e modalità di presentazione delle domande.
Fondo filiera apistica: i beneficiari
I beneficiari degli interventi sono:
a) gli apicoltori, in forma singola o associata che, alla data del 31 dicembre 2021, sono in regola con gli obblighi di identificazione degli alveari e sono registrati in Banca dati nazionale apistica (BDN) come apicoltori professionisti, che producono per la commercializzazione ed esercitano l'apicoltura sia in forma stanziale, sia praticando il nomadismo anche ai fini dell'attività di impollinazione;
b) i Centri di riferimento tecnico (CRT) di cui allo schema di riferimento per la programmazione delle iniziative nel settore apistico pubblicato dalla Rete rurale nazionale nel dicembre 2009.Fondo filiera apistica: gli interventi ammessi
Gli interventi ammissibili sono individuati tra quelli indicati dall'art. 5, comma 1, lettere d), i) e l), della legge 24 dicembre 2004, n. 313, di seguito elencati:
a) sostegno delle forme associative di livello nazionale tra apicoltori e promozione della stipula di accordi professionali;
b) incentivazione della pratica dell'impollinazione a mezzo di api;
c) incentivazione della pratica dell'allevamento apistico e del nomadismo.
Per gli interventi di cui di cui alla lettera b), si intendono le prestazioni rese dall'apicoltore che trasporta i propri alveari presso agricoltori che ne richiedono il servizio di impollinazione di colture arboree o erbacee, anche da seme, in pieno campo o in coltura protetta.
Per quanto concerne l'attività di nomadismo di cui alla lettera c), si intende l'allevamento apistico non stanziale che prevede lo spostamento degli alveari al fine di seguire le diverse fioriture che si succedono nel corso della stagione produttiva anche in funzione delle mutevoli condizioni climatiche e orografiche dei diversi territori.
Fondo filiera apistica: presenta la domanda
Il Soggetto gestore AGEA eroga le risorse finanziarie di cui all'art. 5, comma 1, lettera a) ripartendole tra i soggetti eleggibili, che hanno presentato domanda, in ragione del numero di alveari denunciati in BDN.
La domanda di finanziamento è indirizzata al Soggetto gestore, sulla base delle indicazioni fornite nel bando e nelle istruzioni operative dallo stesso redatte.In particolare, in considerazione della specifica natura dell’intervento, ed al fine di agevolare al massimo gli adempimenti in carico alle imprese zootecniche, la presentazione delle domande avverrà in modo precompilato sulla base dei dati aziendali presenti nel Fascicolo Aziendale del SIAN e nella BDN.
Il soggetto beneficiario presenta ad Agea apposita domanda per il riconoscimento dell’aiuto, tramite l’assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola, compilata in ogni sua parte e completa della documentazione richiesta, come da fac–simile allegato (scarica qui il file)
L’Organismo Pagatore AGEA rende disponibile nel SIAN al richiedente o al CAA delegato, la domanda contenente le informazioni anagrafiche, acquisite dal Fascicolo Aziendale, necessarie per consentirgli di presentare una domanda di aiuto.
Attenzione al fatto che la domanda di aiuto può essere presentata dal 31 ottobre 2022 entro e non oltre il 14 novembre 2022.
AGEA provvede alla:
a) predisposizione della modulistica e all'emanazione delle istruzioni operative per la presentazione delle domande di partecipazione all'assegnazione dei fondi straordinari per la realizzazione degli interventi di cui all'art. 3 comma 1, lettere b) e c) e per le procedure istruttorie e dei controlli;
b) ricezione informatica dei dati inseriti dal richiedente nella domanda di finanziamento;
c) istruttoria e al controllo della conformità delle domande;
d) preparazione degli elenchi di liquidazione;
e) predisposizione dei decreti e dei mandati di pagamento ai fini dell'erogazione del finanziamento entro il 28 febbraio 2023.
Allegati: