-
Fondo filiera apistica: pronti modello e istruzioni per le domande
Pubblicate le istruzioni operative per le domande al fondo a sostegno della filiera apistica: SCARICA QUI IL FILE.
Con riferimento al Decreto del 20 luglio del Ministero delle politiche agricole e forestali pubblicato in GU n 210 dell'8 settembre 2022 con i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse destinate al sostegno della filiera apistica, pari ad euro 7,75 milioni per l'anno 2022 "previste dall'art. 1, comma 860, della legge 30 dicembre 2021, n. 234) con la finalità di attuare gli interventi di cui all'articolo 5, comma 1, lettere d), i) ed l) della legge 24 dicembre 2004, n. 313, recante «Disciplina dell'apicoltura»,
vengono pubblicate le istruzioni riportano termini e modalità di presentazione delle domande.
Fondo filiera apistica: i beneficiari
I beneficiari degli interventi sono:
a) gli apicoltori, in forma singola o associata che, alla data del 31 dicembre 2021, sono in regola con gli obblighi di identificazione degli alveari e sono registrati in Banca dati nazionale apistica (BDN) come apicoltori professionisti, che producono per la commercializzazione ed esercitano l'apicoltura sia in forma stanziale, sia praticando il nomadismo anche ai fini dell'attività di impollinazione;
b) i Centri di riferimento tecnico (CRT) di cui allo schema di riferimento per la programmazione delle iniziative nel settore apistico pubblicato dalla Rete rurale nazionale nel dicembre 2009.Fondo filiera apistica: gli interventi ammessi
Gli interventi ammissibili sono individuati tra quelli indicati dall'art. 5, comma 1, lettere d), i) e l), della legge 24 dicembre 2004, n. 313, di seguito elencati:
a) sostegno delle forme associative di livello nazionale tra apicoltori e promozione della stipula di accordi professionali;
b) incentivazione della pratica dell'impollinazione a mezzo di api;
c) incentivazione della pratica dell'allevamento apistico e del nomadismo.
Per gli interventi di cui di cui alla lettera b), si intendono le prestazioni rese dall'apicoltore che trasporta i propri alveari presso agricoltori che ne richiedono il servizio di impollinazione di colture arboree o erbacee, anche da seme, in pieno campo o in coltura protetta.
Per quanto concerne l'attività di nomadismo di cui alla lettera c), si intende l'allevamento apistico non stanziale che prevede lo spostamento degli alveari al fine di seguire le diverse fioriture che si succedono nel corso della stagione produttiva anche in funzione delle mutevoli condizioni climatiche e orografiche dei diversi territori.
Fondo filiera apistica: presenta la domanda
Il Soggetto gestore AGEA eroga le risorse finanziarie di cui all'art. 5, comma 1, lettera a) ripartendole tra i soggetti eleggibili, che hanno presentato domanda, in ragione del numero di alveari denunciati in BDN.
La domanda di finanziamento è indirizzata al Soggetto gestore, sulla base delle indicazioni fornite nel bando e nelle istruzioni operative dallo stesso redatte.In particolare, in considerazione della specifica natura dell’intervento, ed al fine di agevolare al massimo gli adempimenti in carico alle imprese zootecniche, la presentazione delle domande avverrà in modo precompilato sulla base dei dati aziendali presenti nel Fascicolo Aziendale del SIAN e nella BDN.
Il soggetto beneficiario presenta ad Agea apposita domanda per il riconoscimento dell’aiuto, tramite l’assistenza di un Centro Autorizzato di Assistenza Agricola, compilata in ogni sua parte e completa della documentazione richiesta, come da fac–simile allegato (scarica qui il file)
L’Organismo Pagatore AGEA rende disponibile nel SIAN al richiedente o al CAA delegato, la domanda contenente le informazioni anagrafiche, acquisite dal Fascicolo Aziendale, necessarie per consentirgli di presentare una domanda di aiuto.
Attenzione al fatto che la domanda di aiuto può essere presentata dal 31 ottobre 2022 entro e non oltre il 14 novembre 2022.
AGEA provvede alla:
a) predisposizione della modulistica e all'emanazione delle istruzioni operative per la presentazione delle domande di partecipazione all'assegnazione dei fondi straordinari per la realizzazione degli interventi di cui all'art. 3 comma 1, lettere b) e c) e per le procedure istruttorie e dei controlli;
b) ricezione informatica dei dati inseriti dal richiedente nella domanda di finanziamento;
c) istruttoria e al controllo della conformità delle domande;
d) preparazione degli elenchi di liquidazione;
e) predisposizione dei decreti e dei mandati di pagamento ai fini dell'erogazione del finanziamento entro il 28 febbraio 2023.
Allegati: -
Bando Brevetti+: chiuso lo sportello per esaurimento delle risorse
A partire dalle ore 12:00 del 27 settembre 2022 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili le PMI potevano presentare domanda di agevolazione secondo le regole del bando Brevetti+ del MISE.
Attenzione al fatto che. in data 1 ottobre viene pubblicato in GU n 230 un avviso MISE per comunica la chiusura dello sportello
In particolare, in conseguenza dell'esaurimento delle risorse disponibili, dalle ore 13.24.59 del 27 settembre 2022 è stata sospesa, con decreto direttoriale n. 287824 del 27 settembre 2022, l'acquisizione del protocollo on line dell'ente gestore delle domande di agevolazione relative alla misura denominata Brevetti+, di cui all'avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 182 del 5 agosto 2022.
Ricordiamo che il bando Brevetti+, datato 12 luglio e pubblicato in data 27 luglio sul sito del MISE, prevede il finanziamento di progetti di valorizzazione dei brevetti (Brevetti+) anche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione competitività, cultura e turismo” – Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo” – Investimento 6 “Sistema della proprietà industriale” finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU.
In particolare, si intende favorire lo sviluppo di una strategia brevettuale e l’accrescimento della capacità competitiva delle micro, piccole e medie imprese, attraverso la concessione ed erogazione di incentivi per l’acquisto di servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica di un brevetto in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.
La dotazione finanziaria complessiva da destinare alle PMI beneficiarie delle agevolazioni ammonta ad euro 20.000.000,00 a cui si aggiungono euro 10.000.000,00 a valere sulla Missione 1 del PNRR.
Bando brevetti+: soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le PMI, anche di nuova costituzione, aventi sede legale ed operativa in Italia, che si trovino in una delle seguenti condizioni:
a) siano titolari di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2019 ovvero titolari di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM di un brevetto per invenzione industriale concesso in Italia successivamente al 01/01/2019. In entrambi i casi i brevetti devono essere in regola con i pagamenti delle tasse di mantenimento in vita, ove dovute, al momento della presentazione della domanda.
b) siano titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale depositata successivamente al 01/01/20 con un rapporto di ricerca con esito “non negativo”;
c) siano titolari di una domanda di brevetto europeo o di una domanda internazionale di brevetto depositata successivamente al 01/01/2020, con il relativo rapporto di ricerca con esito “non negativo”, che rivendichi la priorità di una precedente domanda nazionale di brevetto, purché la domanda nazionale di priorità non sia stata già ammessa alle agevolazioni Brevetti+ di cui ai precedenti bandi
Le imprese che soddisfino una delle condizioni di cui ai precedenti punti, sono ammissibili alle agevolazioni se, alla data di presentazione della domanda di agevolazioni, siano in possesso dei seguenti requisiti:
a) essere iscritte nel Registro delle imprese;
b) essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti civili, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
c) minimi tali da garantire il rispetto del regolamento finanziario (UE, Euratom) n. 2018/1046, nonché di quanto previsto dall’articolo 22 del regolamento (UE) n. 2021/241, in materia di prevenzione di sana gestione finanziaria, assenza di conflitti di interessi, di frodi e corruzione;
Non possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni le imprese:
a) escluse dagli aiuti de minimis, ai sensi dell’art.1 del Regolamento CE 1407/2013;
b) aventi procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche.
c) che svolgono le seguenti attività:
- attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle1 ;
- attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento2;
- attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori3 e agli impianti di trattamento meccanico biologico4; attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente.
- attività non conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.
Bando brevetti+: presenta la domanda
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 27 settembre 2022 e fino ad esaurimento delle risorse disponibili esclusivamente tramite la Procedura Informatica e secondo le modalità e gli schemi pubblicati nell'apposita sezione del sito web del Soggetto Gestore.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo quanto stabilito dall'art. 5 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 e successive modificazioni e integrazioni.
Bando brevetti+: spese ammissibili
Il contributo è finalizzato all’acquisto di servizi specialistici correlati e strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo dell’impresa proponente, al fine di accrescere la capacità competitiva della stessa.
Sono ammissibili i costi dei seguenti servizi – esclusa IVA – distinti per Macroarea (di seguito individuate con le lettere A, B e C); ogni Macroarea prevede i seguenti sotto-servizi:
- A. Progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso Proof of Concept)
- i. studio di fattibilità (specifiche tecniche con relativi elaborati, individuazione materiali, definizione ciclo produttivo, layout prodotto);
- ii. progettazione produttiva,
- iii. studio, progettazione ed ingegnerizzazione del prototipo, anche in un’ottica di incremento del valore del TRL;
- iv. progettazione e realizzazione firmware esclusivamente per le macchine a controllo numerico finalizzate al ciclo produttivo;
- v. analisi e definizione dell’architettura software solo se relativo al procedimento oggetto della domanda di brevetto o del brevetto, con esclusione della realizzazione del codice stesso;
- vi. test di produzione; vii. rilascio certificazioni di prodotto o di processo strettamente connesse al brevetto oggetto della domanda.
- B. Organizzazione e sviluppo
- i. servizi per la progettazione organizzativa;
- ii. organizzazione dei processi produttivi;
- iii. servizi di IT Governance;
- iv. analisi per la definizione qualitativa e quantitativa dei nuovi mercati geografici e settoriali;
- v. definizione della strategia di comunicazione, promozione e presidio dei canali distributivi.
- C. Trasferimento tecnologico
- i. predisposizione accordi di segretezza;
- ii. predisposizione accordi di concessione in licenza del brevetto;
- iii. Contratto di collaborazione tra PMI e istituti di ricerca/università (accordi di ricerca sponsorizzati);
Bando brevetti+: entità del contributo
È prevista la concessione di un’agevolazione a fondo perduto, nel rispetto della regola del de minimis, del valore massimo di € 140.000. Tale agevolazione non può essere superiore all’ 80% dei costi ammissibili.
Il suddetto limite è elevato al 100% per le imprese beneficiarie che al momento della presentazione della domanda risultavano contitolari – con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS) – della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato ovvero titolari di una licenza esclusiva avente per oggetto un brevetto rilasciato ad uno dei suddetti enti pubblici, già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali.
-
Bonus carburante autotrasportatori: istruzioni aggiornate al 22.09
Con un comunicato stampa del 22 settembre le Dogane informano del fatto che, a seguito dell’incontro tra ADM e le Associazioni di settore del 21 settembre 2022 sono stati affrontati alcuni aspetti legati alle istanze presentate per il credito di imposta autotrasportatori.
In particolare, è stato deciso:
- di mantenere la possibilità di ripresentare l’istanza con presenza di errori nei file trasmessi, fino alla data di chiusura del portale, attualmente fissata al 19 ottobre 2022.
- di mantenere non bloccante il controllo sul file targhe. Diversamente permangono controlli bloccanti sul file fatture, laddove dovessero esserci errori di compilazione e/o di conversione del file nel formato ".csv", ad esempio:
- la presenza di più di due cifre decimali,
- il punto come separatore di migliaia, più di un “;” come separatore di campo,
- la presenza di un separatore di campo diverso dal “;” Di conseguenza, le istanze che presentano errori soltanto nel file targhe, saranno inviate dopo 5 giorni dall’esito, al MIMS per il prosieguo dell’iter.
Attenzione al fatto che si invitano in ogni caso gli operatori, tenuto conto delle due assunzioni di responsabilità sottoscritte all’atto del caricamento dell’istanza sulla piattaforma, di verificare che il file targhe contenga esclusivamente veicoli ammessi al beneficio dalla norma di riferimento.
Restano fermi i controlli di merito sul contenuto dei dati dichiarati nell’istanza
Ricordiamo che con comunicato del 3 settembre il Ministero delle infrastrutture informava che dal 12 settembre e per trenta giorni è attiva la piattaforma, predisposta dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, per consentire agli autotrasportatori di presentare richiesta per usufruire del credito di imposta previsto dal governo per mitigare gli effetti economici dell’aumento del prezzo del gasolio a causa della guerra in Ucraina.
Leggi anche: Credito di Imposta carburanti per gli autotrasportatori: le modalità per l'erogazione
Inoltre, in data 1 settembre 2022 il Ministero delle Infrastrutture in collaborazione con l'ADM Agenzia delle Dogane ha pubblicato il documento n 3 di FAQ relative al credito di imposta gasolio per autotrasportatori. (Scarica qui il pdf con i chiarimenti sul bonus autotrasportatori).
Attenzione al fatto che, il credito d’imposta verrà comunque assegnato nei limiti delle risorse disponibili in base all’ordine cronologico di presentazione delle istanze e nel rispetto dei limiti del Registro nazionale degli Aiuti di Stato.
Bonus carburanti autotrasportatori: i requisiti
L'art 3 del DL n 50/2022, al fine di mitigare gli effetti economici derivanti dall' aumento eccezionale del prezzo del gasolio utilizzato come carburante ha previsto per le imprese
- aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia
- esercenti le attività di trasporto
- un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell'anno 2022 per l’acquisto del gasolio:
- impiegato dai medesimi soggetti;
- in veicoli di categoria euro 5 o superiore;
- utilizzati per l'esercizio delle predette attività;
- al netto dell'imposta sul valore aggiunto;
- comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.
Si specifica che il credito d'imposta:
- è utilizzabile esclusivamente in compensazione;
- non applica i limiti sulla compensazione;
- non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive;
- non rileva ai fini del rapporto degli interessi passivi;
- è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive, non porti al superamento del costo sostenuto.
-
Turismo disabili: fondi per certificare l’accessibilità di alberghi e stabilimenti
In data 22 settembre sono state aggiornate le FAQ sul sito del Ministero del Turismo relativamente al Fondo per l'accessibilità turistica.
Clicca qui per accedere alle novità sulla pagina dedicata.
Ricordiamo che con Avviso del 2 settembre, il Ministero del Turismo con riferimento a quanto previsto nell’art. 3, c. 1 dell’Avviso pubblico del 28 giugno 2022 comunicava la variazione della data di apertura della piattaforma informatica, utile a presentare le domande di iscrizione all’elenco degli Enti certificatori relativi al fondo destinato alla realizzazione di interventi per l'accessibilità dell'offerta turistica per i disabili.
In particolare, le domande degli enti certificatori possono essere presentate dalle ore 12:00 del 30 settembre 2022 e fino alle ore 12:00 del giorno 31 ottobre 2024.
Nella sezione “Materiale per l’utilizzo della piattaforma” della pagina del Ministero dedicata al Fondo, si pubblicano i FACSMILE dei documenti utili a presentare la domanda di iscrizione.
Inoltre, eventuali segnalazioni di carattere tecnico o relative alla compilazione dovranno essere inoltrate all’ indirizzo PEC:
Con Decreto del 12 aprile 2022 del ministero del Turismo e del Ministro per le Disabilità sono state stabilite le modalità di accesso e fruizione degli interventi a valere sul Fondo di cui all'art. 1 commi 176 e 177 della legge 30 dicembre 2021 n. 234, destinato alla realizzazione di azioni per l'accessibilità all'offerta turistica delle persone con disabilità.
In particolare, al fine di sostenere lo sviluppo dell'offerta turistica rivolta alle persone con disabilità e favorire l'inclusione sociale e la diversificazione dell'offerta turistica stessa, presso il Ministero del turismo è istituito un fondo con una dotazione pari a 6 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024.
Le finalità del fondo sono quelle di erogazione di servizi volti al rilascio delle certificazioni:
- UNI ISO 21902:2022 (standard turismo accessibile)
- UNI CEI EN 17210:2021 (accessibilità e usabilità dell’ambiente costruito – Requisiti funzionali)
- UNI/PDR 92:2020 (stabilimenti balneari – Linee guida per la sostenibilità ambientale, l’accessibilità, la qualità e la sicurezza dei servizi
Fondo accessibilità turistica: i beneficiari dei fondi
I soggetti beneficiari della misura sono:
- Esercizi alberghieri (ATECO 55.10.00)
- Esercizi extra-alberghieri (ATECO 55.20.10; ATECO 55.20.20; ATECO 55.20.30; ATECO 55.20.40; ATECO 55.20.51; ATECO 55.20.52; ATECO 55.23.50; ATECO 55.30.00; ATECO 55.90.10; ATECO 55.90.20);
- Stabilimenti termali (ATECO 96.04.20);
- Stabilimenti balneari (ATECO 93.29.20);
- Strutture dirette allo svolgimento di attività sportive di maggiore interesse per la fruizione turistica, siano esse pubbliche o private, aperto al pubblico giornaliero.
Resta aggiornato, clicca qui per la sezione avvisi del Ministero del Turismo.
-
Autoimprenditorialità donne nell’editoria: domande di incentivi entro il 30.09
Il Dipartimento per l'editoria ha pubblicato nel mese di agosto un Bando per l'imprenditoria al femminile con le regole per l'erogazione di contributi per progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile.
Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: gli incentivi
L'avviso è volto a rendere noti i criteri e le modalità individuati per l’attribuzione dei finanziamenti previsti dall’articolo 57-bis, comma 2, del decreto-legge n. 50 del 2017 e dalla Direttiva generale per l’azione amministrativa e per la gestione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria per l’anno 2022, emanata in data 5 aprile 2022.
In particolare, il finanziamento, sotto forma di rimborso delle spese sostenute e debitamente documentate è riconosciuto a fronte della presentazione di progetti editoriali finalizzati ad incentivare:
- l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne in un’ottica di empowerment femminile,
- a contrastare stereotipi e discriminazioni verso il genere femminile,
- a rimuovere stili di comportamento e di comunicazione sessisti e lesivi dell’identità femminile,
- nonché a promuovere la parità di genere.
Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: beneficiari e spese ammissibili
Possono presentare richiesta per la concessione del contributo:
a) le imprese editoriali, identificate con i codici ATECO 2007 58.13 e 58.14, che abbiano almeno una figura femminile assunta alle proprie dipendenze e un fatturato medio annuo, nell’ultimo triennio, non superiore a 250.000 euro;
b) le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS) e gli Enti del Terzo Settore, sia in forma singola che in forma di Associazione Temporanea di Scopo (ATS)
Le spese ammissibili devono essere riconducibili alle seguenti macro voci:
a) coordinamento scientifico e progettazione, nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso;
b) costi del personale, interno ed esterno, impiegato nella realizzazione del progetto;
c) acquisto beni e servizi funzionali alla realizzazione del progetto;
d) spese di informazione, pubblicizzazione e comunicazione del progetto;
e) spese generali inerenti al progetto (costi di gestione e rendicontazione, consumi, contributi assicurativi, etc.), nella misura massima del 10% dell’ammontare del finanziamento concesso.
Autoimprenditorialità delle donne nell'editoria: presenta la domanda
Le domande di richiesta del contributo, firmate dal legale rappresentante, devono pervenire al Dipartimento per l’informazione e l’editoria entro il 30 settembre 2022, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (pec) al seguente indirizzo: [email protected]
Attenzione al fatto che nell’oggetto della pec deve necessariamente essere indicata la denominazione del soggetto proponente e la seguente dicitura:
- “Avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati ad incentivare l’occupabilità e autoimprenditorialità delle donne e il contrasto a stili di comportamento lesivi dell’identità femminile”.
Alla domanda dovrà essere allegata, in formato elettronico, la documentazione pubblicata nella sezione dedicata nel sito del Dipartimento https://www.informazioneeditoria.gov.it/it, come da allegati al presente avviso.
-
Fondi per le PMI: dal 27 settembre riparte il calendario per le domande
A partire dal 27 settembre le PMI potranno presentare le domande per richiedere gli incentivi previsti dalle misure Brevetti+, Disegni+ e Marchi+, per le quali sono state stanziate risorse complessive pari a 46 milioni di euro.
È quanto stabilito dal Ministero dello Sviluppo economico che ha pubblicato i bandi per il 2022 dedicati ai contributi agevolativi in favore della brevettabilità delle innovazioni tecnologiche e la valorizzazione di idee e progetti.
Scarica i bandi con le regole:
Agevolazioni PMI: i bandi Brevetti, Marchi e Disegni con il calendario per presentare domanda
In particolare, le piccole e medie imprese PMI potranno presentare le domande nei termini del seguente calendario:
- dal 27 settembre per il bando Brevetti+,
- dall’11 ottobre per Disegni+,
- dal 25 ottobre per Marchi+,
Ricordiamo che veniva pubblicato nella GU n 156 del 6 luglio 2022 il Decreto 7 giugno del MISE con la Programmazione, per l'anno 2022, della riapertura dei bandi inerenti le misure agevolative suddette.
Nel dettaglio, gli importi delle risorse finanziarie disponibili per il 2022 ammontano a:
- euro 20.000.000,00 per la misura Brevetti+ a cui devono aggiungersi euro 10.000.000,00 derivanti dalle risorse PNRR,
- euro 14.000.000,00 per la misura Disegni+
- euro 2.000.000,00 per la misura Marchi+.
Il decreto specifica che si ritiene opportuno programmare per l'annualità 2022 l'immediata riapertura dei bandi Brevetti+, Disegni+ e Marchi+ al fine di assicurare continuità al sostegno delle piccole e medie imprese per la valorizzazione dei titoli di proprietà industriale;
-
Fondo siti UNESCO: elenco dei progetti beneficiari
Viene pubblicato il decreto del 13 aprile del Turismo con l'elenco dei nuovi ammessi al fondo per i comuni a vocazione turistica ubicati dei territori UNESCO.
In particolare, si comunica che sono stati ammessi a finanziamento i Progetti di cui alle domande relative all’ “Avviso pubblico riguardante l’individuazione di progetti volti alla valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità e dei Comuni appartenenti alla rete delle città creative dell’UNESCO” come da decreto:
- progetto denominato “Napoli CultourTech 2022” presentato dal Comune di Napoli, per il sito UNESCO Centro storico di Napoli, CUP B69I22001110001. Importo complessivo euro 2.027.884,87;
- progetto denominato “Progetto valorizzazione e promozione turistica digitale, di marketing strategico, immagine e comunicazione Pesaro Città UNESCO” presentato dal Comune di Pesaro, in qualità di Città creativa della musica, CUP D71C22000640005. Importo complessivo euro 164.700,00;
- progetto denominato “UNESCOast – Amalfi Coast UNESCO Heritage” presentato dal Comune di Positano, quale Capofila dell’aggregazione dei Comuni di Positano, Furore, Maiori, Cetara, Ravello, Vietri sul Mare, Cava de' Tirreni, Conca dei Marini, Minori, Amalfi, Scala, Praiano e Atrani, per il sito UNESCO Costiera Amalfitana, CUP D61J22000100001. Importo complessivo euro 1.140.238,00;
Le domande era state presentare relativamente all'avviso del 2 settembre con il quale il Ministero del Turismo riapriva dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per i comuni a vocazione turistica ubicati nei territori UNESCO.
Ricordiamo che il fondo ha l’obiettivo di sostenere la ripresa del settore turistico particolarmente colpito dalla crisi generata dalla pandemia di Covid-19 nei Comuni caratterizzati da spiccata vocazione turistico-culturale. Tutte le regole della agevolazione nell'avviso pubblico del 4 marzo 2022.
Fondo in favore dei Comuni a vocazione turistica: riepilogo delle regole
I comuni destinatari possono presentare i progetti e le idee progetto tramite la piattaforma informatica dedicata:
- Avviso del Responsabile Unico del Procedimento prot. 7534/22 del 10/06/2022
- Format utile alla presentazione delle proposte delle idee progetto
Il "Fondo in favore dei Comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall'Unesco patrimonio mondiale dell'umanità”, noto come “Fondo siti UNESCO e città creative” ha una dotazione finanziaria complessiva di 75 milioni di euro.
È necessario che i comuni siano classificati in base alla “vocazione turistica” attraverso i codici letterali e le definizioni stabilite dall’ISTAT e riportate sul portale dell’ente.
I comuni devono anche aver subìto una riduzione delle presenze turistiche nell’anno 2020, rispetto al 2019, certificata dalle statistiche ISTAT sugli arrivi e le presenze turistiche nei comuni italiani.
Fondo in favore dei Comuni a vocazione turistica: i progetti ammissibili
Gli interventi per i quali è possibile presentare domanda di finanziamento devono essere finalizzati alla valorizzazione del sistema turistico locale e del sito UNESCO di riferimento, in coerenza con la relativa programmazione regionale.
Per “interventi di valorizzazione del sistema turistico locale e del sito UNESCO di riferimento” devono intendersi:
- siti turistici:
- i) infrastrutture dedicate all’accoglienza turistica (infopoint, centro visita, ecc.);
- ii) sentieri, ciclabili, ecc.
- iii) spazi e luoghi che danno visibilità alle risorse del territorio; si intendono ricompresi nei siti ammissibili:
- iv) monumenti naturali;
- v) aree che ricadono in parchi, riserve, aree protette, siti della Rete natura 2000 (SIC e ZPS);
- vi) oasi di associazioni ambientaliste;
- interventi materiali e immateriali, di cui al successivo comma 2, realizzati nei centri storici, turistici e naturalistici. A favore del medesimo sito possono essere realizzati più interventi purché distinti e dotati di un’autonomia funzionale (es. realizzazione di una attività di riqualificazione di un bene per finalità turistiche relative al sito; iniziativa promozionale di marketing per la diffusione della conoscenza del “sito”, ecc. Nella definizione di “sito culturale, turistico o naturalistico” possono rientrare anche quei luoghi/spazi ove le attività/funzioni sopra elencate vengano attivate o acquisite attraverso il progetto sostenuto.
Le proposte progettuali ammissibili al finanziamento possono pertanto avere ad oggetto le seguenti tipologie di interventi:
a) Realizzazione di strumenti di valorizzazione e promozione turistica digitale;
b) Realizzazione di itinerari turistici;
c) Progetti di marketing ed eventi;
d) Opere di carattere edilizio, strutturale o impiantistico funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica o allestimenti su siti culturali, paesaggistici e naturalistici funzionali ad accrescere la fruizione e l’attrattività turistica.