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Titoli di stato intestati a persone fisiche comunicati all’ADE: nuovo obbligo
Con Provvedimento n 398752 del 28 ottobre, le Entate dettano disposizioni concernenti la comunicazione dei dati all’Anagrafe Tributaria da parte degli operatori finanziari di cui all’articolo 7, sesto comma, del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605
In particolare si tratta di un nuovo obbligo per operatori finanziari, banche, Poste spa, intermediari finanziari, società di investimento e risparmio, tenuti a comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui rapporti intrattenuti con i propri clienti, che da quest’anno, entro il 31 dicembre,dovranno trasmettere anche il valore, rilevato alla fine del periodo a cui si riferisce la comunicazione, dei titoli di Stato intestati alle persone fisiche.
Comunicazione titoli di stato intestati a persone fisiche: gli operatori finanziari provvedono entro il 31.12
Il provvedimento evidenzia che gli operatori finanziari, indicati all’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente
della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, comunicano all’Anagrafe Tributaria, unitamente alle informazioni relative ai saldi, ai movimenti e alla giacenza media dei rapporti finanziari previste dai provvedimenti del 25 marzo 2013 e del 28 maggio 2015, anche il valore, rilevato alla fine dell’anno cui è riferita la comunicazione, dei titoli di Stato di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, intestati a persone fisiche.
Tali informazioni sono trasmesse entro il termine per la comunicazione annuale dei saldi e dei movimenti.
Con riferimento ai dati relativi all’anno 2023, il termine per la comunicazione delle informazioni è il 31 dicembre 2024.
La comunicazione è effettuata con le modalità previste dall’Allegato 1, secondo le specifiche tecniche di cui all’Allegato 2.
La comunicazione dei dati riferiti all’anno 2023 è consentita solamente con invio straordinario (aggiornamento o sostituzione), essendo decorso il periodo di consolidamento.
Allegati: -
Bonus trasporti 2024: solo con Carta Dedicata a Te
Non c'è più traccia del Bonus trasporti 2023, il contributo di 60 euro per biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici per tutti i cittadini con reddito fino a 20mila euro.
Ricordiamo che si trattava una riconferma, grazie al dl 4 2023, della misura messa in campo dal Governo Draghi nel 2022 , anche se con una platea di beneficiari più ristretta perché nel 2022 la soglia di reddito per accedere era di 35mila euro, mentre nel 2023 è passata a 20mila) .
Per la domanda occorreva accedere con SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE) – sulla piattaforma bonustrasporti.lavoro.gov.it.
Ricordiamo che dopo l'esaurimento dei primi stanziamenti a partire da agosto scorso la procedura veniva riaperta temporaneamente il primo giorno di ogni mese , per l'assegnazione di buoni prenotati e non attivati ed è stato sempre chiuso dopo poche ore dall'apertura per il gran numero di richieste.
Nel frattempo, il Governo ha stanziato le risorse invece (solo) per ulteriori contributi per l'acquisto di biglietti e abbonamenti in collegamento con un' altra misura di sostegno economico: la Carta Dedicata a te , garantita automaticamente già dal 2023 alle famiglie numerose con ISEE entro i 15mila euro e con altri requisiti
La piattaforma sul sito del Ministero dei trasporti è rimasta ferma mentre il Ministero del lavoro ha pubblicato un comunicato che fa un bilancio " a consuntivo" degli esiti della misura. (vedi i dettagli all'ultimo paragrafo)
Il bonus trasporti precedente è da ritenere , ad oggi , quindi archiviato per mancato rifinanziamento.
Vediamo maggiori dettagli allora sulla situazione per il 2024 .
Bonus trasporti 2024 e Social card dedicata a te: come funziona
Nel decreto Energia 131 2023 erano stati inseriti i seguenti stanziamenti di risorse:
- 12 milioni per le esigenze 2023 relative al Bonus trasporti , fondi a quanto pare esauriti nel mese di dicembre
- 100 milioni che si aggiungono ai 500milioni iniziali destinati a finanziare la Social card "Dedicata a te"
Su questo secondo punto il decreto-legge 131 prevede l'utilizzo della carta non solo per gli alimentari ma anche per l'acquisto di carburanti e per abbonamenti al trasporto pubblico.
Il decreto Energia richiamava l'emanazione di un decreto ministeriale attuativo che è stato pubblicato il 29 novembre scorso e che approfondisce le nuove modalità ma fa riferimento sempre e solo alla Carta spesa.
In particolare si specifica che
- l'importo aggiuntivo è di 77 euro e che
- viene riaperta la possibilità per i beneficiari di attivare la Carta Dedicata a te a fino al 31 gennaio 2024 a causa di problemi tecnici e procedurali che hanno reso difficile rispettare la scadenza del 15 settembre.
ATTENZIONE va ricordato che la Carta Dedicata a te , nel 20223 di importo pari a 382, 5 euro una tantum, è stata attribuita automaticamente alle famiglie meno abbienti da INPS e Comuni . NON SI DEVE FARE DOMANDA
Per il 2023 i requisiti necessari erano
- iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe comunale della Popolazione Residente
- ISEE Ordinario non superiore ai 15.000 euro annui.
- NON essere Beneficiari alla stessa data del decreto di: a) Reddito di Cittadinanza; b) Reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. NASPI – DIS-COLL; Indennità di mobilità; e) Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; f) Cassa integrazione guadagni-CIG; disoccupazione agricola o altre forme di integrazione salariale, o di sostegno erogate dallo Stato.
con precedenza, nell'ordine a
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009,
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005,
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti,
Si attendono ancora nuove istruzioni sulle modalità di acquisto di biglietti abbonamenti e carburanti con la Carta, che nel 2023 non erano previste.
Bonus trasporti : bilancio 2024
Il ministero del lavoro comunica che i dati a consuntivo del Bonus trasporti 2023 sono di oltre 2,5 milioni di voucher riscattati (2.792.906) per un valore complessivo di 142.691.216,56 euro.
L'importo erogato in media è stato di 51 euro a bonus di media che hanno raggiunto:
- giovani under 30 nel 60,34% dei casi e
- utenti tra i 40 e i 65 anni per il 24,74% sul totale.
Trenitalia Spa l’azienda che ha ricevuto più richieste tra i 1.042 gestori TPL per i quali è stato emesso almeno un bonus, con 560.713 voucher, seguita da Trenord Srl (267.230 voucher), ATM Azienda Trasporti Milanesi (179.103 voucher) e Atac Roma (176.576 voucher).
Dalle ore 8 del 17 aprile 2023 sono stati quasi 16 milioni gli utenti approdati sulla pagina di benvenuto della piattaforma; 11,9 milioni quelli che hanno effettuato l’accesso, con un picco nella giornata del primo novembre di oltre un milione di persone loggate.
Al termine della dotazione originaria di 100 milioni di euro per il 2023, il fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato reintegrato con 12 milioni di euro in settembre con il decreto n. 131/2023 e poi ancora con ulteriori 35 milioni di euro a ottobre attraverso l’articolo 10 del D.L. n. 145/2023 (c.d. Decreto Anticipi).
Le domande sono state accolte fino al primo dicembre 2023, data in cui è stata riattivata la piattaforma per l’erogazione di voucher a valere sui residui tornati in disponibilità alla fine del mese di novembre come conseguenza di bonus non riscattati o utilizzati solo parzialmente.
Fino a 1395 richieste di voucher lavorate al minuto nell’ora e mezza di apertura (dalle 8 alle 9.30 del mattino) della piattaforma, prima dell’esaurimento delle risorse.
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Modello DSU 2024 e istruzioni per aggiornamento ISEE
E' stato pubblicato il 13 dicembre nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro www.lavoro.gov.it il decreto direttoriale che reca in allegato il nuovo modello per la Dichiarazione sostitutiva Unica ai fini ISEE, con relative istruzioni.
Scarica qui tutta la modulistica DSU 2024 aggiornata
Il decreto entra in vigore il 1 gennaio 2024 e il modello va utilizzato per l'aggiornamento dell' ISEE indicatore della situazione economica obbligatorio entro il 31 gennaio di ogni anno per il diritto di accesso a prestazioni sociali e agevolazioni basate sul reddito.
Il nuovo modello tiene conto delle modifiche legislative intervenute nel periodo successivo al precedente rilascio, in particolare
- la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» e, in particolare che all’articolo 1, comma 8 ha previsto che l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni
- Il decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 12 maggio 2022, recante « Introduzione di meccanismi di semplificazione in materia di ISEE precompilato» che prevede l’accesso alla DSU precompilata per ciascun componente maggiorenne al Sistema Informativo dell’ISEE precompilato mediante SPID, CIE, CNS, al fine di autorizzare la precompilazione dei dati e la comunicazione all'Agenzia delle Entrate che predispone la DSU precompilata
- il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, con cui è stato disposto che , ai fini della determinazione del nucleo familiare rilevante ai fini ISEE, i soggetti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere costituiscano sempre un nucleo familiare a sé;
L'aggiornamento del Modello avviene su proposta da parte dell’INPS e parere favorevole dell’Agenzia delle entrate
Le modifiche alla DSU: riepilogo INPS
Il 18 dicembre INPS ha pubblicato nel messaggio 4536/2023 ulteriori istruzioni . In particolare evidenzia che
– sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2022;
– sono stati integrati alcuni paragrafi relativi alla DSU precompilata (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 1, paragrafi 3, 3.1, 3.2, 3.3), per recepire la possibilità di autorizzare la precompilazione dei dati da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, mediante accesso diretto al Sistema Informativo dell’ISEE
– sono stati modificati il Quadro C della DSU integrale e le relative istruzioni per la compilazione (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 3, paragrafo 2.1.3) per tenere conto della norma che ha modificato la soglia della capacità di reddito utilizzata per considerare autonomo lo studente universitario (cfr. l’art. 3 del decreto del Ministro dell'Università e della ricerca 17 dicembre 2021, n. 1320), portandola a 9.000,00 euro annui, resta salva la possibilità per i soggetti competenti in materia di servizi per il diritto allo studio di stabilire una variazione massima in aumento o in riduzione pari al 5% rispetto a tale valore;
– è stato ridenominato il campo relativo ai proventi agrari del Quadro FC4 del modello DSU Mini e DSU Integrale e, c rivisto il relativo paragrafo 6.3, parte 2, delle istruzioni ;
– sono stati modificati i modelli e le istruzioni ( parte 2, paragrafi 1.1 e 1.1.7; parte 3, paragrafo 1.2.1.1) per recepire l’abrogazione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, dell’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, che prevede l’attrazione nel nucleo dei genitori del figlio maggiorenne non convivente a loro carico ai fini IRPEF se di età inferiore a 26 anni. In tale modo, a decorrere dal 1° gennaio 2024, troverà nuovamente applicazione il comma 5 dell’articolo 3 del D.P.C.M. n. 159/2013, in base al quale è prevista la suddetta attrazione a prescindere dall’età del figlio maggiorenne non convivente con i genitori, nel caso non sia coniugato e non abbia figli;
– sono stati inseriti, all’interno delle istruzioni, due nuovi paragrafi: uno relativo ai “Componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.8) e uno denominato “Condizioni aggiuntive ai fini della richiesta dell’Assegno di inclusione” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.11).
Resta fermo, invece, il modello di attestazione allegato al decreto interministeriale del 7 novembre 2014.
I modelli sono disponibili anche sul sito WWW.INPS.IT Portale Unico ISEE alla sezione Modulistica e Modelli
Allegati: -
Portale ISEE DSU: ecco la nuova piattaforma
E' stato rilasciato ieri dall'Inps il nuovo Portale unico Isee dell’Inps, in cui sono riunite in un unico punto di accesso le due diverse modalità dichiarazione DSU per l’Isee, sia precompilato che non precompilato
L'istituto ne dà notizia nel messaggio 1345 dell'11.4.2023 in cui riepiloga le novità e fornisce le istruzioni generali di accesso, per cittadini, CAF ed enti .
L'istituto sottolinea che l'accesso avviene con SPID, CNS o SPID e che è necessario dare conferma della lettura dell'informativa sulla privacy per poter procedere.
La piattaforma consente di :
- consultare le DSU precedenti o
- compilare una nuova ,selezionando anche per quale prestazione è richiesta , per cui viene proposto il modello utile (assegno unico; reddito/pensione di cittadinanza; servizi alla persona/reddito e casa/agevolate minorenni; prestazioni socio-sanitarie per le persone disabili; servizio alla persona; universita).
Nel Portale UNICO ISEE sono presenti inoltre video tutorial di aiuto alla compilazione, simulatori , faq e una chat di assistenza virtuale.
Portale Unico ISEE precompilato
Una delle principali semplificazioni offerte dal Portale Unico ISEE riguarda l'inserimento dei dati degli altri componenti del nucleo familiare maggiorenni, che possono dare la loro autorizzazione on line sempre tramite le credenziali in Spid, Cie o Cns.
Vengono ricordate le informazioni che si trovano già precompilate in automatico per tutti i componenti il nucleo familiare ( da accettare o modificare):
- reddito complessivo
- spese sanitarie per i disabili
- contratti di locazione ( con canone annuo e dati di registrazione del contratto); i
- patrimonio immobiliare detenuto in Italia, disponibile nell’Anagrafe tributaria; inclusi i saldi finali e le giacenze medie relative ai conti correnti bancari e/o postali; i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari Inps.
- dati anagrafici della famiglia prelevati da DSU precedenti
- dati della casa di abitazione
- assegni corrisposti per il coniuge e di quelli destinati al mantenimento dei figli
- dati sulla disabilità e-o non autosufficienza dei componenti;
- dati degli autoveicoli e degli altri beni durevoli.
Semplificazione ISEE precompilato in legge di bilancio
Il nuovo servizio fa parte del progetto di sviluppo della compilazione autonoma delle DSU (Dichiarazione sostitutiva Unica) ai fini della certificazione ISEE. Si intende procedere velocemente perche tale modalità diventi "prioritaria" grazie a una semplificazione e a un maggior numero di dati precaricati dall'INPS. Il fine è quello di ottenere un risparmio sui costi di CAF, patronati e intermediari professionisti, che ad oggi sono incaricati della gran parte delle Dichiarazioni. Il servizio viene remunerato con compensi che vanno da 10 a 16 euro per ciascuna DSU attraverso l'INPS senza costi per i cittadini.
La legge di bilancio 2023 prevede addirittura un termine temporale (1 luglio 2023), a partire dal quale "la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata" anche se resta ferma "la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria" , cioà cartacea attraverso gli intermediari.
Si può immaginare che non sarà facile imporre la diffusione della modalità online in modo che diventi prioritaria senza introdurre uno specifico obbligo a riguardo.
Alcuni responsabili nazionali dei CAF e dei patronati avevano dichiarato che effettivamente la maggior parte delle DSU oggi viene presentata dai patronati in quanto le persone che piu hanno bisogno di ottenere l'ISEE per agevolazioni e sconti sono proprio quelle meno a proprio agio con il mondo digitale se non addirittura privi degli strumenti telematici necessari, che quindi non riescono a operare in autonomia.
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ISEE: quali documenti servono per la domanda?
L'attestazione ISEE è la certificazione della situazione economica complessiva di un nucleo famigliare che tiene conto di vari aspetti (oltre a redditi e patrimonio anche la numerosità dei componenti e il fatto che vi siano soggetti disabili) . L' ISEE sotto determinate soglie permette l'accesso ad agevolazioni e prestazioni assistenziali da INPS enti locali , accesso all'università ecc.
Il valore dell'ISEE viene calcolato dall'INPS su richiesta, sulla base dei dati forniti dall'interessato con la Dichiarazione DSU (Dichiarazione sostitutiva Unica). La richiesta di ISEE puo essere fatta:
- sul sito INPS in autonomia o anche
- attraverso i Patronati o CAF
In ogni caso è necessario avere a portata di mano di tutte le informazioni specifiche.
lnps ha predisposto anche un servizio di DSU precompilata per chi fa la richiesta online ma la dichiarazione deve comunque essere integrata con alcune informazioni.
Vediamo di seguito quali sono le informazioni e i documenti che sono necessari per effettuare la domanda e ottenere l'ISEE aggiornato.
Documenti relativi ai dati anagrafici
Sono necessari :
- Dati personali di tutti i componenti del nucleo familiare;
- Documento di riconoscimento ( non scaduto ) del dichiarante;
- Codice fiscale/Tessera Sanitaria di tutti i componenti del nucleo familiare;
- Certificati di invalidità o inabilità se sono presenti nel nucleo familiare persone con disabilità;
- Titolo di soggiorno per i cittadini stranieri;
- Sentenza di Separazione o Divorzio, eventuale.
Nel caso di prestazioni per minori e studenti universitari, in presenza di genitori non coniugati e non conviventi occorre presentare l’ISEE anche per l’altro genitore se non già in possesso di protocollo della DSU in corso di validità. )
ISEE Documenti relativi ai redditi
Per ottenere l'ISEE STANDARD (o Ordinario) devono essere forniti i dati sui redditi di tutti i componenti del nucleo familiare riferiti al secondo anno precedente la richiesta) quindi per il 2023 si fa riferimento al 2021:
• Dichiarazioni redditi anno 2022 relative all’anno 2021;
• Modelli CU 2022 redditi 2021
• Altre certificazioni reddituali relative all’anno 2021
• Redditi soggetti a ritenuta a titolo d’imposta o ad imposta sostitutiva percepiti nel 2021;
• Redditi esenti da imposta (es. voucher, retribuzioni corrisposte da Enti o organismi internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, borse di studio, quota esente compensi attività sportiva dilettantistica, ecc.)
• Assegni effettivamente percepiti per il mantenimento dei figli e del coniuge;
• Redditi di lavoro dipendente e assimilati prodotti all’estero e non tassati in Italia
• Trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari (es. contributi comunali diversi da quelli erogati a fronte di spese rendicontate, contributo fondo regionale affitti, ecc.);
• Redditi fondiari relativi ai beni non locati soggetti all’IMU o all’IVIE se ubicati all’estero e non imponibili ai fini IRPEF;
• Contratti di locazione degli immobili in caso di canoni di locazioni non risultanti dalla dichiarazione dei redditi;
DETRAZIONI DAL REDDITO :
Spese sanitarie per disabili, spese per l’acquisto di cani guida, spese per il servizio di interpretariato dai soggetti riconosciuti sordi, spese mediche e di assistenza specifica indicate in dichiarazione dei redditi (anno d’imposta 2021);
Assegni effettivamente corrisposti per il mantenimento del coniuge e/o dei figli (anno 2021);
Per tutti coloro che risiedono in locazione: copia contratto di locazione vigente e relativi estremi di registrazione; ricevute di pagamento del canone; prospetto canone in corso Acer.
ISEE: Documenti relativi al patrimonio posseduto dalla famiglia
Vanno forniti i dati sul patrimonio posseduto da tutto il nucleo familiare in italia e all'estero al 31 .12.2019
IMMOBILI
- Valore IMU di fabbricati, aree fabbricabili e terreni: visure, rogiti, atti di successione; Per gli immobili detenuti all’estero si fa riferimento ai valori IVIE (dato catastale rivalutato oppure rogito acquisto oppure valore di mercato);
- Documentazione attestante la quota di capitale residuo per eventuali mutui contratti per l’acquisto o costruzione dei fabbricati dichiarati (sia casa di abitazione che altri fabbricati)
BENI FINANZIARI
- Conti correnti, carte prepagate, etc.. :saldo e giacenza media alla data del 31/12/2021 oppure alla data di chiusura se chiusi in corso d'anno
- Titoli di stato, obbligazioni, buoni fruttiferi, certificati di deposito, ecc.: valore nominale;
- Azioni o quote di organismi di investimento collettivo di risparmio (Oicr): quotazione;
- Partecipazioni in società non azionarie e imprese individuali: patrimonio netto riferito all’ultimo bilancio approvato o, in caso di esonero, somma delle rimanenze finali, del costo dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti degli stessi più altri cespiti o beni patrimoniali (compilare l’apposito prospetto di bilancio );
- Masse patrimoniali costituite da somme di denaro o beni in gestione a soggetti abilitati di cui al D.lgs 415/96;
- Contratti assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita e di capitalizzazione con l' ammontare premi versati.
AUTOVEICOLI E ALTRI BENI DUREVOLI :
- Per ogni veicolo posseduto alla data di presentazione della DSU: targa o estremi di registrazione presso competente registro (P.R.A. oppure R.I.D.)
ATTENZIONE per ogni rapporto finanziario puo essere richiesto di documentare specificamente:
- la tipologia di rapporto (Conto corrente, conto deposito);
- i dati identificativi (IBAN, ECC.);
- il codice fiscale dell'operatore finanziario con cui si intrattiene il rapporto
- Data di inizio e fine del rapporto.
Da notare che per l'ISEE CORRENTE invece vanno fornite tutte le informazioni riferite ai 12 mesi precedenti la richiesta ( o 2 mesi in caso di perdita del lavoro o di prestazioni assistenziali.
Leggi anche Isee corrente cos'è? quali differenze con l'SEE ordinario?
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Bonus bebè (assegno natalità) 2021: istruzioni aggiornate
Il bonus bebè (ufficialmente definito Assegno di natalità) è una misura che intende incentivare le nascite contribuendo alle spese delle famiglie in cui arriva un bambino (nato, adottato o in affido preadozione).Si tratta di un contributo mensile erogato dall'INPS per i primi 12 mesi di vita o adozione del bambino, che fino al 2019 era destinato alle famiglie con ISEE inferiore a 25mila euro ma con la legge di bilancio 2020 è stato ampliato a tutti senza limiti di reddito, con importi differenziati tra gli 80 e i 192 euro mensili .Sono disponibili 348 milioni di euro per l’anno 2020 e di 410 milioni di euro per l’anno 2021 a valere sul nuovo Fondo per il supporto alle famiglie. Il messaggio INPS 918 2021 ha comunicato l'apertura delle domande anche per gli eventi a partire da gennaio 2021.Il Governo intende poi entro il 2022 riorganizzare tutti i contributi e le prestazioni sociali per la maternità in un unico assegno. (vedi ulteriori dettagli in: Assegno Universale figli: la legge di bilancio stanzia le risorse)L'INPS ha emanato la circolare 26 del 14.2. 2020 con le istruzioni aggiornate dopo le modifiche degli importi e delle fasce di reddito.Con il successivo messaggio 1099 dell' 11 marzo 2020 sono stati illustrati i passaggi per la compilazione della domanda telematica.Riepiloghiamo nei paragrafi che seguono la normativa in vigore sul bonus bebé e la procedura per la richiesta, gli importi, i requisiti, casi particolari e cause di decadenza.Bonus bebè le regole fino al 2019
Il Bonus bebé è stato istituito nel 2014 e riconosciuto ai nuclei familiari fino ai tre anni di vita del bambino o di adozione o di affidamento preadottivao tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017 (a partire "dalla data di ingresso nel nucleo famigliare" cioè dalla data nella quale la sentenza di adozione definitiva) Invece, per le nascite avvenute dal 1 gennaio 2018 al 31 .12.2019 la durata è stata ridotta a 1 anno, corrispondente al 1° anno di vita o di adozione .E' stato riconfermato e ampliato dal Governo Conte 1 anche per il 2019, (circolare n. 85 del 7 giugno 2019 con gli stessi requisiti ISEE e gli importi precedenti , ma con una importante novità: maggiorazione del 20% per i figli successivi al primo.Fino al 2019 l'agevolazione spettava a condizione che il nucleo famigliare del genitore richiedente, fosse in possesso di un ISEE minorenni in corso di validità non superiore a 25.000 Euro.
Bonus bebè: requisiti, importi e maggiorazione oltre il primo figlio dal 2020
La circolare INPS n.26 del 14.2.2020 ha ricordato e riconfermato i requisiti anagrafici di base richiesti che sono :- cittadinanza italiana, o di uno Stato dell'Unione Europea o, in caso di cittadino extracomunitario, permesso di soggiorno UE o carta di soggiorno per familiare (v. sotto);
- residenza in Italia;
- convivenza con il figlio (figlio e genitore richiedente devono essere coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso comune).
Dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020 gli importi garantiti per l'assegno di natalità sono i seguenti:SCAGLIONI ISEE
IMPORTO BONUS BEBE’ PRIMO FIGLIO
IMPORTO BONUS BEBE’
2 FIGLIO E SUCCESSIVI
ISEE non superiore a 7.000€ annui;
1.920 euro (160 x 12 mesi)
2304 € (192 € x12 mesi) ISEE superiore a 7.000 e non superiore a 40.000€;
1.440 euro (120€ x 12 mesi)
1728 € (144 x 12 mesi) ISEE superiore a 40.000 euro (senza limite di reddito)
960 euro (80 € x 12 mesi)
1152 € (96 x 12 mesi) Il pagamento del bonus viene effettuato dall'INPS in rate mensili, secondo le modalità indicate dal richiedente nella domanda.
Nel caso non sia stata presentata la DSU al momento della domanda non potendo individuare l'esatto importo cui la famiglia ha diritto INPS eroga in automatico l'importo piu basso e verrà attribuito eventualmente poi l'importo spettante per differenza, a partire dalla data di presentazione della DSU.
Bonus bebè: come inviare la domanda
La domanda va presentata entro 90 giorni dalla data di nascita o dalla data di ingresso del minore nel nucleo famigliare per godere di tutte le mensilità.(Ai fini del computo dei 90 giorni non si conta il giorno iniziale e il termine scade alla fine dell'ultimo giorno feriale. Se il termine scade di giorno festivo, è prorogato al giorno seguente non festivo.)- Se la domanda è presentata entro i 90 giorni, il primo pagamento corrisponde a tutte le mensilità maturate dalla nascita/adozione fino a quel momento.
- Se la domanda è presentata oltre il termine di 90 giorni, il bonus viene erogato dal mese di presentazione della domanda.
La domanda va presentata telematicamente all'INPS, allegando il modello SR163 (reperibile nella sezione "tutti i moduli" del sito www.inps.it) mediante:- il portale dell'INPS, accessibile direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo seguendo il percorso:
- Servizi per il cittadino -> autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> assegno di natalità -> Bonus bebè
- il Contact Center Integrato ai numeri:
- 803164 numero gratuito da rete fissa;
- 06164164 numero da rete mobile con tariffazione a carico dell'utenza chiamante;
- patronati, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
E' consigliabile avere presentato preventivamente la DSU per ottenere l'ISEE minorenni, che consente la definizione dell'importo dell'Assegno.
Il provvedimento di accoglimento o rigetto della domanda è consultabile dal sito web, accedendo al proprio profilo:Servizi per il cittadino -> autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> assegno di natalità -> Bonus bebè –> Consultazione domande –>Documenti correlati.Bonus bebé: casi particolari adozione, stranieri, ISEE
Con la circolare n. 214/16 l'INPS ha fornito le modalità operative per ottenere l’assegno alla luce delle indicazioni ministeriali che hanno esteso il beneficio agli stranieri titolari di:
- carta di soggiorno per familiare di cittadino dell’Unione europea (italiano o comunitario) non avente la cittadinanza di uno Stato membro;
- carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato Membro di cui all’art. 17 del Decreto legislativo n.30/2007.
Con il messaggio 261/2017 infine sono state fornite ulteriori precisazioni in tema di :
Attestazioni ISEE – In caso di omissioni o difformità sul patrimonio mobiliare è stato realizzato un aggiornamento procedurale per cui vengono evidenziate automaticamente eventuali omissioni o errori nei dati autodichiarati dagli utenti all 'interno delle attestazioni ISEE grazie al controllo incrociato con i dati forniti dall'anagrafe tributaria dell'Agenzia delle entrate.
– Isee corrente : validità e rinnovo – l’ISEE corrente consente di aggiornare i dati reddituali di una DSU già presentata, a causa di eventuale modifica della situazione lavorativa di un componente e ricorda che tale ISEE ha validità due mesi dalla presentazione della DSU Modulo sostitutivo. E' possibile presentare domanda di assegno in presenza di un ISEE corrente entro il bimestre di validità dello stesso se tale indicatore non è superiore alla soglia di legge di 25.000 euro annui. In tal caso la procedura determina l’importo dell’assegno in base al valore dell’ISEE corrente fino alla presentazione di una nuova DSU.
– Nuove modalità di comunicazione del codice IBAN e delle richieste di variazione per il pagamento dell’assegno: modello SR163.
Il documento fornisce anche precisazioni in merito ai casi particolari di :
– Parto gemellare ed adozioni plurime: necessità di domanda di assegno per ciascun minore
– Rinnovo annuale della DSU ed inclusione del minore nel quadro A della DSU
– Affidamento temporaneo di minori nati o adottati fuori dal triennio 2015-2017: non ci sono i presupposti per la concessione dell’assegno.
Bonus bebè: cause di decadenza
Il pagamento del bonus viene interrotto a partire dal mese successivo dal verificarsi di uno dei seguenti eventi che determinano la decadenza:- Compimento di un anno di età o della maggiore età in caso di adozioni o affidamenti
- Decesso del figlio
- Revoca dell'adozione
- Fine dell'affidamento temporano
- Decadenza dell'esercizio della responsabilità genitoriale
- Affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda
- Affidamento del minore a terzi
L'interruzione avviene anche a seguito di perdita dei requisiti di legge (residenza, cittadinanza) o provvedimento negativo del giudice che determina il venir meno dell'affidamento preadottivo.Il richiedente entro 30 giorni deve comunicare all'INPS il verificarsi di una causa di decadenza. E' importante che la comunicazione sia tempestiva per evitare il generarsi di un pagamento indebito e la successiva azione di recupero da parte dell'INPS.Allegati: