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ADI e SFL: novita carichi di cura e possibili sospensioni
L’INPS ha pubblicato il Messaggio n. 2388 del 29 luglio 2025 per fornire importanti chiarimenti operativi in materia di attribuzione automatica dei carichi di cura nell’ambito dell’Assegno di Inclusione (ADI), in particolare quando vi sono sovrapposizioni con il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Il messaggio ribadisce che l’INPS procede d’ufficio all’attribuzione del parametro aggiuntivo di 0,40 nella scala di equivalenza (utilizzata per determinare l’importo dell’ADI) a un componente maggiorenne del nucleo familiare per" carichi di cura", qualora siano presenti:
- minori di 3 anni,
- almeno 3 figli minori, o
- persone con disabilità/non autosufficienza,
anche quando non indicato espressamente in domanda.
Incompatibilità ADI e SFL
L'istituto precisa però che se il soggetto a cui verrebbe attribuito d’ufficio il carico di cura è anche beneficiario del SFL (che può essere economicamente più vantaggioso), l’attribuzione non avviene, per evitare il rischio di sovrapposizioni o pagamenti indebiti. Questo perché il riconoscimento del parametro 0,40 implicherebbe l’inserimento nella scala ADI, rendendo la persona incompatibile con il SFL.
Il soggetto potrà comunque continuare a beneficiare del SFL fintanto che la sua domanda resta accolta.
Solo dopo la cessazione o rinuncia a tale misura avviene l'attribuzione del carico di cura nell’ADI. se il soggetto è in possesso dei requisiti.
Riesame domande e retroattività parametro carichi di cura
Il messaggio chiarisce che alcune domande ADI, inizialmente respinte per superamento della soglia di reddito, sono state riesaminate grazie all’attribuzione d’ufficio del carico di cura. In tali casi però possono essere state causate sospensioni legate alla mancata comunicazione di variazioni occupazionali avvenute nel frattempo.
Per risolvere queste eventuali sospensioni, i beneficiari devono presentare il modello “ADI-Com esteso” presso CAF, Patronati o sedi INPS.
Il termine per la presentazione è di 60 giorni dalla ricezione di un SMS o e-mail dell’INPS, e la data da indicare nel modulo è quella in cui si è verificata la variazione, anche se avvenuta nel 2024.
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ISEE senza BTP: nuove istruzioni per DSU autodichiarata e precompilata
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, n. 13, ha illustrato le modifiche previste dalla legge di bilancio 2024 al Regolamento ISEE, riguardanti l'esclusione di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale dal patrimonio mobiliare considerato ai fini ISEE, fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Il 2 aprile è stato pubblicato il nuovo modello di dichiarazione unica DSU con relative istruzioni e INPS ha tempestivamente pubblicato la circolare di istruzioni n. 73 del 3 aprile 2025
Si specifica in particolare che chi ha presentato una DSU dal 1 gennaio 2025 deve ripresentarla con il nuovo modello se vuole escludere i titoli posseduti a fine 2023.
INPS nel messaggio 1895/2025 avverte che nella DSU precompilata i buoni saranno automaticamente esclusi dalla data del 16 giugno e fornisce le istruzioni per la compilazione della Dichiarazione da parte degli utenti.
Nuova DSU ISEE: i valori da escludere
A partire dal 3 aprile 2025 è possibile, pertanto,
non indicare o ridurre nel Quadro FC2, sezione I e II, del Modulo FC.1 della DSU Mini o Integrale il valore
- dei titoli di Stato dei buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato,
- dei libretti di risparmio postale,
- posseduti alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU,
- fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Per la DSU corrente è possibile applicare le medesime modalità nel Quadro S5 del Modello MS con riferimento al patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre dall’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Il valore dei predetti rapporti mobiliari, eccedente il valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, deve essere riportato nei Quadri sopraindicati.
Per le DSU precompilate è onere del dichiarante eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia delle Entrate per le predette tipologie di rapporto fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Per ulteriori informazioni la circolare 73 rinvia al paragrafo 4.3, parte 2, delle istruzioni per la compilazione della DSU.
ISEE 2025 Le modifiche a modulistica e istruzioni
L'istituto riepiloga inoltre le principali modifiche e integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni della DSU, ovvero:
– sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2023;
– è stata integrata la legenda del Quadro FC2 del Modulo FC.1 della DSU Mini e Integrale e del Quadro S5 del Modello MS della DSU corrente ed è stato inserito un nuovo paragrafo nelle istruzioni (istruzioni, parte 2, paragrafo 4.3) aggiornate con le disposizioni di cui al citato comma 4-bis dell’articolo 5 del Regolamento ISEE;
– sono state integrate le istruzioni per la compilazione (istruzioni, parte 2, paragrafo 5), precisando che, per le DSU presentate nell’anno 2025 non rilevano nel calcolo dell’ISEE gli immobili distrutti o dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali (cfr. l’art. 1, comma 667, della legge 30 dicembre 2024, n. 207).
La nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili anche nel sito dell’Istituto www.inps.it al servizio “ISEE Portale Unico”, sezione “Informazione” > “Modulistica e Modelli”.
DSU ISEE precompilata con esclusione automatica
L’INPS ha aggiornato il sistema di compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE, in recepimento delle modifiche normative introdotte dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13. A partire dal 16 giugno 2025, i quadri relativi al patrimonio mobiliare nella DSU precompilata (in particolare il Quadro FC2, sezioni I e II del Modulo FC.1) vengono automaticamente compilati al netto dell’esclusione di:
- titoli di Stato,
- buoni fruttiferi postali (compresi quelli trasferiti allo Stato),
- libretti di risparmio postali,
- fino a un valore massimo complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, come previsto dall’art. 5, comma 4-bis, del Regolamento ISEE.
L’esclusione è applicata ai componenti del nucleo familiare secondo questa priorità:
- Dichiarante;
- Altri componenti, in ordine decrescente di età;
- Genitore non convivente né coniugato.
Per ogni soggetto, l’ordine di priorità dei rapporti finanziari da escludere è:
- Titoli di Stato (codici 2 e 6);
- Buoni fruttiferi postali (codice 7 con operatore Poste);
- Libretti postali (codice 3 con operatore Poste).
In calce al Quadro FC2, sarà disponibile un riepilogo delle decurtazioni effettuate, visualizzabile tramite il pulsante “Apri Dettaglio Decurtazione applicata”. Il dichiarante può accettare o modificare i dati proposti.
DSU in modalità autodichiarata
Per chi presenta la DSU in modalità autodichiarata, si riconferma che resta obbligatorio riportare i valori dei libretti postali (rapporto tipo 03) già al netto dell’esclusione,
- sia nel campo “Saldo al 31 dicembre”
- che in “Giacenza media” del Quadro FC2, sezione I.
L’intervento ha l’obiettivo di semplificare la compilazione della DSU e garantire un'applicazione uniforme dell’esclusione prevista dalla normativa, entro il limite dei 50.000 euro complessivi per nucleo.
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Isee: approvato il decreto su esclusione BTP e buoni postali
I titoli di stato e altri prodotti finanziari garantiti dallo Stato come i Buoni e i libretti postali sono stati esclusi dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell' ISEE, fino all'importo di 50mila euro con la legge di bilancio legge 213 del 30 dicembre 2023, (articolo 1 commi 183-185).
Dopo piu di un anno per l'entrata in vigore della novità si attende ancora l'approvazione definitiva del decreto da parte della Presidenza del Consiglio.
Con il messaggio 165 del 12 gennaio 2024, dopo un confronto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l' INPS aveva informato che l’entrata in vigore della disposizione non è immediata, essendo subordinata all’approvazione delle modifiche al regolamento (DPCM n. 159 del 2013).
Dal Ministero giunge notizia che il decreto è stato approvato dalla Corte di Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è stata ritardata solo dalla necessità di correggere un refuso.
Fino ad oggi dunque ancora immutata immutata la disciplina ISEE relativa al patrimonio mobiliare, e nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) e permane l’obbligo di indicare tutti i rapporti finanziari posseduti al 31 dicembre 2022 dai soggetti appartenenti al nucleo familiare.
In questi giorni inizia la campagna di rinnovo delle DSU per l'ISEE 2025
Facciamo il punto sull'entrata in vigore effettiva e le possibili conseguenze di questa importate novità.
Titoli di stato esclusi dal conteggio ISEE, quando entra in vigore la novità?
Il Ministero dell’economia e delle finanze aveva predisposto ad aprile 2024 uno schema di decreto con le modifiche al regolamento ISEE che ha trasmesso all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali .
Il Garante Privacy ha espresso parere favorevole (Parere n. 290), confermando la conformità alla disciplina sulla protezione dei dati personali.
Il testo ha ottenuto il parere favorevole anche della Conferenza stato Regioni e dal Consiglio di stato e delle commissioni parlamentari. Per l'applicazione effettiva si attende come detto la bollinatura della Corte dei conti,il nulla osta della Presidenza e la pubblicazione in GU. Poi si dovranno attendere anche le istruzioni operative e il nuovo modello di DSU dall' INPS.
Secondo gli operatori puo essere difficile l'entrata in vigore in queste settimane perche per INPS è già iniziata la campagna di rinnovo delle DSU ISEE ma grazie ai nuovi collegamenti tra le banche dati della pubblica amministrazione e le recenti automatizzazioni della piattaforma non si puo escludere nulla.
Le conseguenze sul calcolo ISEE
Secondo la relazione tecnica allegata al Dpcm, questa modifica ridurrà il valore dell’ISEE di molte famiglie, con un conseguente aumento delle spese pubbliche per le prestazioni collegate ( bonus sociali gas e luce, , assegno unico, bonus psicologo Bonus nido). Si stima un incremento medio dello 0,23% con un costo annuo aggiuntivo per lo Stato di circa 44 milioni di euro, già coperto dalla precedente legge di Bilancio.Tuttavia, l’impatto sull’ISEE è considerato trascurabile per molte prestazioni, dato che le soglie richieste sono generalmente basse. L’effetto più evidente potrebbe riguardare l’assegno unico, data la sua universalità e la granularità degli importi correlati alle diverse fasce ISEE.
Le simulazioni effettuate da Caf Acli per il Sole 24 ore evidenziano come cambierà l'ISEE.
Ad esempio, una famiglia con due figli, reddito da lavoro dipendente, casa di proprietà e 79mila euro di patrimonio mobiliare vedrebbe una riduzione dell’ISEE di circa 2mila euro (-8,6%) se 25mila euro sono investiti in titoli di Stato.
Se l’investimento raggiunge i 50mila euro, la riduzione può arrivare fino a 4mila euro (-17,2%).
ISEE: quali titoli saranno esclusi?
L'Isee ricordiamo è l'indicatore della situazione economica familiare che viene utilizzato per definire a chi possono essere garantite alcune prestazioni assistenziali o agevolazioni (come ad esempio RDC, Supporto formazione e lavoro, borse di studio universitarie, Bonus asili nido, ecc.)
Per definire l'ISEE familiare si tiene conto del reddito e del patrimonio complessivo di tutti i componenti della famiglia (beni immobili, auto, barche, titoli e risparmi su conti correnti ecc) .
Tornando alla legge di bilancio 2024, già nella prima bozza (Qui il testo integrale) è stata inserita la previsione di escludere dal calcolo dell'isee i titoli di stato (Buoni del tesoro annuali o poliennali). Nel corso dei lavori è stato specificato che sono ricompresi anche "altri prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato".
Si fa riferimento quindi a:
- Buoni ordinari del Tesoro (BOT )
- CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon),
- Buoni del tesoro poliennali (BTP),
- Certificati di credito del Tesoro (CCT),
- buoni postali fruttiferi,
- libretti di risparmio postale,
il cui possesso non avrà quindi rilevanza per l’ISEE familiare.
Occorre attendere comunque un provvedimento specifico per capire il momento di entrata in vigore della novità.
BTP e buoni postali fuori dall'ISEE: dubbi applicativi e perplessità
Dato il forte incremento dei tassi di interesse per l'inflazione a inizio 2024 , la vendita dei titoli di stato ha avuto un grande successo negli ultimi mesi che continua ancora oggi
L'obiettivo a breve termine della novità della legge di bilancio 2024 era chiaramente quello di recuperare altre risorse: rendendo ininfluente per l'Isee il possesso di titoli di stato, il Governo ne favorisce fortemente la vendita e raccoglie fondi, utili per il bilancio statale.
La misura desta una perplessità sul fatto di creare ulteriore indebitamento statale a lungo termine. infatti i maggiori tassi di interesse che vanno alle famiglie saranno spalmati nei deficit degli anni a venire.
Inoltre non è improbabile che gli enti interessati erogatori di prestazioni sociali basate sul'ISEE, come INPS, università, enti locali non siano in un prossimo futuro costretti a modificare le soglie di accesso per problemi di bilancio finanziario interno con un annullamento di fatto del beneficio per gli utenti.
Infine non appare una misura del tutto equa, dato che farebbe risultare sullo stesso piano, ai fini dei bonus e agevolazioni economiche, i soggetti in possesso di un certo patrimonio e altri che invece non lo sono. Infatti le famiglie con liquidità finanziaria che investiranno i loro risparmi in questi titoli risulteranno "poveri" quanto quelli che non lo possiedono e rientreranno nelle soglie ISEE previste ad esempio per la Carta spesa Dedicata a te o per i Bonus sociali bollette, pensati per i ceti effettivamente meno abbienti.
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Assegno di maternità: cos’è, qual è l’importo 2025?
L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è un contributo mensile concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità e cn ISEE inferiore ad una certa soglia, pagato dall'INPS (art. 66 legge 448 1998 – articolo 74 del d.lgs. n. 151/2001).
Va richiesto presso il Comune di residenza della madre. Il regolamento può variare da Comune a Comune. L'importo è uguale in tutti i Comuni. Viene adeguato all'inflazione di anno in anno, cosi come il reddito massimo entro il quale si ha diritto a riceverlo .
La presidenza del Consiglio dei ministri in data 4 febbraio 202 ha comunicato i valori rivalutati per il 2025 all'indice ISTAT 2024 pari allo 0,8%.
Per il 2025 l'importo è pari a 407,40 euro e la soglia di ISEE massimo per accedere è pari a 20.382,90 euro.
Vediamo di seguito in dettaglio anche le caratteristiche generali dell'Assegno di maternità del Comune e le modalità per richiederlo .
Assegno di maternità dei Comuni come richiederlo
La domanda va presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido , al Comune di residenza, che verifica la sussistenza dei requisiti di legge (articoli 17 e segg. DPCM 21 dicembre 2000).
Nei seguenti casi particolari l’assegno può essere richiesto da persone diverse dalla madre ossia:
- in caso di madre minore di età (come in tutte le altre ipotesi di incapacità di agire), dal padre maggiorenne Qualora anche il padre del bambino sia minore di età, o comunque non risultino verificate le altre condizioni, la richiesta può essere presentata, in nome e per conto della madre, dal genitore della stessa esercente la potestà ovvero, in mancanza, da altro legale rappresentante;
- in caso di decesso della madre del neonato (o della donna che ha ricevuto il minore in adozione o in affidamento preadottivo), dal padre che abbia riconosciuto il figlio (o dal coniuge della donna adottiva o affidatoria) a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica del richiedente e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi);
- in caso di affidamento esclusivo al padre o di abbandono del neonato da parte della madre, dal padre sempreché il figlio si trovi presso la sua famiglia anagrafica e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi) e la madre risulti residente o soggiornante in Italia al momento del parto (in tale ipotesi l’assegno spetta al padre in via esclusiva);
- in caso di separazione legale tra i coniugi, dall’adottante o dall’affidatario preadottivo a condizione che il minore rientri nella famiglia anagrafica del richiedente e che l’assegno non sia stato già concesso alla madre adottiva o affidataria;
- nei casi di adozione speciale di cui all’art.44, comma 3, legge 184/1983, dall’adottante non coniugato a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica dell’adottante e sia soggetto alla sua potestà e comunque non in affidamento presso terzi;
- in caso di minore non riconosciuto o non riconoscibile dai genitori, dalla persona affidataria (in forza di un provvedimento del giudice) a condizione che il minore rientri nella sua famiglia anagrafica.
Assegno di maternità: chi ha diritto?
L'assegno spetta per ogni figlio nato o adottato sotto i 6 anni di età alle madri disoccupate o che pur lavorando non hanno diritto ad altre indennità di maternità (ad es. se hanno meno di 3 mesi di contributi versati in un anno) nei casi di:
- parto,
- adozione o
- affidamento preadottivo,
sia a cittadine italiane che straniere residenti in Italia (possono variare da Comune a Comune le specifiche sulla tipologia di permesso di soggiorno)
Nel caso di donne che hanno una indennità inferiore al minimo previsto viene assicurato un importo integrativo.
La madre richiedente deve essere residente nel territorio dello Stato italiano al momento della nascita del figlio o al momento dell’ingresso in famiglia del minore in adozione o in affidamento preadottivo.
Assegno di maternità del Comune: quali documenti servono
Posto che è consigliabile rivolgersi direttamente al proprio comune di residenza , si può affermare che generalmente alla domanda vanno allegati:
- la DSU , dichiarazione sostitutiva unica oppure l'attestazione della dichiarazione sostitutiva ancora valida contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di appartenenza nell'anno precedente ;
- autocertificazione in cui si dichiara sotto la propria responsabilità:
- i requisiti richiesti dalla legge per la concessione dell'assegno (residenza, cittadinanza e così via);
- di non avere diritto per il periodo di maternità all'indennità di maternità dell'Inps ovvero alla retribuzione;
- diversamente, dev'essere indicato l'importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza;
- di non avere presentato, per il medesimo figlio, domanda per l'assegno di maternità a carico dello Stato di cui all'art. 75 del D.Lgs. 151/2001
Le cittadine non comunitarie devono presentare agli uffici del Comune la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
ATTENZIONE : le questure rilasciano della carta di soggiorno entro 90 giorni dalla richiesta; pertanto, le madri extracomunitarie che intendano richiedere l’assegno di maternità devono attivarsi tempestivamente per non superare il termine di sei mesi. inoltre le cittadine extracomunitarie, coniugata con un cittadino italiano, possono richiedere il rilascio della carta di soggiorno immediatamente .
Assegno di maternità 2025 a quanto ammonta
L' importo dell'assegno di maternità per il 2024 era pari a euro 404,17 mensili. Per avere diritto, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, il valore massimo dell'ISEE familiare era pari a euro 20.221,13.
Come anticipato per il 2025 l'importo sale lievemente:
- è pari a 407,40 euro e
- la soglia di ISEE familiare per accedere è pari a 20.382,90 euro.
Assegno di maternità: Le fonti normative
L’assegno è stato istituito dall’art.66 della legge n.448/98 con effetto dal 01.01.1999 ed è oggi disciplinato dal D.P.C.M. 21 dicembre 2000 n.452 e dall’art.74 del D.Lgs.151/2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità).
Quando e come come presentare la domanda di assegno di maternità del Comune
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ISEE 2025, come si richiede
ISEE sta per Indicatore di Situazione Economica Equivalente ed è uno strumento istituito nel 1998 per valutare la situazione economica delle famiglie. Si tratta di un valore che viene calcolato dall'INPS sulla base di molti indicatori: reddito, patrimonio, componenti della famiglia, eventuali disabilità, ecc.
Al disotto di determinate soglie, la certificazione ISEE garantisce l'accesso ad agevolazioni nei servizi sanitari e sociali come ad esempio: posti negli asili nido pubblici, alloggi di edilizia popolare, sconti nelle tasse universitarie, contributi per l'asilo nido, Bonus bebé, Reddito di Cittadinanza , Reddito di Emergenza per COVID 19, Assegno di inclusioneNel 2017 l'ISEE è stato profondamente rinnovato sia dal punto di vista delle regole di calcolo sia nelle procedure, con migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio. Sono stati anche differenziati diversi tipi di ISEE, utili per differenti finalità:
- ISEE “standard”, valido per la generalità delle prestazioni sociali agevolate,
- ISEE “socio-sanitario”,
- ISEE “socio-sanitario residenze”,
- ISEE “università”,
- ISEE “minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi”.
Come ottenere l'ISEE: compilazione DSU
Per ottenere la propria certificazione ISEE aggiornata è necessario innanzitutto
1 – essere in possesso dello SPID o della Carta nazionale dei servizi o della Carta di identità digitale CIE
2 – Poi è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU):
- per via telematica sul sito dell'INPS cliccando su INIZIA ACQUISIZIONE oppure
- utilizzando il servizio DSU precompilata. Sul sito INPS sono disponibili le guide tutorial per il servizio ISEE PRECOMPILATO
- utilizzando i servizi gratuiti offerti dai Patronati.
L’INPS calcola infatti l’ ISEE sulla base della DSU (e anche di altre informazioni acquisite dall’Agenzia delle Entrate) e lo rende disponibile al dichiarante entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU.
Il modello della DSU è stato rinnovato più volte: trovi qui il nuovo modello e le istruzioni valide dal 1 gennaio 2024 (DM 13.12.2023
ISEE i documenti necessari
Per la compilazione della DSU per l'ISEE (sia per autocompilarla che da portare a un CAF/patronato che effettua la procedura) servono i seguenti documenti:
- codice fiscale e documenti di identità del dichiarante e codice fiscale di tutti i componenti;
- contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso si risieda in affitto;
- documenti che attestano i redditi percepiti nel secondo anno precedente (per il 2023 è il 2021),ovvero Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD ed eventualmente:
- documenti o certificazioni relative a redditi esenti , indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef,redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio,assegni di mantenimento per coniuge e figli;
- dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
- documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021, relativi a
- depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
- giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
- patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio per lavoratori autonomi e società;
- certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero con valore IVIE
- Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Targa o estremi di registrazione al PRA di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Inoltre, in caso di persone con invalidità all’interno del nucleo familiare è necessario presentare anche
- certificati di invalidità;
- spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
Calcolo ISEE
Il calcolo ISEE si ottiene dal rapporto tra la somma dei redditi/patrimoni e la scala di equivalenza con i seguenti parametri
n. componenti famiglia parametro 1 1,00 2 1,57 3 2,04 4 2,46 5 2,85 Sono previste anche le seguenti maggiorazioni
- 0,35 per ogni ulteriore componente;
- 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
- 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli,
- 0,35 in caso di quattro figli,
- 0,5 in caso di almeno cinque figli;
Vedi maggiori informazioni in ISEE, come si calcola ?
Per avere un idea del valore del proprio ISEE, è possibile collegarsi al sito INPS WWW.INPS.IT dove è presente uno strumento di Simulazione del calcolo dell'ISEE ordinario (Non c'è bisogno del PIN INPS).
ATTENZIONE Il simulatore fornisce un dato indicativo, che non costituisce attestazione ISEE con valore legale.
ISEE e DSU scadenza e rinnovi
Dal 2019 la scadenza delle DSU presentate durante l'anno è fissata al 31 dicembre dello stesso anno (ad es. una DSU presentata il 1 agosto 2020 scade il 31 dicembre 2020).
Per non perdere il diritto alle prestazioni agevolate per nessuna mensilita la DSU va ripresentata entro il 31 gennaio di ogni anno.
Cos'è l'ISEE Corrente
Nel caso in cui vi sia già un ISEE in corso di validità, ma vi siano :
- variazioni di reddito (ad esempio per la perdita del posto di lavoro) oppure
- variazioni patrimoniali (la modifica è stata introdotta dal DM 5 luglio 2021 QUI IL TESTO , pubblicato in GU il 25.8.2021)
in qualsiasi momento dell'anno è possibile ottenere, presentando la DSU ISEE corrente, il calcolo del cosiddetto ISEE corrente, riferito a un periodo di tempo ravvicinato alla richiesta della prestazione.
L’ "ISEE corrente" ha validità di sei mesi dal momento della presentazione della "DSU ISEE corrente".
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DSU ISEE 2025: richieste anche con App INPS mobile
l'INPS con il messaggio 4508 del 31 dicembre comunica una ulteriore implementazione dei servizi online riguardante in particolare la richiesta dell'ISEE 2025 .
Nell’ambito delle attività di innovazione previste dai progetti dell’Istituto per l’attuazione del PNRR e mirate a rendere disponibili all’utenza informazioni e servizi in logica multicanale, nell’App INPS Mobile il servizio “ISEE” è stato arricchito con la nuova funzionalità “Acquisisci dichiarazione” che consente di presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) Mini precompilata.
DSU Mini: quando non si può utilizzare
L'istituto ricorda che il modello DSU Mini può essere utilizzato per la richiesta di prestazioni sociali, nella gran parte delle situazioni
In alcuni casi però il modello MINI non è sufficiente; in particolare non può essere presentato quando ricorre una delle seguenti situazioni:
- richiesta di prestazioni per il diritto allo studio universitario;
- presenza nel nucleo di persone con disabilità e/o non autosufficienti;
- presenza nel nucleo di figli i cui genitori non siano coniugati tra loro, né conviventi;
- esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi e assenza della Certificazione Unica o sospensione degli adempimenti tributari.
Si ricorda, infine, che l’App “INPS Mobile” è disponibile, sia per la piattaforma Android, sia per il sistema operativo iOS di Apple scaricabile dagli store autorizzati
DSU cos’è , quali documenti servono?
La dichiaraione Unica DSU è neccessaria per ottenere la propria certificazione ISEE aggiornata . L’INPS calcola infatti l’ ISEE sulla base della DSU (e anche di altre informazioni acquisite dall’Agenzia delle Entrate) e lo rende disponibile al dichiarante entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU.
La DSU Si puo inviare per via telematica sul sito dell'INPS cliccando su INIZIA ACQUISIZIONE oppure
- utilizzando il servizio DSU precompilata. Sul sito INPS sono disponibili le guide tutorial
- utilizzando i servizi gratuiti offerti dai Patronati.
Il modello della DSU è stato rinnovato più volte: qui il nuovo modello e le istruzioni valide dal 1 gennaio 2024 (DM 13.12.2023
Per la compilazione della DSU per l'ISEE (sia per autocompilarla che da portare a un CAF/patronato che effettua la procedura) servono i seguenti documenti:
- codice fiscale e documenti di identità del dichiarante e codice fiscale di tutti i componenti;
- contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso si risieda in affitto;
- documenti che attestano i redditi percepiti nel secondo anno precedente (per il 2023 è il 2021),ovvero Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD ed eventualmente:
- documenti o certificazioni relative a redditi esenti , indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef,redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio,assegni di mantenimento per coniuge e figli;
- dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
- documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021, relativi a
- depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
- giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
- patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio per lavoratori autonomi e società;
- certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero con valore IVIE
- Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Targa o estremi di registrazione al PRA di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Inoltre, in caso di persone con invalidità all’interno del nucleo familiare è necessario presentare anche
- certificati di invalidità;
- spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
Giova ricordare che da luglio 2023 è attivo il Portale unico Isee dell’Inps per la DSU, in cui sono riunite in un unico punto di accesso le due diverse modalità dichiarazione DSU per l’Isee, sia precompilato che non precompilato
L'istituto sottolinea che l'accesso avviene con SPID, CNS o SPID e che è necessario dare conferma della lettura dell'informativa sulla privacy per poter procedere.
La piattaforma consente di :
- consultare le DSU precedenti o
- compilare una nuova DSU ,selezionando anche per quale prestazione è richiesta , per cui viene proposto il modello utile (assegno unico; reddito/pensione di cittadinanza; servizi alla persona/reddito e casa/agevolate minorenni; prestazioni socio-sanitarie per le persone disabili; servizio alla persona; universita).
Nel Portale UNICO ISEE sono presenti inoltre video tutorial di aiuto alla compilazione, simulatori , faq e una chat di assistenza virtuale.
Portale Unico ISEE precompilato
Una delle principali semplificazioni offerte dal Portale Unico ISEE riguarda l'inserimento dei dati degli altri componenti del nucleo familiare maggiorenni, che possono dare la loro autorizzazione on line sempre tramite le credenziali in Spid, Cie o Cns.
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Titoli di stato intestati a persone fisiche comunicati all’ADE: nuovo obbligo
Con Provvedimento n 398752 del 28 ottobre, le Entate dettano disposizioni concernenti la comunicazione dei dati all’Anagrafe Tributaria da parte degli operatori finanziari di cui all’articolo 7, sesto comma, del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605
In particolare si tratta di un nuovo obbligo per operatori finanziari, banche, Poste spa, intermediari finanziari, società di investimento e risparmio, tenuti a comunicare all’Anagrafe tributaria le informazioni sui rapporti intrattenuti con i propri clienti, che da quest’anno, entro il 31 dicembre,dovranno trasmettere anche il valore, rilevato alla fine del periodo a cui si riferisce la comunicazione, dei titoli di Stato intestati alle persone fisiche.
Comunicazione titoli di stato intestati a persone fisiche: gli operatori finanziari provvedono entro il 31.12
Il provvedimento evidenzia che gli operatori finanziari, indicati all’articolo 7, sesto comma, del decreto del Presidente
della Repubblica 29 settembre 1973, n. 605, comunicano all’Anagrafe Tributaria, unitamente alle informazioni relative ai saldi, ai movimenti e alla giacenza media dei rapporti finanziari previste dai provvedimenti del 25 marzo 2013 e del 28 maggio 2015, anche il valore, rilevato alla fine dell’anno cui è riferita la comunicazione, dei titoli di Stato di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, intestati a persone fisiche.
Tali informazioni sono trasmesse entro il termine per la comunicazione annuale dei saldi e dei movimenti.
Con riferimento ai dati relativi all’anno 2023, il termine per la comunicazione delle informazioni è il 31 dicembre 2024.
La comunicazione è effettuata con le modalità previste dall’Allegato 1, secondo le specifiche tecniche di cui all’Allegato 2.
La comunicazione dei dati riferiti all’anno 2023 è consentita solamente con invio straordinario (aggiornamento o sostituzione), essendo decorso il periodo di consolidamento.
Allegati: