• ISEE

    Bonus nido 2025: nuovi chiarimenti

    La circolare INPS  n. 60 del 20 marzo 2025  ha fornito pochi giorni fa gli  aggiornamenti sulle agevolazioni per la frequenza degli asili nido pubblici e privati e sulle forme di supporto presso la propria abitazione per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche. Le nuove indicazioni  si basano sulle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.

    Con il messaggio del  25 marzo l'Istituto  ha comunicato, l’apertura del servizio per la presentazione delle domande di contributo, precisando che le domande verranno lavorate a partire dal 2 aprile 2025.

    Inoltre vengono fornite ulteriori istruzioni sul periodo transitorio (vedi ultimo paragrafo) . Si segnala infine un nuovo chiarimento sulla  documentazione necessaria fornito con messaggio 1165 del 4 aprile 2025

    Bonus nido 2025: requisiti

    ll contributo può essere richiesto dal genitore di un minore di età inferiore ai tre anni che sia in possesso dei seguenti requisiti:

    • Cittadinanza: italiana o di uno Stato membro dell'UE. I cittadini extracomunitari devono essere in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo o di specifici permessi di soggiorno validi (protezione internazionale, Carta Blu, permesso di lavoro subordinato o autonomo, protezione speciale, ecc.).
    • Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia.
    • Responsabilità genitoriale: la richiesta può essere fatta dal genitore, dall’affidatario in caso di affido temporaneo o preadottivo, oppure dal tutore legale.
    • Età del bambino: il minore deve avere meno di tre anni al momento della domanda e per tutta la durata della fruizione del contributo.
    • ISEE minorenni: un valore dell’ISEE valido è necessario per determinare l’importo del contributo, ma la domanda può essere presentata anche senza ISEE (ricevendo il contributo minimo previsto).

    Bonus nido 2025: importi e soglie ISEE 2025

    Dal 1° gennaio 2025, il contributo varia in base all’ISEE del nucleo familiare e alla data di nascita del bambino, come segue:

    Bambini nati prima del 1° gennaio 2024:

    • 3.000 € (ISEE fino a 25.000,99 €);
    • 2.500 € (ISEE tra 25.001 e 40.000 €);
    • 1.500 € (ISEE sopra 40.000 € o assente).

    Bambini nati dal 1° gennaio 2024:

    • 3.600 € (ISEE fino a 40.000 €);
    • 1.500 € (ISEE superiore a 40.000 € o assente).

    La quota percepita a titolo di Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU) non viene considerata nel calcolo dell’ISEE.

    La circolare precisa che nel caso  in cui l’ISEE risulti attestato, ma siano presenti omissioni e/o difformità dei dati relativi al patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, o nel caso siano rilevate delle incongruenze o discordanze tra i dati indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il rilascio dell’ISEE e i dati disponibili nei sistemi dell’INPS, l’importo del contributo è erogato nella misura prevista in assenza di ISEE.

    A seguito della rettifica della DSU attestata con omissioni o difformità, della presentazione di una successiva DSU regolare o della verifica con esito positivo della documentazione presentata dal cittadino a giustificazione dei dati dichiarati nella DSU il contributo viene ricalcolato tenendo conto dei nuovi elementi forniti."

    Bonus nido 2025: come fare domanda – Decadenza e subentro

    Le domande possono essere presentate dal giorno di apertura del servizio comunicato dall’INPS fino al 31 dicembre di ogni anno.

    Le modalità di presentazione sono due:

    1. Portale web INPS, con accesso tramite SPID, CIE o CNS.
    2. Patronati, utilizzando i servizi di assistenza.

    Il richiedente deve indicare a quale beneficio intende accedere e fornire i seguenti documenti:

    1. Per il contributo asilo nido: ricevuta di pagamento della retta e, per strutture private, l’autorizzazione all’apertura.
    2. Per il supporto domiciliare: certificato del pediatra che attesti l’impossibilità a frequentare l’asilo per gravi patologie.

    Bonus nido 2025 : pagamenti e rimborsi. periodo transitorio 2025

    Il contributo viene erogato dall'INPS  previa verifica della documentazione, che deve essere caricata sulla piattaforma INPS entro il 30 aprile dell’anno successivo alla domanda.

    I documenti richiesti per il rimborso sono:

    1. Fattura della retta con codice fiscale del genitore richiedente e del minore.
    2. Prova del pagamento effettuato tramite bonifico, assegno o altro metodo tracciabile.

    ATTENZIONE Il contributo è incompatibile con la detrazione fiscale per le spese di asilo nido.

     Con il  messaggio INPS 1014 2025  precisa che  in sede di prima applicazione, per il solo anno 2025, per la richiesta di “contributo asilo nido” relativo ai mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025, per i pagamenti effettuati entro il 31 marzo 2025, oltre ai documenti di pagamento indicati  sopra , possono essere allegati anche i documenti ritenuti validi nel 2024, ossia :

    • la ricevuta, la fattura quietanzata, il bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, l’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o della trattenuta in busta paga

    contenente le seguenti informazioni: 

    • denominazione e partita IVA dell’asilo nido, nome, cognome o codice fiscale del minore, mese di riferimento, estremi del pagamento o quietanza di pagamento, nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta.

    RICEVUTA DI PAGAMENTO 

    Con il  messaggio 1165 del 4 aprile 2025 INPS  precisa che per il servizio di asilo nido reso da Istituti o scuole riconosciuti da pubbliche Amministrazioni e da enti del Terzo settore di natura non commerciale, che beneficiano dell’esenzione dell’IVA E  della dispensa dall’obbligo di fatturazione ,

    invece della  fattura è possibile presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura .

    La ricevuta deve contenere:

    • nome, cognome e codice fiscale del richiedente (o dell’intestatario della ricevuta), 
    • nome, cognome e/o codice fiscale del minore,
    •  denominazione della struttura,
    •  importo della rata (con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta),
    •  descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi (ad esempio, servizio asilo nido comprensivo del servizio mensa se previsto).

     

    Bonus Asilo nido 2025 – i fondi disponibili

    Le risorse stanziate per il contributo dal 2025 al 2029 ammontano a:

    • 937,8 milioni di euro per il 2025.
    • 1.028,8 milioni di euro per il 2026.
    • 1.105,8 milioni di euro per il 2027.
    • 1.122,8 milioni di euro per il 2028.
    • 1.139,8 milioni di euro dal 2029.

    L’INPS monitorerà l’andamento della spesa e, in caso di esaurimento dei fondi, bloccherà l’accettazione di nuove domande.

  • ISEE

    Isee senza Buoni postali e BTP: nuovo modello DSU

    Sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato  il decreto direttoriale 2 aprile 2025 n. 75, con  allegato il nuovo  modello della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e le relative istruzioni per la compilazione, recependo finalmente le modifiche normative  introdotte dalla legge di bilancio 2024 che ha previsto  l'esclusione dal calcolo dell'ISEE di  Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) , buoni e libretti postali fino a un massimo di 50.000 euro.

    Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, n. 13,  di modifica al Regolamento sull'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) , era entrato già in vigore il 5 marzo 2025  ma si attendeva la pubblicazione del nuovo Modello di DSU, che è stato proposto dall'INPS e approvato dall'Agenzia delle entrate .

    Nel decreto direttoriale  si specifica che le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, ferma restando la facoltà di richiedere, a seguito dell’approvazione della nuova modulistica, una nuova attestazione ISEE calcolata secondo le modalità di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

    ISEE il nuovo regolamento: cosa cambia

    Il nuovo regolamento contenuto nel DPCM DEL 14.1.2025 prevede la modifica del modello per la DSU  Precompilata, la  dichiarazione sostitutiva unica resa disponibile dall'INPS al dichiarante per il rilascio dell'ISEE. 

     CALCOLO DEL REDDITO 

    Si prevedono :

    •         Aggiornamenti su come calcolare i redditi dei componenti del nucleo familiare, con esclusioni specifiche per i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità.
    •         Introduzione di una detrazione per i nuclei familiari che risiedono in abitazioni in locazione, fino a un massimo di 7.000 euro annui, incrementati di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo.
    •  la proroga dell'esclusione dal calcolo ISEE degli immobili danneggiati da eventi calamitosi

    PATRIMONIO MOBILIARE 

    •  Esclusione dal calcolo dell'ISEE dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale fino a un valore complessivo di 50.000 euro.
    • il patrimonio familiare di riferimento è quello del secondo anno precedente la richiesta.

    ISEE CORRENTE 

    E' modificato tutto  il precedente articolo del regolamento sull'Isee corrente. In sintesi le condizioni per il Calcolo dell'ISEE Corrente sono :

    Variazioni situazione familiare:

    si ridefiniscono le condizioni per considerare separati coniugi con diversa residenza anagrafica, in linea con le nuove disposizioni del Codice di procedura civile 

     Variazioni della Situazione Lavorativa:

    •         Lavoratori Dipendenti a Tempo Indeterminato: Se c'è stata una risoluzione del rapporto di lavoro, una sospensione o una riduzione dell'attività lavorativa.
    •         Lavoratori Dipendenti a Tempo Determinato o Contratti Flessibili: Se il lavoratore è disoccupato al momento della presentazione della DSU e ha lavorato almeno 120 giorni nei 12 mesi precedenti la fine dell'ultimo rapporto di lavoro.
    •         Lavoratori Autonomi: Se l'attività è cessata dopo essere stata svolta continuativamente per almeno 12 mesi.

        Variazioni della Situazione Reddituale:

    •         Se c'è una variazione superiore al 25% dell'indicatore della situazione reddituale corrente rispetto a quello calcolato in via ordinaria.
    •           Se ci sono interruzioni nei trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari.

      Per il calcolo dell'ISEE Corrente i  Redditi Considerati sono

    •         Redditi da lavoro dipendente, pensione ed assimilati conseguiti nei 12 mesi precedenti la richiesta .
    •         Redditi da attività d'impresa o lavoro autonomo calcolati con il principio di cassa (differenza tra ricavi/compensi percepiti e spese sostenute nei 12 mesi precedenti).
    •         Trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti nei 12 mesi precedenti, esclusi quelli per disabilità non inclusi nel reddito IRPEF

     I redditi aggiornati sostituiscono quelli utilizzati per il calcolo dell'ISEE ordinario.      L'ISEE corrente è calcolato sostituendo l'indicatore della situazione reddituale ordinaria con quello aggiornato, mantenendo invariati l'indicatore patrimoniale e il parametro della scala di equivalenza.

    Validità dell'ISEE Corrente:

    L'ISEE corrente ha una validità di sei mesi dalla presentazione del modulo sostitutivo della DSU, salvo ulteriori variazioni nella situazione occupazionale o nei trattamenti.

    Dal 1° aprile di ciascun anno, l'ISEE corrente può essere presentato anche se l'indicatore della situazione patrimoniale differisce per più del 20% rispetto a quello calcolato in via ordinaria. In tal caso, la validità è fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione.

    Documentazione Necessaria:

      Oltre al modulo sostitutivo della DSU, è necessario presentare documentazione che attesti la variazione della condizione lavorativa e le componenti reddituali aggiornate.

    Nuovo Modello DSU e istruzioni

    Le istruzioni del nuovo Modello di DSU  specificano che l'esclusione può essere applicata ai seguenti rapporti finanziari:

    • "Codice 02" – Rapporti di conto deposito titoli e/o obbligazioni;
    • "Codice 03" – Conti deposito a risparmio libero/vincolato detenuti esclusivamente presso Poste Italiane;
    • "Codice 06" – Gestione patrimoniale;
    • "Codice 07" – Certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti esclusivamente presso Poste Italiane.

    Il nucleo familiare potrà scegliere tra due modalità alternative per l'applicazione dell'esclusione, che garantiscono lo stesso impatto sul calcolo dell'ISEE.

    Nel dettaglio, le modalità di calcolo prevedono che il dichiarante indichi nella DSU il valore dei propri rapporti finanziari al netto del valore dei titoli di Stato.

    Se il patrimonio mobiliare del nucleo familiare comprende più titolari, l’esclusione può essere applicata :

    • proporzionalmente tra loro o 
    • interamente a un solo componente, 

    mantenendo invariato l'importo complessivo  da escludere. 

    Le istruzioni forniscono esempi di calcolo nei vari casi.

    ISEE 2025 possibile ulteriore attesa

    Per attuare la nuova normativa che esclude i titoli di Stato  e i buoni postali dal calcolo dell'Isee, potrebbero comunque profilarsi ancora giorni di attesa in quanto sono necessari

    1. adeguamento degli applicativi INPS   e dei CAF 
    2. la comunicazione Ufficiale dell'istituto con le istruzioni tecniche per l'aggiornamento che guiderà i Caf e i cittadini nel processo di ricalcolo .

    Da sottolineare anche che i  Caf hanno richiesto chiarimenti sui costi dell'aggiornamento dell'Isee

     Dal 1° ottobre 2023, le Dsu successive alla primainfatti  non sono più gratuite. Per garantire la gratuità del ricalcolo, potrebbe essere necessaria un'ulteriore copertura finanziaria.

    Conseguenze per gli enti locali e le prestazioni sociali?

    Da molte parti si evidenzia che l'abbassamento dell’ISEE per molte famiglie  grazie all'esclusione dei BTP e buoni postali potrebbe  avere ripercussioni  serie sui bilanci degli enti locali e degli istituti universitari. 

    I Comuni potrebbero trovarsi a dover rimodulare le fasce ISEE per garantire una distribuzione equa delle prestazioni sociali, mentre le università potrebbero dover rivedere le soglie per l’accesso alle agevolazioni per il diritto allo studio.

    Un impatto significativo si prevede anche sull’assegno unico per i figli, considerata l’universalità della misura e la granularità delle classi di ISEE che determinano l’importo del beneficio. Per far fronte all’aumento delle richieste di benefici , il Governo ha previsto una copertura di 44 milioni di euro annui. 

    Si vedrà probabilmente solo a distanza di qualche mese  se i vantaggi a livello di prestazioni sociali saranno effettivamente aumentati o se finiranno per essere  maggiormente penalizzate  famiglie  che a parità di requisiti di patrimonio mobiliare non possiedono titoli di stato o buoni postali.

  • ISEE

    Assegno di maternità: cos’è, qual è l’importo 2025?

    L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è  un contributo mensile concesso  per 5 mesi alle madri che  non hanno accesso ad altre indennità di maternità  e cn ISEE inferiore ad una certa soglia,  pagato dall'INPS (art. 66  legge 448 1998 – articolo 74 del d.lgs. n. 151/2001).

    Va richiesto presso il Comune di residenza della madre. Il regolamento può variare da Comune a Comune. L'importo è uguale in tutti i Comuni.  Viene adeguato all'inflazione di anno in anno, cosi come il reddito massimo entro il quale si ha diritto a riceverlo . 

    La presidenza del Consiglio dei ministri in data 4  febbraio 202 ha comunicato i valori rivalutati per il 2025  all'indice ISTAT 2024 pari allo 0,8%. 

    Per il 2025 l'importo è pari a 407,40 euro e la soglia di ISEE massimo per accedere è pari a 20.382,90 euro.

    Vediamo di seguito in dettaglio anche le caratteristiche generali  dell'Assegno di maternità del Comune e le modalità per richiederlo .

    Assegno di maternità dei Comuni come richiederlo

    La domanda va presentata  entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido , al Comune di residenza, che verifica  la sussistenza dei requisiti di legge (articoli 17 e segg. DPCM  21 dicembre 2000).

    Nei seguenti casi particolari l’assegno può essere richiesto da persone diverse dalla madre ossia:

    • in caso di madre minore di età (come in tutte le altre ipotesi di incapacità di agire), dal padre maggiorenne Qualora anche il padre del bambino sia minore di età, o comunque non risultino verificate le altre condizioni, la richiesta può essere presentata, in nome e per conto della madre, dal genitore della stessa esercente la potestà ovvero, in mancanza, da altro legale rappresentante;
    • in caso di decesso della madre del neonato (o della donna che ha ricevuto il minore in adozione o in affidamento preadottivo), dal padre che abbia riconosciuto il figlio (o dal coniuge della donna adottiva o affidatoria) a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica del richiedente e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi);
    • in caso di affidamento esclusivo al padre o di abbandono del neonato da parte della madre, dal padre sempreché il figlio si trovi presso la sua famiglia anagrafica e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi) e la madre risulti residente o soggiornante in Italia al momento del parto (in tale ipotesi l’assegno spetta al padre in via esclusiva);
    • in caso di separazione legale tra i coniugi,  dall’adottante o dall’affidatario preadottivo a condizione che il minore rientri nella famiglia anagrafica del richiedente e che l’assegno non sia stato già concesso alla madre adottiva o affidataria;
    • nei casi di adozione speciale di cui all’art.44, comma 3, legge 184/1983, dall’adottante non coniugato a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica dell’adottante e sia soggetto alla sua potestà e comunque non in affidamento presso terzi;
    • in caso di minore non riconosciuto o non riconoscibile dai genitori, dalla persona affidataria (in forza di un provvedimento del giudice) a condizione che il minore rientri nella sua famiglia anagrafica.

    Assegno di maternità: chi ha diritto?

    L'assegno spetta  per ogni figlio nato o adottato sotto i 6 anni di età alle madri disoccupate o che pur lavorando non hanno diritto ad altre indennità di  maternità (ad es. se hanno   meno di 3 mesi di contributi versati in un anno) nei casi di:

    • parto,
    • adozione o
    • affidamento preadottivo, 

    sia a  cittadine italiane che straniere residenti in Italia (possono  variare da Comune a Comune le specifiche sulla tipologia di permesso di soggiorno) 

    Nel caso di donne che hanno una indennità inferiore al minimo previsto  viene assicurato un importo integrativo.

    La madre richiedente deve essere residente nel territorio dello Stato italiano al momento della nascita del figlio o al momento dell’ingresso  in  famiglia del minore in adozione o in affidamento preadottivo.

    Assegno di maternità del Comune: quali documenti servono

    Posto che è consigliabile rivolgersi direttamente al proprio comune di residenza , si può affermare che generalmente alla domanda vanno allegati:

    • la DSU , dichiarazione sostitutiva unica oppure l'attestazione della dichiarazione sostitutiva ancora valida contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di appartenenza nell'anno precedente ;
    • autocertificazione in cui si dichiara  sotto la propria responsabilità:
    • i requisiti richiesti dalla legge per la concessione dell'assegno (residenza, cittadinanza e così via);
    • di non avere diritto per il periodo di maternità all'indennità di maternità dell'Inps ovvero alla retribuzione;
    • diversamente, dev'essere indicato l'importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza;
    • di non avere presentato, per il medesimo figlio, domanda per l'assegno di maternità a carico dello Stato di cui all'art. 75 del D.Lgs. 151/2001

    Le cittadine non comunitarie devono presentare agli uffici del Comune la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.

    ATTENZIONE : le questure  rilasciano della carta di soggiorno entro 90 giorni dalla richiesta; pertanto, le madri extracomunitarie che intendano richiedere l’assegno di maternità devono attivarsi tempestivamente  per non superare il termine di sei mesi. inoltre  le cittadine extracomunitarie, coniugata con un cittadino italiano, possono  richiedere il rilascio della carta di soggiorno immediatamente .

    Assegno di maternità 2025 a quanto ammonta

    L' importo  dell'assegno di maternità per il 2024  era pari a  euro 404,17  mensili. Per avere diritto,   per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, il  valore massimo dell'ISEE familiare   era  pari a euro 20.221,13.

    Come anticipato per il 2025 l'importo  sale lievemente:

    • è pari a 407,40 euro e 
    • la soglia di ISEE familiare  per accedere è pari a 20.382,90 euro.

    Assegno di maternità: Le fonti normative

    L’assegno è stato istituito dall’art.66 della legge n.448/98 con effetto dal 01.01.1999 ed è oggi disciplinato dal D.P.C.M. 21 dicembre 2000 n.452 e dall’art.74 del D.Lgs.151/2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità).

    Quando e come come presentare la domanda di assegno di maternità del Comune

  • ISEE

    Patti inclusione sociale e ADI: la formazione per gli operatori

    L'ADI assegno di inclusione è rivolto a Nuclei familiari  a basso ISEE  ( qui i requisiti e le modalità per la domanda)  e in cui sia presente almeno un componente in una di queste condizioni, alternative: 

    • – con disabilità;
    • – minorenne;
    • – con almeno sessanta anni di età;
    • – in condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali, certificato dalla Pubblica amministrazione.

    Questo ultimo punto è stato definito  con Decreto del Ministero del lavoro 154 del 13 dicembre 2023 n.154, art  3, comma 5,  aggiornato con il DM 160 2023 e completato  con  il  DM 104 del 24 giugno 2024.

    Il decreto 104 specifica che una volta accolta la domanda di accesso all’ADI 2024 i servizi sociali sono tenuti a effettuare le seguenti fasi del progetto:

    • – analisi della situazione ,  in cui sono raccolte informazioni dirette sulla vita reale della famiglia ;
    • – valutazione (assessment), in cui  vengono selezionate le informazioni  per individuare i punti  di crisi  che sono causa delle  difficolta attuali 
    • – progettazione : in cui vengono definiti obiettivi, tempistiche, compiti, azioni e responsabilità  del progetto di inclusione 
    • – intervento:  vengono messe a disposizione delle famiglie sostegni, azioni, che permettano di realizzare gli obiettivi previsti nel progetto della vita quotidiana

    Per il lavoro degli operatori è stato predisposto il Portale ADI dedicato agli strumenti e approfondimenti specifici. Recentemente nel portale sono presenti novità sul tema delle modalità di intervento per  attuare i patti di inclusione sociale  PAIS

    La formazione di base intende approfondire le nuove Linee guida PaIS per rafforzare le competenze degli operatori sulla presa in carico, fornendo ai soggetti attuatori un compendio formativo sul funzionamento, i contenuti, gli strumenti e i risultati attesi dalla nuova misura di contrasto alla povertà ADI.

    La Formazione è gratuita e accessibile a tutti gli altri operatori a vario titolo coinvolti nell’attuazione dell’ADI, dagli operatori dei servizi territoriali e del Terzo Settore ai responsabili della programmazione sociale e dell’organizzazione dei servizi, o comunque a chiunque sia interessato all’argomento.

    Percorsi formativi PAIS nel portale ADI

    Il Ministero del lavoro ha messo a disposizione il 28 ottobre 2024   sul Portale ADI dedicato agli operatori  un percorso formativo  in 10  pacchetti   in formato slide scaricabili e consultabili anche offline che, partendo da una panoramica degli elementi va poi ad approfondire il percorso per l'inclusione sociale, con le indicazioni sulle principali attività e responsabilità degli operatori sociali.

    Si tratta in particolare dei seguenti:

    1.     Introduzione all’Assegno di Inclusione
    2.     Le tappe dell’Assegno di Inclusione
    3.     La Presentazione della domanda e la Piattaforma SIISL
    4.     La valutazione multidimensionale e le tipologie di obbligo
    5.     L’Analisi Preliminare
    6.     Il Quadro di Analisi, l’Equipe Multidisciplinare e il coinvolgimento di altri servizi
    7.     Il Patto per l’Inclusione sociale e il monitoraggio degli impegni
    8.     L’ attivazione di servizi e interventi con approfondimento PUC
    9.     Gli obblighi del cittadino e le sanzioni
    10.     La Piattaforma GePI

  • ISEE

    Bonus psicologico: l’INPS pubblica le graduatorie

    L'INPS avvisa della pubblicazione delle graduatorie per il bonus psicologico 2024.

    in paricolare con il messaggio n 2584 dell'11 luglio si comunica che, all’esito dell’attività istruttoria delle domande per l’anno 2024 relative allo stanziamento dei fondi per l’anno 2023, per l’erogazione del contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, c.d. Bonus psicologo,sono state elaborate le graduatorie distinte per Regioni e Province autonome di residenza, come previsto dall’articolo 4, comma 2, del D.I. 24 novembre 2023. 

    Dalla home page del portale dell’Istituto (www.inps.it) è possibile accedere alla pagina dedicata alla prestazione, digitando nel campo di ricerca testuale le parole “bonus psicologo” e selezionando poi il servizio “Contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia – Bonus psicologo”. 

    In tale pagina sono disponibili: 

    • la scheda informativa della misura, 
    • i tutorial per il cittadino e per il professionista aderente all’iniziativa 
    • e il link di accesso al servizio (“Utilizza il servizio”), per il quale è richiesta l’autenticazione con la propria identità digitale, SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o Carta Nazionale dei servizi (CNS); 
    • una volta autenticati, i soggetti richiedenti possono visionare l’esito della richiesta e, in caso di esito positivo, l’importo del contributo riconosciuto e il codice univoco assegnato per usufruire delle sedute di psicoterapia.

    Si ricorda che il beneficiario ha 270 giorni di tempo dalla data di pubblicazione del presente messaggio per usufruire del contributo per sostenere le sessioni di psicoterapia; decorso tale termine il codice univoco assegnato è automaticamente annullato d’ufficio.

    Si evidenzia infine che le domande con ISEE recante omissioni e/o difformità non sanate nei termini indicati nel messaggio n. 2133 del 5 giugno 2024, con la quale si concedevano 30 giorni di tempo per regolarizzare l'ISEE, sono state considerate improcedibili e, pertanto, non rilevate ai fini della redazione delle graduatorie.

    Bonus psicologico: gli importi in base all’ISEE

    Il contributo può avere un valore non superiore a 1.500 euro per persona e viene modulato in base all’ISEE del richiedente.
     Ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto interministeriale del 24 novembre 2023, al fine di sostenere le persone con ISEE più basso, a decorrere dall’anno 2023, l’importo complessivo massimo del beneficio è parametrato in base alle seguenti fasce:

    • a) con un valore ISEE inferiore a 15.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.500 euro per ogni beneficiario;
    • b) con un valore ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 1.000 euro per ogni beneficiario;
    • c) con un valore ISEE superiore a 30.000 e non superiore a 50.000 euro, l’importo del beneficio, fino a 50 euro per ogni seduta, è erogato a concorrenza dell’importo massimo stabilito in 500 euro per ogni beneficiario.

    Bonus psicologico: i beneficiari

    Ai fini della concessione del Bonus psicologo, possono accedere alla prestazione le persone in condizione di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico.
    Il beneficio, a decorrere dall’anno 2023, è riconosciuto una sola volta per ciascuna annualità ai soggetti in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei requisiti di seguito descritti:

    • residenza in Italia; 
    • valore ISEE in corso di validità, ordinario o corrente non superiore a 50.000 euro.

    Bonus psicologico: domande entro il 31 maggio

    La domanda per accedere al bonus psicologico 2023 poteva essere presentata, esclusivamente in via telematica, dal 18 marzo e fino al 31 maggio 2024 attraverso una delle seguenti modalità:

    • portale web, utilizzando l’apposito servizio on line raggiungibile sul sito dell’Istituto www.inps.it e accessibile direttamente dal cittadino tramite SPID di livello 2 o superiore,
    • Carta di identità elettronica (CIE) 3.0 o Carta Nazionale dei servizi (CNS);
    • Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

    Il messaggio n 1152 del 18 marzo specifica che dalla home page del sito web dell’Istituto il servizio dedicato al bonus psicologico è raggiungibile selezionando:

    • “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” > “Utilizza lo strumento”; 
    • una volta autenticati sarà necessario accedere alla prestazione in oggetto selezionando in “Le prestazioni” la voce Contributo sessioni psicoterapia domande 2024 Stanziamento fondi 2023”. 

    Attenzione al fatto che per le domande relative all’anno 2024 e agli anni successivi, la finestra temporale per la presentazione delle domande sarà comunicata annualmente con apposito messaggio.

    Si rammenta che, ai fini della presentazione della domanda, il cittadino richiedente deve essere in possesso di un’attestazione ISEE di valore non superiore a 50.000 euro e in corso di validità alla data della domanda.

    Nel caso di ISEE contenente omissioni e/o difformità, il richiedente sarà informato in sede di presentazione della domanda della necessità di presentare una nuova dichiarazione sostitutiva unica (DSU) finalizzata a correggere l’ISEE difforme e a consentire l’istruttoria della domanda di accesso al beneficio.

    Bonus psicologico: come viene erogato

    Al termine del periodo stabilito dall’Istituto per la presentazione delle domande ossia il 31 maggio prossimo, vengono stilate le graduatorie per l’assegnazione del beneficio, distinte per Regione e Provincia autonoma di residenza, tenendo conto del valore ISEE più basso e, a parità di valore ISEE, dell’ordine cronologico di presentazione delle domande. 

    Il completamento della definizione delle graduatorie è comunicato con apposito messaggio, pubblicato sul sito istituzionale
    dell’INPS.
    L’esito della richiesta è notificato tramite SMS e/o e-mail ai soggetti richiedenti, ai recapiti indicati nella specifica sezione “MyINPS” del portale dell’Istituto o, a scelta del richiedente, nella domanda ed è consultabile sulla medesima procedura utilizzata per la presentazione della stessa nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.
    In caso di accoglimento della domanda, nel relativo provvedimento è indicato l’importo del beneficio e il codice univoco associato, che deve essere comunicato per ogni sessione di psicoterapia al professionista, scelto tra gli specialisti privati che hanno aderito all’iniziativa, regolarmente iscritti nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’Albo degli psicologi.
    Il professionista, in apposita sezione della procedura, deve indicare il codice univoco, in fase di prenotazione o di conferma della sessione di psicoterapia, unitamente al codice fiscale del beneficiario. 

    L’erogazione dell’importo spettante, nella quota massima di 50 euro a seduta, avviene direttamente a favore del professionista secondo le modalità dallo stesso indicate.
    A partire dall’anno 2023, il beneficiario ha 270 giorni di tempo, decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio comunicante il completamento delle graduatorie e l’adozione dei provvedimenti, per usufruire del Bonus in oggetto e delle sessioni di psicoterapia utilizzando il codice univoco attribuito. 

    Decorso tale termine il codice univoco è automaticamente annullato e le risorse non utilizzate saranno riassegnate nel rispetto dell’ordine della graduatoria regionale o provinciale, individuando nuovi beneficiari cui si applicheranno le medesime disposizioni.
    Il beneficio è erogato fino a concorrenza delle risorse stabilite nella Tabella 1 allegata al decreto interministeriale del 24 novembre 2023 e delle ulteriori risorse stanziate dal citato articolo 22-bis del decreto-legge n. 145/2023.
    Le graduatorie sono valide fino a esaurimento delle risorse stanziate per l’anno di riferimento

  • ISEE

    Bonus trasporti 2024: solo con Carta Dedicata a Te

    Non c'è più traccia del   Bonus trasporti 2023, il  contributo di 60 euro  per biglietti e abbonamenti ai mezzi pubblici  per tutti i cittadini con reddito fino a 20mila euro.

    Ricordiamo che si trattava  una riconferma, grazie al  dl 4 2023, della  misura   messa in campo dal  Governo Draghi   nel 2022 , anche se con una platea di beneficiari  più ristretta perché nel 2022 la soglia  di reddito per accedere era di 35mila euro, mentre  nel 2023 è passata a 20mila) .

    Per la domanda occorreva accedere  con  SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE) – sulla piattaforma bonustrasporti.lavoro.gov.it.

    Ricordiamo che dopo l'esaurimento dei primi stanziamenti a partire da agosto scorso la procedura veniva  riaperta  temporaneamente  il primo giorno di ogni mese , per l'assegnazione di buoni prenotati e non attivati  ed  è stato sempre chiuso dopo poche ore  dall'apertura per il gran numero di richieste.

    Nel frattempo,  il Governo ha stanziato le risorse  invece (solo) per  ulteriori  contributi per l'acquisto di biglietti e abbonamenti  in collegamento  con un' altra misura di sostegno economico:   la Carta Dedicata a te , garantita  automaticamente già dal 2023  alle famiglie numerose con ISEE entro i 15mila euro e con altri requisiti 

    La piattaforma sul  sito del Ministero dei trasporti  è rimasta ferma  mentre il Ministero del lavoro   ha pubblicato  un comunicato che  fa un bilancio " a consuntivo" degli esiti della misura. (vedi i dettagli all'ultimo paragrafo)

     Il bonus trasporti precedente è da ritenere , ad oggi , quindi archiviato per mancato rifinanziamento.

    Vediamo maggiori dettagli allora sulla situazione per il 2024 .

    Bonus trasporti 2024 e Social card dedicata a te:  come funziona

    Nel decreto Energia 131 2023  erano  stati inseriti i seguenti stanziamenti di  risorse:

    • 12 milioni per le esigenze 2023 relative al Bonus trasporti , fondi a quanto pare esauriti nel mese di dicembre 
    •  100  milioni che si aggiungono ai 500milioni iniziali destinati a finanziare la Social card "Dedicata a te"   

    Su questo secondo  punto il decreto-legge 131 prevede l'utilizzo della carta non solo per gli alimentari ma anche per l'acquisto di carburanti e  per abbonamenti al trasporto pubblico. 

    Il decreto Energia richiamava l'emanazione di un decreto ministeriale  attuativo che è stato pubblicato il 29 novembre scorso  e che approfondisce le nuove modalità ma fa riferimento sempre e  solo alla Carta spesa.

     In particolare si specifica che

    •  l'importo aggiuntivo è di 77 euro  e  che
    • viene riaperta la possibilità per i beneficiari di attivare la Carta Dedicata a te a fino al 31 gennaio 2024 a causa di problemi tecnici e procedurali  che hanno reso difficile rispettare la scadenza del 15 settembre.  

    ATTENZIONE va ricordato che la Carta Dedicata a te , nel 20223 di importo pari a 382, 5 euro una tantum, è stata  attribuita  automaticamente alle famiglie meno abbienti da INPS e Comuni . NON  SI DEVE FARE DOMANDA 

    Per il 2023  i requisiti  necessari erano  

    •  iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe comunale della Popolazione Residente 
    •  ISEE Ordinario non superiore  ai 15.000 euro annui.
    • NON essere Beneficiari alla stessa data del decreto di: a) Reddito di Cittadinanza; b) Reddito di inclusione;    qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. NASPI – DIS-COLL; Indennità di mobilità; e) Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; f) Cassa integrazione guadagni-CIG;   disoccupazione  agricola o altre forme di integrazione  salariale, o di sostegno erogate dallo Stato.

    con precedenza, nell'ordine  a 

    • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009,
    • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005,
    • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, 

    Si attendono ancora  nuove   istruzioni  sulle modalità di acquisto  di  biglietti abbonamenti e carburanti con la Carta,  che nel 2023 non erano previste.

    Bonus trasporti : bilancio 2024 

    Il ministero del lavoro comunica che  i dati a consuntivo del Bonus trasporti 2023 sono di oltre 2,5 milioni di voucher riscattati (2.792.906) per un valore complessivo di 142.691.216,56 euro.

    L'importo erogato in media è stato di  51 euro a bonus di media  che hanno raggiunto:

    •  giovani  under 30 nel 60,34% dei casi e 
    • utenti tra i 40 e i 65 anni per il 24,74% sul totale.

    Trenitalia Spa l’azienda che ha ricevuto più richieste tra i 1.042 gestori TPL per i quali è stato emesso almeno un bonus, con 560.713 voucher, seguita da Trenord Srl (267.230 voucher), ATM Azienda Trasporti Milanesi (179.103 voucher) e Atac Roma (176.576 voucher).

    Dalle ore 8 del 17 aprile 2023 sono stati quasi 16 milioni gli utenti approdati sulla pagina di benvenuto della piattaforma; 11,9 milioni quelli che hanno effettuato l’accesso, con un picco nella giornata del primo novembre di oltre un milione di persone loggate.

    Al termine della dotazione originaria di 100 milioni di euro per il 2023, il fondo istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è stato reintegrato con 12 milioni di euro in settembre con il decreto n. 131/2023 e poi ancora con ulteriori 35 milioni di euro a ottobre attraverso l’articolo 10 del D.L. n. 145/2023 (c.d. Decreto Anticipi).

    Le domande sono state  accolte fino al primo dicembre 2023, data in cui è stata riattivata la piattaforma per l’erogazione di voucher a valere sui residui tornati in disponibilità alla fine del mese di novembre come conseguenza di bonus non riscattati o utilizzati solo parzialmente. 

    Fino a  1395 richieste di voucher lavorate al minuto nell’ora e mezza di apertura (dalle 8 alle 9.30 del mattino) della piattaforma, prima dell’esaurimento delle risorse.

  • ISEE

    Modello DSU 2024 e istruzioni per aggiornamento ISEE

    E' stato pubblicato il 13 dicembre nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro www.lavoro.gov.it il decreto  direttoriale che reca in allegato il nuovo modello per la Dichiarazione sostitutiva Unica  ai fini ISEE, con relative istruzioni.

    Scarica qui tutta la modulistica DSU 2024 aggiornata

    Il decreto entra in vigore il 1 gennaio 2024  e  il modello va utilizzato per l'aggiornamento dell' ISEE indicatore della situazione economica obbligatorio entro il 31 gennaio di ogni anno per il diritto di accesso a prestazioni sociali e agevolazioni basate sul reddito.

    Il nuovo modello tiene conto delle modifiche legislative intervenute  nel periodo successivo al precedente rilascio, in particolare 

    • la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024» e, in particolare che all’articolo 1, comma 8 ha previsto che l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP),  non è dovuta dalle persone fisiche esercenti attività commerciali ed esercenti arti e professioni 
    • Il decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali 12 maggio 2022, recante « Introduzione di meccanismi di semplificazione in materia di ISEE precompilato» che prevede  l’accesso alla DSU precompilata  per  ciascun componente maggiorenne   al Sistema Informativo dell’ISEE precompilato mediante SPID, CIE, CNS, al fine di autorizzare la precompilazione dei dati e la comunicazione all'Agenzia delle Entrate che predispone la DSU precompilata 
    •  il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48,  con cui è stato disposto che , ai fini della determinazione del nucleo familiare rilevante ai fini ISEE, i soggetti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere costituiscano sempre un nucleo familiare a sé;

    L'aggiornamento del Modello avviene su proposta da parte dell’INPS  e  parere favorevole dell’Agenzia delle entrate

    Le modifiche alla DSU: riepilogo  INPS 

    Il 18 dicembre INPS ha pubblicato nel messaggio 4536/2023 ulteriori istruzioni . In particolare evidenzia che 

    –       sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2022;

    –       sono stati integrati alcuni paragrafi relativi alla DSU precompilata (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 1, paragrafi 3, 3.1, 3.2, 3.3), per recepire la possibilità di autorizzare la precompilazione dei dati da parte dei componenti maggiorenni del nucleo familiare, mediante accesso diretto al Sistema Informativo dell’ISEE 

    –       sono stati modificati il Quadro C della DSU integrale e le relative istruzioni per la compilazione (cfr. le istruzioni per la compilazione, parte 3, paragrafo 2.1.3) per tenere conto della norma che ha modificato la soglia della capacità di reddito utilizzata per considerare autonomo lo studente universitario (cfr. l’art. 3 del decreto del Ministro dell'Università e della ricerca 17 dicembre 2021, n. 1320), portandola a 9.000,00 euro annui,  resta  salva la possibilità per i soggetti competenti in materia di servizi per il diritto allo studio di stabilire una variazione massima in aumento o in riduzione pari al 5% rispetto a tale valore;

    –       è stato ridenominato il campo relativo ai proventi agrari del Quadro FC4 del modello DSU Mini e DSU Integrale e, c rivisto il relativo paragrafo 6.3, parte 2, delle istruzioni ;

    –       sono stati modificati i modelli e le istruzioni ( parte 2, paragrafi 1.1 e 1.1.7; parte 3, paragrafo 1.2.1.1) per recepire l’abrogazione, a decorrere dal 1° gennaio 2024, dell’articolo 2, comma 5, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4,  che prevede l’attrazione nel nucleo dei genitori del figlio maggiorenne non convivente a loro carico ai fini IRPEF se di età inferiore a 26 anni. In tale modo, a decorrere dal 1° gennaio 2024, troverà nuovamente applicazione il comma 5 dell’articolo 3 del D.P.C.M. n. 159/2013, in base al quale è prevista la suddetta attrazione a prescindere dall’età del figlio maggiorenne non convivente con i genitori, nel caso non sia coniugato e non abbia figli;

    –       sono stati inseriti, all’interno delle istruzioni, due nuovi paragrafi: uno relativo ai “Componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.8) e uno denominato “Condizioni aggiuntive ai fini della richiesta dell’Assegno di inclusione” (istruzioni per la compilazione parte 2, paragrafo 1.1.11).

    Resta fermo, invece, il modello di attestazione allegato al decreto interministeriale del 7 novembre 2014.

    I modelli sono disponibili anche sul sito WWW.INPS.IT  Portale Unico ISEE alla sezione Modulistica e Modelli

    Allegati: