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ADI e SFL: novita carichi di cura e possibili sospensioni
L’INPS ha pubblicato il Messaggio n. 2388 del 29 luglio 2025 per fornire importanti chiarimenti operativi in materia di attribuzione automatica dei carichi di cura nell’ambito dell’Assegno di Inclusione (ADI), in particolare quando vi sono sovrapposizioni con il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
Il messaggio ribadisce che l’INPS procede d’ufficio all’attribuzione del parametro aggiuntivo di 0,40 nella scala di equivalenza (utilizzata per determinare l’importo dell’ADI) a un componente maggiorenne del nucleo familiare per" carichi di cura", qualora siano presenti:
- minori di 3 anni,
- almeno 3 figli minori, o
- persone con disabilità/non autosufficienza,
anche quando non indicato espressamente in domanda.
Incompatibilità ADI e SFL
L'istituto precisa però che se il soggetto a cui verrebbe attribuito d’ufficio il carico di cura è anche beneficiario del SFL (che può essere economicamente più vantaggioso), l’attribuzione non avviene, per evitare il rischio di sovrapposizioni o pagamenti indebiti. Questo perché il riconoscimento del parametro 0,40 implicherebbe l’inserimento nella scala ADI, rendendo la persona incompatibile con il SFL.
Il soggetto potrà comunque continuare a beneficiare del SFL fintanto che la sua domanda resta accolta.
Solo dopo la cessazione o rinuncia a tale misura avviene l'attribuzione del carico di cura nell’ADI. se il soggetto è in possesso dei requisiti.
Riesame domande e retroattività parametro carichi di cura
Il messaggio chiarisce che alcune domande ADI, inizialmente respinte per superamento della soglia di reddito, sono state riesaminate grazie all’attribuzione d’ufficio del carico di cura. In tali casi però possono essere state causate sospensioni legate alla mancata comunicazione di variazioni occupazionali avvenute nel frattempo.
Per risolvere queste eventuali sospensioni, i beneficiari devono presentare il modello “ADI-Com esteso” presso CAF, Patronati o sedi INPS.
Il termine per la presentazione è di 60 giorni dalla ricezione di un SMS o e-mail dell’INPS, e la data da indicare nel modulo è quella in cui si è verificata la variazione, anche se avvenuta nel 2024.
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ISEE senza BTP: nuove istruzioni per DSU autodichiarata e precompilata
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, n. 13, ha illustrato le modifiche previste dalla legge di bilancio 2024 al Regolamento ISEE, riguardanti l'esclusione di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale dal patrimonio mobiliare considerato ai fini ISEE, fino a un massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Il 2 aprile è stato pubblicato il nuovo modello di dichiarazione unica DSU con relative istruzioni e INPS ha tempestivamente pubblicato la circolare di istruzioni n. 73 del 3 aprile 2025
Si specifica in particolare che chi ha presentato una DSU dal 1 gennaio 2025 deve ripresentarla con il nuovo modello se vuole escludere i titoli posseduti a fine 2023.
INPS nel messaggio 1895/2025 avverte che nella DSU precompilata i buoni saranno automaticamente esclusi dalla data del 16 giugno e fornisce le istruzioni per la compilazione della Dichiarazione da parte degli utenti.
Nuova DSU ISEE: i valori da escludere
A partire dal 3 aprile 2025 è possibile, pertanto,
non indicare o ridurre nel Quadro FC2, sezione I e II, del Modulo FC.1 della DSU Mini o Integrale il valore
- dei titoli di Stato dei buoni fruttiferi postali, inclusi quelli trasferiti allo Stato,
- dei libretti di risparmio postale,
- posseduti alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU,
- fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Per la DSU corrente è possibile applicare le medesime modalità nel Quadro S5 del Modello MS con riferimento al patrimonio mobiliare posseduto al 31 dicembre dall’anno precedente a quello di presentazione della DSU. Il valore dei predetti rapporti mobiliari, eccedente il valore complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, deve essere riportato nei Quadri sopraindicati.
Per le DSU precompilate è onere del dichiarante eliminare o ridurre il valore dei rapporti finanziari precompilati dall’Agenzia delle Entrate per le predette tipologie di rapporto fino a un valore complessivo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Per ulteriori informazioni la circolare 73 rinvia al paragrafo 4.3, parte 2, delle istruzioni per la compilazione della DSU.
ISEE 2025 Le modifiche a modulistica e istruzioni
L'istituto riepiloga inoltre le principali modifiche e integrazioni apportate alla modulistica e alle istruzioni della DSU, ovvero:
– sono state aggiornate le indicazioni alle varie annualità dei dati presenti nell’ISEE e sono stati inseriti i riferimenti (righi, colonne, codici) alle dichiarazioni e alle certificazioni fiscali relative all’anno di imposta 2023;
– è stata integrata la legenda del Quadro FC2 del Modulo FC.1 della DSU Mini e Integrale e del Quadro S5 del Modello MS della DSU corrente ed è stato inserito un nuovo paragrafo nelle istruzioni (istruzioni, parte 2, paragrafo 4.3) aggiornate con le disposizioni di cui al citato comma 4-bis dell’articolo 5 del Regolamento ISEE;
– sono state integrate le istruzioni per la compilazione (istruzioni, parte 2, paragrafo 5), precisando che, per le DSU presentate nell’anno 2025 non rilevano nel calcolo dell’ISEE gli immobili distrutti o dichiarati inagibili a seguito di calamità naturali (cfr. l’art. 1, comma 667, della legge 30 dicembre 2024, n. 207).
La nuova modulistica e le relative istruzioni per la compilazione sono disponibili anche nel sito dell’Istituto www.inps.it al servizio “ISEE Portale Unico”, sezione “Informazione” > “Modulistica e Modelli”.
DSU ISEE precompilata con esclusione automatica
L’INPS ha aggiornato il sistema di compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il calcolo dell’ISEE, in recepimento delle modifiche normative introdotte dal D.P.C.M. 14 gennaio 2025, n. 13. A partire dal 16 giugno 2025, i quadri relativi al patrimonio mobiliare nella DSU precompilata (in particolare il Quadro FC2, sezioni I e II del Modulo FC.1) vengono automaticamente compilati al netto dell’esclusione di:
- titoli di Stato,
- buoni fruttiferi postali (compresi quelli trasferiti allo Stato),
- libretti di risparmio postali,
- fino a un valore massimo complessivo di 50.000 euro per nucleo familiare, come previsto dall’art. 5, comma 4-bis, del Regolamento ISEE.
L’esclusione è applicata ai componenti del nucleo familiare secondo questa priorità:
- Dichiarante;
- Altri componenti, in ordine decrescente di età;
- Genitore non convivente né coniugato.
Per ogni soggetto, l’ordine di priorità dei rapporti finanziari da escludere è:
- Titoli di Stato (codici 2 e 6);
- Buoni fruttiferi postali (codice 7 con operatore Poste);
- Libretti postali (codice 3 con operatore Poste).
In calce al Quadro FC2, sarà disponibile un riepilogo delle decurtazioni effettuate, visualizzabile tramite il pulsante “Apri Dettaglio Decurtazione applicata”. Il dichiarante può accettare o modificare i dati proposti.
DSU in modalità autodichiarata
Per chi presenta la DSU in modalità autodichiarata, si riconferma che resta obbligatorio riportare i valori dei libretti postali (rapporto tipo 03) già al netto dell’esclusione,
- sia nel campo “Saldo al 31 dicembre”
- che in “Giacenza media” del Quadro FC2, sezione I.
L’intervento ha l’obiettivo di semplificare la compilazione della DSU e garantire un'applicazione uniforme dell’esclusione prevista dalla normativa, entro il limite dei 50.000 euro complessivi per nucleo.
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Bonus nido 2025: nuovi chiarimenti
La circolare INPS n. 60 del 20 marzo 2025 ha fornito pochi giorni fa gli aggiornamenti sulle agevolazioni per la frequenza degli asili nido pubblici e privati e sulle forme di supporto presso la propria abitazione per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie croniche. Le nuove indicazioni si basano sulle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025.
Con il messaggio del 25 marzo l'Istituto ha comunicato, l’apertura del servizio per la presentazione delle domande di contributo, precisando che le domande verranno lavorate a partire dal 2 aprile 2025.
Inoltre vengono fornite ulteriori istruzioni sul periodo transitorio (vedi ultimo paragrafo) . Si segnala infine un nuovo chiarimento sulla documentazione necessaria fornito con messaggio 1165 del 4 aprile 2025
Bonus nido 2025: requisiti
ll contributo può essere richiesto dal genitore di un minore di età inferiore ai tre anni che sia in possesso dei seguenti requisiti:
- Cittadinanza: italiana o di uno Stato membro dell'UE. I cittadini extracomunitari devono essere in possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo o di specifici permessi di soggiorno validi (protezione internazionale, Carta Blu, permesso di lavoro subordinato o autonomo, protezione speciale, ecc.).
- Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia.
- Responsabilità genitoriale: la richiesta può essere fatta dal genitore, dall’affidatario in caso di affido temporaneo o preadottivo, oppure dal tutore legale.
- Età del bambino: il minore deve avere meno di tre anni al momento della domanda e per tutta la durata della fruizione del contributo.
- ISEE minorenni: un valore dell’ISEE valido è necessario per determinare l’importo del contributo, ma la domanda può essere presentata anche senza ISEE (ricevendo il contributo minimo previsto).
Bonus nido 2025: importi e soglie ISEE 2025
Dal 1° gennaio 2025, il contributo varia in base all’ISEE del nucleo familiare e alla data di nascita del bambino, come segue:
Bambini nati prima del 1° gennaio 2024:
- 3.000 € (ISEE fino a 25.000,99 €);
- 2.500 € (ISEE tra 25.001 e 40.000 €);
- 1.500 € (ISEE sopra 40.000 € o assente).
Bambini nati dal 1° gennaio 2024:
- 3.600 € (ISEE fino a 40.000 €);
- 1.500 € (ISEE superiore a 40.000 € o assente).
La quota percepita a titolo di Assegno Unico e Universale per i figli a carico (AUU) non viene considerata nel calcolo dell’ISEE.
La circolare precisa che nel caso in cui l’ISEE risulti attestato, ma siano presenti omissioni e/o difformità dei dati relativi al patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, o nel caso siano rilevate delle incongruenze o discordanze tra i dati indicati nella Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per il rilascio dell’ISEE e i dati disponibili nei sistemi dell’INPS, l’importo del contributo è erogato nella misura prevista in assenza di ISEE.
A seguito della rettifica della DSU attestata con omissioni o difformità, della presentazione di una successiva DSU regolare o della verifica con esito positivo della documentazione presentata dal cittadino a giustificazione dei dati dichiarati nella DSU il contributo viene ricalcolato tenendo conto dei nuovi elementi forniti."
Bonus nido 2025: come fare domanda – Decadenza e subentro
Le domande possono essere presentate dal giorno di apertura del servizio comunicato dall’INPS fino al 31 dicembre di ogni anno.
Le modalità di presentazione sono due:
- Portale web INPS, con accesso tramite SPID, CIE o CNS.
- Patronati, utilizzando i servizi di assistenza.
Il richiedente deve indicare a quale beneficio intende accedere e fornire i seguenti documenti:
- Per il contributo asilo nido: ricevuta di pagamento della retta e, per strutture private, l’autorizzazione all’apertura.
- Per il supporto domiciliare: certificato del pediatra che attesti l’impossibilità a frequentare l’asilo per gravi patologie.
Bonus nido 2025 : pagamenti e rimborsi. periodo transitorio 2025
Il contributo viene erogato dall'INPS previa verifica della documentazione, che deve essere caricata sulla piattaforma INPS entro il 30 aprile dell’anno successivo alla domanda.
I documenti richiesti per il rimborso sono:
- Fattura della retta con codice fiscale del genitore richiedente e del minore.
- Prova del pagamento effettuato tramite bonifico, assegno o altro metodo tracciabile.
ATTENZIONE Il contributo è incompatibile con la detrazione fiscale per le spese di asilo nido.
Con il messaggio INPS 1014 2025 precisa che in sede di prima applicazione, per il solo anno 2025, per la richiesta di “contributo asilo nido” relativo ai mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025, per i pagamenti effettuati entro il 31 marzo 2025, oltre ai documenti di pagamento indicati sopra , possono essere allegati anche i documenti ritenuti validi nel 2024, ossia :
- la ricevuta, la fattura quietanzata, il bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, l’attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o della trattenuta in busta paga
contenente le seguenti informazioni:
- denominazione e partita IVA dell’asilo nido, nome, cognome o codice fiscale del minore, mese di riferimento, estremi del pagamento o quietanza di pagamento, nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta.
RICEVUTA DI PAGAMENTO
Con il messaggio 1165 del 4 aprile 2025 INPS precisa che per il servizio di asilo nido reso da Istituti o scuole riconosciuti da pubbliche Amministrazioni e da enti del Terzo settore di natura non commerciale, che beneficiano dell’esenzione dell’IVA E della dispensa dall’obbligo di fatturazione ,
invece della fattura è possibile presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura .
La ricevuta deve contenere:
- nome, cognome e codice fiscale del richiedente (o dell’intestatario della ricevuta),
- nome, cognome e/o codice fiscale del minore,
- denominazione della struttura,
- importo della rata (con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta),
- descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi (ad esempio, servizio asilo nido comprensivo del servizio mensa se previsto).
Bonus Asilo nido 2025 – i fondi disponibili
Le risorse stanziate per il contributo dal 2025 al 2029 ammontano a:
- 937,8 milioni di euro per il 2025.
- 1.028,8 milioni di euro per il 2026.
- 1.105,8 milioni di euro per il 2027.
- 1.122,8 milioni di euro per il 2028.
- 1.139,8 milioni di euro dal 2029.
L’INPS monitorerà l’andamento della spesa e, in caso di esaurimento dei fondi, bloccherà l’accettazione di nuove domande.
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Isee senza Buoni postali e BTP: nuovo modello DSU
Sul sito del Ministero del Lavoro è stato pubblicato il decreto direttoriale 2 aprile 2025 n. 75, con allegato il nuovo modello della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e le relative istruzioni per la compilazione, recependo finalmente le modifiche normative introdotte dalla legge di bilancio 2024 che ha previsto l'esclusione dal calcolo dell'ISEE di Buoni del Tesoro Poliennali (BTP) , buoni e libretti postali fino a un massimo di 50.000 euro.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2025, n. 13, di modifica al Regolamento sull'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) , era entrato già in vigore il 5 marzo 2025 ma si attendeva la pubblicazione del nuovo Modello di DSU, che è stato proposto dall'INPS e approvato dall'Agenzia delle entrate .
Nel decreto direttoriale si specifica che le DSU già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza ai fini dell’accesso alle prestazioni sociali agevolate, ferma restando la facoltà di richiedere, a seguito dell’approvazione della nuova modulistica, una nuova attestazione ISEE calcolata secondo le modalità di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
ISEE il nuovo regolamento: cosa cambia
Il nuovo regolamento contenuto nel DPCM DEL 14.1.2025 prevede la modifica del modello per la DSU Precompilata, la dichiarazione sostitutiva unica resa disponibile dall'INPS al dichiarante per il rilascio dell'ISEE.
CALCOLO DEL REDDITO
Si prevedono :
- Aggiornamenti su come calcolare i redditi dei componenti del nucleo familiare, con esclusioni specifiche per i trattamenti percepiti in ragione della condizione di disabilità.
- Introduzione di una detrazione per i nuclei familiari che risiedono in abitazioni in locazione, fino a un massimo di 7.000 euro annui, incrementati di 500 euro per ogni figlio successivo al secondo.
- la proroga dell'esclusione dal calcolo ISEE degli immobili danneggiati da eventi calamitosi
PATRIMONIO MOBILIARE
- Esclusione dal calcolo dell'ISEE dei titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale fino a un valore complessivo di 50.000 euro.
- il patrimonio familiare di riferimento è quello del secondo anno precedente la richiesta.
ISEE CORRENTE
E' modificato tutto il precedente articolo del regolamento sull'Isee corrente. In sintesi le condizioni per il Calcolo dell'ISEE Corrente sono :
Variazioni situazione familiare:
si ridefiniscono le condizioni per considerare separati coniugi con diversa residenza anagrafica, in linea con le nuove disposizioni del Codice di procedura civile
Variazioni della Situazione Lavorativa:
- Lavoratori Dipendenti a Tempo Indeterminato: Se c'è stata una risoluzione del rapporto di lavoro, una sospensione o una riduzione dell'attività lavorativa.
- Lavoratori Dipendenti a Tempo Determinato o Contratti Flessibili: Se il lavoratore è disoccupato al momento della presentazione della DSU e ha lavorato almeno 120 giorni nei 12 mesi precedenti la fine dell'ultimo rapporto di lavoro.
- Lavoratori Autonomi: Se l'attività è cessata dopo essere stata svolta continuativamente per almeno 12 mesi.
Variazioni della Situazione Reddituale:
- Se c'è una variazione superiore al 25% dell'indicatore della situazione reddituale corrente rispetto a quello calcolato in via ordinaria.
- Se ci sono interruzioni nei trattamenti assistenziali, previdenziali o indennitari.
Per il calcolo dell'ISEE Corrente i Redditi Considerati sono
- Redditi da lavoro dipendente, pensione ed assimilati conseguiti nei 12 mesi precedenti la richiesta .
- Redditi da attività d'impresa o lavoro autonomo calcolati con il principio di cassa (differenza tra ricavi/compensi percepiti e spese sostenute nei 12 mesi precedenti).
- Trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari percepiti nei 12 mesi precedenti, esclusi quelli per disabilità non inclusi nel reddito IRPEF
I redditi aggiornati sostituiscono quelli utilizzati per il calcolo dell'ISEE ordinario. L'ISEE corrente è calcolato sostituendo l'indicatore della situazione reddituale ordinaria con quello aggiornato, mantenendo invariati l'indicatore patrimoniale e il parametro della scala di equivalenza.
Validità dell'ISEE Corrente:
L'ISEE corrente ha una validità di sei mesi dalla presentazione del modulo sostitutivo della DSU, salvo ulteriori variazioni nella situazione occupazionale o nei trattamenti.
Dal 1° aprile di ciascun anno, l'ISEE corrente può essere presentato anche se l'indicatore della situazione patrimoniale differisce per più del 20% rispetto a quello calcolato in via ordinaria. In tal caso, la validità è fino al 31 dicembre dell'anno di presentazione.
Documentazione Necessaria:
Oltre al modulo sostitutivo della DSU, è necessario presentare documentazione che attesti la variazione della condizione lavorativa e le componenti reddituali aggiornate.
Nuovo Modello DSU e istruzioni
Le istruzioni del nuovo Modello di DSU specificano che l'esclusione può essere applicata ai seguenti rapporti finanziari:
- "Codice 02" – Rapporti di conto deposito titoli e/o obbligazioni;
- "Codice 03" – Conti deposito a risparmio libero/vincolato detenuti esclusivamente presso Poste Italiane;
- "Codice 06" – Gestione patrimoniale;
- "Codice 07" – Certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti esclusivamente presso Poste Italiane.
Il nucleo familiare potrà scegliere tra due modalità alternative per l'applicazione dell'esclusione, che garantiscono lo stesso impatto sul calcolo dell'ISEE.
Nel dettaglio, le modalità di calcolo prevedono che il dichiarante indichi nella DSU il valore dei propri rapporti finanziari al netto del valore dei titoli di Stato.
Se il patrimonio mobiliare del nucleo familiare comprende più titolari, l’esclusione può essere applicata :
- proporzionalmente tra loro o
- interamente a un solo componente,
mantenendo invariato l'importo complessivo da escludere.
Le istruzioni forniscono esempi di calcolo nei vari casi.
ISEE 2025 possibile ulteriore attesa
Per attuare la nuova normativa che esclude i titoli di Stato e i buoni postali dal calcolo dell'Isee, potrebbero comunque profilarsi ancora giorni di attesa in quanto sono necessari
- adeguamento degli applicativi INPS e dei CAF
- la comunicazione Ufficiale dell'istituto con le istruzioni tecniche per l'aggiornamento che guiderà i Caf e i cittadini nel processo di ricalcolo .
Da sottolineare anche che i Caf hanno richiesto chiarimenti sui costi dell'aggiornamento dell'Isee
Dal 1° ottobre 2023, le Dsu successive alla primainfatti non sono più gratuite. Per garantire la gratuità del ricalcolo, potrebbe essere necessaria un'ulteriore copertura finanziaria.
Conseguenze per gli enti locali e le prestazioni sociali?
Da molte parti si evidenzia che l'abbassamento dell’ISEE per molte famiglie grazie all'esclusione dei BTP e buoni postali potrebbe avere ripercussioni serie sui bilanci degli enti locali e degli istituti universitari.
I Comuni potrebbero trovarsi a dover rimodulare le fasce ISEE per garantire una distribuzione equa delle prestazioni sociali, mentre le università potrebbero dover rivedere le soglie per l’accesso alle agevolazioni per il diritto allo studio.
Un impatto significativo si prevede anche sull’assegno unico per i figli, considerata l’universalità della misura e la granularità delle classi di ISEE che determinano l’importo del beneficio. Per far fronte all’aumento delle richieste di benefici , il Governo ha previsto una copertura di 44 milioni di euro annui.
Si vedrà probabilmente solo a distanza di qualche mese se i vantaggi a livello di prestazioni sociali saranno effettivamente aumentati o se finiranno per essere maggiormente penalizzate famiglie che a parità di requisiti di patrimonio mobiliare non possiedono titoli di stato o buoni postali.
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Borse di studio universitarie: importi e soglie ISEE 2025
Il Ministero dell' Universita' e della ricerca ha pubblicato due decreti direttoriali, n.180 e 181 del 28 febbraio 2025, con gli aggiornamenti 2025 relativi a:
- i limiti massimi dell'Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) e dell'Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE) per l'accesso ai benefici relativi al diritto allo studio»
- gli importi minimi delle borse di studio universitarie.
I decreti sono allegati in fondo all'articolo. Nei paragrafi seguenti una tabella riepilogativa dei nuovi valori.
Importi Minimi Borse di Studio 2025/2026
Importi Borse di Studio 2025/2026
Tipologia Studente Importo (€) Studente fuori sede 7.072,10 Studente pendolare 4.132,85 Studente in sede 2.850,26 Limiti ISEE e ISPE per l’anno accademico 2025/2026
I limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE) per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio, così come determinati dal d.d. n. 318/2024 sono aggiornati per l’anno accademico 2025/2026 con riferimento alla variazione dell’indice generale Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati corrispondente al valore pari a +0,8% e pertanto sono definiti come segue:
Allegati:Indicatore Limite Massimo ISEE € 27.948,60 ISPE € 60.757,87 -
Assegno di maternità: cos’è, qual è l’importo 2025?
L'assegno di maternità di base, anche detto "assegno di maternità dei Comuni", è un contributo mensile concesso per 5 mesi alle madri che non hanno accesso ad altre indennità di maternità e cn ISEE inferiore ad una certa soglia, pagato dall'INPS (art. 66 legge 448 1998 – articolo 74 del d.lgs. n. 151/2001).
Va richiesto presso il Comune di residenza della madre. Il regolamento può variare da Comune a Comune. L'importo è uguale in tutti i Comuni. Viene adeguato all'inflazione di anno in anno, cosi come il reddito massimo entro il quale si ha diritto a riceverlo .
La presidenza del Consiglio dei ministri in data 4 febbraio 202 ha comunicato i valori rivalutati per il 2025 all'indice ISTAT 2024 pari allo 0,8%.
Per il 2025 l'importo è pari a 407,40 euro e la soglia di ISEE massimo per accedere è pari a 20.382,90 euro.
Vediamo di seguito in dettaglio anche le caratteristiche generali dell'Assegno di maternità del Comune e le modalità per richiederlo .
Assegno di maternità dei Comuni come richiederlo
La domanda va presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido , al Comune di residenza, che verifica la sussistenza dei requisiti di legge (articoli 17 e segg. DPCM 21 dicembre 2000).
Nei seguenti casi particolari l’assegno può essere richiesto da persone diverse dalla madre ossia:
- in caso di madre minore di età (come in tutte le altre ipotesi di incapacità di agire), dal padre maggiorenne Qualora anche il padre del bambino sia minore di età, o comunque non risultino verificate le altre condizioni, la richiesta può essere presentata, in nome e per conto della madre, dal genitore della stessa esercente la potestà ovvero, in mancanza, da altro legale rappresentante;
- in caso di decesso della madre del neonato (o della donna che ha ricevuto il minore in adozione o in affidamento preadottivo), dal padre che abbia riconosciuto il figlio (o dal coniuge della donna adottiva o affidatoria) a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica del richiedente e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi);
- in caso di affidamento esclusivo al padre o di abbandono del neonato da parte della madre, dal padre sempreché il figlio si trovi presso la sua famiglia anagrafica e sia soggetto alla sua potestà (o comunque non affidato a terzi) e la madre risulti residente o soggiornante in Italia al momento del parto (in tale ipotesi l’assegno spetta al padre in via esclusiva);
- in caso di separazione legale tra i coniugi, dall’adottante o dall’affidatario preadottivo a condizione che il minore rientri nella famiglia anagrafica del richiedente e che l’assegno non sia stato già concesso alla madre adottiva o affidataria;
- nei casi di adozione speciale di cui all’art.44, comma 3, legge 184/1983, dall’adottante non coniugato a condizione che il minore si trovi presso la famiglia anagrafica dell’adottante e sia soggetto alla sua potestà e comunque non in affidamento presso terzi;
- in caso di minore non riconosciuto o non riconoscibile dai genitori, dalla persona affidataria (in forza di un provvedimento del giudice) a condizione che il minore rientri nella sua famiglia anagrafica.
Assegno di maternità: chi ha diritto?
L'assegno spetta per ogni figlio nato o adottato sotto i 6 anni di età alle madri disoccupate o che pur lavorando non hanno diritto ad altre indennità di maternità (ad es. se hanno meno di 3 mesi di contributi versati in un anno) nei casi di:
- parto,
- adozione o
- affidamento preadottivo,
sia a cittadine italiane che straniere residenti in Italia (possono variare da Comune a Comune le specifiche sulla tipologia di permesso di soggiorno)
Nel caso di donne che hanno una indennità inferiore al minimo previsto viene assicurato un importo integrativo.
La madre richiedente deve essere residente nel territorio dello Stato italiano al momento della nascita del figlio o al momento dell’ingresso in famiglia del minore in adozione o in affidamento preadottivo.
Assegno di maternità del Comune: quali documenti servono
Posto che è consigliabile rivolgersi direttamente al proprio comune di residenza , si può affermare che generalmente alla domanda vanno allegati:
- la DSU , dichiarazione sostitutiva unica oppure l'attestazione della dichiarazione sostitutiva ancora valida contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di appartenenza nell'anno precedente ;
- autocertificazione in cui si dichiara sotto la propria responsabilità:
- i requisiti richiesti dalla legge per la concessione dell'assegno (residenza, cittadinanza e così via);
- di non avere diritto per il periodo di maternità all'indennità di maternità dell'Inps ovvero alla retribuzione;
- diversamente, dev'essere indicato l'importo di tali trattamenti economici per il calcolo della eventuale differenza;
- di non avere presentato, per il medesimo figlio, domanda per l'assegno di maternità a carico dello Stato di cui all'art. 75 del D.Lgs. 151/2001
Le cittadine non comunitarie devono presentare agli uffici del Comune la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
ATTENZIONE : le questure rilasciano della carta di soggiorno entro 90 giorni dalla richiesta; pertanto, le madri extracomunitarie che intendano richiedere l’assegno di maternità devono attivarsi tempestivamente per non superare il termine di sei mesi. inoltre le cittadine extracomunitarie, coniugata con un cittadino italiano, possono richiedere il rilascio della carta di soggiorno immediatamente .
Assegno di maternità 2025 a quanto ammonta
L' importo dell'assegno di maternità per il 2024 era pari a euro 404,17 mensili. Per avere diritto, per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento, avvenuti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, il valore massimo dell'ISEE familiare era pari a euro 20.221,13.
Come anticipato per il 2025 l'importo sale lievemente:
- è pari a 407,40 euro e
- la soglia di ISEE familiare per accedere è pari a 20.382,90 euro.
Assegno di maternità: Le fonti normative
L’assegno è stato istituito dall’art.66 della legge n.448/98 con effetto dal 01.01.1999 ed è oggi disciplinato dal D.P.C.M. 21 dicembre 2000 n.452 e dall’art.74 del D.Lgs.151/2001 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità).
Quando e come come presentare la domanda di assegno di maternità del Comune
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ISEE 2025, come si richiede
ISEE sta per Indicatore di Situazione Economica Equivalente ed è uno strumento istituito nel 1998 per valutare la situazione economica delle famiglie. Si tratta di un valore che viene calcolato dall'INPS sulla base di molti indicatori: reddito, patrimonio, componenti della famiglia, eventuali disabilità, ecc.
Al disotto di determinate soglie, la certificazione ISEE garantisce l'accesso ad agevolazioni nei servizi sanitari e sociali come ad esempio: posti negli asili nido pubblici, alloggi di edilizia popolare, sconti nelle tasse universitarie, contributi per l'asilo nido, Bonus bebé, Reddito di Cittadinanza , Reddito di Emergenza per COVID 19, Assegno di inclusioneNel 2017 l'ISEE è stato profondamente rinnovato sia dal punto di vista delle regole di calcolo sia nelle procedure, con migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio. Sono stati anche differenziati diversi tipi di ISEE, utili per differenti finalità:
- ISEE “standard”, valido per la generalità delle prestazioni sociali agevolate,
- ISEE “socio-sanitario”,
- ISEE “socio-sanitario residenze”,
- ISEE “università”,
- ISEE “minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi”.
Come ottenere l'ISEE: compilazione DSU
Per ottenere la propria certificazione ISEE aggiornata è necessario innanzitutto
1 – essere in possesso dello SPID o della Carta nazionale dei servizi o della Carta di identità digitale CIE
2 – Poi è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU):
- per via telematica sul sito dell'INPS cliccando su INIZIA ACQUISIZIONE oppure
- utilizzando il servizio DSU precompilata. Sul sito INPS sono disponibili le guide tutorial per il servizio ISEE PRECOMPILATO
- utilizzando i servizi gratuiti offerti dai Patronati.
L’INPS calcola infatti l’ ISEE sulla base della DSU (e anche di altre informazioni acquisite dall’Agenzia delle Entrate) e lo rende disponibile al dichiarante entro dieci giorni lavorativi dalla ricezione della DSU.
Il modello della DSU è stato rinnovato più volte: trovi qui il nuovo modello e le istruzioni valide dal 1 gennaio 2024 (DM 13.12.2023
ISEE i documenti necessari
Per la compilazione della DSU per l'ISEE (sia per autocompilarla che da portare a un CAF/patronato che effettua la procedura) servono i seguenti documenti:
- codice fiscale e documenti di identità del dichiarante e codice fiscale di tutti i componenti;
- contratto d’affitto e copia dell’ultimo canone versato, in caso si risieda in affitto;
- documenti che attestano i redditi percepiti nel secondo anno precedente (per il 2023 è il 2021),ovvero Modello 730 o Modello Unico e Modelli CUD ed eventualmente:
- documenti o certificazioni relative a redditi esenti , indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef,redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio,assegni di mantenimento per coniuge e figli;
- dichiarazione IRAP per imprenditori agricoli;
- documenti che riguardano il patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto al 31 dicembre 2021, relativi a
- depositi bancari o postali, libretti di deposito, titoli di stato, obbligazioni, azioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi di investimento, forme assicurative di risparmio e qualsiasi altra forma di gestione del patrimonio mobiliare anche detenuto all’estero;
- giacenza media annua di depositi bancari e/o postali;
- patrimonio netto che risulta dall’ultimo bilancio per lavoratori autonomi e società;
- certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero con valore IVIE
- Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
- Targa o estremi di registrazione al PRA di autoveicoli e motoveicoli con una cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Inoltre, in caso di persone con invalidità all’interno del nucleo familiare è necessario presentare anche
- certificati di invalidità;
- spese pagate per il ricovero in strutture residenziali e per l’assistenza personale.
Calcolo ISEE
Il calcolo ISEE si ottiene dal rapporto tra la somma dei redditi/patrimoni e la scala di equivalenza con i seguenti parametri
n. componenti famiglia parametro 1 1,00 2 1,57 3 2,04 4 2,46 5 2,85 Sono previste anche le seguenti maggiorazioni
- 0,35 per ogni ulteriore componente;
- 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
- 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli,
- 0,35 in caso di quattro figli,
- 0,5 in caso di almeno cinque figli;
Vedi maggiori informazioni in ISEE, come si calcola ?
Per avere un idea del valore del proprio ISEE, è possibile collegarsi al sito INPS WWW.INPS.IT dove è presente uno strumento di Simulazione del calcolo dell'ISEE ordinario (Non c'è bisogno del PIN INPS).
ATTENZIONE Il simulatore fornisce un dato indicativo, che non costituisce attestazione ISEE con valore legale.
ISEE e DSU scadenza e rinnovi
Dal 2019 la scadenza delle DSU presentate durante l'anno è fissata al 31 dicembre dello stesso anno (ad es. una DSU presentata il 1 agosto 2020 scade il 31 dicembre 2020).
Per non perdere il diritto alle prestazioni agevolate per nessuna mensilita la DSU va ripresentata entro il 31 gennaio di ogni anno.
Cos'è l'ISEE Corrente
Nel caso in cui vi sia già un ISEE in corso di validità, ma vi siano :
- variazioni di reddito (ad esempio per la perdita del posto di lavoro) oppure
- variazioni patrimoniali (la modifica è stata introdotta dal DM 5 luglio 2021 QUI IL TESTO , pubblicato in GU il 25.8.2021)
in qualsiasi momento dell'anno è possibile ottenere, presentando la DSU ISEE corrente, il calcolo del cosiddetto ISEE corrente, riferito a un periodo di tempo ravvicinato alla richiesta della prestazione.
L’ "ISEE corrente" ha validità di sei mesi dal momento della presentazione della "DSU ISEE corrente".