• Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Assegno unico 2025: per gli arretrati ISEE da rinnovare entro il 30 giugno

    Se i percettori di assegno unico non rinnovano l'Isee entro fine mese,  non potranno ricevere  l'importo aggiornato e gli arretrati da marzo 2025  

    E' una delle principali indicazioni della circolare INPS  33 2025  nella quale l'istituto ha fornito  le istruzioni  e le tabelle aggiornate degli importi sull'assegno unico universale per i figli a carico introdotto dal decreto legislativo n. 230/2021, rivalutate con l'ultima variazione istat (+ 0,8%)

    Viene raccomandato di compilare il prima possibile la nuova DSU ai fini dell'aggiornamento ISEE per ottenere l'assegno con l'importo esatto per il proprio nuclo familiare 

    Si ricorda che la DSU può essere inviata direttamente dal sito INPS, dall App INPS MOBILE  oppure rivolgendosi a un patronato.

    Assegno unico: obbligo di DSU aggiornata

    Nella circolare viene specificato anche che   coloro che negli anni scorsi hanno presentato una domanda di Assegno unico e che non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia,  NON sono tenuti a presentarne una nuova in quanto l’INPS continuerà a erogarlo  d’ufficio.

    In assenza di variazioni segnalate da l’Assegno unico e universale viene erogato alle condizioni già in essere  fino a febbraio  2025  mentre da marzo fa fede il nuovo isee  (v. sotto)  

    Come detto per tutti gli aventi diritto è necessario presentare una nuova DSU per l’anno 2025, per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi spettanti dell’Assegno unico  sulla base della propria situazione economica

    In assenza di una nuova DSU presentata per il 2025 l’importo dell’Assegno unico e universale viene versato con gli importi minimi previsti.

    Inoltre va tenuto presente che

    1. Se la  DSU aggiornata  viene presentata entro il 28 febbraio 2025,  gli importi saranno adeguati già da marzo 2025
    2. Se la  DSU aggiornata  viene presentata entro il  30 giugno da quella data saranno erogati anche gli arretrati (marzo-giugno)
    3. in mancanza di aggiornamento dopo quella data  si continuera a ricevere L'assegno con importo minimo 

    L'  ISEE può essere presentato in modalità ordinaria o precompilata e che sono disponibili modalità semplificate di accesso al Sistema ISEE, mediante la propria identità digitale, da parte di tutti i componenti maggiorenni che autorizzano il dichiarante alla precompilazione dell’ISEE.

    E' consigliabile affrettarsi p

    Assegno unico:  comunicazione delle variazioni 

    In alcuni casi è necessario modificare la domanda di Assegno unico e universale inizialmente presentata e/o presentare una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) aggiornata. Si tratta in particolare dei casi di  

    la nascita di figli;

    – la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;

    – le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);

    – le modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;

    – i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;

     variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;

     variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.

    Nuova domanda  Assegno unico per i nuovi beneficiari

    In caso di soggetti che non hanno mai beneficiato dell’Assegno unico e universale o che hanno presentato domanda  risultata  “Respinta” o “Decaduta”, “Rinunciata” o “Revocata”, devono presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale.

    Possono essere utilizzati i seguenti canali 

    1. portale web dell’Istituto, www.inps.it., se si è in possesso di SPID di Livello 2 o superiore, di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
    2. Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
    3. Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

     Si ricorda che:

    •  per le domande presentate entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’Assegno è riconosciuto  dal mese di marzo dello stesso anno. 
    • se la presentazione avviene dopo il 30 giugno  la prestazione decorre dal mese successivo a quello della domanda.
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    Bonus nascita 1000 euro: domande entro il 16 giugno

    La  legge di bilancio 2025 approvato  dal Governo  e pubblicato in GU il 31 dicembre come legge 207 2024 contiene ,  come da annunci dei ministri e della Premier Meloni,  molte  misure per le famiglie con reddito basso e per la protezione della genitorialità. Le principali sono:

    1. il bonus   per le nuove nascite  nelle famiglie con ISEE sotto i 40mila euro  e 
    2. il  rafforzamento del bonus asilo nido, già in vigore,   attraverso l'esclusione  delle somme dell'Assegno Unico dalla soglia ISEE di accesso  e l'eliminazione del requisito del secondo figlio  sotto i 10 anni.

    Vediamo maggiori dettagli e altri aspetti della nuova manovra di bilancio 2025  per le famiglie. All'ultimo paragrafo le istruzioni  sul bonus nascita o "Carta nuovi nati" per la quale INPS ha pubblicato il  14 aprile la circolare di  istruzioni n. 76 2025. Il 17 aprile è stata attivata la piattaforma per  le domande del Bonus Nuovi nati,  sia online che attraverso i patronati.  

    Da segnalare la scadenza del 16 giugno per le nascite del 2025 precedenti la data di apertura della piattaforma, ovvero gli eventi nascita o adozione verificatisi prima del 17 aprile 2025.

    Di seguito i dettagli sulle misure per le famiglie e le istruzioni complete sul bonus nuovi nati.

    Bonus nascita “Carta nuovi nati ” 1000 euro: cos’è

    La  legge di bilancio  all'art 1  ai commi 206-208  introduce  un  contributo per le nuove nascite: si tratta di un bonus una tantum da  mille euro riservato alle famiglie con ISEE inferiore a 40 mila euro.

    ATTENZIONE:  A questo fine l'ISEE viene computato al netto dell’assegno unico e universale per i figli a carico.

    La relazione illustrativa del ddl precisa che il contributo una tantum pari a mille euro:

    • verrà erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione 
    •  sarà escluso dalla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali.

    Beneficiari saranno:

    • cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione europea, o
    • familiari   di cittadini UE , titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero 
    • cittadini di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di permesso unico di lavoro  titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca ,
    • residenti in Italia. 

    La misura ha un costo di  330 milioni di euro per il 2025 e 360 milioni di euro a decorrere dall’anno 2026.

    Bonus asilo nido: nuovo calcolo ISEE e incremento importo

    Con la legge di bilancio è stato incrementato anche il bonus asilo nido diventa piu ricco per le famiglie con ISEE  sotto i 40mila euro e potrà raggiungere un maggior numero di beneficiari,  grazie all'esclusione delle somme ricevute a titolo di assegno Unico  dal calcolo dell'ISEE (art 1 commi 208-211)

    Inoltre la legge di bilancio  sopprime la condizione della presenza di almeno un figlio di età inferiore ai dieci anni per il riconoscimento della maggiorazione (di euro 2.100)  entrata in vigore nel 2024.

    Viene quindi incrementa la relativa autorizzazione di spesa per il bonus asilo nido  di 97 milioni di euro per l’anno 2025, di 131 milioni di euro per l’anno 2026, di 194 milioni di euro per l’anno 2027, di 197 milioni di euro per l’anno 2028 e di 200 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.

    Si ricorda  che l'importo del Bonus  nel 2023  variava a seconda degli scaglioni di reddito familiare,  i contributi  vanno da: 

    • un massimo di 3.000 euro con ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000,99 euro;
    • un massimo di 2.500 euro con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;
    • un massimo di 1.500 euro  con ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, oppure in assenza di ISEE minorenni, ISEE con omissioni e/o difformità dei dati , discordante, non calcolabile.

    Mentre per i  nuovi nati a decorrere dal 1° gennaio 2024  e  in presenza di un altro figlio sotto i 10 anni è fissato a:

    • 3.600 euro  con ISEE minorenni in corso di validità fino a 40.000 euro;
    • 1.500 euro  con ISEE minorenni superiore a 40.000 euro ( ISEE assente o con omissioni o discordante).

    Leggi  l'aggiornamento  Bonus nido:  dal 2 aprile domande in lavorazione

    Altre misure in legge di bilancio : detrazioni familiari, congedi parentali, Social card

    Come detto vengono riconfermate  per il 2025 altre  misure di sostegno alle famiglie in particolare: 

    • La social card  “Dedicata a te”  per spese alimentari e bonus trasporti ai nuclei familiari di almeno 3 persone con ISEE fino a 15mila euro  viene rifinanziata  con 500 milioni di euro  
    • Le detrazioni fiscali saranno  maggiorate  per le famiglie piu numerose,  si terrà conto  cioè del numero dei familiari a carico. 
    •  l’indennità del congedo parentale è elevata strutturalmente (non più in forma sperimentale) dal 30 per cento all’80 per cento per tre mesi ,  per uno dei due genitori, da fruire entro il sesto anno di vita del bambino. 

    Bonus nascita ” Carta nuovi nati” 2025: le istruzioni INPS

    La circolare di istruzioni  INPS  è stata pubblicata il  14 aprile 2025  mentre il messaggio 1303 del 16 aprile  comunica che dal 17 aprile è attiva la piattaforma per le domande .

    Il servizio è accessibile sul sito dell’Istituto, www.inps.it, utilizzando la propria identità digitale, SPID di Livello 2 o superiore, CIE 3.0, CNS o eIDAS, nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” raggiungibile attraverso il seguente percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > selezionare la voce “Vedi tutti” nella sezione “Strumenti”; una volta autenticati è sufficiente selezionare la prestazione “Bonus nuovi nati”.

    La domanda può essere presentata anche tramite il Contact Center Multicanale o gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

    INPS precisa che con successivo messaggio sarà comunicata l’apertura del servizio per la presentazione delle domande sull’app INPS mobile.

    Bonus nascita 2025: Sintesi delle istruzioni

     L’INPS, con apposita circolare 76 del 14 .4.2025 chiarisce  requisiti, modalità di accesso e gestione delle domande per il Bonus nascita 2025 da 1000 euro.

    In questa tabella i requisiti :

    Requisito Descrizione
    Cittadinanza – Cittadini italiani o UE
    – Familiari di cittadini UE con diritto di soggiorno
    – Cittadini extra-UE con permesso di soggiorno valido ≥ 1 anno
    – Rifugiati, apolidi, titolari di protezione internazionale
    – Cittadini UK residenti in Italia entro il 31/12/2020
    Residenza Residenza in Italia dalla data dell’evento (nascita, adozione, affido) fino alla presentazione della domanda.
    Requisito economico ISEE minorenni ≤ 40.000 € annui (AUU escluso dal calcolo).
    Data evento Figli nati o adottati dal 1° gennaio 2025.
    Per affido preadottivo: conta la data di ingresso del minore nel nucleo.
    Per adozioni internazionali: data di trascrizione nei registri civili.

    Come presentare la domanda

    La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla data dell’evento (nascita, adozione o affido preadottivo). In sede di prima attuazione della misura, Dato che il servizio per la presentazione della domanda non è ancora attivo , la scadenza di 60 giorni decorrerà dalla data di pubblicazione del messaggio INPS che annuncia l’apertura del servizio.

    Può essere inoltrata da:

    • uno dei genitori;
    • il genitore convivente, se i genitori non vivono insieme;
    • un tutore o il genitore del genitore minorenne o incapace, se il richiedente è minorenne o non può agire.

    L’ISEE deve essere valido alla data della domanda oppure basato su una DSU presentata nello stesso momento.

    Canali per inviare la domanda

    I genitori possono presentare domanda attraverso:

    • il sito web INPS (www.inps.it) con SPID, CIE, CNS o eIDAS;
    • l’app INPS mobile;
    • il Contact Center (803.164 da fisso, 06.164.164 da mobile);
    • un patronato.

    Documentazione richiesta

    Il richiedente dovrà dichiarare di possedere i vari requisiti e  le modalità di pagamento (conto corrente con IBAN o bonifico domiciliato).

    In caso di IBAN estero (area SEPA), è necessario allegare il modulo MV70.

    Tempi   di pagamento  e risorse

    L’erogazione del Bonus avverrà in ordine cronologico rispetto alla presentazione delle domande e nei limiti delle risorse disponibili per l’anno in corso: 330 milioni di euro per il 2025, 360 milioni di euro annui dal 2026.

    L’INPS effettuerà un monitoraggio mensile delle risorse e informerà i Ministeri competenti. In caso di scostamenti significativi, potrà essere modificato il tetto ISEE o l’importo del Bonus.

    Regime fiscale

    Il Bonus nuovi nati non concorre alla formazione del reddito imponibile IRPEF, restando quindi esente da tassazione.

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    Assegno Unico e subentro in caso di decesso di un genitore: novità 2025

     dal 1 giugno 2023 è stata prevista  la maggiorazione dell’assegno  unico anche in caso di un genitore deceduto  al momento della presentazione della domanda,  per un periodo  di cinque anni successivi )come per i casi di  2 genitori lavoratori )

    Con la circolare 76 del 10 agosto 2023 INPS ha fornito  alcuni chiarimenti per l'applicazione della norma modificata

    Con il  messaggio 1796 del 6 giugno 2025   viene comunicata una implementazione nella procedura per consentire al genitore superstite non dichiarato nella domanda originaria di subentrare nella domanda monogenitoriale originaria decaduta. Vedi all'ultimo paragrafo la novità in dettaglio.

    Maggiorazione assegno unico per 2 genitori lavoratori  e  casi di decesso 

    Con il  messaggio 724 2023 del 17 febbraio 2023  INPS ha comunicato la novità nell'applicazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico  nel caso di  nuclei vedovili   temporaneamente SOLO per il periodo febbraio 2022 febbraio 2023 

    Nello specifico l'istituto ricordava  che per le famiglie con due genitori lavoratori  il d.lgs istitutivo 230 2021 dell'Assegno Unico e universale per i figli a carico prevedeva  una maggiorazione di 30 euro mensili  per ogni figlio   ai nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano, con l'intento di favorire il lavoro  femminile . 

    L' importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, il bonus si riduce gradualmente  fino ad azzerarsi nei casi di ISEE superiori a 40.000 euro, per i quali  la maggiorazione non spetta.

    Inizialmente  le istruzioni INPS chiarivano che "in linea di principio  la maggiorazione  non può essere richiesta laddove la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore." D'accordo con il Ministero del lavoro l'istituto precisava appunto a febbraio scorso che : "tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili  il bonus viene erogato d'ufficio per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno fino a febbraio 2023"

      Per ottenerlo   NON era necessario fare domanda.

    Maggiorazione assegno unico ai nuclei vedovili dal 1 giugno 2023

     Come detto   il decreto lavoro 48 2023  stabilizza l'interpretazione fornita con INPS prevede che «La maggiorazione  (…)   e'  riconosciuta, altresi', nel caso  di  unico  genitore  lavoratore  al  momento  della  presentazione  della  domanda,  

    • ove  l'altro  risulti   deceduto, 
    • per un periodo massimo di 5 anni successivi a tale  evento,
    • nell'ambito del limite di godimento dell'assegno.». 

    A questo fine vengono incrementate di circa 75 milioni di euro le risorse destinate all'Assegno unico fino al 2028, con previsione poi di  utilizzare  13,4 milioni annui dal 2029

    La formulazione della norma prevede  comunque  che la maggiorazione anche per i genitori vedovi entrasse a regime  dal 1 giugno  2023  lasciando scoperti i mesi da marzo a giugno  2023 

    Maggiorazione assegno unico modifica domande in caso di decessi

    Nella circolare 76 2023 INPS chiarisce le modalità applicative per l'integrazione delle domande.

    Riepilogando : 

    dal 1 giugno 2023 è possibile beneficiare  della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori, anche in caso di decesso di uno dei genitori purche siano soddisfatti tutti i seguenti requisiti:

    –  l’evento del decesso dell’altro genitore si è verificato in data non antecedente al quinquennio precedente rispetto alla data di presentazione della domanda di AUU;

    –  il genitore deceduto risultava al momento del decesso lavoratore[3] o pensionato (cfr. la circolare n. 23/2022);

    –  il genitore superstite risulta lavoratore al momento della domanda di AUU.

    La circolare fornisce anche alcuni esempi pratici 

    L'istituto sottolinea che  nel gestionale dell’AUU  sono state modifica alcune funzionalità per la gestione dei casi di decesso di uno dei due genitori  per ridurre la gravosità degli adempimenti e  assicurare la continuità nei pagamenti 

    In particolare, in caso di decesso di uno dei due genitori presenti nella domanda di AUU, l’Istituto provvederà in automatico al subentro del genitore superstite nella domanda e, all'eventuale  riconoscimento della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori.

    Per le domande già presentate da genitori vedovi per ottenere la maggiorazione occorre  integrare la domande in corso di validità al 1° giugno 2023, quindi non decadute, respinte o rinunciate a tale data con alcuni dati 

    Nelle ipotesi di decesso di entrambi i genitori o di decesso dell’unico genitore, in presenza di nuclei monogenitoriali è previsto il “subentro” nella domanda di AUU da parte dei seguenti soggetti:

    a)    affidatario del figlio;

    b)    tutore del figlio;

    c)     figlio maggiorenne per se stesso.

    ATTENZIONE In questi casi non non sussistono i presupposti per l’applicazione della maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori. La circolare precisa infine le modalita di subentro nella domanda del genitore richiedente da parte del genitore superstite.

    Assegno Unico figli:  Domanda e subentro genitore superstite

    Nella fase di presentazione della domanda dell’AUU da parte del genitore superstite, il servizio  automaticamente rileva che il codice fiscale del figlio è presente in una domanda decaduta per decesso dell’unico genitore indicato ie consente quindi di selezionare l’opzione per il subentro nella domanda originaria.

    In caso di subentro, il genitore richiedente è identificato come “genitore unico” con motivazione “Altro genitore deceduto/a” ed è assicurata, previa verifica dei requisiti, la continuità nell’erogazione delle mensilità dell’AUU con l’accredito automatico delle mensilità non erogate per decadenza della domanda originaria.

    ATTENZIONE Il subentro può essere effettuato entro un anno dalla data di decesso del genitore.

    Ai fini del riconoscimento della maggiorazione dell’assegno per i genitori titolari di redditi da lavoro per un periodo massimo di cinque anni dalla data del decesso dell’altro genitore, il genitore superstite titolare di redditi da lavoro deve dichiarare in domanda che il genitore deceduto risultava, al momento del decesso, lavoratore o pensionato.

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    Assegno unico 2025 regole e tabelle aggiornate

    Con  la circolare 33 2025 INPS comunica le nuove istruzioni e gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) spettanti per l’annualità 2025 aggiornati sulla base del comunicato ISTAT con variazione definitiva  dell'indice dei prezzi pari allo 0,8%. Gli incrementi  risultano minimi

    In allegato INPS fornisce le tabelle complete  degli importi dell'assegno e delle maggiorazioni per le diversa fasce di ISEE familiare 

    Qui le tabelle  complete  2024

    L'istituto ricorda che in considerazione della data in cui è stato pubblicato il comunicato ISTAT di cui sopra, il pagamento dell’AUU per il mese di gennaio e febbraio  2025 è stato effettuato sulla base dei valori del 2024 mentre a partire dal mese di marzo 2025 l’AUU viene pagato  con i valori aggiornati 

    Con la mensilità di marzo  verrà inoltre erogato l'eventuale  conguaglio dell’importo dell’AUU già pagato..

    Assegno unico universale: le regole generali

    L'assegno unico universale  destinato a TUTTE le famiglie con  figli, in sostituzione delle attuali forme di sostegno economico (assegni familiari detrazioni, bonus  ecc.)  è stato istituito dal d. lgs. n.  230-2021. 

    In particolare spetta:

    • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza e 
    • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
      • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
      • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
      • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
      • svolga il servizio civile universale;
    • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

    L'erogazione  degli assegni è iniziata  da marzo 2022.  Solo da marzo 2022 le detrazioni e assegni  al nucleo familiare sono stati abrogati prevedendo un regime transitorio con maggiorazioni  in vigore per fino al 2024 

    L'assegno unico figli è universale cioè  è destinato  a tutte le famiglie con figli  con importi progressivamente inferiori all'aumentare del reddito :

    In particolare è prevista 

    1.  una quota base minima  per tutte le famiglie con ISEE sopra i 40mila euro, fissata inizialmente a 50 euro per 1 figlio
    2. una quota variabile modulata in modo progressivo , sulla base dell'ISEE familiare: la soglia ISEE per avere  il trattamento massimo era pari nel  2022  a 15mila euro.

    Sono previste inoltre specifiche maggiorazioni  collegate al numero dei figli, alla disabilità, alle famiglie monogenitoriali  Vedi sotto esempi di importo 

    Va sottolineato che  :

    • gli importi dell'assegno e delle soglie Isee sono rivalutati annualmente  sulla base dell'indice ISTAT e che 
    • l'importo dell'assegno non rileva ai fini del reddito 

    Assegno unico 2025: la domanda per il rinnovo

    Le domande vanno presentate sul portale INPS a questo link oppure presso i patronati 

    Si ricorda che dal 2023   per chi già lo riceve non è necessario fare domanda ogni anno  per l'assegno unico a meno che non ci siano variazioni dei requisiti  della famiglia ovvero : 

    • maggior numero di figli, 
    • raggiungimento dell'età che li esclude dall' accesso (22 anni)
    • modifica dell’Isee cioè  variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare 

    ATTENZIONE  è necessario  comunque presentare  ogni anno all'INPS  la DSU per ottenere l'importo dell'assegno sulla base dell'ISEE aggiornato,  altrimenti dal, mese di marzo   viene garantito solo l'importo minimo previsto per  la fascia ISEE piu alta. 

    La presentazione dell'ISEE aggiornato entro  il  mese di giugno da diritto ad ottenere eventuali conguagli

     Per facilitare il processo, l’INPS consiglia ai richiedenti di presentare tempestivamente la DSU aggiornata, così da evitare ritardi nei pagamenti o l’erogazione dell’importo minimo in assenza di ISEE. 

    INPS fa presente che , la digitalizzazione dei servizi consente di gestire più agevolmente la propria posizione contributiva attraverso strumenti online e l’APP INPS Mobile, con la possibilità di aggiornare le informazioni in tempo reale. 

    Assegno unico esempi di importo 2024

    ISEE

     IMPORTI MENSILI 2024

    Assegno figli minori (1)

    Assegno figli 18-20 anni (2)

    Maggiorazione figli ulteriori al secondo (3)

    Maggiorazione figli non autosufficienti (4.1)

    Maggiorazione figli con disabilità grave (4.2)

    Maggiorazione figli con disabilità media (4.3)

    Maggiorazione figli 18-20 anni disabili (5)

    Assegno figli disabili a carico >21 anni (6)

    maggiorazione figli per madre di età <21 anni(7)

    Bonus secondo percettore di reddito (8)

    fino  a 

    17.090,61 euro

    199,4 

    96,9 

    96,9 

    119,6 

    108,2 

    96,9 

    91,2 

    96,9 

    22,8 

    34,1 

    da

    27.231,05

    a

    27.344,98

    148,1 72,2 68,1 119,6 108,2 96,9 91,2 72,2 22,8 21,9

    da

    37.599,35

    a

    37.713,28

    96,2 47,4 39,1 119,6 108,2 96,2 91,2 47,4 22,8 9,5

     

    Assegno Unico novità ed esempi importi 2025

    La circolare 33 ricorda che è confermata la neutralizzazione dell’ISEE per evitare che l’importo percepito dall’AUU riduca il valore dell’indicatore stesso. 

    Tra le principali maggiorazioni confermate per il 2025 figurano:

    •  l’aumento per figli con disabilità, 
    • il bonus per madri di età inferiore a 21 anni,
    •  la maggiorazione per il secondo percettore di reddito e 
    • l’incremento per i figli successivi al secondo. 

    Oltre a queste, si confermano specifiche maggiorazioni temporanee , come 

    • il supplemento del 50% per figli con meno di un anno di età, 
    • l’incremento del 50% per i nuclei con almeno tre figli e ISEE sotto la soglia massima, e 
    • la maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.

    Tabella AUU 2025

    Importi Assegno Unico Universale (AUU) 2025

    Fascia ISEE (€) Importo AUU figli minorenni (€) Importo AUU figli maggiorenni (18-20 anni) (€) Bonus secondo percettore (€) Maggiorazione figlio disabile grave (€) Maggiorazione genitore unico (€)
    Fino a 17.227,33 201,00 97,70 34,40 120,60 30,00
    18.375,83 – 18.490,67 194,60 94,70 33,00 109,10 28,00
    25.037,07 – 25.151,91 161,40 78,50 25,00 97,70 20,00
    33.191,34 – 33.306,18 120,60 59,10 15,20 80,00 15,00
    43.183,19 – 43.298,04 70,70 35,10 3,20 50,00 10,00
    20.500,00 – 20.600,00 185,00 90,00 30,00 115,00 25,00
    40.500,00 – 40.600,00 85,00 42,00 5,00 60,00 12,00

  • Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Congedi parentali all’80%: a chi spettano 3 mesi

    Nella legge di bilancio 2025 (approvata il 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri  e in vigore dal 1 gennaio come legge 207 2024) si evidenzia il rafforzamento dei sostegni alle famiglie con figli  con varie misur, sia nuove che già presenti negli anni scorsi. In particolare sono  da segnalare 

    • la previsione di una sorta di quoziente familiare per le detrazioni fiscali, che favorisce le famiglie.
    • la conferma della soglia di fringe benefit più alta per i lavoratori dipendenti con figli (2000 euro invece che 1000) 
    • la carta per i nuovi nati Bonus nascita da 1000 euro
    • il potenziamento del bonus asilo nido , grazie all'esclusione degli importi dell'assegno unico dal calcolo dell'ISEE

     Due  ulteriori novità  riguardano:

    • lo sgravio contributivo totale per le lavoratrici con figli  che si amplia alle lavoratrici autonome 
    • l'indennità maggiorata all'80 % per un terzo mese oltre ai due già previsti , nei congedi parentali facoltativi.

    Vediamo più in dettaglio questa ultima novità.

    Indennità congedo parentale le regole 2024

    La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) aveva previsto l'aumento dell’importo dell' indennità di congedo parentale fruibile per madri o padri  per un secondo mese,  sul totale dei 6  previsti entro il 6° anno di vita del  bambino. 

    Nello specifico l'indennità (ordinariamente fissata al 30% della retribuzione imponibile) è stata portata

    • all'80% per due mesi nel 2024 e 
    • all'80% per un mese e al 60% per un altro mese,  a regime, a partire dal 2025.

     La  novità  2024 è applicabile ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati che terminano i periodi di congedo  obbligatorio di maternità o, in alternativa, di paternità – di cui rispettivamente al Capo III e al Capo IV del DLgs. 151/2001 – successivamente al 31 dicembre 2023.

    Con la circolare 57 del 18 aprile 2024 Inps  aveva  fornito  le istruzioni operative  per i lavoratori del settore privato.

    Veniva precisato che l’indennità maggiorata spetta  alternativamente a entrambi i genitori. 

    Congedo parentale 2025: terzo mese indennizzato all’80

    Come detto la legge di bilancio continua il rafforzamento dei congedi parentali, con l'introduzione di:

    • aumento al 80% anche del secondo mese di congedo che avrebbe dovuto passare al 60% secondo le norme in vigore e di 
    • un terzo mese , sempre indennizzato all'80% dello stipendio, che si aggiunge ai due già previsti. 

    Questo beneficio secondo il testo entrato in consiglio non sarà temporaneo ma  diventerà strutturale 

    Si conferma che potrà essere fruito da entrambi i genitori, sempre  entro i sei anni di vita del figlio o entro sei anni dall'adozione o affidamento, purche terminino il congedo obbligatorio dopo il 31 12 2024 . 

    Restano invariati i restanti mesi di congedo, indennizzati al 30% ( per un massimo di 10 complessivamente).

    Si attendono ancora le istruzioni dettagliate INPS per l'applicazione da parte dei datori di lavoro.

    Tabella riepilogo: a chi spettano 3 mesi di congedo all’80%?

    Come detto la nuova misura è valida per chi completa il periodo di maternità o paternità obbligatoria dopo il 31 dicembre 2024, quindi dal 2025.

    Vediamo  come si applicano le regole sul  congedo indennizzato  a seguito dell'evoluzione normativa:

    Prima del 2023: Solo 9 mesi retribuiti al 30%, da utilizzare entro i 12 anni del figlio.

    1. 2023: Introdotto 1 mese retribuito all’80%, utilizzabile entro i 6 anni del figlio, oltre agli 8 mesi al 30%.
    2. 2024: I mesi all’80% diventano 2, utilizzabili fino ai 6 anni del figlio, con gli altri 7 mesi al 30%.
    3. 2025: Si arriva a 3 mesi retribuiti all’80%, più 6 mesi al 30%, entro i 12 anni.

    Differenze tra i lavoratori

    Le regole variano in base alla data di fine del periodo obbligatorio di maternità/paternità:

    • 2022 o precedenti**: Restano valide solo le vecchie regole (9 mesi al 30%).
    • 2023-2024: Accesso graduale ai mesi con indennizzo all’80%, fino a 2 mesi nel 2024.
    • 2025 e oltre: Pieno accesso alle nuove regole con 3 mesi all’80%.

    Anno di Fine Astensione Obbligatoria Mesi Retribuiti all'80% Mesi Retribuiti al 30% Utilizzabili Entro
    2022 o precedenti 0 9 12 anni del figlio
    2023 1 8 6 anni (80%), 12 anni (30%)
    2024 2 7 6 anni (80%), 12 anni (30%)
    2025 e oltre 3 6 6 anni (80%), 12 anni (30%)

  • Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Domanda Assegno Unico: nuova videoguida personalizzata

    Continuano le novità  sulla procedura i domanda  dell'Assegno unico universale per i figli  che diventa ancora piu semplice e intuitiva .  Dopo il  Messaggio n. 4253 del 13 dicembre 2024 .INPS  comunica di aver ha predisposto anche una videoguida personalizzata   destinata a coloro che riceveranno il primo pagamento mensile dell’AUU a seguito della presentazione della domanda e viene reso disponibile automaticamente dopo l’invio della disposizione di pagamento.

    Vediamo le ultime  comunicazioni dell'Istituto in merito,  ricordando che non cambiano le modalità di accesso  al servizio,  che comprende sia l'invio delle richieste che la consultazione delle domande già presenti , ed  è accessibile tramite:

    Domanda Assegno Unico: Gestione IBAN , modifiche, subentri

    1. Integrazione al Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI)

    La gestione dei pagamenti è stata semplificata grazie all’integrazione con la piattaforma  SUGI.  Ad  esempio, durante la presentazione o la modifica della domanda, è possibile selezionare uno degli IBAN già registrati presso l’INPS per altre prestazioni o fornire un nuovo IBAN.

    2. Accredito diretto al tutelato

    I tutori di minori o soggetti interdetti possono ora indicare un IBAN intestato o cointestato al soggetto tutelato per ricevere l’accredito diretto dell’assegno.

    3. Semplificazione della presentazione della domanda

    Ottimizzazioni sono state introdotte per le domande che prevedono maggiorazioni per:

    • Nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000 euro.
    • Genitori entrambi lavoratori.

    In particolare, se i genitori sono gli stessi per tutti i figli nella domanda, l’acquisizione delle informazioni è più semplice e veloce.

    4. Subentro del genitore superstite

    In caso di decesso del genitore richiedente:

    • Se l’assegno era percepito al 50%, il genitore superstite riceverà automaticamente l’intero assegno dal mese successivo.
    • Se l’assegno era percepito al 100% dal genitore deceduto, è necessario verificare la responsabilità genitoriale dell’altro genitore. Il sistema crea una nuova domanda d’ufficio, che viene messa in stato di “Evidenza al cittadino” affinché il genitore superstite possa confermare la responsabilità genitoriale tramite un flag.

    Assegno unico: modifiche in caso di morte di un genitore

    Con il messaggio 2304  del 20 giugno 2024  INPS aveva   comunica il rilascio  di nuove funzioni per la gestione della maggiorazione prevista per le famiglie  con due genitori lavoratori, nel caso venga successivamente a mancare uno dei genitori.

    L'istituto precisa che 

    • In caso di presentazione di una nuova domanda di assegno unico e universale da parte di un nucleo familiare monogenitoriale, con motivazione "altro genitore deceduto”, la procedura propone la compilazione di un ulteriore campo con il codice fiscale del genitore deceduto, 
    • Nell’ipotesi di domanda già presentata da un nucleo familiare monogenitoriale per decesso dell’altro genitore, il richiedente riceve una  comunicazione della possibilità di integrare la stessa al fine di usufruire della maggiorazione in esame. L’integrazione con il codice fiscale del genitore deceduto può essere effettuata accedendo alla sezione "Consulta e gestisci le domande già presentate", e selezionando la voce "Modifica" e successivamente “Scheda”.
    • Viene richiesto  nel caso  non sia trascorso più di un quinquennio dall’evento,  di firmare una autodichiarazione sullo svolgimento di attività lavorativa 

    Si precisa anche che nel caso in cui il decesso di uno dei due genitori avvenga in corso di fruizione della prestazione di AUU, l’Istituto provvede in automatico al subentro del genitore superstite nella domanda e continua a riconoscere la maggiorazione per genitori entrambi lavoratori.

    La maggiorazione viene erogata per i periodi successivi al 1° giugno 2023 fino al termine del quinquennio successivo all’evento del decesso e nell'ambito del limite di godimento dell'assegno unico e universale.

    L'istituto chiariva infine le modalità di subentro in caso di decesso del genitore richiedente con ripartizione al 100 per cento per provvedimento giudiziario.

    Domanda di AUU e subentro di un nuovo Patronato

    Con il messaggio 1108 del 14 marzo 2024 INPS aveva  comunicato   la disponibilità di una nuova funzione   nella procedura di domanda di assegno unico e universale per i figli a carico. In particolare diventa possibile conferire ai patronati il mandato di assistenza per modifiche a domande  che fossero già state presentate in autonomia o da un diverso  Patronato.

    La funzione  “Subentro Patronato” ed è disponibile  per gli operatori di Patronato nella sezione “Consulta e gestisci le domande già presentate”, alla voce “Subentro Patronato”. Necessario pero che il richiedente  abbia fornito i dati di contatto  nell'area MYinps per consentire la controverifica  in tempo reale della modifica 

    La nuova funzionalità viene anche  rilasciata per gli operatori delle Strutture territoriali dell’Istituto che possono  gestire le richieste di subentro  dal cittadino nel caso  non siano presenti i dati  di contatto 

    Gli operatori del nuovo patronato Per accedere alla funzionalità  Subentro devono inserire :

    • il numero della domanda 
    • il codice fiscale del richiedente, 
    •  cliccare sul pulsante “Subentro Patronato” e confermare con codice  numerico di riscontro che viene condiviso con il richiedente tramite SMS per conferma del nuovo incarico . 

    ATTENZIONE A questo fine necessario che i contatti del richiedente l’Assegno Unico siano correttamente inseriti e aggiornati nella sezione “Contatti” dell’area riservata MyINPS nel sito istituzionale www.inps.it. In caso contrario, il cittadino deve rivolgersi alla Struttura territoriale INPS per procedere direttamente 

    Per il subentro , l’operatore di Patronato deve allegare in procedura il mandato di assistenza e rappresentanza mediante la funzionalità “Scegli file” e confermare l’operazione.

     Conclusa la fase di caricamento della documentazione e dopo avere confermato di avere ricevuto il mandato di assistenza, la domanda è immediatamente visibile nell’elenco delle domande gestite dall’Istituto di Patronato subentrante.

    Inoltre, nel corso della giornata viene inviata all’Istituto di Patronato uscente una PEC per informarlo che il cittadino ha conferito mandato ad altro soggetto.

    Assegno unico la video guida personalizzata

    La nuova video guida è stata progettata per dare ai neogenitori e più in generale ai nuovi richiedenti, destinatari di primo pagamento dell’AUU piena consapevolezza dei propri diritti (anche mediante pop up di approfondimento) e per facilitarli nell’uso autonomo dei servizi online, ai quali possono accedere nella scena finale tramite i quattro pulsanti (call to action) di seguito indicati:

    • MyINPS, per monitorare le notifiche dei successivi pagamenti che saranno disposti;
    • ISEE precompilato, per presentare una nuova DSU e ottenere l’ISEE, riferimento essenziale per il calcolo dell’AUU;
    • Modifica e consulta la domanda di Assegno Unico Universale che hai già presentata, per variare la modalità di pagamento (nel caso l’utente abbia scelto il bonifico domiciliato e l’importo dell’AUU spettante sia superiore a 1000 euro);
    • Portale delle Famiglie, per richiedere altre prestazioni come, ad esempio, i congedi parentali.

    Due le modalità indicate dall'INPS nel messaggio per ACCEDERE ALLA VIDEO GUIDA PERSONALIZZATA E INTERATTIVA

    1. da SMS/EMAIL di notifica >www.inps.it> MyINPS (autenticazione con codice fiscale e credenziali SPID/CIE/CNS) > avviso PRIMO PAGAMENTO ASSEGNO UNICO UNIVERSALE >leggere l’avviso e cliccare sul link per aprire la video guida
    2.  su App IO e INPS mobile (autenticazione con codice fiscale e credenziali SPID/CIE/CNS) > Notifica avviso > leggere l’avviso “PRIMO PAGAMENTO ASSEGNO UNICO UNIVERSALE” e cliccare su “VAI AL VIDEO” 

  • Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Congedo paternità obbligatorio: chiarimenti sulla prescrizione

    A seguito di richieste di chiarimenti giunte dagli uffici territoriali INPS ha pubblicato il messaggio 4301 che precisa i termini di prescrizione e decadenza applicabili al congedo di paternità obbligatorio  previsto dall’articolo 27-bis del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, che  sono annuali e in questo differiscono dai termini ordinari delle prestazioni INPS.

    Prescrizione del congedo di paternità obbligatorio

    Il termine di prescrizione del congedo di paternità obbligatorio è di un anno , in deroga al regime ordinario disposto dal codice civile, come per  per l’indennità di malattia.

    L'istituto precisa che questo termine deriva  dalla giurisprudenza di legittimità che riconosce un collegamento, sul piano normativo, in base al richiamo operato dall’articolo 29, comma 2, del T.U. sulla maternità e paternità,  all’articolo 22, comma 2  dello stesso Testo Unico

    Ricordiamo che la prescrizione è la  durata di un diritto che puo essere sospesa

    Decadenza congedo obbligatorio padri

    Anche per quanto riguarda la  decadenza ( che  consiste  invece nel termine  perentorio entro il quale va esercitato un diritto e non puo essere interrotto dai soggetti coinvolti), si conferma l’applicazione del termine sostanziale annuale di cui all’articolo 47, terzo comma, del D.P.R. 30 aprile 1970, n. 639  sulla base di orientamenti  della giurisprudenza di legittimità in materie analoghe . La motivazione di questo termine spiega l'istituto è dovuta alla natura intrinseca di tale prestazione, che è una  forma di previdenza non pensionistica e a carattere temporaneo, parificata al  termine entro il quale viene goduto il congedo di maternità.