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Assegno di inclusione 2025: regole rinnovo e conferma del bonus
Dal primo gennaio 2024 è in vigore l’Assegno di inclusione (ADI), misura nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che prevede un sostegno economico accompagnato da percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Per i nuclei familiari che hanno iniziato a beneficiare dell’ADI sin dal primo mese di applicazione, la prestazione sta giungendo al termine del primo ciclo di erogazione, fissato per legge in 18 mensilità.
Questo significa che, per chi ha ricevuto il primo pagamento a gennaio 2024, la mensilità di giugno 2025 rappresenta l’ultima del primo periodo.
In conformità al D.L. n. 48/2023, è previsto un mese di sospensione obbligatoria al termine delle 18 mensilità prima di poter accedere al rinnovo per ulteriori 12 mesi.
La scorsa settimana il ministro Calderone ha annunciato l'intenzione di superare la sospensione prevista stanziando fondi per un bonus mensile extra che coprirà anche l'assegno per il mese di stop.
Domanda di rinnovo ADI luglio 2025: come presentarla
Nel messaggio 2052 del 27 giugno 2025, INPS ricorda che, dal 1° luglio 2025, possono presentare una nuova domanda di rinnovo i beneficiari che hanno ricevuto tutte le 18 mensilità dell’ADI, a partire da gennaio 2024.
L’INPS invia un SMS di avviso agli interessati. La nuova prestazione decorrerà dal mese successivo alla domanda; i primi pagamenti, in caso di esito positivo, sono previsti per il 14 agosto 2025.
Se il nucleo familiare non ha subito cambiamenti (a parte nascite o decessi), non è necessario iscriversi nuovamente al SIISL né firmare un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD). Verranno considerati validi quelli già sottoscritti con la precedente domanda. Se il richiedente compila comunque un nuovo PAD, questo sarà trattato come aggiornamento.
In caso di variazione del nucleo familiare, valgono le regole ordinarie: obbligo di iscrizione al SIISL e sottoscrizione del PAD.
Per la compilazione si utilizza lo o stesso modello già previsto per la prima domanda.
- tramite il portale dell’INPS con credenziali SPID, CIE, CNS o eIDAS, oppure
- con il supporto di CAF e Patronati.
Può presentarla lo stesso richiedente o un altro maggiorenne del nucleo originario.
Eventuali certificazioni di svantaggio già utilizzate devono essere ancora valide. In caso di scadenza, bisogna avere nuova documentazione prima della presentazione.
Se si vuole mantenere la suddivisione individuale del beneficio (carta ADI) tra più membri, la richiesta va ripetuta nella nuova domanda.
Obbligo di presentazione ai Servizi Sociali
Resta valido l’obbligo di presentarsi ai Servizi Sociali entro 120 giorni dalla presentazione della domanda (decorrenza coincidente con la data del nuovo invio). Per nuclei fragili, saranno previste modalità alternative di contatto.
Come già previsto, le prime tre mensilità saranno comunque erogate se la domanda viene accolta in prossimità della scadenza dei 120 giorni.
Per agevolare la comprensione delle modalità di rinnovo, sono disponibili brochure informative, locandine e una sezione aggiornata sul sito “ADI Operatori”, oltre a un sistema multilivello di assistenza (sul sito Urponline del Ministero, il contact center INPS telefonico e chatbot interattivi).
Assegno di inclusione – ADI – come funziona
Ricordiamo che l'ADI consiste in un contributo economico destinato solo alle famiglie in cui ci sono componenti fragili o svantaggiati come:
- minori,
- anziani sopra i sessant'anni,
- disabili.
L'importo è proporzionato all'ISEE familiare (che non deve superare i 9360 e al numero di componenti , con un minimo di 480 euro mensili cui si aggiungono 3360 euro annui di contributo affitto. Vedi tutti i requisiti aggiornati in dettaglio nell'articolo Assegno inclusione e SFL 2025 soglie e istruzioni
Dura 18 mesi con stop di 1 mese e possibili rinnovi di ulteriori 12 mesi.
Viene erogato con una Carta elettronica come il Reddito di cittadinanza.
Per ottenerlo è necessario:
- fare domanda all'INPS
- iscriversi sul portale SIISL che è la piattaforma cui fanno capo tutti gli enti che intervengono con diversi strumenti di inserimento sociale e lavorativo ( INPS, servizi sociali dei comuni Agenzie per il lavoro)
ATTENZIONE necessario essere in possesso di un ISEE aggiornato, Necessario ogni anno procurarsi entro febbraio la DSU aggiornata ai fini ISEE per continuare a ricevere l'assegno di inclusione nei mesi successivi. per le domande presentate fino a febbraio se non si dispone di un ISEE valido, la verifica dei requisiti si basa sull'ISEE valido al 31 dicembre dell'anno precedente
L'assegno di inclusione richiede comunque che i componenti della stessa famiglia "occupabili" cioè tra i 18 e i 59 anni debbano firmare un patto di attivazione per lavoro o formazione o lavori socialmente utili.
L'erogazione del contributo è prevista entro 120 giorni dalla domanda, dopo che i componenti del nucleo familiare tra 18 e 59 anni, senza figli minori, sono stati convocati dai Servizi sociali per un’analisi della situazione e la firma del Patto di attivazione .
Bonus ADI straordinario: le ultime notizie
Nel contesto del rinnovo dell’ADI, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone aveva annunciato un’importante novità: il Governo intende superare la sospensione obbligatoria prevista dal decreto istitutivo. Infatti nel Consiglio dei Ministri del 30 giugno, è stata proposta una norma che introduce un contributo straordinario destinato ai nuclei familiari il cui primo ciclo di fruizione dell’ADI termina nel 2025.
Tale misura, ha dichiarato Calderone, "mira a rafforzare l'impegno del Governo a sostegno delle categorie fragili", in coerenza con quanto già previsto nella Legge di Bilancio 2025, che ha incrementato l’importo mensile dell’assegno. Il contributo straordinario, quindi, servirà a colmare il mese di sospensione, evitando interruzioni nel sostegno economico, e rappresenta un ulteriore passo nella costruzione di un sistema più equo e continuativo a favore dei nuclei più vulnerabili della società.
Il comunicato ministeriale del 1 luglio ha confermato lo stanziamento di 234 milioni di euro per finanziare la misura annunciata. Si attendono ora indicazioni operative dall'INPS.
Nella recente relazione annuale INPS viene evidenziato che nel primo anno di attuazione ADI ha interessato oltre 1,84 milioni di persone, con 766mila nuclei familiari beneficiari.
Allegati: -
Bonus Friuli 350 euro ai pensionati: le regole INPS
Inps informa con il messaggio n. 720 del 27 febbraio 2025 che è stato firmata con la Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia una convenzione per l'erogazione di un sussidio economico annuale ai pensionati con redditi più bassi previsto dall’articolo 7, commi da 59 a 64, della legge regionale 7 agosto 2024, n. 7
Il sostegno è rivolto a chi riceve pensioni pari o inferiori al trattamento minimo, assegni sociali o pensioni di inabilità per invalidità civile. (sotto ulteriori dettagli sui requisiti).
Bonus Friuli ai pensionati: la convenzione per i versamenti
La convenzione, approvata con la Delibera del Consiglio di Amministrazione INPS n. 139 del 18 dicembre 2024, definisce in dettaglio la collaborazione tra Regione e INPS per la gestione e il pagamento del sussidio.
La sua validità è dal 30 dicembre 2024 fino al 31 dicembre 2026, salvo necessità di prolungamento per concludere le attività previste.
Per garantire il pagamento del sussidio, la Regione deve versare all’INPS le somme necessarie almeno 15 giorni prima dell’erogazione, comprese le spese di gestione indicate nell’articolo 5 della convenzione.
L’INPS verifica la disponibilità dei fondi prima di procedere ai pagamenti.
Inoltre, la Regione trasferisce un 5% in più rispetto all’importo previsto per coprire eventuali nuovi beneficiari riconosciuti dopo la comunicazione dell’INPS. La Regione rimborsa all’INPS un importo fisso di 5,26 euro per ogni beneficiario, oltre ai costi di sviluppo informatico (16.000 euro per il 2024 e 5.000 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026).
Le spese per il pagamento del sussidio variano: 0,03 euro per bonifico su IBAN e 3,84 euro per bonifico domiciliato presso Poste Italiane. I rimborsi sono regolati su base annuale e la Regione ha 30 giorni di tempo per saldare le note di debito presentate dall’INPS.
L’INPS fornirà alla Regione un rendiconto annuale con i dettagli sui beneficiari e gli importi erogati. Gli importi dei pagamenti non andati a buon fine saranno reintegrati nella disponibilità finanziaria. Eventuali somme versate in eccesso all’INPS verranno restituite alla Regione.
Il sussidio è considerato un aiuto di tipo assistenziale per cui in base all’articolo 34, comma 3, del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 601, è esente dalle imposte sul reddito.
Bonus Friuli ai pensionati: a chi spetta, come si ottiene
La Regione ha stabilito l'erogazione di un bonus annuale da 350 euro per sostenere i titolari di pensioni INPS il cui importo risulti inferiore o pari al trattamento minimo e con un’ attestazione di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, eroga, iper il triennio 2024-2026.
I requisiti per beneficiare della misura sono i seguenti ::
- 1) essere residenti in Friuli Venezia Giulia;
- 2) essere titolari di una pensione, erogata dall’INPS, di invalidità, vecchiaia, superstiti o di pensione sociale, assegno sociale o pensione di inabilità per gli invalidi civili, il cui importo risulti inferiore o pari al trattamento minimo;
- 3) essere in possesso di un’attestazione ISEE in corso di validità o aver presentato la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) con un valore pari o inferiore a 15.000,00 euro.
- I requisiti devono essere posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente all’erogazione del sussidio.
Solo per l'anno 2024, in via di prima applicazione, i requisiti (residenza in regione, titolare di pensione "minima" e l'ISEE pari o inferiore a 15.000 euro) devono essere posseduti alla data di entrata in vigore del regolamento (5 dicembre 2024).
Per avere il sussidio non è necessario presentare la domanda, poiché l’INPS procede d'ufficio all’individuazione dei beneficiari, in possesso dei requisiti previsti, attingendoli dalle proprie banche dati e comunica il numero dei beneficiari alla Regione, che trasferisce le risorse all’INPS per l’erogazione.
Il sussidio annuale viene liquidato dall’INPS in un’u nica soluzione, nel mese di giugno di ciascun anno, con le stesse modalità utilizzate per il pagamento dellepensioni o indennità
La tempistica di erogazione del sussidio relativo all'anno 2024 è in fase di definizione.
Il sussidio, erogato a titolo assistenziale, è esente dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) e dall’imposta locale sui redditi, ai sensi dell'articolo 34, comma 3, del Dpr n. 601/1973.
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Iscrizione disoccupati al SIISL: nuove precisazioni INPS
Il Portale SIISL (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa) previsto dal Decreto Lavoro 48 2023 è nato per contribuire a gestire i percorsi di inclusione lavorativa collegati all'Assegno di Inclusione (ADI) e del Supporto Formazione Lavoro SFL che hanno sostituito il precedente Reddito di Cittadinanza.
Negli ultimi mesi , anche grazie all'intelligenza artificiale, sta evolvendo verso una gestione piu ampia del mercato del lavoro con accesso generalizzato a tutti i cittadini in cerca di occupazione e aziende alla ricerca di personale.
E' stato pubblicato a questo fine il decreto ministeriale 174 del 21 novembre 2024 con le modalità attuative di questa implementazione
Il 29 novembre 2024 INPS ha pubblicato il messaggio di istruzioni 4011-2024 sull'iscrizione automatica al SIISL per i percettori di NASPI e DISCOLL e con il messaggio 666 del 27.2.2025 chiarisce la gestione di alcune problematiche tecniche segnalate dagli utenti (vedi ultimo paragrafo).
La piattaforma SIISL per l’assegno di inclusione ADI e SFL
Come detto originariamente il portale SIISL ha funzionato come punto di accesso digitale per l'attivazione dei percorsi personalizzati obbligatori per i beneficiari dei sostegni Assegno di inclusione e Supporto formazione Lavoro.
Il SIISL permette ai beneficiari di:
- Iscriversi alla piattaforma;
- Ricevere comunicazioni sull'esito dell'istruttoria delle loro domande di ADI;
- Sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) in seguito all'accettazione della domanda;
- Organizzare il primo appuntamento con i servizi sociali per avviare il percorso di inclusione, necessario per non incorrere in sospensioni del beneficio;
- Accedere a informazioni sullo stato della domanda e sulle attività previste dal progetto di inclusione sociale.
La piattaforma SIISL non solo agevola la gestione del Patto di attivazione Digitale ma offre anche un servizio di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro, mirando a reintegrare nel mercato del lavoro coloro che percepiscono sussidi. È progettata per assistere i beneficiari nella ricerca attiva di opportunità lavorative e nella partecipazione a iniziative di formazione, garantendo l'incrocio tra le opportunità di lavoro disponibili e le esigenze dei beneficiari.
Per accedere al SIISL, gli utenti devono collegarsi al sito dell'INPS e identificarsi tramite SPID, CIE o CNS. Si puo accedere solo DOPO aver presentato domanda di ADI o SFL
Una volta effettuato l'accesso, si viene reindirizzati alla sezione riservata della piattaforma, dove è possibile procedere con le varie fasi di gestione della domanda di Assegno di Inclusione o del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL).
ADI e SFL: ricordiamo cosa sono
SUPPORTO FORMAZIONE E LAVORO
È una misura istituita a decorrere dal 1° settembre 2023 che prevede un contributo economico concesso a seguito della partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate, ai cittadini in particolare difficoltà economica .
In particolare è destinato a
- persone di età compresa tra i 18 e i 59 anni
- con un valore ISEE non superiore ai 6000 euro,
- privi dei requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione (ADI) oppure a singoli componenti dei nuclei percettori di ADI che decidono di partecipare ai percorsi di inclusione purché non siano calcolati nella scala di equivalenza applicata ai nuclei
ASSEGNO DI INCLUSIONE
l'Assegno di inclusione (ADI) è in vigore dal 1° gennaio 2024, come misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell'ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all'adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
E' riconosciuto ai nuclei familiari con un valore di ISEE non superiore a 9.360 euro, in cui almeno uno dei componenti sia in una delle seguenti condizioni:
- Disabilità
- Minorenne
- Di svantaggio e inserita in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione.
Necessaria anche la residenza in Italia da almeno 5 anni di cui gli ultimi due in via continuativa.
Le novità nel SIISL grazie all’intelligenza artificiale
La piattaforma SIISL, ha recepito qualche mese fa una novità significativa ovvero l'uso dell'Intelligenza Artificiale (IA) per migliorare l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Lo ha annunciato INPS nel messaggio 1358 del 5 aprile 2024
Le principali Novità possibili grazie all'Intelligenza Artificiale sono le seguenti:
- Personalizzazione dell'Offerta di Lavoro: L'IA analizza i profili dei beneficiari del Supporto Formazione e Lavoro (SFL) e dell'Assegno di Inclusione (ADI), proponendo offerte di lavoro che meglio si adattano alle loro competenze professionali.
- Indice di Affinità: Gli utenti e le Agenzie per il Lavoro visualizzeranno un indicatore che mostra il livello di compatibilità tra il curriculum vitae dell'utente e l'offerta di lavoro, basato su algoritmi di apprendimento automatico che analizzano la vicinanza semantica tra i testi.
- Variabili di Confronto: Questo sistema prende in considerazione diversi fattori, come formazione, esperienza lavorativa, vicinanza geografica, competenze e aspirazioni, tra gli altri, utilizzando 18 variabili per confrontare i curricula con le proposte di lavoro.
- Miglioramento Continuo: L'INPS, in collaborazione con il Ministero del Lavoro, Sviluppo Lavoro Italia e Inapp, prevede ulteriori sviluppi per affinare il meccanismo di matching e la qualità dei corsi di formazione, anche tramite l'uso di mappe aggiornate delle competenze a livello nazionale ed europeo.
SIISL: novità per percettori NASPI e DISCOLL e datori di lavoro
In attuazione degli articoli 25 e 26 del Decreto Coesione, il D.M. 21 novembre 2024 n. 174 fissa al 24 novembre la data a partire dalla quale la domanda di NASpI e DIS-COLL (una volta accolta e in pagamento) porterà all'iscrizione d'ufficio alla piattaforma SIISL, con l'obiettivo di promuovere la riqualificazione professionale dei beneficiari dell'indennità e facilitare un loro più efficace reinserimento nel mercato del lavoro.
Dal 18 dicembre 2024 poi, la piattaforma sarà aperta a tutti i cittadini italiani e stranieri che volontariamente potranno caricare il proprio curriculum vitae e manifestare interesse a svolgere un’attività lavorativa o formativa.
Lo stesso decreto a firma del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone indica inoltre
- le modalità e
- le condizioni attraverso cui i datori di lavoro possono pubblicare su SIISL le proprie ricerche di personale.
Anche le posizioni vacanti pubblicate dai datori di lavoro su altre piattaforme pubbliche nazionali e internazionali saranno inserite nel sistema.
Il decreto precisa infine i limiti e le garanzie nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per indirizzare gli utenti verso opportunità formative e lavorative nel pieno rispetto dei dati personali secondo la normativa GDPR.
"Il nostro obiettivo è il lavoro: la piattaforma SIISL è uno strumento per ottimizzare l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro e formazione – ha dichiarato il Ministro Calderone -; con questo decreto consolidiamo la creazione di un unico sistema digitale a livello nazionale che supera le parcellizzazioni finora esistenti e in prospettiva consentirà di mappare fabbisogni formativi, tipologie di corsi offerti e di competenze ricercate, oltre che di lavoratori alla ricerca di un nuovo impiego. Un’operazione di trasparenza e quindi anche legalità, che aiuterà ad avere una visione di sistema fondamentale per affrontare le grandi transizioni in corso nel mondo del lavoro".
Iscrizione automatica disoccupati: nuove precisazioni
Con il messaggio n. 4011/2024, l'INPS ha comunicato le modalità di iscrizione automatica dei beneficiari di NASpI e DIS-COLL alla piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), operative dal 24 novembre 2024.
L'iscrizione decorre dalla data di inizio della prestazione, viene effettuata direttamente dall’INPS. Gli utenti possono aggiornare i propri dati direttamente sulla piattaforma, che verifica le informazioni inviate.
Adempimenti obbligatori per i beneficiari
Entro 15 giorni dall’avvio della prestazione, il beneficiario deve accedere alla piattaforma SIISL per completare la compilazione del curriculum vitae, sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale e fornire le informazioni necessarie per il Patto di Servizio Personalizzato, che sarà successivamente finalizzato dal Centro per l’Impiego. In caso di mancato rispetto dei termini, il sistema invia un ulteriore sollecito per invitare l'utente a prendere contatti con il Centro per l’Impiego. Sebbene non siano previste sanzioni immediate, eventuali inadempienze non giustificate possono comportare segnalazioni
Accesso alla piattaforma e opportunità disponibili
L’accesso alla piattaforma SIISL è garantito per tutta la durata della prestazione NASpI o DIS-COLL. In caso di cessazione definitiva della prestazione, l’iscrizione viene archiviata per cinque anni, mentre in caso di sospensione la registrazione rimane attiva. Una volta iscritto, il beneficiario può accedere a offerte di lavoro e opportunità formative, visibili a prescindere dalla stipula del Patto di Servizio Personalizzato. Le proposte non comportano effetti automatici rispetto alle condizionalità.
AGGIORNAMENTO 27.2.2025
Con il messaggio n. 666/2025, indirizzato alle sedi territoriali l’Istituto specifica che attualmente possono trascorrere fino a quattro giorni lavorativi tra il pagamento della NASpI o DIS-COLL e l’iscrizione effettiva al SIISL. Ciò significa che, pur avendo ricevuto il pagamento, l’utente potrebbe temporaneamente non risultare registrato nel sistema e quindi non riuscire ad accedere alla piattaforma. Tuttavia, l’INPS rassicura che questo disguido si risolve in pochi giorni, e che a breve queste tempistiche saranno ridotte a sole 24 ore.
In ogni caso questo non comporta conseguenze negative, poiché il periodo di 15 giorni previsto dal DM 174/2024 per accedere alla piattaforma decorre solo dal momento in cui la richiesta di NASpI o DIS-COLL viene effettivamente registrata nel SIISL. Inoltre, il mancato o tardivo completamento delle attività richieste sulla piattaforma non comporta l’applicazione di sanzioni legate alla condizionalità
Inoltre per quanto riguarda le difficoltà riscontrate da alcuni utenti nel completare il Patto di attivazione digitale (PAD), l’INPS segnala che il problema potrebbe derivare da una discrepanza tra i dati presenti nei sistemi regionali. In questi casi si consiglia di rivolgersi al proprio Centro per l’impiego.
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Assegno inclusione e SFL: soglie, pagamenti e istruzioni 2025
La legge di bilancio 2025 ha introdotto alcune novità volte a migliorare l’efficacia del sistema di welfare.
In particolare: da un lato, sono stati ristretti i criteri per l'accesso alla NASpI (l'indennità di disoccupazione dei dipendenti) al fine di evitare abusi; parallelamente, si prevede l’ampliamento dei beneficiari e l’aumento dei sostegni economici per Assegno di inclusione e Supporto formazione lavoro per offrire un sostegno più equo e inclusivo per le famiglie e le persone in cerca di occupazione
Il 16 gennaio INPS ha pubblicato un messaggio di chiarimenti su quest'ultimo aspetto e il calendario dei prossimi pagamenti di ADI e SFL a gennaio
Con il messaggio 595 del 17 febbraio sono stati forniti alcuni esempi pratici di calcolo .(vedi terzo paragrafo)
Vediamo in sintesi nei paragrafi che seguono.
Novità 2025 Assegno di inclusione
Le Modifiche all'Assegno di Inclusione (ADI) sono le seguenti
Incremento della soglia ISEE: Passa da 9.360 euro a 10.140 euro.
Aumento del reddito familiare ammesso:
- Da 6.000 euro a 6.500 euro.
- Da 7.560 euro a 8.190 euro per nuclei con tutti i membri di età ≥ 67 anni o con disabilità grave/non autosufficienza.
Maggiore accesso per nuclei in affitto:
- Soglia di reddito familiare elevata a 10.140 euro per chi risiede in abitazioni in locazione (registrate nella DSU).
- Incremento dell'integrazione al reddito per affitti Da 3.360 euro a 3.640 euro.
- Incremento massimo da 1.800 euro a 1.950 euro per nuclei con membri ≥ 67 anni o con disabilità.
Novità 2025 per il Supporto Formazione e lavoro
Sono previsti per il contributo economico del Supporto Formazione Lavoro :
- un innalzamento delle soglie economiche: ISEE e reddito familiare elevati da 6.000 euro a 10.140 euro.
- Incremento dell'importo mensile: Da 350 euro a 500 euro.
- Proroga della durata del contributo economico: Possibilità di estensione del limite massimo di 12 mesi per ulteriori 12 mesi, legata alla partecipazione a corsi di formazione, con erogazione del beneficio fino al termine del corso.
ADI e SFL: Calendario pagamenti gennaio – febbraio 2025
Il messaggio INPS precisa che le nuove soglie economiche e gli importi aggiornati si applicano dal 1° gennaio 2025, anche per domande già in corso.
Questi interventi rispondono alle difficoltà evidenziate nei primi mesi di attuazione delle nuove misure: mentre l’Adi si avvicina agli obiettivi prefissati (a giugno erano stati raggiunti 697mila beneficiari su 737mila previsti), il Sfl risulta ancora ampiamente sotto il target, con soli 92.683 beneficiari rispetto ai 322mila attesi per il 2024.
Le nuove tempistiche di pagamento per gennaio 2025 sono le seguenti:
- 15 gennaio: Pagamento delle mensilità arretrate di ADI (competenza anteriore a gennaio 2025).
- 17 gennaio: Pagamento di eventuali arretrati SFL e mensilità di dicembre 2024.
- 27 gennaio: Pagamenti relativi a gennaio 2025, con applicazione delle nuove soglie e importi per :
- le nuove domande di accesso alla misura di ADI presentate nel mese di dicembre 2024, con esito positivo dell’istruttoria, per le quali risulti sottoscritto, sempre nel mese di dicembre, il patto di attivazione digitale (PAD)
- le nuove domande di SFL (purché risulti attiva un’iniziativa formativa o lavorativa e a seguito di verifica positiva dell’istruttoria e di sottoscrizione del PAD e del patto di servizio personalizzato);
- le mensilità di rinnovo delle domande di ADI e di SFL in corso di erogazione di competenza del mese di gennaio 2025, con nuove soglie maggiorate previste dalla legge di Bilancio 2025.
ADI e SFL esempi di calcolo del reddito
A seguito degli interventi relativi alle misure dell'Assegno di Inclusione (ADI) e del Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) previsti dalla Legge di Bilancio 2025, l'INPS con Messaggio n. 595 del 17 febbraio 2025 interviene ad illustrare le modalità attuative delle nuove previsioni normative.
In particolare, l'Istituto specifica che è in corso l'aggiornamento della modulistica per le domande di ADI e SFL
Inoltre in merito alla nuova soglia di reddito per i casi in cui il nucleo risieda in un'abitazione in locazione l'istituto fornisce i seguenti esempi di calcolo:
- nucleo con reddito familiare pari a 0 euro e canone di locazione pari a 4.500 euro annui: quota di integrazione del reddito di 6.500 euro + quota di integrazione della locazione di 3.640 euro = importo annuo dell’ADI di 10.140 euro e rata mensile di 845 euro di cui 541,67 euro di quota di integrazione del reddito e 303,33 euro di quota di integrazione del canone di locazione;
- nucleo con reddito familiare pari a 6.500 euro e canone di locazione pari a 3.000 euro annui: quota di integrazione del reddito di 0 euro + quota di integrazione della locazione di 3.000 euro = importo annuo dell’ADI di 3.000 euro e rata mensile di 250 euro di cui 0 euro di quota di integrazione del reddito e 250 euro di quota di integrazione del canone di locazione;
- nucleo familiare con reddito familiare pari a 8.140 euro e canone di locazione pari a 3.640 euro annui: quota di integrazione del reddito di 0 euro + quota di integrazione della locazione di 3.640 euro = importo annuo dell’ADI di 3.640 euro e rata mensile di 303,33 euro di cui 0 euro di quota di integrazione del reddito e 303,33 euro di quota di integrazione del canone di locazione.
SFL: chiarimenti sui casi di proroga
Infine nel messaggio 595 2025 sono chiarite le modalità di attuazione per il caso di proroga della durata massima del Supporto per la formazione e il lavoro.
La proroga del limite temporale del beneficio del SFL è applicabile, a partire dal 1° gennaio 2025, ai soli percettori del SFL che abbiano la misura in corso di fruizione e che alla scadenza dei dodici mesi risultino frequentare un corso di formazione non ancora terminato.
In particolare il messaggio precisa che la proroga prevista dalla legge di Bilancio 2025 NON si applica:
- ai beneficiari che abbiano terminato la fruizione delle dodici mensilità nel corso del 2024;
- ai beneficiari che, alla scadenza delle dodici mensilità fruite, dal 2025 risultino avere in corso delle iniziative di politica attiva, compresi i tirocini, diverse dalla frequenza di un corso di formazione, tenuto conto che l’articolo 1, comma 198, lettera c), n. 3), in argomento fa riferimento esclusivamente alla partecipazione a un corso di formazione.
Per l’ampliamento delle mensilità di indennità di partecipazione fruibili, la procedura del SFL acquisisce dalla piattaforma SIISL le domanda in stato “accolta”, i cui beneficiari risultino frequentare un corso di formazione che si concludano dopo la scadenza delle dodici mensilità.
Il beneficio economico è erogato nei limiti della durata del corso con possibilità di avviarne uno successivo, anche nel caso in cui non siano decorsi i successivi dodici mesi di proroga.
Qualora l’aggiornamento del Patto di servizio non appaia nella piattaforma SIISL entro l’ultima delle dodici mensilità la domanda viene posta nello stato “sospesa per verifica dell’aggiornamento del patto di servizio per la proroga della misura” e può essere terminata dopo 90 giorni se manca l’aggiornamento del Patto di servizio personalizzato.
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Assegno di inclusione: conguagli in arrivo per i caregiver
Il messaggio INPS n. 592 del 17 febbraio 2025 riguarda l'Assegno di Inclusione (ADI) E chiarisce le nuove modalità per l'attribuzione della maggiorazione per carichi di cura dei familiari. Il bonus intende aiutare le famiglie che hanno membri con particolari necessità assistenziali a ricevere un assegno più alto o ad accedere alla misura anche se inizialmente non sembravano rientrare nei requisiti economici.
Vediamo meglio cosa si intende e come funziona.
Attribuzione coefficiente per carichi di cura: cosa bisogna fare?
La normativa sull’ADI prevede un coefficiente di 0,40 nella scala di equivalenza per il calcolo del beneficio economico per quei nuclei familiari che includono:
- Minori di 3 anni,
- Tre o più figli minori,
- Componenti con disabilità o non autosufficienza.
Questo coefficiente può ora essere attribuito automaticamente dall’INPS se il richiedente non lo ha dichiarato in fase di domanda, purché ne abbia diritto.
Il messaggio informa che la gestione per le domande già accolte e in corso di pagamento prevede
- Se il carico di cura non era stato dichiarato ma i requisiti sono presenti, l’INPS lo assegnerà automaticamente e ricalcolerà l’importo dovuto, integrando eventuali somme arretrate.
- Se la mancata dichiarazione ha causato il rigetto della domanda, l’INPS riesaminerà la pratica d’ufficio, e, se idonea, la trasformerà in "accolta", procedendo al pagamento arretrato.
I beneficiari non sono tenuti quindi a fare nulla per ottenere la maggiorazione
L'istituto precisa anche che se c'è bisogno di un cambio nella persona a cui è attribuito il carico di cura i servizi sociali potranno modificarne l’attribuzione tra i membri maggiorenni del nucleo familiare.
I beneficiari potrebbero dover agire solo in questi casi:
- Se ricevono una comunicazione dall'INPS o dai servizi sociali che richiede un chiarimento.
- Se hanno dubbi sulla loro situazione, possono consultare il sito INPS o rivolgersi ai CAF o Patronati.
In sintesi, l'INPS gestisce automaticamente le correzioni, senza necessità di azioni da parte dei beneficiari, salvo particolari casi segnalati dagli enti competenti.
Assegno Inclusione: cosa si intende con carichi di cura?
Con carichi di cura si intendono le responsabilità assistenziali che una persona assume all'interno del proprio nucleo familiare per prendersi cura di soggetti che necessitano di particolare attenzione e supporto.
Nel contesto dell’Assegno di Inclusione (ADI), il concetto di carico di cura è definito dal decreto-legge 48/2023, articolo 6, comma 5, lettera d), e si applica quando nel nucleo familiare sono presenti:
- Bambini sotto i 3 anni di età
- Tre o più figli minori di età
- Componenti con disabilità o non autosufficienza, come definite nell’allegato 3 del DPCM 5 dicembre 2013, n. 15
Il riconoscimento del carico di cura consente di applicare un coefficiente aggiuntivo di 0,40 nella scala di equivalenza, aumentando così la soglia di reddito familiare considerata per l’accesso all’ADI e il relativo importo del beneficio economico
Assegno inclusione: bonus per carichi di cura quando si vedrà il pagamento?
L'attribuzione d’ufficio del bonus per carico di cura nell'assegno di inclusione è già stata avviata con le elaborazioni di gennaio 2025.
Le correzioni e gli eventuali conguagli verranno integrati nei pagamenti successivi dell'ADI.
Le domande rielaborate saranno pagate con la solita cadenza quindicinale fino al raggiungimento della mensilità corrente.
Se c'è una domanda in corso, gli aggiornamenti saranno visibili nei prossimi pagamenti.
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Carta dedicata a te: tutte le regole
Dal 9 settembre 2024 sono iniziate le attribuzioni della carta "Dedicata a te" per il 2024 da 500 euro per i nuclei familiari in stato di bisogno .
Dopo il decreto del ministero della agricoltura di concerto con il ministero del lavoro e dell'economia con le regole aggiornate sull'erogazione della social card rifinanziata con nuovi fondi per il 2024, INPS aveva pubblicato il 10 luglio le istruzioni operative nel messaggio 2575/2024
Con il messaggio 2977 del 6 settembre l'istituto ha comunicato di aver reso disponibili ai Comuni gli elenchi aggiornati delle famiglie che hanno diritto al contributo.
L'istituto ricorda ora che il termine per iniziare a utilizzare la carta è il 16 dicembre prossimo. In assenza di acquisti la social card decade. (Vedi al secondo paragrafo l'elenco completo di cosa si puo acquistare)
Vediamo di seguito in sintesi di seguito tutte le istruzioni aggiornate.
Carta dedicata a te 2024 nuovi fondi e definizione elenchi beneficiari
Il decreto istituisce un fondo di 600 milioni di euro per il 2024, incrementando quello precedente del 2023, destinato a sostenere i nuclei familiari con ISEE non superiore a 15.000 euro con un contributo economico da 500 euro destinato all'acquisto di beni alimentari di prima necessità, carburanti e abbonamenti al trasporto pubblico locale.
Il contributo è erogato tramite carte elettroniche fornite da Poste Italiane, prepagate, ricaricabili e nominative che devono essere ritirate presso gli uffici postali, previa prenotazione.
Beneficiari sono i nuclei familiari di almeno 3 persone, residenti in Italia e iscritti all'Anagrafe della popolazione residente, con ISEE ordinario non superiore a 15.000 euro.
Sono esclusi i beneficiari di Assegno di inclusione, Reddito di cittadinanza e Carta per il Reddito di cittadinanza e indennità di disoccupazione.
Non è previsto che venga fatta domanda per ricevere la "Carta dedicata a te" .
La procedura che individua le famiglie che hanno diritto è la seguente:
- Ogni comune riceve un numero di carte calcolato in base alla popolazione residente e alla distanza tra il reddito pro capite medio comunale e nazionale
- I comuni ricevono dall'INPS l'elenco dei beneficiari del contributo, individuati tra i nuclei familiari residenti sul proprio territorio con l'ISEE richiesto.
- L'elenco è elaborato dall'INPS e messo a disposizione dei comuni attraverso un'applicazione web.
- I comuni verificano la posizione anagrafica ed eventuali incompatibilità con altre misure locali dei nuclei familiari e attribuiscono le carte in base ai seguenti criteri di priorità:
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- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2010, la priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2006, la priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, la priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso (cfr. l’art. 4 del D.I.).
I comuni, sulla base degli elenchi ricevuti, assegnano le carte prepagate ai nuclei familiari idonei, forniscono gli elenchi a Poste Italiane e comunicando ai beneficiari le modalità di ritiro presso gli uffici postali .
Carta dedicata a te 2024: elenco dei beni acquistabili e scadenze
La Carta dedicata a te potrà esser usata per acquistare beni alimentari di prima necessità (esclusi alcolici), carburanti e abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, a partire da settembre 2024.
ATTENZIONE I beneficiari dovranno effettuare il primo pagamento entro il 16 dicembre 2024, altrimenti perdono il beneficio.
INPS precisa che l'utilizzo va comunque concluso entro Febbraio 2025.
Eventuali importi residui saranno ricaricati sulle carte dei beneficiari che hanno utilizzato regolarmente le somme nei mesi precedenti.
Elenco completo dei beni acquistabili
il contributo è destinato all'acquisto :
- dei seguenti beni alimentari di prima necessità, con esclusione delle bevande alcoliche,
- Carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole.Pescato fresco.
- Tonno e carne in scatola.
- Latte e suoi derivati.
- Uova.
- Oli d'oliva e di semi.
- Prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria.
- Pizza e prodotti da forno surgelati.
- Paste alimentari.
- Riso, orzo, farro, avena, malto, mais e altri cereali.
- Farine di cereali.
- Ortaggi freschi, lavorati e surgelati.
- Pomodori pelati e conserve di pomodori.
- Legumi.
- Semi e frutti oleosi.
- Frutta di qualunque tipologia.
- Alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula).
- Lieviti naturali.
- Miele naturale.
- Zuccheri.
- Cacao in polvere.
- Cioccolato.
- Acque minerali.
- Aceto di vino.
- Caffè, tè, camomilla.
- Prodotti DOP e IGP
- di carburanti, o, in alternativa a questi ultimi, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale.
Carta dedicata a te 2024: soggetti gestori, rimborsi, protezione dei dati
Il decreto prevede che Ministero dell'Agricoltura, INPS e Poste Italiane sottoscrivano una convenzione per disciplinare le modalità tecniche di trasmissione dei dati e garantire la sicurezza e protezione dei dati stessi.
Sarà effettuato da Poste Italiane invece un monitoraggio per verificare l'utilizzo delle carte.
AGGIORNAMENTO 9 LUGLIO 2024
Nella legge di conversione del decreto agricoltura 63 2024 si prevede un trasferimento di 4 milioni di euro all’ANCI a titolo di rimborso ai Comuni delle spese sostenute per la comunicazione ai beneficiari del sostegno agli indigenti tramite la cd. “Carta dedicata a te” .
Carta dedicata a te: Indicazioni per i commercianti e distributori di carburante
Gli esercizi commerciali devono presentare una domanda per via telematica, utilizzando i modelli resi disponibili dal Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste sul proprio sito istituzionale.
Viene effettuata una verifica del rispetto delle condizioni previste dal decreto, con una convenzione specifica sottoscritta dalla Direzione generale competente del Ministero.
Gli esercizi commerciali, sia singoli che associati, che aderiscono a piani di contenimento dei costi dei beni alimentari di prima necessità devono praticare sconti a favore dei possessori delle carte
Accreditamento per i distributori di carburanti
I distributori devono aderire a piani di contenimento dei costi del prezzo alla pompa attraverso apposite scontistiche per i possessori della carta.
Le imprese autorizzate alla vendita di carburanti devono presentare una domanda di accreditamento dopo la pubblicazione del decreto, seguendo le modalità operative stabilite nella convenzione sottoscritta dalla Direzione generale competente del Ministero delle imprese
Carta Dedicata a te 2024: requisiti – consegna – cosa fare in caso di smarrimento
Nel Messaggio 2575 del 10 luglio INPS chiarisce la procedura di definizione degli elenchi condivisa con Poste italiane e precisa alcuni aspetti sui requisiti delle famiglie e sulle date per l'utilizzo , come segue.
I beneficiari della misura, che non devono presentare domanda, sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data del 24 giugno 2024:
- iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);
- titolarità di una certificazione ISEE ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000,00 euro annui.
Sono esclusi i percettori di:
- Assegno di inclusione,
- Reddito di cittadinanza,
- Carta acquisti o di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale ,
- indennità di disoccupazione dello stato (come NASPI DIS-COLL), Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (CIG).
Le carte sono 1.330.000, e rese operative con l'accredito del contributo a partire dal mese di settembre 2024.
Il primo pagamento deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza dal beneficio .
Le somme, inoltre, devono essere interamente utilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025.
DAL 9 SETTEMBRE I Comuni iniziano ad effettuare le comunicazioni ai beneficiari:
- in caso di nuovi nominativi vengono precisate le modalita di ritiro delle carte presso gli uffici postali;
- nel caso in cui, invece, il beneficiario risulti lo stesso dell'anno precedente l’importo viene accreditato sulla carta già assegnata
ATTENZIONE per effettuare il ritiro della carta è necessario essere in possesso del numero identificativo della carta, indicato dal Comune nelle comunicazioni
INPS ricorda anche che è possibile chiedere agli uffici postali il rilascio di un duplicato in caso di furto, smarrimento, distruzione, deterioramento o malfunzionamento della carta assegnata; nello specifico, in caso di furto, smarrimento o distruzione è necessario esibire la denuncia presentata alle Autorità di Pubblica sicurezza
Ciascun Comune pubblica, sul proprio sito internet, l’elenco dei beneficiari della carta, riferito al territorio di competenza, con modalità tali da garantire la riservatezza dei dati (ad esempio, utilizzando il numero del protocollo ISEE) per un periodo non inferiore a trenta giorni e, comunque, sino al termine previsto dal medesimo D.I. per effettuare il primo pagamento, ossia il 16 dicembre 2024.
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Indicazioni attuative Assegno di Inclusione (ADI)
Il Ministero del lavoro ha pubblicato la nota n.12607 del 16.07.2024 per riepilogare tutte le indicazioni utili nella gestione delle attività relative ai beneficiari dell’Assegno di inclusione.
In particolare, la nota ministeriale approfondisce:
- decadenza o sospensione pagamento beneficio;
- esclusione dagli obblighi di monitoraggio;
- mantenimento del possesso dei requisiti;
- cambi di residenza;
- istanze di riesame.
Assegno di inclusione: decadenza o sospensione pagamento beneficio
Cosa succede in caso di mancata presentazione ai servizi sociali e quali sono gli obblighi dei beneficiari?
Conseguenze
- Decadenza del beneficio: se non ci si presenta alle convocazioni senza giustificato motivo.
Obblighi dei Beneficiari
- Presentazione spontanea: anche senza convocazione, i beneficiari devono presentarsi ai servizi entro i tempi stabiliti dalla norma.
Tempistiche di Presentazione
- Incontri entro 120 giorni:
- Dalla sottoscrizione del PAD (piano di assistenza domiciliare).
- Per le domande ADI pervenute all'INPS entro il 29 febbraio 2024, entro 120 giorni dalla trasmissione dei dati ai comuni tramite la piattaforma GePI.
Sospensione del Beneficio
- In caso di mancata presentazione: Il beneficio viene sospeso.
- Decorrenza sospensione: Dal mese successivo alla scadenza del termine per la presentazione.
Inoltre le registrazioni degli incontri o presentazioni, pervenute all'INPS tramite GePI entro il 20 del mese successivo alla scadenza, saranno elaborate in tempo utile per i pagamenti mensili. Le registrazioni inserite dopo tale data saranno elaborate per i pagamenti del mese successivo alla data di inserimento. I beneficiari recupereranno le mensilità spettanti non percepite come arretrati.
Assegno di inclusione: esclusione dagli obblighi di monitoraggio
I beneficiari devono presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale o, per le domande presentate entro il 29 febbraio 2024, dall’invio dei dati ai Comuni sulla piattaforma GePI, pena la sospensione del beneficio.
In una fase successiva, in base agli esiti dell’analisi preliminare da parte dei servizi sociali e alla registrazione in piattaforma GePI delle informazioni relative alla condizione di attivabile al lavoro dei componenti tra i 18 ed i 59 anni, con responsabilità genitoriali, viene individuata dall’INPS e rappresentata in piattaforma SIISL e in GePI, per ogni componente il nucleo familiare beneficiario dell’ADI, la tipologia di obblighi nell’ambito del percorso di attivazione lavorativa e di inclusione sociale.
Hanno comunque l’obbligo di presentarsi ogni 90 giorni presso i servizi sociali o presso gli istituti di patronato per confermare la loro posizione, pena la sospensione del beneficio anche coloro che risulteranno esonerati dagli obblighi di attivazione lavorativa, e che pertanto non saranno tenuti a sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato con i servizi per il lavoro.
Chi è escluso dall’obbligo di presentazione? Sono esclusi i componenti:
- il nucleo familiare di età pari o superiore a 60 anni,
- con disabilità certificata ai fini ISEE e
- inseriti in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali.
Tale esclusione non si applica in presenza di minorenni in obbligo scolastico, qualora non siano presenti altri adulti oltre ai soggetti esonerati di età pari o superiore a 60 anni o con disabilità. In questo caso è obbligatoria la sottoscrizione del Patto di Inclusione Sociale (PaIS) e la partecipazione per almeno un componente adulto ai relativi incontri di monitoraggio e di conferma della propria posizione da effettuarsi presso i servizi sociali o gli istituti di patronato entro 90 giorni dall’ultimo incontro effettuato.
È obbligatoria la sottoscrizione del Patto di Inclusione Sociale (PaIS), da elaborarsi tenendo conto del percorso di protezione avviato, senza obbligo di monitoraggio ogni 90 giorni, in caso di nuclei composti esclusivamente da componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e minorenni in obbligo scolastico.
Assegno di inclusione: mantenimento del possesso dei requisiti
Si ricorda che i requisiti di accesso alla domanda devono essere posseduti nel corso di tutto il periodo di erogazione. INPS ogni mese, prima dell’erogazione della mensilità, effettua le verifiche automatiche. Il nucleo decade in caso:
- di variazioni che comportano la decadenza (ad esempio compimento della maggiore età dell’unico componente minorenne e assenza di altri componenti destinatari della misura – persone di 60 o più anni o con disabilità o in condizioni di svantaggio), o
- di sanzioni (ad esempio mancata presentazione, senza giustificato motivo, ad una convocazione da parte dei servizi).
L’aggiornamento sull’avvenuta decadenza viene effettuata telematicamente da INPS alla piattaforma SIISL e a GePI. Si ricorda inoltre che l’aggiornamento delle piattaforme può richiedere qualche giorno.
Assegno di inclusione: cambi di residenza
Come indicato da INPS nel Messaggio numero 2146 del 06 giugno 2024 (leggi anche Assegno inclusione e SFL: nuove istruzioni sulla modifica dei dati) , l’Istituto ha messo a disposizione per i cambi di residenza una nuova funzionalità che consente di indicare eventuali variazioni dei dati relativi alla residenza dichiarati nella domanda.
Le applicazioni sono disponibili sul sito Istituzionale INPS e sono quelle utilizzate per l’inserimento delle domande e la consultazione degli esiti.
Nel citato Messaggio del 6 giugno 2024, INPS specifica inoltre che, allo stato attuale non è ancora possibile effettuare le modifiche relative ai dati anagrafici. Tale funzionalità è oggetto di successiva implementazione e il relativo rilascio verrà comunicato con apposito messaggio.
Assegno di inclusione: istanze riesame
Per quanto riguarda le domande respinte è disponibile il dettaglio delle causali delle domande respinte:
- dal 29 febbraio nella procedura ADI, accessibile dal portale istituzionale dell’INPS,
- per le quali il richiedente potrà presentare istanza di riesame alla sede INPS territorialmente competente,
- o presentare ricorso giudiziario
- entro 30 giorni dalla data in cui ha ricevuto comunicazione dell’esito.
Gli utenti riceveranno un SMS o una email di notifica dell’evidenza per le domande ADI poste in evidenza alle sedi per omissioni o difformità della DSU ISEE.
Eventuale documentazione integrativa o una nuova DSU al fine di sanare l’incongruenza saranno richiesti agli Utenti dalle Sedi una volta presa in carico la domanda.
I richiedenti l’ADI hanno 60 giorni per
- integrare la documentazione,
- colmare le omissioni oppure
- ripresentare una nuova DSU presso la sede.
Decorso inutilmente tale termine, la domanda sarà respinta.
Certificazioni di svantaggio: come indicato nel citato messaggio del 6 giugno, INPS ha anche fornito indicazioni in merito alla gestione delle istanze di riesame. In particolare, per la verifica della condizione di svantaggio è previsto che le istanze di riesame presentate da soggetti, la cui domanda è stata respinta per mancato riscontro positivo della condizione di svantaggio o inserimento nei programmi di cura e assistenza indicati in domanda, devono essere sempre trasmesse alle Strutture territoriali dell’INPS.
Nel caso in cui l’esito negativo derivi da un errata indicazione nella domanda dell’Amministrazione che ha rilasciato la certificazione della condizione di svantaggio o dell’inserimento nei relativi programmi, la Struttura territoriale, sulla base delle indicazioni fornite dagli utenti, deve accertare direttamente con la o le Amministrazioni competenti quanto dichiarato nell’istanza di riesame.
A seguito dell’esito positivo della verifica, comunicata formalmente dall’Amministrazione competente alla Struttura territoriale dell’Istituto, la stessa può operare con la specifica funzionalità di sblocco, di recente rilascio, che prevede l’inserimento di una motivazione, selezionabile da apposito menu a tendina, in modo che solo per le motivazioni presenti sia possibile operare lo sblocco.
“La funzionalità di sblocco non deve essere utilizzata fuori dai casi e con modalità diverse da quelle indicate, in quanto è nella piena responsabilità delle Amministrazioni competenti la verifica della condizione di svantaggio e dell’inserimento nei programmi di cura e assistenza.
Nel caso in cui, pur in presenza di documentazione presentata dal richiedente, la Struttura territoriale non riceva conferma circa la condizione di svantaggio e l’inserimento nei programmi di cura e assistenza, dalla o dalle Amministrazioni competenti, può comunicare alle Direzioni centrali competenti dell’Istituto la o le diverse Amministrazioni con le quali verificare tali condizioni e la domanda ripeterà l’iter di verifica.
La comunicazione alle Direzioni centrali competenti può essere effettuata anche in fase di istruttoria della domanda presentata allorché il richiedente, prima dell’esito della stessa istruttoria, comunichi alla Struttura territoriale di avere indicato in domanda un’Amministrazione errata (ad esempio, abbia indicato un comune invece della struttura sanitaria competente)”.
Si precisa, infine, che la funzionalità di sblocco per le sedi è stata rilasciata, mentre quella di correzione verrà rilasciata nei prossimi giorni.