• Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Fisco buono: agevolazione per imprese per cessioni gratuite eccedenze alimenti e farmaci

    La legge n.166/2016 nota come Legge Antisprechi prevede agevolazioni sulle imposte per chi cede gratuitamente le eccedenze alimentari.

    Nel dettaglio, le finalità della legge 166 art. 1 consistono nel ridurre gli sprechi per ciascuna delle fasi di:

    1. produzione, 
    2. trasformazione, 
    3. distribuzione
    4. somministrazione 

    di prodotti alimentari, farmaceutici e di altri prodotti, attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi prioritari:

    a) favorire il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a fini di  solidarietà sociale, destinandole  in  via prioritaria all'utilizzo umano;

    b) favorire il  recupero e  la donazione di  medicinali, di prodotti farmaceutici e di altri prodotti a  fini di solidarietà sociale

    c) contribuire alla limitazione degli impatti negativi sull'ambiente e sulle risorse naturali mediante azioni volte  a ridurre la produzione di rifiuti e a promuovere il riuso e il riciclo al fine di estendere il ciclo di vita dei prodotti;

    d) contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali stabiliti dal Programma nazionale di  prevenzione dei rifiuti,  e  dal  Piano nazionale di prevenzione dello spreco alimentare previsto dal medesimo Programma nonché alla riduzione della quantità dei  rifiuti biodegradabili avviati allo smaltimento in discarica;

    e) contribuire ad  attività di ricerca, informazione e sensibilizzazione dei consumatori e delle istituzioni  sulle materie oggetto  della  presente  legge,  con  particolare  riferimento  alle giovani generazioni.

    Legge Antisprechi: agevolazioni IRES e IVA per chi cede gratis le eccedenze alimentari

    Alla luce degli obiettivi della legge Antisprechi, il Fisco diventa una leva per promuovere l'economia di tipo circolare dando rilevanza a comportamenti virtuosi e prevedendo, a fronte di donazioni di beni strettamente indicati dalla norma l'eliminazione per le imprese di qualsiasi effetto fiscale.

    Ai fini IRES le cessioni gratuite, secondo le previsioni della legge, non generano un ricavo imponibile e i costi sostenuti sono deducibili.

    Per quanto riguarda l'IVA le operazioni di cessione, poiché assimilate alla distruzione dei prodotti, non scontano l'imposta. 

    La finalità della Legge 166/2016 che incentiva grandi e piccole imprese a donare prodotti di prima necessità rimasti invenduti o inutilizzati promuovendo nel nostro Paese un'economia di tipo circolare.

    Inoltre, accanto a tali incentivi, il legislatore ha previsto la facoltà per i Comuni di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti proporzionale alla quantità, debitamente certificata, di beni e prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione.

    Leggi anche:

    Legge Antisprechi: agevolazioni TARI per chi cede gratis le eccedenze alimentari

    Ai sensi dell'art 17 della Legge Antisprechi di fatto i Comuni scontano la Tari a chi dona beni alimentari

    In particolare, si prevede quanto segue:

    • Alle utenze non domestiche 
    • relative ad attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, 
    • che producono o distribuiscono beni alimentari, e che a  titolo  gratuito cedono, direttamente o indirettamente, tali beni alimentari agli indigenti e alle persone in maggiori condizioni di bisogno ovvero per l'alimentazione animale, 
    • il comune può applicare un coefficiente di  riduzione della  tariffa proporzionale alla quantità debitamente certificata (art 16 della Legge), dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione. 

    Legge Antisprechi: il Comune di Varese

    Secondo i dati sono diversi i Comuni che riconoscono alle attività commerciali e industriali che producono o distribuiscono beni alimentari e che li cedono, a titolo gratuito, un abbattimento della parte variabile della tariffa sui rifiuti, tra questi si annoverano: Roma, Varese, Bologna e altri.

    Nel Dettaglio, il Comune di Varese, come specificato sul proprio sito istituzionale, ha riconosciuto una esenzione TARI per gli enti del Terzo Settore che recuperano eccedenze alimentari

    Fino al 30 novembre, gli enti attivi nel recupero e ridistribuzione di beni eccedenti ai fini di solidarietà sociale hanno potuto richiedere l'esenzione di quota fissa e variabile della Tari

    A bilancio del Comune di Varese, in questa prima fase sperimentale, sono stati previsti 20 mila euro.

    Già dal 2017 il Comune di Varese ha recepito la norma di cui all'art. 17 della legge Gadda n.166/2016 cosiddetta “antispreco”, che introduce la possibilità di richiedere una riduzione della Tari.

    La domanda per il riconoscimento delle agevolazioni dovevano essere presentata dall’intestatario della Tassa rifiuti entro il 30 novembre, insieme alla documentazione richiesta, esclusivamente mediante posta elettronica certificata all’indirizzo [email protected]

    Tutti i dettagli sono sul sito del Comune di Varese.

  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Imprese elettronica innovativa: domande di agevolazione dal 3 maggio

    Viene pubblicato sul sito istituzionale del MIMIT, Ministero delle imprese e made in Italy, il decreto Direttoriale del 28 febbraio 2023 con le regole per partecipare al bando nazionale KDT JU (Key Digital Technologies Joint Undertaking) partnership che supporta ricerca e innovazione nella progettazione di componenti elettronici, nonché la loro produzione e integrazione in sistemi intelligenti.

    Le relative domande vanno presentate entro:

    • il 3 maggio 2023  (pre proposal) 
    • e il 19 settembre 2023 (full proposal), sia in relazione al bando europeo che a quello nazionale.

    Imprese elettronica innovativa: agevolazioni dall'Europa 

    L'iniziativa KDT JU si rivolge a:

    • imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriale, commerciale, di trasporto o ausiliare delle precedenti
    • imprese artigiane
    • imprese agro-industriali
    • Università, Centri di Ricerca e Organismi di Ricerca.

    Le imprese e i soggetti interessati che intendono aderire all'iniziativa devono partecipare sia al bando europeo sia al bando nazionale. Per entrambi i bandi i termini per la partecipazione sono:

    • entro il 3 maggio 2023 per la pre proposal
    • entro il 19 settembre 2023 per la full proposal.

    Imprese elettronica innovativa: le regole del KDT JU 

    L’impresa comune KDT JU, istituita con il Regolamento (UE) del 19 novembre 2021, n. 2021/2085 del Consiglio, ha come obiettivi generali:

    • sostenere l'industria europea dei componenti e dei sistemi elettronici all'avanguardia tecnologica
    • rafforzare l'autonomia strategica dell'Unione in materia di componenti e sistemi elettronici per sostenere le esigenze future delle industrie e dell'economia in generale
    • contribuire a raddoppiare il valore della progettazione e produzione di componenti e sistemi elettronici in Europa entro il 2030, in linea con il peso dell'Unione in prodotti e servizi.

    La KDT JU rappresenta il successore della ECSEL JU alla quale il Ministero partecipa dal 2016.

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    Credito imprese agricole e pesca III Trim: stesse regole dei Tax credit energia 2022

    Con Provvedimento n 56785 del 1 marzo le Entrate estendono al credito d’imposta per l’acquisto di carburante delle imprese agricole e della pesca relativamente al III trimestre 2022, le modalità attuative fissate per i crediti energia e gas maturati nel 2022. 

    In particolare, tenuto conto di quanto espressamente previsto dall’articolo 15, comma 1-quinquies, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2023, n. 14, le disposizioni del provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate n. 44905 del 16 febbraio 2023 si applicano anche al credito d’imposta a favore delle imprese esercenti attività agricola e della pesca, (articolo 7 del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115) in relazione alla spesa sostenuta per l’acquisto di carburante effettuato nel terzo trimestre 2022.

    Di conseguenza, per la comunicazione alla agenzia sono approvate le nuove versioni del “Modello per la comunicazione dei crediti d’imposta maturati in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di prodotti energetici” e delle relative istruzioni di compilazione, allegate al provvedimento.

    Scarica qui il nuovo Modello con le relative istruzioni

    Ricordiamo che con il Provvedimento n. 44905 sono stati definiti il contenuto e le modalità di presentazione della comunicazione dell’ammontare dei crediti d’imposta energia e gas maturati nel 2022 con relativi modello e istruzioni.

    Leggi anche Tax credit energia e gas 2022: entro il 16.03 comunicazione alle Entrate

    Per il tax credit carburante III trimestre 2022, l'art 15 comma 1-quinquies del DL 198/2022 convertito, modificando l’art 7 del DL 115/2022, ha previsto la proroga dal 31 marzo al 30 giugno 2023 per l’utilizzo in compensazione mediante F24, o per la cessione, del credito e ha stabilito che i beneficiari devono inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022, entro il 16 marzo 2023, a pena di decadenza dal diritto.

    Considerata la disposizione, e considerata la sostanziale analogia delle norme di riferimento, come anticipato con il provvedimento in oggetto, l’Agenzia estende le disposizioni attuative del precedente provvedimento del 16 febbraio al credito d’imposta spettante per l’acquisto di carburanti, da parte dei soggetti che esercitano attività agricola e della pesca, per il III trimestre 2022.

    Per consentire l’acquisizione delle comunicazioni relative all’ulteriore credito d’imposta richiamato, con il provvedimento sono state approvate anche le nuove versioni del modello per la comunicazione dei crediti d’imposta maturati in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di prodotti energetici e delle istruzioni di compilazione, in sostituzione di quelle approvate in precedenza.

    In particolare, si segnala che è stato aggiornato il quadro B del modello di comunicazione dove sono indicati i crediti di imposta e i relativi requisiti.

    Allegati:
  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Credito d’imposta IMU Turismo: cosa fare per scarto autodichiarazione

    Entro il 28 febbraio andava inviata l'autodichiarazione per beneficiare del credito d'imposta IMU imprese turistiche.

    In proposito leggi Credito d'imposta IMU Turismo: autodichiarazione entro il 28 febbraio

    Lo stesso giorno, le Entrate hanno pubblicato una FAQ di chiarimento per i casi di spettanza del credito ma scarto dell'invio dell'autodichiarazione effettuata entro il termine previsto del 28.02.

    La Entrate rispondono a chi domandava quanto segue:

    "Alcune società sono state costituite nei primi mesi del 2022 a seguito di operazione straordinaria, poiché il credito di imposta Imu per il turismo previsto dall'articolo 22 del decreto legge 21 Marzo 2022 numero 21 spetta al soggetto avente causa che sorge a seguito dell'operazione straordinaria che comporti la confluenza della posizione fiscale di un soggetto nella posizione fiscale di altri soggetti, le società neocostituite ricorrendo le altre condizioni previste per l'accesso al credito hanno trasmesso all'agenzia delle entrate entro il 28 Febbraio 2023 l'autodichiarazione per l'ottenimento del credito d'imposta, ma il sistema ha rilasciato una ricevuta di diniego, come si può presentare l'auto in dichiarazione in questo caso particolare?"

    Si precisa che, in presenza della particolare situazione descritta, le imprese, in presenza di tutti i presupposti per beneficiare dell’agevolazione, possono inviare anche nei giorni successivi al 28 febbraio l’autodichiarazione tramite PEC all’indirizzo:

    compilando lo stesso modello approvato con il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia n. 356194 del 16 settembre 2022.

    La stessa modalità di presentazione dell’autodichiarazione può essere utilizzata, in presenza dei requisiti per l’accesso al beneficio e purché sia stata trasmessa l’autodichiarazione entro il 28 febbraio 2023 e sia stata rilasciata una ricevuta di diniego, anche in altri casi particolari, tra i quali si segnalano i seguenti:

    • imprese aderenti al regime forfetario o comunque non tenute alla presentazione di dichiarazioni o comunicazioni periodiche IVA, per le quali il calo del fatturato non è desumibile dai dati presenti in Anagrafe tributaria;
    • possesso dell’immobile non a titolo di proprietà ma di locazione finanziaria;
    • versamento a titolo di seconda rata dell’anno 2021 dell’IMU dopo il termine di scadenza, mediante ravvedimento operoso;
    • incongruenza tra i dati catastali dell’immobile inseriti nell’autodichiarazione e quelli presenti in Anagrafe tributaria (es. mancato aggiornamento di una variazione catastale).

    L’autodichiarazione trasmessa tramite PEC deve essere firmata digitalmente dal beneficiario e il messaggio deve recare nell’oggetto la dicitura “Diniego del credito in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili” e il codice fiscale del beneficiario del credito. 

    Se il soggetto beneficiario è sprovvisto di firma digitale, l’autocertificazione con sottoscrizione autografa deve essere trasmessa insieme alla copia di un documento di riconoscimento in corso di validità. Nel messaggio di posta elettronica certificata deve inoltre essere indicato il motivo per il quale si chiede l’acquisizione dell’autodichiarazione e deve essere allegata la ricevuta di scarto rilasciata dal sistema. La Comunicazione può essere trasmessa al medesimo indirizzo di posta elettronica certificata anche per il tramite di intermediari appositamente delegati.

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    Bonus locazioni imprese turistiche: cosa fare per ingiusto scarto dell’autodichiarazione

    In data 28 febbraio, giorno della scadenza del termine per l'invio della autodichiarazione del bonus locazioni imprese turistiche le Entrate hanno pubblicato una FAQ chiarendo cosa fare in caso di diniego ingiustificato dell'invio.

    (Leggi anche: Bonus locazioni piscine e imprese turistiche: autodichiarazione entro il 28.02)

    Nel dettaglio, viene chiarito che, le imprese che hanno presentato l’autodichiarazione per beneficiare del credito di imposta in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili entro il 28 febbraio 2023 e alle quali è stata rilasciata una ricevuta di diniego, in presenza di tutti i presupposti per beneficiare dell’agevolazione possono inviare anche nei giorni successivi al 28 febbraio l’auto-dichiarazione tramite PEC all’indirizzo:

    La stessa modalità di presentazione dell’autodichiarazione può essere utilizzata, in presenza dei requisiti per l’accesso al beneficio e purché sia stata trasmessa l’autodichiarazione entro il 28 febbraio 2023 e sia stata rilasciata una ricevuta di diniego, anche in altri casi particolari, tra i quali si segnalano i seguenti:

    • incongruenza tra i dati dei canoni di locazione inseriti nell’autodichiarazione e quelli presenti nell’Anagrafe tributaria (es. adeguamento del canone all’indice ISTAT, mancata conoscenza da parte dell’Agenzia di variazioni del canone relativi agli anni successivi al primo);
    • imprese aderenti al regime forfetario o comunque non tenute alla presentazione di dichiarazioni o comunicazioni periodiche IVA, per le quali il calo del fatturato non è desumibile dai dati presenti in Anagrafe tributaria;

    Viene specificato che:

    • l’autodichiarazione trasmessa tramite PEC deve essere firmata digitalmente dal beneficiario 
    • il messaggio deve recare nell’oggetto la dicitura “Diniego del credito in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili” e il codice fiscale del beneficiario del credito.

    Se il soggetto beneficiario è sprovvisto di firma digitale, l’autocertificazione con sottoscrizione autografa deve essere trasmessa insieme alla copia di un documento di riconoscimento in corso di validità. 

    Nel messaggio di posta elettronica certificata deve inoltre essere indicato il motivo per il quale si chiede l’acquisizione dell’autodichiarazione e deve essere allegata la ricevuta di scarto rilasciata dal sistema.

    La Comunicazione può essere trasmessa al medesimo indirizzo di posta elettronica certificata anche per il tramite di intermediari appositamente delegati.

    Per completezza si riporta il testo della domanda presentata alle Entrate e a seguito della quale appunto è stata pubblicata in data 28 febbraio una specifica risposta:

    "Alcune società sono state costituite nel 2022 a seguito di operazione straordinaria. Poiché il credito d'imposta in favore di imprese turistiche per i canoni di locazione di immobili previsto dall'articolo 5 del decreto-legge del 27 gennaio 2022, n. 4, spetta al soggetto avente causa che sorge a seguito dell'operazione straordinaria che comporti la "confluenza" della posizione fiscale di un soggetto nella posizione fiscale di altri soggetti, le società neocostituite – ricorrendo le altre condizioni previste per l'accesso al credito – hanno trasmesso all'Agenzia delle entrate, entro il 28 febbraio 2023, l'autodichiarazione per l'ottenimento del credito d'imposta, ma il sistema ha rilasciato una ricevuta di diniego. Come si può presentare l'autodichiarazione in questo caso particolare?"

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    Nuovo Patent Box: pronta la Circolare dell’Agenzia con tutti i chiarimenti

    Il regime agevolativo opzionale introdotto con la nuova norma consente, al soggetto titolare del diritto allo sfruttamento economico di alcune specifiche tipologie di beni immateriali impiegati nelle attività d’impresa, una deduzione
    fiscale maggiorata del 110% delle spese sostenute
    nello svolgimento di attività di ricerca e
    sviluppo 
    agli stessi beni riferibili.

    Con la Circolare del 24.02.2023 n. 5, l'Agenzia delle Entrate, dopo aver illustrato le finalità della norma e le caratteristiche del nuovo regime, fornisce chiarimenti in relazione ai seguenti aspetti:

    • impianto generale dell’istituto;
    • requisiti e modalità di accesso al regime, con riferimento all’ambito sia soggettivo sia oggettivo;
    • condizioni per beneficiare dell’esimente sanzionatoria, nel caso di rettifiche della maggiorazione dedotta da parte dell’Amministrazione finanziari
    • soluzioni interpretative adottate in relazione a questioni legate all’eventuale “transito” dal precedente al nuovo regime Patent box.

    Il nuovo Patent box si applica a partire dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021 (data di entrata in vigore del Dl n.146/2021), quindi avremo ad esempio che:

    • un contribuente con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare, applicherà il nuovo regime Patent box a partire dal periodo d’imposta 2021
    • i contribuenti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare (c.d. periodo d’imposta ‘a cavallo’) dovranno far riferimento al nuovo regime Patent box a decorrere dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021: a titolo esemplificativo, in caso di periodo d’imposta che termina il 31 ottobre, sarà possibile esercitare l’opzione nuovo patent box a partire dal periodo d’imposta 1° novembre 2020 – 31 ottobre 2021.

    Con la presente circolare, vengono pubblicate anche le risposte a specifici quesiti aventi a oggetto l’agevolazione in oggetto, alcune delle quali sono state rese nel corso degli incontri con la stampa specializzata. Il presente documento di prassi, infine, tiene conto dei contributi inviati dagli operatori in esito alla consultazione pubblica sullo schema di circolare conclusasi in data 3 febbraio 2023.

    Insieme alla circolare è stato pubblicato anche il Provvedimento del 24.02.2023 n. 52642 destinato a modificare il Provvedimento n.
    48243/2022 del 15 febbraio 2022
    con il quale sono state adottate le disposizioni attuative della norma. Rispetto alla bozza, l’Agenzia ha apportato una modifica che attiene alle cause di esclusione dalla disciplina agevolativa.

    Allegati:
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    Codice degli incentivi: il Governo approva il disegno di legge

    Con comunicato stampa del 23 febbraio il Governo annuncia l'approvazione di un Disegno di legge di revisione al sistema degli incentivi alle imprese 

    In particolare, il Consiglio dei Ministri n 22 tenutosi ieri 23 febbraio su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di revisione del sistema degli incentivi alle imprese il cui testo:

    • delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, 
    • uno o più decreti legislativi 
    • per la definizione di un quadro organico per l’attivazione del sostegno pubblico
    • attraverso incentivi alle imprese, in modo da:
      • razionalizzare e semplificare gli incentivi
      • ridurre i tempi e i costi delle relative richieste.

    Sinteticamente, il Decreto è improntato sui seguenti principi guida degli interventi di incentivazione:

    • programmazione degli interventi da parte di ciascuna amministrazione e indicazione della loro estensione temporale, anche pluriennale, in modo da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e adeguato alle finalità stabilite;
    • misurabilità dell’impatto nell’ambito economico oggetto degli incentivi, sulla base della valutazione in itinere ed ex post degli effetti ottenuti;
    • rafforzamento della coesione sociale, economica e territoriale per uno sviluppo economico armonico ed equilibrato della Nazione, con particolare riferimento alle politiche d’incentivazione della base produttiva del Mezzogiorno;
    • valorizzazione del contributo delle donne alla crescita economica e sociale della Nazione.

    Gli interventi normativi si svilupperanno in una duplice direttrice, dovendo consentire:

    • la “razionalizzazione dell’offerta di incentivi”, attraverso l’individuazione di un insieme limitato e definito di modelli agevolativi;
    • la “codificazione” delle regole procedurali concernenti gli interventi di incentivazione alle imprese, che saranno armonizzate e coordinate in un “codice degli incentivi”.

    Infine, il testo (la cui bozza è attesa) promuove la digitalizzazione e la semplicità delle procedure d’incentivazione e un maggior coordinamento di strumenti già esistenti, come:

    • il Registro nazionale degli aiuti di Stato (RNA) 
    • la piattaforma telematica “incentivi.gov.it”.

    Ti consigliamo anche: Incentivi imprese e professionisti: dal 2 giugno apre lo sportello dedicato con ulteriori approfondimenti