-
INPS Relazione 2025: l’età media della pensione sale a 64,8 anni
Nel XXIV Rapporto annuale sull'attività dell'INPS presentato ieri a Roma il presidente Fava sono fotografate le recenti evoluzioni del sistema pensionistico italiano, evidenziando segnali di trasformazione significativi per cittadini, datori di lavoro e professionisti.
Il dato più emblematico? L’età media di pensionamento è salita a 64,8 anni nel 2024, complici il calo del 9% delle pensioni anticipate e le misure che incentivano la permanenza al lavoro.
Contestualmente, crescono del 6,5% le prestazioni assistenziali e aumentano i pensionati che decidono di continuare a lavorare (8,5%).
Il presidente INPS ha inoltre confermato la solidità finanziaria del sistema, ma ha lanciato un chiaro appello a interventi strutturali: investire su donne, giovani e lavoratori anziani è essenziale per garantire la sostenibilità del welfare pubblico.
Anche il ministro Calderone, che ha assistito alla presentazione, ha ribadito che non è in programma un innalzamento dell’età pensionabile, pur sottolineando l’importanza delle attuali politiche occupazionali.
Un altro aspetto evidenziato dalla relazione è il grande sforzo tecnico e organizzativo per la digitalizzazione e razionalizzazione delle procedure che sta portando ottimi risultati nei servizi agli utenti e per la trasparenza complessiva del sistema.
Il testo del rapporto annuale è allegato in fondo all'articolo.
I dati principali della relazione: importi, pensioni e contributi
Secondo il XXIV Rapporto Annuale INPS, il 2024 ha segnato un punto di svolta nelle dinamiche pensionistiche italiane.
L’età media effettiva di pensionamento è salita a 64,8 anni, principalmente a causa della riduzione delle pensioni anticipate (-9% rispetto al 2023) , che precedentemente erano invece cresciute, da Quota 100 in poi, e dei recenti incentivi alla permanenza al lavoro .
Leggi Incentivo trattenimento in servizio per tutte le gestioni.
Il sistema resta finanziariamente solido, ma la sostenibilità futura richiede politiche coraggiose e investimenti mirati su giovani e donne, considerati strategici per l’equilibrio contributivo a lungo termine e data anche la preoccupante tendenza demografica di invecchiamento della popolazione. (Sulla situazione vedi anche la relazione COVIP Fondi pensione adesioni in crescita ma resta il rischio previdenziale per i giovani)
In questo contesto ovviamente il numero di pensioni liquidate è cresciuto (+4,5%), cosi come le prestazioni assistenziali (+6,5%).
Un altro dato interessante è l’aumento dei pensionati che continuano a lavorare (8,5%), in particolare tra gli ex lavoratori agricoli.
Il comunicato stampa precisa: A trainare la crescita degli assicurati è soprattutto il lavoro dipendente privato, mentre il lavoro autonomo tradizionale (artigiani, commercianti, coltivatori diretti) continua la sua lenta contrazione.
Rilevante è anche la dinamica del Mezzogiorno, dove gli assicurati crescono del 7,4% tra il 2019 e il 2024. In parallelo, aumentano l’occupazione femminile (+ 6,7%) e quella giovanile (+11,2%), con oltre 719mila giovani in più dal 2019, pur restando critico l’accesso stabile al lavoro."
In sintesi:
Indicatore Valore 2024 Note Importo medio mensile pensione (lordo) 1.861 € Dato medio generale INPS Importo medio pensione uomini 2.142,60 € +34% rispetto alle donne Importo medio pensione donne 1.594,82 € Numero totale pensionati 16,3 milioni 96% con prestazione INPS Totale pensioni erogate 355 miliardi € Su 364 mld complessivi di spesa Contributi previdenziali raccolti ~265 miliardi € Stima da bilanci INPS, il gap è finanziato dalla fiscalità generale Per chi guarda alla pensione in anticipo rispetto ai requisiti ordinari, è importante valutare le evoluzioni recenti.
La tabella seguente mostra il confronto tra 2023 e 2024:
Indicatore Anno 2023 Anno 2024 Variazione Età media pensione anticipata 61,1 anni 61,6 anni +0,5 anni % pensioni anticipate su totale ~45% ~40% -5 p.p. Pensioni anticipate erogate ~700.000* ~637.000* -9% Motivo calo Norme Quota 103 in vigore Inasprimento + bonus permanenza – *Valori stimati sulla base del totale delle prestazioni liquidate (1,57 milioni) e della variazione percentuale.
Semplificazione digitale: servizi più accessibili con App e MyINPS
Tra le novità più rilevanti del 2024, evidenziate nella Relazione , la spinta decisa sulla digitalizzazione dei servizi, con numeri impressionanti: ben 771 milioni di prestazioni sono state fornite in modalità completamente digitale.
Due strumenti in particolare hanno migliorato l’accesso ai servizi:
- Nuova App INPS Mobile: già 6 milioni di utenti registrati. L’App consente di consultare, prenotare e gestire prestazioni in tempo reale.
- MyINPS: l’area personale online che centralizza tutte le comunicazioni, notifiche e fascicoli individuali, semplificando la gestione dei rapporti con l’Istituto.
Questi strumenti rendono più immediato l’accesso al welfare, riducono la burocrazia e favoriscono la “prossimità digitale”, trasformando l’INPS in una vera piattaforma intelligente, capace di offrire assistenza proattiva.
Nella tabella che segue i principali servizi online INPS disponibili:
Servizio Descrizione Link MyINPS Area personale con fascicolo previdenziale, notifiche, documenti, simulazioni pensionistiche Accedi a MyINPS App INPS Mobile App per smartphone con servizi personalizzati, notifiche push e accesso semplificato Android | iOS INPS per i Giovani Ecosistema per under 35: previdenza, bonus, stage, orientamento Vai al portale Simulatore pensione Strumento per stimare l’importo della futura pensione Accedi al simulatore Assegno Unico Universale Domande, modifiche, consultazioni e pagamenti per figli a carico Vai al servizio Supporto Formazione Lavoro (SFL) Domande e gestione per beneficiari in sostituzione del Reddito di cittadinanza Vai al servizio Assegno di Inclusione (ADI) Gestione domande e consultazione dei pagamenti per nuclei familiari fragili Vai al servizio Contact Center INPS Supporto via telefono, chat e ticket per tutti i servizi INPS Contatta l’INPS Le prestazioni assistenziali
Da rilevare infine per le prestazioni assistenziali che, sul versante delle famiglie crescono le misure di sostegno alla genitorialità:
- più domande di congedo parentale grazie all’indennità all’80%,
- decontribuzione mamme per rafforzare il potere di acquisto delle retribuzioni e
- Bonus asilo nido che alleggerisce i costi per oltre 500mila famiglie.
L’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) registrano una partecipazione al mercato del lavoro più che raddoppiata degli ex percettori di Reddito di Cittadinanza.
Allegati: -
Campagna RedEst 2025 al via le dichiarazioni dei pensionati all’estero
Con il messaggio n. 1607 del 21 maggio 2025, l’INPS ha ufficialmente comunicato l’apertura della Campagna RedEst 2025, relativa ai redditi percepiti nel 2024 da parte dei pensionati residenti all’estero titolari di prestazioni collegate al reddito.
La trasmissione dei dati è possibile a partire dal 22 maggio 2025, data in cui viene riaperta anche la Campagna RedEst 2024 (redditi 2023).
L’Istituto ricorda inoltre che la Campagna RedEst 2023, relativa ai redditi 2022, si è definitivamente chiusa il 31 marzo 2025. Eventuali dichiarazioni ancora pendenti devono ora essere gestite con una procedura di ricostituzione.
Campagna RedEst come si comunicano i redditi
La trasmissione telematica può essere effettuata:
- dagli Istituti di patronato,
- dai Consolati e
- dalle Strutture territoriali INPS.
Questi ultimi accedono tramite l’ambiente intranet istituzionale, mentre patronati e consolati utilizzano le apposite aree sul portale INPS.
Nella sezione “Statistiche ed elenchi redditi esteri” della piattaforma RedEst sono disponibili anche le segnalazioni di variazioni anagrafiche o di rientro in Italia, che richiedono l’intervento diretto delle sedi territoriali.
Per facilitare il processo, nel mese di settembre 2025 l’INPS invierà i modelli cartacei RedEst ai soggetti coinvolti nella campagna.
Gli Istituti di patronato e i Consolati avranno il compito di:
- ricevere la documentazione,
- verificare l’identità del dichiarante,
- controllare la correttezza dei dati e
- trasmetterli all’INPS attraverso il portale web, seguendo il manuale tecnico disponibile nella procedura..
REDEST cos’è – rischio sospensione prestazioni
L’obbligo di comunicare i redditi da parte dei pensionati esteri trova fondamento nell’articolo 49, comma 1, della legge 289/2002, attuato dal decreto interministeriale del 12 maggio 2003 ed è necessario per garantire il corretto calcolo delle prestazioni pensionistiche collegate al reddito, riducendo il rischio di percezioni indebite e successive sospensioni delle prestazioni
La collaborazione tra INPS, strutture consolari e patronati è centrale e la norma norma distingue i casi in cui è necessaria una certificazione degli organismi esteri e quelli in cui è sufficiente l’autocertificazione.
-
Certificazione Unica INPS 2025 le istruzioni
INPS ha comunicato con avviso sul sito che è già disponibile online la Certificazione Unica 2025 relativa ai redditi percepiti nel 2024 dall'Istituto,
Si tratta in particolare della certificazione ufficiale dei compensi ricevuti da lavoro dipendente e assimilati, di lavoro autonomo, redditi di provvigioni, di pensioni e redditi di altra natura da INPS , indispensabile per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
La CU è accessibile a tutti i cittadini attraverso le modalità digitali e tradizionali, in linea con l’impegno costante dell’Istituto verso l’innovazione e la semplificazione dei servizi. L'istituto sottolinea che le CU pubblicate all’apertura del servizio hanno raggiunto la cifra di 26.783.143.
Tra le principali novità della CU 2025 vi sono:
- L'inserimento nella CU Ordinaria (CUO) dei dati relativi all'Assegno Unico Universale per i figli a carico erogato dall'INPS.
- L'esonero dalla certificazione per i sostituti d'imposta che operano in regime forfetario o in regime fiscale di vantaggio per l'imprenditoria giovanile, ai sensi delle nuove disposizioni legislative.
L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, ha effettuato il conguaglio fiscale per l’anno 2024, determinando:
- Il riepilogo delle ritenute operate e l’imposta dovuta sui redditi corrisposti.
- Il recupero delle imposte a debito sulle erogazioni successive fino a capienza delle somme disponibili.
- La trattenuta delle addizionali regionale e comunale in forma rateale da gennaio a novembre 2025.
Per i pensionati con redditi fino a 18.000 euro, le imposte dovute superiori a 100 euro sono prelevate in massimo 11 rate senza interessi.
Ecco le modalità per ottenere il documento.
Certificazione Unica INPS come ottenerla
Per visualizzare, scaricare e stampare il modello CU 2025 è necessario accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, eIDAS e PIN) all’area personale MyINPS e seguire il percorso:
“I tuoi servizi e strumenti” > “Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS” > “Certificazione Unica 2025 (Cittadino)”.
I pensionati possono scaricare il documento anche tramite il servizio online “Cedolino della pensione”.
La CU 2025 è disponibile anche su INPS Mobile per dispositivi Android e Apple iOS, utilizzando le credenziali personali e il servizio “Certificazione Unica”.
In alternativa, la Certificazione Unica potrà essere richiesta tramite:
- Patronati, CAF e professionisti abilitati.
- Posta Elettronica Certificata (PEC) all’indirizzo [email protected], allegando una copia del documento di identità del richiedente. In questo caso, la Certificazione Unica sarà inviata dall’INPS direttamente alla casella di posta elettronica utilizzata per la richiesta.
- Numero verde dedicato 800 434320.
- Contact center multicanale al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164164 (da rete mobile, a pagamento secondo piano tariffario).
- Email, inviando richiesta all’indirizzo [email protected] (per chi non ha la PEC).
- Canale utenza fragile, servizio rivolto a utenti con disabilità e anziani, che hanno difficoltà a recarsi presso gli sportelli INPS.
- Spedizione cartacea alla residenza del titolare su richiesta tramite call center o email.
- Comuni e altre pubbliche amministrazioni abilitate.
ATTENZIONE: I CUD e Certificazioni Uniche degli anni precedenti sono consultabili all’interno del Fascicolo previdenziale del cittadino, alla voce “Modelli”.
Per visualizzare, scaricare e stampare il modello CU 2025 è necessario accedere con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS, eIDAS e PIN) all’area personale MyINPS e seguire il percorso: “I tuoi servizi e strumenti” > “Servizi fiscali e pagamenti ricevuti da INPS” > “Certificazione Unica 2025 (Cittadino)”.
I pensionati possono scaricare il documento anche tramite il servizio online “Cedolino della pensione”.
Certificazione Unica INPS: Richiesta da terzi e rettifiche
La CU può essere richiesta anche da:
- Persona delegata, che deve allegare alla domanda la delega firmata dal titolare della CU e le copie dei documenti di identità di entrambi.
- Eredi del titolare deceduto, che devono presentare, oltre alla copia del proprio documento di riconoscimento, una Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la loro qualità di eredi.
L'INPS ha messo a disposizione anche un servizio di rettifica per correggere eventuali errori nella Certificazione Unica, accessibile tramite il portale MyINPS o presso le strutture territoriali dell'Istituto.
-
Coefficienti di rivalutazione pensioni decorrenti nel 2025
Il messaggio interno dell'INPS del 14 marzo 2025, n 914, chiarisce le modalità di liquidazione delle pensioni con decorrenza nell'anno 2025 e fornisce :
- i coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni e dei redditi pensionabili,
- il coefficiente di rivalutazione dei montanti contributivi, come stabilito dalla legge n. 335/1995.
Questi coefficienti sono essenziali per calcolare l'importo delle pensioni che decorrono nel 2025, tenendo conto delle variazioni economiche e contributive degli anni precedenti.
Vediamo di seguito le principali indicazioni dell'Istituto.
Coefficienti rivalutazione pensioni 2025
Il testo presenta una tabella dettagliata dei coefficienti di rivalutazione del montante contributivo per le pensioni con decorrenza nel 2025. Questi coefficienti sono calcolati sulla base del tasso medio annuo composto di variazione del prodotto interno lordo nominale, fornito dall'Istat, relativo ai cinque anni precedenti il 2024.
Il coefficiente di rivalutazione per il 2025 è pari a 1,036622.
La tabella al paragrafo 3 riporta i coefficienti per ogni anno a partire dal 31 dicembre 1996 fino al 31 dicembre 2023, riflettendo le variazioni economiche nel tempo.
Inoltre, la circolare specifica che per le pensioni con decorrenza nel 2025, al montante contributivo determinato, deve essere aggiunta la contribuzione relativa agli anni 2024 e 2025, fino alla data di decorrenza della pensione. Le procedure di liquidazione delle pensioni per le gestioni dei datori di lavoro privati, pubblici, e per i lavoratori dello spettacolo e sportivi sono state aggiornate a dicembre 2024 per riflettere questi criteri.
Coefficienti di rivalutazione retribuzioni e redditi pensionabili
La circolare include anche i coefficienti di rivalutazione delle retribuzioni e dei redditi pensionabili, suddivisi in tre allegati.
L'Allegato 1 riporta i coefficienti validi per il calcolo delle quote di pensione relative alle anzianità contributive acquisite prima del 1° gennaio 1993.
L'Allegato 2 fornisce i coefficienti per le anzianità contributive acquisite dopo il 31 dicembre 1992.
Infine, l'Allegato 3 contiene i coefficienti specifici per i lavoratori delle gestioni di spettacolo e sportivi, relativi alle anzianità maturate fino al 31 dicembre 1992.
La circolare sottolinea che le procedure informatiche di liquidazione delle pensioni sono state aggiornate per riflettere i nuovi coefficienti, garantendo così un calcolo corretto e aggiornato delle pensioni per l'anno 2025.
Coefficienti Rivalutazione Montante Contributivo dal 2025
Montante maturato al… Coefficiente 31 dicembre 1996 1,055871 31 dicembre 1997 1,053597 31 dicembre 1998 1,056503 31 dicembre 1999 1,051781 31 dicembre 2000 1,047781 31 dicembre 2001 1,043698 31 dicembre 2002 1,041614 31 dicembre 2003 1,039272 31 dicembre 2004 1,040506 31 dicembre 2005 1,035386 31 dicembre 2006 1,033937 31 dicembre 2007 1,034625 31 dicembre 2008 1,033201 31 dicembre 2009 1,017935 31 dicembre 2010 1,016165 31 dicembre 2011 1,011344 31 dicembre 2012 1,001643 31 dicembre 2013 1,000000 31 dicembre 2014 1,005058 31 dicembre 2015 1,004684 31 dicembre 2016 1,005205 31 dicembre 2017 1,013478 31 dicembre 2018 1,018254 31 dicembre 2019 1,019199 31 dicembre 2020 1,000000 31 dicembre 2021 1,009756 31 dicembre 2022 1,023082 31 dicembre 2023 1,036622 -
Cassa Geometri: nuova pensione Opzione Donna
La Cassa Geometri ha previsto con delibera del 24 giugno 2024 l’introduzione di un regime agevolato temporaneo per le professioniste che raggiungono i requisiti anagrafico-contributivi (60 anni di età e 40 anni di anzianità contributiva) per l’accesso alla pensione di vecchiaia anticipata ex art. 3, c. 3, del Regolamento di previdenza ed assistenza.
In data 15 gennaio 2025 è intervenuta l’approvazione da parte dei Ministeri vigilanti.
Vediamo più in dettaglio come funziona.
Opzione Donna in Cassa geometri
La misura prevede una riduzione della percentuale di abbattimento della quota reddituale per le professioniste che scelgono l’accesso anticipato alla pensione.
In particolare, detta percentuale di abbattimento, che in via ordinaria è dell’1% per ogni mese di anticipo rispetto ai 67 anni, sarà ridotta allo 0,5% per le domande presentate dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2035.
Inoltre, la quota minima di abbattimento sarà dimezzata, passando dal 12% al 6%.
Scarica qui nuovo testo del Regolamento previdenziale aggiornato al 2025
-
Pensione precoci: posticipato il termine per le domande
L'INPS, con il messaggio n. 598 del 17 febbraio 2025, ha comunicato la modifica della scadenza per la presentazione delle domande di riconoscimento delle condizioni di accesso alla pensione anticipata per i lavoratori precoci.
Questo aggiornamento è stato introdotto dall’articolo 29 della legge 203/2024 (Collegato Lavoro) per uniformare le scadenze a quelle dell’APE sociale.
Nello specifico a partire dal 12 gennaio 2025, le richieste devono essere inoltrate entro le seguenti date:
- 31 marzo (prima scadenza utile);
- 15 luglio;
- 30 novembre (solo in caso di risorse residue).
Le domande verranno valutate dall'INPS tenendo conto sia della presenza dei requisiti richiesti sia delle risorse finanziarie disponibili al termine delle attività di monitoraggio.
Requisiti per la Pensione Anticipata dei Lavoratori Precoci
Giova ricordare che possono accedere al trattamento i lavoratori che:
- hanno accumulato almeno 12 mesi di contributi effettivi prima del compimento del 19° anno di età e che
- abbiano 41 anni di contributi previdenziali, indipendentemente dall’età anagrafica.
Inoltre, devono rientrare in almeno una delle seguenti categorie:
- Disoccupati da almeno tre mesi dopo la cessazione del trattamento di sostegno al reddito;
- Caregiver che assistono da almeno sei mesi un familiare convivente con grave disabilità;
- Invalidi con una percentuale pari o superiore al 74%;
- Lavoratori impiegati in mansioni gravose per almeno sette anni negli ultimi dieci (o sei anni negli ultimi sette);
- Lavoratori addetti a mansioni usuranti.
Pensione Anticipata dei Lavoratori Precoci: istruzioni precedenti
Riportiamo di seguito le istruzioni pubblicate dall'INPS con la circolare n. 33 2018 di istruzioni sulla disciplina del pensionamento anticipato per i lavoratori precoci con 41 anni di contributi, dopo le modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2018
L'istituto chiarisce che dal 1° gennaio 2018, sono state introdotte le modifiche all’articolo 1, comma 199, della legge 232/2016,concernenti :
- l’accesso al beneficio del pensionamento anticipato con riferimento all’assistenza e la convivenza con soggetti portatori di handicap grave che ora riguarda anche i familiari di secondo grado, nel caso i familiari di primo grado siano deceduti o abbiano compiuto i settanta anni o siano anch'essi affetti da patologie invalidanti;
- l’arco temporale di riferimento per lo svolgimento di attività c.d. gravose, ampliato a chi li ha svolti per 7 anni negli ultimi dieci o 6 negli ultimi sette ( si deve trattare di periodi coperti da contribuzione versata o figurativa in costanza di lavoro)
Inoltre sono state definite nuove attività lavorative con svolgimento difficoltoso e rischioso per cui danno diritto ad accedere all'agevolazione dell'anticipo pensionistico alle seguenti categorie:
- -operai dell'agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- – pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- – lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nell’ambito di applicazione del decreto legislativo n. 67 del 2011;
- – marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
Infine non è piu richiesto, per rientrare nel pensionamento anticipato riservato ai lavoratori precoci, di avere svolto attività per le quali si applicano voci di tariffa INAIL con un tasso medio non inferiore al 17 per mille.
Non ci sono state modifiche invece sulla categoria degli invalidi che abbiano una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%
La circolare specifica inoltre per i lavoratori precoci che intendano usufruire del requisito agevolato dei 41 anni di contributi resta confermato il meccanismo di adeguamento all’incremento della speranza di vita previsto a decorrere dal 1° gennaio 2019.
Pensione anticipata lavoratori precoci: come fare domanda
Gli interessati possono presentare le domande attraverso il servizio dedicato.
In alternativa, si può fare la domanda tramite:
- Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- enti di patronato e intermediari dell'Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
ATTENZIONE :
Se i requisiti sono maturati entro il 31 marzo, la domanda di riconoscimento può essere presentata insieme a quella di pensione.
In caso contrario, sarà necessario richiedere prima il riconoscimento dei requisiti e , dopo l’autorizzazione dell'INPS , inoltrare la richiesta di pensionamento vera e propria.
Le domande presentate oltre il 31 marzo e il 15 luglio, ma comunque entro il 30 novembre, verranno considerate solo se, dopo il monitoraggio delle richieste precedenti, rimarranno risorse disponibili.
-
Pensioni 2025: importi aggiornati e date pagamento –
Con il messaggio 613 del 18 febbraio INPS rettifica una delle tabelle della Circolare n. 23 del 28 gennaio 2025 nella quale erano stati illustrati gli aggiornamenti relativi alla rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali per l'anno in corso.
La circolare aveva chiarito anche i criteri per il calcolo degli aumenti, le modalità di pagamento e le fasce di rivalutazione in base all'importo percepito.
Nell'allegato 2 sono fornite le tabelle complete con importi e limiti reddituali per il diritto alle prestazioni collegate al reddito e alle prestazioni assistenziali.
Al paragrafo 3 la tabella corretta relativa alle Pensioni sociali
Pensioni 2025 principali novità sulla rivalutazione
Rivalutazione dei trattamenti previdenziali – Criteri generali
La perequazione automatica delle pensioni per il 2025 è regolata dal decreto del 15 novembre 2024. La rivalutazione è calcolata considerando il cumulo perequativo di tutte le pensioni erogate a un soggetto. Alcune prestazioni assistenziali e di accompagnamento non sono soggette a rivalutazione.
Indice di rivalutazione definitivo per il 2024
L’indice di rivalutazione per il 2024 è stato fissato definitivamente a +5,4%, senza necessità di conguagli. Gli importi del trattamento minimo sono stati:
- Mensile: 598,61 €
- Annuale: 7.781,93 €
Indice di rivalutazione provvisorio per il 2025
Per il 2025 l’indice provvisorio è fissato a +0,8%, con possibilità di adeguamento successivo. Gli importi aggiornati del trattamento minimo sono:
- Mensile: 603,40 €
- Annuale: 7.844,20 €
Modalità di attribuzione della rivalutazione per il 2025
L’indice di rivalutazione si applica secondo le seguenti fasce:
100% per pensioni fino a 4 volte il minimo (fino a 2.394,44 €)
90% tra 4 e 5 volte il minimo (2.394,45 – 2.993,05 €)
75% oltre 5 volte il minimo (oltre 2.993,06 €)
Fasce di Rivalutazione 2025
Fascia Importo (€) % Rivalutazione Aumento (€) Fino a 4 volte il TM 100% 0,80% Oltre 4 e fino a 5 volte il TM 90% 0,72% Oltre 5 volte il TM 75% 0,60% Rivalutazione per residenti all’estero
Nel 2025 i pensionati residenti all’estero con trattamenti superiori al minimo INPS non ricevono rivalutazione.
Rivalutazione per vittime del terrorismo
Le pensioni per vittime del terrorismo e stragi ricevono un aumento minimo dell’1,25%, anche se l’indice ISTAT è inferiore.
Rivalutazione delle prestazioni assistenziali e risarcitorie
- Pensioni sociali e assegni sociali rivalutati con l’indice generale (+0,8%).
- Prestazioni per invalidi civili, ciechi e sordomuti aumentano dell’1,6% rispetto al 2024.
- Maggiorazioni sociali per pensioni minime ("milione") aumentano di 8 € al mese.
- Rivalutazione delle quote di pensione per ex coniugi e figli (+0,8%).
Pensioni 2025 le date di pagamento
Nella tabella seguente le date esatte di pagamento presso uffici postali e banche. Si ricorda che :
- nelle banche i pagamenti vengono effettuati in primo giorno "bancabile" di ogni mese (cioè feriale non prefestivo) , mentre
- in Posta l'accredito avviene nel primo giorno ferial, anche prefestivo.
Fa eccezione gennaio per il quale è previsto il secondo giorno sia nelle banche che negli uffici postali.
Mese
Giorno disponibilità valuta
Poste
Banche
Gennaio
3
Febbraio
1
3
Marzo
1
3
Aprile
1
Maggio
2
Giugno
3
Luglio
1
Agosto
1
Settembre
1
Ottobre
1
Novembre
3
Dicembre
1
Aumento pensioni minime e Pensioni sociali corrette
Incremento per pensioni minime
L’incremento straordinario delle pensioni minime, introdotto nel 2023, è prorogato fino al 2026 con le seguenti aliquote:
2025: +2,2% → Importo massimo mensile 616,67 €
2026: +1,3%
Anno Importo Mensile (€) Importo Annuale (€) 2024 598,61 7.781,93 2025 603,40 7.844,20 PENSIONI SOCIALI – LIMITI DI REDDITO E DETERMINAZIONE DELL’IMPORTO MENSILE (pensioni liquidate a soggetti non invalidi civili o sordomuti)
Anno
Reddito annuo del pensionato (RP)
Reddito annuo del pensionato cumulato con il reddito del coniuge (RT)
Importo mensile da detrarre dalla pensione sociale
Importo mensile pensione sociale
2024
ZERO
<
14.000,99
Zero
440,42
>
5.725,46
Qualunque
440,42
Zero
<
5.725,46
>
19.726,45
440,42
Zero
<
5.725,46
<
14.000,99
RP/13
<
5.725,46
>
14.000,99
e <
19.726,45
RP / 13 (*) oppure
(RT – 14.000,99) / 13 (*)
2025
ZERO
<
14.113,00
Zero
443,95
>
5.771,35
Qualunque
443,95
zero
<
5.771,35
>
19.884,35
443,95
zero
<
5.771,35
<
14.113,00
RP/13
<
5.771,35
>
14.113,00
e <
19.884,35
RP / 13 (*) oppure
(RT – 14.113,00) / 13 (*)
Pensioni 2025 requisiti e gestione fiscale
Requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione di vecchiaia: L’età minima per il pensionamento e per l’assegno sociale nel 2025 resta 67 anni.
Nell'allegato 3 sono forniti i dati per il pensionamento nei paesi legati da convenzioni internazionali con l'Italia.
Gestione fiscale
- IRPEF: La tassazione delle pensioni è calcolata sul reddito complessivo del pensionato.
- Conguagli fiscali: Gli eventuali importi a debito vengono recuperati sulle pensioni di gennaio e febbraio 2025.
- Esenzione per superstiti orfani: La pensione non concorre alla formazione del reddito fino a 1.000 €.
Novità Pensioni ai superstiti e Prestazioni assistenziali INPS 2025
- Pensioni ai superstiti:
Se il penultimo contitolare scade nel 2025, il pagamento continua solo per l’ultimo superstite.
Se tutti i contitolari sono scaduti, il pagamento viene sospeso senza dichiarazione reddituale aggiornata.
Azzeramento assegni di invalidità con revisione sanitaria in corso.
Sospensione assegni familiari se mancano dati reddituali aggiornati.
Prestazioni di invalidità civile soggette a revisione sanitaria
I beneficiari di invalidità civile mantengono i propri diritti anche in attesa della visita di revisione. Le pensioni e le indennità vengono confermate fino al completamento del controllo medico da parte dell’INPS.
- Indennità per lavoratori con particolari patologie
Le indennità per lavoratori affetti da talassemia major, drepanocitosi e altre patologie croniche vengono rinnovate automaticamente per il 2025, con importi adeguati alla rivalutazione del trattamento minimo.
- Trasformazione delle pensioni di invalidità civile in assegno sociale
Le pensioni di invalidità civile si trasformano in assegno sociale al compimento di 67 anni, a condizione che il beneficiario abbia i requisiti reddituali richiesti.
Se mancano dati reddituali aggiornati, viene erogato l’assegno sociale base, senza maggiorazioni.
- Prestazioni di Accompagnamento a Pensione
Le prestazioni di accompagnamento alla pensione (es. Ape Sociale, esodi, fondi di solidarietà) non vengono rivalutate, mantenendo l’importo stabilito alla decorrenza.
- Azzeramento delle prestazioni in scadenza nel 2025
Le prestazioni in scadenza durante il 2025 vengono interrotte automaticamente nel mese di termine previsto. Se prevista, la tredicesima viene pagata con l’ultima mensilità.
I pagamenti vengono separati per consentire una corretta gestione fiscale