• Rubrica del lavoro

    Ferie collettive: differimento contributi da richiedere entro il 3.6

    Come ogni anno , è in scadenza a breve  il termine  per la richiesta di differimenti dei versamenti contributivi in caso di  chiusura aziendale per ferie che renda impossibile  effettuare le comunicazioni e i versamenti entro i termini ordinari 

    La richiesta va inviata all'INPS come sempre entro il 31 maggio 2025, che quest'anno, cadendo di sabato,  slitta per le festività al 3 giugno.

    Il termine  del 31 maggio in realtà non è perentorio: le richieste possono essere presentate anche dopo, presentando  una giustificazione del ritardo.

    Chiariamo di seguito  gli aspetti principali.

    Ferie collettive cosa si intende

    Per ferie collettive si intende il periodo di chiusura dell'azienda che la proprietà decide di effettuare per motivi di opportunità organizzative commerciali, ecc,   in cui vengono garantite le ferie a tutti i dipendenti  delle varie unità , reparti e sedi
    Il concetto di ferie collettive è applicabile anche se nel periodo sia comunque necessaria la presenza di personale preposto alla manutenzione degli impianti o personale addetto a lavorazioni che si effettuino a ciclo continuo, purché la generalità del personale rimanente usufruisca invece del periodo di riposo per ferie.

    Richiesta differimento  adempimenti per ferie  collettive

    In caso di chiusura si può richiedere il differimento dei termini che comprende:

    • la comunicazione del flusso Uniemens e il 
    • versamento dei contributi previdenziali e assistenziali 

    Il differimento per ferie collettive è possibile solo una volta nel corso dell'anno e  non può mai superare  il mese di durata. 

    ATTENZIONE Questo si applica anche nel caso il periodo di ferie collettive si svolga a cavallo di due mesi.

    Richiesta differimento contributi per ferie collettive: come fare

    Le domande possono riguardare anche periodi diversi da quello estivo e  vengono esaminate dalla sede Inps competente per territorio.

    In genere, il termine di cui viene chiesto il differimento è quello del 20 agosto (relativo al mese di luglio).  In questo caso il versamento dei contributi di luglio andrà poi eseguito entro il 16 settembre e la presentazione del flusso UNIEMENS dovrà avvenire entro il 30 settembre.

    il versamento dei contributi poi dovrà essere effettuato in unica soluzione  con la maggiorazione degli interessi di dilazione. Nel messaggio di autorizzazione INPS comunica anche la percentuale per il calcolo degli interessi di differimento. Attualmente, a seguito dei numerosi aumenti del tasso ufficiale di sconto decisi dalla Banca Europea il tasso INPS è fissato al 9,75%.

    Per la domanda va utilizzato unicamente  il canale telematico (v. messaggio INPS 8609/2012) . L'applicazione per l'invio è disponibile  sul sito INPS www.inps.it, seguendo il percorso : Servizi online – Aziende consulenti e professionisti – cassetto previdenziale – istanze on line – invio nuova istanza – codice 445 Richiesta differimento termine adempimenti contributivi per ferie collettive

  • Rubrica del lavoro

    Rendite inabilità e superstiti: nuovi coefficienti capitalizzazione INAIL

    Pubblicato il Decreto 25 marzo 2025 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 116 del 21 maggio 2025 (Supplemento Ordinario n. 17), approva le nuove tabelle dei coefficienti di capitalizzazione delle rendite INAIL

    Scarica le Tabelle dei coefficienti di capitalizzazione delle rendite INAIL

    Vediamo un chiarimento dettagliato su cosa comporta.

    Cos’è la capitalizzazione delle rendite INAIL?

    La capitalizzazione delle rendite è il calcolo del valore attuale complessivo di una rendita erogata dall’INAIL per:

    • Inabilità permanente da infortunio sul lavoro o malattia professionale.
    • Superstiti in caso di decesso del lavoratore.

    Questo valore si ottiene moltiplicando l'importo annuo della rendita per un coefficiente di capitalizzazione, determinato in base all’età del beneficiario e ad altri parametri tecnici (come il tasso tecnico di interesse attuariale).

    Perché si aggiornano questi coefficienti e a cosa servono?

    L’art. 39 del Testo Unico INAIL (DPR 1124/1965) prevede che i coefficienti:

    • Siano sottoposti ad approvazione ministeriale.
    • Siano rivisti almeno ogni cinque anni.

    L’aggiornamento riflette variazioni demografiche, attuariali ed economiche (come speranza di vita, tassi di interesse, inflazione ecc.).

    I coefficienti vengono utilizzati da:

    • INAIL: per calcolare la riserva matematica o il valore attuale della rendita.
    • Datori di lavoro/consulenti legali e attuariali: per determinare il valore economico in caso di transazioni, risarcimenti una tantum, retrocessioni, ecc.

    Descrizione delle Tavole dei coefficienti di capitalizzazione

    Le tavole dei coefficienti di capitalizzazione, oltre ad essere articolate in funzione della tipologia evento (infortunio o malattia professionale) e della classe di grado di menomazione dell'inabile – sono distinte a seconda della disciplina indennitaria di riferimento.

    Ovvero per le rendite d'inabilità relative ad eventi avvenuti prima del 25 Luglio 2000 (Testo Unico – D.P.R. n. 1124/1965, di seguito "T.U.") la capitalizzazione deve effettuarsi mediante tavole riportanti la specifica dicitura "T.U.", mentre per le rendite concernenti eventi accaduti a partire da tale data (D. Lgs. n.38/2000 – Danno Biologico, di seguito "D.B.") la capitalizzazione deve effettuarsi mediante tavole riportanti la specifica dicitura "D.B.".

    • Tavola 1 Coefficienti relativi ad infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 11%-60%;
    • Tavola 2 Coefficienti relativi ad infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 61%-100%;
    • Tavola 3 Coefficienti relativi ad infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%; 
    • Tavola 4 Coefficienti relativi ad infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%; •Tavola 5Coefficienti relativi a tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%;
    • Tavola 6 Coefficienti relativi a tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 7 Coefficienti relativi ai superstiti;
    • Tavola 8 Assicurazione di famiglia;
    • Tavola 9 Coefficienti relativi a coniugi di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 11%-60%;
    • Tavola 10 Coefficienti relativi a coniugi di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 61%-100%; •Tavola 11Coefficienti relativi a coniugi di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%; 
    • Tavola 12 Coefficienti relativi a coniugi di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 13 Coefficienti relativi a coniugi di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%;
    • Tavola 14 Coefficienti relativi a coniugi di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 15 Coefficienti relativi a figli abili di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 11%-60%;
    • Tavola 16 Coefficienti relativi a figli abili di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 61%-100%;
    • Tavola 17 Coefficienti relativi a figli abili di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%;
    • Tavola 18 Coefficienti relativi a figli abili di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 19 Coefficienti relativi a figli abili di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%; •Tavola 20Coefficienti relativi a figli abili di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 21 Coefficienti relativi a figli inabili di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 11%-60%; •Tavola 22Coefficienti relativi a figli inabili di infortunati e tecnopatici, Regime indennitario "T.U.", grado 61%-100%;
    • Tavola 23 Coefficienti relativi a figli inabili di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%;
    • Tavola 24 Coefficienti relativi a figli inabili di infortunati, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%;
    • Tavola 25 Coefficienti relativi a figli inabili di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 16%-60%;
    • Tavola 26 Coefficienti relativi a figli inabili di tecnopatici, Regime indennitario "D.B.", grado 61%-100%. 

    I coefficienti di capitalizzazione delle rendite ad infortunati e tecnopatici sono tabellati secondo l'età e, ove previsto, secondo l'antidurata (definita come il tempo trascorso tra la data di decorrenza della rendita e la data di calcolo); entrambe le variabili vanno considerate in anni interi. Le età variano da 12 a 108, le antidurate da 0 a 10 anni per le rendite ad infortunati e da 0 a 15 per quelle relative ai tecnopatici. Nella costruzione dei coefficienti si è adottato un tasso d'interesse pari al 1,5%.

  • Rubrica del lavoro

    Taglio cuneo fiscale 2025: chiarimenti Agenzia

     La legge di bilancio 2025 è stata pubblicata  in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2025.

    Per il sostegno al potere d’acquisto  dei lavoratori  delle classi medie e basse , la manovra 2025 riconferma i tagli al cuneo fiscale  dello scorso anno  per i lavoratori dipendenti,  ampliando la platea dei beneficiari fino ai 40mila euro di reddito invece che 35mila e li rende strutturali, quindi senza scadenza .

     Viene modificata  la modalità , che interviene sull'aspetto fiscale e non piu contributivo.

      Da notare  quindi che i risparmi  in busta paga   rispetto  alla legislazione  ordinaria (prima del  taglio dei contributi dal Governo Draghi   riguardano  i soggetti con  reddito da 35mila a 40 mila euro, platea raggiunta solo quest'anno dalle nuove  detrazioni. 

    Per i redditi inferiori cambiano le procedure ma i saldi di spesa per lo Stato e i vantaggi in busta paga per i contribuenti  resteranno piu o meno  gli  stessi dello scorso anno.

    Taglio cuneo fiscale e contributivo 2025

    Il testo della legge di bilancio dal 2025 conferma le aliquote  fiscali e gli scaglioni di reddito  2025 come per il 2024,   fissi su tre fasce:  

    1. 23% fino a 28mila euro, 
    2. 35% tra 28mila e> 50mila euro, e 
    3. 43% oltre i 50mila euro.  

    Cambia invece l'agevolazione cd Taglio del cuneo:  non ci sarà più il taglio al cuneo contributivo del 6/7 %  per i redditi fino a 35mila euro , bensì una combinazione di indennità esente da tasse (sulla falsariga del bonus Renzi) per chi ha redditi fino a 20mila euro e, per chi guadagna di più, ci sarà un sistema di detrazione fiscale decrescente: 

    •  per i redditi fino a 20mila euro ci sarà un’indennità esente, che va dal 7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro, al 4,8% per chi guadagna fino a 20mila euro. 
    • Per chi guadagna tra 20mila e 32mila euro, ci sarà una detrazione fissa di 1.000 euro,
    • oltre i 32mila euro la detrazione  diminuisce gradualmente fino ad azzerarsi a 40mila euro.

    Da evidenziare anche :

    • l'estensione della  No Tax Area: fino a €8.500 per i redditi da lavoro dipendente, parificata a quella per i pensionati.
    • Conguagli: Eventuali benefici non spettanti saranno recuperati in dieci rate mensili se l’importo da recuperare supera i €60.
    • Compensazione del sostituto d'imposta: I sostituti di imposta maturano un credito che può essere compensato in F24 per i lavoratori con redditi fino a €20.000.
    • Esenzioni reddituali: Il calcolo del reddito complessivo tiene conto della quota esente per i lavoratori rientrati in Italia e non considera il reddito della prima casa e sue pertinenze.

    Taglio cuneo fiscale 2025. costo e beneficiari

    Come detto il nuovo sistema di agevolazioni con l'approvazione definitiva della legge di bilancio  diventa strutturale dal 2025, cioè diventa definitivo e non piu temporaneo come le misure precedenti in materia

    Queste modifiche  hanno un costo di quasi 13miliardi di minori entrate fiscali per lo Stato e porteranno vantaggi in busta paga paragonabili  a quelli del 2024, ma con alcune differenze. 

    Rilevante anche  il fatto che ne beneficeranno circa un milione e 300mila lavoratori in piu, grazie all'innalzamento della soglia massima di reddito agevolato  che arriva a 40mila euro .

    Tabella taglio cuneo fiscale: esempi di risparmio in busta paga

    Reddito Annuo Complessivo Intervento valore percentuale dell' indennità  Vantaggi Economici
    Fino a €20.000 Indennità basata sul reddito di lavoro dipendente – Fino a €8.500: 7,1%
    – Da €8.501 a €15.000: 5,3%
    – Da €15.001: 4,8%
    Fino a €1.000 l’anno
    €20.001 – €32.000 Detrazione fissa Detrazione pari a €1.000 per l’intero anno, proporzionata al periodo di lavoro Circa €1.000 l’anno
    €32.001 – €40.000 Detrazione decrescente Detrazione diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi a €40.000 Vantaggio inferiore a €1.000
    €36.000 – €44.000 Beneficio in continuità Vantaggi meno significativi rispetto alle fasce inferiori Vantaggi variabili fino a €1.000

    Compensazione trattamento integrativo dipendenti

    Con la risoluzione 9 del 31 gennaio 2025 l'Agenzia ha istituito i codici tributo  per la compensazione in F24 delle somme versate ai dipendenti in attuazione della nuova misura.

    Si tratta in particolare  di: 

    • Per il modello F24:

    • “1704” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione ai lavoratori dipendenti della somma di cui all’articolo 1,  comma 4, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”.

    •   Per il modello F24 “Enti pubblici” (F24 EP):

    • “175E” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per  l’erogazione ai lavoratori dipendenti della somma di cui all’articolo 1, comma 4, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”.

    Taglio cuneo 2025 i chiarimenti dell’Agenzia

    Come detto, per poter beneficiare delle nuove misure, trattamento integrativo e ulteriore detrazione,  il reddito complessivo  del lavoratore deve essere rispettivamente inferiore a 20.000 euro e 40.000 euro. 

    Questo reddito viene calcolato secondo il comma 9 dell’articolo 1 della legge di Bilancio e segue le stesse regole già previste per le detrazioni, inclusa la quota esente  da imposte dei redditi dei lavoratori impatriati e dei “cervelli in rientro”.  Ma ATTENZIONE , la circolare 4/ 2025 del 16 maggio  dell'Agenzia specifica che  la percentuale per calcolare la somma spettante si applica solo al reddito imponibile, esclusa la quota esente.

    Per calcolare correttamente la percentuale di beneficio, il reddito da lavoro dipendente deve essere "rapportato all’anno", cioè normalizzato su base annua. 

    L’Agenzia chiarisce questo con un esempio: un reddito  di 2000 euro percepito per un periodo di 62 giorni va proiettato su 365 giorni per stabilire la soglia e l’aliquota applicabile, e solo dopo si applica la percentuale sul reddito effettivamente percepito (2.000/62*365= 11.744,19 euro quindi  aliquota 5,3  e somma spettante (2.000 euro * 5,3% = 106 euro)

    Il sostituto d’imposta deve riconoscere in busta paga la misura spettante, stimando mensilmente il reddito, anche includendo quanto percepito da altri datori di lavoro, se comunicato dal dipendente. 

    Si precisa inoltre che, nei casi di più rapporti part-time, la misura spetta a un solo sostituto, da individuare dal lavoratore. 

    In caso di errore o rettifica tra le due misure (comma 4 e comma 6), l’eventuale importo da recuperare, se superiore a 60 euro, sarà trattenuto in 10 rate. 

    Infine, le misure possono essere fruite o restituite tramite la dichiarazione dei redditi.

  • Rubrica del lavoro

    Gestione Separata: avviso su MyINPS se si supera il massimale

    L’INPS  comunica nel messaggio 1561 del 19.5.2025 di aver introdotto una nuova procedura di comunicazione digitale rivolta ai lavoratori parasubordinati iscritti alla Gestione Separata, finalizzata a semplificare gli adempimenti contributivi e migliorare la trasparenza nei rapporti con il cittadino. 

    A partire da maggio 2025, i lavoratori che superano il massimale di reddito annuale riceveranno un avviso  nell'area riservata e sull'applicazione “MyINPS”.

    Giova ricordare infatti che ogni anno, ai sensi della legge 335/1995, viene stabilito un massimale contributivo per i lavoratori iscritti alla Gestione Separata. Oltre questo limite di reddito, non è più dovuta la contribuzione previdenziale.

    A partire dal mese di maggio, l’INPS invierà una comunicazione informativa a tutti quei lavoratori per cui, sulla base delle denunce Uniemens trasmesse dai committenti, risulti superato il massimale di reddito. La comunicazione sarà visibile esclusivamente sul proprio account personale MyINPS.

    Massimale gestione separata: cosa contiene la comunicazione

    Nel messaggio inviato, l’Istituto informa il lavoratore che è stato raggiunto il massimale contributivo annuo. Viene inoltre invitato a informare il proprio committente per evitare che continuino ad essere applicati i contributi previdenziali sui compensi successivi.

    In caso di versamenti in eccesso sarà possibile presentare una specifica istanza di rimborso, secondo le modalità indicate.

    Questa iniziativa rientra nel più ampio piano di digitalizzazione e semplificazione dell’INPS, che mira a:

    • Ridurre gli errori contributivi;
    • Snellire il flusso di informazioni tra lavoratore, committente e Istituto;
    • Incentivare l’uso dei servizi online tramite “MyINPS”, ormai sempre più centrale per la gestione previdenziale individuale.

  • Rubrica del lavoro

    Registro Micologi. l’elenco aggiornato al 2025

    In Gazzetta ufficiale n 107 del 10 maggio 2025 è apparso il comunicato sull'aggiornamento del Registro nazionale micologi per il 2025 , avvenuto con decreto dirigenziale del  ministero della Salute del 17  aprile  2025.

    Qui l'elenco aggiornato 

    Rivediamo di seguito le regole per l'attività dei micologi autorizzati.

    Aggiornamento registro nazionale e registri regionali Regolamento 686 1996

    Il decreto 17.4.2025 aggiorna i nominativi dei nuovi soggetti che hanno conseguito l'attestato di micologo.

    A  norma del Regolamento 686 del 29.11  1996 infatti  le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano  sono  responsabili della formazione e devono  tenere un registro dei candidati che  hanno  conseguito l'attestato di micologo ( vedi sotto)  ,

    Annualmente  devono comunicare tali nominativi al Ministero della Sanità per l'iscrizione nel  registro nazionale.

    Il ruolo del micologo – Elenco Ispettorati micologici

    Il micologo riconosce e controlla i funghi epigei freschi e conservati, nell'ambito di

    •  strutture pubbliche (ispettorato micologico delle ASL) ( vedi qui l'elenco )
    •  private (responsabile del controllo nella filiera produttiva).

    L'attestato di micologo è rilasciato dalle Regioni e Province autonome, a seguito di partecipazione ad un corso di formazione teorico pratico, secondo un  programma ministeriale e con obbligo di frequenza ed esame finale, cui sono ammessi i candidati che hanno frquentato per almeno il 75% delle ore .

    Per l'ammissione al corso di micologo e' richiesto  il  possesso   del diploma di scuola media superiore.

     Il  corso  ha  una  durata  minima  di  240  ore . La parte pratica si compone di almeno 120 ore.

     Le domande di ammissione al  corso  di  micologo  devono  essere  presentate all'ente organizzatore del corso stesso.

    Possono  accedere  al corso organizzato da una regione o da una  provincia autonoma anche soggetti provenienti da altra regione o  provincia  autonoma.

  • Rubrica del lavoro

    Diaria Inail 2025: i nuovi importi per accertamenti e terapie

    Il Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e le successive  modifiche prevedono  la corresponsione di una indennità giornaliera per i lavoratori assicurati INAIL  invitati fuori dal proprio comune di residenza presso gli Uffici dell'Istituto per: 

    • accertamenti medico-legali e amministrativi o
    •  per finalità terapeutiche ( es.  assistenza protesica , erogazione di cure idro fango termali e soggiorni climatici).

    Al fine di adeguare la diaria all'attuale costo della vita, con la   circolare n.  28 del  29 aprile 2025   l'INAIL  ha comunicato i nuovi importi delle diarie,  aggiornati  con Determina presidenziale  sulla base dell'indice di variazione dei prezzi al consumo tra la media annua del 2024 e la media  annua del 2023 ( pari al 0,8%) .

    Le indennità giornaliere per il 2025   sono quindi  le seguenti:

    importo 2025  motivazione/durata importi 2024
    euro  8,98 

    per assenza della durata di quattro ore e che obblighi a  consumare un pasto fuori residenza

     (importo precedente, euro 8,91);
    euro 17,99 (per assenza di una intera giornata senza pernottamento (importo precedente, euro 17,85);
    euro 35,10 per assenza di una intera giornata con pernottamento (importo precedente, euro 34,82).

    La delibera ha previsto che "I suddetti importi avranno decorrenza dal 1° giorno del mese successivo all’adozione della  presente determinazione", il che significa che sono in vigore dal 1 aprile 2025 

    L'aggiornamento  della procedura telematica di calcolo GRAIEWEB  è  in corso.

  • Rubrica del lavoro

    Contributi lavoro domestico 2025: prima scadenza 10 aprile

    La circolare INPS 29 del 30 gennaio 2025  comunica gli importi dei contributi dovuti per l'anno 2025 per i lavoratori domestici, a seguito della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo (+0,8%). 

    Le nuove fasce di retribuzione su cui calcolare i contributi sono state quindi  aggiornate. 

    Di seguito un riepilogo delle indicazioni dell'istituto e la tabella dei valori 2025 un promemoria delle scadenze e modalità di versamento.  

    Lavoro domestico: contributi addizionali e esoneri contributivi

    La circolare ricorda che  resta  confermato il contributo addizionale dell'1,40% per i contratti a tempo determinato  oltre che  i seguenti esoneri contributivi :

    1-Esonero dal contributo CUAF

    Il contributo per la Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF) non è dovuto nei seguenti casi:

    • Se il rapporto di lavoro è tra coniugi, a condizione che il datore di lavoro sia titolare di indennità di accompagnamento.
    • Se il rapporto di lavoro è tra parenti o affini entro il terzo grado conviventi, ove riconosciuto ai sensi di legge (D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1403).

    2- Esonero previsto dall'art. 120, commi 1 e 2, della Legge 23 dicembre 2000, n. 388 – In vigore dal 1° febbraio 2001, prevede una riduzione del contributo CUAF:

    • Se il contributo CUAF dovuto è superiore allo 0,8%, è prevista una riduzione dello 0,8%.
    • Se è inferiore, si applica una riduzione dello 0,4% su altri contributi sociali (prioritariamente maternità e disoccupazione).

    3 -Esonero previsto dalla Legge 23 dicembre 2005, n. 266 (Legge Finanziaria 2006)

    Dal 1° gennaio 2006, i datori di lavoro domestico che versano contributi per il finanziamento degli assegni familiari godono di un esonero su:

    • CUAF (0,48%)
    • Maternità (0,24%)
    • Disoccupazione (0,28%)

    4 – Riduzione contributiva per  sostituzione assenti

    Il contributo addizionale dell’1,40% non si applica ai lavoratori assunti a tempo determinato in sostituzione di lavoratori assenti.

    Contributi colf: importi 2025

    I  contributi dovuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, sono calcolati in base alla retribuzione oraria, con e senza contributo CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari ovvero una quota contributiva obbligatoria che i datori di lavoro versano  per finanziare il sistema degli assegni per il nucleo familiare (ANF).

    Per orari superiori a 24 ore settimanali, i contributi sono ridotti. 

    Nei rapporti a tempo determinato si applica un contributo addizionale dell'1,40%. 

    La seguente tabella mostra gli importi aggiornati dei contributi  per i Lavoratori Domestici nel 2025.

    Retribuzione Oraria (€) Contributo Orario (€) con CUAF Contributo Orario (€) senza CUAF
    fino a 9,48 1,68 (0,42) 1,69 (0,42)
    oltre 9,48 fino a 11,54 1,89 (0,48) 1,90 (0,48)
    oltre 11,54 2,30 (0,58) 2,32 (0,58)
    Oltre 24 ore settimanali 1,22 (0,31) 1,23 (0,31)

    Incentivo contributivo al posticipo della pensione per i lavoratori domestici

    Una rilevante novità introdotta dalla legge 30 dicembre 2024, n. 207, anche per i lavoratori domestici, riguarda la possibilità, per i lavoratori dipendenti che maturano i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025, di rinunciare all'accredito contributivo della quota a loro carico relativa all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti. 

    Questa scelta implica che il datore di lavoro non dovrà più versare tale quota  all'INPS, e il corrispondente importo sarà interamente riconosciuto in busta paga al lavoratore. 

    Tale misura mira a incentivare il posticipo del pensionamento, permettendo ai lavoratori di ricevere un aumento diretto dello stipendio anziché accumulare ulteriori contributi previdenziali.

    Contributi colf : Scadenze e modalità di versamento

    l versamento dei contributi  relativi al 2025 va effettuato dal datore di lavoro alle seguenti  scadenze

    • dal 1° al 10 aprile  per il primo trimestre;
    • dal 1° al 10 luglio  per il secondo trimestre;
    • dal 1° al 10 ottobre  per il terzo trimestre;
    • dal 1° al 10 gennaio  2026 per il quarto trimestre.

    In caso di  festività la scadenza slitta al primo giorno feriale successivo.

    Si ricorda che dal 2020 INPS invia a tutti i datori di lavoro domestico gli Avvisi di pagamento da effettuare con  il sistema  pagoPA  per il pagamento dei contributi per i trimestri in scadenza che  può essere effettuato:

    • online, 
    •  negli ufficio postali
    •  nei punti vendita SISAL  MOONEY.

    Con l'app INPS si puo anche ricevere la notifica sui  propri dispositivi mobili.