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AI: DDL sull’intelligenza artificiale approvato dalla Camera
Dopo il Senato anche la Camera dei deputati ha approvato il disegno di legge A.C. 2316 contenente disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale.
Il provvedimento, rappresenta un passo importante per dotare l’Italia di un quadro normativo che regoli lo sviluppo, l’uso e la sperimentazione dell’intelligenza artificiale (IA), in coerenza con il regolamento europeo “AI Act” (Regolamento UE 2024/1689) e tenendo conto delle esigenze del contesto nazionale.
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La proposta di legge si fonda su un approccio antropocentrico, ispirato ai principi di trasparenza, sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali.
Il testo si compone di 28 articoli, suddivisi in sei capi tematici, e introduce sia norme generali sia misure specifiche per settori strategici come sanità, lavoro, giustizia e pubblica amministrazione.
Con il prossimo ultimo passaggio in Senato la legge sarà approvata definitivamente.
Principi generali e finalità della legge: sicurezza, trasparenza e centralità della persona
Il Capo I del disegno di legge definisce i principi generali, le finalità e le principali definizioni.
L’obiettivo è promuovere un uso corretto e responsabile dell’IA, valorizzandone le opportunità e prevenendone i rischi. Si richiama esplicitamente l’esigenza di proteggere i diritti fondamentali, la privacy, la sicurezza e la non discriminazione. L’IA deve rispettare l’autonomia decisionale umana, favorire la spiegabilità delle decisioni automatizzate e garantire la sicurezza informatica durante tutto il ciclo di vita dei sistemi.
La legge stabilisce che i dati personali utilizzati devono essere trattati in modo lecito e trasparente, con particolare attenzione ai diritti degli utenti, inclusi i minori e le persone con disabilità. Per i minori di 14 anni è necessario il consenso dei genitori all’uso di sistemi di IA, mentre per quelli con età superiore è ammesso un consenso autonomo, a condizione che le informazioni siano rese in modo chiaro e comprensibile.
Dal punto di vista economico, la legge incoraggia l’adozione dell’IA per rafforzare la competitività delle imprese italiane, sostenere l’innovazione, garantire la disponibilità di dati di qualità e favorire la localizzazione dei server sul territorio nazionale. Particolare attenzione è riservata alla sicurezza e alla difesa: l’uso dell’IA da parte di organismi preposti alla sicurezza nazionale e alle forze armate è escluso dall’ambito applicativo del provvedimento, ma resta soggetto a garanzie di tutela dei diritti fondamentali.
DDL Intelligenza artificiale su sanità, e pubblica amministrazione
In ambito sanitario l’IA è riconosciuta come uno strumento utile a migliorare prevenzione, diagnosi e cura, ma non può sostituirsi alla decisione medica, che rimane prerogativa esclusiva dei professionisti sanitari. Viene valorizzato l’impiego dell’IA anche per favorire l’autonomia e l’inclusione delle persone con disabilità, nell’ambito dei progetti di vita individualizzati.
L’articolo 14 invece stabilisce regole generali per l’uso dell’IA nella pubblica amministrazione, sottolineando la necessità che i sistemi siano strumentali alle decisioni umane, e non sostitutivi, nel rispetto dei principi di tracciabilità e trasparenza.
DDL Intelligenza artificiale: lavoro dipendente, professionisti, diritti d’autore
Un focus particolare è dedicato al mondo del lavoro, con una serie di articoli specifici:
- L’articolo 11 disciplina l’impiego dell’intelligenza artificiale per migliorare le condizioni lavorative, promuovere la produttività e salvaguardare l’integrità psico-fisica dei lavoratori. Il testo impone il rispetto della dignità umana, della privacy e dei diritti inviolabili dei lavoratori, richiedendo trasparenza sull’uso delle tecnologie da parte dei datori.
- L’articolo 12 istituisce l’Osservatorio sull’adozione dell’IA nel mondo del lavoro, con il compito di monitorare gli impatti occupazionali, promuovere strategie di formazione e definire linee guida per un impiego etico e sostenibile delle tecnologie.
- L’articolo 13 interviene sulle professioni intellettuali, precisando che l’IA può essere utilizzata solo per attività di supporto.
- Il professionista resta sempre responsabile della prestazione, e ha l’obbligo di informare il cliente qualora impieghi sistemi di intelligenza artificiale.
Nel Capo IV che contiene norme a tutela degli utenti sono presenti anche disposizioni in materia di diritto d’autore. Si stabilisce che anche le opere create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale debbano rispettare la normativa vigente, riconoscendo agli autori i diritti connessi alle opere generate.
DDL Intelligenza artificiale: governance, tutele e sanzioni
Il Capo III disciplina la governance dell’intelligenza artificiale in Italia.
È previsto un aggiornamento periodico della Strategia nazionale per l’IA, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di queste tecnologie nei settori produttivi, la ricerca scientifica e la formazione.
L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) sono designate come autorità nazionali per l’IA e avranno un ruolo di coordinamento e vigilanza sull’attuazione della normativa. Viene conferita una delega al Governo per adeguare la legislazione italiana alle disposizioni del regolamento europeo AI Act.
Il Capo V introduce infine un primo nucleo di disposizioni penali. Sono previste sanzioni per l’uso ingannevole o pericoloso dei sistemi di IA, specialmente se comportano rischi per l’integrità delle persone o la sicurezza nazionale.
Il Capo VI chiude il provvedimento con le disposizioni finanziarie, ribadendo la clausola di invarianza degli oneri per la finanza pubblica.
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Flussi Uniemens Pos-agri: al via la notifica automatica degli esiti
Come noto dal 2021 nella sezione “Servizi per le Aziende e Consulenti” del sito internet dell’Istituto, è in linea la funzione “Consultazione flussi Uniemens”, è accessibile dal menu di sinistra di “Servizi per le Aziende e Consulenti”, selezionando la voce “Uniemens” che consente di visualizzare le informazioni di dettaglio riferite a ciascuna gestione veicolate tramite il flusso Uniemens:
- Gestione privata – nodo PosContributiva;
- Denunce Uniemens CIG a pagamento diretto – nodo PosContributiva (TipoComposizione = “41”);
- Gestione separata – nodo ListaCollaboratori;
- Gestione pubblica – nodo ListaPosPa;
- Lavoratori agricoli OTI, OTD – nodo PosAgri;
- Denunce spettacolo ante 2015 – nodo PosSportSpet.
Inps comunica con il messaggio 1978 che è stata predisposta una nuova funzione.
Nuova funzione esiti Posagri in automatico
Nello specifico il servizio è stato implementato con la funzione di notifica automatica dell’esito negativo della trasmissione dei flussi Uniemens-PosAgri.
La nuova funzionalità predispone e invia al datore di lavoro una e-mail contenente la notizia circa la presenza di errori che hanno determinato il blocco della elaborazione dei flussi Uniemens-PosAgri trasmessi.
Inoltre il sistema invia una e-mail riepilogativa al consulente che ha inviato almeno un flusso relativo a un datore di lavoro iscritto alla Gestione Aziende Agricole (GAA) contente errori bloccanti.
L' avviso ha l’intento di allertare immediatamente l’intermediario e il datore di lavoro circa la presenza di flussi errati e bloccati automaticamente dal software di controllo in fase di accoglienza, consentendo in questo modo la rapida sostituzione delle denunce errate con un flusso in sostituzione.
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Scrutatori e Presidenti Referendum 2025: quali sono i compensi ?
In occasione dei referendum abrogativi che si svolgeranno nei giorni 8 e 9 giugno 2025, il Ministero dell’Interno ha aggiornato nella circolare DAIT del 12.5.2025 i compensi spettanti ai componenti dei seggi elettorali. Le cifre sono definite in modo forfettario e variano in base al tipo di sezione e al numero delle consultazioni in corso.
Ecco tutti i dettagli e una tabella di sintesi.
Compensi per i referendum: base e seggi speciali
Compensi base per i referendum 2025 (5 schede)
Per le consultazioni referendarie da svolgersi su 5 quesiti, ai componenti dei seggi ordinari e ai seggi per elettori fuori sede spettano i seguenti compensi:
- Presidente di seggio: € 130,00 di base, con una maggiorazione di € 33,00 per ogni quesito oltre il primo, fino a un massimo di 4 maggiorazioni → totale € 262,00.
- Scrutatori e segretari: € 104,00 di base, maggiorazione di € 22,00 per ogni quesito oltre il primo, fino a un massimo di 4 → totale € 192,00
Compensi per i seggi speciali
I seggi speciali sono quelli operativi in strutture sanitarie o penitenziarie. In questi casi, gli importi sono più bassi e non variano in base al numero dei referendum:
- Presidente di seggio speciale: € 79,00
- Scrutatori e segretari: € 53,00.
Compensi quando il referendum è abbinato alle elezioni amministrative
Quando il referendum coincide con un turno di ballottaggio per le amministrative (6 schede in totale), i compensi aumentano leggermente per via dell’impegno aggiuntivo:
- Presidente: base € 150,00 + 4 maggiorazioni da € 33,00 = € 282,00
- Scrutatori e segretari: base € 120,00 + 4 maggiorazioni da € 22,00 = € 208,00
Per i seggi speciali in questo caso:
- Presidente: € 90,00
- Scrutatori e segretari: € 61,00
Compensi seggi referendum: tabella di sintesi
Tipo di seggio Ruolo Compenso base Maggiorazioni (fino a 4) Totale Seggio ordinario / fuori sede (solo referendum) Presidente € 130,00 € 132,00 € 262,00 Seggio ordinario / fuori sede (solo referendum) Scrutatore / Segretario € 104,00 € 88,00 € 192,00 Seggio speciale (numero consultazioni irrilevante) Presidente – € 79,00 Seggio speciale (numero consultazioni irrilevante) Scrutatore / Segretario – € 53,00 Seggio ordinario (referendum + ballottaggio) Presidente € 150,00 € 132,00 € 282,00 Seggio ordinario (referendum + ballottaggio) Scrutatore / Segretario € 120,00 € 88,00 € 208,00 Seggio speciale (referendum + ballottaggio) Presidente – € 90,00 Seggio speciale (referendum + ballottaggio) Scrutatore / Segretario – € 61,00 Compenso seggi referendum: altre informazioni utili
Va sottolineato che :
- i compensi sono esenti da ritenute fiscali e non concorrono al reddito imponibile.
- Spettano per intero, a meno che il componente non sia stato sostituito: in tal caso il pagamento è proporzionale alla durata effettiva della partecipazione.
- I presidenti di seggio hanno diritto anche al rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, se provenienti da località oltre i 10 km.
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Verifiche attrezzature: domande solo online dal 3 giugno 2025
Dal 3 giugno 2025 entrerà in funzione l’applicativo “Verifiche periodiche”, messo a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per digitalizzare e semplificare la gestione delle istanze relative all’elenco dei soggetti abilitati alle verifiche delle attrezzature di lavoro (ai sensi dell’Allegato VII del D.lgs. 81/2008).
La circolare ministeriale che illustra la novità n. 11 2025 è stata pubblicata sul sito istituzionale il 23 maggio 2025.
Ecco come funziona e cosa cambia in concreto per aziende e operatori.
Servizio online verifiche attrezzature: a cosa serve, come accedere
Lo strumento consente la presentazione telematica delle seguenti istanze:
- iscrizione all’elenco dei soggetti abilitati alle verifiche periodiche;
- richiesta di variazione delle abilitazioni già concesse;
- aggiornamento dell’organico dei verificatori;
- comunicazione di ogni variazione di fatto o di diritto relativa ai soggetti abilitati.
Per accedere è necessario:
- Entrare nel portale “Servizi Lavoro” del Ministero tramite SPID o CIE;
- Registrare l’Azienda (se non già presente);
- Associare il proprio profilo utente all’anagrafica aziendale;
In alternativa, si può operare mediante delega rilasciata da un soggetto già associato.
I consulenti o referenti delegati dovranno quindi assicurarsi che l’Azienda sia correttamente censita e il profilo utente opportunamente collegato.
Sono disponibili anche due manuali di istruzioni :
- Manuale utente Servizi Lavoro, per la registrazione dell’azienda e dell’utente;
- Manuale utente Verifiche periodiche, per l’uso specifico dell’applicativo.
Per supporto tecnico è attivo anche il servizio URP online, accessibile direttamente dall’applicativo.
Modalità di invio, documentazione e comunicazione esito
Le domande potranno essere inviate solo tramite l’applicativo a partire dal 3 giugno 2025. Da quella data non saranno più accettate istanze presentate con altri mezzi.
Il sistema:
- permette di allegare i documenti richiesti in formato digitale;
- consente il pagamento dell’imposta di bollo da 16 euro direttamente via PagoPA;
- rilascia una ricevuta telematica con codice identificativo e numero di protocollo inviato via PEC.
Eventuali integrazioni documentali richieste dall’amministrazione dovranno essere caricate anch’esse attraverso l’applicativo. Solo per le istanze inviate prima del 3 giugno, eventuali integrazioni potranno ancora essere trasmesse con le modalità tradizionali.
Dopo l’invio:
- l’istanza verrà esaminata dalla Commissione interministeriale prevista dal D.M. 11 aprile 2011;
- l’esito verrà comunicato via PEC dall’indirizzo [email protected] (casella non abilitata a ricevere messaggi);
- il provvedimento sarà visibile anche online tramite l’applicativo stesso.
Servizio online periodo transitorio
Le nuove modalità saranno operative dal 3 giugno 2025. Fino al 2 giugno sarà ancora possibile utilizzare i canali tradizionali, ma solo per l’invio di nuove istanze.
Da quel momento in poi, tutte le nuove richieste dovranno obbligatoriamente passare per il nuovo sistema digitale.
Rimangono in vigore le disposizioni delle circolari precedenti (n. 21/2011 e n. 18/2013) nei punti espressamente richiamati dalla nuova circolare.
Per le imprese che intendono ottenere o aggiornare l’abilitazione alle verifiche periodiche è consigliabile quindi :
- prepararsi subito alla nuova procedura digitale;
- verificare l’accesso SPID/CIE e la corretta registrazione dell’Azienda;
- coordinarsi con i consulenti per eventuali deleghe o accessi tecnici;
- scaricare i manuali operativi per un corretto utilizzo del portale.
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Ferie collettive: differimento contributi da richiedere entro il 3.6
Come ogni anno , è in scadenza a breve il termine per la richiesta di differimenti dei versamenti contributivi in caso di chiusura aziendale per ferie che renda impossibile effettuare le comunicazioni e i versamenti entro i termini ordinari
La richiesta va inviata all'INPS come sempre entro il 31 maggio 2025, che quest'anno, cadendo di sabato, slitta per le festività al 3 giugno.
Il termine del 31 maggio in realtà non è perentorio: le richieste possono essere presentate anche dopo, presentando una giustificazione del ritardo.
Chiariamo di seguito gli aspetti principali.
Ferie collettive cosa si intende
Per ferie collettive si intende il periodo di chiusura dell'azienda che la proprietà decide di effettuare per motivi di opportunità organizzative commerciali, ecc, in cui vengono garantite le ferie a tutti i dipendenti delle varie unità , reparti e sedi
Il concetto di ferie collettive è applicabile anche se nel periodo sia comunque necessaria la presenza di personale preposto alla manutenzione degli impianti o personale addetto a lavorazioni che si effettuino a ciclo continuo, purché la generalità del personale rimanente usufruisca invece del periodo di riposo per ferie.Richiesta differimento adempimenti per ferie collettive
In caso di chiusura si può richiedere il differimento dei termini che comprende:
- la comunicazione del flusso Uniemens e il
- versamento dei contributi previdenziali e assistenziali
Il differimento per ferie collettive è possibile solo una volta nel corso dell'anno e non può mai superare il mese di durata.
ATTENZIONE Questo si applica anche nel caso il periodo di ferie collettive si svolga a cavallo di due mesi.
Richiesta differimento contributi per ferie collettive: come fare
Le domande possono riguardare anche periodi diversi da quello estivo e vengono esaminate dalla sede Inps competente per territorio.
In genere, il termine di cui viene chiesto il differimento è quello del 20 agosto (relativo al mese di luglio). In questo caso il versamento dei contributi di luglio andrà poi eseguito entro il 16 settembre e la presentazione del flusso UNIEMENS dovrà avvenire entro il 30 settembre.
il versamento dei contributi poi dovrà essere effettuato in unica soluzione con la maggiorazione degli interessi di dilazione. Nel messaggio di autorizzazione INPS comunica anche la percentuale per il calcolo degli interessi di differimento. Attualmente, a seguito dei numerosi aumenti del tasso ufficiale di sconto decisi dalla Banca Europea il tasso INPS è fissato al 9,75%.
Per la domanda va utilizzato unicamente il canale telematico (v. messaggio INPS 8609/2012) . L'applicazione per l'invio è disponibile sul sito INPS www.inps.it, seguendo il percorso : Servizi online – Aziende consulenti e professionisti – cassetto previdenziale – istanze on line – invio nuova istanza – codice 445 Richiesta differimento termine adempimenti contributivi per ferie collettive.
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Taglio cuneo fiscale 2025: chiarimenti Agenzia
La legge di bilancio 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre 2025.
Per il sostegno al potere d’acquisto dei lavoratori delle classi medie e basse , la manovra 2025 riconferma i tagli al cuneo fiscale dello scorso anno per i lavoratori dipendenti, ampliando la platea dei beneficiari fino ai 40mila euro di reddito invece che 35mila e li rende strutturali, quindi senza scadenza .
Viene modificata la modalità , che interviene sull'aspetto fiscale e non piu contributivo.
Da notare quindi che i risparmi in busta paga rispetto alla legislazione ordinaria (prima del taglio dei contributi dal Governo Draghi riguardano i soggetti con reddito da 35mila a 40 mila euro, platea raggiunta solo quest'anno dalle nuove detrazioni.
Per i redditi inferiori cambiano le procedure ma i saldi di spesa per lo Stato e i vantaggi in busta paga per i contribuenti resteranno piu o meno gli stessi dello scorso anno.
Taglio cuneo fiscale e contributivo 2025
Il testo della legge di bilancio dal 2025 conferma le aliquote fiscali e gli scaglioni di reddito 2025 come per il 2024, fissi su tre fasce:
- 23% fino a 28mila euro,
- 35% tra 28mila e> 50mila euro, e
- 43% oltre i 50mila euro.
Cambia invece l'agevolazione cd Taglio del cuneo: non ci sarà più il taglio al cuneo contributivo del 6/7 % per i redditi fino a 35mila euro , bensì una combinazione di indennità esente da tasse (sulla falsariga del bonus Renzi) per chi ha redditi fino a 20mila euro e, per chi guadagna di più, ci sarà un sistema di detrazione fiscale decrescente:
- per i redditi fino a 20mila euro ci sarà un’indennità esente, che va dal 7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro, al 4,8% per chi guadagna fino a 20mila euro.
- Per chi guadagna tra 20mila e 32mila euro, ci sarà una detrazione fissa di 1.000 euro,
- oltre i 32mila euro la detrazione diminuisce gradualmente fino ad azzerarsi a 40mila euro.
Da evidenziare anche :
- l'estensione della No Tax Area: fino a €8.500 per i redditi da lavoro dipendente, parificata a quella per i pensionati.
- Conguagli: Eventuali benefici non spettanti saranno recuperati in dieci rate mensili se l’importo da recuperare supera i €60.
- Compensazione del sostituto d'imposta: I sostituti di imposta maturano un credito che può essere compensato in F24 per i lavoratori con redditi fino a €20.000.
- Esenzioni reddituali: Il calcolo del reddito complessivo tiene conto della quota esente per i lavoratori rientrati in Italia e non considera il reddito della prima casa e sue pertinenze.
Taglio cuneo fiscale 2025. costo e beneficiari
Come detto il nuovo sistema di agevolazioni con l'approvazione definitiva della legge di bilancio diventa strutturale dal 2025, cioè diventa definitivo e non piu temporaneo come le misure precedenti in materia
Queste modifiche hanno un costo di quasi 13miliardi di minori entrate fiscali per lo Stato e porteranno vantaggi in busta paga paragonabili a quelli del 2024, ma con alcune differenze.
Rilevante anche il fatto che ne beneficeranno circa un milione e 300mila lavoratori in piu, grazie all'innalzamento della soglia massima di reddito agevolato che arriva a 40mila euro .
Tabella taglio cuneo fiscale: esempi di risparmio in busta paga
Reddito Annuo Complessivo Intervento valore percentuale dell' indennità Vantaggi Economici Fino a €20.000 Indennità basata sul reddito di lavoro dipendente – Fino a €8.500: 7,1%
– Da €8.501 a €15.000: 5,3%
– Da €15.001: 4,8%Fino a €1.000 l’anno €20.001 – €32.000 Detrazione fissa Detrazione pari a €1.000 per l’intero anno, proporzionata al periodo di lavoro Circa €1.000 l’anno €32.001 – €40.000 Detrazione decrescente Detrazione diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi a €40.000 Vantaggio inferiore a €1.000 €36.000 – €44.000 Beneficio in continuità Vantaggi meno significativi rispetto alle fasce inferiori Vantaggi variabili fino a €1.000 Compensazione trattamento integrativo dipendenti
Con la risoluzione 9 del 31 gennaio 2025 l'Agenzia ha istituito i codici tributo per la compensazione in F24 delle somme versate ai dipendenti in attuazione della nuova misura.
Si tratta in particolare di:
- Per il modello F24:
• “1704” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione ai lavoratori dipendenti della somma di cui all’articolo 1, comma 4, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”.
- Per il modello F24 “Enti pubblici” (F24 EP):
• “175E” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione ai lavoratori dipendenti della somma di cui all’articolo 1, comma 4, della legge 30 dicembre 2024, n. 207”.
Taglio cuneo 2025 i chiarimenti dell’Agenzia
Come detto, per poter beneficiare delle nuove misure, trattamento integrativo e ulteriore detrazione, il reddito complessivo del lavoratore deve essere rispettivamente inferiore a 20.000 euro e 40.000 euro.
Questo reddito viene calcolato secondo il comma 9 dell’articolo 1 della legge di Bilancio e segue le stesse regole già previste per le detrazioni, inclusa la quota esente da imposte dei redditi dei lavoratori impatriati e dei “cervelli in rientro”. Ma ATTENZIONE , la circolare 4/ 2025 del 16 maggio dell'Agenzia specifica che la percentuale per calcolare la somma spettante si applica solo al reddito imponibile, esclusa la quota esente.
Per calcolare correttamente la percentuale di beneficio, il reddito da lavoro dipendente deve essere "rapportato all’anno", cioè normalizzato su base annua.
L’Agenzia chiarisce questo con un esempio: un reddito di 2000 euro percepito per un periodo di 62 giorni va proiettato su 365 giorni per stabilire la soglia e l’aliquota applicabile, e solo dopo si applica la percentuale sul reddito effettivamente percepito (2.000/62*365= 11.744,19 euro quindi aliquota 5,3 e somma spettante (2.000 euro * 5,3% = 106 euro)
Il sostituto d’imposta deve riconoscere in busta paga la misura spettante, stimando mensilmente il reddito, anche includendo quanto percepito da altri datori di lavoro, se comunicato dal dipendente.
Si precisa inoltre che, nei casi di più rapporti part-time, la misura spetta a un solo sostituto, da individuare dal lavoratore.
In caso di errore o rettifica tra le due misure (comma 4 e comma 6), l’eventuale importo da recuperare, se superiore a 60 euro, sarà trattenuto in 10 rate.
Infine, le misure possono essere fruite o restituite tramite la dichiarazione dei redditi.
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Diaria Inail 2025: i nuovi importi per accertamenti e terapie
Il Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e le successive modifiche prevedono la corresponsione di una indennità giornaliera per i lavoratori assicurati INAIL invitati fuori dal proprio comune di residenza presso gli Uffici dell'Istituto per:
- accertamenti medico-legali e amministrativi o
- per finalità terapeutiche ( es. assistenza protesica , erogazione di cure idro fango termali e soggiorni climatici).
Al fine di adeguare la diaria all'attuale costo della vita, con la circolare n. 28 del 29 aprile 2025 l'INAIL ha comunicato i nuovi importi delle diarie, aggiornati con Determina presidenziale sulla base dell'indice di variazione dei prezzi al consumo tra la media annua del 2024 e la media annua del 2023 ( pari al 0,8%) .
Le indennità giornaliere per il 2025 sono quindi le seguenti:
importo 2025 motivazione/durata importi 2024 euro 8,98 per assenza della durata di quattro ore e che obblighi a consumare un pasto fuori residenza
(importo precedente, euro 8,91); euro 17,99 (per assenza di una intera giornata senza pernottamento (importo precedente, euro 17,85); euro 35,10 per assenza di una intera giornata con pernottamento (importo precedente, euro 34,82). La delibera ha previsto che "I suddetti importi avranno decorrenza dal 1° giorno del mese successivo all’adozione della presente determinazione", il che significa che sono in vigore dal 1 aprile 2025
L'aggiornamento della procedura telematica di calcolo GRAIEWEB è in corso.