• Formazione e Tirocini

    Fondo nuove competenze FNC3: primo elenco di domande ammissibili

    Il ministero del lavoro comunica che è disponibile online, alla voce FAQ della piattaforma dedicata FNC3  un primo elenco delle istanze e domande che, in base alla dotazione finanziaria dell’avviso, 

    • sono ammissibili alla prossima valutazione e che
    •  rientrano  nella capienza di risorse disponibili per tipologia di intervento (filiera, sistemi formativi e istanza singola) e per categoria di Regione (più sviluppate, in transizione, meno sviluppate).

    Viene specificato che  la pubblicazione ha valore solo informativo e verrà aggiornata .

    L’effettiva ammissibilità delle domande sarà definita solo una volta completata la fase di valutazione. 

    Le aziende riceveranno comunicazioni ufficiali e potranno poi verificare lo stato di avanzamento delle proprie domande o istanze tramite la piattaforma informatica dedicata a Fnc3, disponibile nel Portale per le politiche attive del lavoro Apre in una nuova scheda.

    QUI  l’elenco delle istanze ammissibili alla valutazione (file xlsx).

    Giova ricordare che il decreto relativo al Fondo Nuove Competenze, giunto alla sua terza edizione, che  finanzia parte del costo orario dei lavoratori coinvolti in percorsi formativi,   concordati tra datori di lavoro e parti sindacali,   era stato pubblicato il 26 novembre 2024 sul sito istituzionale del Ministero   del Lavoro dopo una lunga attesa di vari mesi.

    Questa edizione del Fondoviene ridenominata Fondo Competenze per l'innovazione, è finanziata inizialmente con 731 milioni di euro che  potrebbero aumentare fino a circa 800 milioni grazie ai risparmi accumulati nelle precedenti edizioni.

    Il termine per la presentazione delle domande è scaduto il 10 aprile scorso
    Rivediamo nei paragrafi seguenti tutti i dettagli sulla misura , con le specifiche operative per il 2024 (v. all'ultimo paragrafo)

    Scarica qui il testo del decreto

    Qui il testo integrale dell'avviso Fondo nuove competenze 3

    Qui il decreto direttoriale del 5.12.2024

    Fondo nuove competenze: cos’è

    Il Fondo Nuove Competenze  FNC   era stato istituito dal Decreto Rilancio 34 2020 e rifinanziato dal Decreto Agosto (n.104/2020) per contribuire alla formazione dei lavoratori nelle imprese in crisi per la pandemia Covid.

    E' stato poi rifinanziato per sostenere la ripresa economica, anche alla luce delle nuove  esigenze di   sostenibilità e digitalizzazione richiesti dal mercato mondiale.

    Nel 2022 il rifinanziamento è stato ottenuto grazie alle risorse del fondo europeo React EU per il PNRR

    Lo strumento è stato molto apprezzato dalle imprese in quanto prevede la possibilità di ottenere finanziamentI  a fondo perduto per:

    • le quote di retribuzione  e 
    • i contributi previdenziali 

     dei lavoratori , per i periodi dedicati   in percorsi formativi  adattati alle nuove esigenze produttive dell’impresa .

    Per ottenere il finanziamento dei progetti è necessaria la firma di accordi sindacali preventivi .

    I corsi di formazione  previsti dagli accordi possono  essere erogati :

    • sia da enti  pubblici e privati accreditati a livello nazionale o regionale, quali, ad esempio, università, scuole, Its, centri di ricerca, enti formativi di categoria
    • che dalla stessa impresa che ha presentato domanda di contributo. 

    Fondo nuove competenze 3 edizione 2024 di cosa si tratta

    In risposta a due interpellanze parlamentari di aprile scorso il Governo si era impegnato ad investire ancora nella formazione dei lavoratori e chiarito che con " il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo Plus, prevede la priorità del finanziamento del Fondo nuove competenze con una dotazione di circa 800 milioni.

    Tra le novità della nuova edizione, spicca la possibilità di includere nei percorsi formativi finanziati anche il personale non ancora assunto,   con una percentuale di rimborso del 100% della retribuzione favorendo l’integrazione tra formazione e selezione,

    Vincenzo Caridi, capo dipartimento del Ministero del Lavoro, aveva  evidenziato come il Fondo intenda promuovere la rete tra imprese, la transizione digitale e green e l’inclusione generazionale, oltre a prevedere incentivi per la formazione dei lavoratori stagionali prima dell’avvio dell'attività. 

    Lo strumento è di importanza strategica nel Programma nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 e ha finora coinvolto:

    • oltre 14.000 aziende e 
    • 700.000 lavoratori

    per più di 93 milioni di ore di formazione.

    Fondo nuove competenze per l’innovazione 2024: aree di intervento

    Analogamente alla seconda edizione, i beneficiari sono i datori di lavoro privati, comprese le società a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi di formazione per il miglioramento delle competenze dei lavoratori. 

    Si conferma che gli accordi devono essere concordati con le rappresentanze sindacali e devono includere i seguenti elementi,:

    • Progetti formativi per i lavoratori.
    • Numero di lavoratori coinvolti nei percorsi.
    • Quota dell’orario lavorativo da destinare allo sviluppo delle competenze.
    • Eventuale coinvolgimento di lavoratori disoccupati, preselezionati dal datore di lavoro, nei percorsi formativi.

     Le aree di intervento includono:

    • Sistemi tecnologici e digitali.
    • Intelligenza artificiale.
    • Sostenibilità e impatto ambientale.
    • Economia circolare.
    • Transizione ecologica.
    • Efficientamento energetico.
    • Welfare aziendale e benessere organizzativo.

    Il piano deve inoltre documentare le competenze già possedute dai lavoratori e prevedere interventi di formazione personalizzati in base ai fabbisogni specifici. La progettazione deve essere coerente con gli obiettivi di apprendimento indicati nel decreto ministeriale 115/2024, riferiti ai repertori di competenze di settore.

    Fondo nuove competenze per l’innovazione 2024: I finanziamenti

    La dotazione iniziale del Fondo ammonta a 730 milioni di euro, suddivisa in tre categorie principali:

    1. Sistemi formativi (25% delle risorse): destinati a gruppi di imprese guidati da un big player, in linea con la direttiva UE 2023/2775.
    2. Filiere formative (25% delle risorse): rivolte a imprese di piccole e medie dimensioni (PMI), preferibilmente inserite in distretti territoriali, reti produttive o filiere con vocazione economica specifica.
    3. Singoli datori di lavoro (50% delle risorse): per interventi diretti da parte di singole imprese.

    Massimali di finanziamento

    Il contributo massimo varia in base alla tipologia di intervento:

    • Sistemi formativi: fino a 12 milioni di euro per ciascun gruppo, con un limite del 60% dei lavoratori dipendenti coinvolti del big player capofila.
    • Filiere formative: fino a 8 milioni di euro per progetto.
    • Datori di lavoro singoli: massimo 2 milioni di euro, con l’obbligo di presentare una sola domanda di contributo.

    Modalità di finanziamento

    Come nella seconda edizione, il Fondo copre:

    • il 60% della retribuzione oraria e
    •  il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali per le ore dedicate alla formazione.

    ATTENZIONE   novità 2024

    Per i percorsi presentati da sistemi formativi o filiere formative, la quota retributiva finanziabile sale all’80%.

    Il 100% della retribuzione oraria è coperto per lavoratori disoccupati da oltre 12 mesi, assunti con contratti di apprendistato di alta formazione e ricerca successivamente alla pubblicazione del decreto ministeriale e prima dell’inizio della formazione.

    Fondo nuove competenze 3 (2024): la procedura operativa

    Per la  presentazione dell’istanza, il datore di lavoro dovrà allegare:

    • Accordo collettivo: conforme a quanto previsto dal § 5 dell’Avviso.
    • Progetto formativo: redatto in base al § 7 dell’Avviso.
    • Delega (se necessaria): accompagnata da documento di identità sia del delegante che del delegato, in conformità all’art. 38 comma 3-bis del DPR 445/2000.
    • Autocertificazioni di rappresentatività: in caso di assenza di rappresentatività sindacale interna.

    PROCEDURA OPERATIVA

    Gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono essere sottoscritti a partire dal 26 novembre 2024.

    Le informazioni richieste al punto 4.5 dell’Avviso devono essere caricate sulla piattaforma informatica.

    La fase istruttoria inizierà il 10 febbraio 2025, seguendo il criterio cronologico di presentazione.

    GESTIONE DEL CONTRIBUTO

    Richiesta di anticipazione:  È possibile richiedere fino al 40% dell’importo finanziabile, previa presentazione di una fideiussione bancaria o assicurativa valida per 24 mesi.

    Saldo:  Può essere richiesto al completamento delle attività formative, entro e non oltre 365 giorni solari dalla data di approvazione dell’istanza.

    ECCEZIONI E VARIAZIONI

    Il § 11 dell’Avviso disciplina le variazioni ammesse dopo la presentazione dell’istanza.

    Il § 14 prevede eccezioni per la formazione di disoccupati con successiva assunzione stagionale nei settori del turismo e dell’agricoltura (contratti di almeno 120 giorni, come da codici ATECO specificati nell’allegato_01).

    A questo link sono disponibili tutti i documenti operativi 

  • Formazione e Tirocini

    Riforma degli Istituti Tecnici: ruolo rafforzato per le imprese

     E' apparso nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2025,Il Decreto-Legge 7 aprile 2025, n. 45, che  introduce misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per l’avvio dell’anno scolastico 2025/2026. 

    In particolare, l’articolo 1 del decreto prevede il riordino degli istituti tecnici, con l’introduzione di nuovi indirizzi e quadri orari a partire dall’anno scolastico 2026/2027.

    La riforma, prevista dalla Missione 4, Componente 1 del PNRR, mira ad allineare maggiormente  i percorsi formativi alle esigenze del tessuto produttivo del Paese, in particolare verso l’innovazione digitale e il piano nazionale Industria 4.0. 

    Il decreto stabilisce che, entro 180 giorni dalla sua pubblicazione, dovrà essere adottato un regolamento per definire gli indirizzi, le articolazioni, i quadri orari e i risultati di apprendimento dei diversi istituti tecnici, basandosi sul profilo educativo, culturale e professionale dello studente e sul curricolo dei percorsi di istruzione tecnica. 

    Viene anche specificato il numero complessivo delle classi attivate negli istituti tecnici non potrà essere superiore a quello delle classi presenti nell’anno scolastico 2023/2024.

    Qui il testo completo del decreto  con gli allegati su competenze previste  al termine dei percorsi formativi e la suddivisione delle discipline negli anni di corso.

    Di seguito una sintesi degli aspetti principali.

    Riforma istituti tecnici: profilo educativo, culturale e professionale dello studente

    L'Allegato A  al decreto 45 2025 definisce il profilo educativo, culturale e professionale dello studente degli istituti tecnici, delineando le competenze chiave da acquisire al termine del percorso quinquennale. Tra queste, spiccano la capacità di affrontare problemi complessi, l'adozione di un approccio sistemico e l'applicazione di metodi scientifici e tecnologici. Il profilo include anche competenze linguistiche, digitali e relazionali, fondamentali per l'inserimento in contesti lavorativi dinamici e internazionali. Per le aziende, questo significa poter contare su giovani formati con un bagaglio di competenze trasversali e specialistiche, pronti a contribuire efficacemente ai processi produttivi e all'innovazione.

    Riforma istituti tecnici: inuovi programmi

    L'Allegato B dettaglia invece  il curricolo dei percorsi di istruzione tecnica, suddiviso in 

    • un'area di istruzione generale e 
    • un'area di indirizzo.

    L'area generale comprende discipline comuni a tutti gli indirizzi, come italiano, matematica, scienze e lingue straniere, mentre l'area di indirizzo è specifica per ciascun settore (economico o tecnologico-ambientale) e può essere adattata alle esigenze del territorio e del mondo del lavoro.

     Il curricolo prevede anche una quota di autonomia del 20% dell'orario complessivo, che le scuole possono utilizzare per introdurre moduli formativi in collaborazione con le imprese locali. 

    Questo offre alle aziende l'opportunità di partecipare attivamente alla formazione degli studenti, contribuendo a sviluppare competenze specifiche richieste dal mercato e favorendo un più rapido inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

    Riforma Istituti Tecnici: suddivisione delle discipline

    Nello specifico si prevede la seguente suddivisione delle Discipline e Monte Ore  nei nuovi Istituti Tecnici

    Discipline e Monte Ore Annuale negli Istituti Tecnici
    Area Disciplina Anno Monte Ore Annuale
    Istruzione Generale Lingua e letteratura italiana 1° – 5° 132 ore
    Istruzione Generale Lingua inglese (con metodologia CLIL dal 3° anno) 1° – 5° 99 ore
    Istruzione Generale Matematica 1° – 5° 132 ore
    Istruzione Generale Storia e cittadinanza 1° – 5° 66 ore
    Istruzione Generale Scienze integrate 1° – 2° 66 ore
    Indirizzo Economico Economia aziendale 2° – 5° 132 ore
    Indirizzo Economico Discipline giuridiche ed economiche 2° – 5° 99 ore
    Indirizzo Tecnologico-Ambientale Fisica 1° – 2° 66 ore
    Indirizzo Tecnologico-Ambientale Chimica 1° – 2° 66 ore
    Indirizzo Tecnologico-Ambientale Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 1° – 2° 99 ore
    Indirizzo Tecnologico-Ambientale Discipline tecnologiche specifiche dell’indirizzo 3° – 5° 132 ore
    Area Territoriale (opzionale) Moduli formativi in collaborazione con le imprese locali 3° – 5° Fino a 99 ore

  • Formazione e Tirocini

    Finanziamenti per formazione in Tunisia: invio domande dal 27.2

    E' stato pubblicato in Gazzetta ufficiale pochi giorni fa l' Avviso pubblico della società in house del Ministero  del lavoro "Sviluppo Italia"  finalizzato al finanziamento di  progetti di formazione professionale e civico-linguistica  rivolti a cittadini della Repubblica di Tunisia , con risorse a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027 – OS2 Migrazione legale e Integrazione, lettera p) Misure pre-partenza e percorsi di orientamento, formazione, informazione nei Paesi di origine

    L'avviso  ha  l’obiettivo di promuovere canali legali di ingresso in Italia attraverso percorsi di formazione svolta nel paese di origine e di assistenza nel periodo di ingresso in Italia. 

    Le iniziative previste mirano a migliorare l’adeguamento delle competenze professionali e civico-linguistiche dei partecipanti, in modo da favorire il loro inserimento lavorativo e rispondere alle esigenze del mercato del lavoro italiano. Il programma contribuisce altresì all’attuazione degli accordi tra Italia e Tunisia in materia di migrazione, supportando la gestione strutturata dei flussi migratori e incentivando una migrazione qualificata e regolare.

    Finanziamenti formazione all’estero Sviluppo Italia: i soggetti ammessi

    Al fine di consentire una più stretta correlazione tra l’effettiva richiesta di specifiche professionalità nel territorio nazionale e le attività formative pre-partenza, sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di Soggetto Proponente Unico o – in caso di partenariato – Associato i seguenti soggetti con sede legale in Italia, elencati anche  nelle Linee Guida  adottate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Decreto Direttoriale n. 27/2023.

    • a. Regioni e Province Autonome e loro enti strumentali;
    • b. Enti locali, loro unioni e consorzi, così come elencati all’art. 2 del D.Lgs. n. 267/2000 ovvero loro singole articolazioni purché dotate di autonomia organizzativa e finanziaria;
    • c. Organizzazioni nazionali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, nonché proprie associazioni e articolazioni;
    • d. Organismi paritetici ed enti bilaterali, posti in essere dalle Organizzazioni di rappresentanza datoriale 
    • e sindacale comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
    • e. Organizzazioni internazionali governative e intergovernative;
    • f. Organizzazioni della società civile e altri soggetti senza finalità di lucro iscritti all’Elenco pubblicato e aggiornato periodicamente dall'Agenzia per la Cooperazione italiana ;
    • g. Associazioni senza scopo di lucro o altri soggetti privati (enti, fondazioni, cooperative sociali, onlus,  etc.) iscritti al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore degli immigrati,
    • h. Enti del terzo Settore iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS);
    • i. Operatori pubblici e privati accreditati per lo svolgimento di servizi al lavoro, ai sensi del D.Lgs. n. 276/2003 e del D.Lgs. n. 150/2015;
    • j. Organismi accreditati dalle singole Regioni/Province Autonome per lo svolgimento di attività di formazione professionale e servizi al lavoro ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 25 maggio 2001 n. 166;
    • k. Università e Istituti di ricerca; ITS Academy ai sensi della Legge 15 luglio 2022 n. 99;
    • l. Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti

    Nel caso di partenariato, il Soggetto Proponente e i Partner dovranno stipulare un Accordo di Partenariato  utilizzando il Mod. C – “Accordo di Partenariato”.

    Formazione professionale in Tunisia: caratteristiche dei progetti

    Le proposte formative dovranno prevedere l’organizzazione di corsi di formazione professionale e civico-linguistica pre-partenza nella Repubblica di Tunisia. 

    Tali corsi dovranno avere una durata minima di 150 ore e articolarsi in quattro moduli obbligatori:

    1. Lingua italiana (almeno 100 ore), con il raggiungimento del livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue;
    2. Educazione civica (almeno 10 ore), per fornire conoscenze sui principi costituzionali, il funzionamento delle istituzioni e il contesto socio-culturale italiano;
    3. Formazione professionale (almeno 35 ore), comprendente anche nozioni sui diritti dei lavoratori, il lessico settoriale e l’orientamento al lavoro;
    4. Sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (almeno 5 ore), con nozioni generali in materia di prevenzione e tutela della sicurezza.

    Le attività formative potranno essere erogate in modalità mista (presenza e FAD), ma con un limite massimo del 25% delle ore in formazione a distanza, ad eccezione del modulo di lingua italiana, che dovrà essere svolto almeno per il 75% in presenza.

    Le proposte progettuali saranno valutate sulla base della loro idoneità tecnica, della coerenza con gli obiettivi dell’Avviso e della sostenibilità economica. 

    Saranno considerate ammissibili solo le domande che rispettano i criteri stabiliti, e sarà redatta una graduatoria con l’elenco delle proposte idonee al finanziamento.

    La pubblicazione degli esiti avverrà sul sito istituzionale dell’ente promotore, e i soggetti selezionati dovranno attenersi agli obblighi di rendicontazione e monitoraggio delle attività, garantendo la corretta attuazione delle iniziative approvate.

    Formazione professionale in Tunisia: domande

    Le modalità di partecipazione prevedono la presentazione di una proposta progettuale da parte dei soggetti proponenti, attraverso l’apposita “Piattaforma Ingressi Formati all’Estero” (PIF) sul sito servizi.lavoro.gov 

    La candidatura deve essere compilata in ogni sua parte e corredata della documentazione richiesta, secondo le specifiche indicate nell’Avviso e negli allegati .

    Le domande potranno essere presentate esclusivamente online, tra il 27 febbraio 2025 e il 17 marzo 2025.

     Il rispetto della scadenza è vincolante, e farà fede la data e l’ora riportate nella ricevuta generata automaticamente dalla piattaforma

    Formazione professionale in Tunisia: modalità di finanziamento

    Per quanto riguarda il finanziamento, il budget complessivo destinato all’Avviso ammonta a 2.000.000,00 euro, sufficienti per la formazioe di 1000 cittadini tunisini 

    Ciascuna proposta progettuale potrà prevedere un finanziamento variabile, in base al numero di destinatari formati con esito positivo, 

    con un massimo di 500.000,00 euro per progetti che coinvolgano almeno 250 partecipanti

    Giova sottolineare che per "formati con esito positivo" si intendono i partecipanti ai corsi di formazione pre-partenza che:

    • Hanno frequentato almeno l'80% delle ore di formazione previste dal programma, comprendendo i moduli di lingua italiana, educazione civica, formazione professionale e sicurezza sul lavoro.
    • Hanno superato con successo gli esami finali, che attestano: Il raggiungimento del livello A1 di conoscenza della lingua italiana, L’acquisizione delle competenze professionali previste dal corso, con rilascio di un’attestazione 

    Solo i partecipanti che soddisfano questi requisiti saranno computati ai fini del raggiungimento degli obiettivi del progetto e del relativo finanziamento.

    Il contributo sarà erogato sulla base di una rendicontazione a costi reali e sarà soggetto a verifiche amministrative e contabili. 

    La graduatoria finale sarà stilata in base a criteri di qualità del partenariato, coerenza con gli obiettivi dell’Avviso e sostenibilità economica della proposta.

    L’erogazione dei contributi finanziari avverrà in più fasi e sarà subordinata al rispetto delle condizioni previste nell’Avviso. In particolare, i pagamenti seguiranno questo iter:

    1. Anticipo Dopo l’approvazione della proposta progettuale e la stipula dell’accordo di finanziamento, il Soggetto Proponente potrà ricevere un anticipo sui fondi assegnati, la cui percentuale sarà stabilita in base alle regole del programma FAMI.
    2. Erogazioni intermedie – Sono previsti pagamenti in corso d’opera, subordinati alla presentazione di documentazione che attesti lo stato di avanzamento delle attività formative e la rendicontazione delle spese sostenute.
    3. Saldo finale – Il saldo sarà corrisposto solo dopo la conclusione del progetto, previa verifica della corretta attuazione delle attività e della rendicontazione finale da parte di SLI. Il riconoscimento delle spese sarà vincolato anche alla dimostrazione del raggiungimento degli obiettivi, ossia il numero di destinatari formati con esito positivo.

    L’erogazione dei contributi è inoltre subordinata alla regolarità contributiva (DURC) del Soggetto Proponente, che deve permanere per tutta la durata del procedimento

  • Formazione e Tirocini

    Decreto PNRR 2024: novità per lavoro, scuola e università

    Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2024 il Decreto legge del 28 ottobre 2024 n. 160 contenente misure urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione, per favorire una migliore attuazione del PNRR.

    Scarica il testo del Decreto legge del 28 ottobre n. 160

    Il testo si articola in diverse aree con l’obiettivo di contrastare il lavoro sommerso, supportare settori in crisi, riformare il reclutamento accademico e rafforzare la promozione degli ITS Academy.

    Capo I – Disposizioni in materia di lavoro

    Misure di contrasto al lavoro sommerso

    • Revisione delle competenze: l’INAIL sostituisce l’ANPAL come ente competente per alcune funzioni, al fine di migliorare il contrasto al lavoro sommerso.
    • Indici Sintetici di Affidabilità Contributiva (ISAC): dal 2026 verranno introdotti per identificare i datori di lavoro a rischio di evasione contributiva in alcuni settori.
    • Portale Nazionale del Sommerso: accesso ampliato alle pubbliche amministrazioni per verifiche e controlli mirati.

    Crisi occupazionale nel settore moda

    • Sostegno ai lavoratori: viene riconosciuta un’integrazione salariale per i lavoratori dei settori tessile, abbigliamento, calzaturiero e conciario. L’integrazione viene erogata direttamente dal datore di lavoro e rimborsata dall’INPS.

    Fondo per il pluralismo e innovazione digitale

    • Crisi nel settore dell’informazione: una quota del Fondo verrà destinata a misure di supporto per imprese in difficoltà nell’editoria e informazione.

    Capo II – Disposizioni per il sistema universitario

    Reclutamento del personale docente

    • Procedure ASN: ampliamento della tornata ASN (Abilitazione Scientifica Nazionale) con nuovi periodi di presentazione per il personale docente, in linea con gli obiettivi del PNRR.

    Consiglio Universitario Nazionale (CUN)

    • Proroga mandato: le funzioni dei membri attuali vengono prorogate al 31 luglio 2025 per garantire la continuità delle attività istituzionali.

    Alloggi universitari

    • Ampliamento e verifica degli interventi: viene introdotta la possibilità di utilizzare beni confiscati alla criminalità organizzata per la realizzazione di alloggi universitari. Il Commissario straordinario è autorizzato a velocizzare le verifiche di avanzamento per raggiungere i target del PNRR.

    Campus del Politecnico di Milano

    • Interventi strutturali e tecnologici: previsti finanziamenti per il Campus di Bovisa per completare l’ammodernamento, con fondi destinati agli anni 2024 e 2025.

    Capo III – Disposizioni in materia di istruzione

    Promozione internazionale degli ITS Academy

    • Processi di internazionalizzazione: l’iniziativa "Piano Mattei" prevede un investimento per promuovere i percorsi ITS anche all’estero, ampliando così l’offerta formativa.

    Supporto al personale scolastico

    • Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa: incrementato per supportare il personale coinvolto nelle attività legate al PNRR e alla transizione verso nuovi sistemi di gestione delle pratiche.

    Libri di testo per le famiglie meno abbienti

    • Incremento fondi: previsti finanziamenti per la fornitura gratuita di libri di testo alle famiglie con minori possibilità economiche, riducendo le barriere all’accesso all’istruzione.

    Allegati:
  • Formazione e Tirocini

    Progetto Rete: voucher da 10.000€ per ogni stagista

    Il Progetto Rete, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, e in collaborazione con Invitalia, ha aperto una nuova opportunità per le imprese italiane interessate a ospitare giovani stagisti.

     Attraverso il Voucher stage, le aziende potranno offrire ai giovani diplomati e laureati l’opportunità di acquisire competenze professionali e orientarsi nel mercato del lavoro,  ricevendo un sostanzioso contributo economico per ogni stagista. Ecco tutti i dettagli e il modello di manifestazione di interesse.

    La scadenza è alle 17.00 dell'8 novembre 

    Voucher stage Progetto Rete: come funziona

    Le imprese italiane, con almeno 30 dipendenti, possono partecipare alla call per ospitare fino a tre stagisti, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, presso le loro sedi in Italia o negli altri paesi dell'Unione Europea. 

    L'obiettivo del Progetto Rete è quello di favorire lo sviluppo delle competenze dei giovani, stimolando la loro vocazione imprenditoriale e agevolando l'accesso al mercato del lavoro.

    Per ogni stagista formato, l’impresa riceverà da Invitalia un contributo sotto forma di voucher di 10.000 euro, al termine dei sei mesi di stage. Le imprese che sceglieranno di co-finanziare il periodo di formazione avranno maggiori possibilità di ottenere i voucher, aumentando l’attrattiva dell’offerta e dimostrando il loro impegno nel sostenere i talenti emergenti.

    Il Progetto Rete Giovani 2030 ha stanziato una dotazione complessiva di 10 milioni di euro per questa iniziativa, con una riserva del 50% destinata agli stage che si svolgeranno all'estero. Questo contributo non solo consente alle aziende di investire in nuovi talenti, ma offre ai giovani una concreta occasione di sviluppo professionale in contesti lavorativi stimolanti e dinamici.

    Voucher stage progetto Rete come partecipare

    La call è aperta fino alle ore 17.00 dell' 8 novembre 2024 e le imprese interessate possono presentare la propria domanda sulla piattaforma dedicata, accessibile dal sito rete.giovani2030.it.

    Una volta selezionata, l'impresa avrà la possibilità di gestire autonomamente la selezione e la contrattualizzazione dei candidati.

    Qui il documento di manifestazione di interesse delle imprese –

    ATTENZIONE  tutte le domande verranno considerate, indipendentemente dall'ordine cronologico di presentazione.

    Progetto Rete Hub territoriali per la formazione

    Il Progetto Rete non si ferma qui: prevede anche l’apertura di diversi Hub territoriali, pensati per offrire orientamento e formazione gratuita ai giovani. Attualmente gli hub attivi si trovano a Nuoro, Verona, Salerno e Novara, ognuno con una specifica vocazione territoriale.

    • Hub Nuoro: economia verde e circolare, con focus su bio-energia e rinnovabili, agrifood e servizi alle imprese.
    • Hub Verona: cultura e imprese creative, con laboratori innovativi.
    • Hub Salerno: agrifood, per rafforzare competenze nel settore agroalimentare.
    • Hub Novara: meccatronica, chimica verde e moda, con percorsi formativi specializzati.

    Nei prossimi mesi apriranno nuovi Hub a L’Aquila, Palermo, Brindisi e in altre città italiane, ampliando l'offerta di orientamento e formazione a livello nazionale.

  • Formazione e Tirocini

    Erasmus+: ecco i nuovi fondi 2024

    E' stato pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Decreto direttoriale n. 282 dell’8 agosto 2024 di cofinanziamento nazionale 2024 all’Agenzia Erasmus+ INAPP di cui alla Convenzione pluriennale tra:

    •  il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale delle politiche attive del lavoro, dei servizi per il lavoro e degli incentivi all'occupazione e
    •  l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP). Si ricorda che INAPP ha sostituito nella gestione del programma ,  l'agenzia ANPAL abrogata nel 2022.

    Erasmus plus: cos’è?

    Erasmus + è il Programma dell’Unione europea  per il sostegno all’Istruzione, Formazione, Gioventù e Sport, per il periodo 2021-2027. 

    La dotazione finanziaria è  pari a  28,4 miliardi di euro,  importo quasi doppio rispetto al Programma precedente (2014-2020)  che testimonia il principi cardine  per cui è stato istituito ovvero il fatto che l’istruzione e la formazione inclusive e di alta qualità, nonché l’apprendimento informale e non formale promossi da Erasmus+, sostengono i partecipanti di tutte le età  e permettono di raggiungere  le competenze necessarie per 

    • una partecipazione attiva alla società democratica, 
    • una reale comprensione interculturale e
    • una più facile transizione verso il mercato del lavoro. 

    Erasmus+  accresce le opportunità rivolte a un numero maggiore di partecipanti (10 milioni entro il 2027)  e nei confronti di un’ampia gamma di organizzazioni.  All’interno del Programma assumono ruoli centrali alcuni temi chiave quali l’inclusione sociale, la sostenibilità ambientale, la transizione verso il digitale e la promozione della partecipazione alla vita democratica da parte delle generazioni più giovani. 

    Il contenuto del decreto importo del finanziamento

     il decreto stabilisce  il co-finanziamento nazionale per le attività di gestione e realizzazione del Programma Erasmus+ 2021-2027 condotte, nell’anno 2024 dall’INAPP, in qualità di Agenzia Nazionale Erasmus+ per l’ambito IFP, in conformità con quanto definito dall’articolo 26, comma 8, del Regolamento UE 2021/817 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021.

    Viene specificato che :

    il co-finanziamento nazionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali è finalizzato a garantire  all’Agenzia Nazionale le risorse necessarie, in aggiunta a quelle comunitarie stabilite nel Contribution Agreement n. EAC-2024-0024 (Annex III Budget for the action- alla voce Management Costs), per l’attuazionedi quanto indicato nel Piano di Lavoro 2024 (allegato n. 1), che costituisce parte integrante e costitutiva del decreto, e per garantire la gestione del Programma conforme alle norme applicabili dell'Unione.

     Gli obiettivi specifici, i contenuti e le modalità di realizzazione e di verifica delle attività che l’Agenzia  Nazionale dovrà realizzare sono riportati nel Piano di Lavoro 2024 

     Le attività previste dal Piano di Lavoro 2024 dovranno essere realizzate nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, fatte salve eventuali proroghe che dovranno essere preventivamente richieste e autorizzate dall’Autorità Nazionale.

    Per l’anno 2024 il co-finanziamento nazionale erogato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali è determinato in un ammontare complessivo pari a euro 550.000.

  • Formazione e Tirocini

    Licei quadriennali tecnologici e integrazione con ITS: legge in GU

    La Legge 8 agosto 2024, n. 121 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 196  del 22 agosto 2024,  introduce diverse novità riguardanti l'istituzione di una  filiera formativa tecnologico-professionale. La legge entra in vigore il 6 settembre 2024.

    Viene prevista una integrazione tra

    •   percorsi di istruzione secondaria sperimentale quadriennale, 
    •  ITS Academy, 
    • percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), e
    •  quelli di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS).

    Le Regioni possono aderire a questa filiera, programmando i percorsi in accordo con il quadro nazionale e le risorse disponibili.

    Viene prevista l'istituzione di "campus" che integrano vari percorsi formativi in funzione delle esigenze territoriali.  I campus possono essere collegati ai poli tecnico-professionali esistenti, se presenti nel territorio, che  rappresentano già una forma di integrazione tra diverse istituzioni formative e il mondo del lavoro; i campus potranno  espandere ulteriormente queste collaborazioni.

     In particolare  la legge prevede dunque 

    • l'istituzione di Percorsi Sperimentali quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado ,che garantiranno agli studenti l'acquisizione delle competenze richieste sia dal sistema educativo che dal mercato del lavoro.
    • modalità di accesso  agli ITS Academy:  Studenti con diploma professionale possono accedere agli ITS Academy previa validazione dei percorsi formativi attraverso un sistema di valutazione basato sui risultati delle prove INVALSI.
    • Promozione di  campus,  pensati come reti che integrano l'offerta formativa di diversi istituti, come gli ITS Academy, istituti di istruzione secondaria superiore, enti di formazione professionale, università, e altri soggetti pubblici e privati già esistenti.  I campus sono progettati per rispondere alle esigenze specifiche dei territori in cui si trovano.

    Per il coordinamento  dei nuovi percorsi sono istituiti :

    1.  una struttura tecnica presso il Ministero dell'Istruzione per promuovere la filiera formativa e favorire l'adesione al sistema nazionale di valutazione e
    2.  un comitato di monitoraggio per valutare e proporre aggiornamenti ai percorsi formativi in base alle esigenze del sistema produttivo e delle specificità territoriali.

    Decreti Attuativi Necessari

    • Decreto del Ministro dell'Istruzione:

    Entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge, è previsto un decreto che definirà i criteri per la stipula degli accordi tra le regioni e gli enti formativi e le modalità di adesione alle reti della filiera formativa.

    • Decreto per il Comitato di Monitoraggio:

    Entro 90 giorni, sarà emanato un decreto per istituire il Comitato di monitoraggio nazionale presso la Struttura tecnica del Ministero dell'Istruzione.

    • Decreto per il Fondo di Promozione dei Campus:

    Sarà necessario un decreto per stabilire i criteri di valutazione delle proposte progettuali dei campus, necessario per l'accesso ai fondi stanziati.