- 			INPS, meno raccomandate: avvisi online o ritiro vicino casaDal 9 dicembre 2024, l’INPS ha comunicato ufficialmente l’utilizzo della piattaforma SEND e dell’app IO per la notifica di molti ufficiali con pieno valore legale. Questo significa che, al posto delle tradizionali raccomandate cartacee, per chi aderisce le comunicazioni dell’Istituto arrivano in formato digitale, con un semplice avviso via email, SMS, app o PEC. L’iniziativa rientra in un progetto di innovazione tecnologica previsto dal PNRR e punta a rendere più semplice, veloce e sicura la comunicazione tra INPS e cittadini. Le notifiche inviate tramite SEND hanno lo stesso valore legale delle raccomandate: servono, ad esempio, per comunicare richieste di restituzione di somme, decadenze da benefici, o l’esito di domande per assegni o prestazioni. (vedi all'ultimo paragrafo la taabella degli atti interessati dal nuovo servizio) Va sottolineato che con il sistema SEND non leggere l’avviso non annulla gli effetti legali: i termini per eventuali adempimenti o ricorsi partono comunque dalla data della notifica digitale, come accadeva con la posta raccomandata o la PEC. Per questo è fondamentale fare attenzione agli avvisi che arrivano da parte dell’INPS, anche se brevi o via SMS infatti che tali notifiche possono interrompere il periodo di prescrizione prevista. Vediamo come fare per accedere ai nuovi servizi e per quali tipologie di atti sono attualmente previsti. Come ricevere e leggere le comunicazioni INPS onlinePer ricevere correttamente le notifiche digitali dell’INPS al posto delle raccomandate, è necessario registrarsi sulla piattaforma SEND o attivare l’app IO, nello specifico: - Registrazione su SEND: accedi a cittadini.notifichedigitali.it con SPID, CIE o CNS. Inserisci email e numero di cellulare, così riceverai gli avvisi ogni volta che c’è un nuovo documento da leggere.
- App IO: se hai uno smartphone, scarica l'app IO, accedi con SPID o CIE e attiva il servizio di notifica dell’INPS.
 Quando arriva una comunicazione: si riceve un avviso via SMS, email, app IO o PEC, si puo leggere la comunicazione online cliccando sul link o inquadrando il QR code presente nell’avviso, se la comunicazione prevede un pagamento, si può effettuare direttamente dalla piattaforma. Le notifiche saranno accessibili sulla piattaforma per 120 giorni. Trascorso questo periodo, resteranno consultabili solo dal Cassetto previdenziale online. Notifiche INPS per chi non è digitale: avviso cartaceo a casa e ritiro nei CAFUna delle ulteriori novità entrate in vigore dal 24 marzo 2025 è l’attivazione dei punti di ritiro fisici per chi non usa strumenti digitali. In pratica, non si riceverà più una raccomandata, ma un avviso cartaceo semplice, con cui si potrà ritirare la copia ufficiale della comunicazione presso un CAF abilitato vicino a casa. Come funziona: se il cittadino non ha attivato l’app IO né ha registrato email o cellulare, l’INPS invia per posta ordinaria un avviso con le istruzioni, quindi il cittadino potrà andare al CAF convenzionato (appartenente alla rete RADD) con: - l’avviso ricevuto,
- un documento di identità e il codice fiscale;
 il CAF stamperà la comunicazione ufficiale depositata sulla piattaforma SEND. L’elenco dei centri abilitati alla ricezione e consegna degli atti cartacei è consultabile su notifichedigitali.it/punti-di-ritiro o chiamando il numero 06 931 895 00. Questa modalità affianca quella digitale e sostituisce la vecchia raccomandata da ritirare in posta, offrendo una soluzione più comoda, economica e accessibile, anche per chi non ha familiarità con il web. Atti INPS interessati dalla nuova modalità di notificaTipo di atto Descrizione / Esempi Riscatti, ricongiunzioni e rendite Gestione privata: accrediti figurativi, trasferimenti contributivi, ecc. Provvedimenti su ADI e SFL Revoca, reiezione, rinuncia o decadenza da Assegno di Inclusione o Sostegno Formazione Lavoro Recupero bonus pensioni Restituzione somme da bonus una tantum legati a pensioni Recuperi da prestazioni non pensionistiche NASpI, RDC, Covid-19, malattia, maternità, disoccupazione agricola, ecc. 
- 			Reddito di libertà vittime di violenza: dal 12 maggio le domande 2025Il reddito di libertà è una misura a favore delle donne vittime di violenza istituito dal decreto Rilancio 2020 . Prevede un contributo economico mensile erogato dall'INPS alle donne ospiti di centri di violenza per favorire l'uscita e un nuovo inizio in autonomia all'esterno. Il contributo intende infatti aiutare nelle spese di affitto, oltre che nelle spese necessarie per la vita quotidiana e per la scuola dei figli eventualmente presenti. Con il DPCM del Dipartimento per la famiglia e le pari opportunità pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4.3.2025, sono stati stanziati e ripartiti nuovi fondi alle Regioni portando l'importo del contributo mensile a 500 euro . E' stanziata una dotazione di 10 milioni di euro annui per il triennio 2024-2026, ed era stata data la possibilità di ripresentare la domanda se in precedenza era stata respinta per mancanza di fondi. Di seguito le nuove istruzioni in particolare sugli esiti delle domande ripresentate e le istruzioni per la nuova finestra 2025. Le indicazioni operative INPS sono state pubblicate il 5 marzo nella circolare 54 2025 e il 7 maggio nel messaggio 1429 2025. Reddito di libertà 2025: nuovo importo, cumulabitàIl reddito di libertà è un contributo economico per le donne vittime di violenza, sole o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali . L'importo è pari a euro 500 pro capite su base mensile per un massimo di 12 mensilità e ha l 'obiettivo di garantire una maggiore autonomia nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza anche di fuori dei centri di protezione. Il Reddito di libertà è destinato in particolare al - riacquisto di una autonomia personale ( spese di affitto per un alloggio autonomo, per l'uscita dal Centro antiviolenza ) e
- spese per il percorso scolastico e formativo dei/delle figli/figlie minori.
 Va sottolineato che: - il bonus è cumulabile con altri strumenti di sostegno come l'assegno di inclusione , NASPI e altre misure di sostegno economico dei Comuni e delle Regioni
- l'Inps può procedere eventualmente alla revoca del contributo erogato, qualora dovessero intervenire motivi ostativi al mantenimento .
 Attenzione il DPCM 2024 specifica la richiesta puo essere effettuata una sola volta da ogni donna interessata. Le risorse del fondo sono ripartite tra le Regioni in base ai dati Istat sulla popolazione femminile residente tra i 18 e i 67 anni, con la possibilità di ulteriori incrementi da parte delle regioni stesse o della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Reddito di libertà: requisiti , come si ottieneSono destinatarie del reddito di liberta le - donne vittime di violenza e accolte nei centri riconosciuti dalle Regioni
- residenti in Italia
- con cittadinanza italiana, comunitaria o
- extracomunitaria con permesso di soggiorno o lo status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria.
 Il dpcm 2024 precisa che Il reddito di liberta' e' riconosciuto, su istanza di parte, e per il tramite del comune di riferimento, alle donne vittime di violenza che si trovino in condizioni di poverta', con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali, al fine di sostenerle nel percorso di fuoriuscita dalla violenza, favorendone l'emancipazione economica. La condizione di poverta', legata ad uno stato di bisogno straordinario o urgente, e' dichiarata dal servizio sociale Reddito di liberta: sportello straordinario fino al 18 aprile – graduatoriaCome detto dal 5 marzo è stata aperta la finestra temporale straordinaria, fino al 18 aprile 2025, dedicata alle domande che in passato non erano state accolte per mancanza di fondi. Infatti il decreto ha previsto che le domande presentate all'INPS in precedenza e non accolte conservano priorita', a condizione che siano ripresentate entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, al fine di comprovare l'attuale sussistenza dei requisiti. Secondo i dati forniti dal Dipartimento per le Pari Opportunità, tra il 2020 e il 2024 sono state presentate 6.079 richieste all’INPS, delle quali ben 3.006 erano rimaste senza risposta a causa dell’esaurimento delle risorse disponibili. Nel messaggio del 7 maggio 2025 INPS comunica che è stta definita la graduatoria delle domande ripresentate nella fase transitoria perche inizialmente non accolte per incapienza dei fondi I Comuni possono consultare l’esito delle domande ripresentate nell’anno 2025 accedendo alla sezione “Reddito di Libertà” del servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”. Il servizio, inoltre, consente ai Comuni di modificare l’IBAN delle domande nello stato “Accolta in attesa IBAN” per le quali il controllo dell’IBAN ha dato esito negativo. L’esito delle domande ripresentate è comunicato dall’INPS alle interessate utilizzando i dati di contatto presenti in procedura. Nel caso in cui i dati di contatto non siano presenti, il Comune dovrà informare l’interessata sull’esito della domanda. ATTENZIONE : DIVERSAMENTE da quanto riportato nella circolare 54 le domande ripresentate nella fase transitoria e non accolte per insufficienza delle risorse regionali NON decadono ma restano valide fino al 31 dicembre 2025 e conservano la priorità rispetto alle nuove domande dell’anno 2025. Reddito di libertà 2025: la procedura di domandaA partire dal 12 maggio e fino al 31 dicembre 2025 si apre una seconda fase, in cui potranno essere presentate nuove domande da parte di tutte le donne in possesso dei requisiti, comprese quelle che non avevano partecipato alla fase transitoria. Rivediamo la procedura di domanda per il Reddito di Libertà: - va presentata dalle donne interessate, direttamente o mediante un rappresentante legale o un delegato, per il tramite del Comune di riferimento, utilizzando il modulo “SR208”, denominato “Domanda Reddito di Libertà”, reperibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell’INPS.
- I Comuni provvedono a inviare la domanda all’INPS per l’acquisizione del codice univoco che riporta la data e l’ora di invio e determina l’ordine in graduatoria su base regionale
- I Comuni rilasciano all’interessata copia della domanda che riporta nel campo “N. domanda” il numero d indicato dal Comune e il codice univoco rilasciato dal sistema informativo INPS
 COME SI INVIA LA DOMANDA Il servizio online per l’invio della domanda è disponibile nel portale www.inps.it, digitando nel motore di ricerca “Prestazioni sociali dei comuni” e selezionando tra i risultati il servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali” Nel menzionato servizio è presente un’apposita sezione dedicata all’acquisizione delle domande per il Reddito di Libertà. Per l’accesso al servizio è necessario essere in possesso di SPID di livello 2 o superiore o di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS). ATTENZIONE: Dal 2026 in poi, la presentazione delle domande sarà consentita in via ordinaria durante tutto l’anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre. Anche in futuro, le richieste eventualmente non accolte per esaurimento dei fondi potranno essere ripresentate. 
- 			Congruità edilizia: regole e FAQ aggiornate 2025E' entrato in vigore il 1° novembre 2023 il decreto del Ministero del lavoro n. 143 2021 che definisce l'obbligo di verifica della congruità della manodopera impiegata sul valore dei lavori edili, come previsto dall'Accordo collettivo del 10 settembre 2020 con le organizzazioni del settore. La CNCE ha rilasciato la piattaforma Ediconnect sul sito congruitanazionale.it in cui imprese e committenti possono richiedere le attestazioni, previa registrazione, inserendo i dati dei cantieri. Sono state inoltre pubblicate una serie di FAQ che chiariscono molti casi particolari. (vedi sotto il PDF aggiornato) Il 9 maggio 2024 le parti sociali hanno firmato un accordo per l'aggiornamento delle percentuali di incidenza della manodopera, ritenute congrue. scarica qui le tabelle aggiornate 2024 In particolare da segnalare che: - la percentuale di incidenza della manodopera riferita alla categoria SOA OS18-B (componenti per facciate continue), pari al 6,00%, va applicata, sula “fornitura in opera di componenti coibenti per l’isolamento delle facciate”;
- per gli appalti pubblici di lavori stradali in zone sottoposte a vincolo culturale, va applicata la percentuale di incidenza di manodopera del 13,77% alle categorie OG 2 e OG 2-A.
 ATTENZIONE in entrambi i casi la novità si applica anche ai lavori in corso . Di seguito un riepilogo sull'adempimento e altri aggiornamenti Aggiornamenti FAQ il documento complessivo 2025Il 16 aprile 2024 sono stati pubblicati chiarimenti riguardanti i lavori accessori svolti in appalti non edili, per i quali si precisa che , per quanto le attività elencate nel CCNL Edilizia e nell'allegato X del D.Lgs. n. 81/2008, siano soggette alle modalità del CCNL Edilizia, nel caso di lavori di modeste dimensioni, o nell'ambito di appalti con attività predominante non edile (ad es.per la realizzazione di tracce per le linee elettriche) se sono escluse parti strutturali delle linee e degli impianti elettrici questi possono essere eseguiti dagli stessi operatori principali senza obbligo di verifica di congruità. Due nuove FAQ del 29 aprile 2025 hanno specificato invece che - per giustificare il mancato raggiungimento della congruità in caso di lavorazioni particolari, non basta l' autodichiarazione dell’impresa ma è necessario allegare idonea documentazione che attesti le specificità del caso
- in riferimento all’attività di montaggio linee vita e di moviere, si conferma che vanno considerate attività edili e quindi rientranti nell’ambito di applicazione della congruità eccezion fatta per i casi in cui l’installazione delle linee vita venga effettuata dall’impresa che si occupa della progettazione e della produzione.
 QUI IL TESTO COMPLETO DI TUTTE LE FAQ Documento di congruità manodopera in edilizia: cos'èSi prevede che il sistema controlli la congruità dell'incidenza della manodopera sul valore finale dell'opera, sia nell'ambito dei lavori pubblici che di quelli privati , eseguiti: - da imprese in appalto o subappalto, ovvero
- da lavoratori autonomi oltre una certa soglia di valore.
 In sostanza va dichiarato il numero minimo dei lavoratori previsti. Il controllo positivo produrrà una attestazione "certificazione di congruità" da parte della Cassa edile-edilcassa, una sorta di DURC di congruita edilizia che affianca il DURC contributivo. Verifica congruità manodopera: a chi si applicaLa verifica di congruità della manodopera riguarda: - il settore edile, nel quale rientrano tutte le attività, comprese quelle affini, direttamente e funzionalmente connesse all’attività resa dall’impresa affidataria dei lavori per le quali trova applicazione la contrattazione collettiva dell’edilizia stipulata dalle organizzazioni di rappresentanza comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
 In particolare la verifica della congruità si applica : - nell’ambito dei lavori pubblici;
- nell’ambito dei lavori privati il cui valore sia pari o superiore a 70.000 euro.
 ATTENZIONE restano, invece, esclusi i lavori affidati per la ricostruzione delle aree territoriali colpite dagli eventi sismici del 2016 e già oggetto di specifiche ordinanze del Commissario straordinario del Governo. Documento Congruità manodopera, quando va richiestoLe imprese sono tenute a comunicare con una autodichiarazione l'incidenza della manodopera sul valore complessivo dell'opera alla Cassa edile territoriale che deve rispondere entro dieci giorni dalla richiesta. In particolare - Per i lavori pubblici, la congruità dell'incidenza della manodopera sull'opera complessiva è richiesta dal committente o dall'impresa affidataria in occasione della presentazione dell'ultimo stato di avanzamento dei lavori da parte dell'impresa, prima di procedere al saldo finale dei lavori.
- Per i lavori privati, la congruità dell'incidenza della manodopera deve essere dimostrata prima dell'erogazione del saldo finale da parte del committente. L'attestazione va riferita alla congruità dell'opera complessiva.
 Le disposizioni si applicano ai lavori edili con denuncia di inizio lavori effettuata alla Cassa Edile/Edilcassa a partire dal 1° novembre 2021. DURC congruità: cosa succede in caso di irregolaritàIn caso di scostamento dai minimi previsti, con una tolleranza pari al 5% la Cassa Edile/Edilcassa rilascerà ugualmente l'attestazione previa idonea dichiarazione del direttore dei lavori che giustifichi tale scostamento. Si prevede inoltre che l'impresa affidataria risultante non congrua possa dimostrare il raggiungimento della percentuale di incidenza della manodopera con documentazione idonea ad attestare costi non registrati presso la Cassa Edile/Edilcassa. Attenzione va prestata in particolare al fatto che in caso di mancata attestazione la Cassa edile deve iscrivere l'impresa alla BNI Banca nazionale delle imprese irregolari che viene consultata per le richieste del documento di congruità relative a lavori privati e pubblici, con evidenti ripercussioni negative sull'immagine della azienda. In caso di Documento di congruità negativo, inoltre, anche il Durc ordinario diventa negativo fino a regolarizzazione. Tabella incidenza manodopera 2020 CNCE piattaforma Edilconnect – Simulatore di congruitàLa Commissione nazionale ha implementato sul sito www.congruitanazionale.it il portale CNCE Edilconnect, utilizzato dal Sistema nazionale edile per l’attuazione della verifica della congruità della manodopera nei cantieri. Consente di inserire i dati dei cantieri e richiedere la certificazione di congruità. ATTENZIONE : Richiede il login come impresa o consulente E’ disponibile nella homepage del portale , senza registrazione, anche un “simulatore di congruità”, accessibile premendo il pulsante “Testa il simulatore di congruità”, che consente alle imprese e ai loro consulenti di stimare gli importi di manodopera richiesti per soddisfare la verifica di congruità, in base ai parametri di simulazione inseriti. E' disponibile inoltre il Manuale utente che illustra e guida nella gestione delle operazioni oltre che numerose FAQ di chiarimenti. Congruità edilizia: normativaTutti i documenti e accordi sono raccolti sul sito CNCE/Congruita.it Allegati:
- 			Lavori socialmente utili al posto della pena: non serve un progettoCon la pronuncia 16099 2025 la Corte di Cassazione ha affermato la possibilità di sostituire una pena detentiva o pecuniaria con i lavori di pubblica utilità, anche in assenza di un progetto dettagliato. Il caso oggetto della sentenza riguardava un automobilista condannato per guida in stato di ebbrezza, con tasso alcolemico superiore alla soglia più elevata prevista dall’art. 186, comma 2, lett. c), del Codice della strada. La Corte di Appello di Cagliari aveva confermato la pena inflitta dal Tribunale di Oristano – tre mesi e quindici giorni di arresto e 1.200 euro di ammenda – senza accogliere la richiesta dell’imputato di sostituire la sanzione con i lavori socialmente utili. Nel suo ricorso in Cassazione, il condannato ha sostenuto che la Corte territoriale avrebbe dovuto valutare più attentamente la possibilità di applicare una sanzione sostitutiva, come previsto dall’art. 186, comma 9-bis, del Codice della strada, anche se priva di un progetto di attività lavorativa e presentata in secondo grado. La decisione della Cassazione: non serve un progetto per richiedere LSU alternativiLa Quarta Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza n. 16099 del 29 aprile 2025, ha accolto parzialmente il ricorso, annullando la decisione d’appello nella parte in cui aveva rigettato la richiesta di sostituzione della pena. La Suprema Corte ha chiarito un principio importante: per accedere ai lavori di pubblica utilità non è necessario che l’imputato alleghi un programma specifico, né che la richiesta sia formalizzata in primo grado. È sufficiente che il soggetto manifesti la propria volontà o, quantomeno, non si opponga alla sostituzione della pena. Secondo i giudici, la Corte d’Appello avrebbe dovuto valutare la richiesta sulla base delle condizioni previste dalla legge, piuttosto che respingerla per presunti vizi di forma. Non essendo previsto che l’imputato indichi già l’ente presso cui intende prestare servizio né le modalità operative, è compito del giudice, in caso di accoglimento, attivare il procedimento necessario a individuare tali dettagli. La Cassazione ha anche ricordato che la richiesta può essere avanzata anche nel corso del giudizio di appello, senza limitazioni temporali rigide, e che la valutazione della sussistenza dei presupposti per la sostituzione deve essere compiuta nel merito. A sostegno della propria posizione, la Corte ha citato precedenti conformi (tra cui le sentenze nn. 31226/2015, 53327/2016 e 36779/2020), ribadendo che il beneficio non può essere negato solo per l’assenza di un progetto formale. È quindi errato affermare, come aveva fatto la Corte territoriale, che la mancanza di dettagli nella richiesta sia motivo sufficiente per respingerla. Le conseguenze pratiche della pronuncia di cassazione sui lavori socialmente utiliQuesta pronuncia ha implicazioni significative sul piano pratico. - Innanzitutto, consente agli imputati – anche in fase di appello – di ottenere una pena meno afflittiva e potenzialmente rieducativa, senza essere penalizzati da formalismi processuali. I lavori di pubblica utilità, infatti, rappresentano una misura che mira al reinserimento sociale del condannato, evitando l’ingresso nel circuito penitenziario o l’esborso economico, e al contempo offrendo un beneficio per la collettività.
- In secondo luogo, la sentenza favorisce un’interpretazione orientata alla sostanza, in linea con i principi costituzionali di rieducazione della pena e proporzionalità della sanzione. La Cassazione ha voluto ricordare che il giudice non può trincerarsi dietro valutazioni meramente formali per rifiutare un beneficio previsto dalla legge. È suo compito valutare concretamente la possibilità di applicare una misura sostitutiva, anche quando l’imputato non presenti una proposta dettagliata.
- Infine, la decisione costituisce un punto di riferimento per tutti i procedimenti penali aventi ad oggetto reati stradali, in particolare quelli connessi alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La norma di riferimento – l’art. 186, comma 9-bis, del Codice della strada – prevede infatti la possibilità di sostituire le pene con il lavoro di pubblica utilità, anche d’ufficio, purché l’imputato non vi si opponga. La pronuncia della Cassazione chiarisce che tale possibilità deve essere effettiva e non meramente teorica, e che l’onere di definire i dettagli organizzativi non può ricadere sul cittadino, ma spetta all’autorità giudiziaria.
 
- 			Diaria Inail 2025: i nuovi importi per accertamenti e terapieIl Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 e le successive modifiche prevedono la corresponsione di una indennità giornaliera per i lavoratori assicurati INAIL invitati fuori dal proprio comune di residenza presso gli Uffici dell'Istituto per: - accertamenti medico-legali e amministrativi o
- per finalità terapeutiche ( es. assistenza protesica , erogazione di cure idro fango termali e soggiorni climatici).
 Al fine di adeguare la diaria all'attuale costo della vita, con la circolare n. 28 del 29 aprile 2025 l'INAIL ha comunicato i nuovi importi delle diarie, aggiornati con Determina presidenziale sulla base dell'indice di variazione dei prezzi al consumo tra la media annua del 2024 e la media annua del 2023 ( pari al 0,8%) . Le indennità giornaliere per il 2025 sono quindi le seguenti: importo 2025 motivazione/durata importi 2024 euro 8,98 per assenza della durata di quattro ore e che obblighi a consumare un pasto fuori residenza (importo precedente, euro 8,91); euro 17,99 (per assenza di una intera giornata senza pernottamento (importo precedente, euro 17,85); euro 35,10 per assenza di una intera giornata con pernottamento (importo precedente, euro 34,82). La delibera ha previsto che "I suddetti importi avranno decorrenza dal 1° giorno del mese successivo all’adozione della presente determinazione", il che significa che sono in vigore dal 1 aprile 2025 L'aggiornamento della procedura telematica di calcolo GRAIEWEB è in corso. 
- 			Intelligenza Artificiale e Lavoro: il Ministero chiede un parere sulle linee guidaIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha avviato la redazione delle Linee Guida per l’Implementazione dell’Intelligenza Artificiale nel Mondo del Lavoro. Si tratta di un documento che vuole accompagnare imprese, consulenti del lavoro, lavoratori, enti di formazione e soggetti intermediari nell’adozione consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale (IA). L’obiettivo è favorire l’uso dell’IA per migliorare produttività, efficienza, benessere e sicurezza nei contesti lavorativi, tutelando al contempo la dignità della persona. Dal 14 aprile 2025 è aperta una consultazione pubblica con la quale il ministero mette a disposizione la bozza attuale e chiede il contributo per completarla e migliorarla. SCARICA QUI IL TESTO DELLA BOZZA DI LINEE GUIDA Consultazione pubblica per le linee guida IA nel lavoroCome detto, per rendere il documento il più possibile completo e condiviso, il Ministero ha avviato una consultazione pubblica attraverso il portale ParteciPA. Tutti gli stakeholder interessati – aziende, professionisti, enti e cittadini – possono inviare proposte, osservazioni e suggerimenti, anche di natura tecnica o normativa, sulla bozza del testo. Dal punto di vista operativo gli interessati devono accedere al portale ParteciPA a questo LINK e inserire, previa registrazione con SPID, CNS o CIE, i propri dati , per poi rispondere a una serie di domande sulla bozza di linee guida. E' possibile anche caricare un documento completo con il proprio contributo. Il percorso partecipativo rappresenta un’occasione concreta per contribuire alla definizione di regole chiare e utili, valorizzando il contributo diretto di chi opera ogni giorno nel mondo del lavoro. Le indicazioni più rilevanti saranno recepite nel documento finale, con riconoscimento degli autori. C’è tempo fino al 21 maggio 2025 per partecipare e contribuire alla costruzione di regole nell'utilizzo delle nuove tecnologie a favore di un futuro del lavoro al contempo più innovativo, inclusivo e umano. Il questionario sulla bozza Linee Guida IAIL QUESTIONARIO DA COMPILARE è IL SEGUENTE Anagrafica (Title And Description) Nome e Cognome (Risposta breve) Denominazione dell’Ente di appartenenza (Risposta breve) Ruolo/Posizione ricoperta all’interno dell’Ente (Risposta breve) Indirizzo e-mail (Risposta breve) Regione/Provincia di appartenenza (Risposta breve) Quali considerazioni generali sulle Linee guida? (Risposta lunga) Quali considerazioni per migliorare struttura e leggibilità del testo? (Risposta lunga) Quali proposte per fornire strumenti operativi ad imprese e lavoratori per l’implementazione dell’IA? (Risposta lunga) Quali considerazioni rispetto agli aspetti normativi e giuridici? (Risposta lunga) Quali considerazioni rispetto al tema sicurezza e tutela dei diritti? (Risposta lunga) Quali considerazioni rispetto al tema formazione e sviluppo delle competenze? (Risposta lunga) Quali considerazioni rispetto al tema finanziamenti e incentivi? (Risposta lunga) Invia un contributo più ricco e strutturato (Title And Description) 
- 			Contratto colf in vigore: testo e novita 2025I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Federcolf, per i lavoratori e delle associazioni imprenditoriali di settore Fildaldo, Domina hanno siglato il giorno 8 settembre 2020 il rinnovo del CCNL del lavoro domestico (scaduto nel 2016), che si applicherà a circa 960.000 lavoratori regolari del settore In data 12 febbraio 2021 i minimi retributivi 2021 sono stati anche confermati con la firma della Commissione nazionale presso il Ministero del lavoro, prevista dall'art 45 del CCNL , senza adeguamenti (a causa del valore Istat negativo del 2020 sul 2019). AGGIORNAMENTO 20 GENNAIO 2023 I Minimi retributivi per gli stipendi sono stati aggiornati il 16 gennaio 2023 con accordo tra le parti sociali presso il ministero del Lavoro. Qui letabelle retributive 2023 AGGIORNAMENTO APRILE 2025 Il sindacato di categoria FISASCAT CISL fa sapere che è ripresa in plenaria la trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale. Si ricorda che sono circa 834mila le lavoratrici e i lavoratori regolarizzati nel settore. Di questi - il 50,4% sono colf
- il 49,6% badanti, prevalentemente donne,
- di cui straniere il 68,9%.
 Al centro del confronto tra le parti, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Federcolf e le associazioni datoriali Fidaldo e Domina, temi come: - l’adeguamento della lettera di assunzione
- la regolamentazione di permessi,
- trasferte e vitto e alloggio,
- tutela della maternità e della paternità e
- l’inquadramento professionale.
 Il negoziato proseguirà il 6 maggio 2025 CCNL Lavoro domestico in vigoreLe novità introdotte dal contratto, entrato in vigore il 1° ottobre 2020 e scaduto formalmente il 31 dicembre 2022, riguardano: - la nuova denominazione di "assistenti familiari" superando la consolidata distinzione tra colf, badanti e baby-sitter ;
- l’inserimento in un unico livello BS delle Baby-sitter
- l’inquadramento uniformato in 4 diversi livelli in base alle loro competenze a cui corrispondono due parametri retributivi
- un aumento retributivo mensile di 12 euro per i lavoratori domestici inquadrati nel livello medio B Super dal 1° gennaio 2021;
- a partire dal 1 ottobre 2020 un sistema di indennità aggiuntive da 100 a 116 euro a chi assiste bambini fino al sesto anno di età o più di una persona non autosufficiente
- Ai lavoratori in possesso della certificazione di qualità (normativa UNI 11766/2019) verrà inoltre riconosciuta una ulteriore indennità fino a 10 euro al mese.
- l’estensione del periodo di prova a 30 giorni;
- la nuova figura dell’assistente familiare educatore formato;
- l’introduzione di un maggior numero di ore dedicate alla formazione. Ad esempio i lavoratori con contratto a tempo pieno e indeterminato con anzianità di almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro potranno beneficiare di 40 ore annue di permesso retribuito per corsi di formazione professionali specifici elevati a 64 ore annue di permessi retribuiti per percorsi formativi riconosciuti e finanziati dall’Ente bilaterale di settore, Ebincolf.
- Riconoscimento del congedo per donne vittime di violenza e alle linee guida per ridurre i rischi nell’ambiente di lavoro, ivi inclusi gli strumenti telematici e robotici. In tema di violenza è stato preso in considerazione il rischio di rimanere vittime di molestie sessuali er cui le Parti Sociali firmatarie del contratto hanno concordato di promuovere iniziative, anche tramite gli Enti bilaterali, al fine di prevenire e contrastare tali condotte”.
- L’articolato sulle commissioni di conciliazione a livello territoriale viene implementato con la specifica clausola per la quale il lavoratore domestico, durante il tentativo di conciliazione, deve essere assistito da un rappresentante di una delle organizzazioni sindacali firmatarie il rinnovo contrattuale
- Viene raddoppiato da 0,3 a 0,6 euro orari il contributo dovuto a Cas.saColf.
 TABELLA RETRIBUTIVA 2021 Allegati:TABELLA A Lavoratori conviventi 
 art. 14 – 1° Co, lett. a)TABELLA B Lavoratori 
 art. 14-2° co.TABELLA C Lavoratori non conviventi 
 art. 14 – 1° Co, lett. b)TABELLA D Assistenza notturna 
 art. 10TABELLA E Presenza notturna 
 art. 11TABELLA G Lavoratori 
 art. 14-9° co.(lavoro condiviso)valori mensili (€) valori mensili (€) valori orari (€) valori mensili (€) valori mensili (€) valori orari (€) Livello A 645,50 4,69 Livello AS 5,53 Livello B 821,56 586,83 5,86 Livello BS 880,24 616,18 6,22 1012,27 Livello C 938,94 680,71 6,57 Livello CS 997,61 6,93 1.147,24 7,45 Livello D 1.1173,65 (*) 7,99 Livello DS 1.232,33 (*) 8,33 1.417,21 8,98 Livello Unico 677,78 
