• Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Scoperta Imprenditoriale: modifiche all’allegato 10 sulla rendicontazione

    Il MIMIT ha pubblicato il Decreto 21 maggio con modifiche all'allegato 10 al precedente decreto del 7 dicembre 2023 con le regole per la misura agevolativa nota come scoperta imprenditoriale.

    Nel dettaglio il nuovo allegato n. 10 reca Criteri per la determinazione dei costi e disposizioni inerenti alle modalità di rendicontazione.

    Ricordiamo che il MIMIT ha anche pubblicato il decreto del 28 febbraio relativo alla approvazione della graduatoria di ammissione alla fase istruttoria delle domande di agevolazione per la misura Scoperta imprenditoriale (risorse finanziarie di cui all’articolo 2, del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy 13 luglio 2023).

    Vediamo le regole della misura.

    Scoperta Imprenditoriale: che cos'è

    Con un avviso del 4 gennaio il MIMIT informava del via all'agevolazione nota come Scoperta imprenditoriale che finanzia progetti di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno.

    In particolare, possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione con almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5), e i Centri di ricerca. 

    Gli Organismi di ricerca possono essere co-proponenti di un progetto congiunto con i citati soggetti.

    Ricerca e sviluppo PMI: riepilogo delle regole

    Con Decreto del 7 dicembre 2023 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione per la misura scoperta imprenditoriale.

    Attenzione dal fatto che, le domande vanno presentate dalle ore 10.00 del giorno 7 febbraio 2024 anche in forma congiunta e la procedura di compilazione della domanda di agevolazione e della ulteriore documentazione allegata è resa disponibile nel sito internet del Soggetto gestore a partire dal 24 gennaio 2024 prossimo.

    Ricordiamo che con il Decreto 13 luglio 2023 sono state rese disponibili risorse pari a 300 milioni di euro, a valere sull’Azione 1.1.4. del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027.

    Si sottolinea che, una quota pari al 60 per cento delle predette risorse è riservata ai progetti proposti da PMI e da reti di imprese. 

    Ai fini dell’accesso a tale riserva, i soggetti che propongono un progetto di ricerca e sviluppo in forma congiunta devono appartenere tutti alla categoria delle PMI, ad eccezione degli Organismi di ricerca, o devono realizzare il progetto mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete.

    Nell’ambito della riserva in questione, una sotto riserva pari al 25 per cento della stessa è destinata alle micro e piccole imprese.

    Ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno: i progetti ammessi

    La misura agevolativa finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

    I progetti devono:

    • essere realizzati nei territori delle regioni meno sviluppate, 
    • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 1 milione di euro e non superiore a 5 milioni di euro
    • avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi.

    L’avvio delle attività progettuali deve avvenire successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro 3 mesi dalla concessione delle stesse.

    I progetti di ricerca e sviluppo devono essere realizzati in forma collaborativa, secondo in alternativa una delle seguenti modalità:

    1. progetto realizzato congiuntamente, che preveda:
      • un massimo di tre soggetti proponenti, ivi compresa l’impresa capofila;
      • almeno una micro, piccola o media impresa tra i soggetti proponenti;
      • che ciascuno dei soggetti proponenti sostenga almeno il 10 per cento dei costi ammissibili;
      • il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione.
    2. progetto realizzato da una micro, piccola o media impresa ovvero da una piccola impresa a media capitalizzazione, che preveda la partecipazione di uno o più soggetti esterni all’impresa, indipendenti dalla stessa, che concorrano alle attività del progetto attraverso servizi di ricerca, prestazioni di consulenza alla ricerca e sviluppo e/o ricerca contrattuale, il cui valore sia almeno pari al 10 per cento dei costi complessivi ammissibili del progetto.
    Allegati:
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    Contributo 2024 per disincentivare la plastica: a chi spetta

    Pubblicato in GU n 116 del 20 maggio il Decreto MASE del 22.12.2023 con criteri e modalità di applicazione e di fruizione di un contributo riconosciuto alle imprese, al fine di sostenere e incentivare le imprese produttrici di prodotti alternativi a quelli in plastica monouso.

    In particolare, si disciplinano le modalità di assegnazione delle risorse di cui all'art. 4, comma 8, del decreto  legislativo  8 novembre 2021, n. 196, definendo i criteri  e  le procedure volte all'attuazione delle misure di sostegno alle imprese produttrici di prodotti in plastica  monouso di  cui  all'allegato, parte A, del medesimo decreto legislativo, ai fini della modifica dei loro  cicli produttivi  e della riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi.

    A tale misura risulta complementare il credito di imposta per le imprese che usano prodotti in plastica monouso, in proposito leggi anche: Tax credit per ridurre la plastica: domande 2024

    Contributo per disincentivare la plastica: i beneficiari

    Soggetti  beneficiari del contributo di cui si tratta sono le imprese produttrici di prodotti in  plastica monouso di  cui  all'allegato, parte  A,  del  decreto  legislativo,  che intendono realizzare  la modifica dei  loro  cicli  produttivi  e   la   riprogettazione  di componenti, macchine e strumenti di controllo verso la produzione  di prodotti  riutilizzabili  o  alternativi  e  che,   alla   data   di presentazione  della domanda,  siano  in  possesso  dei  seguenti requisiti:

    • a)  risultino  attive,  regolarmente  costituite  e  iscritte  al registro delle imprese;
    • b) risultino in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali  a favore  dei  lavoratori, nonche' a quelli relativi alla tutela della salute e della  sicurezza nei luoghi di lavoro;
    • c) non siano  destinatarie  di  sanzioni  interdittive  ai  sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 o si trovino in altre condizioni previste dalla  legge  come  causa  di incapacità a beneficiare di  agevolazioni  finanziarie  pubbliche  o comunque a cio' ostative;
      d) non  sussistano  nei  loro  confronti  le  cause  di  divieto, decadenza o sospensione di cui all'art. 67 del decreto legislativo  6 settembre 2011, n. 159;
    • e) siano nel pieno e libero esercizio dei propri  diritti  e  non siano  in  liquidazione   volontaria   o   sottoposte   a   procedure concorsuali. 

    Contributo 2024 per disincentivare la plastica: spese ammissibili

    Sono ammissibili le spese strettamente funzionali agli interventi di cui all'art.  3,  comma  1,  sostenute successivamente alla data  di  presentazione della  domanda di  cui all'art. 6, e relative a:

    • a) servizi di progettazione finalizzati alla modifica  del  ciclo produttivo e alla riprogettazione di componenti, macchine e strumenti di  controllo  verso  la  produzione  di  prodotti  riutilizzabili  o alternativi ai prodotti in plastica  monouso  di  cui  all'allegato, parte A, del decreto legislativo;
    • b) acquisto di macchinari, impianti, attrezzature e componenti, e dei programmi informatici e delle licenze correlati al loro utilizzo;

    Non sono, in ogni caso, ammesse le spese relative a:

    • a) imposte  e  tasse,  inclusa  l'IVA  e  oneri  previdenziali  e assistenziali;
    • b) ordinario funzionamento dell'impresa, ivi incluse  quelle  per scorte di materie prime, semilavorati, prodotti finiti e materiali di consumo di qualsiasi genere;
    • c)  servizi  di  consulenza  relativi  alle  ordinarie  attività amministrative   aziendali   o   commerciali,   quali,    a    titolo esemplificativo,  quelli  relativi  a  materia  fiscale,   contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria.
    • d) acquisti tra imprese che risultino collegate tra di loro.

    Le spese di  cui  al  comma  1,  lettera  b),  sono  ammissibili all'agevolazione anche per l'acquisto dei beni usati,  a  condizione che l'acquisto avvenga presso rivenditori  autorizzati  in  grado  di rilasciare le necessarie garanzie di  funzionalità  e  sicurezza.  I medesimi rivenditori devono certificare  all'acquirente che  i  beni usati non sono stati oggetto di agevolazioni pubbliche.

    Contributo 2024 per disincentivare la plastica: le domande

    Ai fini dell'accesso al contributo, a norma dell'art 6 del decreto in oggetto il  soggetto  proponente presenta al Ministero apposita  domanda,  esclusivamente  tramite  la procedura informatica, resa accessibile dal  sito  istituzionale  del Ministero  (www.mase.gov.it),  secondo  le  modalità  indicate

    I  termini  di  presentazione  della  domanda di accesso all'agevolazione e la documentazione  da fornire a corredo della stessa, sono pubblicati nella sezione news del suddetto sito.

    In particolare, con decreto della direzione generale competente del  Ministero dell'ambiente per l'avvio dell'unica  procedura  di assegnazione dell'intera dotazione finanziaria sono definiti i termini di presentazione  della  domanda  di  accesso all'agevolazione e la  documentazione  da  fornire  a  corredo della stessa.

    Ciascun soggetto proponente può presentare una sola domanda  di ammissione  alle  agevolazioni previste  dal  presente  decreto. 

    La presentazione della domanda è riservata al rappresentante legale del soggetto proponente, così come risultante dal  certificato  camerale del medesimo, ovvero ad altro soggetto delegato  al quale  è  stato conferito specifico potere di rappresentanza per la compilazione.
    Il soggetto proponente, ai fini dell'accesso alle  agevolazioni, è tenuto a trasmettere la seguente documentazione:

    • a) domanda di accesso alle agevolazioni;
    • b) descrizione  dell'intervento  finalizzato  alla  modifica  del ciclo produttivo e alla riprogettazione  di componenti,  macchine  e strumenti di controllo verso la produzione di prodotti riutilizzabili o alternativi ai prodotti in plastica monouso  di  cui  all'allegato, parte A, del decreto legislativo, con indicazione dettagliata delle spese previste, distinte per le tipologie di cui all'art. 4, comma 1, lettere a) e b);
    • c) esclusivamente per le  domande  di  agevolazione  superiori  a 150.000,00 euro, dichiarazioni dei dati necessari  per  la  richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla  verifica di cui all'art. 85 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159;

    Il soggetto proponente, pena l'inammissibilità della domanda di accesso alle agevolazioni, è  tenuto  a inviare  la  documentazione richiesta completa in ogni sua parte,  secondo  quanto  previsto  dal presente decreto e dal decreto di cui al comma 3 dell'art. 1.

    Non  sono  comunque  ammissibili  le  domande  di  accesso  alle agevolazioni relative ad interventi avviati anteriormente  alla  data di pubblicazione del presente decreto.

    Le  domande  di  accesso   alle   agevolazioni   si   intendono correttamente trasmesse solo a seguito del rilascio dell'attestazione di avvenuta accettazione da parte della procedura informatica. 

    Allegati:
  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Crediti transizione 4.0: le Entrate riaprono le compensazioni

    Le Entrate hanno pubblicato la Risoluzione n 25 del 15 maggio con la riapertura delle compensazione dei crediti 4.0 precedentemente sospesi.

    Prima dei dettagli ricordiamo che il MIMIT con un comunicato del 25 aprile aveva annunciato che dal 29 aprile sono disponibili (dalle ore 12) sul sito del gestore GSE, i modelli per comunicare l'utilizzo in compensazione dei crediti 4.0.

    Si evidenzia che si tratta dei modelli allegati al DD del 24 aprile con le regole per la comunicazione.

    Di seguito tutte le regole.

    Compensazione crediti transizione 4.0: riaperte dal 16 maggio

    Il comunicato MIMIT specifica che è stato emanato il decreto direttoriale riguardante la compensazione dei crediti di imposta per gli investimenti del piano Transizione 4.0 che definisce il contenuto e le modalità di invio dei modelli di comunicazione di dati e informazioni che le imprese devono fornire.

    Il provvedimento si era reso necessario per consentire alle imprese la compensazione dei crediti d’imposta, sospesa con la Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 68/E del 12 aprile 2024 (Leggi anche Crediti d'imposta 4.0: chiarimenti per il codice sospeso 6936)

    Nello specifico sono stati approvati due diversi modelli di comunicazione dei dati e delle altre informazioni per l'applicazione dei crediti di imposta riguardanti: 

    1. gli investimenti in beni strumentali nuovi funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese; 
    2. gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

    I modelli di comunicazione sono disponibili in formato editabile sul sito istituzionale del Gestore dei servizi energetici (GSE) a partire dalle ore 12:00 del giorno 29 aprile 2024.

    Con una FAQ ADE del 16 aprile venivano anche forniti chiarimenti.

    Ora, con la Risoluzione n 25 del 15 maggio, le Entrate riaprono le compensazioni e riepiloganoquanto segue.

    Con risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024, tenuto conto di quanto previsto dai commi 1 e 3 dell’articolo 6 del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, nelle more dell’adozione del previsto decreto direttoriale, per i crediti d’imposta in argomento è stato sospeso l’utilizzo in compensazione mediante modello F24, nei casi ivi indicati. 

    Con decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy del 24 aprile 2024 sono stati definiti il contenuto e le modalità per l’invio dei modelli di comunicazione in argomento.

    Pertanto, specifica l'ade, fermo restando il requisito dell’avvenuta interconnessione dei beni ove previsto dalla disciplina di riferimento, le imprese che hanno validamente inviato la suddetta comunicazione possono utilizzare in compensazione i crediti d’imposta di cui trattasi, indicando i codici tributo menzionati nella richiamata risoluzione n. 19/E del 12 aprile 2024 e – come “anno di riferimento” – l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione stessa.

    Nel caso in cui i crediti utilizzati in compensazione non trovino riscontro nei dati delle comunicazioni trasmessi dal Ministero delle imprese e del made in Italy all’Agenzia delle Entrate, i relativi modelli F24 saranno scartati.

    Allegati:
  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Cassa integrazione PMI dell’indotto di grandi aziende in crisi: le istruzioni

    Il Governo aveva  approvato il 31 gennaio 2024  un nuovo decreto legge  per la tutela delle piccole e medie imprese dell''indotto di grandi aziende in stato di insolvenza e sottoposte ad amministrazione straordinaria.  Il decreto legge  prevede  in particolare  misure per il sostegno e l’accesso alla liquidità delle aziende coinvolte dalle difficolta dei grandi  committenti come contributi a fondo perduto, accesso al Fondo di Garanzia , integrazione al reddito dei dipendenti, tassi di interesse agevolati.  Il provvedimento,  dl 9-2024  è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2  febbraio 2024. Qui il testo

    Nel corso della conversione in legge del decreto 4 2024  in legge 28 del 15 marzo 2024  recante: «Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico» , il decreto 9 è stato abrogato e le norme sono confluite nella legge di conversione, facendo salvi  gli effetti  già intervenuti .

    Con la circolare 62 del 6 maggio 2024 INPS fornisce tutte le istruzioni per fruire delle agevolazioni .

    Vediamo di seguito le misure principali.

    Sostegno finanziario  a PMI coinvolte nella crisi di grandi imprese strategiche

    Nella legge di conversione 8 2024 sono previste  diverse forme di sostegno finanziario , tra cui : 

    1.  accesso al Fondo di Garanzia  legge  662/1996  per le imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito e   che abbiano prodotto  negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70 per cento del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure straordinarie. Tale garanzia sarà  concessa a titolo gratuito, senza valutazione, fino alla misura: 
      • dell’80 per cento dell'importo dell’operazione finanziaria, nel caso di garanzia diretta; 
      • del 90 per cento dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione.
    2.  contributi a fondo perduto finalizzati ad abbattere del 50%  il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di Stato (“de minimis”) e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50 per cento del contrattuale.
    3. possibilità di prededuzione dei  crediti vantati dalle imprese o dai cessionari nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria ove riferiti a prestazioni di beni e servizi,  strumentali a consentire la funzionalità produttiva degli impianti.

    Leggi anche Liquidita micro e PMI fornitrici di aziende strategiche in crisi

    PMI indotto aziende strategiche – Integrazione salariale unica "ISU"

    E' prevista l'erogazione di una  integrazione al reddito per i  lavoratori subordinati di datori di lavoro definita dall'INPS " ISU "(integrazione salariale unica) che sospendono o riducono l’attività in conseguenza della  crisi delle  grandi aziende committenti . Il sostegno sarà riconosciuto per il 2024 dall'INPS con relativa contribuzione figurativa, in misura pari a quella prevista dall’articolo 3 del d.lgs 14 settembre 2015, n. 148, per un periodo non superiore a sei settimane, prorogabili fino a 10 .

     Anche in questo caso il requisito è costituito da

    1. monocommittenza o 
    2. prevalenza sulla gestione della piccola o media impresa,

     esercitata dall’impresa in amministrazione straordinaria . Al fine di garantire continuità aziendale e sicurezza nei luoghi di lavoro, le modalità di sospensione sono individuate con apposito accordo quadro tra le associazioni datoriali e le associazioni sindacali più rappresentative, da stipularsi presso il Ministero del Lavoro. 

    Le integrazioni sono incompatibili con i trattamenti di integrazione salariale di cui al decreto legislativo 148/2015  e con i sostegni al reddito di eventuali fondi bilaterali di solidarietà attivi nel settore.

    La circolare INPS precisa che non si tratta di una  prestazione soggetta alle limitazioni del D.LGS 148 2015: non è richiesta al comunicazione sindacale nè il versamento della contribuzione addizionale 

    I sostegni saranno comunque  erogati dai datori di lavoro alla fine di ogni periodo di paga e rimborsati dall’INPS oppure erogati  direttamente dall’INPS.

     Sono stanziati a questo fine 16,7 milioni di euro .

    Integrazione salariale:  domande  e compilazione Uniemens

    Nella circolare 62 2024 INPS  precisa che:

    •   la sottoscrizione dell' accordo con le rappresentanze sindacali è propedeutica all’invio delle domande di accesso al trattamento di sostegno al reddito 
    •  le domande devono essere presentate entro la fine del mese successivo a quello in cui si colloca l’inizio della riduzione o sospensione dell’attività lavorativa.  ma precisa che tale  sospensione o riduzione  non puo  essere anteriore a quello di stipula del medesimo accordo.
    • Il termine di invio telematico delle domande non riveste carattere decadenziale, tuttavia,  è opportuno che la domanda sia trasmessa con la massima tempestività,  tramite la piattaforma “OMNIA IS”, accedendo al sito istituzionale www.inps.it e inserendo, nella home page, alla funzione “cerca”, la voce “Accesso ai servizi per aziende e consulenti”.

    In particolare: dopo avere effettuato l’autenticazione tramite la propria identità digitale – SPID almeno di Livello 2, CNS o CIE 3.0 

    va selezionata la voce “CIG e Fondi di solidarietà” e successivamente la voce “OMNIA Integrazioni Salariali”.

     La circolare sottolinea che  per l’accesso alla nuova misura  nell’istanza deve essere resa una dichiarazione di responsabilità, in cui i datori di lavoro autocertificano la sussistenza del requisito in loro possesso.

    Per tutte le domande presentate, i datori di lavoro o i loro consulenti/intermediari delegati devono associare all’istanza medesima un codice identificativo (ticket). 

    Per la procedura operativa nel  “Sistema UNICO” è stato creato il nuovo codice intervento “700”, che definisce il nuovo strumento “Integrazione salariale unica” (ISU) e la nuova causale codice evento “701” “ISU – Crisi aziende dell’indotto ex art. 2 quinquies DL n. 4/2024”.

    In caso di pagamento diretto ai lavoratori da parte dell’Istituto, i datori di lavoro devono procedere con l’invio dei flussi “UniEmens-Cig” (UNI41) secondo le consuete modalità,( circolare n. 62/2021 e messaggi n. 2519/2022, n. 2743/2022 e n. 2902/2022).

     L’invio dei flussi   non è soggetto a termine decadenziale; tuttavia, al fine di assicurare un più celere completamento delle attività connesse al pagamento è opportuno che la trasmissione dei flussi “UniEmens-Cig” (UNI41) avvenga con la massima tempestività.

    Ai fini della compilazione delle denunce individuali, deve essere valorizzata la causale dell’assenza nell’elemento <CodiceEvento> di <Settimana> con il codice di nuova istituzione “ISU”, avente il significato di “Integrazione salariale unica”; ai fini della valorizzazione del “tipo copertura” delle settimane in cui si collocano i periodi indennizzati, devono essere seguite le consuete modalità.

    Nella circolare sono riportati  tutti i dettagli della compilazione.

  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Imprese Semiconduttori: domande d’agevolazione dal 30 aprile

    Dalle ore 12 del 30 aprile è possibile presentare le domande per le agevolazioni per le imprese dei semiconduttori sulla piattaforma preposta.

    Come evidenzia il MIMIT il 30 aprile apre un nuovo sportello per la presentazione di domande a valere sullo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo dedicato allo sviluppo della filiera nazionale dei semiconduttori. (Decreto MIMIT 11 aprile 2024)

    Alla misura sono destinate le risorse del Fondo istituito dall’articolo 23, comma 1 del decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, che ha una dotazione di 3,292 miliardi di euro. 

    Imprese semiconduttori: agevolazioni dal MIMIT

    Gli interventi si inseriscono nel più ampio contesto di politica industriale che vede l’Unione europea impegnata a rafforzare la catena del valore continentale dei semiconduttori nel medio-lungo periodo, al fine di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento e la resilienza del settore (“Regolamento sui chip” o Chips Act).

    Saranno finanziabili sull’intero territorio nazionale progetti di sviluppo industriale, tutela ambientale e progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, con costi ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro, realizzati da una o più imprese.

    I progetti dovranno essere finalizzati al rafforzamento e allo sviluppo della capacità e dell’industria nazionale di produzione di semiconduttori e alla crescita e allo sviluppo tecnologico delle imprese appartenenti alla catena di approvvigionamento dei semiconduttori.

    Per i programmi con spese ammissibili pari o superiori a 50 milioni di euro e per quelli per cui, indipendentemente dalla dimensione finanziaria dell’investimento, l’impresa richieda l’applicazione delle norme del Chips Act, la concessione delle agevolazioni è subordinata alla sottoscrizione di uno specifico accordo tra il MIMIT, Invitalia e l’impresa proponente.

    Attenzione, le agevolazioni assumono la forma 

    • del contributo in conto impianti, 
    • del finanziamento agevolato, 
    • del contributo in conto interessi 
    • del contributo diretto alla spesa (per i progetti di ricerca e sviluppo).

    Agevolazioni imprese semiconduttori: le domande dal 30 aprile

    Per presentare domanda di agevolazioni per i semiconduttori, dalle ore 12 del 30 aprile, è necessario:

    • essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE),
    • accedere alla nuova Area Personale per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati,

    Per concludere la procedura di presentazione della domanda è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).

    Al termine della compilazione del piano di impresa e dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico.

    Accedi al sito di Invitalia per scaricare i fac-simile della domanda.

  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Sportello Unico ZES: come visualizzo l’avanzamento di una pratica?

    Dal 16 aprile 2024, il sito di Missione della ZES Unica Mezzogiorno fornisce agli utenti una nuova funzionalità per consentire alle imprese di avere un aggiornamento sullo stato di avanzamento della loro richiesta. 

    E’ infatti possibile monitorare lo stato di una pratica sul portale:

    Come fare?

    Accedendo al portale, tramite il pulsante “Vai alla Scrivania”:

    1. si accede alla cosiddetta MyPage, cioè alla propria pagina personale in cui è possibile ottenere la lista di tutte le proprie pratiche inviate;
    2. si seleziona la pratica di interesse e, in fondo alla relativa schermata di dettaglio è visibile l'area “Iter della pratica (Eventi)", aggiornata man mano con gli Eventi che la riguardano.

    In due passaggi, è possibile accedere alla propria pratica e sapere i tempi entro cui verrà gestita.

    E' inoltre disponibile e sempre attivo il servizio di assistenza (help desk:

    Ricordiamo che per presentare una pratica, si deve accedere al Front Office di compilazione pratiche dello Sportello Unico Digitale ZES, selezionando la regione ove è ubicato il comune di riferimento:

  • Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Tax credit per ridurre la plastica: domande 2024

    Con DM del 4.03.2024  il MASE, ministero dell'ambiente, definisce, ai sensi dell'art. 4,  comma  7, del decreto legislativo 8 novembre 2021,  n.  196,  i  criteri  e  le modalità  di  applicazione  e  di fruizione di  un contributo riconosciuto alle imprese al fine di promuovere l'acquisto e l'utilizzo di  materiali  e prodotti alternativi a quelli  in plastica  monouso, assegnando criteri di priorità ai prodotti destinati a entrare in contatto con alimenti.
    Il contributo è riconosciuto, sotto forma di credito d'imposta, alle imprese che acquistano e utilizzano prodotti della tipologia  di quelli elencati  nell'allegato,  parte  A  e  parte  B,  del  decreto legislativo 8 novembre  2021,  n.  196,  che sono riutilizzabili o realizzati in materiale biodegradabile e/o compostabile,  certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.

    Contributo imprese 2024 riduzione plastica: i beneficiari

    Possono presentare domanda di  concessione  del  contributo,  le imprese di cui all'art. 2, comma 2, che alla  data  di presentazione della domanda, siano in possesso dei seguenti requisiti:

    • a)  risultino  attive,  regolarmente  costituite  e  iscritte  al registro delle imprese;
    • b) risultino iscritte all'assicurazione generale  obbligatoria  o alle  forme  esclusive  e  sostitutive  della  medesima  oppure  alla gestione separata di cui all'art. 2, comma 26, della legge  8  agosto 1995, n. 335;
    • c) non siano  destinatarie  di  sanzioni  interdittive  ai  sensi dell'art. 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni  e  integrazioni,  o  si  trovino  in  altre condizioni  previste  dalla  legge  come  causa  di   incapacita'   a beneficiare di agevolazioni finanziarie pubbliche o comunque  a  cio' ostative;
    • d) non  sussistano  nei  loro  confronti  le  cause  di  divieto, decadenza o sospensione di cui all'art. 67 del decreto legislativo  6 settembre 2011, n. 159;
    • e) non si trovino in stato di liquidazione ne' siano  soggette  a procedure concorsuali con finalita' liquidatoria. 

    Contributo imprese 2024 riduzione plastica: spese ammissibili

    Sono ammissibili al contributo le spese effettivamente sostenute nel corso delle annualita' 2022, 2023 e 2024, e comunque dopo la data di entrata in vigore del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 196, in relazione all'acquisto  di prodotti  della tipologia  di  quelli elencati nell'allegato, parte A e parte B, del predetto decreto,  che sono riutilizzabili o  realizzati  in materiale  biodegradabile  e/o compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
    In via prioritaria, sono ammesse al beneficio le spese di cui al comma 1, sostenute per l'acquisto dei prodotti destinati a entrare in contatto con alimenti. 

    In via subordinata, possono essere ammesse  al beneficio le spese relative all'acquisto dei prodotti di cui ai punti 1) e 6) dell'allegato, parte B, del decreto  legislativo  3  novembre 2021, n. 196, nell'ipotesi di risorse  residuali  ancora  disponibili dopo il soddisfacimento della copertura  delle  spese  riferibili  al primo periodo.
    L'effettivita'  del  sostenimento  delle   spese   oggetto   di contributo deve risultare da un'apposita attestazione resa, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, dal presidente del collegio sindacale ovvero da  un  revisore  legale iscritto nel registro dei revisori legali,  o  da  un  professionista iscritto  nell'albo  dei  dottori commercialisti  e  degli   esperti contabili, o  nell'albo  dei  periti  commerciali  o  in  quello  dei consulenti  del  lavoro, ovvero  dal  responsabile  del  centro   di assistenza fiscale. A tal fine, con la gia' menzionata  attestazione, e' certificato:

    • a) l'elenco delle spese ammissibili al contributo, suddivise  in relazione al criterio di priorita' di cui  al  comma  2,  nonche'  il periodo  d'imposta  cui  sono  riferite.  Le  spese  si   considerano effettivamente sostenute in base a quanto previsto dalle disposizioni di cui all'art. 109, commi 1 e 2, lettera a), del TUIR;
    • b) l'effettivo utilizzo dei prodotti acquistati;
    • c)  l'integrale  pagamento  delle  fatture  di  acquisto  cui  si riferiscono le  spese  di  cui  alla  lettera  a),  che  deve essere effettuato  attraverso  il  conto  corrente   intestato   all'impresa richiedente e con modalita' che consentano  la piena  tracciabilita' dei  pagamenti  e  l'immediata  riconducibilita'  degli  stessi  alle relative fatture;
    • d) che l'impresa richiedente non  ha  ottenuto,  a  fronte  delle medesime spese, oggetto della richiesta di contributo, altri benefici previsti da normativa europea, nazionale e regionale. 

    Contributo imprese 2024 riduzione plastica: requisiti

    Per accedere  al  contributo, i soggetti in possesso dei  requisiti  previsti, per  il tramite del legale  rappresentante, presentano  un'apposita  istanza attraverso la  procedura  informatica  resa  accessibile  dal  sito istituzionale del Ministero (www.mase.gov.it). 

    Sulla sezione news del suddetto sito sono indicati i termini e le modalita' di presentazione della domanda di contributo, nonche' la documentazione utile allo svolgimento dell'attivita' istruttoria propedeutica alla concessione.
    Nell'istanza, i soggetti beneficiari dichiarano il possesso  dei requisiti previsti  dal  presente  decreto,  ivi  inclusi  quelli  di carattere  tecnico,  compreso  l'ammontare  complessivo  delle  spese sostenute e del contributo richiesto per ogni annualita',  allegando l'attestazione di cui all'art. 4.  Al  solo  fine  di  consentire  lo svolgimento  dei  controlli  previsti dall'art.   11,  i  soggetti beneficiari allegano all'istanza  la documentazione giustificativa delle spese e del relativo pagamento, nonche' la certificazione che i prodotti acquistati sono riutilizzabili  o  realizzati  in  materiale biodegradabile e/o compostabile, certificato secondo la normativa UNI EN 13432:2002.
    Nella sezione del sito istituzionale del Ministero, alla pagina dedicata all'agevolazione, è inserita l'informativa sulla privacy ai fini del trattamento dei dati di cui al regolamento (UE) 2016/679. 

    Allegati: