• Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Credito transizione 5.0: via alle comunicazioni di completamento

    Attiva dalle ore 12.00 del 12 settembre la funzionalità del portale “Transizione 5.0" per l'invio delle comunicazioni di completamento, disponibile nell'apposita sezione dell'Area Clienti GSE, a seguito della pubblicazione del Decreto Direttoriale MIMIT dell'11 settembre.

    Prima dei dettagli ricordiamo che possono accedere al credito d'imposta relativo al Piano di transizione 5.0, i progetti di innovazione avviati dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025 che prevedono una riduzione dei consumi energetici nel rispetto dei requisiti indicati nel DM 24 luglio 2024

    Transizione 5.0: via alle comunicazioni di completamento

    ll Piano Transizione 5.0 è un piano istituito dall art 38 del DL n 19/2024 convertito in Legge 56/2024, in attuazione della Misura 7 Investimento 15 “Transizione 5.0" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che riconosce un credito d'imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive situate in Italia.

    Il Piano ha l'obiettivo di sostenere la transizione dei processi di produzione verso un modello efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle energie rinnovabili.

    L'Investimento si inserisce nell'ambito di progetti di innovazione che hanno l'obiettivo di ridurre i consumi energetici e prevede lo stanziamento di risorse finanziarie per un ammontare complessivo pari a 6,3 miliardi di euro.

    La Misura concede un beneficio sotto forma di credito d'imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati.

    Con il DM 24 luglio 2024 si è data attuazione alla disciplina di cui all'articolo 38, del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19.

    Con avviso pubblicato sul sito del MIMIT e del GSE si informa del fatto che è attiva, dal 12 settembre, la funzionalità per inviare la comunicazione di completamento degli investimenti.

    Come evidenziato dalle slide del MIMIT maggiori dettagli sulla comunicazione di completamento lavori:

    Fonte Immagine Mimit 

    Ricordiamo che dal sito GSE, relativamente al credito transizione 5.0 è possibile inviare le comunicazioni previste per tutte e tre le fasi della procedura:

    1. Comunicazione preventiva,
    2. Comunicazione relativa all'effettuazione degli ordini,
    3. Comunicazione di completamento,

    Il bonus va prenotato attraverso la procedura informatica aperta dal 7 agosto, entro 30 giorni dalla conferma della prenotazione il beneficiario deve trasmettere una comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto pari ad almeno il 20% del costo di acquisizione dei beni agevolabili 

    Portato a termine il progetto, l’impresa deve trasmettere una comunicazione di completamento, corredata dalla certificazione ex post, contenente le informazioni necessarie a individuare il progetto completato. 

    Con il decreto firmato dell'11 settembre il MIMIT stabilisce che dalle ore 12 del 12 settembre le suddette comunicazioni possono essere inviate tramite la piattaforma Gse.

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    Bandi Brevetti, Design, Marchi: in arrivo i fondi 2024

    Pubblicato in GU n 205 del 2 settembre il Decreto 31 luglio del MIMIT con la Programmazione fondi per bandi Brevetti+, Marchi+ e Disegni+.

    Bandi Brevetti, Design, Marchi: in arrivo i fondi 2024

    Il Decreto MIMIT 31 luglio prevede che gli importi  delle risorse  finanziarie disponibili per l'annualità 2024 ammontano a euro:

    • 20.000.000,00  per  la  misura Brevetti+
    • 10.000.000,00 per la misura  Disegni+ 
    • 2.000.000,00 per la misura Marchi+. 

    Il decreto ricorda che la direttiva del Ministro delle imprese e del made in Italy del 13 marzo 2024 (registrata alla Corte dei conti il 4 aprile  2024, reg. prev. n. 496), prevede anche la realizzazione di azioni finalizzate a supportare le imprese, in particolare le PMI, per la valorizzazione dei titoli della proprietà industriale  (quali ad esempio i bandi Brevetti+, Marchi+  e  Disegni+) e ricorda inoltre il decreto del Ragioniere Capo dello Stato n.  46550  con  il quale è stato istituito, presso il Dipartimento per le politiche per le imprese, il capitolo 7496  «Risorse  per  la  gestione  di misure agevolative e progetti per la promozione e valorizzazione dei  titoli di proprietà industriale», destinato ad  essere alimentato  per  la gestione dei predetti bandi.  

    Il decreto precisa inoltre che per l'annualità 2024,  gli  avvisi  di  riapertura  dei  bandi relativi  alle  misure agevolative Brevetti+,  Disegni+  e  Marchi+ saranno  adottati  dalla  competente  Direzione  generale   per   gli incentivi alle imprese e pubblicati nella  Gazzetta  Ufficiale  della Repubblica italiana e  sul  sito  www.uibm.mise.gov.it entro  trenta giorni dalla  pubblicazione  del  presente  decreto  nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e pertanto entro giorno 2 ottobre prossimo.

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    Credito transizione 5.0: tutte le regole per utilizzarlo

    Il credito di imposta transizione 5.0, introdotto dal DL 19/2024, permette alle imprese di ottenere un beneficio fiscale per gli investimenti effettuati in ambito di innovazione e transizione digitale. 

    Vediamo le regole di fruizione con le precisazioni della circolare MIMIT in caso di modifiche al progetto iniziale comunicato.

    Utilizzo credito transizione 5.0: regole MIMIT

    Il credito d'imposta transizione 5.0 è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, da presentare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

    La compensazione è possibile solo dopo che il GSE ha trasmesso l’elenco dei beneficiari e l’ammontare del credito spettante all’Agenzia delle Entrate, e trascorsi 5 giorni da tale trasmissione.

    Secondo l’art. 13 del DM 24 luglio 2024, il credito è utilizzabile solo decorsi 10 giorni dalla comunicazione da parte del GSE all’impresa dell’importo del credito utilizzabile in compensazione

    Tale comunicazione deve avvenire entro 10 giorni dalla presentazione della comunicazione di completamento da parte dell’impresa.

    E' bene evidenziare  che qualora siano state apportate modifiche al progetto rispetto a quanto inizialmente certificato, queste devono essere documentate nella certificazione ex post. 

    Tuttavia, non è possibile includere modifiche sostanziali, come ad esempio l'aggiunta di nuove tipologie di beni o variazioni significative nel perimetro del progetto. 

    In caso modifiche sostanziali, l’impresa deve rinunciare alla comunicazione di agevolazione e, eventualmente, presentare una nuova richiesta.

     Il credito d’imposta può essere utilizzato in una o più quote entro il 31 dicembre 2025. Se non utilizzato entro tale data, può essere riportato e utilizzato in cinque quote annuali di pari importo.

    Il credito transizione 5.0 può essere utilizzato anche in un'unica soluzione entro la fine del 2025, senza vincoli specifici di ripartizione.

    Il credito d’imposta non è soggetto ai limiti di utilizzo annuale previsti per i crediti da quadro RU (250.000 euro) e per la compensazione nel modello F24 (2 milioni di euro). 

    Inoltre, non si applica il divieto di compensazione in presenza di debiti iscritti a ruolo superiori a 1.500 euro.

    Il credito non può essere ceduto o trasferito

    Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile IRAP, e non rileva ai fini dei rapporti di cui agli articoli 61 e 109 comma 5 del TUIR.

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    Credito transizione 5.0: come varia la % spettante

    La Circolare del 16 agosto del MIMIT fornisce utili indicazioni a chi voglia richiedere il credito di imposta ormai noto come credito transizione 5.0.

    Ricordiamo che si tratta un’agevolazione sotto forma di credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, effettuati nel biennio 2024-2025.

    Il credito di imposta è riconosciuto a condizione che si realizzi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% del processo interessato dall'investimento. 

    Tale riduzione dei consumi energetici deve conseguire da investimenti in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0 ( Allegati A e B alla legge n 232/2016).

    Possono beneficiare del contributo tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.

    Attenzione al fatto che, l’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi, vediamo come dalle tabelle del MIMIT.

    Credito transizione 5.0: come varia la % in funzione dell’investimento

    Come specificato anche dal sito MIMIT, il credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi, vediamo come nelle tabelle di sintesi del GSE:

    Si ricorda infine che il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 presentato tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle Entrate, entro la data del 31/12/2025, decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate da parte del GSE.

    L’eventuale credito non ancora utilizzato alla data del 31/12/2025 è riportato in avanti ed è utilizzabile in 5 quote annuali di pari importo

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    Credito transizione 5.0: chi è escluso?

    La Circolare MIMIT del 16 agosto, con anche una versione in errata corrige del 19 agosto, reca regole operative per la Transizione 5.0.

    Il MIMIT e il GSE hanno fornito chiarimenti ad ampio raggio a chi vorrà richiedere il credito di imposta 5.0 per gli investimenti che garantiscono un risparmio energetico secondo parametri stabiliti.

    Vediamo gli esclusi dal beneficio.

    Transizione 5.0: gli esclusi dalla agevolazione

    Viene specificato che al fine di garantire il rispetto del principio di non arrecare un danno significativo all'ambiente – DNSH (art. 17 regolamento UE n. 852/2020), non sono in ogni caso agevolabili gli investimenti destinati ad:

    • a. attività direttamente connesse ai combustibili fossili; compreso l’uso a valle, ad eccezione:
      • 1. di attività per i quali l’uso a valle di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per la tempestiva transizione verso un funzionamento degli stessi senza combustibili fossili;
      • 2. delle macchine mobili non stradali, come definite dal Regolamento Europeo 2016/1628, e dei
        veicoli agricoli e forestali, come definiti dal Regolamento UE 2013/167, per i quali l’utilizzo di
        combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile. L’acquisto di tali beni è
        consentito solo se funzionale al passaggio da un veicolo con motore Stage I o precedente ad
        uno con motore Stage V secondo i parametri definiti dai rispettivi regolamenti
    • b. attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento,ad eccezione dei progetti di innovazione che:
      • 1. non hanno un impatto diretto sui consumi energetici relativi a flussi di fonte che rientrano nel piano
        di monitoraggio della CO2 dell’attività d’impresa;
      • 2. hanno un impatto diretto sui consumi energetici relativi a flussi di fonte che rientrano nel piano di
        monitoraggio della CO2 dell’attività d’impresa, a condizione che le emissioni dirette di gas ad effetto
        serra previste al completamento del progetto di innovazione siano inferiori alle emissioni consentite a titolo gratuito nell’esercizio di riferimento del medesimo progetto. Qualora l’attività di innovazione supportata porti a emissioni di gas a effetto serra previste al completamento del progetto che non siano significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, deve essere fornita una spiegazione dei motivi per cui ciò non è possibile;
    • c. attività connesse a discariche di rifiuti, inceneritori e impianti di trattamento meccanico biologico, a eccezione:
      • 1. per le attività connesse agli inceneritori, degli investimenti in impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili e ad impianti esistenti se il progetto di innovazione, potendone fornire prova per ciascun bene, sia teso ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, e solo se i medesimi progetti non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita;
      • 2. per le attività connesse agli impianti di trattamento meccanico biologico, degli investimenti in impianti di
        trattamento meccanico biologico esistenti se il progetto di innovazione, potendone fornire prova per ciascun bene, sia teso ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, e solo se i medesimi progetti non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita.

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    Credito transizione 5.0: come si invia la comunicazione preventiva

    Il MIMIT ha pubblicato la corposa circolare del 16 agosto 2024 operativa sul credito di imposta transizione 5.0.

    Il documento risulta molto utile a chi intende avvalersi di questa agevolazione poiché ricco di indicazione pratiche ed esempi, vediamo le modalità di invio della comunicazione preventiva.

    Transizione 5.0: come si invia la comunicazione preventiva

    Secondo quanto disposto all’art. 12 del DM “Transizione 5.0”, l’Impresa beneficiaria deve trasmettere una comunicazione preventiva, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal GSE.

    La Circolare specifica che la comunicazione preventiva deve essere trasmessa, pena l’improcedibilità, esclusivamente per via telematica mediante l’apposita Piattaforma informatica “TRANSIZIONE 5.0” disponibile nell’Area Clienti del sito istituzionale del GSE, inserendo le informazioni tecnico amministrative richieste nonché allegando la documentazione a corredo.
    Eventuali comunicazioni pervenute tramite Posta Elettronica Certificata (PEC), e-mail, raccomandata o posta ordinaria ovvero su canali di comunicazione diversi dalla Piattaforma informatica “TRANSIZIONE 5.0” non saranno tenute in considerazione.
    Per poter accedere alla Piattaforma informatica, l’Impresa beneficiaria, qualora non sia già registrata, deve preliminarmente registrarsi, al fine di creare il profilo Operatore, sul sito del GSE nella sezione Area Clienti (https://areaclienti.gse.it/) e, solo dopo, richiedere il servizio “TRANSIZIONE 5.0”, accessibile esclusivamente tramite SPID, attraverso il quale è possibile procedere alla trasmissione della comunicazione preventiva.
    Si ricorda che i dati anagrafici e fiscali dell’Impresa beneficiaria indicati nel form di registrazione della sezione Area Clienti sono necessari ai fini della corretta compilazione della comunicazione di ammissione al contributo all’interno della Piattaforma informatica “TRANSIZIONE 5.0”.
    Pertanto, qualora venga riscontrato dall’Impresa beneficiaria un dato errato e/o variato, è necessario aggiornare tali dati nel profilo dell’Impresa beneficiaria dell’Area Clienti, prima della compilazione della comunicazione preventiva.

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    Transizione 5.0: Ecco il testo della Circolare Operativa del 16 agosto 2024 Mimit e Gse

    La Circolare Operativa del 16 agosto 2024, n. 25877, offre importanti chiarimenti tecnici per l'applicazione corretta della disciplina agevolativa prevista dal Piano "Transizione 5.0" e fornisce un nutrito numero di fac-simili per la corretta applicazione della norma. 

    Questa iniziativa agevolativa, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha l’obiettivo di sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese italiane, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici e all'uso di energie rinnovabili.

    Il contenuto della circolare

    La Circolare Operativa n. 25877 del 16 agosto 2024 è di 192 pagine e tratta i seguenti argomenti:

    1. Ambito soggettivo e oggettivo e intensità del beneficio

       – Definizione dei soggetti ammissibili.

       – Tipologia di investimenti e progetti agevolabili.

       – Percentuali di credito d'imposta applicabili.

    2. Criteri per la determinazione dei risparmi energetici

       – Definizione della struttura produttiva e del processo interessato.

       – Concetto di scenario controfattuale.

       – Esempi numerici per il calcolo della riduzione dei consumi energetici:

         – In relazione al processo interessato.

         – In relazione alla struttura produttiva.

    3. Requisiti impianti finalizzati all’autoproduzione destinata all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili

       – Investimenti ammessi per l’autoproduzione di energia elettrica.

       – Requisiti specifici per i moduli fotovoltaici.

       – Autoconsumo individuale a distanza.

       – Determinazione del fabbisogno energetico e dimensionamento degli impianti.

       – Spese ammissibili.

    4. Indicazioni rispetto principio “Non arrecare un danno significativo” (DNSH)

       – Applicazione del principio DNSH per la conformità agli obiettivi ambientali.

       – Check-list di verifica e controllo per i settori di intervento.

    5. Procedura di invio e gestione della Comunicazione Preventiva

       – Modalità di trasmissione.

       – Documentazione richiesta.

       – Processo di gestione della comunicazione.

    6. Procedura per la comunicazione di avanzamento del progetto di innovazione

       – Modalità di trasmissione.

       – Processo di gestione.

    7.Procedura per la comunicazione di completamento del progetto di innovazione

       – Documentazione da trasmettere.

       – Processo di gestione.

    8. Attività di vigilanza e controlli

       – Attività di vigilanza.

       – Modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e controllo.

    9. Esempi di calcolo del credito d’imposta spettante

       – Calcolo del credito d’imposta per un processo interessato dall’investimento.

       – Calcolo del credito d’imposta per la struttura produttiva.

    Fac-simili allegati alla circolare

    La Circolare è corredata da un ricco pacchetto di fac-simili riguardanti

    – Delega per l’invio delle comunicazioni.

    – Dichiarazione dati titolare effettivo.

    – Dichiarazione di terzietà del valutatore indipendente.

    – Dichiarazione di terzietà per certificatori contabili.

    – Attestazione di possesso della Perizia tecnica asseverata e della Certificazione contabile.

    – Modelli di Perizia tecnica asseverata.

    – Schede tecniche DNSH.

    – Certificazione Ex Ante e Modello Relazione Tecnica di Certificazione Ex Ante.

    – Certificazione Ex Post e Modello Relazione Tecnica di Certificazione Ex Post.

    – Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per la comunicazione preventiva.

    – Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per la comunicazione di avanzamento del progetto.

    – Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per la comunicazione di completamento del progetto.

    Allegati: