• Agricoltura

    Peste suina: sostegni alle imprese per il periodo 2023

    In continuità con il Decreto 28 luglio 2022 con le regole per l'intervento a sostegno delle aziende suinicole italiane, che hanno subìto danni indiretti a seguito delle misure sanitarie di contenimento dei focolai di Peste Suina Africana (PSA), viene pubblicato in GU n 265 del 13 novembre il Decreto 29 settembre 2023 con le regole per intervento a sostegno delle aziende  suinicole  italiane,  che  hanno subito  danni  indiretti  a  seguito  delle   misure   sanitarie   di contenimento dei focolai di Peste suina africana (PSA), successivi ai termini fissati dal decreto 28 luglio 2022 per il periodo dal 1° luglio 2022 al 31 luglio 2023.

    Peste suina: le misure 2023 a sostegno delle imprese

    Si dispone l'estensione degli effetti economici e di alcuni effetti giuridici, di quest'ultimo, a carico delle risorse finanziarie residue  pari ad  euro 19.644.443,25 per le medesime tipologie di interventi a sostegno della filiera suinicola  italiana, che ha subito danni indiretti a seguito delle misure  sanitarie di contenimento dei focolai di Peste suina africana (PSA), nel periodo 1° luglio 2022 – 31 luglio 2023.  

    E' fatta  salva, comunque, la possibilità di ulteriori estensioni temporali e areali  del  decreto ministeriale  n.   336168   del 28   luglio   2022, in funzione dell'evoluzione  dello stato emergenziale epidemiologico e delle risorse finanziarie disponibili.

    Le risorse sono ripartite come segue:

    • a) Il  60%  è destinato  alle  piccole-medio  imprese (PMI)  e microimprese del settore della produzione agricola primaria;
    • b) Il 40% è destinato al  settore  della  macellazione  e  della trasformazione.

    Gli aiuti alle PMI e microimprese del settore  della  produzione agricola primaria sono concessi ai sensi dell'art 26 del regolamento (UE) 2022/2472 della Commissione del 14 dicembre 2022,  che  dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione  degli  articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea,  alcune categorie di aiuti nei settori agricolo  e  forestale  e  nelle  zone rurali.

    Gli  aiuti  alle  PMI  e   microimprese   del   settore   della trasformazione e macellazione sono concessi ai sensi del regolamento (UE) 1407/2013.

    Le  grandi  imprese  sono  escluse  dal  regime  di   esenzione (regolamento UE 2022/2472) per  la  produzione  primaria,  mentre  le stesse sono ammesse agli aiuti solo  nell'ambito  del  regime  di  de minimis (regolamento UE 1407/2013) relativo  alla  trasformazione  ed alla macellazio

    Peste suina 2023: imprese beneficiarie dell'agevolazione

    Possono beneficiare del sostegno imprese della produzione primaria e le  imprese dei settori della macellazione, trasformazione di carni suine, colpite dalle restrizioni sulla movimentazione degli animali e sulla commercializzazione dei prodotti derivati, ricompresi, a seconda dei casi, nelle seguenti fattispecie:

    • a) allevamenti di scrofe da riproduzione a ciclo aperto, di scrofe da riproduzione a ciclo chiuso e da ingrasso (comprensivi  di allevamenti da svezzamento e magronaggio), ubicati in uno dei  comuni assoggettati a restrizioni sanitarie a  seguito  delle  disposizioni emanate  dal  Ministero  della  salute  e/o   dalle   ordinanze   del commissario governativo alla peste suina africana», di cui all'elenco Allegato 1 bis a partire dal 1° luglio 2022 fino al 31 luglio 2023;
    • b) macelli di suini e aziende di trasformazione della carne suina (prosciuttifici, salumifici, sezionatori) ricadenti  in  una  o piu' delle seguenti condizioni:
      • ubicati nei territori  sottoposti  a  restrizione  sanitaria  a partire dal 1° luglio 2022 fino al 31 luglio 2023 come da regolamento di  esecuzione   (UE)   2023/594   modificato   successivamente   dal regolamento (UE) 2023/1485 e indicati nell'Allegato I bis;
      • a partire dal 1° luglio 2022 e sino  al  31  luglio  2023,  non hanno potuto utilizzare suini o carni suine provenienti dalle regioni e territori elencati nell'Allegato 1 bis;
      • gli stabilimenti aventi  l'autorizzazione  ad  esportare  verso paesi terzi nel 2022, ma che non hanno potuto esportare carni suine o prodotti trasformati di  carni  suine  a  causa  dei  bandi  sanitari elevati dalle competenti Autorita' estere, recepiti e notificati  dal Ministero della salute italiano.

    Le  aziende ammissibili  al  sostegno sono impegnate  nella produzione agricola primaria e nella  trasformazione delle  seguenti categorie merceologiche:

    • a) verri;
    • b) scrofe;
    • c) scrofette;
    • d) suini da ingrasso;
    • e) suinetti;
    • f) prosciutti;
    • g) prodotti di salumeria;
    • h) tagli di carne suina. 

    Peste suina: presenta la domanda per i sostegni 2023

    I beneficiari che  intendono  usufruire  dei   sostegni   del provvedimento  in  parola  presentano  in  via  informatica apposita domanda all'organismo  pagatore  riconosciuto  territorialmente competente, in base alla sede legale dell'impresa, nel rispetto delle istruzioni impartite dall'organismo pagatore stesso. 

    Allegati:
  • Agricoltura

    Promozione e sviluppo imprenditoria giovanile in agricoltura: la legge pubblicata in GU

    Pubblicata in GU n. 72 del 26.03.2024, la Legge del 25 marzo 2024 n. 36 per la promozione e lo sviluppo dell'imprenditoria giovanile nel settore agricolo.

    Il testo originario della proposta di legge, composto di 18 articoli, nel corso dell'esame in sede referente è stato modificato in più punti e sono state introdotte nuove disposizioni.

    Il testo ora si compone di 13 articoli, divisi in cinque Capi.

    Finalità della legge è quella di promuovere e sostenere l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e rilanciare il sistema produttivo agricolo mediante interventi per favorire l’insediamento e la permanenza dei giovani e il ricambio generazionale nel settore agricolo, nel rispetto della normativa dell’Unione europea.

    Vediamo brevemente alcune delle disposizioni previste.

    Definizione di Impresa giovanile agricola

    Sono definiti «impresa giovanile agricola» o «giovane imprenditore agricolo» le imprese, in qualsiasi forma costituite, che esercitano esclusivamente attività agricola ai sensi dell’articolo 2135 del codice civile, quando ricorra una delle seguenti condizioni:

    1. il titolare sia un imprenditore agricolo di età compresa tra 18 e 41 anni;
    2. nel caso di società di persone e di società cooperative, comprese le cooperative di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228, almeno la metà dei soci sia costituita da imprenditori agricoli di età compresa tra 18 e 41 anni;
    3. nel caso di società di capitali, almeno la metà del capitale sociale sia sottoscritta da imprenditori agricoli di età compresa tra 18 e 41 anni e gli organi di amministrazione siano composti, per almeno la metà, dai medesimi soggetti.

    Regime fiscale agevolato per il primo insediamento delle imprese giovanili nell’agricoltura

    I soggetti di cui sopra, che intraprendono un’attività d’impresa hanno la facoltà di optare per un regime fiscale agevolato consistente nel pagamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’imposta regionale sulle attività produttive, determinata applicando l’aliquota del 12,5% alla base imponibile costituita dal reddito d’impresa prodotto nel periodo d’imposta.

    Il predetto regime si applica limitatamente alle attività agricole diverse da quelle per le quali il reddito è determinato forfetariamente ovvero ai sensi dell’articolo 32 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
    L’opzione ha effetto per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro periodi d’imposta successivi.

    Il beneficio è riconosciuto a condizione che tali soggetti non abbiano esercitato nei tre anni precedenti altra attività d’impresa e che siano regolarmente adempiuti gli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi previsti dalla legislazione vigente in materia.

    Agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici

    Si prevedono agevolazioni in materia di compravendita di terreni agricoli e loro pertinenze.

    Per i contratti di compravendita aventi ad oggetto l'acquisto di terreni agricoli e delle loro pertinenze di valore non superiore a 200.000 euro, stipulati dai soggetti di cui all'art. 2, i compensi per l'attività notarile sono determinati in misura non superiore a quanto previsto dalla Tabella A) – Notai del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140, ridotto della metà.

    Allegati:
  • Agricoltura

    Fondi Agricoltura danni da calamità: le regole del Ministero

    Pubblicato in GU n 243 del 17 ottobre il Decreto 11 agosto 2023 dell'Agricoltura con Criteri e modalita' per la concessione di aiuti a sostegno delle microimprese e piccole e medie imprese del settore agricolo colpite da calamita' naturali.

    Nel dettaglio si tratta dei i criteri e le modalita' per la concessione di aiuti per calamita' naturali, verificatesi fino a tre anni prima della sua entrata in vigore per:

    • valanghe;
    • frane;
    • inondazioni/alluvioni;
    • trombe d'aria;
    • uragani;
    • incendi boschivi di origine naturale;
    • sisma ed eruzioni vulcaniche.

    Fondi Agricoltura calamità: a chi spettano

    Possono beneficiare dell'aiuto le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI) attive nel settore della produzione
    agricola primaria e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli di
    cui all'allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea colpite da eventi calamitosi.
    Possono beneficiare degli aiuti di cui all'art. 2, comma 1, lettera e) le microimprese e le PMI attive nel settore della
    produzione agricola primaria colpite da eventi calamitosi. 

    Per gli aiuti agli investimenti di cui all'art. 2, comma 1, lettera e), sono rispettate le condizioni riguardanti l'effetto di incentivazione in conformita' all'art. 6 del regolamento (UE) 2022/2472. 

    Sono escluse le imprese in difficolta' ai sensi dell'art. 1, comma 6 del regolamento (UE) 2022/2472 e quelle che potrebbero dover rimborsare aiuti dichiarati incompatibili con il mercato interno, finche' non sia stato effettuato tale rimborso.

    Fondi Agricoltura calamità: le spese ammissibili

    Gli interventi finanziabili per i danni causati alla produzione agricola e ai mezzi di produzione agricola sono i seguenti: 

    • a) la riparazione di immobili ad uso produttivo danneggiati, la loro demolizione e ricostruzione se distrutti, al fine di ristabilirne la piena funzionalita' per l'attivita' delle imprese in essi stabilite;
    • b) la riparazione di beni mobili strumentali danneggiati o l'acquisto di beni mobili strumentali distrutti; 
    • c) il ristoro dei danni subiti da scorte e prodotti in corso di maturazione ovvero di stoccaggio;
    • d) la compensazione per la perdita di reddito dovuta alla distruzione totale o parziale della produzione agricola e dei mezzi di produzione agricola;
    • e) la costruzione, l'acquisto o il miglioramento di beni immobili finalizzati alla delocalizzazione definitiva dell'attivita'
      produttiva ricompresi gli investimenti eventualmente necessari a rendere definitive le strutture temporanee realizzate nella fase emergenziale;
    • f) acquisto o noleggio per la fornitura e l'installazione di impianti temporanei delocalizzati.
    Allegati:
  • Agricoltura

    Flat tax incrementale: ammessi gli agricoltori che producono energia

    Gli agricoltori che svolgono le attività di produzione di energia elettrica, di agriturismo, enoturismo, oleoturismo, sono inclusi nella flat tax incrementale.

    Nel dettaglio, l'Agenzia, nella edizione di Telefisco 2023 tenutasi in data 20 settembre, ha esplicitato che tali agricoltori rientrano nella flat tax incrementale 2023.

    C'è da ricordare che la Circolare n. 18/E/2023 delle Entrate ha fornito chiarimenti sulla nuova tassa piatta introdotta dalla legge 197/2022, per i redditi conseguiti da persone fisiche esercenti attività d’impresa, arte e professione.

    Il documento di prassi aveva chiarito diversi aspetti circa il perimetro soggettivo di applicazione, e nel dettaglio: 

    • restano esclusi dalla tassa piatta gli agricoltori che svolgono l’attività nei limiti dell’articolo 32 del Tuir che dichiarano solo il reddito fondiario;
    • sono inclusi nel perimetro di applicazione gli agricoltori che svolgono le seguenti attività: 
      1. allevamento eccedentario con redditi determinati in base ai parametri;
      2. produzione di vegetali oltre il limite del doppio della superficie su cui insiste la produzione;
      3. attività connesse su prodotti prevalentemente ottenuti dal fondo ma non inclusi nel Dm 13 febbraio 2015;
      4. prestazioni di servizi di cui al comma 3 dell’articolo 2135 del Codice civile;
      5. commercializzazione di prodotti della floricoltura. 

    Tuttavia non venivano menzionati gli agricoltori che svolgono le attività di produzione di energia elettrica, di agriturismo, enoturismo, oleoturismo. 

    A questo proposito l'Agenzia delle entrate nella edizione di Telefisco 2023 tenutasi in data 20 settembre ha chiarito che invece vi rinetrano.

    Ricordiamo infine che per la flat tax:

    • occorre calcolare la differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinati nel 2023 e il reddito d’importo più elevato (di impresa e di lavoro autonomo) dichiarato negli anni dal 2020 al 2022. 
    • a questa differenza si applica la franchigia del 5%, calcolata sul reddito più elevato del triennio. Sul reddito così determinato, nel limite massimo di 40mila euro, si applica l’aliquota fissa del 15%.  L’ulteriore quota di reddito, non soggetta a imposta sostitutiva, confluisce nel reddito complessivo soggetto a tassazione progressiva Irpef.

    Leggi Flat tax incrementale: un esempio di calcolo per ulteriori dettagli sui chiarimenti della circolare n 18/2023.

  • Agricoltura

    Agevolazioni Consorzi agricoli per promuovere la qualità dei prodotti

    Con Decreto dell'11 luglio 2023 pubblicato in GU n 208 del 6 settembre, il Ministero dell'agricoltura determina i criteri e delle modalità per  la concessione di contributi concernenti iniziative volte a sviluppare azioni di valorizzazione, incentivare lo scambio di conoscenze ed  azioni di informazione, sostenere la formazione professionale e l'acquisizione di competenze, nonché i progetti di ricerca e sviluppo e la salvaguardia dei prodotti agricoli ed alimentari contraddistinti da denominazioni di origine protette e indicazioni geografiche protette. (23A04924).

    Nel dettaglio, il decreto definisce, ai sensi dell'art. 12 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e nel rispetto della normativa  dell'Unione  in materia di aiuti di Stato, citata nelle  premesse,  i criteri e  le modalità per la concessione di  contributi,  da  parte  dell'Ufficio PQAI IV, finalizzati a:

    • a) sviluppare azioni di  valorizzazione  volte  ad  accrescere  e migliorare la divulgazione delle informazioni relative  all'origine, alla reputazione, alla qualità e/o alle altre  caratteristiche  dei prodotti designati da DOP o IGP;
    • b) incentivare lo scambio di conoscenze, in particolare  mediante azioni  di  formazione  professionale,  condivisione  delle  migliori pratiche  e  acquisizione  di  competenze,  nonché le   azioni   di informazione, con riferimento ai prodotti designati da DOP o IGP;
    • c) sostenere progetti di ricerca  e sviluppo,  anche  sotto  il profilo della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, aventi ad oggetto la produzione, la commercializzazione e/o la  salvaguardia dei prodotti designati da DOP o IGP, incluso il monitoraggio sull'uso legittimo e corretto delle relative denominazioni  sul  mercato, nel commercio elettronico e  nei  nomi  di  dominio,  anche al  fine  di favorire la  tutela dei corrispondenti diritti  di  proprietà intellettuale.

    Le domande di contributo devono pervenire, a pena di esclusione, all'Ufficio PQAI IV, (Qualità certificata e tutela indicazioni geografiche prodotti agricoli, agroalimentari e vitivinicoli) esclusivamente a mezzo pec, entro e non oltre le ore 23,59 dell' 8 marzo di ciascun anno, all'indirizzo di  posta elettronica certificata:

    Agevolazioni Consorzi agricoli: beneficiari 

    Sono ammessi a presentare domanda di contributo, ai sensi del presente decreto, i seguenti soggetti:

    • a) Consorzi di tutela;
    • b) Organismi a carattere associativo dei Consorzi di tutela;
    • c) Associazioni temporanee tra uno o più soggetti  di  cui alla precedente lettera a) e/o uno o più soggetti di cui alla  precedente lettera b).
    • d) Associazioni temporanee tra uno o più soggetti  di  cui  alle precedenti lettere a) e b) ed altri organismi a carattere associativo operanti nel settore delle DOP e IGP,  purché questi  ultimi  siano privi dello scopo di lucro e prevedano tra i fini statutari la tutela e la valorizzazione dei prodotti designati da DOP e IGP.

    Agevolazioni Consorzi agricoli: attività, costi ammissibili e l'aiuto

    Per la realizzazione delle finalità indicate possono essere finanziate:

    • a) iniziative volte a sviluppare azioni di valorizzazione e/o  ad incentivare lo scambio di conoscenze ed azioni  di  informazione  dei prodotti designati da DOP o IGP (di seguito, «iniziative  di  lettera A»), attraverso le seguenti attività:
      • a.1) organizzazione e partecipazione a  fiere,  esposizioni  e concorsi, nel rispetto delle condizioni  previste  dall'art.  24  del regolamento (UE) n. 2022/2472 per i prodotti agricoli o dall'art.  19 del regolamento (UE) n. 651/2014 per gli altri  prodotti  agricoli  e alimentari;
      • a.2)  pubblicazioni  destinate  a  sensibilizzare  il  grande pubblico  in merito  ai  prodotti  agricoli,  nel  rispetto delle condizioni previste dall'art. 24 del regolamento (UE) n. 2022/2472;
      • a.3)  attività  dimostrative, azioni  di informazione  e promozione dell'innovazione, nonché scambi interaziendali  di  breve durata e visite di aziende agricole, nel  rispetto  delle  condizioni previste dall'art.  21  del  regolamento  (UE)  n.  2022/2472  per  i prodotti agricoli;
    • b) iniziative volte a sostenere la  formazione  professionale  e l'acquisizione di competenze, nonché progetti di ricerca e  sviluppo aventi ad  oggetto  la  produzione,  la  commercializzazione  e/o  la salvaguardia dei  prodotti  designati  da  DOP  o  IGP  (di  seguito, «iniziative di Lettera B»), attraverso le seguenti attività:
      • b.1) formazione  professionale  e  acquisizione  di  competenze (come corsi di formazione,  seminari,  conferenze  e  coaching),  nel rispetto delle condizioni previste dall'art. 21 del regolamento  (UE) n. 2022/2472 per i prodotti agricoli o dall'art. 31  del  regolamento (UE) n. 651/2014 per gli altri prodotti agricoli  e  alimentari,  che esclude gli aiuti per la formazione  organizzata  dalle  imprese  per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria;
      • b.2) progetti di ricerca e sviluppo,  anche  sotto  il  profilo della sostenibilità  ambientale,  sociale  ed  economica,  aventi  ad oggetto la produzione, la commercializzazione e/o la salvaguardia dei prodotti designati da DOP o IGP,  incluso  il  monitoraggio  sull'uso legittimo e corretto delle relative denominazioni  sul  mercato,  nel commercio elettronico e  nei  nomi  di  dominio,  anche  al  fine  di favorire  la  tutela  dei  corrispondenti  diritti  di proprietà  intellettuale, nel rispetto delle condizioni  previste  dall'art.  38 del regolamento (UE) n. 2022/2472 per i prodotti agricoli o dall'art. 25 del regolamento (UE) n. 651/2014 per gli altri prodotti agricoli e alimentari.

    Le domande di contributo, da  presentare  distintamente  per  le iniziative di Lettera A e per le iniziative  di  Lettera  B,  possono riguardare una o più attività.

    I costi ammissibili, elencati  distintamente  per   ciascuna tipologia  di  attività  prevista  dal  precedente  comma  1,   sono riportati nell'allegato B al presente decreto, nel rispetto di quanto stabilito dagli  articoli  21,  24  e  38  del  regolamento  (UE)  n. 2022/2472 e dagli articoli 19,  25  e  31  del  regolamento  (UE)  n. 651/2014.

    I contributi  sono concessi esclusivamente sulla  base  del rimborso  dei  costi  ammissibili effettivamente sostenuti dal soggetto beneficiario.

    L'intensità di aiuto è limitata:

    • a) nel caso delle iniziative di lettera A:
      • al 50% dei costi ammissibili, per le attività di cui al  punto a.1) del precedente  comma  1,  svolte  ai  sensi  dell'art.  19  del regolamento (UE) n.  651/2014  per  gli  altri  prodotti  agricoli  e alimentari;
      • al 70% dei costi ammissibili, per le attività di cui ai  punti a.1), a.2) e a.3) del precedente  comma  1,  svolte  ai  sensi  degli articoli 21 e 24 del regolamento (UE) n.  2022/2472  per  i  prodotti agricoli;
    • b) nel caso delle iniziative di lettera B:
      • al 70% dei costi ammissibili, per le attività di cui ai  punti b.1) e b.2) del precedente comma 1, svolte ai sensi degli articoli 25 e 31 del regolamento (UE) n. 651/2014 per gli altri prodotti agricoli e alimentari;
      • al 90% dei costi ammissibili, per le attività di cui ai  punti b.1) e b.2) del precedente comma 1, svolte ai sensi degli articoli 21 e 38 del regolamento (UE) n. 2022/2472 per i prodotti agricoli. 
    Allegati:
  • Agricoltura

    Laurea abilitante periti agrari e forestali: il decreto attuativo

    E' stato pubblicato il 14 agosto 2023 il decreto ministeriale attuativo  degli articoli 2 e 3 della legge 8 novembre 2021, n. 163 che hanno istituito la Laurea professionalizzante abilitante in professioni tecniche  agrarie, alimentari e forestali (Classe L-P02).

    La legge 163 ha istituito alcune nuove classi di laurea  innovative  caratterizzate da un  tirocinio  pratico svolto  in imprese studi o enti   durante i corsi di studio, che viene valutato con una prova finale specifica prima dell'esame di laurea. Il titolo di studio da accesso diretto al corrispondente albo professionale senza la necessità di sostenere un Esame di stato 

     La valutazione è affidata sia a docenti universitari che  a professionisti abilitati.

    Vediamo  di seguito i dettagli  sullo svolgimento dei tirocini pratici e dell'esame finale .

    Tirocinio laurea  in Professioni tecniche agrarie alimentari e forestali 

    Il tirocinio pratico valutativo  -TPV – si potrà  svolgere presso imprese, studi professionali , enti sia pubblici che privati  e deve  consentire il conseguimento   di almeno 48 crediti  formativi universitari (CFU)  . Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegno per studente.

     Le  attivita' possono essere  frazionate all'interno del percorso formativo, con un massimo di 40 ore alla settimana .

    Le attivita' di TPV sono svolte in una sola delle quattro aree  professionali previste dal decreto

    1. area agraria;
    2. area zootecnica; 
    3. area alimentare;
    4.  area forestale. 

    Le conoscenze e abilità da acquisire per la classe di laurea LP02  (tecniche  agrarie, alimentari e forestali)  sono state definite  con decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca 12  agosto 2020, n. 446 e verranno  ulteriormente  specificate nei regolamenti didattici  definiti da decreti rettorali  di ciascun ateneo  e si applicheranno dall'anno accademico successivo .  

    In particolare i corsi dedicati devono fornire conoscenze su tematiche specifiche d’interesse professionale con almeno 12 CFU formativi e 12 CFU per attività laboratoriali nei rispettivi ambiti 

    1.  “Fondamenti di produzioni vegetali”  
    2. “Fondamenti di produzioni animali”
    3.   “Fondamenti di tecnologia alimentare” 
    4.  “Fondamenti di tecnologie forestali e ambientali”

    Gli studenti già iscritti potranno optare per il passaggio al nuovo corso di laurea e  potranno essere riconosciuti eventuali tirocini pratici già svolti  Il decreto integra quanto previsto dal DM 446 2020 con particolare riferimento all'area di tecnologie alimentari 

    Svolgimento dei tirocini  convenzioni, tutor, registro elettronico

    Per lo svolgimento delle attivita' di tirocinio, le universita'  stipulano apposite convenzioni con i soggetti ospitanti prevedendo  la figura del tutor aziendale e del tutor accademico  che assicurano la coerenza delle attività con gli obiettivi formativi  

    Nelle convenzioni saranno  indicati gli ambiti  disciplinari di cui alla tabella  del decreto 446 2020 della classe L-P02 nei quali si svolgono le attivita' di TPV. 

    Il tutor accademico provvede a registrare le presenze e le valutazioni del tutor esterno  e compila un libretto che attesta le attività svolte  necessarie per l'accesso alla prova pratica valutativa 

    Laurea abilitante tecniche agrarie alimentari forestali   Prova Pratica Valutativa e prova finale

     L'esame finale per il conseguimento della laurea professionalizzante comprende

    • una  Prova pratica valutativa PPV e 
    • una   prova finale

     La PPV consiste nell'esame della disciplina della professione e nella risoluzione di uno o piu' problemi pratici coerenti con quelli  analizzati durante il  tirocinio 

    Gli studenti che si abilitano all'esercizio della professione di  perito industriale laureato con il superamento dell'esame finale per il conseguimento della laurea professionalizzante in professioni

    tecniche agrarie, alimentari e forestali – classe L-P02 possono  iscriversi alla sezione dell'albo professionale «Sezione tecnologie  alimentari». 

  • Agricoltura

    Nuovo decreto flussi: ok ad altri 40 mila ingressi stagionali

    Il Consiglio dei Ministri   aveva approvato giovedì 6 luglio 2023,   ha approvato due  DPCM,  in esame preliminare per  l' incremento le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro per un totale di oltre 450 mila nuovi ingressi  da qui al 2025, con  estensione delle  categorie professionali e i settori produttivi coinvolti. 

    Il 14 agosto è stato pubblicato , dopo il parere positivo della conferenza Stato regioni e la firma del 19 luglio 2023, il primo decreto che integra le quote previste dal precedente decreto flussi 2022 (circa 82mila(  con nuovi 40 mila ingressi. QUI IL TESTO

     Di seguito maggiori dettagli e la bozza del DPCM di programmazione triennale.

    Decreto flussi integrativo  2023 

    Come detto il Consiglio dei Ministri ha approvato un  decreto flussi integrativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.

    Nel decreto integrativo si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori 

    • agricoltura e 
    • settore  turistico-alberghiero,

     a valere sulle domande già presentate nel click-day di marzo 2023. Si presume saranno quindi ripescate domande già presentate e respinte o ancora in stand by.

    Decreto flussi programmazione 2023-2025: tecnici, badanti  e agricoltura

    Con un unico atto con valore triennale (Qui il testo provvisorio) vengono definiti 

    • i criteri dei flussi
    • la programmazione delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri per ciascun anno del triennio 2023-2025,.

    In questo modo si pone fine fine all’uso dei provvedimenti transitori.

    Inoltre,  viste le ultime ’analisi dei fabbisogni delle realtà produttive del Paese emersi nel confronto con le associazioni datoriali e sindacali, si introduce la logica incrementale delle quote  per ridurre progressivamente il divario tra flussi di ingresso e fabbisogni del mercato del lavoro, in modo coerente con la capacità di accoglienza e d’inserimento dei lavoratori stranieri nelle comunità locali.

    Per il triennio 2023 – 2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità, come riportato nella tabella che segue.

    PROVVEDIMENTO

    INGRESSI PROGRAMMATI

    FABBISOGNO RILEVATO

    Decreto
     2023-2025

    2023 – 136.000
     2024 – 151.000
     2025 – 165.000

    2023 – 274.800
     2024 – 277.600
     2025 – 280.600

    Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste, insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria quindi operatori sociosanitari

    1. colf 
    2. badanti

     Inoltre, si è rilevato un particolare fabbisogno di lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca, che vengono aggiunti.

    Si confermano per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori 

    • dell'autotrasporto merci per conto terzi,
    •  dell'edilizia,
    • settore  turistico-alberghiero, 
    • della meccanica, 
    • delle telecomunicazioni, 
    • dell'alimentare, 
    • della cantieristica navale; 

    Invece per il lavoro subordinato  stagionale sono previsti ingressi per  i settori 

    1. agricolo e 
    2. turistico-alberghiero.

    In questo ambito sono riservate specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.

    La bozza del decreto approvato dal CDM è stata inviata alla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Provincie autonome per l'approvazione.