• Pensioni

    Pensioni di guerra 2024: tabelle rivalutazione

    Sono state rivalutate con la circolare ministeriale 991 2024  le pensioni di guerra dirette e indirette  2024 e gli  assegni straordinari  correlati alle  decorazioni al valor militare. Nel documento sono presenti le tabelle relative a 

    • pensioni dirette
    • assegni di invalidita
    • assegni per cumulo infermita
    •  assegno superinvalidità
    •  indennità di accompagnamento 
    • integrazioni
    • assegno di incollocabilità.

    La rivalutazione è pari al  2,01 % come definito dalla  circolare Inps  1/2024 

    Da segnalare in particolare  l'aumento  a 18.187,00 euro del limite di reddito massimo  percepito nel 2023  ai fini del conferimento o il ripristino delle pensioni o assegni di guerra , che decorre dal 1° gennaio 2024 e che   riguarda :

    • le pensioni  dirette di guerra, 
    • gli assegni di cumulo per infermità
    • l’assegno di super invalidità,
    •  l’indennità di assistenza e accompagnamento nonché la relativa integrazione e
    • l’assegno di incollocabilità. 

    La lettera circolare  precisa infine che il prospetto riepilogativo di ciascun trattamento economico spettante e`  disponibile sul portale del Ministero dell'Economia e delle Finanze   cui si accede con autenticazione  tramite SPID.

    Riportiamo di seguito la tabella delle pensioni dirette con gli importi annuali 2023, 2024 e l'importo mensile spettante nel 2024 :

  • Pensioni

    Pensioni 2024 con sistema contributivo: come cambiano

    La  legge di bilancio  2024  pubblicata in Gazzetta ufficiale lo scorso 30 dicembre,   prevede come noto numerose modifiche  in tema di pensioni :  dall'APE sociale a Opzione Donna a Quota 103 ( che avranno requisiti più restrittivi dal prossimo anno) , alla riduzione della perequazione degli assegni più alti ,  ma ancora una volta non procede  alla riforma complessiva  del sistema previdenziale annunciata  da anni.

    Per quanto riguarda l'accesso alla  pensione prevista per i lavoratori cosiddetti contributivi ovvero coloro che possono contare  su contributi versati solo dopo il 31 dicembre 1995,  (verosimilmente i contribuenti  più giovani), l'articolo 26 del DDL Bilancio  modifica la disciplina precedente: 

    • sia sui requisiti   per il trattamento pensionistico di vecchiaia che 
    • il termine di decorrenza e la misura del trattamento pensionistico anticipato.

    Vediamo piu in dettaglio le novità in arrivo, ricordando anche cosa si intende per  pensioni con sistema contributivo.

    Pensione con calcolo contributivo 

    Il sistema di calcolo contributivo per le pensioni è stato introdotto dalla Riforma Dini (legge 335/1995) dal 1° gennaio 1996 e  si basa sul montante contributivo versato durante la vita lavorativa. Il precedente  metodo retributivo  invece calcolava la pensione sulla base  delle ultime retribuzioni percepite.

    Nel sistema contributivo il lavoratore accumula durante la vita lavorativa una percentuale della retribuzione  che viene rivalutata  annualmente e convertita in pensione al momento della cessazione del lavoro mediante una serie di coefficienti di trasformazione, che variano a seconda dell'età  di uscita dal lavoro

    Questo sistema si applica in modo totale a coloro che hanno iniziato a versare dopo il 31 Dicembre 1995 (cd. contributivo puro) mentre viene applicato

     pro quota (cioè parzialmente in rapporto agli anni considerati):

    • dal 1° gennaio 1996  per quelli che avevano meno di 18 anni di contributi; 
    • solo  dal 1 gennaio 2012 per chi a  quella data aveva già 18 anni di anzianità contributiva,

    Le novità della legge di bilancio 2024

    Alla pensione di vecchiaia  con sistema contributivo, a partire  dal 2024 si accederebbe con 20 anni di accrediti contributivi  e 67 anni di età purché   l'importo della pensione risulti essere non inferiore all'importo dell'assegno sociale. (Oggi è richiesto invece  un importo di una volta e mezza l'assegno minimo)

    Il diritto alla pensione anticipata  invece vede l'introduzione di diversi paletti restrittivi: potrà essere conseguito  al compimento del requisito anagrafico di sessantaquattro anni, a condizione che 

    1. risultino versati e accreditati in favore dell'assicurato almeno venti anni di contribuzione effettiva e che
    2.  l'ammontare mensile della prima rata di pensione risulti essere non inferiore ad un importo soglia mensile, annualmente rivalutato,   pari  a 3 volte  l'importo mensile dell'assegno sociale  ridotto a
    •  2,8 volte per le donne con un figlio e a
    •  2,6 volte per le donne con due o più figli,»;

    In  questi casi  comunque l'assegno avrà un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo  per tutto il periodo che precede il  raggiungimento dei requisiti  per la pensione di vecchiaia (ad oggi non esiste invece alcun limite).

    La nuova norma introduce infine un  periodo di finestra  di tre mesi  ovvero il trattamento di pensione anticipata decorrerà solo  trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti.

  • Pensioni

    Modello Red pensionati videoguida e dichiarazione precompilata in arrivo

    Nell’ambito della  realizzazione del Piano operativo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) INPS  sta realizzando il servizio  “RED precompilato” per la dichiarazione dei redditi   da parte dei pensionati titolari di  prestazioni di carattere assistenziale  o altri benefici economici sui trattamenti pensionistici il cui riconoscimento è subordinato all’ammontare dell’importo dei redditi del titolare della prestazione  o del nucleo reddituale rilevante.

    La novità è stata comunicata con il messaggio 4668 del 27. dicembre 2023.

    Red precompilato 2024

    Il servizio “RED Precompilato”  fornirà già al titolare i dati  conservati nelle bande dati dell'istituto e dell'agenzia delle Entrate ed esporrà i automatico  i redditi rilevanti .

    Il pensionato interessato  dovrà autenticarsi  con  (SPID almeno di 2° livello, o CIE, i CNS), scegliere la modalità precompilata  confermando o modificando e integrando il set di dati precompilati

    Saranno presenti finestre pop up informative e di un’apposita chat bot interattiva, realizzata grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale,  con l’obiettivo  di prevenire le più frequenti casistiche di errore riscontrate nella compilazione dei modelli RED 

    Il  nuovo servizio   sarà disponibile, in via sperimentale, per le comunicazioni:

    •  della campagna RED ordinaria 2024 (anno reddito 2023) e 
    • della Campagna RED Solleciti 2023 (anno reddito 2022).

    le modalità di accesso al nuovo servizio online, che andrà a sostituire il servizio “RED Semplificato”  saranno comunicate con un ulteriore messaggio  INPS dopo  la Campagna RED ordinaria 2023 e la Campagna RED Solleciti 2022 attualmente in corso,  e che termina  il  29 febbraio 2024.

    A questo proposito il messaggio 4671 segnala invece la disponibilità delle videoguida aggiornata per la compilazione del modello Red 2022 (redditi 2021)

    Red semplificato  sollecito modello 2022: la videoguida 

    Come per i precedenti la video-guida è già visualizzabile :

    • tramite il canale tradizionale ossia attraverso il QR code disponibile sulla comunicazione cartacea di sollecito inviata ai soggetti interessati 
    • accedendo all’area riservata “MyINPS””, attraverso la propria identità digitale CIE, SPID almeno di livello 2 o CNS;
    • consultando le notifiche nelle app “IO” e “INPS Mobile” e nei servizi online Cedolino pensione e Consulente digitale delle pensioni.

    La video-guida resterà a disposizione dei destinatari fino al 29 febbraio 2024, data di scadenza per la comunicazione dei redditi dell’anno 2021.

  • Pensioni

    Rivalutazione pensioni 2024: aumenti fino al 5,4%

    E' stato pubblicato in Gazzetta  ufficiale il 29 novembre 2023  il decreto ministeriale lavoro – economia  che dispone a partire dal primo gennaio 2024 un adeguamento all'inflazione pari a +5,4%  per le pensioni 

    Il valore è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 7 novembre 2023 rispetto al 2022.

    Si ricorda che l'aumento degli assegni delle pensioni viene riconosciuto nelle modalità previste dalla normativa  vigente al 1 gennaio 2024  (che sono  in corso di modifica con la legge di bilancio. vedi sotto i dettagli)

    Rivalutazione  pensioni: come funziona

    Le pensioni di tutte le categorie sia previdenziali che assistenziali come noto sono collegate al valore  dell'aumento dei prezzi al consumo, registrato ogni  anno dall'istat . 

    Inps  provvede ogni anno, solo in caso di aumento,  ad adeguare gli importi  degli assegni  alla differenza tra l'indice dei prezzi dell'anno precedente e quello  attuale. Le variazioni in negativo non hanno conseguenze.  Per questo  il meccanismo è definito indicizzazione o perequazione automatica  (o anche rivalutazione)  delle pensioni.

    L'adeguamento si basa inizialmente su un indice ISTAT  stimato e viene fatto un conguaglio sulla  base del valore definitivo a gennaio dell'anno successivo  (quest'anno anticipato a dicembre)

    La rivalutazione  negli ultimi anni, per effetto di varie norme di legge che hanno cercato di limitare l'aumento della spesa complessiva,  non si è applicata al 100 per cento su tutti gli assegni ma in maniera inversamente proporzionale al valore della pensione

    Ciò significa  , ad esempio che, nel caso dell' inflazione  2023 pari all'8,1% , solo gli assegni che non superano il quadruplo della pensione minima  sono effettivamente aumentati dell' 8,1%. 

    Per gli assegni superiori  a quella soglia  la rivalutazione viene applicata solo parzialmente  in base a scaglioni predeterminati , scendendo  progressivamente  al 32% dell'indice totale (8,1%)  per le pensioni che superano di 10 volte l'importo della pensione sociale 

    Perequazione pensioni e legge di bilancio 2024 

    Nella bozza della legge di bilancio  2024 che è in discussione in questi giorni in Parlamento e deve essere approvata entro il 31 dicembre, c'è una novità che riguarda la rivalutazione delle pensioni di importo elevato.

    L’articolo 29  infatti modifica nuovamente,  solo per l’anno 2024, la disciplina transitoria già vigente  in materia in materia di indicizzazione dei trattamenti pensionistici (ivi compresi quelli di natura assistenziale).

    La modifica concerne esclusivamente la classe di importo superiore a dieci volte il trattamento minimo  INPS, per le quali viene fissata l'aliquota di rivalutazione del 22%, invece che del 32% come nel 2023.

    La modifica non  riguarda quindi i i casi in cui il complesso dei trattamenti pensionistici di un soggetto sia inferiore o pari (nella misura lorda) a dieci volte il trattamento minimo  INPS.

    La tabella della rivalutazione  delle pensioni a partire da  gennaio  e fino a dicembre 2024  è quindi la seguente

    fascia pensione – importo percentuale di applicazione a gennaio 2024 esempio importo rivalutato 2024
    pensioni fino a 4 volte il minimo = fino a 2,272,76 euro  rivalutazione del 100% ( aumento  effettivo pari al   5,4%  dell'assegno –  valore  ISTAT definitivo) pensione di 1500 euro  x 5,4% = 1581 euro 
    pensioni da 4 a 5 volte il minimo=  da 2,271,76 a 2.839,70 rivalutazione dell'85%  aumento  effettivo pari al 4,59%  pensione di 2500 euro x 4,59% = 2614 euro 
    pensioni da 5 a 6 volte il minimo =  da 2.839,70 a 3.407,64

     rivalutazione del  53%   = aumento pari al 2,862,%

    pensione da 3000 euro  x 2,862 % = 3.085,86
    pensioni da 6 a 8 volte il minimo = da 3,407,64 a 4.543,52  rivalutazione del  47%  =  aumento pari al 2,538% pensione da 4000 euro x 2,538% = 4.101,52
    pensioni da 8 a 10 volte il minimo  = da 4.543,52 a 5.679,40 rivalutazione del 37%  = aumento pari al 1,998% pensione da 5000 euro x 1,998% = 5099,9
    pensioni oltre 10 volte il minimo =  oltre 5.679,40  rivalutazione del 22% =  aumento effettivo del 1,188% pensione da 6000 euro x 1,188% = 6,071

    Va ricordato che per ogni fascia è previsto un importo di garanzia applicabile quando, calcolando la perequazione con la percentuale della fascia,  si ottenga un  risultato  inferiore al limite della fascia precedente  comprensivo della perequazione. 

    Interessante notare che, secondo la relazione tecnica  alla manovra attualmente:

    • i pensionati che percepiscono  pensioni fino a  quattro volte il minimo, sono il 54,1% del totale
    • le pensioni di importo  tra  quattro e cinque volte il minimo  sono il 15,7%,
    • le pensioni di valore superiore a cinque volte il minimo rappresentano il 7,7% 
    • quelle  di importo  tra cinque e sei il 9,3%,
    • quelle di importo tra   tra sei e otto il 9,0% e
    •  quelle oltre otto e fino a dieci  volte il minimo sono il 4,2 per cento.

    Il taglio della rivalutazione di dieci punti percentuale  alle cosiddette pensioni d'oro produrrà  nel 2024 un risparmio di 135 milioni di euro  per l'INPS che poi calerà   progressivamente negli anni successivi. 

  • Pensioni

    Aumento pensioni dicembre 2023 e tagli 2024

    Il decreto  "Anticipi "approvato dal Governo   il 16 ottobre 2023  aveva  previsto l'anticipo a questo mese di  novembre del conguaglio  relativo all'adeguamento delle pensioni  all'inflazione, operazione che Inps di solito effettua a gennaio dell'anno successivo. 

    Si tratta in particolare di un aumento degli importi degli assegni, correlato all'aumento dell'inflazione che quest'anno è stato molto superiore al previsto. I costi della misura previsti  sono pari a più di 2 miliardi di euro per il 2023 e oltre 560 milioni  per il 2024.

    Il testo definitivo del decreto legge ha spostato  l'atteso appuntamento a dicembre.  Vediamo di seguito più in dettaglio a quanto ammontano questi aumenti  anche in relazione alle fasce di reddito dei pensionati.

    Aumento pensioni dicembre 2023: le fasce di rivalutazione 

    Come detto si tratta dell' anticipo contabile del conguaglio che ogni anno si fa  per adeguare le pensioni all'aumento dei prezzi  relativo all'anno precedente,  definitivamente  definito dal decreto ministeriale entro il 20 novembre di ogni anno,  rispetto al valore stimato a gennaio .

     La differenza  misurata quest'anno  è pari allo 0,8%

     Per il persistere dell'inflazione 2023, infatti  l'adeguamento nel 2024   è calcolato complessivamente  all'  8,1% (contro il +7,3%  stimato ). Istat ha calcolato aumenti medi  del 3%  poi anche  nel 2025  e 2026 .

    ATTENZIONE A dicembre 2023 si avrà il conguaglio  relativo a tutti i mesi  del 2023, compresa la tredicesima.

    Per calcolare gli importi effettivi che si vedranno in più nel cedolino pensione di dicembre  va anche tenuto presente che  la normativa  vigente prevede una rivalutazione piena, cioè del 100%  (dello  0,8 in questione),  solo per le pensioni di importo fino a quattro volte il minimo e con percentuali  progressivamente calanti con l'innalzarsi dell'assegno di pensione. 

    Le fasce sono le  seguenti (ricordiamo sempre che si tratta di importi lordi):

    fascia pensione importo massimo assegno  percentuale di applicazione 
    pensioni fino a 4 volte il minimo   entro i    2.101, 52 euro    rivalutazione del 100%  (0,8%)
    pensioni da 4 a 5 volte il minimo  da 2102, 53  a   2.626,90 euro   rivalutazione dell'85% (0,68%)
    pensioni da 5 a 6 volte il minimo   da 2626, 91  a 3152,28 euro  

     rivalutazione del  53% (0,42%)  

    pensioni da 6 a 8 volte il minimo  da 3152, 29   a 4203,05 euro    rivalutazione del  47%  (0,37)
    pensioni da 8 a 10 volte il minimo   da 4203,06 a   5253,80 euro  rivalutazione del 37%  (0,29)
    pensioni oltre 10 volte il minimo da 5253,81  euro in su rivalutazione del 32%  (0,25)

    Aumento pensioni dicembre 2023: gli importi 

    Gli  importi degli aumenti mensili e complessivi  (indicativi perche dipendono  anche dalla composizione dell'assegno ) sono i seguenti:

     assegno pensione   rivalutazione  dicembre  importo aumento complessivo a dicembre
    assegno di 1.000 euro 8 euro  104 euro
    assegno di 1500 euro 12 euro 156 euro 
    assegno di  2.500 euro: 17 euro  221 euro 
    assegno da 3000 euro  12,72 euro  152,74 euro 
    assegno da 5500 euro  13,75 euro  165 euro

    Si ricorda che poi  negli assegni di gennaio 2024 sarà presente solo la quota di rivalutazione  MENSILE pari all'8,1% totale, senza il conguaglio relativo ai  12 mesi.

    Taglio rivalutazione 2024

    Nella bozza della legge di bilancio 2024  che inizia ora l'iter parlamentare è stata inserita una norma che modifica le percentuali di indicizzazione delle pensioni nel 2024  con una taglio che colpisce le fasce piu alte di reddito.

     La spesa totale per le pensioni in Italia  arriverà  infatti a toccare i  361,24 miliardi  (complice non solo l'inflazione ma anche l'aumento della vita media che fa lievitare la durata totale dei pagamenti)

     Per contrastare in parte questo continuo aumento della  spesa, l'art. 29  della bozza della legge di bilancio prevede  per l'ultima  fascia di reddito pensionistico,  ovvero  coloro  che percepiscono oltre 5253 euro lordi , una rivalutazione  nel 2024 pari

    •  al 22% invece che 
    • al 32 % del valore calcolato dall'Istat  a novembre 2023 e definito come riferimento  con decreto ministeriale  al 5,4% .

  • Pensioni

    Modello Red: recupero prestazioni prorogato al 31.12.2024

    Importante novità sulla campagna di verifica dei modelli RED di comunicazione  dei redditi dei pensionati  INPS .

    Come noto l'istituto  procede  annualmente  alla  verifica  delle  situazioni reddituali dei pensionati  che possono modificare la misura o il  diritto  alle  prestazioni pensionistiche  integrative e  nel caso ,  provvede, entro  l'anno  successivo,  al  recupero di quanto  pagato in eccedenza.

    Nel decreto legge "fiscale" n. 135 2023 pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale l'art 2 prevede in particolare che il recupero delle prestazioni indebite correlate 

    • alla  campagna di verifica reddituale, relative al periodo d'imposta 2021, e
    • alle  verifiche relative  al  periodo di imposta 2020 ( di  cui   all'articolo   35,   comma   10-bis,   del  decreto-legge   30   dicembre   2008,   n.   207,   convertito,   con  modificazioni, dalla legge 27  febbraio  2009,  n.  14)

    sarà avviato entro il 31 dicembre 2024.

    La normativa vigente prevede infatti la possibilità  con decreto del Ministero del  lavoro  e  delle  politiche  sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle  finanze,

    su proposta del Presidente dell'INPS motivata da  obiettive  ragioni  di  carattere organizzativo e funzionale che  il termine del recupero possa essere prorogato, in ogni caso, non oltre il secondo anno successivo  a quello della verifica.

    Vale la pena ricordare che i Modelli Red e le dichiarazioni di responsabilità sono richieste dall'INPS  ai pensionati  che godono di  prestazioni integrative legate al reddito. come ad esempio  :

    • l'integrazione al minimo delle pensioni con decorrenza anteriore al 1° febbraio 1994, 
    • l' integrazione al minimo dell’assegno di invalidità , 
    • la maggiorazione sociale, ex articolo 1 della legge n. 544/1988 e articolo 69, comma 3 della legge 388/2000, 
    • la  Pensione sociale ex articolo 26 della legge n. 153/1969,
    •  l ' Assegno per il nucleo familiare ex articolo 2 della legge n. 153/1988 )

    RED: come effettuare l'invio dai servizi online  

    Nelle proprie istruzioni l'istituto ricorda che per adempiere all'obbligo  sono a disposizione dei cittadini il Contact Center integrato dell’Istituto, i servizi online accessibili dal portale internet dell’Istituto, “RED semplificato” e “Dichiarazioni di responsabilità”, e gli uffici sul territorio  oltre che CAF e intermediari abilitati che forniscono assistenza in forma gratuita, per legge.

    Viene anche precisato che  i  CAF e ai soggetti abilitati all’assistenza fiscale  non sono convenzionati per:

    • le dichiarazioni aventi ad oggetto l’eventuale frequenza scolastica dei titolari di prestazioni assistenziali (ICRIC FREQUENZA) e
    •  le informazioni relative all’eventuale svolgimento di attività lavorativa da parte dei titolari delle prestazioni di invalidità civile (ICLAV)

    Tali comunicazioni possono essere effettuate personalmente  accedendo con le credenziali al servizio online dedicato, “Dichiarazioni di responsabilità” o rivolgendosi al contact center o agli sportelli INPS .

    Le comunicazioni “RED Semplificato” e “Dichiarazioni di responsabilità” possono essere inviate attraverso il seguente percorso www.inps.it > “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Red semplificato – Trasmissione modello” ovvero > “Dichiarazioni di responsabilità – Trasmissione modelli”.

    Necessario  per accedere  essere in possesso di una delle seguenti credenziali:

    – SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di secondo livello;

    – CNS (Carta Nazionale dei Servizi);

    – CIE (Carta Identità Elettronica 3.0).

  • Pensioni

    Assegno sociale: nuove indicazioni per la domanda online

    Assegno sociale richiedibile online con procedura precompilata.

    Con il messaggio 2003 del 30 maggio 2023   inps informava che  grazie alle attività di innovazione digitale legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è in corso di realizzazione   il progetto “Istruttoria assegno sociale”   una nuova  piattaforma   dedicata sia  per la domanda e l’istruttoria dell'Assegno sociale  con  la precompilazione di alcuni passaggi.

    La nuova piattaforma digitale inizialmente disponibile solo per le domande da parte dei cittadini è stata estesa anche agli Istituti di Patronato e agli intermediari abilitati. L'istituto ne da notizia con il messaggio 33434 del 29 settembre 2023.

    Domanda  precompilata assegno sociale 2023

    La richiesta online consente una riduzione dei tempi di lavorazione delle pratiche e  del conseguente pagamento dell'assegno .(Vedi sotto i requisiti richiesti)

    L'istituto precisa che il  progetto concerne l’assegno sociale (categoria 078) ed è, pertanto, escluso l’assegno sociale sostitutivo (categoria 044).

    L’accesso è disponibile, sia ai privati che ai patronati  sul portale www.inps.it, al seguente percorso “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per persone a basso reddito” > “Assegno sociale” o direttamente al link:  https://www.inps.it/it/it/dettaglio-scheda.schede-servizio-strumento.schede-servizi.assegno-sociale-50184.assegno-sociale.html,  previo accesso con identità digitale:

    •  SPID almeno di livello 2 o
    • CIE 3.0 oppure 
    • CNS

    I cittadini possono anche rivolgersi  al Contact center telefonico.

    La navigazione all’interno della nuova piattaforma  è intuitiva e gli utenti vengono guidati nella compilazione in ogni schermata.

    La procedura di inoltro della domanda compila in modo automatico con l’inserimento del codice fiscale, i seguenti dati:

    •     cittadinanza;
    •     residenza;
    •    trattamenti erogati dall’INPS.

    I primi due aspetti sono modificabili  dall'utente mentre è fissa la parte delle prestazioni INPS che risultano delle banche dati dell'Istituto.

    Resta necessario  invece l’inserimento delle informazioni di seguito riportate:

    • – Stato civile “separata/o” ovvero “divorziata/o”
    • – Cittadini extracomunitari (occorre allegare il titolo di soggiorno di cui è in possesso).
    •   requisito del soggiorno legale e continuativo per almeno dieci anni nel territorio dello Stato.
    •   possibile inserire la documentazione relativa alle informazioni di tipo reddituale non autocertificabili (cfr. il paragrafo 3.1 della circolare n. 131/2022).

    Infine l'istituto  sottolinea l'obbligo prendere visione dell’informativa sul trattamento dei dati personali e  dare il consenso prima di procedere.

    La procedura consente di consultare una dichiarazione già presentata .

    Il termine massimo per la definizione del provvedimento è  fissato in 45 giorni  dal momento della domanda.

    Assegno sociale 2023: requisiti 

    L'Assegno sociale è una prestazione economica rivolta  a chi ha un reddito inferiore al minimo  definito ogni anno per legge (dal 1° gennaio 1996, ha sostituito la pensione sociale).

    I requisiti per l'assegno sociale sono:

    • 67 anni di età (dal 1° gennaio 2019);
    • stato di bisogno economico;
    • cittadinanza italiana e situazioni equiparate  ( cittadini italiani; cittadini comunitari iscritti all'Anagrafe del comune di residenza; cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario ; cittadini extracomunitari titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria).
    • residenza effettiva in Italia;
    • requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).

    ATTENZIONE  : 

    •  La domanda può essere inoltrata solo a partire dal mese in cui si perfeziona il requisito anagrafico dell’età previsto dalla legge attualmente fissato al 67° anno di età
    • L'assegno sociale   non è reversibile ai familiari superstiti.