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Pensioni dicembre 2023: gli importi aggiuntivi
Pensioni prestazioni assistenziali di dicembre 2023 piu ricche rispetto agli ultimi anni, grazie in particolare alla sostanziosa rivalutazione resa necessaria dall'aumento dell'inflazione . Un minimo di respiro quindi per molti pensionati in particolare quelli a piu basso reddito che questo mese come di consueto riceveranno anche le somme aggiuntive di fine anno .
Inps precisa con il messaggio 4050 del 15.11.2023 la composizione degli assegni pensionistici e assistenziali di dicembre per i quali si prevede oltre all'importo ordinario
- il conguaglio della rivalutazione definitiva 2023
- la somma aggiuntiva di 154,94 euro (art. 70, comma 7, della legge 23 dicembre 2000, n. 388).
- la somma aggiuntiva 2023 (c.d. quattordicesima prevista dall’art. 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge 2 luglio 2007, n. 81, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2007, n. 127 Seconda tranche 2023.
Vediamo di seguito tutti i dettagli forniti dall'istituto .
Anticipo del conguaglio per il calcolo della perequazione per l’anno 2023
La percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2022 è determinata in misura pari a +7,3 dal 1° gennaio 2023, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione che doveva effettuarsi, a regime, contestualmente alle operazioni di rivalutazione delle pensioni 2024 a partire da gennaio 2024.
L’articolo 1 del decreto-legge n. 145/2023, tuttavia, ha previsto , in via eccezionale il conguaglio sia anticipato al 1° dicembre 2023”.Sono interessate dall’operazione tutte le pensioni e le prestazioni assistenziali con decorrenza precedente l’anno 2023, per una platea complessiva di 21 milioni di prestazioni.
I valori definitivi della perequazione per l’anno 2023 sono i seguenti:
Tabella degli importi fasce trattamenti complessivi
% indice perequazione da attribuire
Aumento del
Importo trattamenti complessivi
da
a
Importo garanzia
Fino a 4 volte il TM
100%
8,100%
–
2.101,52
Fascia di Garanzia*
Importo garantito
2.101,52
2.125,41
2.271,74
Oltre 4 e fino a 5 volte il TM
85%
6,885%
2.101,53
2.626,90
Fascia di Garanzia*
Importo garantito
2.626,90
2.692,18
2.807,76
Oltre 5 e fino a 6 volte il TM
53%
4,293%
2.626,91
3.152,28
Fascia di Garanzia*
Importo garantito
3.152,28
3.167,04
3.287,61
Oltre 6 e fino a 8 volte il TM
47%
3,807%
3.152,29
4.203,04
Fascia di Garanzia*
Importo garantito
4.203,04
4.236,09
4.363,05
Oltre 8 e fino a 10 volte il TM
37%
2,997%
4.203,05
5.253,80
Fascia di Garanzia*
Importo garantito
5.253,80
5.274,54
5.411,26
Oltre 10 volte il TM
32%
2,592%
5.253,81
–
*Le fasce di garanzia sono applicate quando, calcolando la perequazione con la percentuale della fascia, il risultato ottenuto è inferiore al limite della fascia precedente perequato.
Importo trattamento minimo definitivo 2023
Importi
dal 1° gennaio 2023
Trattamento minimo
Indice di rivalutazione definitivo
mensile
567,94
8,1%
annuo
7.383,22
Fino a novembre era fissato a 563,73 (importo rivalutato con indice provvisorio del 7,3%)
Rivalutazione prestazioni assistenziali (invalidità civile, ciechi, sordi, pensione e assegno sociale)
Il conguaglio riguarderà anche le prestazioni assistenziali con i seguenti valori definitivi per l’anno 2023
Pensione di inabilità civile (invalidi totali) 316,25€ al mese
Assegno mensile (invalidi parziali) : 316,25€ al mese
Assegno sociale: 507,03€ al mese.
Nessun conguaglio verrà riconosciuto ai titolari di prestazioni non pensionistiche come
- indennità ponte ape sociale,
- assegni straordinari di sostegno al reddito,
- isopensione,
- indennità mensile per contratto di espansione).
Il conguaglio della maggiorazione sociale invece sarà effettuato contestualmente alle operazioni di rivalutazione per l’anno 2024.
INPS specifica che nell'assegno di dicembre vengono corrisposti il nuovo importo spettante e utilizzato anche per la tredicesima mensilità, e gli arretrati del 2023 di importo non superiore a 1.000 euro.
Sul cedolino è stata inserita la nota informativa dedicata.
Importo aggiuntivo 154, 94 euro
L'importo aggiuntivo di 154,94 euro, introdotto a partire dal 2001 dall’articolo 70 della legge n. 388/2000 (V.circolare n. 68 del 20 marzo 2001) viene attribuito a oltre 346.000 beneficiari.
L’attribuzione dell’importo aggiuntivo è prevista per i titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carico dell'Assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative della medesima, nonché delle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli enti di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509.
Tale importo, pertanto, non spetta alle prestazioni non qualificate come pensioni elencate di seguito
044 (INVCIV), 077 (PS), 078 (AS), 030 (VOBIS), 031 (IOBIS), 035 (VMP), 036 (IMP), 027 (VOCRED), 028 (VOCOOP), 029 (VOESO), 127 (CRED27), 128 (COOP28), 129 (VESO29), 043 (INDCOM), 094 (limitatamente agli assicurati ed ex dipendenti SPORTASS), 143 (APESOCIAL), 198 (VESO33), 199 (VESO92), 200 (ESPA).
L’importo aggiuntivo non spetta, inoltre, sulle pensioni di vecchiaia in cumulo (cat. 170) a formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote.
Si ricorda che l’importo aggiuntivo viene attribuito a condizione che:
- se il pensionato è solo, il reddito IRPEF comprensivo delle sue pensioni non superi il limite di 1,5 volte il TM x 13 :11.074,83
- se il pensionato è coniugato, il reddito IRPEF comprensivo delle pensioni non superi il limite di 3 volte il TM x 13: 12.149,66
Per tutti i pensionati interessati, la comunicazione di dettaglio del pagamento di dicembre 2023 reca l’indicazione dell’importo aggiuntivo dovuto.
Somma aggiuntiva per l’anno 2023 (c.d. quattordicesima). Seconda tranche
Per i criteri di attribuzione della c.d. quattordicesima si puo fare riferimento al messaggio n. 2178 del 12 giugno 2023.
Anche per la seconda tranche del 2023 sono stati utilizzati i limiti reddituali al tasso di perequazione provvisoria del +7,3%, utilizzato per l’elaborazione relativa al mese di luglio 2023.
La somma aggiuntiva è stata riconosciuta, sulla mensilità di dicembre 2023, a oltre 150.000 beneficiari.
Casi particolari
Per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età) dal 1° agosto 2023 al 31 dicembre 2023, e per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023, la corresponsione viene effettuata sulla mensilità di dicembre 2023, a condizione che sussistano le ulteriori condizioni normativamente previste. Sono state, inoltre, rielaborate le posizioni già scartate con la lavorazione centralizzata per la rata di luglio 2023 a causa dell’assenza di un reddito dichiarato relativo almeno all’anno 2019.
Sono state, inoltre, verificate le posizioni dei soggetti per i quali, nel corso del secondo semestre 2023, sono venute meno le condizioni per il diritto al beneficio. In tale caso, è stato avviato il recupero della somma indebitamente corrisposta per l’anno 2023.
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Malattia lavoro marittimo: guida agli obblighi per i lavoratori
INPS ha fornito ieri nel messaggio 4010/2023 alcune indicazioni operative circa gli adempimenti a carico del lavoratore per gli eventi di malattia indennizzati . In particolare si chiariscono gli obblighi di:
- Trasmissione della certificazione medica
- indirizzo di reperibilità
- comunicazione malattia in caso di trasferimento all'estero
- autorizzazione per lo sbarco in caso di malattia.
Trasmissione certificato malattia marittimi
I lavoratori marittimi devono inviare la certificazione di malattia :
- entro due giorni dal rilascio
- esclusivamente in via telematica (v. messaggio n. 897 del 2 marzo 2023). Solo in casi del tutto eccezionali è ammessa la certificazione cartacea – purché in originale.
Leggi anche Lavoratori marittimi comunicazioni malattia solo telematiche
Il messaggio precisa che non è consentita l’erogazione dell’indennità prima della acquisizione dell’originale della certificazione medica cartacea.
ATTENZIONE necessario verificare che nella certificazione medica, sia telematica che cartacea sia indicato il corretto indirizzo di reperibilità per consentire l’effettuazione delle visite mediche domiciliari di controllo.
Per le visite mediche di controllo all’estero le relative istruzioni sono state fornite con la circolare n. 87 del 2 luglio 2010.
Le variazioni della reperibilità rispetto all’indirizzo rilevabile dalla certificazione medica vanno preventivamente comunicate mediante il servizio “Sportello per il cittadino per le visite mediche di controllo” sul portale www.inps.it, raggiungibile al seguente percorso: “Lavoro” > “Malattia” > “Sportello per il cittadino per le visite mediche di controllo”.
In caso di eccezionali esigenze tecniche e/o disallineamenti dei sistemi, il lavoratore ha l’onere di effettuare la suddetta comunicazione alla Struttura territoriale INPS di competenza, utilizzando :
- la casella di posta elettronica dedicata per ogni sede (esempio di denominazione: [email protected] )oppure
- il Contact center multicanale al numero verde 803 164
Marittimi e malattia all'estero
In generale sono valide le indicazioni operative fornite con la circolare n. 192 del 7 ottobre 1996 e messaggio n. 4271 del 16 novembre 2018
In particolare per i lavoratori marittimi in stato di malattia sbarcati in Italia è necessario prima di recarsi all’estero sottoporsi a visita ambulatoriale presso l’Unità operativa medico legale più prossima al luogo di sbarco o alla residenza o al domicilio in Italia, per ottenere la preventiva autorizzazione
Nel caso in cui con mancata autorizzazione/parere negativo dell’Istituto, l’assicurato si rechi, comunque, all’estero, sarà disposta la sospensione del diritto all’indennità, come previsto dalla normativa vigente.
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Fringe benefit e bonus benzina 2023: le regole per i conguagli
Inps ha pubblicato il messaggio 3884 del 6 novembre 2023 con cui fornisce le istruzioni dettagliate relative ai conguagli contributivi per i casi in cui valore e le somme relative ai fringe benefit annui ai lavoratori dipendenti risultino superiori ai limiti previsti per il periodo d’imposta 2023 , che è stato oggetto di importanti novità normative,
L'istituto ricorda che la disciplina generale prevede che in caso di eccedenza rispetto alle soglie di esenzione fissate dall'art 51 comma 3 TUIR.
- il datore di lavoro provvede ad assoggettare a contribuzione il valore complessivo dei beni e servizi erogati ai propri dipendenti e non solo la quota eccedente.
- per la determinazione dei limiti citati si dovrà tener conto anche di quei beni o servizi ceduti da eventuali precedenti datori di lavoro.
Per il periodo di imposta 2023 la disciplina è stata modificata dal decreto-legge n. 48 2023 comma 1 articolo 40, che ha fissato il limite massimo di esenzione ai lavoratori dipendenti con figli, a 3mila euro, includendo nella deroga al regime generale le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dipendenti (privati e pubblici) “per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.
Va anche tenuto conto invece che i buoni benzina rientranti ex articolo 1, comma 1, del decreto-legge 14 gennaio 2023, n. 5, fino a 200 euro sono esenti fiscalmente in considerazione del valore degli ulteriori benefit ceduti, ma , se eccedenti
- la soglia di 3.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico di cui all’articolo 40, comma 1, o
- la soglia di 258,23 euro per i lavoratori dipendenti senza figli
sono assoggettati a contribuzione previdenziale.
Di contro, la quota relativa ai buoni benzina imputabile al “bonus carburante” eventualmente confluita nella capienza degli altri benefit (resta esclusa dalla base imponibile ai fini contributivi.
L'istituto ricorda che la stessa disciplina è applicabile qualora il lavoratore dipendente abbia scelto la sostituzione dei premi di risultato (in tutto o in parte) con i fringe benefit.
Il messaggio specifica quindi le modalità per le diverse categorie di datori di lavoro.
Fringe benefit conguaglio nella sezione “PosContributiva” del flusso UniEmens
I datori di lavoro potranno procedere:
- secondo le modalità standard, ossia con dei flussi di regolarizzazione per ciascuna mensilità di competenza interessata, specificando il nuovo imponibile, al netto del fringe benefit.
- con utilizzo della sezione relativa alle variabili retributive esclusivamente nelle denunce di competenza dicembre 2023. In particolare si potranno utilizzare le variabili:
- FRIBEN: da utilizzare per la competenza specifica, indicata in <AnnoMeseVarRetr>, in cui è presente un imponibile da abbattere riferito all’importo del fringe benefit per la medesima mensilità di competenza.
- FRBDIM: da utilizzare, eventualmente congiuntamente a FRIBEN, nel caso in cui per la competenza specifica ci sia eccedenza massimale.
- FRBMAS: da utilizzare per riportare parte dell’eccedenza massimale, presente nelle denunce di competenze successive a quelle interessate dai fringe benefit, nell’imponibile, per effetto della diminuzione degli imponibili delle competenze precedenti. A titolo esemplificativo, se viene ridotto l’imponibile di un importo pari a “X” nelle specifiche competenze interessate, nelle competenze successive, ove sia presente l’eccedenza massimale, parte di questa, fino a un importo pari a “X”, dovrà essere riportata nell’imponibile, a partire dalla prima competenza utile. A tale fine, l’Istituto effettuerà verifiche e controlli successivi.
Fringe benefits: esposizione dei dati nella sezione “PosAgri”
Per la sez “Posagri”, non sono previste operazioni di conguaglio di fine anno ma per consentire analoghi effetti sulla posizione contributiva dei datori di lavoro che assumono manodopera agricola assoggettata a contribuzione agricola unificata, il messaggio fornisce le specifiche istruzioni
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Ammortizzatore unico per alluvione: dal 6 novembre le richieste di rettifica
Per la nuova cassa integrazione "unica" semplificata prevista dal Decreto-Legge Alluvione n. 61 2023 con le misure di emergenza per l' Emilia Romagna iNPS ha fornito le istruzioni dettagliate con la circolare di istruzioni 53/2023 dell'8.6.2023 e con il messaggio 2215 del 14 giugno 2023 , chiarendo che era sufficiente per la richiesta un semplice file csv, tramite comunicazione Bidirezionale, senza documentazione, all'INPS, che dopo i controlli procede con pagamento diretto.
Con il messaggio del 22 giugno ha chiarito anche le indicazioni per la compilazione degli Uniemens (vedi ultimo paragrafo) il termine per l'invio è scaduto, con la proroga , il 10 luglio scorso
L'istituto ha pubblicato il 31 ottobre un nuovo messaggio 3825 2023 che fornisce nuove istruzioni sulla consultazione delle domande, la gestione degli esiti in particolare per i casi di irreperibilità del lavoratore e l’invio delle istanze di rettifica, oltre che chiarimenti per la presentazione delle domande da parte delle Aziende agricole
Ammortizzatore Unico: domande respinte per irreperibilità
Inps precisa che per ogni domanda presentata tramite il servizio di “Comunicazione Bidirezionale il datore di lavoro richiedente riceve una risposta con gli esiti dei controlli effettuati e in caso di anomali riceve anche un file con le decodifiche dei codici di errore.
Eventuali risposte dirette a questo tipo di messaggio dall'11 agosto 2023 in poi vengono scartate perche si richiede invece la creazione di una nuova richiesta
nel “Cassetto Previdenziale del Contribuente”.
L'istituto sottolinea che la residenza nelle zone alluvionate è prevista come requisito di accesso solo per i lavoratori subordinati, sia di datori di lavoro privati che di Aziende agricole, che siano stati impossibilitati a recarsi al lavoro .
Diversamente, detto requisito non rileva né per i lavoratori che siano stati impossibilitati a prestare attività lavorativa, né per quelli che siano stati impossibilitati a recarsi al lavoro in quanto domiciliati in uno dei comuni alluvionati.
Nel caso in cui i lavoratori subordinati risultassero irreperibili, le relative domande sono oggetto di reiezione automatizzata. In questo caso il datore di lavoro dovrà comunicare al lavoratore che in assenza di una regolarizzazione presso il comune in cui è residente, il pagamento non potrà essere effettuato.
Per tutte le altre tipologie di lavoratori l’irreperibilità non rileva e, in presenza di tutti gli altri requisiti la prestazione va in pagamento, salvo il caso di pagamento con bonifico domiciliato. In tale ipotesi, il datore di lavoro riceve il messaggio tramite “Comunicazione bidirezionale” e dovrà rinviare la domanda fornendo gli estremi di un IBAN valido.
Ammortizzatore Unico Gestione delle domande di rettifica
Il messaggio 3825 informa che dal 6 novembre 2023, qualora il datore di lavoro volesse rettificare i dati di una domanda già trasmessa e non respinta, deve prima annullare la precedente domanda, inviando un flusso con la medesima “Posizione-contributiva”, “Codice-Fiscale-Lavoratore”, “Competenza” e “Tipologia beneficiario” con l’indicazione di un numero di giorni di sospensione pari a “0”, e poi inviare la nuova domanda con i dati rettificati.
Diversamente, tutte le domande aventi a oggetto la medesima “Posizione-contributiva”, “Codice-Fiscale-Lavoratore”, “Competenza” e “Tipologia beneficiario” di una precedente domanda già inviata saranno oggetto di reiezione con codice C00.1 (Posizione già trasmessa).
Le domande che a parità di “Posizione-contributiva”, “Codice-Fiscale-Lavoratore” e “Competenza” di una precedente richiesta già inviata presentano una “Tipologia beneficiario” diversa, vengono invece considerate e gestite come due domande indipendenti l’una dall’altra. Per cui la seconda viene istruita e liquidata nel rispetto del numero massimo di giorni autorizzabili, a norma del decreto 67 2023 (v. sotto)
Sulla base dei dati inviati viene effettuato il ricalcolo e in caso di eccedenza l’Istituto avvierà le conseguenti attività di recupero del credito.
Si sottolinea altresì che dal momento che le presenti indicazioni sono operative dalla data del 6 novembre 2023, eventuali flussi con numero giorni di sospensione pari a “0” inviati prima della suddetta data, sono stati respinti e non hanno avuto effetti sulle eventuali domande precedenti.
Cassa integrazione alluvione: a chi spetta
Ricordiamo che sono a disposizione 620 milioni per il nuovo ammortizzatore sociale che è :
- unico per tutti i settori produttivi
- semplificato nelle procedure
- non richiede l'accordo preventivo con le rappresentanze sindacali
- riguarda i lavoratori in forza alla data del 1 maggio 2023.
Da sottolineare anche che è possibile annullare le richieste di CIG e CISOA ordinarie eventualmente già richieste e chiedere invece la nuova integrazione.
Nello specifico la cassa integrazione Unica spetta:
- ai lavoratori subordinati del settore privato che, alla data del 2 maggio 2023 ( posto che il 1 maggio era festivo) , risiedono o sono domiciliati ovvero lavorano presso un'impresa che ha sede legale od operativa in uno dei territori indicati nell'allegato 1 e che procede a limitazioni o sospensioni dell'attività a seguito degli eventi straordinari emergenziali dichiarati con delibera dello stato di emergenza del Consiglio dei ministri e' riconosciuta dall'INPS, entro il limite temporale del 31 agosto 2023 per un massimo di 90 giornate una integrazione al reddito, con relativa contribuzione figurativa, di importo mensile massimo pari a quello previsto per le integrazioni salariali di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148.
- Con il messaggio 225 del 14 giugno viene precisato che l'impossibilità, in conseguenza degli straordinari eventi atmosferici in oggetto, non deve intendersi riferita all’intero complesso aziendale ma è sufficiente che riguardi soltanto un settore dello stesso o una singola fase/attività .
- La stessa integrazione al reddito e' riconosciuta anche ai lavoratori privati dipendenti, impossibilitati in tutto o in parte a recarsi al lavoro, ove residenti o domiciliati nei medesimi territori e ai lavoratori agricoli impossibilitati a prestare l'attivita' lavorativa , fino ad un massimo di quindici giornate. ATTENZIONE : l’accesso all’ammortizzatore sociale “unico” è ammesso a prescindere dalla circostanza che l’attività lavorativa si svolga all’interno o al di fuori dei territori ricompresi nell’allegato 1.
- L'impossibilita' di recarsi al lavoro, deve essere collegata a un provvedimento normativo o amministrativo direttamente connesso all'evento alla interruzione o impraticabilita' delle vie di comunicazione ovvero alla inutilizzabilita' dei mezzi di trasporto, o alla inagibilita' della abitazione , alle condizioni di salute di familiari conviventi, ovvero altri avvenimenti che abbiano richiesto la presenza del lavoratore in luogo diverso.
Cassa integrazione alluvione agricoltura
- Ai lavoratori agricoli, che alla data dell'evento straordinario emergenziale hanno un rapporto di lavoro attivo, e' concessa l'integrazione al reddito di cui al comma 1 entro il limite massimo di novanta giornate.
- Per i restanti lavoratori agricoli non attivi l'integrazione e' concessa per un periodo pari al numero di giornate lavorate nell'anno precedente, detratte le giornate lavorate nell'anno in corso, entro il limite massimo di novanta e rilevano ai fini del calcolo delle prestazioni di disoccupazione agricola.
AGGIORNAMENTO 31 OTTOBRE
Nel messaggio 3825 2023 INPS precisa che
Dopo l’accesso è necessario :
- selezionare la voce dal menu a sinistra denominata “Cassetto Previdenziale del Contribuente”. Per il corretto funzionamento è necessario abilitare i pop-up.
- selezionare una Posizione Contributiva (CIDA) tra quelle presenti nel sistema “Gestione deleghe”
- nel menu a sinistra. Selezionando la voce “Contatti/Lista Comunicazioni”, verrà aperta una finestra per una nuova comunicazione.
- selezionare l’oggetto “Ammortizzatore Unico”
- , inserire il testo della comunicazione e allegare il file nel formato CSV.
- verificare la correttezza dei contatti visualizzati prima di effettuare l’invio
Terminate le suddette operazioni, la richiesta sarà presa in carico e i datori riceveranno gli esiti delle verifiche effettuate.
Cassa integrazione alluvione Emilia: semplificazioni datori di lavoro
I datori di lavoro che presentano domanda per le integrazioni in conseguenza degli eventi alluvionali di cui al presente decreto, sono dispensati
- dall'osservanza degli obblighi di consultazione sindacale e
- dai limiti temporali previsti dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148
- dal versamento del contributo addizionale art. 5 d.lgs 148 2015
Queste integrazioni al reddito sono incompatibili con tutti i trattamenti di integrazione salariale vigenti (per gli stessi periodi) ma non sono conteggiati ai fini delle durate massime complessive.
Cassa integrazione alluvione Emilia: importo e domanda
Nella circolare INPS riepiloga in contenuti del decreto e riporta in allegato l’elenco delle località per le quali è previsto il ricorso al nuovo ammortizzatore unico.
Diversamente da quanto specificato nel decreto l'Istituto non richiede documentazione specifica per il diritto riservandosi controlli solo ex post
Da sottolineare la quantificazione del importo, per il quale va fatto riferimento al massimale previsto dalla legge fissato per il 2023 ( v. circolare INPS) a 1.321,53 euro, al netto della riduzione ex legge 41/1986 (5,84%) .
La nuova integrazione salariale verrà erogata con pagamento diretto dell'INPS , senza anticipazioni da parte delle aziende, e comprende anche la contribuzione previdenziale figurativa
Dal punto di vista delle comunicazioni sindacali sono lasciate alla libera scelta delle aziende che possono decidere se effettuarle o meno e, nel primo caso, sia prima che dopo la richiesta all'INPS .
Le domande possono essere effettuate dal datore di lavoro all'INPS dal 15 giugno 2023 alla fine del mese successivo alla sospensione lavorativa( Il termine non è decadenziale).
Va utilizzato un file in formato .csv da inoltrare tramite Comunicazione Bidirezionale, all’interno del Cassetto Previdenziale del Contribuente / Contatti, sotto la voce “CIGO- CIGS – Solidarietà”, selezionando l’apposito oggetto “Ammortizzatore Unico”.
Cassa integrazione alluvione Emilia alternativa a CIGO, CISOA o FIS
Riguardo l' incompatibilità del nuovo ammortizzatore sociale unico con gli strumenti già vigenti Inps precisa che i lavoratori che, per i medesimi periodi, sono destinatari dei trattamenti ordinari non possono fruirne.
Questo comporta che per i datori di lavoro appartenenti ai settori dell’Artigianato e della Somministrazione, tutelati dai Fondi di solidarietà bilaterali la richiesta equivale ad implicita dichiarazione di non aver fatto richiesta, per i medesimi periodi e per gli stessi lavoratori, dell’Assegno di integrazione salariale a carico dei predetti Fondi di solidarietà.
ATTENZIONE I datori che abbiano inoltrato domanda di CIGO, AS FIS e/o dei Fondi di solidarietà bilaterali o CISOA e volessero optare per la nuova misura di sostegno potranno richiedere, con la massima urgenza, alla Struttura territoriale competente, l’annullamento dell’originaria istanza e poi dovranno presentare domanda per accedere alla nuova misura di sostegno di cui trattasi.
Con il messaggio 2215 Inps precisa ancora che la misura di sostegno può essere richiesta dai datori di lavoro per un massimo di 90 giornate da collocare nell’arco temporale che va dal 2 maggio 2023 al 31 agosto 2023.
Cassa integrazione alluvione Emilia: istruzioni Uniemens
Nel messaggio 2325 del 22 giugno che fornisce le istruzioni per la compilazione dei flussi Uniemens delle diverse gestioni , l'istituto precisa tra l'altro che:
I datori di lavoro con dipendenti iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e ad altri fondi speciali nelle denunce individuali dovranno valorizzare la causale dell’assenza nell’elemento <CodiceEvento> di <Settimana> con il codice di nuova istituzione “AUA”, avente il significato di “Ammortizzatore Unico Alluvionati”, procedendo alla valorizzazione del “tipo copertura” delle settimane in cui si collocano i periodi indennizzati con le consuete modalità.
Nell’elemento <Giorno> interessato dall’evento dovranno essere fornite le informazioni
– Elemento <Lavorato> = N;
– Elemento <TipoCoperturaGiorn> = 1 o 2 (in caso di integrazione a carico del datore di lavoro);
– Elemento <CodiceEventoGiorn> = AUA.
Il valore <DiffAccredito> andrà determinato sulla base della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le giornate di lavoro non prestate, comprensiva dei ratei relativi alle competenze ultra-mensili.
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Lavoro sportivo subordinato: condizioni, contratti a termine, apprendistato
l’Ispettorato nazionale del Lavoro ha fornito la scorsa settimana con la circolare 2 2023 i chiarimenti sulle novità in tema di lavoro previste dalla riforma del lavoro sportivo DLgs. 36/2021 e dal DL 120/2023.
Tra i vari aspetti sono state specificate alcune particolarità relative alle tipologie di contratti applicabili .
Vediamo nei paragrafi seguenti le principali indicazioni riguardo il lavoro subordinato.
Lavoro nel settore sportivo professionistico: requisiti e contratti a termine
Il lavoro sportivo prestato nei settori professionistici ovvero presso le società che svolgono la propria attività sportiva con finalità lucrative è regolato dalle norme contenute nel Titolo V del D.Lgs. n. 36/2021 e, in particolare, dall’art. 27 .
Si prevede anzitutto che nei settori professionistici, il lavoro sportivo prestato dagli atleti come attività principale, ovvero prevalente, e continuativa, si presume oggetto di contratto di lavoro subordinato.
Può essere qualificato come lavoro autonomo solo se ricorra almeno uno dei seguenti requisiti:
- a) l'attività sia svolta nell'ambito di una singola manifestazione sportiva o di più manifestazioni tra loro collegate in un breve periodo di tempo;
- b) lo sportivo non sia contrattualmente vincolato per ciò che riguarda la frequenza a sedute di preparazione o allenamento;
- c) la prestazione che è oggetto del contratto, pur avendo carattere continuativo, non superi 8 ore settimanali oppure 5 giorni ogni mese ovvero 30 giorni ogni anno.
Gli ispettori dovranno verificare le condizioni autonomamente, caso per caso, ad esempio qualora si superino le 8 ore settimanali ma l’impiego risulti comunque inferiore ai 5 giorni al mese o ai 30 giorni l’anno il requisito potrà ritenersi soddisfatto. e il rapporto qualificarsi come lavoro autonomo.
Il rapporto di lavoro si costituisce mediante assunzione diretta e con la stipulazione di un contratto in forma scritta, a pena di nullità e deve deve essere depositato, a cura della società, entro 7 giorni dalla stipulazione, presso la Federazione Sportiva Nazionale o la Disciplina Sportiva Associata,
Il contratto di lavoro subordinato può avere termine finale non superiore a 5 anni dalla data di inizio del rapporto.
Sono ammesse anche:
- la successione di contratti a termine fra gli stessi soggetti e
- la cessione del contratto, prima della scadenza, da una società o associazione sportiva ad un’altra, purché vi sia il consenso del lavoratore e siano osservate le modalità fissate dalle Federazioni nazionali.
Lavoro sportivo e contratto di apprendistato
Le società o associazioni sportive dilettantistiche e le società professionistiche possono stipulare :
- contratti di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, per il diploma di istruzione secondaria superiore e per il certificato di specializzazione tecnica superiore,
- e contratti di apprendistato di alta formazione e di ricerca,
La formazione degli atleti può essere conseguita anche con le classi di laurea L-22 (Scienze Motorie e di laurea magistrale), LM-47 (Organizzazione e gestione dei servizi per lo sport e le attività motorie), la LM-67 (Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattative), nonché la LM-68 (Scienze e tecniche dellosport).
In relazione all'apprendistato di primo livello , il limite di età minimo – in deroga ala normativa vigente – è fissato a 14 anni, atteso che il percorso di apprendistato assolve all'obbligo di istruzione e ciò anche nell'ottica della “valorizzazione non solo sportiva, ma anche culturale-sociale dei giovanti atleti”.
Ai contratti di apprendistato nel settore sportivo non si applica la disciplina del licenziamento illegittimo, del recesso al termine del rapporto ovvero della sua prosecuzione e del contingentamento del numero di apprendisti.
Inoltre, diversamente da quanto prevede la disciplina generale del D.Lgs. n. 81/2015, la riforma dello sport prevede espressamente che al termine del periodo di apprendistato, fissato nel contratto, quest'ultimo si risolve automaticamente.
Si attende comunque l’emanazione di uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri per la definizione degli “standard professionali e formativi relativi ai percorsi di istruzione e formazione finalizzati all'acquisizione dei titoli e delle qualifiche”.
per le società sportive professionistiche che assumono lavoratori sportivi con contratto di apprendistato professionalizzante,:
- il limite minimo di età è fissato a 15 anni,
- il limite massimo resta confermato a 23 anni .
Contratti di lavoro nel settore dilettanti
Si ricorda che nel settore dilettanti invece il lavoro sportivo si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata e continuativa, sempre che
la durata delle prestazioni anche continuativa, non superi le 24 ore settimanali, escluso il tempo dedicato alla partecipazione a manifestazioni sportive, e
quando le prestazioni oggetto del contratto risultano coordinate sotto il profilo tecnico-sportivo, in osservanza dei regolamenti federali (art. 28 del DLgs. 36/2021).
Questi requisiti per l'ispettorato sono sufficienti a dare luogo alla presunzione di lavoro autonomo in quanto data la particolarità del settore non si applica comunque la presunzione di lavoro subordinato prevista dalla disciplina in materia di etero-organizzazione (’art. 2 comma 2 del DLgs. 81/2015)
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Albo autotrasportatori : quote 2024 confermate
E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera 11 ottobre 2023 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la misura delle quote dovute dalle imprese di autotrasporto per l'anno 2024 in cui vengono riconfermati ancora una volta gli importi già in vigore
La quota da versare , entro la scadenza del 31 dicembre 2023 e' stabilita nelle seguenti TRE misure:
- Quota fissa di iscrizione dovuta da tutte le imprese comunque iscritte all'albo: € 30,00.
- Ulteriore quota sulla base del parco veicoli aziendale indipendentemente dalla massa come da tabella seguente:
dimensione azienda categoria
n. veicoli
importo in euro
A
da 2 a 5
5,16
B
da 6 a 10
10,33
C
da 11 a 50
25,82
D
da 51 a 100
103,29
E
da 101 a 200
258,23
F
superiore a 200
516,46
3. Ulteriore quota (in aggiunta a quelle precedenti ) per ogni veicolo di massa superiore a 6.000 chilogrammi di cui l'impresa e' titolare, come da tabella che segue:
dimensione azienda categoria
massa complessiva veicoli o trattore con p so rimorchiabile
importo in euro
A
da 6.001 11.500 kg
5,16
B
da 11.501 a 26.000 kg
7,75
C
oltre 26.000 |kg
10,33
Confermate anche, per il versamento le due modalita' alternative sulla piattaforma PagoPA raggiungibile anche dalla apposita sezione «Pagamento quote» presente sul sito www.alboautotrasporto.it
Viene proposto in automatico l'importo relativo all'anno 2024 e ad eventuali annualita' pregresse non corrisposte, seguendo le istruzioni contenute nel manuale reperibile nella stessa sezione «Pagamento quote» del portale
a) pagamento online, effettuato in modo integrato nell'applicazione dei pagamenti. L'utente viene automaticamente reindirizzato alle pagine web di PagoPA che consentono di scegliere il prestatore di servizi di pagamento (PSP) e pagare in tempo reale utilizzando i canali on-line proposti dal PSP scelto;
b) pagamento previa creazione della posizione debitoria (PD) che avviene in modalita' differita. L'utente stampa o visualizza il pdf dell'avviso di pagamento e procede a pagare con una delle modalita' presentata da uno dei PSP, sia tramite canale fisico che virtuale.
L'utente potra' pagare una posizione debitoria alla volta.
ATTENZIONE A decorrere dalla quota anno 2024 anche le imprese iscritte alla Provincia autonoma di Bolzano, dovranno effettuare il pagamento
attraverso la piattaforma PagoPA secondo le modalita' sopra descritte, fermo restando che la piattaforma consentira' il pagamento esclusivamente a favore della provincia autonoma.
Va sottolineato che qualora il versamento non venga effettuato entro il termine di cui al primo comma, l'iscrizione all'Albo sara' sospesa .
La prova dell'avvenuto pagamento della quota relativa all'anno 2024 deve essere conservata dalle imprese, anche al fine di consentire i controlli esperibili da parte del Comitato centrale e/o delle competenti strutture periferiche.
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Apprendistato primo livello 2023: stop allo sgravio totale
Con il messaggio 3618 del 17 ottobre 2023 INPS fornisce le istruzioni operative aggiornate per gli adempimenti e i versamenti contributivi relativi ai contratti di apprendistato di primo livello, per i quali non sono state rinnovate le agevolazioni previste, da ultimo, per il 2022 dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 , legge di Bilancio 2022
Per gli apprendisti con contratto per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore di cui all’articolo 43 del D.lgs n. 81/2015, assunti a partire dal 1 gennaio 2023 , termina lo sgravio totale e si tornano ad applicare quindi le aliquote ordinarie, come da tabella sotto :
Codice
Descrizione
aliquote Y1
Apprendista a cui si applica il regime contributivo ex art. 32 c.1 lett. c) D.Lgs 150/2015. Regime contributivo per i primi 12 mesi dall’assunzione
(aliquota del 1,5% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) Y2
Apprendista a cui si applica il regime contributivo ex art. 32 c.1 lett. c) D.Lgs 150/2015. Regime contributivo dal 13° al 24° mese dall’assunzione
aliquota del 3% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) N1
Apprendista occupato in sotterraneo, iscritto al Fondo minatori a cui si applica il regime contributivo ex art. 32 c.1 lett. c) D.Lgs 150/2015. Regime contributivo per i primi 12 mesi dall’assunzione
(aliquota del 1,5% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) N2
Apprendista occupato in sotterraneo, iscritto al Fondo minatori a cui si applica il regime contributivo ex art. 32 c.1 lett. c) D.Lgs 150/2015. Regime contributivo dal 13° al 24° mese dall’assunzione
(aliquota del 3% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) J9
Apprendista a cui si applica il regime contributivo ex art. 32, comma 1, lettera b) e c) del d.lgs. n. 150/2015
(aliquota del 5% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) K9
Apprendista occupato in sotterraneo iscritto al Fondo minatori a cui si applica il regime contributivo ex art. 32 comma 1, lettere b) e c) del d.lgs. n. 150/2015
(aliquota del 5% a carico del datore di lavoro e del 5,84% a carico del lavoratore) Nel messaggio INPS evidenzia anche che la riforma degli ammortizzatori sociali della legge 234 2021 ha esteso le tutele anche ai lavoratori con contratto di apprendistato di qualsiasi tipologia e, quindi, non soltanto professionalizzante. I datori di lavoro sono, pertanto, tenuti ai conseguenti obblighi contributivi come illustrato nella circolare n. 76 del 30 giugno 2022. L'ampliamento riguarda anche il settore dell'agricoltura.
ATTENZIONE
L’aliquota contributiva a carico dell’apprendista è pari al 5,84% della retribuzione imponibile .
- per tutta la durata del periodo di formazione e
- per un anno dalla prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato.