- 			Farmacisti contributo neogenitori 2024: primo elenco ammessiENPAF ha stanziato 600.000 euro per sostenere i farmacisti neogenitori per la nascita di un figlio, dell’adozione o dell’affidamento preadottivo di un minore. La piattaforma per le domande è aperta dal 16 settembre 2024 per gli iscritti all’ente, indipendentemente dalla categoria professionale, con i seguenti requisiti: - iscritti da almeno 5 anni, che esercitano attività professionale e
- in regola con il pagamento dei contributi.
 I neogenitori possono beneficiare di un sostegno economico di 1.000 euro per ogni nascita o adozione o affidamento preadottivo. In caso di parti gemellari o adozioni o affidamenti preadottivi plurimi, l’importo aumenta a 1.500 euro in caso di parti gemellari o adozioni/affidamenti preadottivi plurimi. Il bonus è cumulabile con altri sostegni economici per la maternità ed è esente da imposizione fiscale, garantendo così un aiuto concreto e diretto alle famiglie dei farmacisti e delle farmaciste. AGGIORNAMENTO 15 OTTOBRE ENPAF ha comunicato che è disponibile online il primo elenco delle domande ammesse e delle respinte per l’assegnazione del bonus bebè. presentate fino al 18 settembre 2024. L’importo di pagamento è pari a 111.000 euro sui 600.000 euro totali destinati all’iniziativa. Il pagamento avverrà con data valuta 23 ottobre 2024. Diverse domande sono state respinte per documentazione incompleta. I richiedenti che si trovano in questa situazione possono ripresentare la domanda rispettando quanto previsto dal regolamento. L'ente raccomanda di verificare tutta la documentazione richiesta, che è da presentare entro 180 giorni dalla data del parto o dell’ingresso del minore in famiglia per adozioni e affidamenti preadottivi. Gli esiti delle domande presentate successivamente al 18 settembre 2024 verranno pubblicati periodicamente fino ad esaurimento delle risorse stanziate. qui l’elenco delle domande ammesse e delle respinte. Contributo neogenitori farmacisti: ISEE, patrimonio e documenti richeistiPer richiedere il contributo, gli iscritti devono avere un ISEE non superiore a 30.000 euro e un patrimonio mobiliare che non superi i 40.000 euro. Per ogni componente successivo al secondo a tale importo si aggiungono 5.000 euro, fino a un massimo di 55.000 euro complessivi. Ricordiamo di seguito tutti i requisiti e documenti richiesti : - iscrizione all’ente da almeno 5 anni;
- regolarità contributiva;
- attività professionale del farmacista in corso al momento della presentazione della domanda;
- attestazione ISEE del nucleo familiare del richiedente in corso di validità, aggiornato alla nascita o all’ingresso del minore, non superiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare sino a 40 mila euro; per ciascun componente successivo al secondo a tale importo si aggiungono ulteriori 5.000 euro. L’importo del patrimonio mobiliare non potrà essere superiore a complessivi 55.000 euro;
- copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente;
- copia del codice fiscale del bambino o del minore per il quale viene presentata la domanda;
- certificato di assistenza al parto o, in alternativa, certificato di nascita;
- copia del provvedimento di adozione o affidamento preadottivo o sentenza di adozione internazionale;
 Contributo neogenitori farmacisti: le domandeLe domande possono essere presentate dal 16 settembre 2024, utilizzando il modulo disponibille sul sito e dovranno essere inviate all’indirizzo PEC [email protected] entro 180 giorni dalla nascita o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato. Si sottolinea che le domande sono valutate in base all’ordine di presentazione e accolte nei limiti dei fondi disponibili. Nel caso in cui entrambi i genitori siano farmacisti iscritti all’Enpaf, il contributo viene erogato una sola volta per lo stesso evento; il bonus non potrà essere assegnato in caso di adozione a seguito di affidamento preadottivo per il quale era già stato concesso il contributo. Nel rispetto del Regolamento generale sulla Protezione dei Dati (GDPR 2016/679/UE) sarà riportato, in luogo del nominativo del richiedente, il codice di iscrizione all’Enpaf. Per ulteriori informazioni: [email protected] 
- 			Superamento comporto da CCNL: non applicabile a disabili e malati croniciUn nuovo caso di applicazione del periodo di comporto previsto dal CCNL con conseguente licenziamento è stato giudicato discriminatorio e quindi nullo . Il caso si è verificato pochi giorni fa presso il Tribunale di Pisa e riguardava una lavoratrice che dopo una diagnosi di tumore al seno aveva subito un intervento chirurgico e, successivamente, sottoposta a chemioterapia, ormonoterapia e radioterapia. Di conseguenza, si era dovuta assentare dal lavoro per un totale di 184 giorni, consumando l'intero periodo di comporto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore Commercio, pari a 180 giorni.. Di conseguenza la lavoratrice era stata licenziata. Il Tribunale, con la sentenza n. 489/2024, ha dichiarato nullo il licenziamento in quanto discriminatorio, applicando l’art. 2 del Decreto Legislativo 4 marzo 2015 n. 23. Il datore di lavoro è stato condannato alla - reintegrazione della lavoratrice nel posto di lavoro e
- al risarcimento del danno, consistente in un’indennità calcolata sulla base dell'ultima retribuzione di riferimento
- al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali relativi al periodo mancante.
 Il giudice ha seguito l'orientamento consolidato dalla Corte di Cassazione (sentenze n. 9095/2023, n. 35747/2023 e n. 11731/2024), secondo cui è considerata discriminazione indiretta applicare al lavoratore disabile il periodo di comporto ordinario previsto per tutti i lavoratori. Vediamo di seguito i dettagli della Cassazione 11731 2024. Licenziamento per superamento comporto di dipendente disabile Cass 11731 2024la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 11731 del 2 maggio 2024, ha ribadito che l'applicazione del periodo di comporto ordinario ai dipendenti disabili costituisce una forma di discriminazione indiretta in quanto non tiene conto della verosimile maggiore morbilità cui le persone con disabilità o patologie croniche possono essere soggette Per questo il licenziamento che ne consegue è illegittimo . Il riguardava un dipendente affetto da una grave patologia oncologica cronica, licenziato per aver superato il periodo di comporto, fissato nel CCNL dipendenti dei Porti ad un massimo di 15 mesi fruibili nell'arco di 30 mesi. La Corte d'appello di Firenze aveva dichiarato nullo il licenziamento, ritenendolo discriminatorio in quanto il periodo di comporto previsto dal contratto collettivo non tiene in nessun conto possibili maggiori assenze legate alla situazione di disabilità. La società aveva impugnato la decisione in Cassazione, sostenendo che: - il dipendente non aveva richiesto ulteriori periodi di aspettativa non retribuita previsti per invalidità superiori al 50%
- l'azienda non era a conoscenza della gravità della malattia, dato che i certificati medici presentati non riportavano alcuna indicazione in merito.
 Comporto ordinario discriminatorio per i disabili: gli obblighi per dipendente e datoreLa Cassazione, richiamando la precedente sentenza 9095 /2023, ha ribadito che la mancata considerazione dei rischi di maggiore morbilità dei lavoratori disabili rende il principio del massimo periodo di comporto, apparentemente neutro, discriminatorio. Ha inoltre sottolineato che, per garantire la parità di trattamento, è necessario adottare ogni ragionevole accomodamento organizzativo per tutelare i diritti dei lavoratori disabili, come previsto dall'articolo 3, comma 3-bis, del Dlgs 216/2003. Va ricordato infatti che la ratio dell’istituto del comporto prevede la definizione di un equilibrio tra: - l’interesse del lavoratore a disporre di un giusto periodo di assenze per malattia o infortunio e
- l’interesse datoriale , che non puo farsi carico indefinitamente delle assenze del dipendente, che comportano un sicuro impatto sull’organizzazione aziendale.
 Viene sottolineato che il lavoratore ha l'onere di dimostrare le limitazioni derivanti dalla propria disabilità per consentire al datore di lavoro di adottare possibili accomodamenti ma resta fermo che è prevista un'attenuazione dell'onere probatorio per il lavoratore (articolo 40 del Dlgs 198/2006), per cui si richiede al datore di lavoro di dimostrare l'inesistenza di discriminazioni quando il lavoratore fornisce elementi idonei a presumerne l'esistenza. La Cassazione ha quindi confermato la sentenza della Corte d'appello, rilevando che la società era a conoscenza della disabilità del dipendente e non aveva adottato gli accomodamenti ragionevoli necessari. Di conseguenza, il ricorso è stato rigettato. 
- 			Tasso agevolazioni alle imprese aggiornamento 1 ottobre 2024E' stato pubblicato nella G.U. del 28 settembre 2024 il comunicato relativo al decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 20 settembre 2024 , concernente il tasso da applicare, a decorrere dal 1° ottobre 2024, per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione ai fini della concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore delle imprese, pari al 4,45%. La modifica avviene a seguito dell'aggiornamento del tasso base disposto dalla Commissione europea fissato al 3,65%, Ai sensi dell'art. 8, comma 3, della legge 27 ottobre 2023, n. 160, il testo integrale del decreto e' consultabile dalla data del 23 settembre 2024 nel sito del Ministero delle imprese e del made in Italy www.mimit.gov.it Si ricorda che, come previsto dall'articolo 2, comma 2, del Dlgs 123/1998, l'aggiornamento del tasso viene effettuato su base annua ma anche in ogni caso in cui il tasso medio, calcolato nei tre mesi precedenti, si discosti di più del 15 % dal tasso vigente in quel momento. 
- 			INAIL Giornalisti dipendenti: nuove funzioni onlineCon il 31 dicembre 2023 è terminata la gestione transitoria dell’assicurazione infortuni dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, come previsto dall’articolo 1, comma 1091, della legge 30 dicembre 2021, n. 234. INAIL con la circolare 53 del 6 dicembre 2023 ha fornito le indicazioni sulle prestazioni e riassume gli obblighi dei datori di lavoro e dei lavoratori a partire dal 1° gennaio 2024 con le relative istruzioni operative. Viene specificato inizialmente che , come anticipato nella circolare Inail 44 2022: - dal 1° gennaio 2024 i lavoratori in questione godono della tutela prevista dal regime assicurativo ordinario INAIL mentre
- gli infortuni accaduti dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 erano soggetti normativa INPGI che prevede, tra l’altro, un termine di prescrizione di due anni entro il quale va presentata la denuncia di infortunio.
 AGGIORNAMENTO 9.2.2024 calcolo autoliquidazione per figure apicaliA seguito di richieste di chiarimenti Inail è intervenuto con una nuova circolare n. 6 2024 con istruzioni in merito all’applicazione del massimale di rendita, ai fini contributivi e indennitari per i lavoratori dell’area dirigenziale, a determinate figure apicali di giornalisti. Acquisito l’avviso dell’Ufficio legislativo del Ministero del lavoro si chiarisce che alle figure del Direttore, Condirettore e Vicedirettore si applica la disciplina prevista dall’articolo 4 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38,secondo cui la retribuzione valevole ai fini contributivi e risarcitivi è pari al massimale per la liquidazione delle rendite, di cui all'articolo 116, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, in deroga alla regola generale secondo cui si assume, sia per il pagamento del premio che per la liquidazione delle prestazioni, la retribuzione effettiva. Viceversa, esulano dall’ambito di applicazione le figure di redattore, il vicecaposervizio, redattore esperto e redattore senior, vicecaporedattore e caporedattore, che non risultano caratterizzati dal medesimo grado di autonomia e potere decisionale. Pertanto, i datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze giornalisti dipendenti con qualifica di Direttore, Condirettore e Vicedirettore, in occasione della autoliquidazione 2024/2025 dovranno dichiarare per questi lavoratori la retribuzione convenzionale annuale (divisibile in 300 giorni) pari al massimale di rendita e non le retribuzioni effettive. Ulteriori precisazioni sono fornite inoltre per la gestione dei premi relativi a giornalisti dipendenti datori di lavoro in gestione per conto dello Stato ( come taluni Ministeri, università statali e istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) ). Prestazioni INAIL giornalisti 2024La tutela comprende : - gli infortuni avvenuti per causa violenta in occasione di lavoro, con il solo limite del rischio elettivo , comprese le attività prodromiche e strumentali, da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero
- un’inabilità temporanea assoluta che importi l’astensione dal lavoro per più di tre giorni
- gli infortuni in itinere e
- le malattie professionali contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni esercitate
 Comunicazioni online dal 26.9.2024Il 26 settembre 2024, l'INAIL ha comunicato l'attivazione dei servizi online per i casi di infortunio sul lavoro o malattia professionale relativi a giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti titolari di rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica: in particolare diventa possibile l'inserimento i dati nei file o direttamente nella piattaforma online (Comunicazione di infortunio, Denuncia/Comunicazione di infortunio e Denunce di malattia professionale e silicosi/asbestosi) Si rimanda per ulteriori dettagli al file “Cronologia delle versioni” di ciascun servizio online, e nelle nuove versioni della documentazione tecnica e del manuale utente. Obblighi e scadenze comunicazioni INAIL datore e lavoratoreLa circolare ricorda che qualunque medico che presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o affetto da malattia professionale è obbligato a rilasciare il certificato di infortunio sul lavoro o di malattia professionale che deve essere trasmesso esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore. entro le ore 24 del giorno successivo all’intervento di prima assistenza, utilizzando i servizi telematici messi a disposizione dall’Inail. Il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare gli infortuni prognosticati non guaribili entro tre giorni e le malattie professionali, indipendentemente da ogni valutazione circa l'indennizzabilità, con l’apposito servizio online Denuncia/comunicazione di infortunio entro due giorni da quello in cui il datore di lavoro ne ha avuto notizia con i riferimenti al certificato medico già trasmesso all'Inail dal medico o dalla struttura sanitaria di prima assistenza. In caso di infortunio che abbia prodotto la morte o per il quale sia preveduto il pericolo di morte, la denuncia deve essere trasmessa entro ventiquattro ore dall'infortunio.. Il lavoratore, deve dare immediata notizia di qualsiasi infortunio anche se di lieve entità, al proprio datore di lavoro, sotto pena di decadenza dal diritto all’indennizzo per il periodo antecedente la denuncia In caso di malattia professionale, il datore di lavoro deve trasmettere all’Inail la relativa denuncia, con l’apposito servizio online Denuncia di malattia professionale, entro i cinque giorni successivi a quello nel quale il lavoratore ha fatto denuncia al datore di lavoro della manifestazione della malattia Il lavoratore, deve denunciare al datore di lavoro la malattia professionale entro quindici giorni dalla sua manifestazione, sotto pena di decadenza dal diritto all’indennizzo per il tempo antecedente alla denuncia. ATTENZIONE dal 1° gennaio 2024 è venuto meno l’obbligo a carico dei giornalisti di attivare direttamente la tutela assicurativa, condizionata dalla presenza di esiti invalidanti derivanti dall’evento infortunistico. 
- 			NASPI guida all’indennità di disoccupazione dei dipendentiLa NASPI è l'indennità mensile di disoccupazione per lavoratori con rapporto di lavoro subordinato, in vigore dal 1° maggio 2015, che viene erogata dall'INPS in caso di disoccupazione involontaria , cioè per - licenziamento
- dimissioni per giusta causa ,
- dimissioni nel periodo tutelato per maternità,
- risoluzione consensuale con procedura di conciliazione presso :l'ispettorato,
- risoluzione a seguito di rifiuto al trasferimento oltre i 50 km,
- licenziamento disciplinare.
 Per ottenerla si deve fare domanda ( online sul sito INPS o presso un CAF- PATRONATO) NASPI quando spetta e per quanto?La NASpI spetta : - dall'ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro.
- per un numero di settimane pari alla metà delle settimane per le quali sono stati versati i contributi previdenziali, nel corso degli ultimi 4 anni
 Durante il periodo di fruizione vengono accreditati i contributi figurativi . Per avere diritto sono necessarie almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni. Naspi: a quanto ammonta?L'importo della NASpI varia in relazione al reddito percepito nei quattro anni precedenti la domanda di disoccupazione. E' pari al - 75% della retribuzione media mensile imponibile percepita dal lavoratore negli ultimi quattro anni, se la retribuzione è inferiore all'importo di riferimento stabilito dalla legge e rivalutato annualmente (1.352,19 euro per il 2023)
- Se, invece, la retribuzione media è superiore all'importo di riferimento annuo, la NASpI è invece pari al 75% dell'importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo.
- . In ogni caso non puo superare l'importo di 1.550,24 euro per il 2024.
 A partire dal 91esimo giorno la NASPI viene ridotta 3% per ciascun mese. Per gli ultra 55enni la riduzione si applica dall'8 mese Inoltre nel caso si svolga contemporaneamente una attività lavorativa, sia autonoma che subordinata, con reddito oltre una certa soglia, l’importo dell’indennità si riduce Naspi: come si richiedeLa domanda deve essere presentata all'INPS esclusivamente in via telematica e a pena di decadenza, entro 68 giorni, che decorrono: - Dalla data di cessazione del rapporto di lavoro;
- dalla cessazione del periodo di maternità indennizzato qualora la maternità sia insorta nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
- dalla cessazione del periodo di malattia indennizzato o di infortunio sul lavoro/malattia professionale, qualora siano insorti nel corso del rapporto di lavoro successivamente cessato;
- dalla definizione della vertenza sindacale o dalla data di notifica della sentenza giudiziaria;
- dalla cessazione del periodo corrispondente all'indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;
- dal trentottesimo giorno dopo la data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa.
 Come detto si puo presentare personalmente online sul sito INPS oppure tramite un CAF/ Patronato. Naspi per gli iscritti alla gestione separataNel caso in cui il richiedente la Naspi sia iscritto alla Gestione Separata da prima della domanda di Naspi, può svolgere attività lavorativa in forma autonoma comprese le collaborazione coordinate o l'attività di dottorato con borsa di studio – a condizione che comunichi il reddito potenzialmente ricavabile da tale attività. E' quanto comunicato dall' INPS con il messaggio 22 ottobre 2021, n. 3608 Viene ricordato in questo caso l'obbligo di comunicazione del reddito presunto necessaria per la riduzione della prestazione di disoccupazione in misura pari all'80 per cento del reddito previsto derivante dall'attività di lavoro. A questo proposito il messaggio precisa che è obbligatoria, in presenza di iscrizione alla Gestione Separata, la dichiarazione del reddito presunto anche se pari a "zero". 
- 			Contributi INARCASSA: comunicazione reddituale in scadenzaScade oggi 31 ottobre il termine per la presentazione della comunicazione reddituale annuale ai fini contributivi per gli iscritti a INARCASSA. Riepiloghiamo di seguito tutta la disciplina sulla contribuzione previdenziale di ingegneri e architetti. INARCASSA contributi minimi e massimali 2024Gli ingegneri e architetti iscritti a INARCASSA sono tenuti a versamento della seguente contribuzione previdenziale e assistenziale: - contributo soggettivo sul reddito professionale netto dichiarato ai fini I.R.P.E.F., per l’intero anno solare, indipendentemente dal periodo di iscrizione. Per il 2024 la percentuale di calcolo è ancora pari al 14,5% sino a € 142.650 euro di reddito massimo. Il contributo minimo comunque dovuto è pari a 2.695. (Si ricorda che è dovuto per intero dal 2021 anche dai pensionati, tranne per i titolari di invalidità o di assegno per figli disabili).
- contributivo facoltativo, calcolato in base ad una aliquota modulare applicata sul reddito professionale netto, compresa tra l’1% e l'8,5%: sul reddito 2023 da dichiarare nel 2024 con importo minimo di 245, euro
- contributo integrativo, del 4% obbligatorio per i professionisti iscritti all’albo professionale e titolari di partita IVA, anche se non iscritti a INARCASSA, e per le società di Ingegneria calcolato in misura percentuale sul volume di affari professionale dichiarato ai fini IVA; È previsto un contributo minimo, da corrispondere indipendentemente dal volume di affari IVA dichiarato Per l’anno 2024 è pari a 815,00 euro e il volume di affari massimo 185.900,00 oltre cui non è prevista la “retrocessione”, ( si tratta del meccanismo per cui dal 1/1/2013 una parte del contributo integrativo corrisposto dagli iscritti è riconosciuto ai fini previdenziali (“c.d. retrocessione”) con una aliquota inversamente proporzionale all’anzianità retributiva al 31/12/2012.)
 Con due note ministeriali pubblicate in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre 2024 sono state approvate le delibere del consiglio nazionale di INARCASSA riguardanti: - la determinazione del contributo di paternita', per l'anno 2024, in misura pari a euro 7,00 pro-capite e
- la determinazione del contributo della maternita' e della paternita', per l'anno 2024, in misura pari a euro 65,00 pro-capite.
 Contributi INARCASSA -Tabella di riepilogoTipo di Contributo Descrizione Importo Minimo Reddito Massimo Percentuale Contributo Soggettivo sul reddito professionale netto. Dovuto anche dai pensionati Il contributo minimo è dovuto nella misura del 50% per i titolari di pensione di invalidità e per i pensionati titolari del sussidio per figli con disabilità grave i cui trattamenti siano erogati da INARCASSA. €2.695 €142.650 14,5% Contributo Facoltativo Aliquota modulare sul reddito 2023 da dichiarare nel 2024. €245 €142.650 1% – 8,5% Contributo Integrativo obbligatorio per professionisti con partita IVA e società di ingegneria. Prevista "retrocessione" fino a un certo volume di affari. €815 €185.900 (volume d'affari) 4% INARCASSA novità 2023 – Regolamento 2024Dal 1°gennaio 2023 il cedolino mensile della pensione e la Certificazione Unica dei redditi (CU) sono disponibili ai pensionati SOLO nell’area riservata di Inarcassa On Line (iOL). L’accesso è possibile, oltre che con codice Pin e password , tramite “SPID” (Sistema Pubblico di identità Digitale), o Sono state approvate dai ministeri le delibere del consiglio di amministrazione della INARCASSA in data 14 aprile 2023, concernenti - il contributo di paternità per l'anno 2023, in misura pari a euro 3,00 pro-capite e
- il contributo di maternità in misura pari a euro 57,00.
 E' stato pubblicato il Regolamento di previdenza aggiornato 2024 QUI IL TESTO Contributi INARCASSA: scadenzeCONTRIBUZIONE I contributi minimi soggettivo e integrativo ed il contributo di maternità e paternità devono essere versati: - In due rate di pari importo – 30 giugno e 30 settembre – oppure
- in sei rate bimestrali di pari importo alla fine dei mesi : febbraio-aprile-giugno-agosto-ottobre-dicembre . Nel caso della rateizzazione bimestrale il pagamento delle rate avviene esclusivamente tramite sistema SDD (Sepa direct debit).
 I versamenti possono essere effettuati: - con la stampa dell’Avviso di Pagamento Pagopa, presso gli sportelli bancari, gli sportelli ATM o i punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5 oppure online con l’internet banking, carte di credito, carte di debito, Paypal. Nel caso di utilizzo di InarcassaCard, per le quote contributive non sarà dovuta la commissione
- con Modello F24 per la compensazione dei crediti verso la pubblica amministrazione
- con Sepa Direct Debit (SDD) per i piani di rateizzazione
 Il conguaglio del contributo soggettivo ed integrativo ed il contributo facoltativo sono determinati l'anno successivo a quello di riferimento, con la comunicazione telematica del reddito professionale e del volume di affari e vanno corrisposti entro il 31 dicembre dell'anno di presentazione della dichiarazione dei redditi. In alternativa, il versamento del conguaglio annuale può essere rateizzato in tre rate con scadenza marzo, luglio e novembre dell’anno successivo. COMUNICAZIONE REDDITUALE La trasmissione obbligatoria dei dati reddituali e del volume d'affari deve essere inviata esclusivamente tramite INARCASSA ON-LINE entro il 31 ottobre dell'anno successivo a quello di riferimento. Codici F24 contributi INARCASSACon Risoluzione n 22/E del 12 maggio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha comunicato i codici contributo con relative causali da utilizzare dal 1° giugno 2020 - “E085” denominato “INARCASSA – contribuzione soggettiva minima”
- “E086” denominato “INARCASSA – contribuzione soggettiva conguaglio”
- “E087” denominato “INARCASSA – contribuzione integrativa minima”
- “E088” denominato “INARCASSA – contribuzione integrativa conguaglio”;
- “E089” denominato “INARCASSA – contribuzione per maternità/paternità”;
- “E090” denominato “INARCASSA – contribuzione società di ingegneria”.
 Successivamente nella Risoluzione n 66/2023 sono state istituite le ulteriori causali contributo di seguito indicate: "E111” denominata “INARCASSA – contributi e interessi da riscatto deroga soggettivo”; "E112” denominata “INARCASSA – contributi e interessi da ricongiunzione”; "E113” denominata “INARCASSA – contributi e interessi da riscatto”; "E114” denominata “INARCASSA – contributo soggettivo facoltativo”; “E115” denominata “INARCASSA – integrazione contribuzione ridotta giovani soggettiva e integrativa”; “E116” denominata “INARCASSA – contributo soggettivo anni precedenti”; "E117” denominata “INARCASSA – contributo integrativo anni precedenti”; “E118” denominata “INARCASSA – sanzioni e interessi soggettivo”; “E119” denominata “INARCASSA – sanzioni e interessi integrativo”; “E120” denominata “INARCASSA – interessi maternità / paternità”; “E121” denominata “INARCASSA – oneri di recupero”. Per ulteriori dettagli si veda www.inarcassa.it Deroga versamento contributi minimiSi ricorda che il Regolamento prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni – anche non continuativi – nell'arco della vita lavorativa, per chi produce redditi inferiori al valore corrispondente al contributo minimo soggettivo. Quindi chi prevede di conseguire nel 2024 un reddito professionale inferiore a 18.586,00 euro può non versare il contributo soggettivo minimo e pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre 2025, dopo la presentazione della dichiarazione on line. Nel corso dell’anno di deroga restano garantiti i servizi di assistenza e la possibilità di presentare domanda di riscatto o di ricongiunzione Il contributo minimo integrativo e di maternità vanno comunque versati entro i termini previsti. REQUISITI per la deroga - essere iscritto ad Inarcassa al momento della richiesta;
- non essere pensionando o pensionato Inarcassa;
- non essere titolare di pensione erogata da altro ente previdenziale (tranne la pensione di invalidità civile dell’INPS);
- non usufruire della riduzione per i giovani under 35 anni;
- non aver esercitato la facoltà di deroga già per 5 volte.
 La richiesta va inviata entro e non oltre il 31 maggio di ciascun anno, esclusivamente in via telematica tramite l’applicativo in Inarcassa On Line al menù “Agevolazioni – Deroga contributo soggettivo minimo”. Nel caso di provvedimenti di iscrizione adottati successivamente al 31 maggio, la domanda per l'anno in corso dovrà essere presentata entro il mese successivo al ricevimento della notifica di iscrizione Se si vuole usufruirne anche negli anni successivi, sarà necessario inviare una nuova domanda. La domanda può anche essere annullata entro e non oltre il termine, sempre tramite l'applicativo. Allegati:
- 			Quotidiani nelle scuole: pubblicato il bando per le domande di contributoIl dipartimento per l'editoria della presidenza del consiglio ha pubblicato il decreto relativo al bando per il contributo economico (fino al 90% della spesa). che viene garantito alle scuole statali e paritarie ai fini dell'acquisto di abbonamenti a quotidiani riviste e periodici a fini didattici. Gli abbonamenti devono essere effettuati entro il 10 febbraio 2025 e le domande inviate entro il 10 marzo 2025 . Si attende un ulteriore comunicato sulle modalità di invio. Di seguito una sintesi delle indicazioni per ottenere il contributo Qui il testo del provvedimento . Contributi editoria nelle scuole: requisiti delle pubblicazioniIl decreto prevede che le istituzioni scolastiche statali e paritarie di ogni ordine e grado che, nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 ed il 10 febbraio 2025 acquistano uno o più abbonamenti a giornali quotidiani, periodici e riviste scientifiche, possono richiedere un contributo fino al 90 per cento della spesa sostenuta. Sono ammesse al contributo le spese sostenute per l'acquisto di: - uno o più abbonamenti anche alla medesima testata,
- a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore
- sia in edizione cartacea che formato digitale,
- registrati presso il competente Tribunale ovvero iscritti al Registro degli operatori di comunicazione (ROC)
- dotati della figura del direttore responsabile.
- riconosciuti utili a fini didattici con delibera del Collegio dei docenti.
 Non rientrano tra le spese ammissibili le spese sostenute per: a) l’acquisto di abbonamenti a quotidiani, periodici, riviste scientifiche e di settore non deliberati dal Collegio dei docenti; b) l’acquisto di libri; c) l’acquisto di servizi di “prestito digitale” di prodotti editoriali; d) l’acquisto di prodotti editoriali con finalità diversa da quella didattica, come prodotti strumentali all’attività amministrativo-gestionale e di segreteria. Contributo editoria per le scuole: adempimenti e domandaAttenzione viene specificato che: - Le spese relative agli abbonamenti devono essere sottoposte alla verifica del Revisore dei conti della scuola.
- Ai fini del contributo saranno prese in considerazione solo le fatture emesse nel periodo 2 settembre 2024 – 10 febbraio 2025.
- La domanda potrà essere presentata dal 10 dicembre 2024 al 10 marzo 2025, firmata digitalmente dal Dirigente scolastico, e inviata al Dipartimento per l’informazione e l’editoria per via telematica.
 Le modalità per l'invio verranno indicate dal Ministero dell’istruzione e del merito in un prossimo provvedimento La domanda dovrà includere: a) gli estremi della delibera del Collegio dei docenti che individua, le testate riconosciute come utili ai fini didattici; b) le spese conseguentemente sostenute per l’anno scolastico 2024-2025, nel periodo compreso tra il 2 settembre 2024 e il 10 febbraio 2025 c) l’elenco dei prodotti editoriali acquistati, d) gli estremi del conto di tesoreria intestato all’istituzione scolastica richiedente con il codice della competente Tesoreria provinciale dello Stato ovvero, nel caso di scuole paritarie, gli estremi del conto corrente bancario (IBAN) con l’indicazione del titolare del conto. Contributi editoria per le scuole: finanziamentoPer questo fine sono stanziati euro 3.000.000. In caso di insufficienza delle risorse disponibili, in relazione alle istanze ammesse, si procederà al riparto proporzionale del contributo tra tutti i soggetti aventi diritto. Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri al termine del periodo previsto per l'invio provvederà a formare l’elenco delle istituzioni scolastiche cui è riconosciuto il contributo con il relativo importo spettante. 
