• Rubrica del lavoro

    Assicurazione INAIL casalinghe: pagamento entro il 31 gennaio

    Il  31  gennaio 2024  scade il termine per effettuare il pagamento dell’importo annuale della polizza obbligatoria dell’assicurazione contro gli infortuni domestici (cd."assicurazione casalinghe"), pari a 24 euro.   

    Si ricorda che dal 2024  sono possibili anche i versamenti con le applicazioni online

    Rivediamo in sintesi    tutti i dettagli su come funziona.

    Chi ha l’obbligo e chi è escluso dall’ assicurazione infortuni nel lavoro domestico

    Si ricorda che  sono tenuti ad assicurarsi coloro che lavorano solo in casa   e che comunque non sono coperti da altre polizze assicurative INAIL , e in particolare:

    • chi ha un’età compresa tra i 18 e 67 anni compiuti e:
    • svolge il lavoro per il lavoro domestico e  la cura dei componenti della famiglia e della casa 
    •  senza vincoli di subordinazione 
    •  in modo abituale ed esclusivo.

    Le categorie interessate  comprendono 

    1. studenti  domiciliati  in una località diversa dalla città di residenza e che si occupano dell’ambiente in cui abitano; 
    2. titolari di pensione che non hanno superato i 67 anni;
    3.  cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno altra occupazione;
    4.  lavoratori in mobilità,  lavoratori in cassa integrazione guadagni o beneficiari di prestazioni a carico dei Fondi di integrazione salariale e i lavoratori che percepiscono indennità di disoccupazione 
    5. soggetti che svolgono un’attività lavorativa che non copre l'intero anno (lavoratori stagionali, lavoratori temporanei, lavoratori a tempo determinato), per i periodi in cui non è svolta attività lavorativa. Dato che il premio assicurativo non è frazionabile la quota va versata per intero.

    ATTENZIONE L’ambito domestico coincide con l’abitazione e le relative pertinenze (soffitte, cantine, giardini, balconi) dove risiede il nucleo familiare dell’assicurato. Se l’immobile fa parte di un condominio, si considerano come ambito domestico anche le parti comuni (androne, scale, terrazzi, ecc.). 

    Nell’ambito di uno stesso nucleo familiare possono assicurarsi più persone (ad esempio: madre e figlia). 

    E’ escluso l’obbligo assicurativo per :

    •  il lavoratore socialmente utile (Lsu) 
    •  titolare di una borsa lavoro l’iscritto a un corso di formazione e/o a un tirocinio
    •  il lavoratore part time 
    • il religioso.

    Assicurazione INAIL lavoro domestico: a cosa da diritto

    • Se dall’infortunio deriva un’inabilità permanente accertata tra il 6% e il 15%, si ha diritto a una prestazione una tantum, rivalutabile, pari a 337,41 euro.
    • Se l’invalidità permanente è pari o superiore al 16%,  si ha diritto a una rendita mensile, proporzionale all’invalidità, che può arrivare fino a 1.454,08 euro al mese.

    In presenza di determinate menomazioni gravi e di un’invalidità del 100%, hai diritto anche all’assegno per l’assistenza personale continuativa pari a 667,12 euro.

    In caso di infortunio mortale ai superstiti viene corrisposta

    • – una rendita, pari a 1.454,08 euro
    • – un assegno una tantum pari a 12.240,00 euro (in mancanza di superstiti, l’assegno può essere erogato a chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie, nei limiti delle spese sostenute e, comunque, dell’importo dell’assegno).

    Iscrizioni e pagamento come fare

    PRIMA ISCRIZIONE

    Per iscriversi occorre collegarsi al sito Inail e accedere  ai Servizi online tramite Spid – CIE – CNS. 

     l’iscrizione si effettua  utilizzando l’apposito servizio “Domanda di iscrizione e richiesta avviso di pagamento” e attendi la mail di conferma con l’avviso  che  contiene il codice IUV necessario per effettuare il pagamento.  

    La prima iscrizione  si puo effettuare  in qualsiasi periodo dell’anno, indicando la data in cui è iniziata l' attività. 

    La copertura assicurativa è attiva dal giorno successivo al pagamento.

    Si può pagare online:

    – sul sito dell’Inail;

    – sul sito di Poste Italiane;

    – sul sito della tua banca;

    – tramite l’app IO.

    In alternativa è possibile pagare presso gli uffici di Poste Italiane, in banca, allo sportello bancomat, presso le ricevitorie, i tabaccai e i supermercati abilitati (per pagamento in contanti o con carta) e presentare l’avviso PagoPA rilasciato dai sistemi dell’Inail.

    Puoi effettuare  Per maggiori dettagli consulta il sito

    RINNOVO 

    Le persone già iscritte ricevono, entro la fine di ogni anno, una comunicazione dall’Inail con l’avviso di pagamento PagoPA precompilato con i dati anagrafici e l’importo da versare entro il 31 gennaio.

    L’avviso di pagamento è comunque disponibile anche sui servizi telematici dell’Inail riservati all’assicurazione e sull’app IO.

    Assicurazione lavoro domestico gratuita: per chi?

    Lo Stato copre il costo del premio assicurativo per:

    • i soggetti con  reddito complessivo lordo  inferiore a 4.648,11 euro l’anno e  
    • che fanno  parte di un nucleo familiare con un reddito complessivo lordo inferiore ai 9.296,22 euro l’anno,

    Per iscriversi o rinnovare la polizza  ogni anno   va utilizzato  il servizio online “Domanda di iscrizione e rinnovo con dichiarazione sostitutiva”. 

    La copertura assicurativa è attiva dal giorno successivo all’invio della domanda per via telematica.

  • Rubrica del lavoro

    Contributi autonomi, artigiani e commercianti 2025: le novità

    Tra le misure  inserite  nella nuova  legge di bilancio 2025  sono presenti alcune  agevolazioni contributive per  i lavoratori  autonomi.

    Si tratta   in particolare :

    • della detraibilità dei versamenti contributivi oltre le aliquote ordinarie ( per un massimo del 2%), che interessa anche i dipendenti,   e, 
    • per artigiani e commercianti,  la riduzione al 50% dei versamenti per i neoiscritti del 2025
    • riconfermato inoltre lo sgravio per le lavoratrici madri che si amplia alle autonome.

    Si dovranno attendere le istruzioni INPS per  i dettagli operativi. Vediamo intanto in sintesi le  nuove norme.

    Riduzione per nuove iscrizioni artigiani e commercianti

    Come noto la disciplina delle gestioni  speciali per gli  artigiani commercianti  prevede che la base di  calcolo del contributo pensionistico degli artigiani e degli esercenti attività  commerciali (nonché dei relativi collaboratori familiari) non possa essere  inferiore a un  minimo annuo, pari, nell’anno 2024, a   18.415 euro.  Per i soggetti che aderiscono al regime fiscale forfettario, la base di calcolo suddetta è ridotta  nella misura del 35 per cento

    La legge di bilancio 2025 prevede per  chi si  iscriverà per la prima volta nel 2025  alla gestione Artigiani e Commercianti la possibilità di  chiedere:

    • una riduzione transitoria della contribuzione,
    •  nella misura del  cinquanta per cento
    • della durata di trentasei mesi.

    La facoltà in esame  è  ammessa  anche per  le nuove iscrizioni di  collaboratori familiari. 

    L'applicazione sarà con ogni probabilità chiarita nei dettagli operativi da una circolare INPS.

     La norma di legge specifica che la riduzione per trentasei mesi, decorre dalla data di avvio dell’attività di impresa o  di primo ingresso nella società. Da quel momento i trentasei mesi sono in ogni  caso computati senza soluzioni di continuità.  

    La scelta della riduzione in esame  andrà effettuata  dall’assicurato mediante una  comunicazione telematica all’INPS.

    L’agevolazione  rientra  nel regime  cosiddetto de minimis, relativo agli aiuti di Stato che possono essere  concessi agli operatori economici senza la procedura di autorizzazione della  Commissione europea

    L'articolo  specifica che tale riduzione  è alternativa rispetto ad altre misure agevolative  che prevedano riduzioni della contribuzione, come ad esempio la riduzione  per i contribuenti in forfettario. Una opzione esclude quindi l'altra.

    Va anche sottolineato che per i casi in cui, in seguito alla riduzione al 50 % , la contribuzione risultasse  inferiore a quella minima summenzionata, i mesi di assicurazione pensionistica sono ridotti in proporzione alla somma versata .

    Deducibilità versamenti contributi maggiorati per dipendenti e autonomi INPS

    Gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, alle forme sostitutive  e alla Gestione separata  INPS, con primo accredito contributivo successivo  al 1° gennaio 2025, possono incrementare il montante contributivo individuale versando all’INPS:

        gli importi calcolati con una maggiorazione della  aliquota a proprio carico

        non superiore a due punti percentuali. 

    Queste somme saranno deducibili   dal reddito complessivo per il 50 per cento  dell’importo.

    Sgravio contributivo madri lavoratrici autonome

    L'Esonero contributivo per le lavoratrici con almeno due figli  (escluso il lavoro domestico)  già in vigore per le dipendenti , sarà riconosciuto anche alle lavoratrici autonome:

    1. che non abbiano optato per il regime forfetario. 
    2.  con  reddito  non  superiore all'importo di 40.000 euro ( il reddito di riferimento è parametrato al valore del minimale annuo di retribuzione).

    L'agevolazione dura fino al compimento dei 10 anni del figlio piu piccolo

    Per le modalità applicative  si attende un decreto ministeriale attuativo.

  • Rubrica del lavoro

    Visite invalidità: semplificazioni dal 2025

    La legge di bilancio  2025 (Legge 207 2024 pubblicata in GU il 31 dicembre 2024) ,  contiene tra le varie misure   molte novità in tema di assistenza e  sostegno  per le disabilità e le dipendenze . 

    Vediamo di seguito in particolare le semplificazioni previste in tema di  visite per la revisione da parte dell' INPS, per le prestazioni a soggetti con  patologie oncologiche e  per invalidità /inabilità.

    Patologie oncologiche: Revisioni INPS solo sulla base dei documenti

    Al Comma 167 la nuova legge di bilancio  modifica il  decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62 sull’assistenza alla disabilità inserendo la previsione che “ Fino al 31 dicembre 2025, le visite di revisione delle prestazioni già riconosciute ai soggetti con patologie oncologiche    da parte delle commissioni mediche pubbliche preposte all’accertamento delle minorazioni civili e dell’handicap”,  potrà avvenire tramite redazione di verbali anche sulla  base dei soli atti (art.29-ter del D.L. n. 76/2020), ferma restando la facoltà dell'istante di richiedere  la visita diretta.

    Cio significa che non sarà richiesto obbligatoriamente ai pazienti di presentarsi di persona alle visite di revisione ma che le commissioni potranno valutare le situazioni e definire eventuali modifiche nell'assistenza anche  solamente sulla base della documentazione fornita dagli interessati .

    In ogni caso si potrà richiedere una valutazione diretta tramite la visita .

    Semplificazione accertamentI sanitari per l’invalidità e l’inabilità

    Sempre con riferimento al  decreto legislativo 3 maggio 2024, n. 62, per l’assistenza alle persone disabilità , un altro articolo di legge (art 1 comma 168) prevede  una semplificazione  importante che alleggerisce l'impegno dei soggetti disabili e dei loro caregiver . 

    Infatti in caso di contestuale presentazione di istanze per gli  accertamenti di invalidità civile, cecità cIvile, sordità, sordocecità e disabilità,  a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025, l’INPS è tenuto a effettuare l’accertamento dei requisiti sanitari in un’unica visita, integrando, ove necessario, la composizione della commissione medica  competente con gli specialisti che si rendano necessari  

    Interessante notare che viene espressamente specificato che queste disposizioni  si applicheranno anche alle visite di revisione delle prestazioni già riconosciute   e programmate dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, a condizione che l’intervallo temporale tra i due  diversi accertamenti non sia superiore a tre mesi.

  • Rubrica del lavoro

    Assegno Unico: data pagamento gennaio 2025

    INPS comunica che daa gennaio 2025,  aderisce al nuovo sistema Re.Tes. (Reingegnerizzazione delle procedure di Tesoreria) della Banca d’Italia, relativo ai servizi della Tesoreria dello Stato in collaborazione tra la Banca d’Italia, il dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato (RGS) e la Corte dei Conti, con l’obiettivo di snellire le procedure amministrative  e adeguarle ai nuovi strumenti di pagamento.

    Ciò impatta sul pagamento delle rate dell’Assegno Unico e Universale per i figli a carico del mese di gennaio 2025,  per le quali l'istituto comunica che:

    • le prestazioni che  non hanno subito variazioni, saranno  accreditate  a partire  dal 20 gennaio 2025.
    • Entro la fine del mese di gennaio è accreditato l’importo oggetto di conguaglio, a credito oppure a debito.
    • Con successivo messaggio sarà comunicato il calendario completo dei pagamenti riferito al primo semestre dell’anno 2025.

     Ricordiamo il calendario dei pagamenti dell' Assegno unico e universale per i figli a carico per l'annualità 2024.

    Date pagamento Assegno Unico 2024 

    Come negli anni scorsi l’INPS  in  collaborazione con la Banca D’Italia ha predisposto il calendario dei pagamenti della prestazione per tutte le mensilità dell’anno

    ATTENZIONE le rate della prestazione  si riferiscono alle situazioni che non abbiano subito variazioni: 

     –     17, 18, 19 gennaio 2024;

    –      16, 19, 20 febbraio 2024;

    –      18, 19, 20 marzo 2024;

    –      17, 18, 19 aprile 2024;

    –      15, 16, 17 maggio 2024;

    –      17, 18, 19 giugno 2024.

     –    17, 18, 19 luglio 2024;

    –     16, 19, 20 agosto 2024;

    –     17, 18, 19 settembre 2024;

    –     16, 17, 18 ottobre 2024;

    –     18, 19, 20 novembre 2024;

    –     17, 18, 19 dicembre 2024.

     Come di consueto, invece, il pagamento della prima rata della prestazione avviene generalmente nell’ultima settimana del mese successivo alla presentazione della domanda di AUU. 

    Nella stessa data  sono accreditate le rate spettanti nell’ipotesi in cui l’AUU sia stato oggetto di conguaglio, a credito oppure a debito.

    INPS ricorda che il dettaglio sulle modalità di effettuazione dei conguagli da parte dell’Istituto sull’importo dell’AUU spettante è visualizzabile tramite il nuovo pannello informativo semplificato del servizio “Assegno unico e universale per i figli a carico”, consultabile nella sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità” del portale istituzionale www.inps.it, utilizzando la propria identità digitale (SPID almeno di livello 2, CIE 3.0 e CNS) oppure  tramite gli Istituti di Patronato.

    Obbligo DSU aggiornata entro il 30 giugno per gli arretrati 

    Giova anche ricordare che come anticipato nella circolare del 15 dicembre 2022, n. 132,  le domande di Assegno Unico e Universale per i figli a carico  NON devono essere ripresentate ogni anno,  fatto salvo  il caso in cui 

    • ci siano variazioni nel nucleo familiare  (nascita  o raggiungimento della maggiore età di un figlio ) oppure 
    • la precedente domanda sia sospesa o respinta

    Obbligatorio invece presentare una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024, correttamente attestata per ottenere  l'importo corretto dell'assegno Unico 

    Qualora la nuova DSU sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi  dell'Assegno Unico eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione dei dovuti arretrati.

    ATTENZIONE In assenza di DSU aggiornata viene erogato l'importo minimo e si perde il diritto agli arretrati.

    Inps ricorda che l’ISEE può essere ottenuto in tempi molto brevi con la presentazione in modalità precompilata della Dichiarazione Sostitutiva Unica, tramite l’apposito servizio online  sul nuovo Portale unico ISEE, 

    Dati assegno unico primo semestre 2024 

    INP ha reso noti  i dati dell’Osservatorio statistico sull'assegno Unico e universale per i figli  relativi a gennaio -giugno 2024, che segnano un nuovo record . 

    Nel corso dei primi sei mesi del 2024, l'INPS ha erogato un totale di 9,9 miliardi di euro, destinati a 9,8  milioni di figli e 6,2 milioni di nuclei familiari, in aumento  rispetto ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022. In totale, ad oggi, sono stati destinati alle  famiglie 41,3 miliardi.

    L'Osservatorio fornisce un quadro completo delle informazioni statistiche sui beneficiari dell'assegno e sui valori economici correlati, riferiti al periodo da marzo 2022 a giugno 2024.

    In dettaglio, per i primi sei mesi del 2024, sono stati beneficiati

    •  6.198.748 nuclei familiari
    • per un totale di9.819.357 figli. 

    Nel mese di giugno 2024, l'importo medio per figlio, inclusi i relativi incrementi, si attesta  sui 170 €.

    Dati e assegno Unico  terzo trimestre 2024

     È stato pubblicato l’Osservatorio statistico sull’Assegno unico e universale (AUU) con riferimento al periodo marzo 2022 – settembre 2024.

    Nei primi nove mesi del 2024 sono stati erogati 

    • assegni per 14,8 miliardi di euro, 
    • a  6.275.778 i nuclei familiari 
    • per un totale di 9.947.102 figli.

    A settembre 2024 l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili si attesta su 172 euro, e va da: 

    • circa 57 euro per chi non presenta ISEE o supera la soglia massima (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro) a
    •  224 euro per la classe di ISEE minima (17.090,61 euro per il 2024).
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    Notifiche Inps online con valore legale tramite SEND e App IO

    L’INPS ha ufficializzato l’utilizzo della piattaforma Send e dell’app IO per la notifica degli atti con valore legale. 

    Il messaggio n. 4121/2024 dell’Istituto di previdenza comunica l’adesione alla piattaforma notifiche, istituita dall’articolo 1, comma 402, della legge 160/2019 e successivamente regolamentata dal decreto-legge 76/2020.

     Occorrerà fare attenzione quindi agli avvisi  che arrivano dall'inps per gli utenti che utilizzano i servizi,  in quanto con questo strumento potranno  essere interrotti i termini di  decadenza di eventuali richieste da parte dell'Istituto., come accade con le raccomandate o le comunicazioni via PEC.  

    Vediamo le modalità e i tempi di entrata in vigore della novità

    Notifiche attraverso Send e app IO

    L’adesione al servizio prevede un’implementazione graduale: gli atti saranno resi disponibili 

    • sulla piattaforma digitale Send, accessibile ai cittadini autenticati tramite SPID, e
    •  sull’app IO ,  per chi ha attivato il servizio di notifica. 

    Sebbene alcuni servizi INPS fossero già fruibili tramite l’app IO, l’adesione formale alla piattaforma conferisce valore legale alle notifiche telematiche. 

    Questo vale anche nei casi in cui gli avvisi di mancato recapito vengano depositati sulla piattaforma o il destinatario risulti irreperibile.

    La notifica sarà considerata perfezionata per l’amministrazione nel momento in cui il documento sarà reso disponibile sulla piattaforma. 

    Ad esempio, l’invio di un avviso relativo alla restituzione di somme non dovute (come indennità o assegni) interromperà i termini di prescrizione e impedirà eventuali decadenza della richiesta dell'INPS.

    Tempistiche e modalità per il perfezionamento della notifica

    Nel messaggio l'istituto precisa  le tempistiche sulla validita  degli avvisi :

    Per il destinatario, la notifica si considera perfezionata:

    • Al settimo giorno successivo alla ricezione dell’avviso elettronico, risultante dalla ricevuta inviata dal gestore della PEC o del servizio di recapito elettronico;
    • Al quindicesimo giorno, in caso di casella PEC satura o indisponibile, a partire dalla data del deposito dell’avviso di mancato recapito.

    I documenti notificati resteranno accessibili sulla piattaforma per 120 giorni dal perfezionamento della notifica. 

    Trascorso questo periodo, non saranno più visualizzabili né tramite l’app IO né su Send. 

    Tuttavia, per le persone fisiche, l’INPS garantirà la consultazione dei documenti tramite  il cassetto previdenziale online presente sul portale dell’Istituto. 

    Inoltre, qualora il destinatario abbia fornito un indirizzo email non certificato, un numero di telefono o un altro recapito digitale, sarà inviato un avviso di cortesia.

    Da dicembre 2024, le prime notifiche inviate tramite Send riguarderanno i provvedimenti relativi a 

    • riscatti, 
    • ricongiunzioni e
    •  rendite della gestione privata.

    Successivamente, saranno incluse  anche notifiche legate a rinunce, rigetti, decadenze, revoche di indennità ADI/SFL e recuperi di somme non dovute, come bonus o indennità una tantum.

  • Rubrica del lavoro

    Amministratore di condominio e mediatore: attività compatibili

    Con la sentenza della Corte Europea 242/23 a ottobre 2024 è stata   definita in dettaglio la compatibilità delle funzioni di agente immobiliare intermediario con quelle di amministratore di condominio stabilendo che non  puo esistere ne un divieto  assoluto di svolgere entrambe le attività purche nel rispetto delle normative nazionali vigenti, tra cui gli  specifici obblighi formativi . 

    Vediamo in  maggiore dettaglio  sulla base anche la posizione della giurisprudenza di Cassazione. 

    Mediazione immobiliar:e la normativa e la giurisprudenza

    La normativa italiana, disciplinata dalla Legge n. 39/1989, regola l’attività di mediazione immobiliare e stabilisce limiti per garantire imparzialità e assenza di conflitti di interesse. L’art. 5, comma 3, prevedeva storicamente un’incompatibilità generale tra l’attività di agente immobiliare e altre professioni, inclusa quella di amministratore di condominio, per evitare il rischio di favorire immobili gestiti direttamente dal mediatore. Questa interpretazione viene parzialmente superata dalle  direttive e giurisprudenza  europea 

    Posizione della Giurisprudenza Italiana

    La giurisprudenza nazionale, compresa la recente sentenza della Cassazione n. 19827/2024, chiarisce che il cumulo delle attività di agente immobiliare e amministratore di condominio è ammissibile se non si violano i principi di imparzialità e trasparenza. 

    Contributo della Corte di Giustizia Europea

    Con la sentenza del 4 ottobre 2024, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) ha esaminato la compatibilità delle normative nazionali restrittive con la Direttiva 2006/123/CE (Direttiva Servizi). La CGUE ha stabilito che una norma nazionale che prevede un’incompatibilità generale tra l’attività di mediatore immobiliare e quella di amministratore di condominio viola il diritto dell’Unione, in quanto non proporzionata e non necessaria per garantire l’imparzialità. I punti salienti della sentenza includono:

    Rifiuto del divieto generale: La Corte ha ribadito che un divieto assoluto è sproporzionato rispetto all’obiettivo di prevenire conflitti di interesse, specialmente quando tali conflitti possono essere gestiti con altre misure.

    Misure alternative: Si suggerisce di adottare obblighi di trasparenza e controlli ex post (ad esempio, dichiarazioni esplicite nelle transazioni) anziché vietare in modo generalizzato il cumulo delle attività.

    Interesse del consumatore: La normativa deve bilanciare la tutela del consumatore con la libertà di prestazione dei servizi, senza imporre restrizioni eccessive.

    La Cassazione sulle funzioni di agente/mediatore e di amministratore di condominio

    La vicenda  affrontata dalla Cassazione  nella sentenza 19827 sopracitata, a giugno 2024 trae origine da una controversia tra una società di intermediazione immobiliare e due acquirenti di un immobile.

    La società richiedeva il pagamento della provvigione per aver intermediato l'acquisto, mentre gli acquirenti contestavano la qualità del servizio reso, sostenendo che il mediatore non aveva rispettato gli obblighi informativi, non avendo comunicato la prossimità dell’immobile a un’area industriale in via di sviluppo. Inoltre, gli acquirenti sottolineavano la mancanza di imparzialità del mediatore, che avrebbe avuto rapporti con i venditori. 

    La domanda di provvigione venne accolta in primo grado, mentre le richieste riconvenzionali degli acquirenti furono respinte.

    In appello, la Corte riconobbe il mancato rispetto degli obblighi informativi da parte del mediatore, ma confermò che il prezzo d'acquisto dell’immobile rifletteva il valore di mercato, considerando una svalutazione del 20% per il cambio di destinazione dell’area da rurale a industriale. Tuttavia, il calcolo del danno venne contestato in Cassazione, dove fu evidenziata l’erronea comparazione di valori non omogenei, relativi a periodi temporali differenti.

    La Corte di Cassazione ha cassato quindi  la sentenza della Corte d’Appello nella parte relativa al calcolo del danno, rinviando alla stessa Corte per un nuovo esame. È stato invece respinto il ricorso incidentale degli acquirenti che contestavano l'imparzialità del mediatore,  ritenendo che  le attività fossero compatibili poiché i rapporti con una delle parti non costituivano un vincolo di rappresentanza.

    La Cassazione ha precisato  anche in precedenza  i confini di questa compatibilità:

    • Cassazione Civile, Sez. III, Sent. n. 392/1997:  Ha stabilito che l’imparzialità del mediatore non si identifica con una generica equidistanza, ma con l’assenza di vincoli di mandato o rappresentanza. L’amministratore di condominio può svolgere attività di mediazione se questa non interferisce con i suoi obblighi condominiali.
    • Cassazione Civile, Sez. III, Sent. n. 1750/1984:Ha affermato che l’amministratore condominiale può agire come mediatore nella compravendita di unità immobiliari del condominio, poiché l’attività di mediazione è estranea alle sue funzioni condominiali, purché non emerga uno specifico  conflitto di interessi.

    Mediazione e amministrazione di condominio: conclusioni

    Alla luce della giurisprudenza italiana ed europea, le due attività possono coesistere se gestite in modo da garantire:

    • Separazione funzionale: Le due attività non devono influenzarsi reciprocamente, specialmente nei casi in cui lo stesso immobile sia oggetto di amministrazione e mediazione.
    • Trasparenza verso le parti: Il mediatore/amministratore deve dichiarare i propri ruoli, evitando qualsiasi conflitto di interesse.
    • Applicazione caso per caso: Le autorità nazionali devono valutare i rischi in base alle circostanze specifiche, evitando restrizioni generalizzate che violano il diritto dell’Unione.(Direttiva Bolkenstein)
    • rispetto degli obblighi normativi vigenti in materia di formazione. Si  ricorda  in particolare che:
      •  per ottenere l’iscrizione alla Camera di commercio quali agenti di affari in mediazione immobiliare, è necessario il superamento del corso di formazione specifico 
      • Anche per gli agenti il Dm 140/2014 richiede la frequenza di  corso di formazione  di almeno 72 ore e l' aggiornamento  professionale di  almeno 15 ore annue..

  • Rubrica del lavoro

    Domande disoccupazione agricola e ANF 2024: aggiornamento patronati

    INPS ha pubblicato  con il messaggio 3936 del 25.11.2024  la comunicazione e le istruzioni sulla disponibilità dei tracciati di trasmissione da parte degli Enti di Patronato per le  domande di indennità di disoccupazione e/o Assegno al nucleo familiare per i lavoratori dipendenti agricoli in competenza 2024.

    Non ci sono modifiche sul tracciato  già in uso nel 2023 

    E' stato confermato  infatti l’utilizzo del modulo “SR25-Prest.agr.21TP”, che rappresenta l’equivalente della ricevuta rilasciata per via telematica dagli utenti abilitati.  

     Questo modulo è accessibile esclusivamente alle Strutture territoriali dell’Istituto attraverso la sezione “Modulistica OnLine” del portale intranet INPS.

    Per gli Istituti di patronato, all’interno del Servizio di trasmissione delle domande relativo ai lavoratori agricoli, è disponibile un file PDF contenente la sezione informativa del modulo “SR25-Prest.agr.21TP”. Questo documento, denominato “Informativa modello PREST.AGR.21/TP”, può essere scaricato dall’Area di Download presente nel menu principale della funzione “Presentazione domande”.

    Domande disoccupazione agricola

    Si ricorda che la domanda deve essere presentata:

    • dall’interessato o dai suoi eredi a partire dal 1° gennaio ed entro il 31 marzo dell'anno successivo a quello in cui si è verificato l’evento di disoccupazione, pena la decadenza dal diritto;
    • il primo giorno lavorativo successivo alla scadenza indicata sopra, se questa coincide con la domenica o festivi.

    La domanda può essere presentata online all’INPS, accedendo con le proprie credenziali, In alternativa:

    via Contact center al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico);

    ANF lavoratori agricoli e assegno Unico

     Nel messaggio 2023 INPS ricordava anche  infine che: 

    Con l'istituzione dell'Assegno unico e universale per i figli a carico, le prestazioni di ANF sono riconosciute solo ai nuclei familiari senza figli a carico. Pertanto, per l'indennità di disoccupazione agricola 202a, l'ANF non è concesso ai richiedenti con figli a carico, a meno che rientrino in specifiche condizioni.

    Per i lavoratori cittadini di paesi terzi in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, le prestazioni di disoccupazione agricola possono essere erogate con riserva di ripetizione nel caso di diniego del rinnovo. L'accesso alla prestazione richiede l'iscrizione negli elenchi dei lavoratori agricoli OTD nell'anno di competenza.