• Rubrica del lavoro

    Stress da lavoro e responsabilità dell’azienda: le pronunce recenti

    La Corte Suprema di Cassazione sezione lavoro , ha emesso  recentemente sentenze  molto dure  sulla responsabilità in capo ai datori di lavoro in tema di stress da lavoro. Viene infatti stabilito che  anche in mancanza dei requisiti specifici del mobbing,   i giudici del lavoro  sono tenuti a verificare  violazioni   dell'azienda in materia di salute e sicurezza sul lavoro  e in particolare  indagando sui seguenti aspetti :

    1. se il dipendente abbia lavorato in un ambiente con situazioni stressanti e/o conflittuali; 
    2.  se a causa di questo ambiente, il dipendente abbia subito danni; e
    3. se l'azienda abbia preso le dovute precauzioni, come richiesto dall'articolo 2087 del Codice Civile, per prevenire o mitigare tali condizioni lavorative dannose.

    In assenza della prova di aver esercitato le dovute tutele, il datore di lavoro può essere chiamato a rispondere con  risarcimento al dipendente danneggiato.

    Stress da lavoro: sentenza Cassazione 3791 2024

    Nel caso specifico  di una delle ordinanze ad esempio, la n. 3791 del 12 febbraio 2024, la Corte si è espressa su una lavoratrice che aveva citato in giudizio il Ministero dell’Istruzione , affermando di aver subito per lungo tempo comportamenti mobbizzanti da parte di un collega.

     Le corti di merito avevano rigettato la sua richiesta poiché non era stata provata la presenza di mobbing.

    Invece, la Suprema Corte ha ritenuto che nelle sentenze fosse stato erroneamente ignorato l'obbligo, da parte del datore di lavoro, di verificare e prevenire il verificarsi di situazioni di  stress nocivo nell'ambiente di lavoro, in linea con  quanto previsto dall'articolo 2087 del Codice Civile, al di là dei requisiti previsti per la fattispecie del mobbing .

    Straining: recenti sentenze di Cassazione

    Altre importanti pronunce in merito sono le seguenti :

    • Cassazione civile, sez. lavoro, ord. 4664 del 21 febbraio 2024: Il datore di lavoro deve evitare iniziative che possano ledere i diritti dei dipendenti, anche in assenza di intenti persecutori propri del mobbing.
    • Cassazione civile, sez. lavoro, ord. 29101 del 19 ottobre 2023: Lo straining è riconosciuto come una forma attenuata di mobbing, priva del requisito della continuità dei comportamenti ma comunque lesiva e risarcibile ai sensi dell'articolo 2087 del Codice civile.
    • Cassazione civile, sez. lavoro, ord. 28923 del 18 ottobre 2023: Differenzia tra mobbing, che richiede una pluralità di comportamenti vessatori, e straining, caratterizzato da comportamenti stressogeni isolati ma con effetti duraturi.
    • Cassazione civile, sez. lavoro, ord. 3692 del 7 febbraio 2023: Anche in assenza di mobbing, è illegittimo mantenere un ambiente stressogeno che danneggia la salute dei lavoratori.
    • Cassazione civile, sez. lavoro, ord. 10115 del 29 marzo 2022: Specifica che l'onere della prova spetta prima al lavoratore, che deve dimostrare il danno subito e la nocività dell'ambiente di lavoro, mentre il datore deve provare di aver adottato tutte le cautele necessarie.

    Tutte le  sentenze evidenziano quindi che la responsabilità dell'azienda secondo l'articolo 2087  c.c. non richiede necessariamente azioni intenzionalmente dannose  ma si verifica anche se l'azienda non ha impedito condizioni di lavoro stressanti che possono nuocere alla salute dei dipendenti.

    Nel DVR le misure contro lo stress da lavoro

    Risulta molto importante porre attenzione alla valutazione del rischio  di stress lavoro-correlato nel contesto della valutazione dei rischi aziendali,  come previsto dal testo unico sulla sicurezza che inserisce anche    questo obbligo nella redazione nel documento di valutazione rischi.

    Può risultare utile anche per la difesa nei contenziosi non solo aggiornare periodicamente  questi aspetti nel DVR ma anche  mettere in atto meccanismi preventivi e rilevazioni periodiche  per  affrontare prontamente eventuali situazioni problematiche, garantendo così un ambiente lavorativo ottimale per la salute psicofisica dei lavoratori.

  • Rubrica del lavoro

    Carta Dedicata a te 2024: 500 euro in pagamento a settembre

    Come anticipato poche settimane fa, si è svolta ieri la conferenza stampa del Ministro per l'agricoltura Lollobrigida con l'intervento del ministro del lavoro Calderone e della premier Meloni per annunciare la firma del decreto interministeriale per il rafforzamento e l'estensione della social card "Dedicata a te", introdotta in via sperimentale l'anno scorso e gestita da vari ministeri con il supporto di Poste Italiane, INPS, ANCI e i Comuni. 

    La dotazione finanziaria per il 2024 aumenta a 676 milioni di euro rispetto ai 520 milioni del 2023, portando il budget totale del biennio a quasi 1,2 miliardi.

    Le conseguenze di questo aumento sono due: 

    1. il numero di famiglie beneficiarie aumenterà da 1,2 milioni a 1,33 milioni, e
    2.  il valore medio della carta salirà da 459 euro a 500 euro (+8,9%). 

    I requisiti per accedere alla social card restano invariati: 

    • nuclei familiari di almeno tre persone residenti in Italia 
    • con un ISEE inferiore a 15.000 euro.
    • La carta non è cumulabile con altri contributi di inclusione sociale o sostegno alla povertà.

    Nel 2023, il 96% delle spese effettuate con la carta è stato destinato all'acquisto di prodotti alimentari, e il restante 4% a carburanti e trasporto pubblico. La nuova carta sarà disponibile dal 1° settembre per tre mesi, con una possibile proroga in base all'uso e alle risorse rimanenti.

    ATTENZIONE Per avere la nuova social card,   non occorre fare domanda , sono i Comuni a individuare e contattare le famiglie con i requisiti.

    In attesa del nuovo decreto, rivediamo di seguito i requisiti   e le modalità  inizialmente previste per avere la social card e tutti i dettagli forniti dall'INPS (messaggio 1958 del 26 maggio 2023 , messaggio 2188  del 13 giugno 2023  e messaggio 2373 2023 ) nonché l'informativa completa messa a disposizione  con i moduli da compilare per ritiro  o smarrimento della carta ecc. (v. ultimo paragrafo).

    LEGGI QUI LE ULTIME NOVITA  CARTA DEDICATA A TE 2024 

    Carta Spesa alimentare 2023 : requisiti per averla 

    Beneficiari del contributo sono i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data  del 12 maggio 2023 (pubblicazione del decreto):

    •  iscrizione di tutti i componenti nell’Anagrafe comunale della Popolazione Residente 
    •  ISEE Ordinario non superiore  ai 15.000 euro annui.
    • NON essere Beneficiari alla stessa data del decreto di:

    a) Reddito di Cittadinanza; b) Reddito di inclusione;    qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà. NASPI – DIS-COLL; Indennità di mobilità; e) Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; f) Cassa integrazione guadagni-CIG;   disoccupazione  agricola o altre forme di integrazione  salariale, o di sostegno erogate dallo Stato.

    Altro requisito di cui si terrà conto è  la numerosità del nucleo familiare e la presenza di minori, per cui avranno la precedenza :

    • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009,
    • nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005,
    • nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, 

    sempre con priorità  data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

    Carta spesa alimentare: a quanto ammonta  e cosa si può acquistare 

     È concesso un solo contributo per nucleo familiare, di importo complessivo  pari ad € 500 

     Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità, con esclusione di qualsiasi tipologia di bevanda alcolica.

     Per il 2024, sono state introdotte nuove categorie di prodotti alimentari acquistabili, come prodotti Dop e Igp, ortaggi e prodotti da forno surgelati, tonno e carne in scatola

    QUI L'ELENCO 2024

    Il contributo può essere speso presso tutti gli esercizi commerciali  convenzionati , dove si  possono  anche avere sconti del 15% che possono far salire il valore effettivo della carta.

    Carta acquisti alimentari: elenchi INPS-COMUNI

     Ad ogni  comune  il Ministero ha assegnato  un certo numero di carte,  calcolato in base alla popolazione residente e alla differenza tra il reddito medio  del comune e il reddito medio nazionale. Non è prevista quindi   la presentazione della domanda. 

    Qui il primo elenco completo dei Comuni  con il numero di carte a disposizione.

    I Comuni   hanno perfezionato  entro il 5 luglio 2023   gli elenchi tenendo conto della situazione anagrafica, reddituale e del numero di carte disponibili 

    Nel caso siano disponibili potranno essere destinate le carte spesa anche a nuclei familiari  unipersonali, in effettivo stato di bisogno, sulla base di informazioni dei loro servizi sociali.

    Carta spesa alimentare nuova distribuzione settembre 2023 

    Partita a settembre  una nuova Fase di  distribuzione ai beneficiari  della Carta spesa "Dedicata a te " l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità  

    Inps ha comunicato  con il messaggio 3005 2023  è stato predisposto un nuovo elenco  per la consegna della carta a ulteriori famiglie  in 638 Comuni,  sulla base dei fondi rimasti inutilizzati per mancato ritiro 

    Carta acquisti  alimentari:  come e dove si ritira

     Il contributo viene erogato attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e  ricaricabili,  Postepay, che vengono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati.

    Per effettuare il ritiro, è necessario presentare la comunicazione ricevuta dal Comune,  che contiene l’abbinamento del codice fiscale del beneficiario al codice della carta assegnata. 

    Il ritiro può essere effettuato dal beneficiario o da un suo delegato. 

    Carta spesa alimentare: sconti  negli esercizi convenzionati 

    Presentando domanda, anche per via telematica, con il modello reso disponibile dal Ministero dell’agricoltura, su  sito istituzionale,  gli esercizi commerciali hanno aderito a piani di contenimento dei costi dei  beni alimentari di prima necessità,   con sconti del 15%  a favore dei possessori delle carte.

    Si prevede la  comunicazione periodica dei dati di variazione dei prezzi  praticati per la generalità degli utenti relativi ai beni di prima necessità  inseriti nell'allegato 1 .

    Carta spesa Dedicata a te: istruzioni e modelli in Posta

     Poste italiane  ricordano nelle istruzioni che 

    •  la Carta spesa prepagata deve essere usata solo dal titolare/utilizzatore e non può essere ceduta o data in uso a terze persone. 
    • Ad ogni Carta viene associato un codice PIN segreto e personale  con il quale
    •  si possono fare acquisti  solo nei negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard;(per importi fino a 50 euro il PIN 
    • non si sono commissioni sui pagamenti;
    •  NON si può prelevare con la Carta spesa Dedicata a te 2023; 
    • negli ATM Postamat si può controllare  il saldo e la lista movimenti.

    QUI IL MODELLO per  la delega 

    QUI IL MODELLO per  consegna o sostituzione

  • Rubrica del lavoro

    Ferie collettive: differimento da richiedere entro il 31 maggio

    Come ogni anno , è in scadenza a breve  il termine  per la richiesta di differimenti dei versamenti contributivi in caso di  chiusura aziendale per ferie che renda impossibile  effettuare le comunicazioni e i versamenti entro i termini ordinari 

    La richiesta va inviata all'INPS come sempre entro il 31 maggio 2024.

    Chiariamo di seguito  gli aspetti principali.

    Ferie collettive cosa si intende

    Per ferie collettive si intende il periodo di chiusura dell'azienda che la proprietà decide di effettuare per motivi di opportunità organizzative commerciali, ecc,   in cui vengono garantite le ferie a tutti i dipendenti  delle varie unità , reparti e sedi
    Il concetto di ferie collettive è applicabile anche se nel periodo sia comunque necessaria la presenza di personale preposto alla manutenzione degli impianti o personale addetto a lavorazioni che si effettuino a ciclo continuo, purché la generalità del personale rimanente usufruisca invece del periodo di riposo per ferie.

    Richiesta differimento  adempimenti per ferie  collettive

    In caso di chiusura si può richiedere il differimento dei termini che comprende:

    • la comunicazione del flusso Uniemens e il 
    • versamento dei contributi previdenziali e assistenziali 

    Il differimento per ferie collettive è possibile solo una volta nel corso dell'anno e  non può mai superare  il mese di durata. 

    ATTENZIONE Questo si applica anche nel caso il periodo di ferie collettive si svolga a cavallo di due mesi.

    Richiesta differimento contributi per ferie collettive: come fare

    Le domande possono riguardare anche periodi diversi da quello estivo e  vengono esaminate dalla sede Inps competente per territorio.

    In genere, il termine di cui viene chiesto il differimento è quello del 20 agosto (relativo al mese di luglio).  In questo caso il versamento dei contributi di luglio andrà poi eseguito entro il 16 settembre e la presentazione del flusso UNIEMENS dovrà avvenire entro il 30 settembre.

    il versamento dei contributi poi dovrà essere effettuato in unica soluzione  con la maggiorazione degli interessi di dilazione. Nel messaggio di autorizzazione INPS comunica anche la percentuale per il calcolo degli interessi di differimento. Attualmente, a seguito dei numerosi aumenti del tasso ufficiale di sconto decisi dalla Banca Europea il tasso INPS è fissato al 9,75%.

    Per la domanda va utilizzato unicamente  il canale telematico (v. messaggio INPS 8609/2012) .

     Il termine  del 31 maggio in realtà non è perentorio: Le richieste possono essere presentate anche dopo, presentando  una giustificazione del ritardo 

    L'applicazione per l'invio è disponibile  sul sito INPS www.inps.it, seguendo il percorso : Servizi online – Aziende consulenti e professionisti – cassetto previdenziale – istanze on line – invio nuova istanza – codice 445 Richiesta differimento termine adempimenti contributivi per ferie collettive

  • Rubrica del lavoro

    Indennità INPS malattia, maternità 2024

    A seguito dell'aggiornamento ISTAT del  limite minimo di retribuzione giornaliera e degli altri valori per il calcolo delle contribuzioni dovute per la generalità dei lavoratori dipendenti comunicati  con la circolare INPS 21 2024, l'istituto indica con la circolare 61 del 6 maggio 2024,  gli importi  minimi e le retribuzioni da prendere a riferimento per il calcolo delle prestazioni economiche di 

    • malattia, di 
    • maternità/paternità e di
    • tubercolosi.

    Di seguito l'elenco dei contenuti della circolare :

    A) Retribuzioni di riferimento nell’anno 2024

    1) Lavoratori soci di società e di enti cooperativi, anche di fatto, di cui al D.P.R. 30 aprile 1970, n. 602, articolo 4 (malattia, maternità/paternità e tubercolosi)

    2) Lavoratori agricoli a tempo determinato (malattia, maternità/paternità e tubercolosi)

    3) Compartecipanti familiari e piccoli coloni (malattia, maternità/paternità e tubercolosi)

    4) Lavoratori italiani operanti all’estero in Paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale (malattia, maternità/paternità e tubercolosi)

    5) Lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari (maternità/paternità)

    6) Lavoratori autonomi: artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali, pescatori autonomi della piccola pesca marittima e delle acque interne (maternità/paternità)

    B) Importi da prendere a riferimento, nell’anno 2024, per altre prestazioni

    1) Lavoratori iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi di cui alla legge n. 335/1995 (maternità/paternità, congedo parentale, assegni per il nucleo familiare, malattia e degenza ospedaliera)

    2) Assegno di maternità di base di cui all’articolo 74 del D.lgs n. 151/2001 (c.d. assegno di maternità dei Comuni, importo prestazione e limite reddituale)

    3) Assegno di maternità per lavori atipici e discontinui di cui all’articolo 75 del D.lgs n. 151/2001(c.d. assegno di maternità dello Stato)

    4) Limiti di reddito ai fini dell’indennità del congedo parentale nei casi previsti dall’articolo 34, comma 3, del D.lgs n. 151/2001

    5) Articolo 42, comma 5, del D.lgs n. 151/2001. Indennità economica e accredito figurativo per i periodi di congedo riconosciuti in favore dei familiari di disabili in situazione di gravità. Importi massimi per l’anno 2024

    Importi indennità malattia maternità tubercolosi, congedo parentale 2024

    Di seguito riportiamo i principali valori di riferimento:

     

    categorie e indennità minimale giornaliero di legge istruzioni 
    Lavoratori soci di società e di enti cooperativi, anche di fatto (malattia, maternità/paternità e tubercolosi)  56,87 euro
     Lavoratori agricoli a tempo determinato (malattia, maternità/paternità e tubercolosi) 50,89 euro
    Compartecipanti familiari e piccoli coloni (malattia, maternità/paternità e tubercolosi) 61,98 euro vengono utilizzati,in via temporanea e salvo conguaglio, i salari relativi all’anno 2023.
     Lavoratori italiani e stranieri addetti ai servizi domestici e familiari (maternità/paternità)

     retribuzioni convenzionali orarie ( da utilizzare per il calcolo) comunicate con circolare  49 2024.

    Coltivatori diretti, coloni, mezzadri, imprenditori agricoli professionali: 50,59 euro
     Artigiani 56,87 euro
    Commercianti 56,87 euro
    Pescatori 31,60 euro
    Lavoratori iscritti alla Gestione separata  ( degenza ospedaliera)

    52,45 euro (16%), se  accreditate da 1 a 4 mensilità di contribuzione;

    78.67 euro (24%), se  accreditate da 5 a 8 mensilità 

    104,90 euro (32%), se nei 12 mesi precedenti  accreditate da 9 a 12 mensilità 

     le indennità per malattia e per degenza ospedaliera sono calcolate applicando, a seconda delle mensilità di contribuzione accreditate nei dodici mesi precedenti l’evento con le aliquote indicate nella circolare   24 2024

    Lavoratori iscritti alla Gestione separata  (malattia

    26,22 euro (8%), se nei 12 mesi precedenti l’evento risultano accreditate da 1 a 4 mensilità di contribuzione;

    39,34 euro (12%), se nei 12 mesi precedenti risultano accreditate da 5 a 8 mensilità ;

    52,45 euro (16%), se nei 12 mesi precedenti  risultano accreditate da 9 a 12 mensilità 

    Lavoratori dipendenti Congedo parentale indennità  30% 116,25 euro massimo giornaliero   diritto all’indennità  se il proprio reddito individuale è inferiore a due volte e mezzo l’importo annuo minimo di pensione.
    Per il 2024 tale  valore è pari a19.454,83 euro

     

  • Rubrica del lavoro

    Opzione Donna 2024: requisiti e condizioni

    Pubblicate dall'INPS nella circolare 59 del 3 maggio 2024 le istruzioni aggiornate per l'accesso al regime di pensionamento anticipato sperimentale  detto Opzione Donna,(articolo 16, comma 1-bis, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n.4),  prorogato ancora una volta  con la legge di bilancio 2024 per le lavoratrici che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2023.

    Vediamo in sintesi le indicazioni INPS sui requisiti e le  condizioni di accesso ( già in vigore nel 2023)  e le modalità di domanda.

    Opzione donna 2024: requisiti anagrafici e contributivi

    Possono accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna le lavoratrici che,  entro il 31 dicembre 2023, abbiano:

    1. un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni
    2. un’età anagrafica di almeno 61 anni  e che, alla data della domanda, si trovino in una  delle condizioni di svantaggio specificate al paragrafo successivo 

    Per raggiungere il  requisito contributivo sono utili anche i periodi assicurativi maturati all’estero:

    •  in Paesi ai quali si applica la regolamentazione dell’Unione europea in materia di sicurezza sociale (Stati dell’UE, Svizzera e Paesi SEE) e
    •  in Paesi legati all’Italia da convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, rispettando il minimale di contribuzione per l’accesso alla totalizzazione internazionale  (52 settimane) o dalle singole convenzioni bilaterali e 
    •  nel Regno Unito (senza limitazioni temporali)

    ATTENZIONE Il requisito anagrafico di 61 anni è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due  anni. Inoltre  per le lavoratrici licenziate da aziende in crisi (vedi paragrafo succ)  la riduzione  di due anni  si  applica anche in assenza di figli.

    Al requisito anagrafico non si applicano gli  adeguamenti alla speranza di vita di cui all’articolo 12 del decreto-legge 31 maggio 2010, 78.

    Opzione donna: le categorie che hanno diritto di accesso

    Le lavoratrici, in possesso dei requisiti  sopra citati, possono accedere alla pensione " opzione donna SOLO se  si trovanno in una delle seguenti condizioni:

    1.  assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o  un parente o un affine di secondo grado convivente,  se i parenti di primo grado sono mancanti o  hanno  oltre  settanta anni  o sono affetti da patologie invalidanti 
    2.  hanno una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per l’invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
    3. sono lavoratrici dipendenti o licenziate  da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto ministeriale,  attivo a partire dal 1° gennaio 2024, e anche al momento della domanda ;

    ATTENZIONE :  per le lavoratrici licenziate occorre che il licenziamento sia stato intimato nel periodo compreso tra la data di apertura e di chiusura del tavolo e che le stesse non abbiano ripreso attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato successivamente

    Le condizioni, per il personale appartenente al comparto scuola o a quello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), devono sussistere alla data di presentazione della domanda

    Opzione donna2024 – calcolo e decorrenza

    La pensione anticipata c.d. opzione donna è liquidata secondo le regole di calcolo del sistema  contributivo (decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 180).

    Per la decorrenza dei pagamenti di pensione si applicano le disposizioni in materia (c.d. finestra mobile) cioè  le lavoratrici  conseguono la pensione decorsi:

    • a) dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti per le lavoratrici dipendenti;
    • b) diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, per le lavoratrici autonome

     e comunque non  prima del 

    •  1° febbraio 2024, per le lavoratrici dipendenti e autonome la cui pensione è liquidata a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive , e 
    •  2 gennaio 2024, per le lavoratrici dipendenti la cui pensione è liquidata a carico delle forme  esclusive, 

    Mentre per le lavoratrici del comparto scuola e AFAM  il trattamento pensionistici decorrono rispettivamente dal 1° settembre 2024 e dal 1° novembre 2024.

    Si ricorda che il trattamento pensionistico   può essere conseguito anche successivamente alla prima  decorrenza utile, fermo restando la maturazione dei requisiti entro il  31 dicembre 2023

    Opzione donna 2024: come fare domanda

    Le domande di accesso alla pensione con il regime Opzione donna  possono essere presentate attraverso i seguenti canali:

    1. direttamente dal sito internet www.inps.it, accedendo tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di identità elettronica 3.0), seguendo il percorso “Pensione e Previdenza” > “Domanda di pensione” e proseguendo all’interno del servizio “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, Certificazioni, APE Sociale e Beneficio precoci”;  va quindi scelta l’opzione “NUOVA DOMANDA” nel menù di sinistra, e occorre selezionare in sequenza: “Pensione di anzianità/vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Contributivo sperimentale lavoratrici”.  Devono essere selezionati anche  il Fondo e la Gestione di liquidazione.
    2. utilizzando i servizi offerti dagli Istituti di Patronato riconosciuti 
    3. chiamando il Contact Center Integrato al numero verde 803164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06164164 (da rete mobile a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

  • Rubrica del lavoro

    Esonero contributivo IVS 2024: precisazioni per POS-AGRI

    Con  la circolare INPS  n 11 /2024  precisa le istruzioni operative per i datori di lavoro per l'applicazione e la fruizione in Uniemens  dell'esonero  parziale  sulla conrtibuzione IVS per i rapporti di lavoro dipendente  con retribuzioni imponibili inferiori  alle soglie di 

    1. 2.692 euro mensili : taglio del 6% e
    2. 1923 euro mensili : taglio del 7%.

    L'istituto riconferma in sostanza le  istruzioni già fornite per l'applicazione 2023  (v. paragrafo successivo per i dettagli) ovvero 

    • il taglio non si applica sulla tredicesima mensilità,(quindi gli importi retributivi vanno considerati al netto del rateo di tredicesima.
    • l'esonero contributivo non ha effetti sul calcolo dell'assegno pensionistico
    • si applica solamente alle contribuzioni a carico del lavoratore  in riferimento a i rapporti attivi nel 2024 . Quindi non puo riguardare competenze come ferie e permessi  maturati in precedenza per rapporti di lavoro cessati;
    • Il taglio del cuneo non essendo un beneficio  per il datore di lavoro, non  richiede il requisito del  Durc 
    •  è cumulabile  con altri esoneri contributivi  vigenti

    Da segnalare la precisazione sul fatto che l'esonero è alternativo a quello previsto dalla stessa legge di bilancio 2024 per  le lavoratrici con figli (articolo 1, commi 180-182), L.13/2023.

    Il conguaglio  può avvenire sia con i flussi di gennaio  che di  febbraio  2024  con gli stessi codici Uniemens :

    1. L094  per il taglio del 6%
    2. L098. per il taglio del 7%.

    Esonero contributi IVS 2024 in agricoltura: chiarimenti

    A seguito di alcune richieste pervenute  sulla esposizione  dell'esonero nel flusso Uniemens-PosAgri  INPS sottolinea nel messaggio 1597 del 23 aprile 2024 che  lo sgravio :

    non produce effetti sulla tredicesima mensilità, sulla quattordicesima mensilità e sui relativi ratei corrisposti che, pertanto, non devono essere considerati ai fini della determinazione dell'importo che dà diritto all'applicazione 

    Per i datori di lavoro agricoli che applichino contratti collettivi di lavoro che prevedano  la quattordicesima mensilità), nel mese di erogazione di tali mensilità aggiuntive, o nei mesi di erogazione dei singoli ratei aggiuntivi, l'esonero viene calcolato esclusivamente sulla retribuzione imponibile relativa alla singola mensilità non comprensiva delle mensilità aggiuntive.

    L'esposizione dei dati nel flusso Uniemens-PosAgri deve essere, conseguentemente, effettuata con le seguenti modalità.

    Nel campo <Retribuzione> deve essere indicata la retribuzione complessiva erogata al lavoratore, mentre nel rigo relativo al <Tipo Retribuzione Particolare>, valorizzando il campo con i codici 8 o 9, deve essere inserito esclusivamente l'importo erogato a titolo di mensilità aggiuntiva (sia esso relativo alla tredicesima mensilità, alla quattordicesima mensilità o alla somma di entrambe le mensilità aggiuntive) in modo che il sistema di tariffazione possa individuare correttamente l'importo sul quale applicare l'esonero contributivo in trattazione.

    Per eventuali correzioni dei flussi di denuncia Uniemens-PosAgri relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024,  un nuovo invio di flussi corretti va effettuato entro  il 31 maggio 2024.

    Misura e applicazione esonero contributivo 2023

    INPS aveva fornito  nella circolare 7 2023 le istruzioni per l'applicazione dell'esonero contributivo a favore dei lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati  introdotto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio 2022).

    Con messaggio 2974 del 10 agosto 2023 Inps ha chiarito anche alcuni aspetti relativi al cumulo dell'esonero con altre agevolazioni, in particolare il contributo per le assunzioni di NEET  (vedi  paragrafo successivo ).

    Si ricorda che lo sgravio è  riconosciuto (con le stesse modalità previste per quello già previsto dalla legge di bilancio 2022 ) per tutti i mesi del 2023 

    1. nella misura di 2 punti percentuali,  se la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per il mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
    2.  nella misura di 3 punti percentuali,  se  la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

    E' applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, incluso l'apprendistato mentre restano esclusi i rapporti di lavoro domestico.

    La misura non è sottoposta al regime De minimis sugli Aiuti di Stato. 

    La circolare precisa che lo sgravio va  riferito alla retribuzione imponibile nel suo complesso. Ne deriva che nelle ipotesi in cui sia stato superato il massimale annuo della base contributiva e pensionabile ai fini della valutazione del tetto mensile deve essere considerata sia la quota di retribuzione imponibile ai fini IVS sia la quota di retribuzione non imponibile ai fini IVS per il superamento del massimale.

    I massimali mensili di riferimento, pari a 2.692 euro (per la riduzione del 2%) e a 1.923 euro (per la riduzione del 3%), vanno maggiorati, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima 

    Questo comporta che la verifica del rispetto della soglia reddituale deve essere effettuata nel singolo mese di paga, quindi    la riduzione della quota dei contributi previdenziali IVS potrà avere entità diverse nei diversi mesi ,  in ragione della retribuzione effettivamente percepita.

    L'istituto precisa anche le modalità di calcolo nei casi di applicazione di altri sgravi contributivi.

    DURATA

    La norma prevede che la riduzione contributiva  si applichi sui periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, quindi 

    • – nelle ipotesi in cui il lavoratore abbia cessato il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022 e, nel corso dell’anno 2023, siano state erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), su tali ultime competenze l’esonero in trattazione non può trovare applicazione;
    • nelle ipotesi in cui il lavoratore dovesse cessare il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023 e, nel corso dell’anno 2024, dovessero essergli erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), l’esonero, nell’anno 2024, su tali ultime competenze, non potrà trovare applicazione.
    • in caso di  continuità del rapporto di lavoro, si chiarisce che l’esonero non potrà trovare applicazione in riferimento agli emolumenti erogati nel corso dell’anno 2024, pur se riferiti all’annualità pregressa (quali, ad esempio, i compensi erogati per attività straordinarie).

    Cumulo riduzioni contributive per NEET, apprendisti, lavoratrici madri 2023

    Con il  messaggio 2974 del 10 agosto 2023  INPS ha precisato che il taglio del cuneo contributivo non ha effetti di riduzione  del beneficio per l'assunzione di giovani  (under 30) introdotta dal decreto lavoro 48 2023 

    Il dubbio era stato sollevato dagli esperti del Sole 24 Ore 

    L'istituto specifica anche che l'esonero del 6/7% risulta cumulabile anche:

    • con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice madre che sia rientrata in servizio entro il 31 dicembre 2022, previsto dalla legge di Bilancio 2022 ma  applicando in via prioritaria la riduzione del 50% della quota complessiva a carico della lavoratrice madre (codice causale “ELAM”). Non si potrà fruire  quindi di un ammontare di esonero che ecceda la quota di contributi IVS di spettanza della lavoratrice.
    • Stesso criterio per i  rapporti di apprendistato e nelle ipotesi di  prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato di cui all’articolo 47, comma 7, del D.lgs 15 giugno 2015, n. 81.

  • Rubrica del lavoro

    CIGS imprese strategiche: nuove indicazioni per Alitalia

    In tema di ammortizzatori sociali nella conversione in legge del DL 104/2023   detto Decreto "Asset" del 10 ottobre 2023 sono state previste alcune novità  

    con un ampliamento dei criteri per la Cassa integrazione straordinaria  per le imprese rientranti nei piani di sviluppo strategico.  A questo fine sono stanziati 0,3 milioni di euro per l’anno 2023, 1,7 milioni di euro per l’anno 2024 e 1,4 milioni di euro per l’anno 2025.

    Leggi per le altre misure Decreto omnibus bis convertito in legge

    Con il  nuovo art. 12-quater, in particolare  si prevede che :

    • ai trattamenti di integrazione salariale straordinari riconosciuti entro il 31 dicembre 2023 
    • nei casi di attuazione dei processi di transizione, riqualificazione e riconversione produttive 
    • di imprese industriali operanti in aree rientranti nei piani di sviluppo strategico (art. 4 comma 5 del DL 91/2017)
    • realizzati da datori di lavoro che abbiano acquisito il controllo delle imprese a seguito di partecipazione ad avviso pubblico,

    non si applicano le limitazioni riguardanti :

    • l’anzianità di effettivo lavoro 
    • la durata delle ore di sospensione autorizzabili

    dettati rispettivamente dall' art 1 comma 2 e dall’art. 22 comma 4 del DLgs. 148/2015).

    Ciò significa che  fino al 31 dicembre 2023 la CIGS può essere richiesta :

    1. anche per lavoratori che, al momento della domanda  non abbiano  un’anzianità di effettivo lavoro nell'unità produttiva interessata,  di almeno 30 giorni e
    2.  anche oltre il limite dell’80% delle ore lavorabili nell’unità produttiva nell’arco di tempo di cui al programma autorizzato.

    Come di consueto INPS è incaricato del  monitoraggio del limite di spesa, e non prenderà in considerazione ulteriori domande per l’accesso al beneficio qualora emerga –il raggiungimento del limite di spesa.

    Le modalità applicative  per la nuova cigs sono state dettagliate con il decreto ministeriale 5 gennaio 2024 registrato alla corte dei conti il 28 gennaio 

    Con la circolare n. 32 del 7 febbraio 2024  INPS ha fornito le istruzioni operative e contabili relative alla proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) in adempimento a quanto previsto dall’articolo 12, comma 2, terzo periodo, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, rubricato “Misure a favore dei lavoratori dipendenti di Alitalia – Società aerea italiana Spa e Alitalia Cityliner Spa”, completate con il messaggio 1536 del 18-04-2024.

    Sgravio contributivo 

    In tema di lavoro il Decreto 104 2023  prevedeva anche all'art 12 anche  una agevolazione contributiva diretta ad agevolare  i processi di ricollocazione e reimpiego dei lavoratori di Alitalia – Società aerea italiana S.p.a. e di Alitalia Cityliner S.p.a.,.

    Si tratta di un incentivo per le  assunzioni  di tali lavoratori effettuate  a tempo indeterminato  nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 con esonero totale dal  versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi INAIL, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile, per un periodo massimo di 36 mesi.

    L’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche resta invariata .

    L’agevolazione  è soggetta ai  limiti Ue sugli  aiuti “de minimis” (compresi quelli del settore agricolo, pesca e acquacoltura).

    Su questa misura sono state fornite le prime indicazioni con la circolare 47 2024. Leggi per  i dettagli Sgravio assunzioni ex dipendenti alitalia 2024.