• Agricoltura

    Parco Agrisole 2024: domande dal 16 settembre

    Il Bando Agrisole del 19 agosto 2024 contiene le modalità di presentazione delle domande di accesso alla misura di investimento 2.2 del PNRR, denominata “Parco Agrisolare”, inserita nella Missione 2 “Rivoluzioneverde e transizione ecologica”, Componente 1 “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, che prevede, con una dotazione pari a 2.350 milioni di euro per :“il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori”. 

    In dettaglio, le risorse finanziarie per le imprese agricole del Mezzogiorno, sono finalizzate all’installazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale.

    Parco Agrisole 2024: i beneficiari

    L'allegato B al Bando del 19 agosto 2024 specifica che, come previsto dall’art. 4, comma 1, del Decreto del Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 19 aprile 2023, n. 211444, e dal DM del 17 aprile 2024, n. 176845 che forniscono le direttive necessarie all’attuazione della misura “Parco Agrisolare”, agli interventi realizzati è riconosciuto un finanziamento in conto capitale con un’intensità di aiuto massima, rispetto alle spese ammissibili, come prevista dalla Tabella 1A, allegata.

    Come meglio specificato nel Manuale utente Parco Agrisolare, disponibile sul sito del GSE, il Soggetto beneficiario dovrà, all’atto della presentazione della Proposta:

    • indicare nella Piattaforma informatica, dapprima, la Tabella cui appartiene;
    • successivamente il proprio Codice ATECO prevalente, come da elenco codici ATECO.

    Per i casi in cui il codice ATECO prevalente dell’azienda non corrisponda a quelli indicati nell’Elenco ATECO di cui di seguito, l’azienda potrà fornire opportune evidenze documentali a comprova della propria classificazione nella Tabella selezionata allegandole nell’apposito slot “Altra documentazione ritenuta utile ai fini della valutazione” della sezione “Allegati” della Piattaforma Informatica.

    Parco Agrisole 2024: domande dal 16 settembre al 14 ottobre

    Le proposte, redatte in conformità alle istruzioni del Regolamento Operativo, dovranno essere presentate, pena l’irricevibilità, esclusivamente tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE all’indirizzo www.gse.it a decorrere dalle ore 12:00:00 del giorno 16 settembre 2024 e fino alle ore 12:00:00 del giorno 14 ottobre 2024.

    La Piattaforma informatica consente il caricamento delle Proposte esclusivamente durante il periodo di apertura.

    Alla Proposta dovrà essere allegata, a pena di esclusione, copia del documento di identità in corso di validità del sottoscrittore della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà e la documentazione prevista al paragrafo 6.2 del Regolamento Operativo.

    La presentazione della domanda da parte del Soggetto Beneficiario non può essere successiva all’avvio dei lavori di realizzazione degli interventi relativi alla Proposta. 

    Il Soggetto Beneficiario potrà attraverso le specifiche funzionalità rese disponibili sulla Piattaforma informatica predisposta dal GSE procedere, qualora lo ritenga necessario, con l’annullamento di una Proposta inviata. 

    Ciascun Soggetto Beneficiario potrà presentare una o, in caso di progetti distinti, più Proposte esclusivamente a valere sulla Tabella 1A di cui all’Allegato A al Decreto. 

    La spesa massima ammissibile complessiva per Soggetto Beneficiario a valere sui Decreti non può in ogni caso superare l’importo di 2.330.000 euro (euro duemilionitrecentotrentamila/00)

    Allegati:
  • Agricoltura

    Agricoltura: in arrivo la riforma europea

    La presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha promesso che entro i primi 100 giorni del suo nuovo  mandato presenterà le linee guida per una riforma del sistema agricolo europeo. Questa promessa si inserisce nel contesto di una crescente pressione da parte degli agricoltori europei, che negli ultimi anni hanno affrontato difficoltà economiche, normative sempre più stringenti in materia di sostenibilità ambientale e un sistema di sostegno finanziario ritenuto inefficace. 

    L’annuncio di von der Leyen è stato dato a seguito della presentazione del  rapporto redatto da un gruppo di esperti del settore, guidato dal professore tedesco Peter Strohschneider, che propone una serie di misure per affrontare le sfide principali del settore agricolo.

    Riforma europea dell’agricoltura: Le sfide attuali

    L’agricoltura europea si trova oggi ad affrontare diverse problematiche, che vanno dall’aumento dei costi di produzione all’esigenza di rispettare gli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dall'Unione Europea.

     La Politica Agricola Comune (PAC), che rappresenta uno degli strumenti principali di sostegno agli agricoltori, è stata criticata per essere troppo complessa e per distribuire in modo diseguale i fondi disponibili. Il sistema di pagamenti diretti basato sulla superficie coltivata ha infatti sollevato numerose polemiche, poiché avvantaggia principalmente le grandi aziende agricole, lasciando in difficoltà le piccole e medie imprese.

    Il gruppo di esperti del Dialogo Strategico, incaricato di analizzare le questioni più urgenti del settore e di proporre soluzioni concrete, ha lavorato per oltre sette mesi alla stesura di un rapporto di oltre 100 pagine, che delinea una visione per il futuro dell’agricoltura europea.

     Tra i temi centrali affrontati dal rapporto, vi è l’esigenza di una maggiore equità nella distribuzione dei fondi, la promozione di pratiche agricole sostenibili e la semplificazione della burocrazia.

    Riforma agricola UE: le proposte del rapporto Strohschneider

    Il rapporto, presentato alla presidente von der Leyen, contiene 14 misure chiave per riformare il sistema agricolo europeo, alcune delle quali particolarmente rilevanti per garantire un futuro più sostenibile e giusto per gli agricoltori. 

    Tra queste spiccano tre aree di intervento principali:

    1. Equità nei redditi agricoli: Una delle proposte più importanti del rapporto riguarda la necessità di garantire agli agricoltori un reddito equo e sufficiente. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso una riforma del sistema di sovvenzioni agricole, che dovrebbe passare da pagamenti basati sulla superficie coltivata a un sistema di "sostegno al reddito" più efficiente e mirato. Questo cambiamento mira a sostenere in modo più equo gli agricoltori di piccole e medie dimensioni, spesso esclusi dai maggiori benefici del sistema attuale.
    2. Fondo per la transizione climatica: Il rapporto suggerisce la creazione di un fondo specifico per finanziare la transizione climatica nel settore agricolo. Questo fondo dovrebbe fornire prestiti e sovvenzioni agli agricoltori che adottano pratiche agricole sostenibili, con l'obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della produzione agricola e di promuovere un uso più efficiente delle risorse naturali. La transizione verso un’agricoltura più sostenibile è considerata una delle sfide più urgenti per il futuro del settore.
    3. Riduzione della burocrazia: Un’altra proposta importante riguarda la semplificazione degli oneri amministrativi che gravano sugli agricoltori. Il sistema attuale è spesso considerato troppo complesso e burocratico, con numerosi requisiti normativi che rallentano l’attività produttiva e aumentano i costi operativi. Il rapporto propone di snellire le procedure amministrative e di offrire pacchetti di misure volontarie per incentivare l’adozione di pratiche sostenibili, senza però imporre obblighi stringenti che potrebbero ostacolare la redditività delle imprese agricole.

    Tra le raccomandazioni operative  spiccano :

    • il suggerimento di  istituire una nuova piattaforma unificata che riunisca i protagonisti del settore agroalimentare, della società civile e del mondo scientifico 
    • il rafforzamento degli strumenti di gestione del rischio e di gestione delle crisi, 
    • formazione sulla gestione dei terreni agricoli e delle  risorse idriche  e per favorire  l'innovazione  in materia di selezione vegetale.
    •  l'importanza del ricambio generazionale e della parità di genere 
    • la protezione dei diritti dei lavoratori

    Riforma europea dell’agricoltura: la sostenibilità come principio chiave

    Uno degli aspetti più innovativi del rapporto riguarda l’enfasi posta sulla sostenibilità, che viene considerata non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico. Secondo gli esperti del Dialogo Strategico, la sostenibilità deve comprendere anche la redditività economica delle imprese agricole, in modo da garantire che le politiche europee non penalizzino gli agricoltori, ma li supportino nel lungo periodo. Il principio di sostenibilità deve essere integrato in tutte le politiche agricole, e la sua attuazione dovrebbe essere supervisionata da un organismo ad hoc, incaricato di portare avanti il dialogo tra le istituzioni europee e gli attori del settore.

    Il rapporto sottolinea anche l’importanza di rafforzare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare, in modo che possano avere un maggiore controllo sul prezzo dei loro prodotti e ridurre la dipendenza dalla grande distribuzione. Questo punto è particolarmente rilevante per gli agricoltori più piccoli, che spesso si trovano in una posizione di svantaggio rispetto ai grandi operatori del settore agroalimentare.

    Riforma europea dell’agricoltura: le prime reazioni

    La presentazione del rapporto è stata accolta con favore da diverse organizzazioni ambientaliste, tra cui Greenpeace, che ha apprezzato l’enfasi posta sulla sostenibilità e sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale della produzione agricola. 

    Tuttavia, non sono mancate critiche da parte di alcune organizzazioni agricole, come la Coldiretti, che ha richiesto un "deciso cambio di rotta" rispetto alle politiche attuali, sostenendo che il rapporto non offre ancora risposte concrete per affrontare le difficoltà economiche del settore.

  • Agricoltura

    Contributi INPS agricoltura 2024: in scadenza il 16 settembre

    Si avvicina la scadenza del versamento dei contributi relativi al primo trimestre 2024,  a carico dei datori di lavoro agricoli con riferimento agli operai agricoli a tempo determinato OTD e indeterminato  OTI, occasionali e per i dipendenti delle aziende agroalimentari.

     Inps ha comunicato con la circolare 26 del 31 gennaio 2024  le istruzioni aggiornate e le tabelle di dettaglio (allegato 1 alla circolare.)

    Con il  messaggio 569 2024  sono state  poi precisate  le aliquote per il lavoro occasionale in agricoltura  LOAGRI.

    Di seguito un riepilogo completo 

    Aliquote contributive  INPS agricoltura 2024

    AZIENDE AGRICOLE 

    Come previsto dal decreto legislativo n. 146/1997 che prevede l'aumento progressivo fino alla soglia di 32%   anche quest'anno l'aliquota contributiva a carico dei datori di lavoro è in aumento ed è pari a   21,06%.

    Invariata invece l'aliquota contributiva a  carico del lavoratore in quanto la stessa ha già raggiunto la misura piena.

    Per l’anno 2024, quindi, l’aliquota contributiva è fissata nella misura complessiva del 30,10%, di cui l’8,84% a carico del lavoratore.

    AZIENDE AGROALIMENTARI

    Per le aziende agricole  di trasformazione e manipolazione di prodotti agricoli e zootecnici invece   la misura complessiva del 32% cui si  è aggiunto l’aumento di 0,30 punti percentuali  -legge n. 296/2006.-  per cui l'aliquota complessiva resta fissata  nella misura del 32,30%, di cui l’8,84% a carico del lavoratore.

     COOPERATIVE E CONSORZI 

    A seguito delle modifiche della legge di Bilancio 2022 che ha integrato l’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo  2015, n. 22,  la tutela NASPI è stata estesa dal 1° gennaio 2022, anche agli operai agricoli a tempo indeterminato assunti come dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e  commercializzano prodotti agricoli e zootecnici 

    Di conseguenza dal 1° gennaio 2022 le cooperative e loro consorzi del settore agricoltura sono tenute al versamento della contribuzione di finanziamento NASpi e non sono più assoggettati all’aliquota contributiva del 2,75% per la  disoccupazione agricola.

    Si ricorda che la contribuzione aggiuntiva  per la NASPI è pari a 1,31% della retribuzione imponibile.

    MINIMALE ORARIO LAVORO PART TIME

    Per i rapporti di lavoro a tempo parziale  il  minimale di retribuzione oraria applicabile ai fini contributivi per i rapporti di lavoro a  tempo parziale è calcolato  come segue

    € 56,87 x 6 /39 = € 8,75.

    Le aliquote INAIL 2024 

    contribuzione misura
    assistenza infortuni sul lavoro  10,1250%
    addizionale infortuni sul lavoro  3,1185%

    Da sottolineare che può essere applicabile la riduzione legata all’andamento infortunistico aziendale ex art. 1 comma 128 della L. 147/2013,  pari al 15,17% (v. circ. n. 12/2023).

    Agevolazioni per zone tariffarie 2024

    Infine sono invariate anche  le agevolazioni per zone tariffarie (articolo 1, comma 45, della legge 13 dicembre 2010, n. 220 -legge di Stabilità 2011), applicate a regime da luglio 2010, come di seguito:

    Aliquote agevolazioni per zone tariffarie
    territori non svantaggiati  100%
    particolarmente svantaggiati (ex-montani) 75% 25%
    svantaggiati 68% 32%

    Tali agevolazioni non trovano applicazione rispetto al contributo previsto dall’articolo 25,  comma 4, della legge 21 dicembre 1978, n. 845.

    Utile specificare che, come chiarito dal  messaggio INPS  n. 1666/2022, queste agevolazioni sono applicabili  anche  ai datori di lavoro  non agricoli ma che  abbiano alle loro dipendenze lavoratori addetti alle attività classificate agricole ai sensi dell’art. 6 della L. 92/79.

    Contributi INPS lavoratori occasionali LOAGRI

    Il calcolo dei contributi dovuti dalle aziende agricole che assumono operai occasionali agricoli a tempo determinato (OTDO) viene effettuato mediante l’applicazione,   sulle aliquote ordinarie,  della riduzione per i territori svantaggiati  (v. sopra)

    Nel messaggio 569 del 8 febbraio 2024 l'istituto precisa che nel calcolo dei contributi dovuti dalle aziende agricole che assumono lavoratori occasionali in agricoltura (LOAgri), non si applica la misura stabilita all’articolo 1, comma 352, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, rispetto al contributo (c.d. fondi interprofessionali) vengono fornite quindi le tabelle aggiornate . 

    Esonero contributivo parziale IVS 2024

    Va ricordato che anche quest'anno i datori di lavoro devono inoltre applicare la riduzione della quota IVS a carico del lavoratore,  previsto dalla legge di bilancio 213 2023 per il periodo 2024  pari al   

    • – 7% (se la retribuzione imponibile  mensile non supera 1.923 euro) o 
    • – 6% (se la retribuzione imponibile non supera 2.692 euro)  

    ATTENZIONE :  taglio non applicabile sulla tredicesima e sui ratei mensili

    Contributi INPS agricoltura – le scadenze di versamento

    Come ogni anno, i contributi sono dovuti  con il modello F24 alle seguenti scadenze

    • – 16 settembre 2024, contribuzione del primo trimestre (mesi di gennaio, febbraio e marzo);
    • – 16 dicembre 2024, contribuzione del secondo trimestre (mesi di aprile, maggio e giugno);
    • – 16 marzo 2025, contribuzione del terzo trimestre (mesi di luglio, agosto e settembre);
    • – 16 giugno 2025, contribuzione del quarto trimestre (mesi di ottobre, novembre e dicembre).
  • Agricoltura

    Aiuti PAC 2024: domande ammissibili entro il 26 agosto

    Pubblicato in GU del 30 luglio 2024 il decreto dell'Agricoltura del 28 giugno scorso in attuazione del regolamento (UE) 2024/1468  del  Parlamento  e  del Consiglio recante semplificazione di determinate  norme  della  PAC 2023-2027 e termini di presentazione delle domande di  aiuto della Politica agricola comune per l'anno 2024.

    Il decreto reca 8 articoli con modifiche a precedenti normative interessando tra le altre:

    • la definizione di "seminativo", 
    • modifiche agli aiuti per gli impollinatori, 
    • l'elenco delle colture da rinnovo di cui all'allegato VIII del  decreto del Ministro dell'agricoltura 23 dicembre 2022, ecc.

    Inoltre viene prorogato il termine per l'invio delle domande per gli aiuti PAC 2024, come si seguito specificato.

    Aiuti PAC 2024: domande ammissibili entro il 26 agosto

    Ai sensi dell'art 7 viene previsto che per l'anno di domanda 2024, il  termine  per la presentazione della domanda unica di cui all'art. 11, comma 4, del decreto del Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare  e delle  foreste  23 dicembre 2022,  ed  il  termine  ultimo  per  la presentazione  delle  domande  di  aiuto  e  di  pagamento  per   gli interventi a superficie  e  a  capo  dello  sviluppo  rurale  di  cui all'art.  7  del  decreto  del   Ministro   dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste 9 marzo 2023, sono  posticipati al 31 luglio 2024.
    Alle domande e alle modifiche presentate oltre il termine del 31 luglio 2024 si applicano le riduzioni previste  dall'art. 5 del decreto legislativo 17 marzo 2023, n. 42, come integrato dal decreto legislativo 23 novembre 2023, n. 188.
    Le domande e le modifiche presentate oltre il 26 agosto  2024, sono irricevibili.        

  • Agricoltura

    Agricoltura: malattia e maternità piccoli coloni 2024

    Facendo seguito alla circolare  81 dell'11 luglio 2024  sui versamenti volontari in agricoltura, con la nuova circolare  83 del 22 luglio 2024   INPS comunica  gli importi giornalieri   delle retribuzioni di riferimento  per il calcolo delle prestazioni economiche:

    •  di malattia, 
    • di maternità/paternità e 
    • di tubercolosi

     per compartecipanti familiari e piccoli coloni in agricoltura.,    dettagliate  nella tabella allegata QUI,

    Le modalità di calcolo sono differenziate, ricorda INPS:

    1.  per le prestazioni economiche di malattia e di tubercolosi,  le retribuzioni   di riferimento sono utilizzabili soltanto nei confronti dei lavoratori in questione (compartecipanti familiari e piccoli coloni), limitatamente ai quali, nell’ambito del settore agricolo, continuano a trovare applicazione i salari medi convenzionali in agricoltura  determinati anno per anno per ciascuna provincia con i decreti previsti dall’articolo 28 del D.P.R. n. 488/1968. Eventuali prestazioni riferite a eventi indennizzabili sulla base di periodi di paga cadenti nell’anno 2024, liquidate temporaneamente ai lavoratori predetti sulla scorta dei salari convenzionali stabiliti per il 2020, dovranno essere, quindi, riliquidate sulla base dei nuovi importi.
    2. Per quanto riguarda invece le prestazioni economiche di maternità/paternità, a decorrere dal 2011, sono liquidate sulla base del reddito medio convenzionale giornaliero valido per la determinazione della misura delle pensioni. Viene precisato che per il 2024 , ai fini dell’erogazione delle prestazioni di maternità/paternità, tale reddito  è pari a euro 63,06

  • Agricoltura

    Dl Agricoltura: agevolazioni per i mutui e garanzie

    Pubblicata in GU n 163 del 13 luglio la Legge n 101/2024 di conversione del DL Agricoltura.

    L’articolo 1 come modificato dal Senato, è finalizzato a contenere la crisi economica causata dalla guerra in Ucraina, garantire l'approvvigionamento di materie prime agricole e sostenere le filiere produttive, in particolare il settore cerealicolo, il settore vitivinicolo, il settore florovivaistico, la pesca e l'acquacoltura, vediamo i dettagli.

    Dl agricoltura: le misure sui mutui e altre proroghe

    Si prevede una moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura che:

    • hanno subito un calo del volume d'affari di almeno il 20 per cento,
    • o hanno subito una riduzione della produzione, pari almeno al 30 per cento,
    • o, nel caso delle cooperative agricole, una riduzione almeno pari al 20 per cento delle quantità conferite o della produzione primaria, nel 2023. 

    In particolare, viene prevista:

    • la sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e dei finanziamenti in scadenza nel 2024, 
    • la proroga per 12 mesi dei termini di rimborso senza oneri per le parti,
    • e il differimento automatico della scadenza delle garanzie rilasciate dal Fondo di garanzia e dall'ISMEA.

    Inoltre, si prevede l’incremento della dotazione del Fondo per la sovranità alimentare di 1 milione di euro per il 2024 e di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, integrando fra i relativi interventi finanziabili la copertura, totale o parziale, degli interessi passivi dei finanziamenti bancari di credito agrario e peschereccio per le imprese attive al 31 dicembre 2021. 

    I criteri per l'assegnazione del beneficio devono tenere conto della stipula di una polizza assicurativa contro i danni alle produzioni.   

    Con le modifiche approvate dal Senato, sono stati aggiunti i commi da 4 bis a 4-quater, con il fine di contribuire alla ristrutturazione delle imprese agricole (del settore olivicolo – oleario, di quello agrumicolo e di quello lattiero-caseario del comparto del latte ovino e caprino), attraverso lo stanziamento di 15 milioni di euro. 

    Il comma 5 prevede la possibilità di destinare le risorse del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nel limite complessivo di 32 milioni di euro, produttori di grano duro e dell'intera filiera produttiva cerealicola, nonché ad imprese e consorzi della pesca e dell'acquacoltura per interventi di conto capitale destinati al sostegno e allo sviluppo della filiera ittica e di contrasto alla crisi economica generata dalla proliferazione del granchio blu. 

    Si prevede la concessione di contributi in favore degli imprenditori agricoli che svolgono attività di allevamento di specie e razze autoctone a rischio di estinzione o a limitata diffusione. 

    Infine si prevede la proroga dei termini per la notifica degli atti di recupero delle somme relative agli aiuti di Stato e agli aiuti de minimis.

  • Agricoltura

    Finanziamenti Apicoltura 2025-2026: il MASAF pubblica gli importi

    Il Ministero dell'Agricoltura ha pubblicato le regole, con Decreto per la Ripartizione dei finanziamenti in Apicoltura per il periodo 2025-2026.

    Visto che, con il Decreto Ministeriale n. 0278467, del 30 maggio 2023, si recano le norme a sostegno del settore dell'apicoltura,  Modifica del decreto 30 novembre 2022, n. pubblicato il 24/07/2023 sulla G.U.R.I. n. 171 -Serie Generale, e considerato che la campagna apistica 2026 decorre dal 1° luglio 2025 al 30 giugno 2026 e che l’anno finanziario FEAGA decorre dal 16 ottobre al 15 ottobre dell’anno seguente, con il decreto MASAF del 14 giugno 2024 si prevede la ripartizione del finanziamento per la campagna 2026.

    Finanziamenti Apicoltura 2025-2026: il MASAF pubblica gli importi

    In dettaglio, con il decreto 14 giugno 2024 del MASAF, ritenuto, nelle more della definizione del procedimento di cofinanziamento nazionale, di procedere alla tempestiva ripartizione, tra gli Enti partecipanti, dell’importo complessivo di € 17.221.790,00 di cui € 5.166.537,00 a carico del FEAGA ed € 12.055.253,00 a carico del Fondo di rotazione, di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, al fine di consentire agli Enti interessati di poter avviare le rispettive procedure per l’assegnazione dei fondi del Programma, si prevede la ripartizione del Programma italiano per gli aiuti al settore dell’apicoltura riportata nell’allegato I.

    Allegati: