• Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Assegno unico 2025: ISEE da rinnovare entro il 28 febbraio

    Se i percettori di assegno unico non rinnovano l'Isee entro fine mese,  da marzo  riceveranno solo  l'mporto minimo pari a 57,5 euro mensili per ciascun figlio a carico under 21.

    Lo ha ricordato INPS con la circolare 33 2025  nella quale ha fornito  le istruzioni  e le tabelle aggiornate degli importi sull'assegno unico universale per i figli a carico introdotto dal decreto legislativo n. 230/2021, rivalutate con l'ultima variazione istat (+ 0,8%)

    Viene raccomandato di fare richiesta prima possibile  della DSU ai fini dell'aggiornamento ISEE perche si segnalano ritardi  nella elaborazione  da parte dell'INPS a causa delle numerose richieste per molte  prestazioni  sociali legate a questa certificazione .

    Si ricorda che la DSU può essere inviata direttamente dal sito INPS, dall App INPS MOBILE  oppure rivolgendosi a un patronato.

    Assegno unico: obbligo di DSU aggiornata

    Nella circolare viene specificato anche che   coloro che negli anni scorsi hanno presentato una domanda di Assegno unico e che non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia,  NON sono tenuti a presentarne una nuova in quanto l’INPS continuerà a erogarlo  d’ufficio.

    In assenza di variazioni segnalate da l’Assegno unico e universale verrà erogato alle condizioni già in essere  fino a febbraio  2025  mentre da marzo farà fede il nuovo isee 2023 (v. sotto)  

    Come detto per tutti gli aventi diritto è necessario presentare una nuova DSU per l’anno 2025, per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi spettanti dell’Assegno unico  sulla base della propria situazione economica e

    In assenza di una nuova DSU presentata per il 2023 l’importo dell’Assegno unico e universale sarà versato con gli importi minimi previsti.

    Inoltre va tenuto presente che

    1. Se la  DSU aggiornata  viene presentata entro il 28 febbraio 2025,  gli importi saranno adeguati già da marzo 2025
    2. Se la  DSU aggiornata  viene presentata entro il  30 giugno da quella data saranno erogati anche gli arretrati (marzo-giugno)
    3. in mancanza di aggiornamento dopo quella data  si continuera a ricevere L'assegno con importo minimo 

    L'  ISEE può essere presentato in modalità ordinaria o precompilata e che sono disponibili modalità semplificate di accesso al Sistema ISEE, mediante la propria identità digitale, da parte di tutti i componenti maggiorenni che autorizzano il dichiarante alla precompilazione dell’ISEE.

    E' consigliabile affrettarsi p

    Assegno unico 2023:  comunicazione delle variazioni 

    In alcuni casi è necessario modificare la domanda di Assegno unico e universale inizialmente presentata e/o presentare una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) aggiornata. Si tratta in particolare dei casi di  

    la nascita di figli;

    – la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;

    – le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);

    – le modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;

    – i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;

     variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;

     variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore.

    Nuova domanda  Assegno unico per i nuovi beneficiari

    In caso di soggetti che non hanno mai beneficiato dell’Assegno unico e universale o che hanno presentato domanda  risultata  “Respinta” o “Decaduta”, “Rinunciata” o “Revocata”, devono presentare una nuova domanda di Assegno unico e universale.

    Possono essere utilizzati i seguenti canali 

    1. portale web dell’Istituto, www.inps.it., se si è in possesso di SPID di Livello 2 o superiore, di una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
    2. Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
    3. Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.

     Si ricorda che:

    •  per le domande presentate entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’Assegno è riconosciuto  dal mese di marzo dello stesso anno. 
    • se la presentazione avviene dopo il 30 giugno  la prestazione decorre dal mese successivo a quello della domanda.
  • Lavoro Dipendente

    INAIL: nuove regole per le Cooperative Portuali

    Nella Circolare INAIL n. 13 del 5 febbraio 2025  viene chiarita l' applicazione della retribuzione convenzionale giornaliera per i lavoratori delle società cooperative derivanti dalla trasformazione di compagnie e gruppi portuali (Legge 28 gennaio 1994, n. 84) nell’ambito dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

    Ecco le principali indicazioni.

    Regime assicurativo applicabile

    Dal 1° gennaio 2023, il facchinaggio nelle aree portuali svolto da cooperative è passato dal premio speciale unitario (art. 42 DPR 1124/1965) al premio assicurativo ordinario (art. 41 DPR 1124/1965).

    Questo cambiamento è stato introdotto con il decreto interministeriale del 6 settembre 2022, che ha abolito il premio speciale per le cooperative di facchinaggio.

    Determinazione della retribuzione imponibile

    Per i lavoratori delle società cooperative derivanti dalla trasformazione di compagnie e gruppi portuali, il premio assicurativo va calcolato sulla retribuzione convenzionale giornaliera,  che come noto , dopo essere stato stabilito dal decreto ministeriale del 12 gennaio 1996, è aggiornato annualmente.  

    Per il 2024, la retribuzione convenzionale giornaliera è stata fissata a 119,42 euro.

    Prima della riforma del 2023, solo le cooperative portuali erano soggette al premio speciale unitario, mentre altre società nate dalla trasformazione usufruivano del premio ordinario.

    Con l’abolizione del premio speciale, è stata richiesta uniformità di trattamento tra tutte le società derivate dalla trasformazione.

    Pertanto, anche le cooperative devono ora applicare la retribuzione convenzionale giornaliera per il calcolo del premio assicurativo, come già previsto per le altre società.

    La retribuzione convenzionale giornaliera di 119,42 euro deve essere usata anche per:

    • Indennità per inabilità temporanea
    • Calcolo della rendita per inabilità permanente.

  • CCNL e Accordi

    CCNL UNEBA Rinnovo 2023-2025

    Il 24 gennaio 2025 è stato sottoscritto l'accordo definitivo per il rinnovo del CCNL Uneba 2023-2025, che prevede diversi aggiornamenti economici e normativi.

    Ecco le principali novità e  gli aumenti retributivi previsti .

    Rinnovo CCNL UNEBA 2025 Aspetti Normativi

    Il rinnovo del CCNL Uneba 2023-2025 ha introdotto importanti novità sotto il profilo normativo, mirate a migliorare le condizioni di lavoro e la gestione delle risorse umane nel settore.

    Abolizione del TEP

    Dal 1° febbraio 2025 viene abolito il Trattamento Economico Progressivo (TEP), eliminando il vincolo della maturazione di Rol, scatti di anzianità e quattordicesima mensilità dopo tre anni dall'assunzione. Gli scatti di anzianità saranno ora calcolati direttamente dalla data di assunzione, garantendo maggiore equità per tutti i lavoratori.

    Tempi di Vestizione

    Il nuovo contratto introduce una regolamentazione specifica per il tempo necessario alla vestizione e svestizione, stabilendo un tempo riconosciuto pari a 15 minuti. Questo cambiamento assicura un maggiore rispetto dei diritti dei lavoratori e una migliore organizzazione delle attività lavorative.

    Classificazione del Personale

    La classificazione del personale è stata rivista con l'obiettivo di rendere più chiara e uniforme la distribuzione delle mansioni e delle responsabilità. In particolare:

    – L'educatore viene inquadrato al livello 3S, eliminando le previsioni basate sull'anzianità di servizio.

    – L'Operatore Socio Sanitario (OSS) avrà un inquadramento unico in 4S, eliminando la distinzione tra chi opera con persone autosufficienti o meno.

    – Il 7° livello viene abolito, con il reinquadramento del personale al 6° livello e una nuova riparametrazione degli scatti maturandi.

    Tutela della Maternità

    Il nuovo contratto rafforza le tutele per le lavoratrici in maternità, prevedendo l’integrazione al 100% della retribuzione per il periodo di maternità obbligatoria. Inoltre, per maggiore chiarezza, è stato predisposto un allegato riassuntivo sulla disciplina dei congedi.

    Stabilizzazione del Lavoro

    Per contrastare la precarietà, il contratto introduce una clausola di stabilizzazione elevata al 30%, incentivando l'assunzione a tempo indeterminato.

    Contrasto alle Molestie e alla Violenza di Genere

    Il nuovo CCNL introduce misure specifiche per prevenire molestie e violenze nei luoghi di lavoro. Sono stati sviluppati due articoli dedicati a questa tematica, con l'obiettivo di supportare le vittime e garantire un ambiente di lavoro sicuro.

    Misure di Gradualità

    Per le strutture che potrebbero incontrare difficoltà nell'applicazione immediata del nuovo CCNL, è stata prevista una clausola di gradualità, permettendo un adattamento progressivo senza compromettere la stabilità occupazionale.

    Disponibile qui il testo del ccnl in pdf

    Rinnovo CCNL UNEBA gli aumenti

    Voce Importo Data di Applicazione
    Aumento tabellare – Prima tranche 70€ Ottobre 2024
    Aumento tabellare – Seconda tranche 50€ Luglio 2025
    Aumento tabellare – Terza tranche 25€ Marzo 2026
    Contributo ASI a carico del datore 2€ Gennaio 2026
    Indennità per mancato versamento ASI 21€ (14 mensilità) Gennaio 2025

  • La busta paga

    Festività unione induista Dipavali 2025

    Come noto, i lavoratori di fede diversa da quella cattolica  hanno diritto ad  agevolazioni nell'orario di lavoro per poter fruire delle festività   prescritte dalla propria religione .

    Il principio della non discriminazione per motivi religiosi è contenuto infatti nello Statuto dei lavoratori  e anche nel DLGS 216 2003 che ha recepito la direttiva europea  2000/78 sulla non discriminazione nei luoghi di lavoro 

     A questo fine lo Stato ha stipulato accordi specifici con organizzazioni religiose quali:

    • l 'Unione delle comunita ebraiche italiane  con la legge  101 1989 
    • l'Unione induista italiana  ( L 246 2012) e 
    • l'Istituto Buddista Italiano (L. 103 2016) .

    Su queste basi i datori di lavoro sono tenuti ad accordare al lavoratore che ne faccia richiesta specifici permessi  che parificano il trattamento rispetto alle festività religiose Italiane.

    Data festività Dipavali   2025

    Lo scorso 31 gennaio come previsto dall'art. 25 della legge 31 dicembre 2012, n. 246, recante «Norme per la regolazione dei rapporti tra lo Stato e l'Unione Induista Italiana Sanatana Dharma Samgha, l'Unione Induista  ha comunicato  la data della festivita' induista «Dipavali» al Ministero dell'interno che ne ha dato notizia nella Gazzetta Ufficiale  del 3 febbraio 2024 . 

    La data della festività induista Dipavali  è fissata al 24 ottobre 2025.

  • Maternità, famiglia, conciliazione vita-lavoro

    Assegno unico 2025 regole e tabelle aggiornate

    Con  la circolare 33 2025 INPS comunica le nuove istruzioni e gli importi dell’Assegno unico e universale per i figli a carico (AUU) spettanti per l’annualità 2025 aggiornati sulla base del comunicato ISTAT con variazione definitiva  dell'indice dei prezzi pari allo 0,8%. Gli incrementi  risultano minimi

    In allegato INPS fornisce le tabelle complete  degli importi dell'assegno e delle maggiorazioni per le diversa fasce di ISEE familiare 

    Qui le tabelle  complete  2024

    L'istituto ricorda che in considerazione della data in cui è stato pubblicato il comunicato ISTAT di cui sopra, il pagamento dell’AUU per il mese di gennaio e febbraio  2025 è stato effettuato sulla base dei valori del 2024 mentre a partire dal mese di marzo 2025 l’AUU viene pagato  con i valori aggiornati 

    Con la mensilità di marzo  verrà inoltre erogato l'eventuale  conguaglio dell’importo dell’AUU già pagato..

    Assegno unico universale: le regole generali

    L'assegno unico universale  destinato a TUTTE le famiglie con  figli, in sostituzione delle attuali forme di sostegno economico (assegni familiari detrazioni, bonus  ecc.)  è stato istituito dal d. lgs. n.  230-2021. 

    In particolare spetta:

    • per ogni figlio minorenne a carico. Per i nuovi nati decorre dal settimo mese di gravidanza e 
    • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, che:
      • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;
      • svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
      • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
      • svolga il servizio civile universale;
    • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

    L'erogazione  degli assegni è iniziata  da marzo 2022.  Solo da marzo 2022 le detrazioni e assegni  al nucleo familiare sono stati abrogati prevedendo un regime transitorio con maggiorazioni  in vigore per fino al 2024 

    L'assegno unico figli è universale cioè  è destinato  a tutte le famiglie con figli  con importi progressivamente inferiori all'aumentare del reddito :

    In particolare è prevista 

    1.  una quota base minima  per tutte le famiglie con ISEE sopra i 40mila euro, fissata inizialmente a 50 euro per 1 figlio
    2. una quota variabile modulata in modo progressivo , sulla base dell'ISEE familiare: la soglia ISEE per avere  il trattamento massimo era pari nel  2022  a 15mila euro.

    Sono previste inoltre specifiche maggiorazioni  collegate al numero dei figli, alla disabilità, alle famiglie monogenitoriali  Vedi sotto esempi di importo 

    Va sottolineato che  :

    • gli importi dell'assegno e delle soglie Isee sono rivalutati annualmente  sulla base dell'indice ISTAT e che 
    • l'importo dell'assegno non rileva ai fini del reddito 

    Assegno unico 2025: la domanda per il rinnovo

    Le domande vanno presentate sul portale INPS a questo link oppure presso i patronati 

    Si ricorda che dal 2023   per chi già lo riceve non è necessario fare domanda ogni anno  per l'assegno unico a meno che non ci siano variazioni dei requisiti  della famiglia ovvero : 

    • maggior numero di figli, 
    • raggiungimento dell'età che li esclude dall' accesso (22 anni)
    • modifica dell’Isee cioè  variazioni di reddito o del patrimonio del nucleo familiare 

    ATTENZIONE  è necessario  comunque presentare  ogni anno all'INPS  la DSU per ottenere l'importo dell'assegno sulla base dell'ISEE aggiornato,  altrimenti dal, mese di marzo   viene garantito solo l'importo minimo previsto per  la fascia ISEE piu alta. 

    La presentazione dell'ISEE aggiornato entro  il  mese di giugno da diritto ad ottenere eventuali conguagli

     Per facilitare il processo, l’INPS consiglia ai richiedenti di presentare tempestivamente la DSU aggiornata, così da evitare ritardi nei pagamenti o l’erogazione dell’importo minimo in assenza di ISEE. 

    INPS fa presente che , la digitalizzazione dei servizi consente di gestire più agevolmente la propria posizione contributiva attraverso strumenti online e l’APP INPS Mobile, con la possibilità di aggiornare le informazioni in tempo reale. 

    Assegno unico esempi di importo 2024

    ISEE

     IMPORTI MENSILI 2024

    Assegno figli minori (1)

    Assegno figli 18-20 anni (2)

    Maggiorazione figli ulteriori al secondo (3)

    Maggiorazione figli non autosufficienti (4.1)

    Maggiorazione figli con disabilità grave (4.2)

    Maggiorazione figli con disabilità media (4.3)

    Maggiorazione figli 18-20 anni disabili (5)

    Assegno figli disabili a carico >21 anni (6)

    maggiorazione figli per madre di età <21 anni(7)

    Bonus secondo percettore di reddito (8)

    fino  a 

    17.090,61 euro

    199,4 

    96,9 

    96,9 

    119,6 

    108,2 

    96,9 

    91,2 

    96,9 

    22,8 

    34,1 

    da

    27.231,05

    a

    27.344,98

    148,1 72,2 68,1 119,6 108,2 96,9 91,2 72,2 22,8 21,9

    da

    37.599,35

    a

    37.713,28

    96,2 47,4 39,1 119,6 108,2 96,2 91,2 47,4 22,8 9,5

     

    Assegno Unico novità ed esempi importi 2025

    La circolare 33 ricorda che è confermata la neutralizzazione dell’ISEE per evitare che l’importo percepito dall’AUU riduca il valore dell’indicatore stesso. 

    Tra le principali maggiorazioni confermate per il 2025 figurano:

    •  l’aumento per figli con disabilità, 
    • il bonus per madri di età inferiore a 21 anni,
    •  la maggiorazione per il secondo percettore di reddito e 
    • l’incremento per i figli successivi al secondo. 

    Oltre a queste, si confermano specifiche maggiorazioni temporanee , come 

    • il supplemento del 50% per figli con meno di un anno di età, 
    • l’incremento del 50% per i nuclei con almeno tre figli e ISEE sotto la soglia massima, e 
    • la maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.

    Tabella AUU 2025

    Importi Assegno Unico Universale (AUU) 2025

    Fascia ISEE (€) Importo AUU figli minorenni (€) Importo AUU figli maggiorenni (18-20 anni) (€) Bonus secondo percettore (€) Maggiorazione figlio disabile grave (€) Maggiorazione genitore unico (€)
    Fino a 17.227,33 201,00 97,70 34,40 120,60 30,00
    18.375,83 – 18.490,67 194,60 94,70 33,00 109,10 28,00
    25.037,07 – 25.151,91 161,40 78,50 25,00 97,70 20,00
    33.191,34 – 33.306,18 120,60 59,10 15,20 80,00 15,00
    43.183,19 – 43.298,04 70,70 35,10 3,20 50,00 10,00
    20.500,00 – 20.600,00 185,00 90,00 30,00 115,00 25,00
    40.500,00 – 40.600,00 85,00 42,00 5,00 60,00 12,00

  • Lavoro Autonomo

    Ricongiunzione contributi casse professionali – INPS 2025

    La circolare INPS  n. 24 del 28 gennaio 2025 fornisce le disposizioni relative alla ricongiunzione dei periodi assicurativi ai fini previdenziali per i liberi professionisti

     In  particolare, applicazione dell’articolo 2, comma 3, della legge 5 marzo 1990, n. 45, vengono definite le modalità di rateizzazione degli oneri relativi alle domande presentate nel corso dell’anno 2025, con l’aggiornamento dei coefficienti in base al tasso di variazione medio annuo dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT.

    Le rate prevedono una maggiorazione basata sul tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT. 

    Per l'anno 2025, tale tasso è stato fissato allo 0,8%. Di seguito i dettagli.

    Ricongiunzione contributi liberi professionisti : coefficienti di rateizzazione 2025

    Come detto il pagamento dell'onere di ricongiunzione dei periodi assicurativi per i liberi professionisti può avvenire in forma rateizzata.

     Le rate prevedono una maggiorazione basata sul tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi al consumo ISTAT. 

    Per l'anno 2025, tale tasso è stato fissato allo 0,8%.

    Le tabelle aggiornate 2025  permettono di calcolare con precisione la rata mensile necessaria per il pagamento del capitale dovuto. I

    Qui la tabella 1 fornita nell'allegato  2  (Ammontare della rata mensile costante posticipata per ammortizzare al tasso annuo composto dello 0,8% un capitale unitario da 2 a 120 mensilità)

    Qui la tabella 2 fornita nell'allegato 3 ( Coefficienti per la determinazione del debito residuo nel caso  di sospensione del versamento delle rate mensili prima della estinzione del debito  al tasso annuo dello 0,8%)

    Mesi Coefficiente
    12 0.083
    24 0.042
    36 0.028

    Nell'allegato 1 Inps  fornisce  due esempi 

    Ricongiunzione liberi professionisti: Domande e Modalità di Pagamento

    I professionisti interessati possono presentare la domanda di ricongiunzione presso gli uffici competenti, allegando la documentazione necessaria (estratti contributivi, documento di identità, ecc.). .

     È possibile scegliere il numero di rate fino a un massimo di 120 mesi, con importi calcolati secondo i coefficienti stabiliti nella tabella ufficiale.

    Si ricorda che la domanda di ricongiunzione dei periodi assicurativi deve essere presentata all'ente previdenziale di destinazione, ovvero l'ente presso cui il professionista desidera accorpare i contributi.

    • INPS: se il professionista vuole ricongiungere i contributi presso la Gestione Separata, il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti o altre gestioni dell'INPS.
    • Cassa Professionale: se il professionista è iscritto a una cassa previdenziale autonoma (ad esempio, Cassa Forense per avvocati, ENPAM per medici, INARCASSA per ingegneri e architetti, ecc.), la domanda deve essere presentata direttamente alla propria cassa.

    Ricongiunzione contributi professionisti

    Si ricorda che la ricongiunzione dei periodi assicurativi permette di trasferire in un solo ente le contribuzioni esistenti in più enti per ottenere una pensione unica. La ricongiunzione può essere gratuita oppure onerosa.

    • La ricongiunzione gratuita si rivolge ai dipendenti di enti soppressi 
    • La ricongiunzione onerosa si rivolge a tutti i lavoratori dipendenti e ai superstiti che hanno diritto alla pensione indiretta e ai  liberi professionisti.

    Per questi ultimi  la ricongiunzione onerosa consente di riunire tutti i periodi di contribuzione maturati presso gli enti previdenziali dei liberi professionisti e viceversa (legge 5 marzo 1990, n. 45). Non è ammessa la ricongiunzione parziale dei periodi.

    Se i periodi di contribuzione da ricongiungere sono stati maturati presso le gestioni speciali dei lavoratori autonomi (coltivatori diretti, artigiani ed esercenti attività commerciali) occorrono almeno cinque anni di contribuzione obbligatoria successiva ai periodi autonomi da ricongiungere. Non sono ammesse ricongiunzioni parziali né rimborsi in favore dell’interessato.

    Tutte le informazioni  sulle nuove modalità di domanda sono state fornite dall'INPS con la circolare 46 2021.

    Ti possono  interessare le seguenti  Guide Facili pe

  • Assegni familiari e ammortizzatori sociali

    Massimali CIG, CISOA, indennità disoccupazione 2025

    Con la Circolare n. 25 del 29/01/2025 INPS   fornisce  come ogni anno,  gli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, delle indennità di disoccupazione e di altre prestazioni assistenziali per l'anno in corso 

    Gli importi sono stati aggiornati sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.

    Le principali prestazioni trattate includono:

    • Trattamenti di integrazione salariale (CIGO, CIGS, CISOA, AIS del FIS e dei Fondi di solidarietà bilaterali)
    • Trattamenti dei Fondi di solidarietà (Credito, Credito Cooperativo, Riscossione Tributi Erariali)
    • Indennità di disoccupazione (NASpI, DIS-COLL, agricola)
    • Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo (IDIS)
    • ISCRO (Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa)
    • Assegno per attività socialmente utili.

    Vediamo  tutti gli importi nelle tabelle seguenti

    Massimali prestazioni assistenziali INPS 2025

    Importi Massimi  ammortizzatori sociali  , indennità di disoccupazione e prestazioni assistenziali 2025

    Prestazione Importo Lordo (€) Importo Netto (€)
    Integrazione salariale (CIGO, CIGS, CISOA, AIS FIS) 1.404,03 1.322,05
    Integrazione salariale – Settore Edile 1.684,85 1.586,45
    NASpI (disoccupazione) 1.562,82
    DIS-COLL (disoccupazione collaboratori) 1.562,82
    Disoccupazione agricola 1.392,89
    IDIS (lavoratori spettacolo) – Importo giornaliero 56,87
    ISCRO (min-max mensile) 252,00 806,40
    Assegno per attività socialmente utili 697,43

     

    Prestazioni Fondo credito

    Massimali assegno di integrazione salariale Fondo Credito

    Retribuzione mensile lorda (euro)

    Massimale (euro)

    Inferiore a 2.556,24

    1.388,33

    Compresa tra 2.556,24 – 4.040,78

    1.600,22

    Superiore a 4.040,78

    2.021,60

    Massimali assegno emergenziale Fondo Credito

    Retribuzione tabellare annua lorda (euro)

    Importo al lordo della riduzione del 5,84% (art. 26, L. 41/1986) (euro)

    Importo al netto della riduzione del 5,84% (art. 26, L. 41/1986) (euro)

    Inferiore a 48.953,30

    2.859,47

    2.692,48

    Compresa tra 48.953,30 – 64.411,27

    3.221,17

    Superiore a 64.411,27

    4.508,43