• Incentivi assunzioni ed esoneri contributivi

    Assunzioni agevolate: obbligo pubblicazione sul SIISL con il DL sicurezza

    Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-Legge n. 159 del 31 ottobre 2025, entrano in vigore una serie di misure urgenti in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e protezione civile, ma anche importanti novità sul fronte delle assunzioni agevolate.

    Tra gli interventi più significativi spicca infatti l’introduzione dell’obbligo, per i datori di lavoro privati, di pubblicare sul Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (SIISL) le posizioni lavorative vacanti per le quali intendono richiedere incentivi o agevolazioni contributive a carico dello Stato

    Si tratta di un passo rilevante nel processo di digitalizzazione e trasparenza delle politiche attive del lavoro, con l’obiettivo di mettere in rete domanda e offerta, promuovere occupazione regolare e rafforzare la cultura della legalità e della sicurezza.

    Come sottolineato dal presidente dell’INPS, Gabriele Fava, il decreto rappresenta un vero e proprio “cambio di passo nella tutela dei lavoratori”, perché non si limita a rafforzare controlli e sanzioni, ma punta a integrare la sicurezza nella qualità del lavoro e dell’impresa, premiando la competenza e la conformità alle norme antinfortunistiche.

    Assunzioni agevolate: pubblicità obbligatoria sul SIISL dal 1° aprile 2026

    L’articolo 14 del DL 159 stabilisce che, a partire dal 1° aprile 2026, tutti i datori di lavoro privati che intendono usufruire di agevolazioni contributive o incentivi alle assunzioni dovranno rendere pubbliche le offerte di lavoro sul portale SIISL, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa gestito dal Ministero del Lavoro e realizzato dall’INPS

    L’obbligo riguarda quindi tutti i rapporti di lavoro per i quali si richiede un sostegno economico pubblico: prima di procedere all’assunzione, l’azienda dovrà pubblicare la posizione vacante sul portale, specificando le caratteristiche del ruolo e i requisiti richiesti.

    Solo dopo che la comunicazione sarà stata inserita, verificata e validata dal sistema, il datore potrà procedere con la stipula del contratto e con l’eventuale richiesta di incentivo.

    L’obiettivo della misura è duplice:

    1. trasparenza e tracciabilità, per evitare utilizzi impropri delle agevolazioni e garantire pari opportunità ai candidati in cerca di occupazione;
    2. integrazione tra politiche attive e sostegni economici, così da collegare le assunzioni incentivate a percorsi di inserimento lavorativo realmente efficaci.

    Il SIISL, istituito con il DL Lavoro del 2023 e già operativo, diventa così un nodo digitale centrale nelle relazioni tra imprese, lavoratori e pubblica amministrazione. Oggi infatti il sistema consente già a disoccupati, beneficiari di sussidi e operatori accreditati di interagire per offerte di lavoro, formazione e accompagnamento all’impiego. Con il DL 159, la sua funzione si estende anche alla pubblicità obbligatoria delle offerte incentivabili, completando l’ecosistema delle politiche attive digitali.

    Oltre ai datori di lavoro, anche le agenzie per il lavoro dovranno, entro il 1° aprile 2026, pubblicare attraverso il SIISL tutte le posizioni da loro gestite, potendo poi utilizzare lo stesso portale per la ricerca dei candidati con i profili più idonei

    Sul piano operativo, un decreto ministeriale attuativo definirà entro 60 giorni i dettagli tecnici per la pubblicazione, la trasmissione e l’interoperabilità dei sistemi informatici, incluso l’eventuale utilizzo del SIISL anche per l’invio del modello UNILAV, in alternativa al consueto canale “CO” del Ministero del Lavoro

    Sicurezza, legalità e qualità del lavoro: la visione del DL Sicurezza

    Il collegamento tra assunzioni agevolate, trasparenza e sicurezza è uno dei punti di forza del DL 159, che affianca alle misure per l’inclusione occupazionale anche una serie di innovazioni nel campo della sicurezza sul lavoro.

    Il provvedimento, noto anche come “DL Sicurezza Lavoro”, introduce novità significative come:

    • l’estensione delle coperture assicurative INAIL agli studenti impegnati in percorsi formativi e PCTO (alternanza scuola-lavoro);
    • la digitalizzazione dei controlli sui cantieri e l’introduzione di sistemi informativi per il monitoraggio delle attività ad alto rischio;
    • ulteriori sanzioni per violazioni sulla patente a crediti per le imprese,

    In questo contesto, il collegamento tra incentivi occupazionali e rispetto delle norme di sicurezza diventa essenziale: solo le imprese che rispettano gli standard di tutela potranno beneficiare delle agevolazioni contributive.

    Il sistema SIISL, attraverso la raccolta e la condivisione delle informazioni sui rapporti di lavoro, diventa così anche uno strumento di vigilanza preventiva, capace di favorire l’emersione del lavoro regolare e ridurre i rischi di irregolarità.

  • Lavoro Dipendente

    Obbligo di trasparenza verso i dipendenti sull’uso dell’IA

     In vigore dal 10 ottobre 2025, la Legge n. 132/2025 introduce per la prima volta nel diritto del lavoro italiano un quadro organico sull’impiego dell’intelligenza artificiale (IA). La finalità, sancita dall’articolo 11, è di promuovere un uso dell’IA che migliori le condizioni di lavoro, tuteli l’integrità psicofisica e la dignità delle persone e accresca la qualità e la produttività, nel rispetto del diritto dell’Unione europea.

    L’articolo 11 si articola su tre direttrici: (i) finalità migliorative per persone e organizzazioni; (ii) trasparenza, sicurezza, tracciabilità e rispetto della riservatezza dei dati, con divieto di sorveglianza occulta o decisioni lesive della dignità; (iii) non discriminazione in base a sesso, età, origine etnica, credo, orientamento, opinioni o condizioni personali, sociali ed economiche.

    Il quadro normativo

    L’articolo 11 della Legge 132/2025 richiede che l’IA sia impiegata in modo sicuro, affidabile, trasparente e tracciabile, nel pieno rispetto della dignità umana e della privacy. 

    Il datore di lavoro o committente è tenuto a informare i lavoratori dell’utilizzo di IA nei casi e con le modalità dell’art. 1-bis, D.Lgs. 152/1997 (introdotto dal D.Lgs. 104/2022), restando fermi i limiti dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori sul controllo a distanza.

    Per la parte operativa, la legge rinvia all’articolo 1-bis del D.Lgs. 152/1997 (introdotto dal D.Lgs. 104/2022 – “Decreto Trasparenza”), che dettaglia gli obblighi informativi  verso i propri dipendenti già al momento dell'assunzione o quando intervengano modifiche nelle procedure aziendali che abbiano ripercussioni sul rapporto di lavoro. 

    Il quadro interno si inserisce in quello europeo delineato dal Regolamento (UE) 2024/1689 – AI Act, che qualifica come “ad alto rischio” i sistemi di IA per selezione, gestione, valutazione e cessazione dei rapporti di lavoro (prime norme dal 2025, piena applicazione dal 2026), e dalla Direttiva (UE) 2024/2831 sul lavoro tramite piattaforme digitali, che rafforza trasparenza e supervisione umana nelle decisioni automatizzate.

    Come si applica – le sanzioni

    Per datori di lavoro e consulenti, l’adeguamento richiede un approccio integrato tra HR, IT, legale e DPO. 

    Di seguito i passi chiave  previsti dalla nuova legge

    • Mappatura dei sistemi: inventariare tutti i sistemi di IA/automatizzati che incidono su processi HR (selezione, scheduling, valutazione, salute e sicurezza, produttività), indicandone finalità, logica, dati, metriche, controlli umani e responsabili.
    • Informative e procedure: aggiornare l’informativa ai lavoratori con tutti gli elementi dell’art. 1-bis; predisporre modelli standard per aggiornamenti a 24 ore e per risposte entro 30 giorni alle richieste di accesso.
    • Coinvolgimento sindacale: trasmettere le informazioni a RSA/RSU o, se assenti, alle organizzazioni territoriali comparativamente più rappresentative; prevedere momenti di confronto periodico su metriche e controlli.
    • Controlli e sicurezza: verifiche su accuratezza, robustezza, cybersecurity e bias/discriminazioni; prevedere intervento umano significativo in caso di decisioni automatizzate contestabili; test periodici di qualità.
    • Privacy e governance: aggiornare il registro trattamenti, svolgere DPIA quando richiesto, definire policy di minimizzazione dati, conservazione e data protection by design; predisporre SOP per incidenti e reclami.
    • Formazione: percorsi mirati per dirigenti, HR e preposti su obblighi informativi, limiti del controllo a distanza (art. 4 Statuto), gestione delle richieste e segnalazioni.

    Sanzioni e responsabilità.

    In caso di violazione degli obblighi informativi (art. 19, D.Lgs. 152/1997), si applicano sanzioni amministrative: da 250 a 1.500 euro per ciascun lavoratore; incremento da 100 a 750 euro per ogni mese di mancata o incompleta informazione sugli algoritmi; da 400 a 1.500 euro per omissione verso le rappresentanze sindacali. L’irrogazione è di competenza dell’Ispettorato nazionale del lavoro (L. 689/1981). 

    Restano inoltre i possibili profili privacy per trattamenti non conformi al GDPR.

    Check list operativa

    Ambito Adempimenti principali Riferimenti normativi
    Informazione ai lavoratori Comunicare per iscritto e in modo trasparente l’utilizzo di sistemi di IA o algoritmi che incidono su assunzione, gestione, valutazione o cessazione del rapporto. Art. 11 L. 132/2025
    Art. 1-bis D.Lgs. 152/1997
    Contenuto minimo dell’informativa Descrivere logica e finalità del sistema, dati e parametri usati, metriche di valutazione, misure di controllo umano, responsabili della qualità, livello di accuratezza e rischi discriminatori. D.Lgs. 152/1997, art. 1-bis, commi 2 e 6
    Aggiornamenti Comunicare ogni modifica incidente almeno 24 ore prima ai lavoratori e aggiornare il registro dei trattamenti. D.Lgs. 152/1997, art. 1-bis, comma 5
    Accesso ai dati Consentire al lavoratore o alle rappresentanze sindacali di accedere ai dati e alle metriche, con risposta scritta entro 30 giorni. D.Lgs. 152/1997, art. 1-bis, comma 3
    Comunicazioni sindacali Trasmettere le informazioni alle RSA/RSU o, in loro assenza, alle organizzazioni territoriali più rappresentative. D.Lgs. 152/1997, art. 1-bis, comma 6
    Privacy e sicurezza Effettuare analisi dei rischi e, se necessario, DPIA; aggiornare il registro trattamenti e, se previsto, consultare il Garante Privacy. GDPR artt. 35-36
    Art. 1-bis, comma 4
    Divieti Evitare qualsiasi forma di sorveglianza occulta o decisione automatizzata lesiva della dignità del lavoratore. Art. 11 L. 132/2025
    Art. 4 L. 300/1970
    Formazione e governance Formare HR e dirigenti sull’uso corretto dell’IA e predisporre procedure di controllo umano sulle decisioni automatizzate. Art. 11 L. 132/2025
    Sanzioni Sanzioni amministrative da 250 a 1.500 € per lavoratore, +100–750 €/mese per mancata informazione, e 400–1.500 € per omissioni sindacali. Competenza: Ispettorato nazionale del lavoro. Art. 19 D.Lgs. 152/1997
    L. 689/1981

  • Sicurezza sul Lavoro

    Decreto Sicurezza: tra le novità il badge digitale cantieri

    Nei giorni scorsi è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Decreto Legge 159 "Sicurezza Lavoro", che introduce misure innovative per rafforzare la tutela dei lavoratori.

    Il provvedimento punta  tra l'altro a rendere più efficace il controllo sulle imprese in appalto e subappalto, contrastare il lavoro irregolare e garantire una gestione digitale dei flussi di manodopera.

    Tra le principali novità figurano:

    • l’obbligo di adozione del badge digitale di cantiere per la rilevazione automatica delle presenze;
    • la riforma della patente a crediti prevista dal D.lgs. 81/2008, con nuove regole di decurtazione e sanzioni più severe.

    Il decreto rappresenta un passo avanti verso una sicurezza “smart” nei cantieri, basata su tracciabilità, interoperabilità dei sistemi e condivisione dei dati tra imprese, lavoratori e amministrazioni pubbliche.

    Badge digitale di cantiere per l’Identificazione e controllo delle presenze

    L’articolo 3, comma 2, del decreto introduce l’obbligo, per tutte le imprese che operano in appalto o subappalto nel settore edile, di adottare un badge digitale di cantiere.

    La misura interessa sia i cantieri pubblici che privati e si estende, con successivi decreti, anche ad altri ambiti considerati ad alto rischio.

    Il badge digitale avrà un codice univoco anticontraffazione e sostituirà la tradizionale tessera di riconoscimento prevista dal D.lgs. 81/2008.

    Potrà essere rilasciato anche in modalità elettronica e conterrà tutti gli elementi identificativi del dipendente, consentendo:

    • la rilevazione automatica delle presenze in cantiere;
    • il monitoraggio dei flussi di manodopera;
    • l’integrazione con la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa).

    Per i lavoratori assunti tramite offerte pubblicate sul SIISL, la tessera digitale sarà generata automaticamente e precompilata, con possibilità di aggiornamento da parte del datore di lavoro.

    Un decreto attuativo del Ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni dalla conversione in legge, definirà nel dettaglio:

    1. le modalità di emissione e utilizzo del badge digitale;
    2. le misure di sicurezza nei cantieri e le tecnologie da impiegare;
    3. i dati trattati e le garanzie di protezione della privacy.

    La digitalizzazione del sistema di identificazione rappresenta un passo decisivo verso la tracciabilità dei lavoratori, utile sia per la prevenzione degli infortuni sia per il contrasto al lavoro sommerso e irregolare.

    Patente a crediti – Più rigore e nuove sanzioni dal 2026

    Il decreto interviene in modo incisivo anche sulla patente a crediti per imprese e lavoratori autonomi operanti nei cantieri temporanei o mobili, aggiornata con modifiche all’articolo 27 del D.lgs. 81/2008.

    Le novità puntano a rendere il sistema più efficace e dissuasivo, rafforzando le conseguenze per le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.

    Le principali modifiche riguardano:

    • la decurtazione automatica dei punti per lavoro irregolare, applicata all’atto della notificazione del verbale di accertamento, con l’uso dei dati del Portale Nazionale del Sommerso (PNS);
    • la trasmissione immediata delle informazioni da parte delle Procure all’Ispettorato Nazionale del Lavoro nei casi di infortuni mortali o invalidanti, per avviare la sospensione cautelare della patente;
    • il raddoppio della sanzione per chi opera senza patente a crediti, che passa da 6.000 a 12.000 euro.

    Anche l’allegato I-bis del D.lgs. 81/2008 è stato modificato:

    • la nuova voce 21 prevede una decurtazione di 5 punti per ogni lavoratore irregolare, superando il vecchio sistema graduato;
    • il punto 24 stabilisce una penalità aggiuntiva per ogni lavoratore straniero privo di permesso, minore non lavorativo o beneficiario di Assegno di inclusione, Reddito di cittadinanza o Supporto per la formazione e il lavoro.

    Le nuove decurtazioni si applicheranno agli illeciti commessi dal 1° gennaio 2026; per quelli precedenti resta valida la disciplina in vigore fino al 2025.

    Il decreto modifica infine anche l’allegato XII del D.lgs. 81/2008, imponendo di specificare nella notifica preliminare di avvio lavori anche le imprese che operano in subappalto.

    Un futuro decreto ministeriale, in collaborazione con INAIL e parti sociali, individuerà gli ambiti di attività a rischio più elevato, con priorità per i settori dove è maggiore l’incidenza del lavoro in appalto e subappalto.

  • CCNL e Accordi

    CCNL Metalmeccanica Confimi, aumenti retributivi biennio 2025-2026

    Era stata approvata dalle assemblee dei ai lavoratori l’ipotesi di accordo del 24 luglio 2025 riferita al biennio economico 2025-2026  firmata da Fim, Fiom e Uilm .Pertanto, già nella busta paga del mese di settembre era stato  riconosciuto un aumento salariale pari a € 22,10 al 5° livello, che si aggiungono ai 27,90 euro già corrisposti per il 2025 a giugno scorso.

    L’aumento dei minimi contrattuali complessivo nel biennio 2025-26 è di quindi € 100 al 5° livello con il mantenimento della clausola di salvaguardia legata all’inflazione.

    Il 28 ottobre 2025 è stata siglata l’intesa tra Confimi Industria Meccanica e  unicamente Fim-Cisl per l’adeguamento retributivo del biennio 2025–2026, con un incremento complessivo di 100 euro lordi per la categoria 5, da erogare in tre tranche.

    L’accordo, che sostituisce il precedente del 14 luglio 2025, prevede anche un meccanismo di conguaglio: qualora l’indice IPCA (al netto degli energetici importati) registri uno scostamento superiore all’aumento stabilito per il 1° giugno 2026, ai lavoratori sarà riconosciuto un importo aggiuntivo pari alla differenza.

    Per i lavoratori con contratto Socrate, l’aumento complessivo nel biennio è di 80 euro lordi, anch’esso ripartito in tre tranche.

    Dal 1° giugno 2026 aumentano anche le indennità di trasferta e reperibilità. L’indennità di trasferta forfettaria passa a 52 euro per la trasferta intera, mentre vengono aggiornate anche le quote per i pasti e il pernottamento.

    La reperibilità giornaliera per la categoria 5 è fissata in 7,19 euro nei giorni lavorativi, 11,32 euro nei giorni liberi e 12,11 euro nei festivi.

    Infine, la Fim-Cisl invita i lavoratori non iscritti a contribuire con una quota associativa straordinaria di 50 euro, da trattenere in due rate di 25 euro (febbraio 2026 e febbraio 2027). I datori di lavoro dovranno distribuire entro dicembre 2025 il modulo per l’adesione, che andrà riconsegnato entro il 23 gennaio 2026. In caso di mancata restituzione, la trattenuta verrà applicata automaticamente per silenzio-assenso.

    Ecco la tabella con gli aumenti retributivi previsti:

    Voce Decorrenza Importo (Categoria 5) Contratto Socrate
    Prima tranche Giugno 2025 € 27,97 € 24,13
    Seconda tranche Novembre 2025 € 22,03 € 15,87
    Terza tranche Giugno 2026 € 50,00 € 40,00
    Totale biennio 2025–2026 € 100,00 € 80,00
    Trasferta intera 1° giugno 2026 € 52,00
    Pasto (meridiano/serale) 1° giugno 2026 € 13,89
    Pernottamento 1° giugno 2026 € 25,26
    Reperibilità giornaliera 1° giugno 2026 Lavorata: € 7,19 – Giorno libero: € 11,32 – Festiva: € 12,11

    Rinnovo contratto 2023

    Il 19 giugno 2023  Confimi Impresa Meccanica,  FIM -Cisl, Uilm  avevano  firmato un accordo  che modifica gli aspetti economici del  Ccnl che riguarda oltre 30.000 lavoratori delle Piccole e Medie Imprese del settore metalmeccanico. (Da notare che il contratto non è sottoscritto dalla FIOM CGIL) 

    Nell'accordosono stati intanto ridefiniti gli aumenti salariali  e delle indennità di trasferta e indennità di reperibilità,  i cui importi sostituiscono  quelli riportati nel ccnl 7 giugno 2021 .

    L'aumento medio era fissato in  28 euro per il livello medio da erogare con la mensilità di  giugno 2023. 

    tabelle retributive dal 1 giugno 2023

    Inquadramento Aumenti retributivi  mensili
    da giugno 2023
    Nuovi minimi retributivi  Nuovi minimi retributivi contratto SOCRATE OSC
    categoria 9 173,41 euro 2.800,82 2.415,56
    categoria 8 155,98 euro 2.519,29 2.173,57
    categoria 7 143,41 euro 2.316,25 1.997,68
    categoria 6 133,64 euro 2.158,49 1.862,30
     categoria 5 124,60 euro 2.012,49 1.736,51
     categoria 4 116,33 euro 1.878,92 1.620,32
    categoria 3 111,46 euro 1.800,30

    1553,16

    categoria 2 100,51 euro 1.623,45 1.482,81

    ATTENZIONE Per l'8ª e  9ª categoria  si riconosce  un elemento retributivo aggiuntivo pari a euro 59,39 lordi mensili.

    Indennità di trasferta 
    euro 46,47  trasferta intera
    euro 12,42  quota pasto
    euro 22,59 quota pernottamento

    Indennità di reperibilità

    Categorie inquadramento

    16 h
     (gg lavorato)

    24 h
     (gg lavorato)

    24 h
     (festive)

    6 gg

    6 gg
     con festivo

    6 gg
     con festivo e gg libero

    2- 3

    5,43

    8,12

    8,78

    35,27

    35,93

    38,62

    4- 5

    6,43

    10,12

    10,83

    42,27

    42,98

    46,67

    Superiore alla 5

    7,40

    12,16

    12,82

    49,16

    49,82

    54,58

  • CCNL e Accordi

    CCNL Metalmeccanica Confimi, aumenti retributivi biennio 2025-2026

    Era stata approvata dalle assemblee dei ai lavoratori l’ipotesi di accordo del 24 luglio 2025 riferita al biennio economico 2025-2026  firmata da Fim, Fiom e Uilm .Pertanto, già nella busta paga del mese di settembre era stato  riconosciuto un aumento salariale pari a € 22,10 al 5° livello, che si aggiungono ai 27,90 euro già corrisposti per il 2025 a giugno scorso.

    L’aumento dei minimi contrattuali complessivo nel biennio 2025-26 è di quindi € 100 al 5° livello con il mantenimento della clausola di salvaguardia legata all’inflazione.

    Il 28 ottobre 2025 è stata siglata l’intesa tra Confimi Industria Meccanica e  unicamente Fim-Cisl per l’adeguamento retributivo del biennio 2025–2026, con un incremento complessivo di 100 euro lordi per la categoria 5, da erogare in tre tranche.

    L’accordo, che sostituisce il precedente del 14 luglio 2025, prevede anche un meccanismo di conguaglio: qualora l’indice IPCA (al netto degli energetici importati) registri uno scostamento superiore all’aumento stabilito per il 1° giugno 2026, ai lavoratori sarà riconosciuto un importo aggiuntivo pari alla differenza.

    Per i lavoratori con contratto Socrate, l’aumento complessivo nel biennio è di 80 euro lordi, anch’esso ripartito in tre tranche.

    Dal 1° giugno 2026 aumentano anche le indennità di trasferta e reperibilità. L’indennità di trasferta forfettaria passa a 52 euro per la trasferta intera, mentre vengono aggiornate anche le quote per i pasti e il pernottamento.

    La reperibilità giornaliera per la categoria 5 è fissata in 7,19 euro nei giorni lavorativi, 11,32 euro nei giorni liberi e 12,11 euro nei festivi.

    Infine, la Fim-Cisl invita i lavoratori non iscritti a contribuire con una quota associativa straordinaria di 50 euro, da trattenere in due rate di 25 euro (febbraio 2026 e febbraio 2027). I datori di lavoro dovranno distribuire entro dicembre 2025 il modulo per l’adesione, che andrà riconsegnato entro il 23 gennaio 2026. In caso di mancata restituzione, la trattenuta verrà applicata automaticamente per silenzio-assenso.

    Ecco la tabella con gli aumenti retributivi previsti:

    Voce Decorrenza Importo (Categoria 5) Contratto Socrate
    Prima tranche Giugno 2025 € 27,97 € 24,13
    Seconda tranche Novembre 2025 € 22,03 € 15,87
    Terza tranche Giugno 2026 € 50,00 € 40,00
    Totale biennio 2025–2026 € 100,00 € 80,00
    Trasferta intera 1° giugno 2026 € 52,00
    Pasto (meridiano/serale) 1° giugno 2026 € 13,89
    Pernottamento 1° giugno 2026 € 25,26
    Reperibilità giornaliera 1° giugno 2026 Lavorata: € 7,19 – Giorno libero: € 11,32 – Festiva: € 12,11

    Rinnovo contratto 2023

    Il 19 giugno 2023  Confimi Impresa Meccanica,  FIM -Cisl, Uilm  avevano  firmato un accordo  che modifica gli aspetti economici del  Ccnl che riguarda oltre 30.000 lavoratori delle Piccole e Medie Imprese del settore metalmeccanico. (Da notare che il contratto non è sottoscritto dalla FIOM CGIL) 

    Nell'accordosono stati intanto ridefiniti gli aumenti salariali  e delle indennità di trasferta e indennità di reperibilità,  i cui importi sostituiscono  quelli riportati nel ccnl 7 giugno 2021 .

    L'aumento medio era fissato in  28 euro per il livello medio da erogare con la mensilità di  giugno 2023. 

    tabelle retributive dal 1 giugno 2023

    Inquadramento Aumenti retributivi  mensili
    da giugno 2023
    Nuovi minimi retributivi  Nuovi minimi retributivi contratto SOCRATE OSC
    categoria 9 173,41 euro 2.800,82 2.415,56
    categoria 8 155,98 euro 2.519,29 2.173,57
    categoria 7 143,41 euro 2.316,25 1.997,68
    categoria 6 133,64 euro 2.158,49 1.862,30
     categoria 5 124,60 euro 2.012,49 1.736,51
     categoria 4 116,33 euro 1.878,92 1.620,32
    categoria 3 111,46 euro 1.800,30

    1553,16

    categoria 2 100,51 euro 1.623,45 1.482,81

    ATTENZIONE Per l'8ª e  9ª categoria  si riconosce  un elemento retributivo aggiuntivo pari a euro 59,39 lordi mensili.

    Indennità di trasferta 
    euro 46,47  trasferta intera
    euro 12,42  quota pasto
    euro 22,59 quota pernottamento

    Indennità di reperibilità

    Categorie inquadramento

    16 h
     (gg lavorato)

    24 h
     (gg lavorato)

    24 h
     (festive)

    6 gg

    6 gg
     con festivo

    6 gg
     con festivo e gg libero

    2- 3

    5,43

    8,12

    8,78

    35,27

    35,93

    38,62

    4- 5

    6,43

    10,12

    10,83

    42,27

    42,98

    46,67

    Superiore alla 5

    7,40

    12,16

    12,82

    49,16

    49,82

    54,58

  • Enti no-profit

    Dati ISEE disponibili sulla Piattaforma nazionale per gli enti

    Con il Messaggio INPS n. 3269 del 30 ottobre 2025, l’Istituto comunica un ulteriore passo avanti nel processo di digitalizzazione dei servizi pubblici con la pubblicazione dei dati ISEE nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND).

    L’iniziativa rientra nel progetto “Welfare as a Service” (WAAS), previsto dalla Missione 1 – Componente 1 del PNRR “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”, e mira a favorire l’interoperabilità tra i sistemi informativi degli Enti locali e centrali.

    Attraverso la PDND, gli Enti oali e non soo, possono ora accedere in modo rapido, sicuro e conforme alla normativa privacy ai dati relativi all’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), migliorando i processi decisionali, la programmazione delle politiche sociali e la gestione dei benefici economici destinati ai cittadini.

     Si ricorda che la Piattaforma Digitale Nazionale Dati è istituita dall’articolo 50-ter, comma 2, del D.Lgs. n. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale – CAD) e gestita da PagoPA S.p.A. come soggetto gestore.  L’INPS, quale soggetto attuatore , mette a disposizione i propri dati e servizi nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali e delle competenze istituzionali degli Enti.

    A oggi, l’Istituto rende disponibili oltre 130 servizi interoperabili sulla PDND, ognuno corredato da documentazione tecnica per l’integrazione nei sistemi locali.

    Gli Enti autorizzati all’accesso ai servizi ISEE appartengono alle categorie individuate nel Catalogo IPA, tra cui:

    • Comuni, Regioni e Province autonome e loro consorzi o associazioni;
    • Aziende sanitarie locali (ASL);
    • Università, Istituti AFAM e Enti per il diritto allo studio;
    • Aziende e consorzi per l’edilizia residenziale pubblica.

    L’autenticazione degli operatori avviene tramite SPID (livello 2) o CIE 3.0, garantendo la tracciabilità e la sicurezza delle operazioni.

    i servizi disponibili

    Il Messaggio n. 3269 introduce una semplificazione sostanziale per gli Enti abilitati, che possono ora scegliere tra otto servizi ISEE distinti, ciascuno calibrato su specifiche esigenze operative.

    Tipologia di servizio Descrizione Disponibilità Enti abilitati
    Consultazione Indicatore/Attestazione ISEE Operatori Accesso ai dati ISEE da parte degli operatori autorizzati, previa autenticazione SPID/CIE. Da settembre 2025 Comuni, Regioni, ASL, Università, AFAM, Enti per diritto allo studio, edilizia residenziale
    Consultazione Indicatore/Attestazione Residenti ISEE Accesso ai dati dei cittadini residenti nel Comune. Da marzo 2025 Comuni (senza certificato client INPS)
    Consultazione Indicatore/Nucleo Riscontro ISEE Verifica dell’indicatore tramite protocollo DSU. Da febbraio 2025 Tutti gli Enti del Catalogo IPA (senza certificato client)
    Consultazione Indicatore/Attestazione ISEE (base) Servizi ISEE tradizionali con certificato digitale INPS. Dal 2022 Comuni capoluogo di provincia, altri Enti IPA abilitati

    Per utilizzare i servizi, gli Enti devono accreditarsi alla PDND mediante la sottoscrizione di un accordo di adesione con PagoPA. Inoltre, gli operatori devono ottenere le abilitazioni di consultazione della banca dati ISEE tramite il modulo INPS MV62, da presentare alla struttura territoriale competente. Questa nuova architettura digitale consente agli Enti di: ridurre gli oneri amministrativi, grazie all’interoperabilità dei sistemi; potenziare la precisione delle verifiche e dei controlli sui benefici economici; migliorare la programmazione sociale territoriale, con dati aggiornati e omogenei. L’integrazione dei dati ISEE nella PDND costituisce, dunque, una leva strategica per l’efficienza amministrativa e per una gestione più equa e mirata delle risorse destinate alle famiglie, in piena coerenza con gli obiettivi del PNRR e con la transizione digitale della Pubblica Amministrazione.

  • Formazione e Tirocini

    Formazione e lavoro: dati ministeriali condivisi per i giovani

    In arrivo nuovi strumenti di collaborazione tra Ministero del Lavoro, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Ministero dell’Università e INPS per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Con il Protocollo d’intesa sulla formazione data-driven, firmata il 27 ottobre 2025,  le amministrazioni pubbliche mettono in rete i loro sistemi informativi per condividere dati in modo sicuro e coordinato. L’obiettivo è semplice: usare le informazioni in modo intelligente per migliorare le politiche di orientamento e di occupazione giovanile, in particolare per i cosiddetti Neet (giovani che non studiano e non lavorano).

    Attraverso questa interoperabilità, la pubblica amministrazione potrà individuare chi è fuori da percorsi formativi e lavorativi e proporre iniziative mirate, come corsi o programmi di reinserimento calibrati sulle reali esigenze del mercato. Anche scuole e università potranno usare i dati sugli sbocchi occupazionali per aggiornare i propri percorsi formativi, rendendoli più aderenti alle professioni richieste. Si tratta di una vera e propria integrazione digitale tra scuola, formazione, università e politiche del lavoro, prevista anche nel quadro delle riforme del PNRR.

    Interoperbilità di servizi e dati

    Per i giovani e le famiglie, questo accordo si traduce in servizi pubblici più mirati e accessibili. L’integrazione dei sistemi permetterà di creare strumenti pratici come il curriculum vitae precompilato e il Fascicolo sociale e lavorativo digitale, dove saranno raccolte informazioni utili su studi, esperienze e competenze. 

    Grazie a questi strumenti, chi cerca lavoro potrà accedere più facilmente a offerte e percorsi di formazione personalizzati, mentre le aziende potranno individuare candidati più in linea con le proprie esigenze.

    Il modello “data-driven” rafforza anche il ruolo dell’INPS, che già con il Portale Giovani offre oltre 50 servizi digitali integrati per gli under 35. L’obiettivo finale è costruire un sistema capace di trasformare i dati in valore sociale, rendendo più efficaci le politiche pubbliche e più concreto l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. In sintesi, una PA che usa la tecnologia per conoscere meglio i cittadini, prevenire l’esclusione e creare opportunità reali di crescita e occupazione per i giovani.