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Concorso ASMEL 2024: convocazioni, date e istruzioni prova scritta
Iniziano le convocazioni alle prove scritte da remoto del maxi Concorso ASMEL 2024 , pubblicato il 30 maggio scorso e per il quale sono giunte oltre 90 mila domanda di partecipazione .Si ricorda che dal momento della convocazione sono previsti 15 giorni prima della data della prova
ASMEL ha pubblicato ieri le istruzioni per la prova scritta da remoto e in queste ore iniziano ad essere inviate le PEC agli ammessi . Opportuno quindi controllare le proprie caselle di posta .
A questo link sono in corso di pubblicazione i verbali di insediamento delle commissioni con le date delle prove (in fondo ai file)
Va ricordato che la prova scritta si svolgerà da remoto per questo è obbligatorio completare un test di controllo tecnico prima della prova, accedendo al link che verrà fornito nella PEC di convocazione. Durante la prova, è richiesto l’uso di un computer e uno smartphone, entrambi con il browser Google Chrome, e la connessione internet deve essere stabile. La postazione deve essere allestita in una stanza chiusa e silenziosa, con il telefono posizionato i modo da assicurare la correttezza dello svolgimento .
Vedi i dettagli e il link al documento ufficiale nel 3° paragrafo
Sul sito ASMEL sono disponibili anche tutti gli elenchi di candidati ammessi alle prove ed è stata completata anche la nomina delle Commissioni d'esame .
Vediamo nei prossimi paragrafi come funziona questo particolare concorso che offre ampie possibilità di assunzione negli enti locali con procedure veloci e semplificate, ricordiamo i profili richiesti e come si svolgono le prove.
Concorso Asmel 2024 : le regole generali
L’innovativa modalità di reclutamento del personale ASMEL (Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali) è stata introdotta dal DL Reclutamento. Vi aderiscono circa 4400 enti locali,( in continuo aggiornamento)
La procedura prevede che :
- viene pubblicato un unico bando di selezione nazionale per ciascun profilo professionale (collaboratori ,funzionari, assistenti nei diversi ambiti di attività dei Comuni – vedi sotto gli elenchi attivi) Si può accedere sia con diploma di scuola media, scuola secondaria o laurea, a seconda del profilo richiesto.
- Il concorso prevede solo una prova scritta , differenziata per profilo e tutti i candidati che superano la prova vengono inseriti nel corrispondente elenco di idonei all'assunzione che dura 3 anni
- gli enti aderenti nel momento della necessità possono contattare gli idonei tramite “interpello” cioè con chiamata individuale via PEC .
- I candidati che rispondono sono chiamati a sostenere una prova orale semplificata con l'ente interessato e solitamente entro 4-5 settimane vengono assunti Attualmente sono 45.158 i soggetti iscritti negli Elenchi,, che hanno validità triennale, e sono suddivisi in 31 profili professionali.
- Con il nuovo avviso vengono create ulteriori 6 graduatorie per altri profili
- Gli idonei possono accettare o meno l'interpello sulla base delle propria esigenze specifiche, senza perdere la posizione in lista, anche nel caso siano assunti a tempo determinato o tramite un diverso concorso.
- Solo chi è assunto a tempo indeterminato viene cancellato dall'elenco
Per alcune figure al personale neo-assunto è previsto un progetto formativo di ingresso in collaborazione con la scuola di amministrazione SDA-Bocconi
Per l'iter successivo al concorso leggi anche Interpelli ASMEL lista dei bandi aperti
Per completare al meglio la preparazione alla prova scritta del concorso ASMEL è disponibile Il manuale “Concorso ASMEL 2024 Selezione idonei per gli Enti Locali” che tratta in maniera chiara e completa tutte le materie comuni a tutti i profili, con una sezione dedicata ai quiz situazionali ( teoria e quiz ufficiali del bando Asmel precedente).
Per restare aggiornato in tempo reale sulle novità iscriviti al Gruppo Telegram Concorso ASMEL 2024
Concorso Asmel 2024: la prova scritta
Le prove selettive dei concorsi ASMEL si svolgono in forma telematica, da remoto e sono costituite da una selezione di quiz a risposta multipla (60 domande) cui rispondere in 60 minuti così ripartiti:
1 – 30 domande sulle materie specifiche, 25 domande sulle materie comuni, 5 domande situazionali volte ad accertare le competenze di lingua inglese e di informatica. Per ogni risposta corretta verrà attribuito al candidato un punteggio di 0.166 periodico, con arrotondamento per eccesso (zero,centosessantaseiperiodico), per ogni risposta errata o non data verrà attribuito il punteggio 0 (zero).
Gli argomenti della parte comune a tutti i profili professionali sono :
- quiz situazionali,
- Diritto pubblico,
- Diritto Amministrativo/Diritto degli Enti locali,
- Diritto Amministrativo/Disciplina dei contratti pubblici,
- Diritto Amministrativo e del lavoro/Disciplina del Pubblico Impiego,
- Diritto Amministrativo/Disciplina in materia di trasparenza e anticorruzione,
- Diritto amministrativo/Diritto di accesso,
- Nozioni di diritto dell’Unione europea,
- Nozioni di diritto penale / Reati contro la Pubblica Amministrazione,
- Lingua Inglese,
- Nozioni di Informatica,
- Nozioni di contabilità pubblica,
- Nozioni di tutela della privacy.
2 – Una seconda parte della prova può riguardare materie specifiche del profilo per il quale la selezione viene svolta (ad esempio materie tecniche per i funzionari tecnici o contabili per gli amministrativi )
Nel bando sono specificate le materie richieste per ogni profilo.
La data e le modalità di svolgimento delle prove d’esame, differenziata per ciascun profilo, saranno comunicate esclusivamente via PEC ai candidati ammessi, almeno 15 (quindici) giorni prima della prova stessa.
Salvo i casi adeguatamente documentati, si precisa che non è possibile modificare, anticipare o posticipare la data e l’ora di svolgimento della prova rispetto a quella di convocazione.
Nella pec di convocazione saranno indicati anche i sistemi operativi e i supporti informatici necessari allo svolgimento della prova.
La dotazione hardware e software per lo svolgimento da remoto è ad esclusivo carico del candidato. Nessuna responsabilità può essere imputata ai Comuni aderenti all’accordo per il malfunzionamento dei device di collegamento.
SCARICA QUI IL FOGLIO DI ISTRUZIONI UFFICIALE
Concorso ASMEL 2024: nuovi elenchi figure professionali e aggiornamento
La nuova procedura di selezione ha riguardato i seguenti profili professionali (i titoli di studio sono specificati nel bando per ogni profilo):
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI (ex. Cat. B)
1. Collaboratore tecnico manutentivo – Falegname
2. Collaboratore tecnico manutentivo – Idraulico
3. Collaboratore tecnico manutentivo – Muratore
4. Collaboratore tecnico manutentivo – Elettricista
5. Collaboratore tecnico manutentivo – Giardiniere
6. Autista scuolabus
7. Collaboratore amministrativo
8. Messo notificatore
9. Ausiliari Del Traffico
10. Collaboratore Tecnico – Amministrativo
11. Collaboratore Amministrativo Contabile
12. Collaboratore Tecnico – Manutentivo
AREA DEGLI ISTRUTTORI (ex. Cat. C)
13. Istruttore amministrativo
14. Istruttore Amministrativo – Contabile
15. Istruttore Contabile
16. Istruttore di Vigilanza
17. Istruttore Tecnico (Geometra)
18. Istruttore Informatico
19. Istruttore turistico
20. Istruttore comunicazione
21. Istruttore Tecnico in Materie Agrarie
AREA DEI FUNZIONARI E DELL'ELEVATA QUALIFICAZIONE (ex. Cat. D)
22. Funzionario Amministrativo
23. Funzionario amministrativo e contabile
24. Funzionario contabile
25. Funzionario area vigilanza
26. Funzionario informatico
27. Funzionario rendicontazione
28. Funzionario comunicazione e gestione eventi
29. Funzionario – Assistente sociale
30. Funzionario Tecnico
31. Funzionario Psicologo
32. Funzionario Agronomo
33. Funzionario Tecnico – Ingegnere ambientale
34. Funzionario Avvocato
35. Funzionario Farmacista
36. Ingegnere Civile
37. Educatore Asilo Nido
Il bando precisa che:
– Il profilo professionale di “Educatore asilo nido” cat. C1 è stato riclassificato dal CCNL Funzioni Locali 2022 e collocato nell’Area dei Funzionari ed E.Q. (ex cat. D), prevedendo per l’accesso dall’esterno nei ruoli del comparto Funzioni Locali il possesso del titolo di studio della laurea;
– L’elenco degli idonei del suddetto profilo Educatore asilo nido” cat. C1, costituito sulla base del titolo di studio di scuola media superiore e di prova selettiva specifica per tale categoria,è pertanto superato e non verrà più aggiornato, considerato che gli idonei con riserva non potrebbero in ogni caso essere assunti dal singolo Comune in mancanza dei requisiti previsti dalla vigente normativa e non avendo superato la prova selettiva scritta idonea all’accesso alla ex categoria D.
– È indetta pertanto la procedura per la formazione di un nuovo elenco di idonei riferito al profilo di “Educatore Asilo Nido” – Area dei Funzionari ed E.Q. (ex Cat. D).
– I candidati interessati, seppure già idonei nel precedente elenco di ex categoria C, dovranno pertanto procedere alla relativa candidatura e al superamento della prova selettiva necessaria per l’accesso all’ex categoria D1 ora Area dei Funzionari ed E.Q.
Per una panoramica completa sui concorsi pubblici segui la nostra pagina Linkedin!
COMUNICATO ASMEL 30 APRILE 2024
AGGIORNAMENTO 30.4.2024
Con un comunicato sul proprio sito, a seguito delle notizie di stampa riguardanti una delibera ANAC contro ASMEL Consortile, per violazioni in tema di committenza appalti, l'Associazione aveva precisato che questa procedura non ha effetti sulle attività di ASMEL e in particolare sulle procedure di selezione di idonei .
I"A fronte di alcune richieste si chiarisce che la delibera ANAC n.195 riguarda la società di committenza Asmel Consortile e non ha alcuna incidenza con le attività che svolge l'Associazione ASMEL a supporto dei Comuni soci.
In particolare non riguarda la procedura concorsuale semplificata per la gestione associata degli Elenchi di idonei ex art.3-bis del DL n.80/2021.
ANAC sovraintende alla vigilanza sugli appalti pubblici, mentre le attribuzioni relative alle procedure concorsuali sono in capo alla Funzione pubblica che non a caso di recente rispondendo a un quesito posto da uno dei Comuni della gestione associata ha dichiarato legittimo lo scorrimento delle graduatorie ASMEL, senza porre in discussione la legittimità della relativa procedura che, infatti, rispetta puntualmente tutte le prescrizioni del Decreto Reclutamento in vigore da giugno 2021 che ha introdotto l’innovativo meccanismo degli Elenchi idonei.Pertanto, gli elenchi restano validi ed è confermata la pubblicazione del nuovo bando."
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Bonus Natale 100 euro i codici tributo
Con la risoluzione 54 E del 13 novembre 2024 L'agenzia comunica l'istituzione dei codici tributo per l’utilizzo in compensazione da parte dei sostituti d’imposta, tramite i modelli F24 e F24 “Enti pubblici” (F24 EP), del credito maturato per effetto dell’erogazione del bonus di cui all’articolo 2-bis del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113
La norma prevede "per l’anno 2024 un’indennità di importo pari a 100 euro, rapportata al periodo di lavoro, a favore dei lavoratori dipendenti che si trovano nelle particolari condizioni economiche e familiari ivi indicate. Il comma 4 del citato articolo 2-bis del decreto-legge n. 113 del 2024 prevede che i sostituti d’imposta riconoscono l’indennità unitamente alla tredicesima mensilità ai lavoratori che ne facciano richiesta.
Le somme erogate sono recuperate dai sostituti d’imposta sotto forma di credito da utilizzare in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, a partire dal giorno successivo all’erogazione in busta paga dell’indennità.
Codici tributo Bonus natale 2024 e compilazione
Per consentire ai sostituti d’imposta di utilizzare in compensazione il suddetto credito, sono istituiti i seguenti codici tributo da utilizzare nei modelli F24 e F24
“Enti pubblici” (F24 EP).
- Per il modello F24:
• “1703” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti – articolo 2-bis del decreto legge 9 agosto
In sede di compilazione del modello F24, il codice tributo “1703” è esposto nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il sostituto d’imposta debba procedere al riversamento del credito, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo “anno di riferimento” è indicato l’anno in cui è avvenuta l’erogazione del bonus, nel formato “AAAA”.
- Per il modello F24 “Enti pubblici” (F24 EP):
• “174E” denominato “Credito maturato dai sostituti d’imposta per l’erogazione del bonus ai lavoratori dipendenti – articolo 2-bis del decreto legge 9 agosto 2024, n. 113”. In sede di compilazione del modello F24 EP, il codice tributo “174E” è esposto nella sezione “Erario” (valore F), in corrispondenza delle somme indicate nel campo “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il sostituto d’imposta debba procedere al riversamento del credito, nella colonna “importi a debito versati”. Nel campo “riferimento B” è indicato l’anno in cui è avvenuta l’erogazione del bonus, nel formato “AAAA”.
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False informazioni all’ispettorato: può non essere reato
La sentenza n. 39659 della Corte di Cassazione, depositata il 29 ottobre 2024, affronta il caso di un direttore di punto vendita commerciale, condannato in primo grado dal Tribunale di La Spezia il 27 marzo 2024.
La condanna riguardava il reato previsto dall’art. 4, comma 7, della legge n. 628 del 1961, per aver fornito informazioni volutamente errate e incomplete all’Ispettorato del Lavoro riguardo ai dipendenti di una ditta esterna. Tuttavia, la Cassazione non ha confermato la condanna rilevando una serie di incoerenze nella motivazione della sentenza di primo grado, evidenziando la necessità di distinguere chiaramente tra dolo e colpa nella valutazione della responsabilità dell’imputato.
Ecco nello specifico il caso concreto e l'analisi dei giudici.
Informazioni errate all’INL il caso concreto
Nel caso analizzato, l'imputato, Sc.Jo., era accusato di aver fornito informazioni errate e incomplete all'Ispettorato del Lavoro, comportamento considerato doloso in quanto l’accusa sosteneva che egli avesse agito "scientemente". L’elemento doloso è essenziale per configurare il reato previsto dall’art. 4, comma 7, della legge n. 628 del 1961, il quale punisce chi fornisce informazioni non veritiere in risposta a richieste ufficiali delle autorità di controllo.
L'accusa sosteneva che Sc.Jo., nella sua posizione di direttore, avesse deliberatamente omesso o falsificato informazioni sul personale della società Fu.Su. Srl, in particolare i dipendenti Mo.Gi. e Ma.Ma., che avevano prestato servizio presso il punto vendita da lui diretto.
Nello specifico, Sc.Jo. avrebbe comunicato agli ispettori INPS che solo un lavoratore della Fu.Su. Srl fosse effettivamente operativo nel punto vendita, nonostante le evidenze contrarie. Questo comportamento, ritenuto “reticente” dall’accusa, è stato interpretato come una volontaria omessa comunicazione di fatti che erano rilevanti per l'indagine ispettiva in corso.
Informazioni errate all’INL: caso di negligenza per il tribunale
Il Tribunale di La Spezia, pur riconoscendo l’erroneità e incompletezza delle informazioni fornite, ha attribuito la colpevolezza di Sc.Jo. alla sua negligenza grave piuttosto che a una reale volontà dolosa. Ha sostenuto che l’imputato avrebbe dovuto verificare accuratamente i dati presso l’ufficio personale dell'azienda prima di rispondere, concludendo che la sua mancata diligenza costituisse sufficiente base per la condanna.
La decisione si è quindi basata su una visione dell’atto come frutto di disattenzione o trascuratezza piuttosto che di intenzione ingannevole.
Informazioni errate all’INL: la decisione della Cassazione
La Corte di Cassazione ha contestato l' impostazione del tribunale per alcuni motivi chiave:
- Differenza tra Dolo e Colpa: Secondo la Cassazione, la condotta dolosa è un elemento imprescindibile del reato contestato. Se l’accusa originaria riteneva che Sc.Jo. avesse agito consapevolmente per fornire informazioni false, non era sufficiente attribuirgli grave negligenza, come fatto dal Tribunale, per fondare la responsabilità penale. In assenza di prova del dolo, il reato non poteva essere confermato.
- Contraddizione Logica: La Corte ha evidenziato un'incoerenza nella sentenza di primo grado, che oscillava tra la qualificazione del comportamento di Sc.Jo. come "reticente" (intenzionale) e l’attribuzione di una condotta semplicemente "negligente" (non intenzionale). Questo approccio contraddittorio rendeva incoerente la motivazione della sentenza, non chiarendo se si trattasse di una volontà di occultare informazioni o di una semplice mancanza di diligenza.
- Principio di Coerenza tra Accusa e Sentenza: La Cassazione ha sottolineato che, per rispetto del principio di coerenza, il Tribunale avrebbe dovuto qualificare la condotta secondo l'accusa di dolo oppure, se intendeva ritenere che l'imputato avesse agito per negligenza, avrebbe dovuto procedere all’assoluzione, poiché il reato non era configurabile.
- La Corte di Cassazione ha così deciso di annullare la sentenza del Tribunale e di rinviare il caso affinché venga rivalutato, con maggiore chiarezza sull'elemento psicologico dell’imputato e con un’attenta distinzione tra dolo e colpa
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Riduzione contributi edilizia 2024: regole e istruzioni
E' stato pubblicato già il 19 luglio 2024 nel sito del ministero del Lavoro, il decreto del ministero del lavoro di concerto con il ministero dell'Economia e delle Finanze, che conferma nella misura dell'11,50%, anche per l'anno 2024, la riduzione contributiva a favore delle imprese edili .
La conferma della misura della riduzione si basa sulle rilevazioni INPS sull’andamento delle contribuzioni nel settore edile nel periodo di applicazione 2023 , secondo le quali l’ammontare del gettito contributivo sostanzialmente compensa la riduzione contributiva.
Ieri 11 novembre 2024 è stata pubblicata la circolare INPS 93 2024 con le istruzioni e il modello di autodichiarazione aggiornati per l'applicazione relativa al 2024 , per la quale il termine per le domande è fissato al 15 FEBBRAIO 2025
Riduzione contributiva edilizia: requisiti e condizioni
Si ricorda che hanno diritto all’agevolazione contributiva i datori di lavoro classificati:
- nel settore industria con i codici statistici contributivi da 11301 a 11305 e
- nel settore artigianato con i codici statistici contributivi da 41301 a 41305,
- nonché caratterizzati dai codici Ateco 2007 da 412000 a 439909.
Non costituiscono attività edili in senso stretto – pertanto sono escluse :
- le opere di installazione di impianti elettrici, idraulici ed
- altri lavori simili,
contraddistinti dai codici Ateco 2007 da 432101 a 432909 e dai codici statistici contributivi 11306, 11307, 11308, 41306, 41307, 41308.
Il beneficio consiste in una riduzione sui contributi dovuti – nella misura del 11,50% – per le assicurazioni sociali diverse da quell pensionistica e si applica ai soli operai occupati per 40 ore la settimana.
Non spetta:
- per i lavoratori a tempo parziale, e
- per quelli a cui si applicano agevolazioni ad altro titolo.
In presenza di contratti di solidarietà, il beneficio è fruibile solo per i lavoratori ai quali non viene applicata la riduzione d'orario.
ATTENZIONE : Non è piu applicabile invece ai premi assicurativi Inail.
Si ricorda infine che il beneficio, come sempre in materia di sgravi contributivi, è applicabile solo in presenza di:
- regolarità contributiva attestata dal Durc,
- rispetto delle ulteriori norme e degli accordi e contratti collettivi, stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
- assenza di o condanne passate in giudicato per violazioni in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nel quinquennio antecedente la data di applicazione dell'agevolazione.
Riduzione edilizia 2023: come fare domanda
Le domande di applicazione della riduzione contributiva devono essere inviate esclusivamente in via telematica avvalendosi del modulo “Rid-Edil” – disponibile all’interno del Cassetto previdenziale sul sito www.inps.it – nella sezione “Comunicazioni on-line”, funzionalità “Invio nuova comunicazione” fino a 15 febbraio 2025
In caso di definizione delle istanze con esito positivo, viene attribuito il codice di autorizzazione “7N”, per il periodo da ottobre 2024 a gennaio 2025. L’esito è visualizzabile all’interno del Cassetto previdenziale del contribuente.
INPS sottolinea che i sistemi informativi centrali verificano la compatibilità dell’inquadramento aziendale con la suddetta riduzione, non consentendo la fruizione effettiva del beneficio ai datori di lavoro che non siano in possesso dei requisiti . Se fosse accertata la non veridicità della dichiarazione resa dal datore di lavoro le Strutture territorialmente competenti, avviseranno l’Autorità giudiziaria, e procederanno al recupero delle somme indebitamente fruite.
In ogni caso lo sgravio si riferisce al periodo che va da gennaio 2024 a dicembre 2024.
Riduzione edilizia: esposizione in Uniemens
I datori di lavoro autorizzati possono esporre lo sgravio nel flusso Uniemens :
- a decorrere dal flusso di competenza ottobre 2024,
- fino al mese di competenza gennaio 2025.
con il codice causale “L206” nell’elemento <AltreACredito> di <DatiRetributivi>. - Per il recupero degli arretrati relativi all’anno 2024 deve essere utilizzato il codice causale “L207”, nell’elemento <AltrePartiteACredito> di <DenunciaAziendale>.
Nei casi di matricole sospese o cessate, il datore di lavorodeve inoltrare l’istanza avvalendosi della funzionalità “Contatti” del Cassetto previdenziale del contribuente, allegando una dichiarazione conforme al fac-simile (Allegato n. 2); la Struttura territorialmente competente attribuisce il codice di autorizzazione “7N” all’ultimo mese in cui la matricola era attiva. I datori di lavoro quindi devono avvalersi della procedura delle regolarizzazioni contributive (UniEmens/vig).
Per gli operai non più in forza, nella sezione individuale del primo flusso Uniemens utile vanno inseriti gli stessi elementi previsti per gli operai ancora in forza; escudendo settimane, giorni retribuiti e calendario giornaliero. Deve essere, invece, valorizzato l’elemento <TipoLavStat> con il codice NFOR, che contraddistingue gli operai non più in carico presso il datore di lavoro.
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Editoria: elenco ammessi al contributo assunzioni
Il decreto della presidenza del Consiglio, dipartimento editoria del 28.11 2023 ha fornito le istruzioni per le modalità di fruizione dei contributi previsti per il settore editoria e stanziati già lo scorso anno attraverso il Fondo Innovazione editoria.
In particolare potevano essere richiesti :
- Contributo Edicole cioè un contributo straordinario alle imprese commerciali per ogni copia cartacea di quotidiani e periodici venduti nel corso dell’anno anche mediante abbonamento, a titolo oneroso in edicola o presso punti di vendita non esclusivi.
- Contributi forfettari da 10 a 14mila euro per ogni assunzione stabile di giovani giornalisti o esperti di IT under 36 o conversione di collaborazioni e contratti a termine già attivi ( senza limite di età dei beneficiari) in contratti a tempo indeterminato effettuati durante il 2023.
Per questi ultimi il termine per le domande è fissato al 23 maggio 2024 .
Ricordiamo in questo articolo i requisiti e le modalita di richiesta
Contributo assunzioni giornalisti e giovani professionisti: cos'è, a chi spetta
Come detto si tratta di contributi forfettari pari a
- 10 mila euro per le assunzioni a tempo indeterminato, di giovani under 36
- 14mila euro per ogni contratto di collaborazione o a termine trasformato in tempo indeterminato. In questo caso non c'è limite di età per i lavoratori .
Le stabilizzazioni devono essere avvenute tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2023.
ATTENZIONE è possibile fare domanda per entrambe le tipologie di contributo. In tal caso, deve essere presentata una domanda per ognuno dei due contributi.
Sono ammesse le imprese con i seguenti codici classificazione ATECO
- 5813 edizione di quotidiani
- 5814 edizione di riviste e periodici
- 6391 agenzie di stampa
- 6010 trasmissioni radiofoniche
- 6020 trasmissioni televisive.
Richiesti inoltre:
- l'iscrizione al registro degli operatori della comunicazione ROC
- non essere sottoposti a procedure di liquidazione .
Contributo stabilizzazione contratti giornalisti ed esperti IT come fare domanda
Per entrambe le tipologie di contributo le domande andavano inviate tra il 23 aprile alle ore 17.00 e il 23 maggio 2024 alle ore 17.00 , in forma telematica nell'area riservata del portale Impresainungiorno.gov.it , firmate digitalmente dal legale rappresentante dell'impresa e allegando dichiarazioni sostitutive attestanti:
- il possesso dei requisiti ,
- gli estremi dei contratti
- il riferimento al contratto giornalistico applicato
- la qualifica e mansioni del lavoratore
- le informazioni relative al regime de minimis dei due anni precedenti e dell'esercizio in corso
- il conto corrente dell'impresa per il versamento del contributo
Contributo assunzioni l'elenco dei beneficiari
Il Ministero ha comunicato che è stato emanato in data 4 novembre 2024 il decreto del Capo del Dipartimento che approva l’elenco dei soggetti cui è riconosciuto il contributo citato, a favore delle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, delle agenzie di stampa e delle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali.
Si tratta di 70 aziende che riceveranno contributi netti da 9600 a 76mila euro.
Viene ricordato che i contributi saranno erogati, al netto della ritenuta IRES, mediante accredito sui conti correnti dei beneficiari indicati nelle domande di accesso all’agevolazione.
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EPPI sostegni ai periti industriali: richieste entro il 18.12
Gli iscritti all'Ente di Previdenza dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (EPPI), hanno l’opportunità di richiedere prestazioni assistenziali a sostegno dei bisogni dell’attivita’ professionale.
In particolare con riferimento a:
- immobili e beni strumentali per l'attività professionale nonché per
- lo svolgimento di attività formative professionali
sono previsti sussidi a parziale copertura delle spese sostenute per far fronte ad esigenze occorse dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023
La piattaforma per le richieste è aperta fino al 18 dicembre 2024.
Vediamo in maggiore dettaglio gli ambiti per cui è possibile richiedere il contributo e come presentare richiesta.
EPPI le spese ammissibili alle prestazioni assistenziali
I principali ambiti per cui è possibile richiedere il contributo dell'ente previdenziale EPPI sono i seguenti:
- Immobili e Beni Strumentali:
Copertura parziale degli interessi per mutui o prestiti mirati all’acquisto o costruzione di immobili (comprese pertinenze) destinati all’attività di libero professionista.
Finanziamenti per l’acquisto di macchinari, arredi e attrezzature essenziali per l’avvio o l’ampliamento dell’attività professionale, inclusi veicoli ad uso professionale e prestiti per manutenzioni ordinarie.
- Formazione e Crescita Professionale:
Spese per corsi di formazione rivolti a iscritti under 35, corsi di aggiornamento e qualificazione professionale, e certificazioni delle competenze da enti riconosciuti ai sensi del D.Lgs. n. 13/2013.
- Tirocinio Professionale:
Riconoscimento per le somme versate a stagisti che hanno svolto il tirocinio presso studi o società tra professionisti.
Sussidi EPPI: modalita e termini per le domande
Le domande vanno presentate esclusivamente online, tramite l’area riservata EppiLife, entro le ore 12.00 del 18 dicembre 2024.
L'erogazione dei sussidi avverrà secondo graduatoria definita in rapporto ai rispettivi redditi ISEE, privilegiando i redditi più bassi
e richiede:
- una posizione documentale e contributiva in regola per il rilascio del DURC;
- un reddito ISEE non superiore a 35.000 euro, da certificare al momento della richiesta.
Per ulteriori dettagli si può consultare il bando EPPI
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Precedenza dopo contratti a termine: novità dalla Cassazione
La sentenza n. 19348/2024 della Corte di Cassazione riguarda una controversia sul diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato.
La sentenza ribalta il giudizio di merito ampliando la tutela per i lavoratori a termine che possono manifestare l'interesse per la riassunzione anche durante i rapporto di lavoro a termine.
Di seguito i dettagli del caso e le motivazioni della Suprema Corte.
Contratti a termine e diritto di precedenza i caso e i giudizi di merito
La lavoratrice ricorrente aveva intrapreso l'azione legale contro la cooperativa sociale, sostenendo che la società avesse illegittimamente omesso di riconoscerle il diritto di precedenza nelle assunzioni successive alla cessazione del suo piu recente rapporto di lavoro a termine.
Nello specifico la causa trae origine da due contratti a tempo determinato tra le parti, uno del 2013 e l'altro del 2014, e dalla mancata stabilizzazione della lavoratrice, che ha rivendicato il suo diritto di precedenza in base all'articolo 5, comma 4-quater del D.lgs. 368/2001, come integrato dal D.lgs. 81/2015.
La lavoratrice ha fatto presente di aver manifestato la propria volontà di esercitare il diritto di precedenza mentre il suo contratto a termine era ancora in essere.
In particolare, ha presentato la richiesta di precedenza il 22 dicembre 2014, durante la validità del secondo contratto a termine, che sarebbe scaduto solo il 27 settembre 2015.
Nel suo esame, la Corte d'appello di Venezia aveva respinto le pretese della lavoratrice, basandosi su una doppia motivazione:
- l’esclusione della possibilità di esercitare il diritto di precedenza durante il rapporto di lavoro a termine e
- l’insufficienza delle prove fornite dalla lavoratrice su altre assunzioni a tempo indeterminato effettuate da parte della cooperativa.
La lavoratrice ha quindi contestato questa interpretazione, argomentando che il diritto di precedenza doveva essere riconosciuto non solo al termine del rapporto, ma anche durante la sua vigenza, una lettura supportata dal comma 4-sexies dello stesso articolo.
Diritto di precedenza durante il contratto a termine: la decisione della Cassazione
Come noto, il diritto di precedenza, come disciplinato dagli articoli 5, commi 4-quater e 4-sexies del D.lgs. 368/2001 (e successive integrazioni), è una tutela che consente a un lavoratore con contratti a termine di essere preferito nelle nuove assunzioni a tempo indeterminato presso la stessa azienda, a patto che abbia maturato almeno sei mesi di servizio continuativo. Questa normativa nasce con l'intento di incentivare la stabilizzazione dei lavoratori a termine, rendendo prioritario il loro impiego fisso rispetto a nuove assunzioni di risorse esterne.
Nel caso specifico la decisione della Cassazione ha stabilito , con una interpretazione estensiva della norma , un principio rilevante, ovvero che il diritto di precedenza può essere esercitato
- sia in costanza del rapporto, cioè durante il periodo di validità del contratto a termine,
- che entro un anno dalla sua conclusione,
confermando l'obiettivo di tutelare la continuità lavorativa sentenza è stata quindi rinviata alla Corte d'appello di Venezia, in diversa composizione, per il riesame della controversia, anche in merito alle spese legali sostenute dalle parti