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Transazione crediti contributivi e concordato: istruzioni INPS
Il messaggio INPS n. 3553 del 25 ottobre 2024 fornisce indicazioni sulle modalità operative per i contribuenti interessati dalle disposizioni del Decreto legislativo n. 136/2024, (Correttivo del codice per la crisi di impresa e dell'Insolvenza – CCII) che riguardano le transazioni su crediti tributari e contributivi e il loro trattamento nell'ambito di accordi di ristrutturazione dei debiti (ADR) e concordato preventivo, così come per i piani di ristrutturazione che richiedono omologa (noti come PRO).
Va sottolineato innanzitutto che la nuova normativa si applica alle proposte presentate dopo il 28 settembre 2024, in conformità all’art. 56, comma 3, del D.Lgs. 136/2024.
Tra le innovazioni principali, spiccano le disposizioni sulla competenza per l’adesione alle proposte preliminari all’ADR o necessarie per il concordato, ambito che in passato era di esclusiva pertinenza dell’Agenzia delle Entrate.
Ecco i dettagli principali forniti dall'Istituto su questi aspetti in attesa di una circolare di istruzioni complessiva.
Transazione su crediti tributari e contributivi:
A norma del nuovo decreto legislativo 136 2024 il debitore può proporre il pagamento parziale o dilazionato dei tributi e dei relativi accessori, inclusi contributi previdenziali e premi, nei confronti degli Enti gestori di previdenza e assicurazioni obbligatorie.
La proposta di transazione deve essere accompagnata dalla documentazione prevista dall’articolo 63, comma 2 del CCII e depositata presso la Direzione territoriale individuata sulla base dell’ultimo domicilio fiscale del debitore.
Se ci sono crediti gestiti da più Direzioni territoriali, il deposito avviene presso la Direzione che gestisce il credito di importo maggiore, che assumerà anche un ruolo di coordinamento.
Tempi per la presentazione:
L’adesione alla proposta deve essere manifestata entro 90 giorni dal deposito della domanda di transazione. Questo termine può essere prorogato di:
- 60 giorni, se viene modificata la proposta originale;
- 90 giorni, se la modifica include una nuova proposta.
Competenza decisionale: La competenza a decidere sulla proposta è del Direttore regionale, mentre la sottoscrizione dell'atto negoziale è compito del Direttore dell’ufficio territoriale titolare della gestione del credito.
Adesione e omologazione: Se la proposta riceve adesione dai creditori entro i 90 giorni, il debitore può procedere con la domanda di omologazione. Se invece non vi è adesione, il debitore può comunque richiedere l'omologazione della proposta di transazione.
Pagamento crediti tributari e contributivi nel concordato preventivo
Proposta di pagamento nel concordato: Nell’ambito del concordato preventivo, il debitore può proporre il pagamento parziale o dilazionato dei tributi e dei relativi accessori, inclusi i contributi e i premi amministrati dagli Enti previdenziali.
Documentazione: Come per la transazione sui crediti, la proposta deve essere presentata agli uffici competenti in base all'ultimo domicilio fiscale del debitore, oltre che presso la Direzione territoriale titolare della gestione dei crediti oggetto della proposta.
Voto sulla proposta: Il voto sulla proposta di concordato è espresso dalla Direzione territoriale competente su decisione del Direttore regionale. Se la Direzione competente è diversa da quella del tribunale, il voto sarà espresso da quest’ultima in rappresentanza delle altre sedi coinvolte.
Proposta di modifica o nuova proposta
Se il debitore apporta modifiche sostanziali alla proposta originale, come descritto, il termine di adesione può essere esteso a seconda delle circostanze:
- 60 giorni per modifiche alla proposta;
- 90 giorni per una nuova proposta.
La PEC (Posta Elettronica Certificata) è il mezzo ufficiale di comunicazione tra le parti per notificare l'avvenuto deposito delle proposte e le richieste di omologazione.
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Lavoro interinale: le linee guida della Corte UE
Nella sentenza della Corte di giustizia europea 441/23 pubblicata il 24 ottobre 2024 vengono ribaditi principi cardine della normativa europea in materia di lavoro interinale ai quali le discipline nazionali devono adeguarsi ( si tratta del cd . lavoro in somministrazione nella normativa italiana).
In particolare il caso riguardava il licenziamento da una multinazionale del settore informatico di una lavoratrice con contratto di lavoro interinale con una società iberica di fornitura di servizi.
La Corte stabilisce nelle conclusioni che
- La direttiva sul lavoro tramite agenzia interinale si applica a qualsiasi persona o azienda che assume un lavoratore per assegnarlo temporaneamente a un'altra impresa, dove lavorerà sotto la supervisione e direzione di quest'ultima. Questo vale anche se tale persona o azienda non è ufficialmente riconosciuta come agenzia interinale secondo la normativa nazionale, ad esempio, se non ha le necessarie autorizzazioni. (articolo 3(1)(b) della direttiva 2008/104/CE)
- Il concetto di "lavoro interinale" comprende anche la situazione in cui un'azienda assume lavoratori con lo scopo di inviarli temporaneamente a lavorare presso un'altra azienda. In questo caso, l'azienda utilizzatrice (quella che riceve il lavoratore) è responsabile di supervisionare e dirigere il lavoro del lavoratore, definendo cosa deve fare, come deve farlo e assicurandosi che rispetti le regole interne. (articoli 3(1)(b)-(d) della direttiva 2008/104/CE):
- Un lavoratore inviato tramite agenzia interinale deve ricevere, per tutto il periodo in cui lavora presso l'impresa utilizzatrice, uno stipendio almeno pari a quello che avrebbe ricevuto se fosse stato assunto direttamente da quella stessa impresa. (articolo 5(1) della direttiva 2008/104/CE).
Lavoro interinale il caso affrontato dalla Corte UE
Nel caso affrontato una lavoratrice – LM – era stata consulente di vendita per Microsoft, ma impiegata da Leadmarket, un'azienda che aveva stipulato un contratto di fornitura di servizi con Microsoft. Durante la sua gravidanza, Microsoft aveva informato Leadmarket che il loro contratto di fornitura sarebbe terminato, e poco dopo LM è stata licenziata. LM ha fatto ricorso, sostenendo che il suo licenziamento fosse ingiusto e chiedendo che anche Microsoft fosse ritenuta responsabile insieme a Leadmarket.
Il tribunale spagnolo ha riconosciuto che Leadmarket era l'unico responsabile della gestione del contratto di LM, respingendo ogni responsabilità da parte di Microsoft. Tuttavia, LM ha fatto appello, sostenendo che il suo impiego presso Leadmarket fosse in realtà una "cessione" a Microsoft e che, quindi, Microsoft avrebbe dovuto essere considerata responsabile solidalmente per le conseguenze del suo licenziamento.
Il giudice spagnolo ha chiesto alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea di chiarire alcuni punti, tra cui:
- Applicabilità della direttiva 2008/104: Se la direttiva, relativa al lavoro tramite agenzia interinale, si applichi anche ad aziende che non sono riconosciute come agenzie interinali secondo la normativa nazionale (ad esempio, perché non hanno le autorizzazioni richieste).
- Definizione del rapporto di lavoro: Se il rapporto tra LM, Leadmarket e Microsoft possa essere considerato un contratto interinale, con Leadmarket come agenzia interinale e Microsoft come impresa utilizzatrice, in base alle modalità di supervisione e direzione del lavoro di LM.
- Retribuzione: Se LM avrebbe dovuto ricevere uno stipendio equivalente a quello che avrebbe percepito se fosse stata assunta direttamente da Microsoft, come previsto dalla direttiva.
- Diritto al reintegro: Se LM, dopo il congedo di maternità, avrebbe diritto a tornare al suo posto di lavoro o in un altro equivalente, anche se tale posizione non esiste più in Leadmarket, e se quindi il suo reintegro dovrebbe avvenire presso Microsoft.
- Solidarietà di responsabilità: Se sia possibile che Microsoft e Leadmarket siano considerate responsabili in solido per il licenziamento di LM, inclusa la reintegrazione nel posto di lavoro e il pagamento delle retribuzioni arretrate.
Il caso poneva quindi questioni importanti sul lavoro tramite agenzia interinale, la supervisione dei lavoratori e i diritti delle lavoratrici in maternità.
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ISA contributivi in arrivo
In uno dei decreti approvati dal Governo si introduce nuove misure contro il lavoro sommerso tra cui una importante novità per i contribuenti con partita IVA
Il nuovo decreto legge con misure su lavoro università ricerca per l'attuazione degli obiettivi del PNRR introduce in particolare all'art 1 rubricato Misure contro il lavoro sommerso" i nuovi Indici sintetici di affidabilità contributiva (Isac), con l'obiettivo di rafforzare il controllo sulla regolarità dei versamenti dei contributi previdenziali in alcuni settori produttivi e dei servizi .
Vediamo qualche dettaglio in più
“ISAC “indici di affidabilità contributiva nel nuovo decreto lavoro
Il meccanismo degli Isac si ispira a quello degli indici di affidabilità fiscale, premiando i contribuenti più virtuosi in relazione agli obblighi di contribuzione previdenziale e assistenziale, con vantaggi come la riduzione dei termini per i controlli.
Il decreto stabilisce che entro la fine del 2025, tramite un decreto del ministro del Lavoro in collaborazione con quello dell'Economia, saranno definiti criteri e modalità di applicazione.
La norma dovrebbe essere applicabile a partire dal 1° gennaio 2026 inizialmente solo nei settori a più alto rischio, come l'alberghiero e la grande distribuzione alimentare.
Prevista poi un'estensione graduale ad altri sei settori entro agosto dello stesso anno.
Gli Isac sono pensati per verificare la congruità della forza lavoro dichiarata dalle imprese e l'aderenza ai contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) applicati. La loro implementazione sarà seguita da un accordo tra Inps e Sogei per lo sviluppo di ulteriori strumenti tecnologici volti a ridurre l’evasione contributiva.
Incentivi ISI INAIL e premialità per la rete agricola di qualità
Si prevede anche un meccanismo di premialità per le aziende agricole che partecipano ai bandi ISI INAIL con l'obiettivo di rafforzare la rete agricola di qualità. Si ricorda che la Rete agricola di qualità istituita presso l’Inps raccoglie le realtà aziendali che si distinguono per il rispetto della normativa sul lavoro sociale e fiscale
Le nuove norme intendono quindi potenziare gli incentivi per queste aziende inserendo nel bando ISI annuale che finanzia i progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, un avviso loro dedicato.
Decreto-legge lavoro: controlli anche a iscritti alla Lista di conformità
Il decreto legge sempre in tema di lotta al lavoro nero contiene anche una norma di interpretazione autentica dell'articolo 29 comma 8 del DL 192014 relativo alla lista di conformita presso INL che dovrebbe raccogliere i datori di lavoro verso i quali a seguito di ispezioni, non siano emerse violazioni o irregolarità in materia di lavoro e di legislazione sociale, compresa la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
Si ricorda che la lista non è ancora operativa perche manca un provvedimento attuativo dell'INL.
Si specifica ora che le aziende iscritte nella lista di conformità Inl non sono escluse in automatico dalle possibilità di verifica degli ispettori ma resta aperta la valutazione degli ispettori caso per caso.
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Sgravio assunzioni ex dipendenti Alitalia: come fare domanda
Sono state pubblicate con la circolare INPS 47 2024 le istruzioni relative all' esonero contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che, nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, assumono, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, i lavoratori precedentemente occupati presso
- Alitalia – Società aerea italiana S.p.a. e
- Alitalia Cityliner S.p.a..
La misura era stata prevista dal decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, convertito, con modificazioni
Il messaggio INPS 3172 del 26 settembre 2024 ha comunicato la disponibilità del modulo per richiedere l’esonero contributivo legato alle assunzioni di ex dipendenti Alitalia e Alitalia Cityliner, come previsto dall’articolo 12 del DL 104/2023 (convertito in legge 136/2023).
La domanda va inviata tramite il modulo “ALI24” disponibile sul sito INPS. L’esonero si applica attraverso conguaglio nelle denunce contributive, ed è regolato da specifiche condizioni, tra cui la riparametrazione dell’importo in caso di variazione dell’orario di lavoro.(vedi dettagli all'ultimo paragrafo)
Esonero contributivo ex Alitalia: beneficiari, misura e risorse
L’esonero contributivo spetta:
- di tutti i datori di lavoro privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, ivi compresi i datori di lavoro del settore agricolo
- per un periodo massimo di 36 mesi,
- nella misura del 100 per cento della contribuzione datoriale complessivamente dovuta, con esclusione dei premi e contributi dovuti all'INAIL
- nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile.
Resta ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.
Sono previsti i seguenti limiti di spesa:
- 1,3 milioni di euro per l'anno 2024,
- 3,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e
- 1,8 milioni di euro per l'anno 2027.
L'agevolazione è concessa ai sensi e nei limiti dei regolamenti vigenti relativi all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea sugli aiuti “de minimis”.
INPS è incaricato del monitoraggio e non prenderà in considerazione domande che superino le risorse previste dandone comunicazione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'Economia e delle finanze.
Sgravio contributivo ex dipendenti Alitalia: per quali contratti
La circolare precisa che l’esonero in oggetto può essere riconosciuto in relazione alle nuove assunzioni o conversione di rapporti di lavoro da determinato a indeterminato dei soli lavoratori, precedentemente occupati presso le società sopracitate coinvolti dall’attuazione del programma della procedura di amministrazione straordinaria di cui all'articolo 79, comma 4-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27”.
Rientrano tra i rapporti di lavoro incentivati anche in somministrazione o con cooperative di lavoro
Sono esclusi invece i rapporti di lavoro delle seguenti tipologie
- contratto di lavoro intermittente o a chiamata,
- contratto di apprendistato
- lavoro domestico.
Sgravio ex dipendenti Alitalia : modello di istanza
Il messaggio INPA comunica che, all’interno dell’applicazione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, presente sul sito istituzionale www.inps.it, al seguente percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > è disponibile il modulo di istanza on-line “ALI24”, per richiedere il beneficio.
Per essere autorizzato il datore di lavoro, previa autentificazione, deve inoltrare all’Istituto, una domanda di ammissione all’esonero, fornendo le seguenti informazioni:
– l’indicazione del lavoratore assunto;
– il codice della comunicazione obbligatoria relativa al rapporto di lavoro instaurato;
– l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e di quattordicesima mensilità;
– l’indicazione della percentuale di riduzione dell’orario di lavoro in caso di rapporto di lavoro a tempo parziale;
– la misura dell’aliquota contributiva datoriale oggetto dello sgravio.
L’Istituto, ricevuta la richiesta, mediante i propri sistemi informativi centrali, svolge le seguenti attività:
– verifica l’esistenza del rapporto mediante la consultazione della banca dati delle comunicazioni obbligatorie;
– calcola l’importo dell’incentivo spettante in base all’aliquota contributiva datoriale indicata;
– verifica la sussistenza della copertura finanziaria per l’esonero richiesto;
– consulta, qualora ricorrano le condizioni previste dai regolamenti in materia di aiuti de minimis, il Registro Nazionale degli aiuti di Stato per verificare che per quel datore di lavoro vi sia la possibilità di riconoscere l’agevolazione richiesta.
Qualora risulti che vi sia sufficiente capienza di aiuti de minimis in capo al datore di lavoro e vi sia sufficiente capienza di risorse finanziarie, l’Istituto informa, mediante comunicazione in calce al medesimo modulo, che il datore di lavoro è autorizzato e individua l’importo massimo dell’agevolazione spettante per l’assunzione.
L’importo dell’esonero riconosciuto dalle procedure telematiche costituisce l’ammontare massimo dell’agevolazione che può essere fruita attraverso le denunce contributive.
La fruizione del beneficio avviene mediante conguaglio nelle denunce contributive secondo le indicazioni di seguito riportate e nei limiti della contribuzione esonerabile, come precisato nella citata circolare n. 47/2024.
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Albo autotrasporti: le quote 2025
E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17.10.2024 la delibera 9 ottobre 2023 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la misura delle quote dovute dalle imprese di autotrasporto per l'anno 2024 in cui vengono riconfermati ancora una volta gli importi già in vigore
La quota da versare , entro la scadenza del 31 dicembre 2024 e' stabilita nelle seguenti TRE misure:
- Quota fissa di iscrizione dovuta da tutte le imprese comunque iscritte all'albo: € 30,00.
- Ulteriore quota sulla base del parco veicoli aziendale indipendentemente dalla massa come da tabella seguente:
dimensione azienda categoria
n. veicoli
importo in euro
A
da 2 a 5
5,16
B
da 6 a 10
10,33
C
da 11 a 50
25,82
D
da 51 a 100
103,29
E
da 101 a 200
258,23
F
superiore a 200
516,46
3. Ulteriore quota (in aggiunta a quelle precedenti ) per ogni veicolo di massa superiore a 6.000 chilogrammi di cui l'impresa e' titolare, come da tabella che segue:
dimensione azienda categoria
massa complessiva veicoli o trattore con p so rimorchiabile
importo in euro
A
da 6.001 11.500 kg
5,16
B
da 11.501 a 26.000 kg
7,75
C
oltre 26.000 |kg
10,33
Albo autotrasportatori Quota 2025 le modalità di pagamento
Confermate anche, per il versamento le due modalità alternative sulla piattaforma PagoPA raggiungibile anche dalla apposita sezione «Pagamento quote» presente sul sito www.alboautotrasporto.it
Viene proposto in automatico l'importo relativo all'anno 2025 e ad eventuali annualità pregresse non corrisposte, seguendo le istruzioni contenute nel manuale reperibile nella stessa sezione «Pagamento quote» del portale
- pagamento online, effettuato in modo integrato nell'applicazione dei pagamenti. L'utente viene automaticamente reindirizzato alle pagine web di PagoPA che consentono di scegliere il prestatore di servizi di pagamento (PSP) e pagare in tempo reale utilizzando i canali on-line proposti dal PSP scelto;
- pagamento previa creazione della posizione debitoria (PD) che avviene in modalità differita. L'utente stampa o visualizza il pdf dell'avviso di pagamento e procede a pagare con una delle modalita' presentata da uno dei PSP, sia tramite canale fisico che virtuale.
L'utente potrà pagare una posizione debitoria alla volta.
ATTENZIONE Anche le imprese iscritte alla Provincia autonoma di Bolzano, dovranno effettuare il pagamento attraverso la piattaforma PagoPA , fermo restando che la piattaforma consentirà il pagamento esclusivamente a favore della provincia autonoma.
Va sottolineato che qualora il versamento non venga effettuato entro il termine , l'iscrizione all'Albo sara' sospesa.
La prova dell'avvenuto pagamento della quota relativa all'anno 2025 deve essere conservata dalle imprese, anche al fine di consentire i controlli esperibili da parte del Comitato centrale e/o delle competenti strutture periferiche.
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Pensioni: al via le richieste su aliquote e detrazioni
Nel messaggio 3458 del 18 ottobre 2024 INPS comunica che è aperta già dal 16 ottobre la piattaforma online per la richiesta da parte dei pensionati con redditi diversi per
- l’applicazione dell’aliquota più elevata degli scaglioni annui di reddito e/o
- la rinuncia, in misura totale o parziale, alle detrazioni d’imposta per reddito,
(articolo 13 del T.U.I.R.).
In assenza di comunicazione l'istituto applica le aliquote per reddito che potrebbero essere inferiori al dovuto e detrazioni non spettanti .
Cio comporta che in sede di dichiarazione coloro che percepiscono altri redditi sia da lavoro che capitale o pensionistici le maggiori imposte saranno ricalcolate con applicazione del conguaglio.
Le richieste per il periodo d’imposta 2025 possono essere inoltrate all’Istituto compilando l’apposita dichiarazione on line accedendo al servizio dedicato “Detrazioni fiscali – domanda e gestione” disponibile sul sito www.inps.it .
Comunicazione INPS figli a carico
Il messaggio ricorda inoltre che dal 2023 , a seguito della risoluzione n. 55/E del 3 ottobre 2023 dell’Agenzia delle Entrate, è interesse del contribuente comunicare all’Istituto, mediante il servizio in questione, anche i dati relativi ai figli a carico nel periodo d’imposta di riferimento, anche se beneficiario dell’assegno unico universale.
Ciò al fine di ottenere una più definita certificazione fiscale (CU 2024 che consente all’Agenzia delle Entrate, di predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata, già completata con le spese fiscalmente agevolate sostenute per i figli.
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Progetto Rete: voucher da 10.000€ per ogni stagista
Il Progetto Rete, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, attraverso il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, e in collaborazione con Invitalia, ha aperto una nuova opportunità per le imprese italiane interessate a ospitare giovani stagisti.
Attraverso il Voucher stage, le aziende potranno offrire ai giovani diplomati e laureati l’opportunità di acquisire competenze professionali e orientarsi nel mercato del lavoro, ricevendo un sostanzioso contributo economico per ogni stagista. Ecco tutti i dettagli e il modello di manifestazione di interesse.
La scadenza è alle 17.00 dell'8 novembre
Voucher stage Progetto Rete: come funziona
Le imprese italiane, con almeno 30 dipendenti, possono partecipare alla call per ospitare fino a tre stagisti, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, presso le loro sedi in Italia o negli altri paesi dell'Unione Europea.
L'obiettivo del Progetto Rete è quello di favorire lo sviluppo delle competenze dei giovani, stimolando la loro vocazione imprenditoriale e agevolando l'accesso al mercato del lavoro.
Per ogni stagista formato, l’impresa riceverà da Invitalia un contributo sotto forma di voucher di 10.000 euro, al termine dei sei mesi di stage. Le imprese che sceglieranno di co-finanziare il periodo di formazione avranno maggiori possibilità di ottenere i voucher, aumentando l’attrattiva dell’offerta e dimostrando il loro impegno nel sostenere i talenti emergenti.
Il Progetto Rete Giovani 2030 ha stanziato una dotazione complessiva di 10 milioni di euro per questa iniziativa, con una riserva del 50% destinata agli stage che si svolgeranno all'estero. Questo contributo non solo consente alle aziende di investire in nuovi talenti, ma offre ai giovani una concreta occasione di sviluppo professionale in contesti lavorativi stimolanti e dinamici.
Voucher stage progetto Rete come partecipare
La call è aperta fino alle ore 17.00 dell' 8 novembre 2024 e le imprese interessate possono presentare la propria domanda sulla piattaforma dedicata, accessibile dal sito rete.giovani2030.it.
Una volta selezionata, l'impresa avrà la possibilità di gestire autonomamente la selezione e la contrattualizzazione dei candidati.
Qui il documento di manifestazione di interesse delle imprese –
ATTENZIONE tutte le domande verranno considerate, indipendentemente dall'ordine cronologico di presentazione.
Progetto Rete Hub territoriali per la formazione
Il Progetto Rete non si ferma qui: prevede anche l’apertura di diversi Hub territoriali, pensati per offrire orientamento e formazione gratuita ai giovani. Attualmente gli hub attivi si trovano a Nuoro, Verona, Salerno e Novara, ognuno con una specifica vocazione territoriale.
- Hub Nuoro: economia verde e circolare, con focus su bio-energia e rinnovabili, agrifood e servizi alle imprese.
- Hub Verona: cultura e imprese creative, con laboratori innovativi.
- Hub Salerno: agrifood, per rafforzare competenze nel settore agroalimentare.
- Hub Novara: meccatronica, chimica verde e moda, con percorsi formativi specializzati.
Nei prossimi mesi apriranno nuovi Hub a L’Aquila, Palermo, Brindisi e in altre città italiane, ampliando l'offerta di orientamento e formazione a livello nazionale.