• Assegni familiari e ammortizzatori sociali

    Cassa integrazione 2023: tutte le istruzioni sulle novità

    La legge di bilancio 197 2022 ha previsto lo stanziamento di 250 milioni di euro per rifinanziare nel 2023  gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro. Si tratta di 5 interventi straordinari in settori specifici,  senza la distribuzione generalizzata e massiva resasi necessaria negli anni scorsi  per l'emergenza Covid.

    Ieri 16 gennaio INPS ha diffuso le istruzioni operative in un riepilogo delle novità per il 2023 , ricomprendendo anche le misure strutturali e altre proroghe, con la circolare 4 2023,

     Vediamo di seguito maggiori dettagli

    Cassa integrazione legge di bilancio 2023 

    1. Si stanziano  70 milioni di euro per i piani di recupero occupazionale previsti dal Dlgs 148 del 2015 (articolo 44) a beneficio delle imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa. Sarà un decreto del ministero del Lavoro  che ripartirà le risorse tra le Regioni . Si ricorda che la CIGS o la mobilità in deroga possono essere concessi per un massimo di 12 mesi. Inps in merito preannuncia un messaggio di istruzioni  dopo l'emanazione del decreto.
    2. Un secondo intervento aggiunge  50 milioni per la proroga 2023 della CIGS per  crisi aziendale, prevista dal decreto legge 109 del 2018 (articolo 44) Previo accordo in sede ministeriale per casi di esubero  di personale  per cessione dell'attività o interventi di reindustrializzazione  si possono avere 12 mesi complessivi  di CIGS. Sull'applicazione la circolare 4 richiama la circolare del minsitero del lavoro n. 15-2018 e il messaggio 4265 2018.
    3. Il terzo intervento della manovra, per 90 milioni,  prevede la proroga del sostegno al reddito in favore dei lavoratori dipendenti dalle imprese del Gruppo Ilva (articolo 1 bis del decreto legge 243 del 2016), possibile anche per formazione professionale collegata alla gestione delle bonifiche.
    4. Altri  30 milioni di euro per l’anno 2023  sono destinati a rifinanziare   l'indennita omnicomprensiva per il fermo pesca  , ancora fissata in 30 euro al giorno/uomo. 
    5.  10 milioni  sono destinati a finanziare le misure di sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center. Sul punto INPS richiama il messaggio di istruzioni  n. 1495 del 4 aprile 2022.
    6. Previsti anche la proroga dell’indennità pari al trattamento straordinario di integrazione salariale in favore dei  dipendenti da imprese del territorio di Savona per la frana di novembre 2019. In merito si deve fare riferimento al messaggio INPS 4166-2022

    Altri interventi di integrazione salariale in vigore (Legge di bilancio 2022 – Milleproroghe)

    • Proroga del trattamento di sostegno al reddito per i lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati a orario ridotto, dipendenti da aziende sequestrate o confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, con  durata massima complessiva di 12 mesi nel triennio e nel limite di spesa di un milione di euro annuale. La norma è contenuta nella legge di bilancio 2021 L. 178 2020 ed è in vigore fino al 2023. Sul punto si richiamano le istruzioni del messaggio  2679 del 12 luglio 2019.
    • Proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale per processi riorganizzativi complessi o piani di risanamento complessi di crisi fino al 2024 con possibilità per le imprese con rilevanza economica strategica  (articolo 1, comma 129, della legge 30 dicembre 2021, n. 234  legge di Bilancio 2022). Le istruzioni operative  sono contenute nel messaggio n. 1825 del 30 aprile 2018.
    • Intervento straordinario di integrazione salariale per processi di riorganizzazione e situazioni di particolare difficoltà economica (articolo 44, comma 11-ter, del D.lgs n. 148/2015) durata massima di 52 settimane fruibili  dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2023. In merito si veda la circolare 18 2022 e il messaggio 1459 2022
    • il trattamento ordinario di integrazione salariale (CIGO) e di assegno di integrazione salariale di cui all’articolo 44, commi 11-quinquies e 11-sexies, del D.lgs n. 148/2015  non trova più applicazione con riferimento a periodi di sospensione o riduzione di attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2023.
    • a seguito della proroga del termine di adeguamento dei decreti istitutivi dei Fondi di solidarietà bilaterali  apportata dal   comma 3 dell’articolo 9 del decreto  Milleproroghe 198 2022 i i datori di lavoro interessati continueranno ad attenersi alle indicazioni amministrative in uso al 31 dicembre 2022 (cfr. il paragrafo 5.1 della circolare n. 18/2022)  Gli aspetti contributivi relativi alle novità del 2023 saranno illustrati con specifico successivo messaggio.
    • Sempre per le modifiche del Milleproroghe è stato prorogato il termine per le domande di accesso alle prestazioni di integrazione salariale del Fondo di solidarietà del trasporto aereo e che possono essere anticipate ai lavoratori direttamente dalle aziende e da queste ultime recuperate secondo le norme per il conguaglio In merito l'istituto si riserva di fornire nuove istruzioni con un uno specifico messaggio.
  • Riforme del Governo Meloni

    Premi produttività 2023, l’imposta scende al 5%

    La legge di bilancio 2023 legge 197 2022  prevede alcune misure di riduzione della imposizione fiscale sui redditi da lavoro dipendente ; si tratta in particolare  di : 

    • taglio dell'imposta dal 10 al 5%  sui premi di produttività con  conferma la previsione del tetto massimo di 3000 euro annui e solo per i lavoratori con reddito fino a 80 mila euro annui
    • aumento del taglio del cuneo contributivo fino al 3% per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 25mila euro e 
    • conferma della riduzione contributiva già in vigore, pari al 2% per i redditi fino a 35mila euro.

    Regime fiscale premi di produttività

     Ricordiamo brevemente che a norma della  Legge 208/2015 il premio è considerato soggetto all’imposta sostitutiva  forfettaria e non all'IRPEF, solo se:

    • le  somme siano erogate in esecuzione dei contratti aziendali o territoriali di cui all'articolo 51 del decreto legislativo stipulati   da   associazioni   sindacali comparativamente  più  rappresentative  sul  piano nazionale   ovvero i contratti  collettivi  nazionali, territoriali  o  aziendali  , e   i contratti collettivi aziendali stipulati  dalle  loro  rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria;
    •  La corresponsione di tali somme sia legata ad incrementi di produttività misurabili, come previsto dalla procedura di deposito degli accordi;
    •  Il deposito degli accordi avvenga nel rispetto di quanto previsto dall’Art. 5 Decreto Ministeriale 25 marzo 2016

    Sul tema  la Agenzia delle Entrate ha specificato che :

    •  l'obiettivo fissato per l'erogazione dei premi di produttivita in un gruppo di imprese deve esserre aggiunto in ciascuna , non è sufficiente che sia raggiunto a livello collettivo. Inoltre è sempre necessario l'accordo sindacale nella fissazione degli obiettivi  (RIsposta a interpello n. 265 2022)
    • La detassazione dei premi di produttività si puo applicare  per il periodo  dell'anno successivo all'accordo in cui si rilevi l'incremento. (risposta a Interpello 456 2019)
    • er godere della detassazione dei premi di produttività è necessario che sia chiaro e misurabile  in un periodo definito il miglioramento realizzato in azienda in termini produttivi ,di qualita o innovazione , come definito  dalle norme . ( risoluzione 78/E del 19 ottobre 2018.

  • Rubrica del lavoro

    Riscatto laurea calcolo online: simulatore INPS rinnovato

    Il servizio informativo sul riscatto del corso universitario di studi ai fini pensionistici  viene arricchito di nuove funzioni.   Le  informazioni  sugli importi della pensione a seguito del riscatto, sul regime fiscale  sono disponibili online sul sito INPS dal 2021 anche senza SPID ne' altri codici identificativi. Il simulatore è ndirizzato in particolare ai giovani che sono  i più nteressati alle informazioni per migliorare le prospettive di pensione 

    Vediamo piu in dettaglio come funziona e le novità 2023

    Calcolo riscatto laurea online

    Il servizio è raggiungibile tramite il seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Riscatto Laurea – Simulatore”  e aiuta gli utenti  a conoscere  gli effetti di un eventuale  riscatto del corso universitario di studi ai fini pensionistici. 

    L'aspetto importante è che l'accesso è libero e non sono  richieste  credenziali per il suo utilizzo. Il servizio è interattivo e richiede l’inserimento di pochi dati,  in forma  anonima.

    Vengono chiarite:

    •  le varie tipologie di riscatto di laurea disponibili per  le diverse  platee di contribuenti ( riscatto agevolato,  per inoccupati,  riscatto laurea ordinario), 
    • i possibili vantaggi fiscali  collegati al pagamento degli oneri previsti e 
    •  una simulazione orientativa del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione (con e senza riscatto) e del beneficio economico stimato che si puo ottenere sull'assegno di pensione con il pagamento dell’onere.

    Simulatore riscatto laurea ad accesso riservato 

    Il messaggio precisa che si potrà proseguire nell’approfondimento del servizio autenticandosi a mezzo SPID , CIE e CNS . In questo modo l’interazione è basata sui dati reali  dell’utente presenti negli archivi dell’Istituto (contribuzione versata, periodi lavorati, etc.) ed eventuali simulazioni avranno una maggiore affidabilità.

    Infine nella sezione ad accesso riservato l’utente potrà anche inoltrare direttamente  la domanda di riscatto all’Istituto.

    Il servizio è consultabile da qualunque dispositivo mobile o fisso (PC, tablet o telefono cellulare).

    Aggiornamento 2023

    Nella nuova versione della simulazione è presente  il calcolo del riscatto con il criterio della riserva matematica per i soggetti che hanno periodi di riscatto e/o lavorativi collocati nel sistema di calcolo retributivo della futura pensione (assicurati con periodi lavorativi e/o da riscatto anteriori al 1996 o, se in possesso di 18 anni di anzianità al 1996, anteriori al 2012). Inoltre, è stata inserita la possibilità di valutare gli effetti di un eventuale passaggio al sistema contributivo rispetto al calcolo del riscatto.

    L'istituto precisa che le date e gli importi   del costo e della pensione futura sono presentati all’utente dal servizio sono calcolati solo sulla base delle informazioni inserite in modo anonimo e devono essere considerati indicativi e orientativi. E' necessaria infatti una  verifica della contribuzione effettivamente versata e degli ulteriori dati che risultano negli archivi dell’INPS  per il calcolo definitivo 

    Viene quindi raccomandato prima di procedere alla domanda avvalersi della  consulenza delle Strutture territoriali dell’INPS o degli Enti di Patronato o del servizio sopracitato, accessibile con la propria identià digitale (  SPID almeno di livello 2, CIE e CNS) per ottenere stime più precise, basate sui dati dell’utente presenti negli archivi INPS (contribuzione versata, periodi lavorati, ecc.).

  • Smart working

    Comunicazioni smart working: dal 1 gennaio entro 5 giorni

    Con una FAQ pubblicata sul sito istituzionale il Ministero del lavoro   ricorda che a partire dal 1 gennaio 2022 le comunicazioni  riguardanti nuovi accordi  per prestazioni di lavoro in modalità agile devono essere inviate al ministero entro 5 giorni dalla data di inizio dello "smart working"

     Il termine di 5 giorni riguarda i  datori di lavoro privati  mentre le agenzie di somministrazione, e  il pubblico impiego , hanno  una tempistica di 20 giorni dall'inizio del rappoorto di lavoro in modalità agile.

    In entrambi i casi , come detto  la decorrenza è  l'inizio del periodo di smart  working, o in caso di proroga, la  data finale del periodo precedentemente comunicato.

    Va specificato anche che  la comunicazione, a seguito delle modifiche apportate dal dl 73 2022, deve essere effettuata  con il nuovo modello messo a punto dal ministero  e che riguarda i nuovi accordi stipulati per iscritto con i lavoratori a partire dal 1 gennaio 2023 che sono nuovamente obbligatori  ma non devono essere allegati alla comunicazione 

    Per i rapporti già in atto  il termine del regime transitorio  per le comunicazioni , inizilmanente fissato al 1 settembre è stato prorogato e scade il 1 gennaio 2023 .

    Il modello  compilato con tutte  le informazioni relative all’accordo di lavoro agile  va trasmesso  con le nuove modalità telematiche attraverso il portale dei servizi on-line del Ministero del Lavoro, "servizi.lavoro.gov.it " accessibile tramite autenticazione con 

    •  SPID  oppure  
    • CIE

    Agli utenti è consentito l’accesso alle funzionalità di trasmissione scegliendo uno tra i seguenti profili:

    • Referente aziendale: che può inviare comunicazioni solo per un’azienda, indicata successivamente all’autenticazione 

    • Soggetto Abilitato: nella medesima sessione di lavoro può inviare comunicazioni per diverse aziende, indicate durate la fase di compilazione.

    Il decreto precisa che restano valide le comunicazioni già effettuate secondo le modalità della disciplina previgente.  Il nuovo modello va utilizzato quindi per le modifiche di accordi già presenti o per la nuova istaurazione della modalità agile del rapporto di lavoro decorrenti dal 1 settembre.

    Come previsto dalla legge 81 2017  il datore di lavoro  deve conservare copia dell’accordo individuale per un periodo di cinque anni dalla sottoscrizione.

    Per gli invii di numerose comunicazioni (cd invii massivi )  il Ministero ha reso disponibili  in data 9 dicembre 2022 i modelli di file excel utilizzabili per gli invii massivi. 

    Scarica qui  i TEMPLATE EXCEL.

  • Formazione e Tirocini

    Fondo aereo: istruzioni per la formazione finanziata

    Come noto il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale  finanzia :

    1.   programmi formativi di riconversione o riqualificazione professionale anche in concorso con gli appositi Fondi nazionali o dell’Unione europea, e anche 
    2. programmi formativi  per il mantenimento delle qualifiche  e delle licenze professionali  Tali programmi formativi possono essere cofinanziati dalle Regioni (novità prevista dalla legge di bilancio 2022 234-2021) anche seguito del provvedimento  del comitato amminsitratore n. 405 di ottobre 2022

    Con la circolare 138 del 28 dicembre l'inps  fornisce le istruzioni  aggiornate per 

    • l’accesso ai  finanziamenti e 
    • la gestione amministrativa delle relative domande,
    •  la compilazione del flusso Uniemens, ai fini del conguaglio della prestazione da parte delle aziende, e 
    • per la gestione del periodo transitorio.

    Viene inoltre chiarito il regime fiscale applicabile.

    Criteri di accesso e importi massimi

    Possono  ottenere il finanziamento :

    1. interventi formativi di lavoratori, anche se collocati in CIGS, finalizzati alla riconversione o riqualificazione professionale anche conseguenti a processi di ristrutturazione o riorganizzazione aziendale, nonché per il mantenimento di licenze, abilitazioni e brevetti, svolti direttamente dal datore di lavoro richiedente;
    2. interventi formativi di lavoratori in CIGS/NASpI, per il mantenimento e l’aggiornamento di brevetti, licenze o attestati, finalizzati all’assunzione presso altra azienda richiedente, a condizione che gli stessi siano accompagnati da un impegno di assunzione dei lavoratori formati da parte dell’azienda richiedente. Questi interventi formativi, per lo scopo che si prefiggono, hanno priorità di finanziamento rispetto ad altre tipologie di intervento formativo richiesto;
    3. interventi formativi di lavoratori collocati in NASpI, per il mantenimento di brevetti, licenze o attestati.

    Ciascuna azienda in regola con i versamenti potrà accedere :

    agli interventi formativi di cui alla lettera a) entro il limite del 40% della contribuzione complessivamente versata  fino al termine del trimestre precedente la data della domanda.

     agli interventi formativi di cui alle lettere b) e c) entro il limite del 10% .

     Presentazione domande di finanziamento 2023

    In base alla tipologia di intervento da richiedere, la domanda di accesso deve essere presentata:

    1) per i progetti  sopracitati alla lettera a) , dal datore di lavoro che ha sostenuto i programmi formativi per i propri dipendenti;

    2) per i progetti sopracitati alla lettera b) dal datore di lavoro che si è impegnato ad assumere i lavoratori coinvolti 

    3) per i progetti  sopracitati alla lettera c) del precedente paragrafo 2, dal datore di lavoro che ha cessato il rapporto di lavoro.

    La domanda deve essere presentata esclusivamente in via telematica  con un modello che sarà reso disponibile a breve sul sito INPS.

     Regime transitorio formazione già effettuata entro il 28 dicembre 2022

    Come previsto dalla deliberazione n. 405 del 7 ottobre 2022, in via transitoria, il contributo al finanziamento per il mantenimento di licenze, abilitazioni e brevetti, sostenuti direttamente dai lavoratori in CIGS, mobilità o ASpI/NASpI entro il termine fissato dall’INPS, viene erogato con rimborso diretto al lavoratore interessato, previa domanda aziendale, per un numero di ore di formazione pro capite pari a quattro.

    Presentazione  domanda 

    Durante il regime transitorio, la domanda potrà riguardare  interventi formativi   per i lavoratori  che abbiano sostenuto, a proprie spese, attività formative per il mantenimento di licenze, abilitazioni e brevetti, entro la data del 28 dicembre 2022 ( data di pubblicazione della circolare.

    Il servizio per l’invio della domanda è disponibile nel portale INPS www.inps.it.al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” –  “CIG e Fondi di solidarietà” e poi scegliere “Fondi di solidarietà”.

    Il manuale rivolto ad aziende e consulenti per l’invio telematico delle domande è disponibile all’interno dell’applicazione  nella sezione “Area Download”.

  • Lavoro estero

    Certificati A1: domande online per i lavoratori

    Il certificato A1 puo essere richiesto via web anche direttamente dai lavoratori.  Dal 1 aprile 2023  la  modalità telematica sarà l'unica utilizzabile.

    Lo comunica l'INPS con  la circolare 136 del 23 dicembre 2022 . 

    Dopo il servizio web dedicato ai datori di lavoro (v. Circolare 86 2019) , l'istituto nell'ambito del programma di telematizzazione di tutte le proprie procedure di servizio agli utenti, ha reso  disponibile una nuova applicazione  che consente 

    1. l’invio telematico delle domande di rilascio del certificato di legislazione applicabile per le quali è prevista la presentazione da parte del lavoratore.
    2. la trasmissione della richiesta del documento portatile A1 per il distacco del lavoratore domestico e del dipendente pubblico

    La circolare precisa che le novità riguardano in particolare la presentazione delle richieste di rilascio del documento portatile A1 per le seguenti situazioni:

    – da parte dei lavoratori interessati e dei soggetti delegati (Allegato n. 1) che sono 

    • Lavoratore autonomo distaccato (art. 12, par. 2, del Reg. (CE) n. 883/2004);
    • Lavoratore autonomo che esercita un’attività in più Stati (art. 13, par. 2, del Reg. (CE) n. 883/2004);
    • Lavoratore che esercita abitualmente un’attività subordinata e un’attività lavorativa autonoma in più Stati membri (art. 13, par. 3, del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Dipendente pubblico che svolge attività di lavoro subordinato e/o autonomo in più Stati membri (art. 13, par. 4, del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Lavoratore subordinato che esercita un’attività in più Stati membri (art. 13, par. 1, del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Personale di volo e di cabina (art. 11, par. 5, del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Eccezioni (art. 16 del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Accordo in deroga generico;
    • Accordo in deroga per la proroga del distacco del lavoratore autonomo;
    • Lavoratore subordinato/autonomo che è assoggettato alla legislazione dello Stato in cui lavora (art. 11, par. 3, lett. a), del reg. (CE) n. 883/2004);

    – da parte dei datori di lavoro del settore pubblico e dei soggetti delegati:

    Dipendente pubblico (art. 11, par. 3, lett. b), del reg. (CE) n. 883/2004);

    – da parte del datore di lavoro domestico (persona fisica) e dei soggetti delegati (Allegato n. 1):

    • Lavoratore subordinato distaccato (art. 12, par. 1, del reg. (CE) n. 883/2004);
    • Accordo in deroga per distacco lavoratore dipendente (art. 16 del reg. (CE) n. 883/2004).

    Modalità di presentazione online delle domande del documento portatile A1

    L’applicativo è accessibile dal sito istituzionale www.inps.it, selezionando “Prestazioni e servizi” > “Prestazioni” > “Procedura telematica per il rilascio del documento portatile A1”, oppure utilizzando l’apposita funzione di ricerca presente nellahomepagedel portale.

    • Per  la richiesta di rilascio della certificazione sia effettuata direttamente dal lavoratore interessato, l’accesso ai servizi online è previsto esclusivamente tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di livello 2, CIE (Carta di Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).

    oppure

    • tramite gli Istituti di Patronato o 
    • tramite il Contact Center Multicanale al numero 803.164 (riservato all’utenza che chiama da telefono fisso) o al numero 06164164

    Nel caso in cui la presentazione della domanda avvenga tramite soggetto delegato, il cittadino interessato avrà comunque la possibilità di consultare e verificare, tramite accesso con le proprie credenziali (SPID, CIE, CNS), lo stato di definizione della pratica.

    La presentazione telematica diverrà il canale esclusivo a decorrere dal 1° aprile 2023. Fino al 31 marzo 2023 le domande potranno essere presentate anche in modalità cartacea.

    Successivamente a tale ultima data, le Strutture territoriali provvederanno ad accettare le eventuali domande cartacee solo qualora non sia oggettivamente possibile procedere con la trasmissione telematica, a causa di eventi connessi al malfunzionamento dei sistemi informatici.

    La descrizione analitica di tutte le funzioni di invio e/o consultazione delle domande di rilascio del certificato di legislazione applicabile è contenuta nel “Manuale utente” consultabile online o scaricabile direttamente dal sito www.inps.it.

  • Rubrica del lavoro

    Mobilità: piani aziendali casa-lavoro entro il 31.12

     Si avvicina la  scadenza del nuovo obbligo  per aziende con più di 100 dipendenti di presentare il  Piano spostamenti casa – lavoro PSCL

    previsto dal  Decreto Rilancio 34 2020 per migliorare la mobilità sostenibile nei centri urbani. La presentazione di un piano dettagliato sulle modalità di spostamento dei dipendenti scade infatti il 31 dicembre .

    Rivediamo di seguito in sintesi la disciplina . Le linee guida per la redazione del piano  sono allegate in fondo all'articolo.

    Mobility manager  e gestione degli spostamenti casa-lavoro

    Il decreto attuativo del Ministero delle infrastrutture e trasporti  che definisce  quanto previsto dall'art. 229, comma 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) era stato pubblicato in GU a giugno 2021 

    La norma mirava a favorire la riduzione strutturale e permanente dell'impatto ambientale del  traffico  privato, promuovendo  interventi di organizzazione e gestione degli spostamenti sistematici casa-lavoro, con  l'utilizzo di sistemi condivisi e a ridotto impatto ambientale (bici/ car sharing, car pooling ,  ecc) invece delle auto private.

    A questo fine   si prevedeva l'istituzione di 

    1.  «mobility manager aziendali»:  per le  aziende con piu di 100 dipendenti  situate  in  capoluoghi di regione, citta' metropolitane, capoluoghi  di provincia o comunque nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti  e 
    2.  «mobility manager d'area»: negli enti locali , chiamati a fare da raccordo tra i mobility manager aziendali;

    La norma specifica che il numero di 100 dipendenti comprende il personale presente in azienda anche per  contratti di appalto di servizi o di forme quali distacco, comando  ecc.

    I mobility manager possono essere nominati e i piani PSCL possono essere comunque predisposti in forma volontaria anche nelle aziende al disotto della soglia prevista e dagli enti locali non tenuti all'obbligo di legge.

    I manager sono chiamati a   predisporre  i piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) che dovranno definire  misure alternative all'utilizzo delle auto private (car sharing car pooling  con i relativi benefici  entro il 31 dicembre di ogni anno.

    Un decreto interdirettoriale con le linee guida per la redazione del piano è stato pubblicato ad agosto 2021 (DI 209 2021)

    AGGIORNAMENTO 21 novembre 2022 

    Nella Gazzetta Ufficiale del 18 novembre 2022 è stato pubblicato il decreto del Ministero della Transizione ecologica con modifiche al decreto istitutivo

    Tra le novità si segnala  che  «In caso di societa' infragruppo ubicate nella stessa unita'  locale, la soglia dei 100 dipendenti e' calcolata sommando i dipendenti delle diverse societa' del raggruppamento». 

    Altre modifiche riguardano invece l'obbligo a carico delle pubbliche amministrazioni.

    Qui il testo del nuovo decreto

    Piani spostamenti PLSC: cosa sono

    Come detto il PLSC deve definire in dettaglio:

    •   le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilita' sostenibile ,  sulla base dell'analisi degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilita' e dello stato dell'offerta di trasporto pubblico del territorio e  
    • i benefici conseguibili , sia per i dipedenti che per l'ambiente  con l'attuazione delle misure . 

    A regime i piani andranno inviati ogni anno entro 15 giorni dalla redazione al Comune di riferimento .

    Sono previste anche misure di premialità per i Comuni che riescano a otttimizzare e integrare i diversi PSCL.

    Requisiti e funzioni del mobility manager aziendale e d'area

    Il requisito fondamentale richiesto al mobility manager è la comprovata competenza professionale e/o a esperienza nel settore della mobilita' sostenibile, dei trasporti o della tutela ambientale.

    I mobility manager aziendali   saranno tenuti a

    • interventi di organizzazione e la gestione della domanda di mobilita' del personale dipendente,
    •  supporto all'adozione del PSCL; 
    • adeguamento del PSCL  sulla base delle indicazioni ricevute dal comune
    • verifica dell'attuazione del PSCL,e valutazione del loro livello di soddisfazione; 
    • cura dei rapporti con enti pubblici e privati direttamente  coinvolti 
    • iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilita' sostenibile

     Al mobility manager d'area sono attribuite le funzioni di :

    • raccordo tra i mobility manager aziendali del territorio di riferimento, al fine dello sviluppo di best practices e moduli collaborativi con tiunioni e incontri periodici  
    •  supporto al Comune di riferimento nella definizione e implementazione di politiche di mobilita' sostenibile;
    • acquisizione dei dati relativi all'origine/destinazione ed agli orari di ingresso ed uscita dei dipendenti e degli studenti forniti dai mobility manager aziendali e scolastici e trasferimento dei dati in argomento agli enti programmatori dei servizi pubblici di trasporto comunali e regionali. 

    Allegati: