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Pensioni dicembre 2024: quattordicesima e importo aggiuntivo
Il Messaggio n. 3821 dell’INPS del 15 novembre 2024 fornisce indicazioni dettagliate sulle somme aggiuntive corrisposte ai pensionati con la rata di dicembre 2024.
Si tratta in particolare di :
- Importo aggiuntivo di 154,94 euro, previsto dall’art. 70, comma 7, della L. n. 388/2000, erogato d’ufficio per i soggetti che rispettano i requisiti reddituali e pensionistici.
- Quattordicesima mensilità, introdotta dall’art. 5, commi 1-4, del DL n. 81/2007, riconosciuta ai pensionati che raggiungono i requisiti anagrafici e reddituali nel secondo semestre 2024.
Il documento descrive i criteri, le modalità di calcolo, e le esclusioni applicate per garantire una corretta attribuzione dei benefici.
Pensione dicembre e importo aggiuntivo 2024: tabella
L’importo aggiuntivo, introdotto dalla L. n. 388/2000, è destinato ai titolari di trattamenti pensionistici della gestione obbligatoria e delle forme sostitutive, esclusive o esonerative, con assegni inferiori a una certa soglia . Sono esclusi i titolari di
- Prestazioni non qualificate come pensioni (es. assegni sociali, pensioni di invalidità civile).
- Pensioni di vecchiaia in regime di cumulo finché incomplete.
- Pensioni supplementari, detassate, o localizzate all’estero.
Modalità di calcolo:
L’importo aggiuntivo è riconosciuto in base al reddito individuale registrato fino al 2020 e viene riproporzionato per pensioni di durata infrannuale. Nei casi dubbi o con redditi non aggiornati, è necessaria una ricostituzione della posizione reddituale.
Limiti reddituali:
L’indice di perequazione definitivo (+5,4%) ha aggiornato i limiti per il 2024. I redditi individuali e familiari considerano il trattamento minimo annuo aumentato di 1,5 volte per il reddito individuale e di 3 volte per quello familiare.
Tabella Importi e Limiti Reddituali
Importo Aggiuntivo (Euro) Trattamento Minimo Annuo (Euro) Trattamento Minimo + Aggiuntivo (Euro) Limite Reddito Individuale IRPEF (Euro) Limite Reddito Familiare IRPEF (Euro) 154,94 7.781,93 7.936,87 11.672,90 23.345,79 Pensione dicembre e quattordicesima
La cosiddetta "quattordicesima", regolata dall’art. 5 del DL n. 81/2007, è attribuita a pensionati con almeno 64 anni e redditi entro i limiti stabiliti.
Nel secondo semestre 2024:
- Spetta ai pensionati che compiono 64 anni tra agosto e dicembre 2024.
- Include soggetti che hanno acquisito il diritto a pensione nel corso del 2024.
Esclusioni e verifiche:
Sono escluse le posizioni già scartate nel semestre precedente per mancanza di reddito dichiarato o altre irregolarità. Per coloro che non rispettano più i requisiti, sono avviate le procedure di recupero delle somme indebitamente percepite.
Si ricorda che il Trattamento minimo 2024 è pari a € 598,61 (T.M. annuale € 7.781,93):
Di seguito la tabella con i limiti reddituali forniti dall'inps nel messggio 23 61 di giugno 2024
Anni di contribuzione
T.M. annuo x 1,5 (tabella A)
T.M. annuo x 2 (tabella B)
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
Fino a € 11.672,90
Tra € 11.672,91
E € 11.773,89
Tra € 11.773,90
E € 15.563,86
Oltre € 15.563,86
< 15 anni
(< 780 ctr.)
< 18 anni
(< 936 ctr.)
€ 437,00
Max € 12.109,90
€ 336,00
Max € 15.899,86
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
Fino a € 11.672,90
Tra € 11.672,91
E € 11.798,89
Tra € 11.798,90
E € 15.563,86
Oltre € 15.563,86
> 15 < 25 anni
(> 781 < 1.300 ctr.)
> 18 < 28 anni
(> 937 < 1.456 ctr.)
€ 546,00
Max € 12.218,90
€ 420,00
Max € 15.983,86
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
Fino a € 11.672,90
Tra € 11.672,91
E € 11.823,89
Tra € 11.823,90
E € 15.563,86
Oltre € 15.563,86
> 25 anni
(> 1.301 ctr.)
> 28 anni
(> 1.457 ctr.)
€ 655,00
Max € 12.327,90
€ 504,00
Max € 16.067,86
Pensione dicembre 2024: importi somme aggiuntive e comunicazioni INPS
Le somme aggiuntive sono versate direttamente con la rata di dicembre 2024.
L’INPS ha implementato controlli sui redditi dichiarati e sui limiti di pensione cumulativa. Nel caso di pensioni internazionali, il reddito pro-rata estero è incluso nel calcolo complessivo.
I beneficiari riceveranno una comunicazione individuale dettagliata con la dicitura:
- Per l'importo aggiuntivo: "Credito Anno 2024 – Importo aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000, n. 388)".
- Per la quattordicesima: "Credito Anno 2024 – Quattordicesima (Legge 3 agosto 2007, n. 127)".
Le strutture INPS sono invitate a verificare eventuali discrepanze o necessità di aggiornamento dei dati.
Le informazioni sulle elaborazioni e gli eventuali scarti sono consultabili nei prospetti di dicembre all seguente link
Pensione dicembre 2024: dettaglio istruzioni
Per consultare il cedolino della pensione di dicembre 2024, inclusi i dettagli su importi aggiuntivi e quattordicesima mensilità, è necessario accedere al servizio online dell'INPS dedicato ai pensionati accedendo al sito www.inps.it e procedendo all'autenticazione come segue:
Clicca su "Accedi" in alto a destra.
Effettua l'accesso utilizzando una delle seguenti credenziali:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
- CIE (Carta d'Identità Elettronica)
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi)
Una volta autenticato, nella sezione "Servizi", utilizza la barra di ricerca digitando "Cedolino della pensione".
Seleziona il servizio "Cedolino della pensione" dai risultati.
Consultazione del Cedolino:
All'interno del servizio, potrai visualizzare e scaricare il cedolino relativo al mese di dicembre 2024, che includerà dettagli su:
- Importo della pensione mensile
- Eventuali importi aggiuntivi
- Quattordicesima mensilità
- Altre voci pertinenti
In caso di difficoltà nell'accesso o nella consultazione, è consigliabile contattare il Contact Center dell'INPS al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al 06 164 164 (da rete mobile, a pagamento secondo la tariffa del proprio operatore).
INPS ricorda che coloro che non ricevono la quattordicesima, ma ritengono comunque di averne diritto, devono presentare apposita domanda di ricostituzione online, denominata “RICOSTITUZIONE REDDITUALE PER QUATTORDICESIMA”, accedendo al sito istituzionale dell'INPS con la propria identità digitale (SPID – Sistema pubblico di Identità Digitale – almeno di II livello, CNS – Carta Nazionale dei Servizi o CIE – Carta di identità elettronica 3.0 – o eIDAS).
In alternativa, è possibile rivolgersi agli Istituti di Patronato che assicurano assistenza gratuita.
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Retribuzioni agricoltura: al via la rilevazione 2024
L’INPS comunica con la circolare 94 del 13 novembre 2024 di aver avviato la rilevazione annuale delle retribuzioni medie per gli operai agricoli, sia a tempo determinato (OTD) che a tempo indeterminato (OTI), in tutti i settori agricoli. con aggiornamento al 30 ottobre 2024. come richiesto dalle normative che regolano l'attività di
- piccoli coloni,
- familiari compartecipanti,
- coltivatori diretti e
- mezzadri,
La rilevazione ha l’obiettivo di aggiornare i dati per l’assicurazione obbligatoria su invalidità, vecchiaia e superstiti dei dipendenti.
A questo fine vengono fornite le istruzioni e i link attraverso i quali le Direzioni regionali e di coordinamento metropolitano devono:
- Coordinare la raccolta dei dati salariali in tutte le province dalle organizzazioni datoriali e dai datori di lavoro del comparto
- Controllare l’accuratezza dei dati riportati dalle strutture locali entro il 27 gennaio 2025.
- Assicurarsi che i dati sui settori specifici (come il settore idraulico-forestale e cooperativo) siano raccolti in modo uniforme su tutto il territorio.
Tutte le operazioni dovranno essere completate e trasmesse al Ministero del Lavoro entro il 10 febbraio 2025, INPS raccomanda quindi alle Strutture territoriali di dare corso prontamente alle operazioni, affinché sia rispettata la programmazione delle ulteriori fasi del processo che si concluderà con la trasmissione al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali per l’emanazione del decreto direttoriale sulle retribuzioni medie.
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Lavoro giornalistico subordinato: i criteri di qualificazione
Con la sentenza 26566 del 22 ottobre 2024 la Cassazione ha approfondito il tema della difficile qualificazione tra autonomia e subordinazione del lavoro giornalistico, In particolare viene cassata la sentenza di appello che non aveva sufficientemente valorizzato gli indizi di integrazione aziendale e obbligo di reperibilità del lavoratore. Questi elementi sono i più qualificanti secondo gli Ermellini.
Vediamo i dettagli del caso e le conclusioni.
Lavoro subordinato del fotoreporter: il caso
La vicenda giudiziaria affrontata dalla Corte di Cassazione ruota attorno alla qualificazione del rapporto di lavoro intercorso tra un fotografo e un network editoriale proprietaria di un quotidiano.
Il lavoratore ricorrente aveva operato come fotoreporter dal 1986 al 2004, e ha rivendicato la natura subordinata del suo lavoro e la relativa retribuzione come "redattore con trent'anni di anzianità".
La Corte d'Appello di Cagliari aveva respinto questa richiesta, evidenziando che la natura del lavoro era di carattere autonomo, sulla base del fatto che il fotografo:
- gestiva un proprio studio fotografico e
- forniva prestazione di servizi anche per altri committenti.
Il fotoreporter ha presentato ricorso alla Cassazione, contestando l’analisi svolta dai giudici di secondo grado e sostenendo che, per la qualificazione del rapporto, contasse l’inserimento stabile nella redazione e il rispetto delle direttive dei capi servizio.
Lavoro giornalisticio: integrazione e reperibilità da valutare
La Cassazione ha accolto il ricorso ritenendo che la Corte d'Appello non avesse dato sufficiente rilievo a vari indizi concreti di subordinazione del rapporto.
Tra questi spiccano:
- la presenza del lavoratore nella riunione "giornaliera" del quotidiano e
- l’obbligo di reperibilità per coprire i turni giornalieri per fornire la documentazione fotografica.
La Suprema Corte inoltre ha ribadito che la mancanza di esclusività del rapporto di lavoro non esclude la possibilità di un inquadramento subordinato, soprattutto in attività prevalentemente intellettuali come quella del giornalista o del fotoreporter.
Inoltre, la Cassazione ha sottolineato che il criterio decisivo per la subordinazione non sia necessariamente la continuità giornaliera della prestazione, bensì l’integrazione nell'organizzazione aziendale e la disponibilità del lavoratore a soddisfare le esigenze del datore di lavoro.
La sentenza ricorda che già in passato la Corte ha precisato (Sez. L, Sentenza n. 19681 del 11/09/2009, che: a norma dell'art. 5 del C.C.N.L. 10 gennaio 1959, reso efficace erga omnes con D.P.R. 16 gennaio 1961, n. 153, ai fini della sussistenza del requisito della subordinazione non si richiede l'impegno in una attività quotidiana con l'obbligo di osservare un orario di lavoro; devono tuttavia ricorrere i requisiti della "continuità di prestazione, vincolo di dipendenza e
responsabilità di un servizio" (art. 2 del citato C.C.N.L.), i quali sussistono quando il giornalista, pur senza essere impegnato in una attività quotidiana, assicuri con continuità, in conformità dell'incarico ricevuto, una prestazione non occasionale rivolta alle esigenze formative o informative riguardanti uno specifico settore di sua competenza"
Concludendo, la Cassazione ha disposto il rinvio alla Corte d'Appello di Cagliari per una nuova valutazione del caso, con l'indicazione di approfondire gli elementi di stabilità e organizzazione del lavoro svolto.
Compito del giudice di rinvio accertare se tali indizi siano sufficienti per configurare il rapporto come subordinato, verificando anche il corretto inquadramento contrattuale. La decisione finale può portare implicazioni rilevanti per la definizione dei confini tra lavoro autonomo e subordinato nel contesto giornalistico, specialmente per coloro che svolgono mansioni di fotoreporter, una figura spesso situata a cavallo tra autonomia professionale e subordinazione organizzativa.
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Sommerso: al via la piattaforma di monitoraggio Uniemens-Unilav
Con il messaggio n. 3782 del 13 novembre 2024 , l'INPS ha annunciato l'attivazione della “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso”, come previsto dall'art. 30, commi 5-9, del DL 19/2024 (DL “PNRR”).
Con la piattaforma si introducono nuove modalità di interazione tra contribuenti e INPS, semplificando gli adempimenti contributivi e favorendo il rispetto spontaneo degli obblighi.
L'INPS fornirà al contribuente, o al suo intermediario, le informazioni rilevanti riguardo rapporti di lavoro e imponibili, acquisiti sia internamente che da fonti esterne, per facilitare la gestione e l'eventuale regolarizzazione delle posizioni contributive.
Sommerso :Piattaforma monitoraggio Uniemens /UNILAV
La piattaforma, inizialmente popolata con dati del “Cruscotto di monitoraggio UniEmens/UNILAV” sui rapporti di lavoro attivi ma privi di corrispondenti denunce UniEmens, esclude per ora alcuni settori :
- agricoltura,
- pubblico impiego e
- lavoratori autonomi dello spettacolo.
I datori di lavoro con anomalie potranno essere individuati e monitorati, e sarà possibile inviare loro comunicazioni di compliance per regolarizzare le posizioni. Attraverso il “Cassetto previdenziale aziendale”, il contribuente potrà giustificare eventuali discrepanze tra le dichiarazioni UNILAV e le informazioni presenti nei sistemi INPS.
Cruscotto Uniemens-Unilav: come regolarizzare
In caso di irregolarità, la norma richiede una regolarizzazione entro 30 giorni dalla notifica, con la trasmissione di un flusso UniEmens utilizzando il codice di nuova istituzione “RE”, avente il significato di “REGOLARIZZAZIONE DA COMPLIANCE – EVASIONE’”
un regime sanzionatorio agevolato che prevede, per l’evasione contributiva, una sanzione civile annua pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti (non oltre il 40% dei contributi non versati). Qualora si opti per un pagamento rateale, la richiesta dovrà essere presentata entro 30 giorni e la prima rata versata.
In caso di mancata regolarizzazione o pagamento entro 30 gg. l'INPS applicherà una sanzione civile del 30% annuo, con un massimo del 60% dell'importo omesso.
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Concorso ASMEL 2024: convocazioni, date e istruzioni prova scritta
Iniziano le convocazioni alle prove scritte da remoto del maxi Concorso ASMEL 2024 , pubblicato il 30 maggio scorso e per il quale sono giunte oltre 90 mila domanda di partecipazione .Si ricorda che dal momento della convocazione sono previsti 15 giorni prima della data della prova
ASMEL ha pubblicato ieri le istruzioni per la prova scritta da remoto e in queste ore iniziano ad essere inviate le PEC agli ammessi . Opportuno quindi controllare le proprie caselle di posta .
A questo link sono in corso di pubblicazione i verbali di insediamento delle commissioni con le date delle prove (in fondo ai file)
Va ricordato che la prova scritta si svolgerà da remoto per questo è obbligatorio completare un test di controllo tecnico prima della prova, accedendo al link che verrà fornito nella PEC di convocazione. Durante la prova, è richiesto l’uso di un computer e uno smartphone, entrambi con il browser Google Chrome, e la connessione internet deve essere stabile. La postazione deve essere allestita in una stanza chiusa e silenziosa, con il telefono posizionato i modo da assicurare la correttezza dello svolgimento .
Vedi i dettagli e il link al documento ufficiale nel 3° paragrafo
Sul sito ASMEL sono disponibili anche tutti gli elenchi di candidati ammessi alle prove ed è stata completata anche la nomina delle Commissioni d'esame .
Vediamo nei prossimi paragrafi come funziona questo particolare concorso che offre ampie possibilità di assunzione negli enti locali con procedure veloci e semplificate, ricordiamo i profili richiesti e come si svolgono le prove.
Concorso Asmel 2024 : le regole generali
L’innovativa modalità di reclutamento del personale ASMEL (Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali) è stata introdotta dal DL Reclutamento. Vi aderiscono circa 4400 enti locali,( in continuo aggiornamento)
La procedura prevede che :
- viene pubblicato un unico bando di selezione nazionale per ciascun profilo professionale (collaboratori ,funzionari, assistenti nei diversi ambiti di attività dei Comuni – vedi sotto gli elenchi attivi) Si può accedere sia con diploma di scuola media, scuola secondaria o laurea, a seconda del profilo richiesto.
- Il concorso prevede solo una prova scritta , differenziata per profilo e tutti i candidati che superano la prova vengono inseriti nel corrispondente elenco di idonei all'assunzione che dura 3 anni
- gli enti aderenti nel momento della necessità possono contattare gli idonei tramite “interpello” cioè con chiamata individuale via PEC .
- I candidati che rispondono sono chiamati a sostenere una prova orale semplificata con l'ente interessato e solitamente entro 4-5 settimane vengono assunti Attualmente sono 45.158 i soggetti iscritti negli Elenchi,, che hanno validità triennale, e sono suddivisi in 31 profili professionali.
- Con il nuovo avviso vengono create ulteriori 6 graduatorie per altri profili
- Gli idonei possono accettare o meno l'interpello sulla base delle propria esigenze specifiche, senza perdere la posizione in lista, anche nel caso siano assunti a tempo determinato o tramite un diverso concorso.
- Solo chi è assunto a tempo indeterminato viene cancellato dall'elenco
Per alcune figure al personale neo-assunto è previsto un progetto formativo di ingresso in collaborazione con la scuola di amministrazione SDA-Bocconi
Per l'iter successivo al concorso leggi anche Interpelli ASMEL lista dei bandi aperti
Per completare al meglio la preparazione alla prova scritta del concorso ASMEL è disponibile Il manuale “Concorso ASMEL 2024 Selezione idonei per gli Enti Locali” che tratta in maniera chiara e completa tutte le materie comuni a tutti i profili, con una sezione dedicata ai quiz situazionali ( teoria e quiz ufficiali del bando Asmel precedente).
Per restare aggiornato in tempo reale sulle novità iscriviti al Gruppo Telegram Concorso ASMEL 2024
Concorso Asmel 2024: la prova scritta
Le prove selettive dei concorsi ASMEL si svolgono in forma telematica, da remoto e sono costituite da una selezione di quiz a risposta multipla (60 domande) cui rispondere in 60 minuti così ripartiti:
1 – 30 domande sulle materie specifiche, 25 domande sulle materie comuni, 5 domande situazionali volte ad accertare le competenze di lingua inglese e di informatica. Per ogni risposta corretta verrà attribuito al candidato un punteggio di 0.166 periodico, con arrotondamento per eccesso (zero,centosessantaseiperiodico), per ogni risposta errata o non data verrà attribuito il punteggio 0 (zero).
Gli argomenti della parte comune a tutti i profili professionali sono :
- quiz situazionali,
- Diritto pubblico,
- Diritto Amministrativo/Diritto degli Enti locali,
- Diritto Amministrativo/Disciplina dei contratti pubblici,
- Diritto Amministrativo e del lavoro/Disciplina del Pubblico Impiego,
- Diritto Amministrativo/Disciplina in materia di trasparenza e anticorruzione,
- Diritto amministrativo/Diritto di accesso,
- Nozioni di diritto dell’Unione europea,
- Nozioni di diritto penale / Reati contro la Pubblica Amministrazione,
- Lingua Inglese,
- Nozioni di Informatica,
- Nozioni di contabilità pubblica,
- Nozioni di tutela della privacy.
2 – Una seconda parte della prova può riguardare materie specifiche del profilo per il quale la selezione viene svolta (ad esempio materie tecniche per i funzionari tecnici o contabili per gli amministrativi )
Nel bando sono specificate le materie richieste per ogni profilo.
La data e le modalità di svolgimento delle prove d’esame, differenziata per ciascun profilo, saranno comunicate esclusivamente via PEC ai candidati ammessi, almeno 15 (quindici) giorni prima della prova stessa.
Salvo i casi adeguatamente documentati, si precisa che non è possibile modificare, anticipare o posticipare la data e l’ora di svolgimento della prova rispetto a quella di convocazione.
Nella pec di convocazione saranno indicati anche i sistemi operativi e i supporti informatici necessari allo svolgimento della prova.
La dotazione hardware e software per lo svolgimento da remoto è ad esclusivo carico del candidato. Nessuna responsabilità può essere imputata ai Comuni aderenti all’accordo per il malfunzionamento dei device di collegamento.
SCARICA QUI IL FOGLIO DI ISTRUZIONI UFFICIALE
Concorso ASMEL 2024: nuovi elenchi figure professionali e aggiornamento
La nuova procedura di selezione ha riguardato i seguenti profili professionali (i titoli di studio sono specificati nel bando per ogni profilo):
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI (ex. Cat. B)
1. Collaboratore tecnico manutentivo – Falegname
2. Collaboratore tecnico manutentivo – Idraulico
3. Collaboratore tecnico manutentivo – Muratore
4. Collaboratore tecnico manutentivo – Elettricista
5. Collaboratore tecnico manutentivo – Giardiniere
6. Autista scuolabus
7. Collaboratore amministrativo
8. Messo notificatore
9. Ausiliari Del Traffico
10. Collaboratore Tecnico – Amministrativo
11. Collaboratore Amministrativo Contabile
12. Collaboratore Tecnico – Manutentivo
AREA DEGLI ISTRUTTORI (ex. Cat. C)
13. Istruttore amministrativo
14. Istruttore Amministrativo – Contabile
15. Istruttore Contabile
16. Istruttore di Vigilanza
17. Istruttore Tecnico (Geometra)
18. Istruttore Informatico
19. Istruttore turistico
20. Istruttore comunicazione
21. Istruttore Tecnico in Materie Agrarie
AREA DEI FUNZIONARI E DELL'ELEVATA QUALIFICAZIONE (ex. Cat. D)
22. Funzionario Amministrativo
23. Funzionario amministrativo e contabile
24. Funzionario contabile
25. Funzionario area vigilanza
26. Funzionario informatico
27. Funzionario rendicontazione
28. Funzionario comunicazione e gestione eventi
29. Funzionario – Assistente sociale
30. Funzionario Tecnico
31. Funzionario Psicologo
32. Funzionario Agronomo
33. Funzionario Tecnico – Ingegnere ambientale
34. Funzionario Avvocato
35. Funzionario Farmacista
36. Ingegnere Civile
37. Educatore Asilo Nido
Il bando precisa che:
– Il profilo professionale di “Educatore asilo nido” cat. C1 è stato riclassificato dal CCNL Funzioni Locali 2022 e collocato nell’Area dei Funzionari ed E.Q. (ex cat. D), prevedendo per l’accesso dall’esterno nei ruoli del comparto Funzioni Locali il possesso del titolo di studio della laurea;
– L’elenco degli idonei del suddetto profilo Educatore asilo nido” cat. C1, costituito sulla base del titolo di studio di scuola media superiore e di prova selettiva specifica per tale categoria,è pertanto superato e non verrà più aggiornato, considerato che gli idonei con riserva non potrebbero in ogni caso essere assunti dal singolo Comune in mancanza dei requisiti previsti dalla vigente normativa e non avendo superato la prova selettiva scritta idonea all’accesso alla ex categoria D.
– È indetta pertanto la procedura per la formazione di un nuovo elenco di idonei riferito al profilo di “Educatore Asilo Nido” – Area dei Funzionari ed E.Q. (ex Cat. D).
– I candidati interessati, seppure già idonei nel precedente elenco di ex categoria C, dovranno pertanto procedere alla relativa candidatura e al superamento della prova selettiva necessaria per l’accesso all’ex categoria D1 ora Area dei Funzionari ed E.Q.
Per una panoramica completa sui concorsi pubblici segui la nostra pagina Linkedin!
COMUNICATO ASMEL 30 APRILE 2024
AGGIORNAMENTO 30.4.2024
Con un comunicato sul proprio sito, a seguito delle notizie di stampa riguardanti una delibera ANAC contro ASMEL Consortile, per violazioni in tema di committenza appalti, l'Associazione aveva precisato che questa procedura non ha effetti sulle attività di ASMEL e in particolare sulle procedure di selezione di idonei .
I"A fronte di alcune richieste si chiarisce che la delibera ANAC n.195 riguarda la società di committenza Asmel Consortile e non ha alcuna incidenza con le attività che svolge l'Associazione ASMEL a supporto dei Comuni soci.
In particolare non riguarda la procedura concorsuale semplificata per la gestione associata degli Elenchi di idonei ex art.3-bis del DL n.80/2021.
ANAC sovraintende alla vigilanza sugli appalti pubblici, mentre le attribuzioni relative alle procedure concorsuali sono in capo alla Funzione pubblica che non a caso di recente rispondendo a un quesito posto da uno dei Comuni della gestione associata ha dichiarato legittimo lo scorrimento delle graduatorie ASMEL, senza porre in discussione la legittimità della relativa procedura che, infatti, rispetta puntualmente tutte le prescrizioni del Decreto Reclutamento in vigore da giugno 2021 che ha introdotto l’innovativo meccanismo degli Elenchi idonei.Pertanto, gli elenchi restano validi ed è confermata la pubblicazione del nuovo bando."
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ENPACL consulenti lavoro: gestione patrimoniale e risultati 2024
L'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Consulenti del Lavoro (ENPACL) ha presentato in questi giorni alla Commissione bicamerale di controllo una relazione nell'ambito della Indagine conoscitiva sugli investimenti finanziari e sulla composizione del patrimonio degli enti previdenziali e dei fondi pensione anche in relazione allo sviluppo del mercato finanziario e al contributo fornito alla crescita dell'economia reale.
Si ricorda che l'ente che garantisce la previdenza e l'assistenza agli iscritti all'Albo dei Consulenti del Lavoro, (v. ultimo paragrafo) è stato fondato come ente pubblico non economico nel 1971,e ha assunto la forma di associazione privata nel 1995 ai sensi del D. Lgs. 509/1994.
ENPACL opera con sede unica a Roma ed è sottoposta alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il controllo generale della Corte dei Conti.
Vediamo di seguito una sintesi della memoria depositato in Commissione
ENPACL: la governance e gli obiettivi di investimento
La struttura di governance della Cassa è articolata per garantire un'efficace gestione e monitoraggio del patrimonio, con particolare attenzione alla sostenibilità e al contenimento dei rischi.
Gli organi principali includono l'Assemblea dei Delegati (AdD), che approva l'asset allocation strategica e definisce le politiche di investimento; il Consiglio di Amministrazione (CdA), che gestisce le operazioni di investimento con l'ausilio di organi interni come la Direzione Finanza e il Risk Manager; e una Commissione Investimenti, con funzione consultiva e di monitoraggio sulle scelte di portafoglio. L'ENPACL adotta il Modello di prevenzione dei rischi ex D. Lgs. 231/2001 per minimizzare i rischi di natura operativa e reputazionale.
Gli obiettivi di investimento di ENPACL sono orientati a garantire la sostenibilità a lungo termine e a sostenere la crescita economica nazionale e delle PMI italiane, strategicamente rilevanti per la Categoria.
L’Ente segue una politica di diversificazione prudente, bilanciando le esigenze di rendimento e sostenibilità attraverso l’integrazione di criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle decisioni di investimento.
Il portafoglio è allocato per generare rendimenti sostenibili in linea con il modello di Asset & Liability Management (ALM) e con un approccio di gestione patrimoniale che minimizza i rischi complessivi, anche nei contesti di mercato avversi. La gestione del portafoglio è strutturata per mantenere un Funding Ratio adeguato e assicurare il pagamento delle prestazioni nel lungo termine, consolidando al contempo l’impatto positivo su settori chiave dell’economia e sulla collettività.
ENPACL Sintesi della Gestione 2024
Ecco una sintesi della gestione finanziaria ENPACL per il 2024
1. Struttura del Portafoglio e Obiettivi di Rendimento
Nel 2024, l'ENPACL ha strutturato il portafoglio finanziario per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento e allinearsi agli obiettivi di sostenibilità.
Il patrimonio totale ammonta a 1.539 milioni di euro al 30 settembre 2024, con una distribuzione orientata verso investimenti a basso rischio e un peso significativo in Europa (84,6%) e Italia (58,8%).
2. Rendimenti e Rischio
Al 30 settembre 2024, il rendimento lordo annualizzato si attesta al 4,36%, mentre quello netto raggiunge il 3,57%.
La performance a valori di mercato mostra un rendimento del 12,79%, sostenuto dall’ottimizzazione del portafoglio rispetto al benchmark.
Gli investimenti in obbligazioni governative e strumenti societari di alta qualità hanno contribuito a ridurre la volatilità, mantenendo un ESG score di 74,8.
3. Investimenti in Economia Reale e Sostenibilità
ENPACL ha consolidato investimenti nel settore immobiliare e infrastrutturale, con particolare enfasi sulle proprietà ESG-compliant.
È stato attuato un piano di investimenti in immobili istituzionali e fondi infrastrutturali orientati verso la rigenerazione urbana e il sostegno delle PMI italiane. Anche il venture capital e i fondi dedicati alle piccole capitalizzazioni sono stati incrementati per favorire la crescita delle imprese.
Questo approccio nella gestione ha permesso a ENPACL di mantenere un’elevata sostenibilità economica e sociale, contribuendo alla crescita dell’economia italiana e integrando criteri ESG in tutto il processo decisionale.
Tabella 1: Capitalizzazione per Classe di Attività (Settembre 2024)
Classe di Attività Importo Investito (milioni €) Percentuale del Totale (%) Patrimonio Mobiliare 1.261 81,94% Cash 68 4,42% Bond 525 34,11% Equity 335 21,77% Investimenti Sistemici 105 6,82% Alternativi 228 14,81% Patrimonio Immobiliare 278 18,06% TOTALE PATRIMONIO COMPLESSIVO 1539 milioni di euro
Tabella 2: Investimenti in Fondi Immobiliari e Alternativi (Settembre 2024)
Tipo di Investimento Valore Investito (milioni €) Percentuale del Totale (%) Immobili Diretti 36 2,34% Fondi Immobiliari 242 15,72% Private Equity 139 9,09% Private Debt 2 0,13% Fondi Infrastrutturali 89 5,82% ENPACL 2024: riepilogo iscritti, contribuzione e prestazioni
Giova forse ricordare le fonti finanziarie dell'ente derivanti dalla contribuzione degli iscritti e le relative prestazioni erogate.
Il numero di iscritti all'ENPACL ha mostrato una lieve flessione negli ultimi anni:
- 2021: 25.447 iscritti
- 2022: 25.328 iscritti
- 2023: 25.265 iscritti
Contribuzione
La contribuzione ha seguito un andamento crescente, con due principali componenti:
- Contributi soggettivi: sono passati da 106,7 milioni di euro nel 2019 a 121 milioni di euro nel 2023.
- Contributi integrativi: da 88,3 milioni di euro nel 2019 a 103,9 milioni di euro nel 2023.
Prestazioni Previdenziali
L'adeguamento inflazionistico ha visto un aumento dell’8,1% per le pensioni liquidate prima del 2023. Le prestazioni erogate nel 2023 comprendono:
- Pensioni di vecchiaia: 54,5 milioni di euro
- Pensioni di anzianità: 53,6 milioni di euro
- Pensioni di reversibilità: 13,7 milioni di euro
- Pensioni indirette: 5,8 milioni di euro
Il numero di pensionati è aumentato in modo costante:
- 2021: 11.298 pensionati
- 2022: 11.473 pensionati
- 2023: 11.693 pensionati
Questi dati evidenziano una solida crescita della base contributiva e delle prestazioni, con un aumento significativo nei contributi integrativi e un incremento delle prestazioni dovuto all'adeguamento inflazionistico.
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Massimale contributivo pensionati: le regole in caso di reimpiego
Il messaggio INPS n. 3748 dell’11 novembre 2024,a seguito di richieste di chiarimenti e di concerto con l'ufficio legislativo del Ministero del lavoro, fornisce chiarimenti sul corretto adempimento dell’obbligo contributivo per i lavoratori reimpiegati o che proseguono il rapporto di lavoro dopo aver ricevuto il trattamento pensionistico, in relazione al massimale contributivo previsto dall’articolo 2, comma 18, della legge 8 agosto 1995, n. 335.(Legge Dini)
Si ricorda che il massimale contributivo è il limite massimo di reddito annuo su cui è possibile calcolare i contributi previdenziali obbligatori per determinate categorie di lavoratori iscritti alle gestioni INPS. Al superamento di questa soglia, non vengono più dovuti i contributi previdenziali sul reddito eccedente, con conseguenze sulla futura pensione del lavoratore.
Il massimale contributivo si applica solo ai
- lavoratori il cui rapporto di lavoro è iniziato dopo il 1° gennaio 1996 E
- a chi ha optato per il sistema contributivo.
Non si applica invece a chi ha avuto contributi versati prima di tale data e si trova in un sistema misto (retributivo e contributivo).
Massimale contributivo in caso di ripresa del avoro
Nel messaggio l'istituto chiarisce i seguenti punti:
- Data di prima iscrizione come riferimento per il massimale: La data di prima iscrizione a forme di previdenza obbligatorie (anche enti privati regolati dai decreti legislativi n. 509/1994 e n. 103/1996) è un riferimento essenziale per determinare se applicare il massimale contributivo annuo. Questo elemento resta valido anche in caso di reimpiego dopo il pensionamento.
- Status di “vecchio iscritto”: Il Ministero del Lavoro ha chiarito che, in caso di reimpiego successivo al pensionamento, il lavoratore conserva lo status di “vecchio iscritto” se acquisito prima del 1° gennaio 1996. Di conseguenza, per questi lavoratori, il massimale contributivo non si applica, come stabilito dalla legge.
- Attività libero-professionali dopo il pensionamento: Se, dopo la pensione, il lavoratore svolge un’attività libero-professionale che richiede l’iscrizione presso enti privati regolati dai decreti legislativi n. 509/1994 e n. 103/1996, l’attività è soggetta alla regolamentazione dell’ente previdenziale di riferimento, che disciplina i contributi in modo specifico.
- In sintesi, l’INPS ribadisce che la data di prima iscrizione determina l’applicabilità del massimale contributivo, e che tale data resta valida anche in caso di pensionamento e successivo reimpiego.