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Bonus sociali: info disponibili sul Portale famiglie INPS
Inps ha comunicato con il messaggio 1349 dell'11 aprile 2023 che il Portale delle famiglie di accesso alle prestazioni INPS, a supporto della genitorialità, è stato aggiornato con un nuovo servizio: a breve saranno presenti anche i dati relativi ai c.d. bonus sociali per i soggetti che si trovino in una situazione di disagio economico: bonus bollette di energia, acqua e gas.
Si ricorda infatti che i bonus sociali sono riconosciuti automaticamente alle famiglie con ISEE inferiore ad una certa soglia (nel 2023 15mila euro).
Gli interessati per accedere ai bonus devono quindi presentare le DSU aggiornate ogni anno all'INPS .
Per chi ha diritto, i dati sono poi trasmessi automaticamente dall'INPS al Sistema informativo integrato gestito da Acquirente unico spa e da questo all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) che gestisce i prezzi dell'energia e gli sconti alle famiglie aventi diritto .
Fino ad oggi i cittadini non avevano la possibilità di conoscere in che data questa comunicazione veniva effettuata e di ipotizzare quindi da quando il bonus era attivo .
L’integrazione della nuova funzionalità “Informazioni Bonus Sociali”, nella homepage Portale delle famiglie, permette ora all’utente di sapere la data effettiva di trasmissione della propria DSU da parte dell’INPS all’Acquirente Unico S.p.A.
ATTENZIONE Al portale si accede dal sito www.inps.it digitando Portale per le famiglie – utilizza il servizio .
Sono richiesti SPID,di livello 2, oppure Carta identità elettronica o Carta nazionale dei servizi CNS.
(La nuova funzione data per già attiva non risulta presente in realtà alla data del 13 aprile; probabile l'implementazione nei prossimi giorni – n.d.r.)
Si prevede che gli utenti possano visualizzare, a partire dal momento di trasmissione della DSU da parte dell'INPS:
- Protocollo DSU,
- Anno presentazione DSU,
- Data trasmissione.
Se le informazioni non sono riportate significa che la DSU non è stata ancora materialmente trasmessa.
Portale delle famiglie: i servizi collegati
il Portale delle famiglie INPS è un progetto che fa parte degli obiettivi del PNRR e prevede l’accesso ai servizi di
- prestazioni economiche per la famiglia,
- il sistema ISEE,
- il supporto di un assistente virtuale informativo e
- alcune simulazioni di prestazioni.
In particolare ad oggi sono presenti le prestazioni riguardanti:
- Assegno unico e universale per i figli a carico
- Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione
- Assegno di Natalità (Bonus Bebè)
- Assegno di maternità dello Stato
- Indennità per congedo parentale per lavoratrici e lavoratori dipendenti
- Indennità per congedo parentale per lavoratrici e lavoratori iscritti alla Gestione Separata
- Indennità per congedo parentale per lavoratori e lavoratrici autonome
- Indennità per congedo di maternità e di paternità alternativo per lavoratrici e lavoratori dipendenti
- Indennità di maternità/paternità per lavoratrici e lavoratori autonomi
È possibile, inoltre, consultare i dati storici relativi alle seguenti prestazioni non piu attive:
- Assegno temporaneo per i figli minori;
- Assegno di natalità (Bonus bebè);
- Bonus baby-sitting e centri estivi.
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Rappresentanza sindacale Confservizi: da settembre la raccolta dati
La definizione della rappresentatività delle organizzazioni sindacali nazionali è un nodo aperto da tempo nell'ambito dei rapporti tra lavoratori imprese e Governo. Recentemente il tema è tornato alla ribalta perchè si collega al tema dell'introduzione del salario minimo che registra posizioni molto diverse tra le parti politiche e sociali. Secondo alcuni l'istituto del salario minimo è una necessaria norma di civiltà, l'attuale maggioranza di governo è contraria. Nelle posizioni dei sindacati si registrano dei distinguo:
- CGIL ha affermato nell'audizione parlamentare del 13 aprile " la via da percorrere per la nostra Organizzazione è dare valore erga omnes ai contratti collettivi firmati dalle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nei diversi settori estendendo così i diritti sia della parte salariale, cioè il complesso del trattamento economico, che di quella normativa. Contestualmente va prevista una soglia di legge sotto la quale il salario non può scendere."
- Il segretario della CISL Sbarra ha affermato in una intervista riportata sul sito istituzionale "Noi continuiamo ad essere contrari ad un salario minimo fissato per legge. Dobbiamo estendere le tutele e i salari dei contratti leader ai lavoratori non ancora coperti”.
Il tema della rappresentanza è quindi piu che mai rilevante.
La scorsa settimana è stata la firma della prima dichiarazione congiunta d'intenti con Confservizi che attua quanto già previsto dalla Convenzione sulla rappresentanza del 2014.
A seguito di tale documento l'ispettorato de l lavoro nella nota 2125 del 22 marzo 2023 annuncia d'intesa con l'INPS e gli altri soggetti firmatari che viene avviata alla fase di raccolta dei dati elettorale del triennio 10 dicembre 2020 – 10 dicembre 2023 per i contratti sotto elencati.
L'attività di raccolta riguarderà i dati delle votazioni per l' elezioni delle RSU svoltesi, nel triennio 20-23 nelle imprese che applicano i CCNL rientranti nell'area di rappresentanza di Confindustria individuati nella dichiarazione d'intenti.
Si tratta in particolare di
- CS0001 settore funerario
- CS0002 gas – acqua
- CS0004 autoferrotranvieri
Gli Ispettorati Territoriali procederanno all'attività di raccolta con modalità indicate nella nota.
Raccolta dati rappresentanza sindacale
In sintesi la raccolta verraà effettuata dalle OO.SS. firmatarie della Convenzione e dalle OO.SS. aderenti al TU sulla rappresentanza Confservizi – Cgil, Cisl, Uil (di cui all’elenco allegato alla Circolare INPS n. 109 del 24.09.2020) anche se non sottoscrittrici dei CCNL sopra elencati, che depositeranno presso competente Ispettorato territoriale , i verbali delle consultazioni elettorali svoltesi nel triennio 10 dicembre 2020 – 10 dicembre 2023 nelle imprese che applicano i suddetti contratti collettivi.
Il deposito avverrà esclusivamente per il tramite dei referenti sindacali territoriali a partire dal 1° settembre 2023
Il deposito dei verbali delle elezioni concluse entro la data del 10 dicembre 2023, potrà avvenire entro il 20 gennaio 2024.
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Vigilanza su imprese sociali: ecco i modelli di verbale
Con Decreto del 14 febbraio 2023 del Ministero del lavoro pubblicato in GU n 76 del 30 marzo ai sensi dell'art. 15, comma 4, del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 112, sono stati adottati, ai fini dei controlli sulle imprese sociali, i modelli di verbale da utilizzare per i controlli ordinari e le ispezioni straordinarie. I verbali sono contenuti negli allegati 1, 2, 3 e 4, che formano parte integrante e sostanziale del decreto (allegati in fondo all'articolo) .
Si tratta in particolare dei verbali per
- controllo ordinario
- controllo straordinario
- diffida ad adempiere
- mancato controllo
sulle attività delle imprese sociali.
Il decreto modifica inoltre l'articolo 20 del precedente decreto 29 marzo 2022 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in tema di contributo di vigilanza, come segue:
a) al comma 1 sono soppresse le parole «Entro il 30 giugno di ogni anno» (Data di scadenza del versamento del contributo di vigilanza);
b) al comma 7 il primo periodo e' cosi' modificato:«In sede di prima applicazione, il contributo è dovuto dalle imprese sociali che dall'anno 2022 hanno approvato il bilancio di esercizio relativo all'anno 2021. Il medesimo è versato entro novanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento dell'Agenzia delle entrate con il quale sono individuati i codici tributo per il versamento mediante il modello F24.».
La precedente versione prevedeva invece sulle modalità di versamento:
" 7. In sede di prima applicazione, il contributo e' versato dalle imprese sociali entro novanta giorni dalla pubblicazione del provvedimento di cui al comma precedente. Successivamente, le imprese sociali versano il contributo entro trenta giorni dall'approvazione del bilancio di esercizio relativo all'anno precedente a quello in cui il contributo e' dovuto. Gli enti che acquisiscono la qualifica di impresa sociale versano il contributo entro novanta giorni dall'iscrizione nell'apposita sezione del registro delle imprese".
Imprese sociali: le attività ispettive
Ricordiamo l'oggetto della la vigilanza sulle imprese sociali attraverso i controlli ordinari e straordinari :
Il controllo ordinario e' finalizzato ad accertare il rispetto da parte dell'impresa sociale :
- delle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 112 del 2017, anche attraverso la verifica: della gestione amministrativo-contabile; dell'effettivo perseguimento delle finalita' civiche, solidaristiche e di utilita' sociali;
- dell'effettivo svolgimento in via principale e in forma di impresa di una o piu' attivita' di interesse generale del rispetto dei limiti e delle condizioni concernenti il principio dell'assenza dello scopo di lucro;
Il controllo straordinario è disposte dal Ministero qualora si rendano necessari approfondimenti sugli esiti dei controlli effettuati, al fine di effettuare verifiche a campione,oppure a seguito di esposti di soci o di soggetti privati, su segnalazione di pubbliche amministrazioni e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi
l'opportunita'.
Le ispezioni interessano anche le imprese sociali aderenti alle associazioni e sono effettuate da due o piu' funzionari dell'Ispettorato o delle amministrazioni della Regione Sicilia e delle provincie autonome di Trento e Bolzano.
Le ispezioni straordinarie sono volte, in particolare, a verificare l'esatta osservanza delle norme legislative, regolamentari e statutarie dell'impresa sociale, la sussistenza dei requisiti della stessa, il regolare funzionamento dell'ente, il regolare svolgimento delle attivita', la consistenza patrimoniale dell'impresa e delle
relative attivita' e passivita'.
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Portale ISEE DSU: ecco la nuova piattaforma
E' stato rilasciato ieri dall'Inps il nuovo Portale unico Isee dell’Inps, in cui sono riunite in un unico punto di accesso le due diverse modalità dichiarazione DSU per l’Isee, sia precompilato che non precompilato
L'istituto ne dà notizia nel messaggio 1345 dell'11.4.2023 in cui riepiloga le novità e fornisce le istruzioni generali di accesso, per cittadini, CAF ed enti .
L'istituto sottolinea che l'accesso avviene con SPID, CNS o SPID e che è necessario dare conferma della lettura dell'informativa sulla privacy per poter procedere.
La piattaforma consente di :
- consultare le DSU precedenti o
- compilare una nuova ,selezionando anche per quale prestazione è richiesta , per cui viene proposto il modello utile (assegno unico; reddito/pensione di cittadinanza; servizi alla persona/reddito e casa/agevolate minorenni; prestazioni socio-sanitarie per le persone disabili; servizio alla persona; universita).
Nel Portale UNICO ISEE sono presenti inoltre video tutorial di aiuto alla compilazione, simulatori , faq e una chat di assistenza virtuale.
Portale Unico ISEE precompilato
Una delle principali semplificazioni offerte dal Portale Unico ISEE riguarda l'inserimento dei dati degli altri componenti del nucleo familiare maggiorenni, che possono dare la loro autorizzazione on line sempre tramite le credenziali in Spid, Cie o Cns.
Vengono ricordate le informazioni che si trovano già precompilate in automatico per tutti i componenti il nucleo familiare ( da accettare o modificare):
- reddito complessivo
- spese sanitarie per i disabili
- contratti di locazione ( con canone annuo e dati di registrazione del contratto); i
- patrimonio immobiliare detenuto in Italia, disponibile nell’Anagrafe tributaria; inclusi i saldi finali e le giacenze medie relative ai conti correnti bancari e/o postali; i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari Inps.
- dati anagrafici della famiglia prelevati da DSU precedenti
- dati della casa di abitazione
- assegni corrisposti per il coniuge e di quelli destinati al mantenimento dei figli
- dati sulla disabilità e-o non autosufficienza dei componenti;
- dati degli autoveicoli e degli altri beni durevoli.
Semplificazione ISEE precompilato in legge di bilancio
Il nuovo servizio fa parte del progetto di sviluppo della compilazione autonoma delle DSU (Dichiarazione sostitutiva Unica) ai fini della certificazione ISEE. Si intende procedere velocemente perche tale modalità diventi "prioritaria" grazie a una semplificazione e a un maggior numero di dati precaricati dall'INPS. Il fine è quello di ottenere un risparmio sui costi di CAF, patronati e intermediari professionisti, che ad oggi sono incaricati della gran parte delle Dichiarazioni. Il servizio viene remunerato con compensi che vanno da 10 a 16 euro per ciascuna DSU attraverso l'INPS senza costi per i cittadini.
La legge di bilancio 2023 prevede addirittura un termine temporale (1 luglio 2023), a partire dal quale "la presentazione della DSU da parte del cittadino prioritariamente avviene in modalità precompilata" anche se resta ferma "la possibilità di presentare la DSU nella modalità ordinaria" , cioà cartacea attraverso gli intermediari.
Si può immaginare che non sarà facile imporre la diffusione della modalità online in modo che diventi prioritaria senza introdurre uno specifico obbligo a riguardo.
Alcuni responsabili nazionali dei CAF e dei patronati avevano dichiarato che effettivamente la maggior parte delle DSU oggi viene presentata dai patronati in quanto le persone che piu hanno bisogno di ottenere l'ISEE per agevolazioni e sconti sono proprio quelle meno a proprio agio con il mondo digitale se non addirittura privi degli strumenti telematici necessari, che quindi non riescono a operare in autonomia.
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Maternità: contributi figurativi in misura piena
La contribuzione figurativa relativa ai periodi di congedi di maternità, paternità e parentali in genere va accreditata in misura piena, senza la cosiddetta "contrazione" generalmente prevista dall'art 7 del DL 46 1983 per i contributi figurativi.
L'indirizzo è stato specificato nei giorni scorsi dall'INPS nel messaggio interno n 1215 2023 , rivolto principalmente alle sedi territoriali.
Vediamo maggiori dettagli sulla normativa in materia e sulle nuove istruzioni INPS
Contribuzione figurativa
La contribuzione figurativa è l' accredito convenzionale di contributi a carico della gestione di competenza(cioè senza oneri per il lavoratore o per il datore di lavoro nei casi di sospensione del rapporto di lavoro previsti dalla legge.
L’art. 7 comma 1 del DL 463/83 ha stabilito però che il numero dei contributi settimanali IVS da accreditare ai lavoratori dipendenti nel corso dell’anno solare, ai fini delle pensioni INPS, copre tutte le settimane di interruzione solo se risulti erogata o dovuta figurativamente una retribuzione non inferiore al 30% del trattamento minimo mensile in vigore al 1° gennaio dell’anno considerato.
La contrazione non è applicabile ai lavoratori domestici, agli operai agricoli, agli apprendisti e ai periodi di servizio militare o equiparato.
Contributi figurativi maternità 2023
L'istituto specifica , a seguito di un confronto con il Ministero del lavoro, nel messaggio n. 1215/2023, che il regime della "contrazione " non è applicabile ai periodi relativi a
- congedo di maternità e di paternità,
- congedi genitoriali siA in costanza che al di fuori del rapporto di lavoro.
L' esclusione si giustifica con il principio di tutela a livello costituzionale della maternità e paternità
Il messaggio n. 1215/2023 precisa che non rientrano nell’ambito di applicazione della contrazione, sia ai fini del diritto che della misura dell'assegno pensionistico tutti gli eventi di maternità e paternità per i quali sia previsto il riconoscimento della contribuzione figurativa, sia all’interno che al di fuori del rapporto di lavoro (quindi, ad esempio, anche il congedo parentale all’interno del rapporto di lavoro che prevedrebbe una retribuzione pari al 30% ) e indipendentemente dalla collocazione temporale dell’evento e dalla modalità di calcolo della contribuzione figurativa accreditabile.
Alla luce del chiarimento ministeriale l’Istituto comunica inoltre che i sistemi informatici interni di controllo del minimale contributivo sono stati aggiornati di conseguenza.
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Contratti di solidarietà 2021-2022: istruzioni per gli sgravi
Con la circolare 40 pubblicata il 5 aprile 2023 l'Inps chiarisce le modalità per il recupero delle riduzioni contributive, a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2021 previste per il sostegno ai datori di lavoro che hanno stipulato contratti di solidarietà (CdS) difensivi accompagnati da cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) ai sensi del D.L. 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, ovvero dell’articolo 21, comma 1, lett. c), del D.lgs 14 settembre 2015, n. 148.
Le modalità di attribuzione sono state poi modificate dal D.I. 27 settembre 2017, n. 2 e relativa circolare operativa del Ministero 2 2017
Si tratta ricordiamo della riduzione contributiva del 35% per ogni lavoratore interessato alla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%, per la durata del contratto e, comunque, per un periodo non superiore a ventiquattro mesi, nei limiti delle risorse preordinate nel Fondo per l’occupazione.
Per ulteriori informazioni sui CDS leggi Sgravi contratti di solidarieta con CIGS
Alla luce delle varie modifiche normative che si sono succedute nella nuova circolare 40 2023 Inps illustra le modalità per il recupero con i flussi UNIEMENS delle riduzioni contributive, a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2021 da parte delle sole imprese, destinatarie dei decreti direttoriali di autorizzazione, i cui periodi di CIGS per contratto di solidarietà risultino conclusi entro il 30 giugno 2022 (Allegato n. 1)
Per altre aziende, non indicate nell’elenco se già destinatarie dei decreti di ammissione alle riduzioni contributive, saranno autorizzate a operare i conguagli con successive comunicazioni.
Con riguardo all’effettiva misura della riduzione contributiva da conguagliare, llistituto sottolinea che e gli importi contenuti nei decreti direttoriali e comunicati alle imprese interessate costituiscono la misura massima dell’agevolazione ferma la quale potranno essere conguagliate solo le somme effettivamente spettanti
Viene anche chiarito che l'agevolazione è incompatibile con altri benefici contributivi, tranne che con la Decontribuzione Sud, di cui all'articolo 27 del Dl 104/2020 e all'articolo 1, comma 161, della legge 178/2020, seppure sulla contribuzione datoriale residua.
Alle aziende ammesse verrà attribuito il codice di autorizzazione "1W".
La scadenza per le operazioni di conguaglio è fissata al giorno 16 del mese di luglio 2023.
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Dimissioni in periodo di maternità: convalida sempre necessaria
La Corte di Cassazione nella Ordinanza 5598 del 23 febbraio 2023 ha affermato che le dimissioni di una lavoratrice nel periodo di maternità restano sempre sospese, anche dopo la scadenza del periodo protetto, fino al momento della convalida da parte dell'Ispettorato del lavoro. La tempistica della necessità di convalida è un aspetto molto rilevante che non era stato evidenziato mai prima in modo cosi esplicito.
Il caso riguardava una lavoratrice con rapporto di lavoro dipendente nel settore terziario che aveva dato le dimissioni durante il periodo protetto.
La corte di appello di Roma , in parziale modifica della sentenza di primo grado, ha dichiarato l'inefficacia delle dimissioni in quanto non erano mai state convalidate dai servizi ispettivi del Ministero del lavoro e ha quindi condannato i datori di lavoro al pagamento degli importi delle retribuzioni dal giorno delle dimissioni fino alla data di deposito del ricorso di primo grado,
Il primo giudice aveva invece ritenuto dovute le retribuzioni solo fino alla cessazione del periodo protetto di astensione per maternità fruito dalla interessata.
Nel ricorso in Cassazione della societa si affermava che la inefficacia delle dimissioni non convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro, sarebbe limitata al solo periodo “protetto”, per cui una volta trascorso detto periodo le stesse sarebbero produttive della estinzione del rapporto di lavoro; ma la Cassazione conferma che tale lettura :
- in primo luogo" non è sorretta dal dato testuale in quanto l’art. 55 d. Igs. citato utilizza una formula ampia, di carattere generale, dalla quale non è in alcun modo dato inferire che la necessità della convalida sia destinata a venire meno una volta trascorso il periodo oggetto di particolare protezione";
- In secondo luogo sottolinea che "occorre considerare la specifica ratio che sorregge la disposizione che è quella di salvaguardare la genuinità e la spontaneità della volontà dismissiva espressa dalla lavoratrice o dal lavoratore in un periodo particolarmente delicato, corrispondente alla gravidanza ed al primo anno di vita del bambino, contro eventuali abusi datoriali volti a viziare o condizionare in vario modo la formazione della volontà."
In altri termini, il legislatore ha inteso evitare che la estinzione del rapporto di lavoro fosse solo formalmente riconducibile all’iniziativa del lavoratore o della lavoratrice presumendo che le dimissioni potessero essere iindotte dal datore di lavoro che approfitti di una peculiare situazione psicologica del dipendente. Per questa ragione il legislatore affida ai servizi ispettivi ministeriali la verifica della effettività della volontà di risolvere il rapporto condizionando alla convalida l’efficacia del negozio di recesso.
In quest'ottica diventa evidente, secondo i supremi giudici , "che la specifica finalità antiabusiva perseguita dalla norma in tema di convalida risulterebbe in larga parte vanificata" se la protezione fosse limitata nel tempo cioè ci fosse la possibilità una volta trascorso il periodo protetto di rendere automaticamente efficace il recesso.
Le conclusioni della Cassazione sono particolarmente rilevanti perché comportano in pratica che la lavoratrice dimissionaria nel periodo di maternità, ha diritto alla percezione delle retribuzioni (detratti gli eventuali importi già percepiti) fino al momento della convalida ministeriale.