• Agevolazioni per le Piccole e Medie Imprese

    Aziende strategiche in amministrazione straordinaria: DL convertiti in legge

    E' stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale  65 del 18 marzo  2024  la legge n 28 del 15 marzo,  di conversione con modificazioni del DL n 4/2024 recante Disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico.

    Si segnala che la legge di conversione vede l'inserimento di alcuni articoli con le disposizioni  originariamente contenute nel dl 9 2024 che viene contestualmente abrogato , riguardanti in particolare la tutela delle PMI dell'indotto delle grandi aziende  in  stato di insolvenza ammesse alla procedura di amministrazione  straordinaria.

     Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e  i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 9 del 2024.

    La legge è vigente dal 19 marzo 2024 giorno successivo alla data di pubblicazione in GU.

    Legge  28 2024 di conversione, tutte le misure previste 

    • L’articolo 1, comma 1 consente, nei casi di società partecipate direttamente o indirettamente da amministrazioni pubbliche statali, ai soci che detengano almeno il 30 per cento delle quote societarie di ottenere l’ammissione immediata alla procedura di amministrazione straordinaria di imprese che gestiscono uno o più stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale,  in caso di inerzia dell’organo amministrativo 
    • L'articolo 1, comma 2, del disegno di legge di conversione  riguarda l'abrogazione e salvezza degli effetti del decreto-legge 2 febbraio 2024, n. 9
    • L'articolo 2 consente al Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) di concedere, previa richiesta motivata del commissario straordinario, uno o più finanziamenti a titolo oneroso della durata massima di cinque anni, nel limite massimo di 320 milioni di euro per l’anno 2024, in favore delle società che gestiscono gli impianti siderurgici della Società ILVA S.p.A., qualora le stesse  siano ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, al fine di  supportare le indifferibili e urgenti esigenze di continuità produttiva e aziendale e assicurare la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
    • L’articolo 2-bis – inserito al Senato – riconosce condizioni agevolate di accesso  al Fondo di garanzia PMI a favore delle micro, piccole e medie imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della  posizione debitoria di imprese committenti che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale ai sensi dell’articolo 1 del D.L. n. 207/2012 (L. n. 231/2012), ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria in data successiva al 3 febbraio 2024. Come detto l’articolo 2-bis traspone nel decreto legge, con talune modifiche, quanto già  disposto dall’articolo 1 del D.L. n. 9/2024; provvedimento, quest’ultimo, che viene  contestualmente abrogato dall’articolo 1, comma 1-bis del disegno di legge di conversione.
    • L’articolo 2-ter, introdotto al Senato, traspone nell’atto in esame, con talune  modifiche, quanto già disposto dall’articolo 2 del decreto legge n. 9 del 2024. La norma stabilisce che, per l’anno 2024, sulle operazioni finanziarie di cui al  precedente articolo 2-bis può essere altresì richiesta la concessione di un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse  applicato sulle medesime operazioni
    • L’articolo 2-quater, introdotto nel corso dell’esame al Senato, prevede la prededucibilità dei crediti vantati da determinate imprese, nonché dai cessionari e  dai garanti di tali crediti, nei confronti dei committenti che gestiscano almeno uno  stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, e che siano stati ammessi  all’amministrazione straordinaria successivamente al 3 febbraio 2024.
    • L’articolo 2-quater, comma 4, inserito nel corso dell’esame al Senato, consente alle Regioni e alle Province autonome di Trento e Bolzano di svincolare, in sede di approvazione del rendiconto 2023, le quote di avanzo vincolato di  amministrazione, derivanti da trasferimenti statali, riferite ad interventi conclusi o già finanziati negli anni precedenti con risorse proprie, che possono essere utilizzate per il finanziamento di misure di  sostegno alle imprese
    • L’articolo 2-quinquies – inserito nel corso dell’esame al Senato – stanzia 16,7  milioni di euro e prevede per il 2024 una integrazione al reddito, con relativa  contribuzione figurativa, per un periodo non superiore a sei settimane,  prorogabile fino a un massimo di dieci settimane, a favore dei lavoratori subordinati, impiegati alle dipendenze di datori di lavoro del settore privato che sospendonoo riducono l'attività inconseguenza della sospensione nelle aziende di interesse stategico.  Il comma 1 dell’articolo 3 concerne l’ambito di applicabilità di una normativa transitoria già vigente, relativa al riconoscimento, fino al 31 dicembre 2024, in deroga ai limiti generali di durata, del trattamento straordinario di  integrazione salariale per le imprese di interesse strategico nazionale con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille  
    • Articolo 3, commi 2-bis e 2-ter  (Proroga indennità lavoratori aree  crisi industriale complessa della Sicilia) si proroga  anche per il 2024 la concessione dell'indennità, riconosciuta dalla normativa vigente ino al 31 dicembre 2023, in favore dei lavoratori delle aree di crisi industriale complessa della Sicilia, qualora tali lavoratori abbiano presentato la relativa richiesta nel corso del 2020.
    • Articolo 4  (Disposizioni acceleratorie per la chiusura della fase liquidatoria delle  procedure di amministrazione straordinaria) reca la disciplina applicabile alle grandi imprese in stato di insolvenza che rientrino nel perimetro applicativo del decreto  legislativo 8 luglio 1999, n. 270, al fine di accelerare la chiusura della fase liquidatoria delle procedure di amministrazione straordinaria. 
    • Articolo 4-bis  (Misure in materia di amministrazione straordinaria)  L’articolo 4-bis introdotto nel corso dell’esame al Senato aggiunge un nuovo comma (comma 1- ter) all’articolo 2 del decreto legislativo n. 270 il quale delimita l’ambito soggettivo di applicazione della disciplina dell’amministrazione straordinaria.
    • Articolo 4-ter  (Incentivi per i processi di aggregazione delle imprese e per la tutela occupazionale)   introdotto nel corso dell’esame al Senato – introduce una  disciplina sperimentale, per gli anni 2024 e 2025, volta a consentire alle nuove  imprese, costituite attraverso processi di aggregazioni e aventi un organico pari o  superiore a 1.000 lavoratori, la possibilità di stipulare in sede governativa un  accordo con le associazioni sindacali contenente un progetto industriale e di  politica attiva,  con  azioni volte a superare le difficoltà del settore in cui  opera e  azioni per la formazione o la riqualificazione dei lavoratori.
    • Articolo 4-quaterModifica all’allegato A della legge 28 gennaio 1994, n. 84 – introdotto al Senato, nel modificare l’ambito di competenza  dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, aggiunge le rade di   Santa Panagia e del Porto Grande di Siracusa nell’ambito delle strutture  serventi del Polo petrolchimico

  • Lavoro Dipendente

    Welfare aziendale: le nuove misure illustrate dall’Agenzia delle Entrate

    L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la circolare n. 5/E del 7 marzo 2024 con la quale ha fornito le istruzioni operative in merito a novità fiscali, introdotte dalla legge di bilancio 2024 e dal decreto Anticipi, con particolare riferimento:

    • al welfare aziendale, 
    • al trattamento integrativo speciale per il lavoro notturno e festivo nel settore turistico e della somministrazione di alimenti e bevande
    • e al riscatto di periodi non coperti da retribuzione

    Vediamo brevemente i chiarimenti forniti.

    Welfare Aziendale

    Non imponibilità di alcuni benefici
    Si stabilisce la non imponibilità, per il periodo d'imposta 2024, del valore dei beni e servizi forniti ai dipendenti, nonché delle somme erogate per il pagamento di utenze domestiche, affitto della prima casa o interessi sul mutuo della prima casa, fino a un limite di 1.000 euro, elevato a 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico.

    Modifiche ai fringe benefits dei prestiti ai dipendenti
    Si aggiorna la modalità di determinazione del vantaggio imponibile derivante dai prestiti erogati ai lavoratori dipendenti, specificando come calcolare gli interessi in base al tasso ufficiale di riferimento.

    In particolare, la norma prevede che il valore imponibile del fringe benefit derivante dal prestito sia determinato come il 50% della differenza:

    • tra l'ammontare degli interessi calcolati al TUR:
      • per i prestiti a tasso variabile, il tasso ufficiale di riferimento (TUR) da considerare è quello vigente alla data di scadenza di ciascuna rata.
      • per i prestiti a tasso fisso, si assume come riferimento il TUR vigente alla data di concessione del prestito.
        Questo metodo ripristina l'impostazione in vigore prima delle modifiche legislative precedenti, secondo cui, per i prestiti a tasso fisso, non si tenevano in considerazione le variazioni del TUR intervenute dopo la concessione del prestito.
    • e l'ammontare degli interessi effettivamente applicati al dipendente sul prestito.

    L'importo così calcolato, che rappresenta il vantaggio per il dipendente derivante da un tasso di interesse sul prestito più basso rispetto al TUR, viene considerato reddito imponibile del dipendente e soggetto a tassazione. 

    Trattamento integrativo speciale

    Per i lavoratori del settore turistico ricettivo, termale e della somministrazione di alimenti e bevande, si riconosce un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde per lavoro notturno e straordinario festivo, effettuato tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2024, a dipendenti con un reddito non superiore a 40.000 euro nel 2023.

    Riscatto dei periodi non coperti da retribuzione

    Per il biennio 2024-2025, si offre la possibilità di riscattare ai fini pensionistici periodi non coperti da contributi previdenziali, con un massimo di cinque anni, anche non consecutivi, per gli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria e ad altre forme previdenziali, a condizione che non abbiano contributi previdenziali al 31 dicembre 1995 e non siano già titolari di pensione.

    Le Direzioni regionali sono incaricate di garantire l'osservanza delle istruzioni e dei principi contenuti nella circolare.

    Allegati:
  • Dichiarazione 730

    Dichiarazione 730/2024: pubblicato il Modello con relative istruzioni

    L'Agenzia delle Entrate, con Provvedimento del 28 febbraio 2024 n. 68478 ha pubblicato i modelli di Dichiarazione 730/2024 con relative istruzioni, concernenti la dichiarazione semplificata agli effetti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, da presentare nell’anno 2024 da parte dei soggetti che si avvalgono dell’assistenza fiscale.

    Scarica il Modello 730/2024 con relative istruzioni

    Il 730 ordinario deve essere presentato entro il 30 settembre al Caf o al professionista abilitato o al sostituto d’imposta, nel caso di presentazione al sostituto d’imposta il contribuente deve consegnare il modello 730 ordinario già compilato.

    Come indicato nelle istruzioni di compilazione, ecco le principali novità del modello di quest'anno:

    • Ampliamento della platea 730: Ora è possibile utilizzare il modello 730 anche per dichiarare alcune tipologie di redditi precedentemente esclusi. Queste includono:
      • Dati relativi alla rivalutazione del valore dei terreni effettuata ai sensi di specifiche disposizioni legislative.
      • Determinati redditi di capitale di fonte estera assoggettati a imposta sostitutiva.
      • Adempimenti relativi agli investimenti all'estero e alle attività estere di natura finanziaria a titolo di proprietà o di altro diritto reale e determinare in relazione ad essi le imposte sostitutive dovute (IVAFE, IVIE e Imposta cripto-attività).
    • Quadro RU aggiuntivo per gli agricoltori sotto soglia: Gli imprenditori agricoli c.d. sotto soglia, esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA che hanno fruito nel corso del 2023 di alcuni specifici crediti d’imposta relativi alle attività agricole da utilizzare esclusivamente in compensazione, possono presentare il quadro RU insieme al frontespizio del modello REDDITI PF come quadro aggiuntivo al modello 730.
    • Detrazioni per familiari a carico: Per l’intero anno d’imposta 2023, le detrazioni per i figli a carico spettano solo per i figli con 21 anni o più, modificando quindi le precedenti disposizioni relative ai figli minorenni e le maggiorazioni per i disabili che sono state sostituite dall’assegno unico.
    • Tassazione agevolata delle mance: Nel settore turistico-alberghiero, le mance destinate ai lavoratori dai clienti sono qualificate come redditi da lavoro dipendente e possono essere assoggettate a un'imposta sostitutiva dell'IRPEF e delle relative addizionali territoriali con aliquota del 5%.
    • Riduzione dell'imposta sostitutiva sui premi di produttività: L’aliquota dell'imposta sostitutiva sulle somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d'impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato è ridotta dal 10% al 5%.
    • Modifiche alla detrazione per il personale del comparto sicurezza e difesa: La detrazione spetta per un importo massimo di 571 euro ai lavoratori che nell’anno 2022 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro.
    • Riforma del lavoro sportivo: Dal 1° luglio 2023 è entrata in vigore la riforma che prevede una detassazione per un importo massimo di 15.000 euro delle retribuzioni degli sportivi professionisti under 23 e per i compensi degli sportivi dilettanti.
    • Detrazione Super bonus e bonus mobili: Modifiche alla detrazione per le spese sostenute nel 2022 e 2023, inclusa la modifica al limite di spesa massimo per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
    • Detrazione IVA per acquisto abitazione: Introduzione di una detrazione del 50% dell'IVA pagata nel 2023 per l'acquisto di abitazioni in classe energetica A o B.
    • Crediti d’imposta per mediazioni e negoziazione e arbitrato: Introduzione di crediti d’imposta commisurati all'indennità corrisposta o al compenso pagato in caso di successo della negoziazione o conclusione dell'arbitrato.
    • Proroga esenzione IRPEF per redditi dominicali e agrari: Prorogata l'esenzione ai fini IRPEF per i redditi dominicali e agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali.
    • Credito d’imposta per monopattini elettrici e mobilità elettrica: Specificazione che il credito d’imposta per l'acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche, o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, e servizi di mobilità elettrica condivisa o sostenibile non è più fruibile oltre l'anno d'imposta 2022.

    Allegati:
  • Riforma fiscale

    Riforma fiscale: Dlgs accertamento e concordato preventivo biennale pubblicato in GU

    Riforma fiscale: Dlgs in materia di contenzioso tributario pubblicato in GU

    Nella Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21.02.2024, è stato pubblicato il decreto legislativo del 12.02.2024 n. 13 in materia di accertamento tributario e concordato preventivo biennalein attuazione della Riforma fiscale (Legge n. 111 del 09.08.2023), in vigore dal 22 febbraio.

    Il decreto, in attuazione della delega per la riforma fiscale, contiene disposizioni in materia:

    • di accertamento tributario, in particolare al fine di una migliore partecipazione del contribuente al procedimento accertativo e per rafforzare forme di cooperazione tra le amministrazioni nazionali ed estere;
    • di concordato preventivo biennale, al quale potranno accedere i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato.

    Il testo mira a coordinare il d.lgs. n. 218/1997 con le norme di attuazione della delega relativa allo Statuto del Contribuente. L'obiettivo principale del decreto è quello di introdurre un obbligo generalizzato del contraddittorio preventivo, che garantisce il diritto del destinatario dell'atto di esporre le sue difese prima del provvedimento impositivo.

    Concordato preventivo biennale

    Con riferimento all’istituto del Concordato preventivo biennale (CPB), la disposizione introdotta con il presente decreto legislativo si articola in un Titolo suddiviso nei seguenti quattro capi:

    • Capo I: disposizioni generali e ambito applicato del CPB;
    • Capo II: sono previste le disposizioni del CPB specificatamente riferite ai contribuenti interessati dalla applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA);
    • Capo III: sono disciplinate le norme del CPB specificatamente riferite ai contribuenti interessati dalla applicazione del regime forfetario;
    • Capo IV: sono definite le disposizioni di coordinamento e chiusura dell’articolato.

    In attuazione della legge delega, al fine di razionalizzare gli obblighi dichiarativi e di favorire l’adempimento spontaneo, l’articolo 6 del Capo I introduce l’istituto del Concordato preventivo biennale, la cui applicazione è destinata ai contribuenti di minori dimensioni titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo residenti nel territorio dello Stato.

    Per l’applicazione del concordato preventivo biennale, l’Agenzia delle entrate formula una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni e del valore della produzione netta, rilevanti, rispettivamente, ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive.

    Vengono disciplinate anche le procedure informatiche a supporto del concordato preventivo e stabilisce che il contribuente può aderire alla proposta di concordato entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. 

    Possono accedere al concordato preventivo biennale:

    • i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA)che, con riferimento al periodo d’imposta precedente a quelli cui si riferisce la proposta:
      • ottengono un punteggio di affidabilità fiscale pari almeno a 8 sulla base dei dati comunicati;
      • non hanno debiti tributari ovvero, hanno estinto quelli che tra essi sono d’importo complessivamente pari o superiori a 5.000 euro per tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate, compresi interessi e sanzioni, ovvero per contributi previdenziali definitivamente accertati con sentenza irrevocabile o con atti impositivi non più soggetti a impugnazione. Non concorrono al predetto limite i debiti oggetto di provvedimenti di sospensione o di rateazione sino a decadenza dei relativi benefici secondo le specifiche disposizioni applicabili.
    • gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che aderiscono al regime forfettario. Anche per tali contribuenti, si prevede che l’accettazione della proposta dell’Agenzia delle entrate per la definizione biennale del reddito costituisca l’obbligo di dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi dei periodi d’imposta interessati, nei quali contribuenti saranno inoltre tenuti agli obblighi previsti per i soggetti che aderiscono al regime forfettario. Inoltre, si disciplinano le modalità di individuazione del reddito ai fini del concordato e si disciplina l’ipotesi di rinnovo, cessazione e decadenza dal concordato (come per il concordato per gli ISA).

    Allegati:
  • Legge di Bilancio

    Novità Iva e imposta di registro 2024: il punto dell’Agenzia sulle imposte Indirette

    Pubblicata la circolare n. 3 del 16 febbraio 2024 dell'Agenzia delle Entrate che fornisce istruzioni operative riguardanti le novità in materia di imposte indirette, introdotte dalla legge di bilancio 2024, dal decreto Anticipi e dal decreto Salva-infrazioni. 

    La legge di bilancio 2024 ha introdotto in particolare, varie disposizioni relative all’imposta sul valore aggiunto, in merito a prodotti per l'infanzia e igiene femminile, la proroga dell'aliquota IVA agevolata per il pellet, e sgravi IVA per soggetti non UE.

    Il decreto Anticipi ha previsto, tra l’altro, l’esenzione relativa all’imposta di registro dovuta per l’adeguamento degli statuti degli enti sportivi dilettantistici. Infine, vengono illustrate le novità introdotte con l’articolo 2 del decreto Salva-infrazioni, in relazione ai criteri necessari per avvalersi dell’imposta di registro in misura agevolata – c.d. agevolazione “prima casa” – previsti per gli acquirenti che si sono trasferiti all’estero per ragioni di lavoro.

    Modifiche all'IVA

    Le modifiche all'IVA sono tra le novità più rilevanti:

    • Prodotti per l'infanzia e igiene femminile: l'aliquota IVA è stata ridotta, alleggerendo il carico fiscale su beni essenziali. Alcuni prodotti per l'infanzia e l'igiene femminile precedentemente soggetti a un'aliquota ridotta del 5% sono ora soggetti a un'aliquota aumentata.
    • Pellet: prevista la proroga dell'IVA agevolata al 10% per i mesi di gennaio e febbraio 2024, per sostenere l'uso di energie rinnovabili.
    • Soggetti non UE: introdotto uno sgravio IVA per incentivare gli acquisti in Italia da parte di turisti extra-europei.
    • Veicoli da Vaticano o San Marino: specificati gli adempimenti IVA per l'importazione di veicoli, semplificando le procedure, prevista la riduzione del valore minimo dei beni ceduti da 154,94 euro a 70 euro per le cessioni destinate all'uso personale o familiare da parte di soggetti domiciliati o residenti fuori dell'UE.

    Innalzamento dell'Aliquota IVAFE

    L'aumento dell'aliquota IVAFE per i prodotti finanziari collocati in territori a regime fiscale privilegiato è una misura volta a scoraggiare l'investimento in aree non cooperative, rafforzando la lotta all'evasione fiscale.

    Esoneri e Agevolazioni Fiscali

    • Enti sportivi: introdotte esenzioni e agevolazioni fiscali per supportare lo sport a livello nazionale.
    • Agevolazione "prima casa" per gli italiani all'estero, facilitando il rientro o l'investimento immobiliare in Italia.

    Allegati:
  • Riforma fiscale

    Riforma fiscale: prime istruzioni per aliquote Irpef e scaglioni 2024

    L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare del 06.02.2024 n. 2 contenente le prime istruzioni operative sulle disposizioni della riforma fiscale che riguardano la
    revisione del sistema d’imposizione del reddito delle persone fisiche (IRPEF)
    , attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, della rimodulazione di aliquote e scaglioni di reddito, la modifica delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta e infine, sull'abrogazione della disciplina relativa all’aiuto alla crescita economica (ACE). (Dlgs del 30 dicembre 2023 n. 216 in attuazione della legge 9 agosto 2023, n. 111 «Delega fiscale»).

    La circolare fornisce quindi agli uffici dell’amministrazione finanziaria, le indicazioni per applicare correttamente le norme contenute nel decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, in particolare su:

    • Rimodulazione di aliquote e scaglioni di reddito
    • Modifica delle detrazioni da lavoro dipendente e assimilato
    • Trattamento integrativo
    • Revisione della disciplina delle detrazioni fiscali
    • Adeguamento della disciplina delle addizionali regionale e comunale all’IRPEF
    • Abrogazione della disciplina relativa all’aiuto alla crescita economica (ACE)

    Aliquote e scaglioni di reddito 2024

    Ricordiamo che per l’anno 2024, per la determinazione dell’IRPEF, l’imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

    • 23% per i redditi fino a 28.000 euro;
    • 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro
    • 43% per i redditi che superano 50.000 euro.

    Si propone, di seguito, uno schema per il calcolo dell’IRPEF sulla base delle regole vigenti per il periodo d’imposta 2024.

    SCAGLIONI 2024

    ALIQUOTE 2024

    IMPOSTA DOVUTA

    fino a 28.000 euro

    23%

    23% sul reddito

    da 28.001 fino a 50.000 euro

    35%

    6.440 euro + 35% sul reddito che supera i 28.000 euro e fino a 50.000 euro

    oltre i 50.000 euro

    43%

    14.140 euro + 43% sul reddito che supera i 50.000 euro

    Allegati:
  • Assegni familiari e ammortizzatori sociali

    Importi Naspi, CIG, Assegni Fis, Dis Coll 2024

    Con la  circolare 25  del 29 gennaio 2024 INPS  comunica gli importi 2024 ,  aggiornati al tasso di inflazione indicato dall'ISTAT,   (5,4%)   degli ammortizzatori sociali erogati dall'Istituto. Si tratta in particolare di:

    •  trattamenti di integrazione salariale ordinario e straordinario (CIGO e CIGS), 
    • trattamento di integrazione salariale per gli operai agricoli (CISOA), 
    • assegno di integrazione salariale del FIS.
    • assegno di integrazione salariale e dell’assegno emergenziale del Fondo di solidarietà del Credito, 
    • assegno emergenziale per il Fondo di solidarietà del Credito cooperativo, 
    • indennità di disoccupazione NASpI, 
    • indennità di disoccupazione DIS-COLL, 
    • indennità di disoccupazione agricola,
    • indennità di disoccupazione a favore dei lavoratori autonomi dello spettacolo (ALAS), 
    • indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), 
    • assegno per le attività socialmente utili.

    Vediamo le principali indicazioni:

    Trattamenti di cassa integrazione: importi 2024

    Trattamenti di integrazione salariale con e senza riduzione ART 26 L 41 1986

    Importo lordo (euro)

    Importo netto (euro)

    1.392,89

    1.311,56

    Trattamenti di integrazione salariale – settore edile e lapideo (con maggiorazione per  intemperie stagionali

    Importo lordo (euro)

    Importo netto (euro)

    1.671,48

    1.573,86

    Massimali assegno di integrazione salariale Fondo Credito

    Retribuzione mensile lorda (euro)

    Massimale (euro)

    Inferiore a 2.535,95 

    1.377,31

    Compresa tra 2.535,95 – 

    1.587,52

    Superiore a 4.008,71

    2.005,56

    Massimali assegno emergenziale Fondo Credito

    Retribuzione tabellare annua  

    lorda (euro)

    Massimale (euro)

    Inferiore a  48.564,78

    2.836,78 lordo 

     2.671,11 netto 

    della riduzione del 5,84% (art. 26, L. 41/1986)

    Compresa tra  48.564,78–  63.900,07

    3.195,61

    Superiore a  63.900,07

    4.472,65

    Massimali assegno di integrazione salariale Fondo Credito Cooperativo 

    Fascia retributiva

    Massimale (euro)

    Inferiore a45.910,43

    2.720,80 2.561,91 al lordo e al etto della riduzione

    Compresa tra 

    45.910,43 e  64.032,97

    3.659,53

    Superiore  a 64.032,97

    4.256,38

    Indennità di disoccupazione:  importi 2024

    • INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE  NASPI

    L’importo massimo mensile della  indennità NASPI  per la quale NON opera la riduzione di cui all’articolo 26 della legge n. 41/1986, non può in ogni caso superare, per il 2024 l'importo di 1.550,42

    • INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE DIS-COLL

    L’importo massimo mensile di DIS COLL  non può in ogni caso superare, per il 2024,  l'importo di 1.550,42

    • INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE AGRICOLA

    con riferimento ai periodi di attività svolti nel corso dell’anno 2023, trovano applicazione  l'importo massimo di  1321,53   euro.

    • INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE LAVORATORI AUTONOMI DELLO SPETTACOLO (ALAS)

    L’importo massimo mensile dellaa indennità non può in ogni caso superare, per il 2024,   l'importo di 1.550,42 euro.

    • INDENNITÀ STRAORDINARIA DI CONTINUITÀ REDDITUALE E OPERATIVA (ISCRO)

     l’importo mensile dell’ISCRO per l’anno 2024 , facendo riferimento a un reddito massimo di 12mila euro,  non può essere 

      • di  importo inferiore a 250,00 euro e 
      • di importo  superiore a  800,00 euro.
    •  ASSEGNO PER ATTIVITÀ SOCIALMENTE UTILI

    L’importo mensile dell’assegno spettante ai lavoratori che svolgono attività socialmente utili, a carico del Fondo sociale occupazione e formazione, è pari, dal 1° gennaio 2024, a   691,89  euro . Anche a tale prestazione non si applica la riduzione di cui all’articolo 26 della legge n. 41/1986.