• Professione Commercialista, Esperto Contabile, Revisore

    Cassa Ragionieri: aliquote contributive in aumento dal 2025

    L'Assemblea dei Delegati della Cassa di Previdenza dei Ragionieri e degli Esperti Contabili, sotto la guida del Presidente Luigi Pagliuca, ha recentemente approvato l'assestamento del bilancio preventivo 2024 e il bilancio di previsione per il 2025.

     I dati evidenziano un rafforzamento finanziario dell'ente, con un risultato lordo assestato 2024 di 100,70 milioni di euro e una previsione per il 2025 di 107,24 milioni di euro. Centrale nella discussione è stata la proposta di modifica delle aliquote contributive (minima fino al 18%  entro il 2027), mirata a garantire la sostenibilità e l'adeguatezza delle prestazioni future.

    Cassa ragionieri la gestione al 2025 e il recupero dei debiti contributivi

    Su bilanci approvati sottolineano la solidità finanziaria della Cassa previdenziale, frutto di una gestione prudente e di un miglioramento dei rendimenti degli investimenti mobiliari.

    Il comunicato della Cassa precisa anche che:

    •  c'è stato "un buon incremento della contribuzione da parte degli iscritti , grazie al rialzo dei redditi e dei volumi d’affari degli iscritti  che ha consentito una crescita apprezzabile, rispetto alla previsione iniziale, del gettito della contribuzione soggettiva ed integrativa."  
    •  inoltre  "Gli eventi geopolitici  e le  consultazioni elettorali in ogni parte del pianeta hanno pesato meno sul conseguimento dei risultati finanziari e  l’attenuazione dell’inflazione, avviata verso il tasso obiettivo del 2% in Europa e poco sopra negli Stati Uniti, consente un miglioramento dei tassi reali positivi.

    Nello specifico  i proventi da investimenti mobiliari hanno raggiunto un rendimento positivo del 4,02%, trainati in particolare dalle gestioni a mandato (+7,23%).

     La prudenza resta un pilastro della gestione, con significativi accantonamenti per svalutazioni, pari a 32,20 milioni di euro nel 2024 e a 36,12 milioni nel 2025. 

    Viene sottolineato anche che "Le azioni di recupero delle posizioni contributive irregolari, che hanno già prodotto oltre 8.000 decreti ingiuntivi, continueranno nel 2025."

    Ecco un riepilogo delle principali voci finanziarie per il 2024 e 2025:

    Voce 2024 Assestato (mln €) 2025 Previsto (mln €)
    Risultato lordo 100,70 107,24
    Risultato netto 22,35 31,96
    Entrate contributive 328,97 348,36
    Spesa per prestazioni 283,20 291,40
    Svalutazione crediti 32,20 36,12

    Aumento aliquote Cassa ragionieri

    Uno degli aspetti più rilevanti dell'Assemblea è stato l’esame della proposta di modifica delle aliquote contributive, che prevede un aumento graduale delle aliquote soggettive minime e massime. L’obiettivo principale è rafforzare l’adeguatezza delle prestazioni previdenziali future, in particolare per i nuovi iscritti che saranno soggetti esclusivamente al regime contributivo.

    Parametro Aliquota Attuale Proposta (a regime)
    Aliquota soggettiva minima 15% 18%
    Aliquota soggettiva massima 25% 40%

    Questa riforma, subordinata all’approvazione dei Ministeri vigilanti, mira a incrementare progressivamente le aliquote dal 15% al 16% nel primo anno, fino a raggiungere il 18% dopo tre anni. 

    Approvazione bilancio attuariale e analisi ALM per la sostenibilità del fondo

    La modifica è stata accompagnata dall’approvazione di un nuovo bilancio tecnico attuariale, che garantisce la sostenibilità del fondo previdenziale per i prossimi 50 anni, rispettando i parametri di equilibrio finanziario richiesti dalla legge 335/1995.

    La Cassa ha  aggiornato l’analisi ALM per il triennio 2023-2025, con l’obiettivo di ottimizzare il portafoglio investimenti. Tra gli obiettivi principali spiccano:

    • Riduzione dell’esposizione immobiliare: prevista una contrazione della componente immobiliare dal 29,5% al 26,7% entro il 2025.
    • Incremento del rendimento reale: fissato al 3,2% netto, con un obiettivo nominale del 5,3% in previsione di un’inflazione media del 2,1%.
    • Riposizionamento delle classi di investimento: focus sull'azionario (30%) e consolidamento dell’obbligazionario (51,5%).

  • Fondi sanitari e di solidarietà

    Giornalisti autonomi: prorogata la sanità integrativa gratuita INPGI

    L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi)  riconferma ancora una volta  l’impegno a favore del welfare di categoria per i giornalisti autonomi e freelance, prorogando fino al 2025 e 2026 le misure di sanità integrativa “Win-in” e “Win-plus”, realizzate in collaborazione con Casagit, la mutua di assistenza sanitaria integrativa della categoria.

    Il  nuovo annuncio arriva con un comunicato sul sito istituzionale e riconferma quanto anticipato nel 2023. 

    INPGI giornalisti autonomi : cosa prevedono i programmi Win-in e Win-plus

    Questi progetti di assistenza sanitaria integrativa , attivi già dal 2017, sono  rivolti  ai giornalisti che si trovano in condizioni di maggiore fragilità economica. 

    Grazie alla convenzione tra Inpgi e Casagit, migliaia di professionisti freelance possono accedere alla copertura di accertamenti  sanitari e cure  agevolate, contribuendo così a una maggiore tutela del diritto alla salute.

    I programmi si basano su adesione volontaria e sono rivolti a giornalisti con redditi compresi tra i 2.100 e i 30.700 euro lordi annui, estendendo l’accesso anche a coloro che rientrano nelle fasce di prossimità di reddito.

    In particolare il programma sanitario Winplus  garantisce una consistente copertura in caso di spese relative a 

    • ricoveri per grandi interventi, 
    • cure odontoiatriche,
    •  visite specialistiche, 
    • acquisto di lenti e occhiali, 
    • accertamenti clinici e diagnostici, 
    • terapie fisiche e riabilitative.

    Ne possono beneficiare  i giornalisti liberi professionisti  con i seguenti requisiti:

    • iscritti in via esclusiva all’Istituto 
    •  non titolari di pensione

     I diretti interessati  che non risultano iscritti riceveranno  un’apposita comunicazione congiunta INPGI/CASAGIT –  reperibile anche on line sul web, nell’area riservata di ciascun  beneficiario  – contenente le informazioni necessarie per aderire all’iniziativa e poter usufruire del servizio.

    Ulteriori informazioni sul sito www.casagit.it

    INPGI Le risorse per la proroga di WIN e WIN PLUS

    La proroga, deliberata all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione dell’Inpgi, guidato dal Presidente Roberto Ginex, prevede:

    1. Win-in: fondi disponibili fino al termine del 2025.
    2. Win-plus: estensione fino alla fine del 2026.

    Complessivamente, per il biennio 2025-2026, saranno stanziati oltre 2 milioni di euro per garantire continuità al progetto.

     Dal 2017 a oggi, l’investimento complessivo per questa iniziativa di welfare  sanitario ha superato i 16 milioni di euro.

  • Pensioni

    Rivalutazione pensioni 2025: il decreto ministeriale

    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha stabilito,  con il DM del 15 novembre pubblicato il 22.11.2024 , a decorrere dal 1° gennaio 2025, un aumento dello 0,80% per i trattamenti pensionistici entro quattro volte il trattamento minimo grazie al meccanismo  della perequazione  (ovvero rivalutazione)  automatica .

    La rivalutazione definitiva per il 2023, invece,  è confermata al 5,4%, in linea con quanto previsto dal decreto  fiscale del 2023.

    Rivediamo  le regole della normativa in vigore e con un esempio di calcolo,  in attesa della circolare operativa INPS e dell'approvazione definitiva dell legge di bilancio 2025 che definira le modalità applicative  della rivalutazione per le diverse fasce di pensione.

    Rivalutazione delle Pensioni: Cos’è e Come Funziona

    La rivalutazione delle pensioni, conosciuta anche come perequazione automatica, è un meccanismo previsto dalla legge italiana che ha l'obiettivo di adeguare gli importi degli assegni pensionistici all'inflazione.

     In altre parole, le pensioni vengono periodicamente aggiornate per evitare che il potere d'acquisto dei pensionati venga eroso dall'aumento del costo della vita. Questo adeguamento si basa sugli indici ISTAT, che monitorano l'andamento dei prezzi e dell'inflazione.

    Il principio alla base della rivalutazione è semplice: quando il costo della vita aumenta, anche le pensioni devono essere adeguate affinché i pensionati possano continuare a sostenere le proprie spese quotidiane. 

    Il calcolo dell'indice di rivalutazione viene fatto a fine anno basandosi un indice tendenziale  provvisorio e riconfermate l'anno successivo  quando viene registrato il dato statistico definitivo, sulla base del quale INPS effettua eventualmente i conguagli degli assegni già erogati.

    Rivalutazione pensioni: l’indicizzazione progressiva per fasce o per scaglioni

    Va ricordato inoltre che la rivalutazione delle pensioni  negli ultimi anni ha seguito uno schema progressivo, con un'indicizzazione differenziata in base all'importo dell'assegno. per cui  le pensioni più basse ricevono un adeguamento completo all'inflazione, mentre quelle di importo maggiore sono rivalutate solo parzialmente. Questo meccanismo è stato pensato per contenere la spesa previdenziale e garantire la sostenibilità del sistema pensionistico, concentrando maggiori risorse sui pensionati che percepiscono importi più modesti.

    Per esempio, nel 2024, la rivalutazione ha portato a un aumento fino al 5,4% per le pensioni più basse, mentre per quelle di importo superiore a sei volte il minimo INPS l'aumento è stato ridotto al 32%, equivalente all'1,728%scala progressiva, che si applica a scaglioni, riduce progressivamente la percentuale di adeguamento man mano che l'importo della pensione aumenta. In particolare:

    • Pensioni fino a 4 volte il minimo INPS (circa 2.100 euro lordi al mese): rivalutazione completa.
    • Pensioni tra 4 e 5 volte il minimo INPS (2.100-2.600 euro): rivalutazione al 90% dell'importo totale.
    • Pensioni tra 5 e 6 volte il minimo INPS (2.600-3.100 euro): rivalutazione al 75%.
    • Pensioni oltre 6 volte il minimo INPS (oltre 3.100 euro): rivalutazione ridotta al 50%.

    Questo sistema differenziato mira a ridistribuire in modo più equo le risorse, riservando l'adeguamento pieno per i pensionati con redditi più bassi e limitando l'impatto sulle pensioni di importo più elevato.

    La rivalutazione delle pensioni nel 2025: tabella ed esempio

    Come detto, per il 2025 è prevista una rivalutazione dello 0,80%, una percentuale molto inferiore  rispetto ai due anni precedenti.  Il tasso è riferito al 2024.

    Inoltre e' previsto il ritorno alla rivalutazione a fasce, in senso progressivo, come previsto dalla legge 160/2019 e non piu a scaglioni ,  utilizzati  lo scorso anno . 

    Se la legge di bilancio sarà confermata come da bozza attuale, si tornerebbe quindi a  una  rivalutazione differenziata, come mostrato nella seguente tabella:

    Scaglione Pensione Lorda Percentuale Rivalutazione Note
    Fino a 2.394,45 € 0,80% Rivalutazione piena
    Oltre 2.394,45 € 0,72% Solo sulla quota eccedente

    Esempio di calcolo

    Per una pensione lorda di 2.700 €, l'incremento sarà calcolato come segue:

    • Fino a 2.394,45 €: incremento di 19,16 € (0,80%).
    • Quota eccedente (305,55 €): incremento di 2,56 € (0,72%).

    Totale nuovo importo mensile: 2.721,72 €.

    Per quanto riguarda le pensioni minime, che nel 2024 hanno già beneficiato di una "super-rivalutazione", il governo sta valutando ulteriori interventi nella prossima legge di bilancio per sostenere i percettori di trattamenti più bassi.  Anche su questo occorre attendere l'approvazione definitiva della manovra finanziaria 2025.

    Leggi  sulla normativa precedente anche Pensioni minime tabella aumenti 2023-2024

    Rivalutazione 2025 assegni e soglie retributive

    Da ricordare che l'incremento dello 0,80% si applica anche ai principali valori pensionistici di riferimento , che passano  ai valori seguenti:

    Parametro Valore 2025 Descrizione
    Assegno sociale 538,69 € Importo mensile base
    Trattamento minimo 603,40 € Pensione minima mensile
    Soglia di retribuzione pensionabile 55.448,00 € Per calcolo  contributi
    Importo soglia per  accesso pensione anticipata 1.616,07 € Tre volte l'assegno sociale

    Per quanto riguarda le pensioni minime, che nel 2024 hanno già beneficiato di una "super-rivalutazione", il governo sta valutando ulteriori interventi nella prossima legge di bilancio per sostenere i percettori di trattamenti più bassi.  Anche su questo occorre attendere l'approvazione definitiva della manovra finanziaria 2025.

  • Inail

    Giornalisti dipendenti tutela infortuni: i termini di ricorso

    Con la circolare 19 del 5 luglio 2024 INAIL  ha  dato notizia della convenzione firmata da  Inps e Inail per la gestione dell’assicurazione contro gli infortuni dei giornalisti titolari di un rapporto di lavoro dipendente in relazione agli eventi verificatisi alla data del 30 giugno 2022, ai fini di assicurare una gestione più efficiente e uniforme  degli infortuni dei giornalisti.

    Come noto a partire dal 1° luglio 2022, l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha assunto la funzione previdenziale precedentemente svolta dall'Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI), per quanto riguarda i giornalisti professionisti, i pubblicisti e i praticanti titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, come previsto dall'articolo 1, commi 103 e seguenti, della legge 30 dicembre 2021, n. 234

    La norma ha anche disposto il subentro dell'INPS nella titolarità dei rapporti attivi e passivi, inclusi quelli relativi al "Fondo Assicurazione Infortuni"

    Per il periodo transitorio dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023, la gestione delle assicurazioni contro gli infortuni dei giornalisti è stata attribuita all'INAIL, secondo la normativa regolamentare vigente al 30 giugno 2022 . 

    La novità riguarda la gestione degli infortuni occorsi fino al 30 giugno 2022 e non ancora definiti dall'INPGI e dall'INPS. 

    Inps  è intervenuto in merito  con  il messaggio di istruzioni  n. 4004 del 28 novembre 2024  in cui si precisano le procedure e si informa che  i ricorsi sono da presentare entro 30 giorni giorni dalla comunicazione del provvedimento impugnato..

    Convenzione INPS-INAIL infortuni giornalisti fino al 30.6.2022

    La convenzione prevede che l'INAIL si occupi delle seguenti attività per gli infortuni verificatisi fino al 30 giugno 2022

    • Gestione delle attività amministrative di istruttoria delle denunce di infortunio, sia professionale che extraprofessionale.
    • Valutazione medico-legale per l'accertamento del grado di inabilità permanente o morte.
    • Quantificazione delle indennità da corrispondere agli infortunati, a carico del Fondo Assicurazione Infortuni.

    L'INAIL procederà quindi all'istruttoria amministrativa delle richieste di prestazioni trasmesse dall'INPS e alla valutazione medico-legale per determinare il grado di inabilità

    Attività Centralizzata

    Per garantire un'omogeneità nella trattazione degli eventi, la gestione delle attività demandate all'INAIL è accentrata presso la Direzione Centrale Rapporto Assicurativo, che si avvale della Sovrintendenza Sanitaria Centrale per le attività medico-legali.

     Le richieste pervenute all'INPS saranno inviate all'INAIL con cadenza mensile dalla Filiale metropolitana INPS Roma Flaminio

     Una volta raccolta la documentazione incluso il certificato medico-legale, il giornalista interessato sarà convocato per l’accertamento del grado di inabilità .

    Per gli infortuni mortali e per gli eventi mortali di  infarto e ictus cerebrale, la stessa sovrintendenza effettuerà la valutazione medico-legale finalizzata all’eventuale indennizzo ai superstiti 

    Da notare che la direzione centrale  potrà richiedere agli interessati l'invio di  documentazione sanitaria e/o della certificazione medico-legale 

    I postumi permanenti di grado accertato superiore al 5% saranno valutati sulla base della tabella allegata al regolamento Inpgi vigente

    Tutela INAIL giornalisti dipendenti: normativa applicabile

    La normativa regolamentare applicabile agli infortuni verificatisi fino al 30 giugno 2022 è quella vigente alla stessa data. Questa normativa include il regolamento INPGI del 24 giugno 1980 e la tabella delle percentuali di invalidità permanente ad esso allegata  (allegato 3). 

    Per gli infortuni successivi, la tutela è gestita dall'INAIL secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modifiche e integrazioni.

    Si riportano le previsioni  sulla tutela INPGI come da contratto Nazionale di Lavoro Giornalistico 1° aprile 2013 – 31 marzo 2016 stipulato il

    24 giugno 2014 tra la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) e la Federazione   Nazionale della Stampa Italiana (FNSI)   (all.4 alla circolare).

    Art. 38

    Nel caso di infortunio sul lavoro o extra-professionale, e nel caso di morte o di invalidità permanente per infarto del miocardio o ictus cerebrale non conseguente ad infortunio, tutti i giornalisti professionisti – o i loro aventi causa indicati nell’art. 4 del Regolamento di attuazione di cui al successivo art. 41 – ai quali è applicato il presente contratto e la cui retribuzione non sia inferiore a quella contrattuale di redattore, nonché i praticanti hanno diritto al seguente trattamento:

    a) per il caso di morte € 92.962, 24;

    b) per il caso di invalidità permanente totale € 108.455,95;

    c) per il caso di invalidità permanente parziale, un importo proporzionale alla indennità di cui alla lettera b), in base alla constatata riduzione della capacità

    lavorativa.

    L’indennità di cui al precedente punto a) è maggiorata del 20% se l’evento si verifica in epoca compresa tra l’inizio del rapporto contrattuale ed il compimento del trentesimo anno di età; del 50% se si verifica tra l’inizio del trentunesimo anno ed il compimento del quarantacinquesimo anno di età; del 30% se si verifica tra l’inizio del quarantaseiesimo anno ed il compimento del cinquantesimo anno di età. Al verificarsi dell’evento nelle stesse epoche sopra precisate, l’indennità di cui al precedente punto b) è, invece, maggiorata rispettivamente del 50%, ovvero del 30% o del 20%.

    Se al momento dell’evento il giornalista era coniugato e/o aveva figli di età inferiore ai diciotto anni in possesso dei requisiti previsti dall’art. 4 del predetto

    regolamento di attuazione, l’indennità dovuta in base ai commi precedenti, nel caso di  morte o di invalidità permanente totale, è maggiorata del 10% per l’altro coniuge e per ciascuno dei figli minori suddetti, fino ad un massimo complessivo del 50% dell’indennità stessa.

    Il diritto al trattamento assicurativo di cui sopra sorge per il giornalista professionista, per il praticante e, con decorrenza 1° gennaio 2009 per il giornalista

    pubblicista, di cui al primo e secondo paragrafo dell’art. 36, ed i loro aventi causa per gli infortuni che si verifichino dal giorno dell’inizio del rapporto di lavoro contrattuale e sussiste fino alla scadenza dei 15 mesi successivi alla data di cessazione del rapporto di

    lavoro suddetto.

    Identico trattamento spetterà a partire dal 1° gennaio 2009, nella misura ridotta del 50%, anche ai giornalisti (professionisti o pubblicisti) che abbiano la qualifica di collaboratori fissi o corrispondenti, la cui retribuzione sia inferiore a quella di redattore e per i quali non sia stata già accesa altra posizione assicurativa presso l’Inpgi.  

    L’importo dell’indennità prevista dal presente articolo sarà portato in detrazione  di quella che il datore di lavoro fosse tenuto a corrispondere a titolo di risarcimento di danni nell’ipotesi di responsabilità per colpa.

    omissis

    Art. 41

    Per la valutazione delle invalidità e dei relativi gradi, nonché per la liquidazione delle indennità assicurate di cui al precedente art. 38, si applicano le tabelle e le norme del Regolamento di attuazione deliberate dal Consiglio di Amministrazione dell’INPGI d’intesa con la FNSI e sentita la FIEG. 

    Infortuni giornalisti: procedura e ricorsi

    Il messaggio n. 4004 del 28 novembre 2024 dell'INPS fornisce le istruzioni operative per la gestione delle pratiche di infortunio dei giornalisti dipendenti per eventi verificatisi entro il 30 giugno 2022, come segue:

    Gestione delle richieste:

    Le domande non definite dall'INPGI sono state trasferite all'INAIL.

    Eventuali richieste pervenute dopo il trasferimento vengono inoltrate all'INAIL dalla Filiale INPS di Roma Flaminio.

    Istruttoria delle pratiche:

    L'INAIL effettua la valutazione medico-legale e definisce le indennità.

    I risultati vengono trasmessi alla Filiale INPS per l'adozione dei provvedimenti definitivi.

    Provvedimenti e pagamenti:

    La Filiale INPS, entro 30 giorni, adotta i provvedimenti definitivi e procede ai pagamenti delle indennità e rimborsi spese.

    Ricorsi:

    Il termine per presentare ricorso è di 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento.

    I ricorsi amministrativi e medico-legali sono gestiti da un Collegio arbitrale con rappresentanti dell'INAIL, del ricorrente e un terzo medico.

  • Inail

    Riduzione Inail Sisma 2016/17: riaprono i termini per le domande

     L'INAIL, con l'istruzione operativa  n. 1181 del 2 febbraio 2024 e facendo seguito  alla circolare 21 dicembre 2023, n. 57  aveva comunicato a possibilità  per i soggetti  con sede nei territori colpiti dai sismi del 2016-17 che avevano  presentato  la  domanda  di sospensione dei premi assicurativi , di presentare   domanda di ammissione alla riduzione del 60% dei premi in scadenza nel periodo intercorrente dalle date degli eventi sismici al  30 settembre 2017, come previsto dall’articolo 8, commi 2 e 2 bis del decreto-legge 24  ottobre 2019, n. 123, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019,  n.1562 , 

    Visto che molti aventi diritto non hanno presentato domanda, l 'istituto ha  comunicato con l'istruzione operativa del 29 novembre 2024  la riapertura dei termini  nel periodo che va:

    • dal 5.12.2024 
    • al 20.12.2024.

    Le domanda vanno inviate con  l’apposito servizio online “Domanda di definizione  agevolata sisma Italia centrale 2016/2017” disponibile in www.inail.it all’interno della

    sezione “Comunicazione sospensioni/recuperi agevolati”.

    Le Strutture effettueranno  le operazioni di verifica e validazione degli importi entro il 15 gennaio 2025

    Si sottolinea che per accedere al beneficio, è indispensabile aver presentato una precedente domanda di sospensione dei premi relativi al periodo che va dagli eventi sismici fino al 30 settembre 2017.

    Riduzione premi INAIL per sisma 2016-17

    L’agevolazione  è soggetta al regime di aiuti de minimis, ai sensi del  regolamento (UE) n. 2831/2023 della Commissione, del 13 dicembre 2023, e/o in  regime di aiuti di Stato previsti dal regolamento generale di esenzione per categoria,

    La circolare 57 2023 precisava che la riduzione delle ritenute fiscali, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per  l'assicurazione obbligatoria  in favore delle imprese e dei professionisti è riconosciuta nei limiti del danno subito come conseguenza diretta del sisma e previa dimostrazione dello stesso.

    Sono esclusi dall’ammissione all’agevolazione in parola i datori di lavoro non residenti  nelle zone interessate dal sisma assistiti da professionisti operanti alla data del

    • 24.8.2016, 
    • del 26.10.2016, 
    • del 30.10.2016 e 
    • del 18.1.2017

    nei Comuni interessati dal  sisma.

  • Lavoro Dipendente

    Licenziamento nullo senza contestazione disciplinare

    La recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 28971 2024  ha affrontato un caso di licenziamento disciplinare che ha sollevato la  questione del rispetto delle procedure previste dalla legge.

     Il licenziamento di un dipendente è stato dichiarato illegittimo per la mancanza di una preventiva contestazione degli addebiti, un vizio che ha invalidato l’intero procedimento e resa applicabile la reintegra per il lavoratore. 

    Con questa decisione, la Corte ha ribadito l’importanza delle tutele previste dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, sottolineando che il rispetto delle procedure disciplinari non è un semplice formalismo, ma un principio essenziale per garantire la giustizia nei rapporti di lavoro.

    Contestazione preliminare degli addebiti e licenziamento: il caso

    Il caso riguardava un licenziamento per giusta causa, ritenuto illegittimo dalla Corte d’Appello, in quanto effettuato senza una preventiva contestazione degli addebiti. 

    La controversia si è incentrata sull’applicazione dell’art. 18 della Legge 300/1970, come modificato dalla Legge 92/2012.

     Il datore di lavoro aveva impugnato la decisione, sostenendo l’applicabilità di una tutela indennitaria meno onerosa prevista dal comma 6 dello stesso articolo.

     La Corte di Cassazione ha confermato la decisione di reintegrare il lavoratore, evidenziando che la mancanza di contestazione costituisce un vizio procedurale tale da invalidare l’intero procedimento disciplinare.

    Licenziamento senza contestazione disciplinare: la decisione della Corte

    Nella sentenza della Cassazione  viene ribadito che l’assenza di contestazione preliminare rappresenta una grave violazione procedurale, incompatibile con la tutela indennitaria, "  con conseguente applicazione della tutela reintegratoria, di cui al comma 4 dell'art. 18 della legge n. 300 del 1970, comemodificato dalla legge. n. 92 del 2012, richiamata dal comma 6 del predetto articolo per il caso di difetto assoluto di  giustificazione del provvedimento espulsivo, tale dovendosi  ritenere un licenziamento disciplinare adottato senza alcuna contestazione di addebito"

    Come da giurisprudenza consolidata, dunque la Corte ha chiarito che il comma 6 dell’art. 18 è limitato alle violazioni procedurali meno gravi, mentre il comma 4 si attiva quando il vizio è così grave da rendere nullo il licenziamento. L’omessa contestazione degli addebiti priva il lavoratore della possibilità di difendersi, compromettendo l’intero procedimento disciplinare.

  • CCNL e Accordi

    CCNL comunicazione artigiani PMI: cosa prevede il rinnovo

    Il 18 novembre  2024 è stata raggiunta un’intesa preliminare per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per gli Artigiani del settore Comunicazione. 

    Questo accordo coinvolge circa 10.000 imprese e oltre 40.000 lavoratori ed è stato sottoscritto dalle Segreterie Nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL insieme alle associazioni datoriali CNA, CONFARTIGIANATO, CASA ARTIGIANI e CLAAI.

    Il contratto avrà validità dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2026. Il precedente  era  in vigore dal 2019-2022

    Rinnovo ccnl comunicazione artigiani PMI : novità normative

    Una Commissione Bilaterale Permanente è stata istituita per monitorare l’impatto delle trasformazioni tecnologiche e digitali sull’organizzazione del lavoro, sulle competenze professionali e sul loro sviluppo. Inoltre, questa commissione analizzerà l’utilizzo e gli effetti dell’intelligenza artificiale nel settore, promuovendone un impiego positivo e minimizzando eventuali impatti negativi sul mondo del lavoro.

    Un'altra commissione sarà dedicata alle certificazioni ESG, affrontando temi di sostenibilità. Entrambe le commissioni si riuniranno trimestralmente o su richiesta di una delle parti firmatarie.

    Tra le novità normative si segnalano:

    •  un miglioramento nella gestione del trattamento di malattia:  per i lavoratori con disabilità certificata ai sensi della legge 68/99 sono stati aggiunti 90 giorni al periodo di comporto.
    •  Inoltre, è stato introdotto un nuovo congedo retribuito per le donne vittime di violenza di genere.
    • Per gli apprendisti, è stata rivista la normativa sugli scatti di anzianità, che ora potranno  iniziare ad essere maturati durante il percorso formativo.

    Sezione Speciale per le Imprese Digitali

    Una sezione specifica  del contratto è stata dedicata alle imprese digitali del settore della comunicazione. 

    Tra le principali innovazioni, è prevista per alcune figure professionali la possibilità di lavorare con modalità organizzative flessibili, svincolate da rigidi orari di lavoro, concentrandosi su progetti e obiettivi, mantenendo comunque il trattamento economico previsto dal contratto, come stabilito negli articoli 33, parte 1 e parte 2 del CCNL.

    Rinnovo ccnl comunicazione artigiani PMI: parte economica

    Il rinnovo contrattuale prevede un aumento salariale   distribuito in quattro tranches  come da tabella che segue  :

    Tabella Aumenti Economici

    Aumenti Economici per il Rinnovo del CCNL
    Categoria Aumento Totale 1ª Tranche 2ª Tranche 3ª Tranche 4ª Tranche Una Tantum
    Imprese Artigiane 200 € 70 €
    (dal 1° dic. 2024)
    45 €
     (dal 1° lug. 2025)
    45 €
     (dal 1° mar. 2026)
    40 €
    (dal 1° nov. 2026)
    150 € TOTALI:
    100 € (feb. 2025)
    50 € (ott. 2025)
    Imprese Non Artigiane 207 € 70 €
    (dal 1° dic. 2024)
    45 €
    (dal 1° lug. 2025)
    45 €
    (dal 1° mar. 2026)
    47 €
    (dal 1° nov. 2026)
    150 € TOTALI:
    100 € (feb. 2025)
    50 € (ott. 2025)

    Si ricorda che il precedente accordo di rinnovo  prevedeva a partire dal 1° giugno 2022

    • per le  Imprese rientranti nel campo di applicazione del Titolo I del D.lgs. 148/2015, il versamento di 139,80 € annui (€ 11,65 per 12 mensilità) con le modalità previste dagli accordi interconfederali in essere.
    • per le imprese non aderenti alla bilateralità e che non versano il relativo contributo,obbligo di  erogare a ciascun lavoratore un importo forfetario pari a € 30 lordi mensili per 13 mensilità, con le modalità previste dagli accordi interconfederali in essere.