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    Pubblicità in violazione GDPR: azienda responsabile per l’errore del dipendente

    La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con Sentenza dell’11 aprile 2024, relativa alla causa C-741/21  in tema di  violazione dei  dati personali attraverso attività di  marketing diretto,  ha ritenuto responsabile il titolare aziendale del trattamento, precisando che non è rilevante che  il danno sia stato causato dall’errore del dipendente che ha violato le istruzioni ricevute.

    La sentenza ha fornito inoltre chiarimenti sul diritto al risarcimento in caso di violazione del Regolamento (UE) 2016/679,  Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

    Vediamo in maggiore dettaglio la vicenda e la sentenza della Corte.

    Marketing diretto nonostante la revoca del consenso

    Il caso specifico affrontato dalla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) riguardava un avvocato  tedesco che aveva revocato il proprio consenso alla ricezione di materiale pubblicitario da parte di una società che gestisce una banca dati giuridica. 

    Nonostante la revoca del consenso, il ricorrente continuava a ricevere materiale pubblicitario, il che ha portato a una violazione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

    Il ricorrente ha adito il Tribunale del Land di Saarbrücken ( Germania) per ottenere:

    • il risarcimento del danno materiale, relativo alle spese sostenute per l'ufficiale giudiziario e il notaio,  e per 
    •  il risarcimento per danno immateriale, affermando di aver subito una perdita di controllo sui propri dati personali.

     Ha sostenuto che tale perdita di controllo costituisse di per sé un danno immateriale, indipendentemente dalla gravità o dagli effetti ulteriori di tale perdita, sulla base del diritto garantito dall'articolo 8 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e precisato dal GDPR.

    La società imputata, per parte sua ha negato ogni responsabilità, sostenendo di aver istituito un adeguato sistema di gestione delle opposizioni al marketing diretto e attribuendo la mancata considerazione delle opposizioni del ricorrente, ipoteticamente  

    • a un errore umano di un collaboratore oppure
    • al fatto che sarebbe stato eccessivamente oneroso tenerne conto.

    Inoltre, ha argomentato che la mera violazione di un obbligo del GDPR non costituisce automaticamente un "danno" ai sensi dell'articolo 82 del regolamento.

    Il tribunale tedesco ha  quindi sollevato la questione presso la  CGUE  cercando chiarimenti sull'interpretazione di varie disposizioni del GDPR, specialmente riguardo :

    • al diritto al risarcimento per danni immateriali senza la necessità di dimostrare la gravità del danno e 
    • sulle condizioni di responsabilità del titolare del trattamento quando il danno è causato dall'errore di una persona sotto la sua autorità.

    I chiarimenti della CGUE su risarcimento e responsabilità

     La decisione della Corte chiarisce i seguenti punti:

    • Violazione e Danno Immateriale: La Corte ha stabilito che una violazione del GDPR non è di per sé sufficiente per stabilire un danno immateriale. Per avere diritto al risarcimento, l'interessato deve dimostrare di aver subito un danno immateriale reale causato dalla violazione. Non è necessario che il danno raggiunga una certa gravità, ma deve essere comunque dimostrato.
    • Responsabilità del Titolare del Trattamento: In caso di violazione del GDPR causata dall'errore di un dipendente, il titolare del trattamento non può automaticamente esimersi dalla responsabilità. La Corte ha sottolineato che il titolare del trattamento deve dimostrare che l'evento dannoso non gli è in alcun modo imputabile. Non basta quindi soltanto indicare che il danno è stato causato dall'errore di un dipendente per liberarsi da ogni responsabilità.
    • Calcolo del Risarcimento: I criteri previsti dall'articolo 83 del GDPR per la determinazione delle sanzioni amministrative pecuniarie non devono essere applicati nel calcolo del risarcimento per i danni ai sensi dell'articolo 82 del GDPR. Il risarcimento dovuto dovrebbe riflettere una compensazione per il danno effettivamente subito, non avendo una natura punitiva ma compensativa.

    Si ribadisce  quindi la necessità che gli ordinamenti nazionali  rafforzino il diritto delle persone fisiche alla protezione dei loro dati personali, garantendo che possano ottenere un risarcimento effettivo in caso di violazione, e assicurando al contempo che i titolari del trattamento adottino misure adeguate per prevenire tali violazioni.

  • Stranieri in Italia

    Prestazioni INPS anche a extracomunitari in attesa del permesso

    L'INPS, con il Messaggio n. 1589 del 22 aprile 2024, ha  chiarito  ai propri uffici territoriali che, come previsto dalla normativa vigente , i cittadini di paesi extracomunitari hanno il diritto di  ricevere  le prestazioni economiche previsti a sostegno del reddito  e gestiti dall'istituto, anche se non risultino  ancora titolari di permesso di soggiorno .Si tratta ad esempio delle prestazioni NASPI, DIS-COLL, indennità di malattia, maternità, CIG, assegno Unico, Assegni familiari , Assegno di inclusione, ecc.

    E' necessario però che   questi cittadini dimostrino il  possesso della documentazione  che certifica  l'avvenuta richiesta di rinnovo,  rilasciata da parte degli uffici competenti.

    Si ricorda anche  che l’art. 5, comma 9-bis, D.Lgs. n. 286/1998 prevede che, in attesa del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno, anche ove non venga rispettato il termine di sessanta giorni, il lavoratore straniero può legittimamente soggiornare nel territorio dello Stato e svolgere temporaneamente l’attività lavorativa fino a quando viene comunicata dall’Autorità di pubblica sicurezza, l’indicazione dell’esistenza dei motivi ostativi al rilascio o al rinnovo del permesso di soggiorno.

    Pagamento con riserva di ripetizione

    L'istituto specifico inoltre nel messaggio che il pagamento  viene effettuato con riserva di ripetizione ,  potrà cioè essere oggetto di  richiesta  di  restituzione totale o parziale della prestazione eseguita (art. 2033 ss. c.c.)  nel caso  in cui successivamente  vi sia il diniego del rinnovo del titolo di soggiorno.

  • Rubrica del lavoro

    Esonero contributivo IVS 2024: precisazioni per POS-AGRI

    Con  la circolare INPS  n 11 /2024  precisa le istruzioni operative per i datori di lavoro per l'applicazione e la fruizione in Uniemens  dell'esonero  parziale  sulla conrtibuzione IVS per i rapporti di lavoro dipendente  con retribuzioni imponibili inferiori  alle soglie di 

    1. 2.692 euro mensili : taglio del 6% e
    2. 1923 euro mensili : taglio del 7%.

    L'istituto riconferma in sostanza le  istruzioni già fornite per l'applicazione 2023  (v. paragrafo successivo per i dettagli) ovvero 

    • il taglio non si applica sulla tredicesima mensilità,(quindi gli importi retributivi vanno considerati al netto del rateo di tredicesima.
    • l'esonero contributivo non ha effetti sul calcolo dell'assegno pensionistico
    • si applica solamente alle contribuzioni a carico del lavoratore  in riferimento a i rapporti attivi nel 2024 . Quindi non puo riguardare competenze come ferie e permessi  maturati in precedenza per rapporti di lavoro cessati;
    • Il taglio del cuneo non essendo un beneficio  per il datore di lavoro, non  richiede il requisito del  Durc 
    •  è cumulabile  con altri esoneri contributivi  vigenti

    Da segnalare la precisazione sul fatto che l'esonero è alternativo a quello previsto dalla stessa legge di bilancio 2024 per  le lavoratrici con figli (articolo 1, commi 180-182), L.13/2023.

    Il conguaglio  può avvenire sia con i flussi di gennaio  che di  febbraio  2024  con gli stessi codici Uniemens :

    1. L094  per il taglio del 6%
    2. L098. per il taglio del 7%.

    Esonero contributi IVS 2024 in agricoltura: chiarimenti

    A seguito di alcune richieste pervenute  sulla esposizione  dell'esonero nel flusso Uniemens-PosAgri  INPS sottolinea nel messaggio 1597 del 23 aprile 2024 che  lo sgravio :

    non produce effetti sulla tredicesima mensilità, sulla quattordicesima mensilità e sui relativi ratei corrisposti che, pertanto, non devono essere considerati ai fini della determinazione dell'importo che dà diritto all'applicazione 

    Per i datori di lavoro agricoli che applichino contratti collettivi di lavoro che prevedano  la quattordicesima mensilità), nel mese di erogazione di tali mensilità aggiuntive, o nei mesi di erogazione dei singoli ratei aggiuntivi, l'esonero viene calcolato esclusivamente sulla retribuzione imponibile relativa alla singola mensilità non comprensiva delle mensilità aggiuntive.

    L'esposizione dei dati nel flusso Uniemens-PosAgri deve essere, conseguentemente, effettuata con le seguenti modalità.

    Nel campo <Retribuzione> deve essere indicata la retribuzione complessiva erogata al lavoratore, mentre nel rigo relativo al <Tipo Retribuzione Particolare>, valorizzando il campo con i codici 8 o 9, deve essere inserito esclusivamente l'importo erogato a titolo di mensilità aggiuntiva (sia esso relativo alla tredicesima mensilità, alla quattordicesima mensilità o alla somma di entrambe le mensilità aggiuntive) in modo che il sistema di tariffazione possa individuare correttamente l'importo sul quale applicare l'esonero contributivo in trattazione.

    Per eventuali correzioni dei flussi di denuncia Uniemens-PosAgri relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2024,  un nuovo invio di flussi corretti va effettuato entro  il 31 maggio 2024.

    Misura e applicazione esonero contributivo 2023

    INPS aveva fornito  nella circolare 7 2023 le istruzioni per l'applicazione dell'esonero contributivo a favore dei lavoratori dipendenti da datori di lavoro privati  introdotto dall’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (legge di Bilancio 2022).

    Con messaggio 2974 del 10 agosto 2023 Inps ha chiarito anche alcuni aspetti relativi al cumulo dell'esonero con altre agevolazioni, in particolare il contributo per le assunzioni di NEET  (vedi  paragrafo successivo ).

    Si ricorda che lo sgravio è  riconosciuto (con le stesse modalità previste per quello già previsto dalla legge di bilancio 2022 ) per tutti i mesi del 2023 

    1. nella misura di 2 punti percentuali,  se la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per il mese di dicembre, del rateo di tredicesima;
    2.  nella misura di 3 punti percentuali,  se  la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccede l'importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

    E' applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, incluso l'apprendistato mentre restano esclusi i rapporti di lavoro domestico.

    La misura non è sottoposta al regime De minimis sugli Aiuti di Stato. 

    La circolare precisa che lo sgravio va  riferito alla retribuzione imponibile nel suo complesso. Ne deriva che nelle ipotesi in cui sia stato superato il massimale annuo della base contributiva e pensionabile ai fini della valutazione del tetto mensile deve essere considerata sia la quota di retribuzione imponibile ai fini IVS sia la quota di retribuzione non imponibile ai fini IVS per il superamento del massimale.

    I massimali mensili di riferimento, pari a 2.692 euro (per la riduzione del 2%) e a 1.923 euro (per la riduzione del 3%), vanno maggiorati, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima 

    Questo comporta che la verifica del rispetto della soglia reddituale deve essere effettuata nel singolo mese di paga, quindi    la riduzione della quota dei contributi previdenziali IVS potrà avere entità diverse nei diversi mesi ,  in ragione della retribuzione effettivamente percepita.

    L'istituto precisa anche le modalità di calcolo nei casi di applicazione di altri sgravi contributivi.

    DURATA

    La norma prevede che la riduzione contributiva  si applichi sui periodi di paga dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, quindi 

    • – nelle ipotesi in cui il lavoratore abbia cessato il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022 e, nel corso dell’anno 2023, siano state erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), su tali ultime competenze l’esonero in trattazione non può trovare applicazione;
    • nelle ipotesi in cui il lavoratore dovesse cessare il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2023 e, nel corso dell’anno 2024, dovessero essergli erogate le ultime competenze (residui di ferie e permessi, ratei di mensilità aggiuntive, ecc.), l’esonero, nell’anno 2024, su tali ultime competenze, non potrà trovare applicazione.
    • in caso di  continuità del rapporto di lavoro, si chiarisce che l’esonero non potrà trovare applicazione in riferimento agli emolumenti erogati nel corso dell’anno 2024, pur se riferiti all’annualità pregressa (quali, ad esempio, i compensi erogati per attività straordinarie).

    Cumulo riduzioni contributive per NEET, apprendisti, lavoratrici madri 2023

    Con il  messaggio 2974 del 10 agosto 2023  INPS ha precisato che il taglio del cuneo contributivo non ha effetti di riduzione  del beneficio per l'assunzione di giovani  (under 30) introdotta dal decreto lavoro 48 2023 

    Il dubbio era stato sollevato dagli esperti del Sole 24 Ore 

    L'istituto specifica anche che l'esonero del 6/7% risulta cumulabile anche:

    • con l’esonero del 50% della quota dei contributi previdenziali a carico della lavoratrice madre che sia rientrata in servizio entro il 31 dicembre 2022, previsto dalla legge di Bilancio 2022 ma  applicando in via prioritaria la riduzione del 50% della quota complessiva a carico della lavoratrice madre (codice causale “ELAM”). Non si potrà fruire  quindi di un ammontare di esonero che ecceda la quota di contributi IVS di spettanza della lavoratrice.
    • Stesso criterio per i  rapporti di apprendistato e nelle ipotesi di  prosecuzione del rapporto di lavoro al termine del periodo di apprendistato di cui all’articolo 47, comma 7, del D.lgs 15 giugno 2015, n. 81.

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    Intelligenza Artificiale: intervento di Barachini sulla risoluzione ONU

    Il Dipartimento per l'Editoria il 17 aprile ha pubblicato l'intervento del Sottosegretario Barachini presso l'ONU sull'AI intelligenza artificiale, dopo la pubblicazione della Risoluzione ONU sul tema avvenuta lo scorso mese di marzo.

    Vediamo i principali punti del suo intervento.

    Intelligenza Artificiale: intervento di Barachini all’ONU

    Il sottosegretario ha esordito ricordando che il primo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è: "Eliminare la povertà in tutte le sue forme, ovunque". 

    Negli ultimi anni ci sono stati alcuni progressi nella riduzione dei livelli di povertà, anche se molto c'è ancora da fare.

    Nel frattempo, sottolinea Barchini, il 2023 è stato un anno fondamentale per l'intelligenza artificiale che rientra nell'ambito di una nuova rivoluzione tecnologica. 

    L'IA ha un potenziale notevole per trasformare mercati, comunità, stili di vita, in quanto l'intelligenza artificiale generativa (GAI) ha aperto prospettive rivoluzionarie sia nel settore pubblico che in quello privato.

    "Usata saggiamente, l'IA può portare enormi benefici. Ma richiede governance e buone politiche. Stiamo assistendo a un aumento del numero di ricercatori, scienziati, organizzazioni e startup di ogni tipo che cercano modi per sfruttare l'IA per migliorare la società" ha commentato Barachini.

    Il sottosegretario enumera i tanti usi dell'A quali ad esempio:

    • arricchire le diagnosi sanitarie, 
    • colmare le disparità educative,
    • supportare la sicurezza alimentare attraverso un'agricoltura più efficiente,
    • guidare l'esplorazione planetaria.

    Essa però, aggiunge Barachini "può anche aiutare crucialmente nella lotta contro la povertà, non ultimo fornendo l'accesso a risorse come l'educazione. Sappiamo tutti quanto la povertà e la mancanza di istruzione siano collegate. L'istruzione aumenta la comprensione, la scelta e le opportunità, e l'IA può avere un impatto diretto sui livelli di istruzione nelle aree più povere. Tutto ciò di cui si ha bisogno è l'accesso a un computer con connessione internet.Tuttavia, la tecnologia non è mai neutrale. È sempre legata al suo contesto e allo scopo per cui viene utilizzata."

    In ambito Media, l'uso responsabile ed etico della tecnologia è centrale in quanto si prospetta la progressiva sostituzione della creatività umana, con conseguenti ripercussioni sui livelli di occupazione e sulla nostra cultura generale. 

    "Questo deve essere affrontato con una visione centrata sull'uomo" ha evidenziato lo stesso sottosegretario.

    Dato che l'IA può portare una vasta gamma di benefici sociali ed economici o portare nuovi rischi e conseguenze negative per gli individui e le società, bisogna adottare un approccio globale.

    L'Unione Europea ha deciso di proteggere l'integrità dell'ambiente digitale con un approccio equilibrato nello sviluppo e nell'uso delle tecnologie IA. 

    Questo approccio si riflette nel Regolamento sull'Intelligenza Artificiale. 

    La nuova legislazione è progettata per garantire che queste tecnologie siano in linea con i valori dell'Unione, i suoi diritti fondamentali e i suoi principi.

    Le regole che governano l'IA nel mercato dell'Unione sono centrate sull'uomo. Solo in questo modo le persone potranno considerare l'IA una tecnologia affidabile e degna di fiducia.

    Pertanto, è centrale la risoluzione sull'IA recentemente adottata dall'ONU Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

    Intelligenza artificiale: la risoluzione ONU

    La risoluzione dell'ONU è in linea con i principi che tracciati sia a livello nazionale che dell'UE.

    Questi principi mirano a promuovere lo sviluppo di un'intelligenza artificiale affidabile e centrata sull'uomo, supportando allo stesso tempo l'innovazione per derivare il massimo beneficio per tutti dai sistemi IA.

    Come si legge dall'sito ONU: Adottando una bozza di risoluzione guidata dagli Stati Uniti senza un voto, l'Assemblea ha anche evidenziato il rispetto, la protezione e la promozione dei diritti umani nella progettazione, sviluppo, diffusione e l'uso dell'IA.

    Il testo è stato “co-sponsorizzato” o sostenuto da più di 120 altri Stati membri.

    L’Assemblea Generale ha inoltre riconosciuto il potenziale dei sistemi di IA per accelerare e consentire progressi verso il raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.

    Rappresenta la prima volta che l'Assemblea adotta una risoluzione sulla regolamentazione del settore emergente. Secondo quanto riferito, il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha detto all’inizio di questo mese che l’adozione rappresenterebbe un “passo storico in avanti” per l’uso sicuro dell’IA".

  • Rubrica del lavoro

    CIGS imprese strategiche: nuove indicazioni per Alitalia

    In tema di ammortizzatori sociali nella conversione in legge del DL 104/2023   detto Decreto "Asset" del 10 ottobre 2023 sono state previste alcune novità  

    con un ampliamento dei criteri per la Cassa integrazione straordinaria  per le imprese rientranti nei piani di sviluppo strategico.  A questo fine sono stanziati 0,3 milioni di euro per l’anno 2023, 1,7 milioni di euro per l’anno 2024 e 1,4 milioni di euro per l’anno 2025.

    Leggi per le altre misure Decreto omnibus bis convertito in legge

    Con il  nuovo art. 12-quater, in particolare  si prevede che :

    • ai trattamenti di integrazione salariale straordinari riconosciuti entro il 31 dicembre 2023 
    • nei casi di attuazione dei processi di transizione, riqualificazione e riconversione produttive 
    • di imprese industriali operanti in aree rientranti nei piani di sviluppo strategico (art. 4 comma 5 del DL 91/2017)
    • realizzati da datori di lavoro che abbiano acquisito il controllo delle imprese a seguito di partecipazione ad avviso pubblico,

    non si applicano le limitazioni riguardanti :

    • l’anzianità di effettivo lavoro 
    • la durata delle ore di sospensione autorizzabili

    dettati rispettivamente dall' art 1 comma 2 e dall’art. 22 comma 4 del DLgs. 148/2015).

    Ciò significa che  fino al 31 dicembre 2023 la CIGS può essere richiesta :

    1. anche per lavoratori che, al momento della domanda  non abbiano  un’anzianità di effettivo lavoro nell'unità produttiva interessata,  di almeno 30 giorni e
    2.  anche oltre il limite dell’80% delle ore lavorabili nell’unità produttiva nell’arco di tempo di cui al programma autorizzato.

    Come di consueto INPS è incaricato del  monitoraggio del limite di spesa, e non prenderà in considerazione ulteriori domande per l’accesso al beneficio qualora emerga –il raggiungimento del limite di spesa.

    Le modalità applicative  per la nuova cigs sono state dettagliate con il decreto ministeriale 5 gennaio 2024 registrato alla corte dei conti il 28 gennaio 

    Con la circolare n. 32 del 7 febbraio 2024  INPS ha fornito le istruzioni operative e contabili relative alla proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) in adempimento a quanto previsto dall’articolo 12, comma 2, terzo periodo, del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104, rubricato “Misure a favore dei lavoratori dipendenti di Alitalia – Società aerea italiana Spa e Alitalia Cityliner Spa”, completate con il messaggio 1536 del 18-04-2024.

    Sgravio contributivo 

    In tema di lavoro il Decreto 104 2023  prevedeva anche all'art 12 anche  una agevolazione contributiva diretta ad agevolare  i processi di ricollocazione e reimpiego dei lavoratori di Alitalia – Società aerea italiana S.p.a. e di Alitalia Cityliner S.p.a.,.

    Si tratta di un incentivo per le  assunzioni  di tali lavoratori effettuate  a tempo indeterminato  nel periodo dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024 con esonero totale dal  versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi INAIL, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile, per un periodo massimo di 36 mesi.

    L’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche resta invariata .

    L’agevolazione  è soggetta ai  limiti Ue sugli  aiuti “de minimis” (compresi quelli del settore agricolo, pesca e acquacoltura).

    Su questa misura sono state fornite le prime indicazioni con la circolare 47 2024. Leggi per  i dettagli Sgravio assunzioni ex dipendenti alitalia 2024.

  • Fondi sanitari e di solidarietà

    Nuovo Fondo interprofessionale ANPIT per la formazione: istruzioni

    Con il decreto direttoriale 24 gennaio 2024, n. 4, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato l’operatività di un nuovo Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua dei quadri e dei dipendenti  di: 

    1. Piccole, Medie e Grandi imprese, che operano nei settori economici dell’Industria, dell’Agricoltura, della Pesca, del Turismo, del Terziario, dei Servizi, degli Studi professionali e dell’Artigianato, e di 
    2.  Enti, Associazioni, Cooperative e Fondazioni.
    • Il nuovo Fondo è denominato “Fondo INNOVA” ed è stato costituito a seguito dell’accordo interconfederale  del 17 ottobre 2019 tra 
    • l’organizzazione datoriale A.N.P.I.T. (Associazione nazionale per l’Industria e il Terziario) e 
    • quella sindacale C.I.S.A.L. (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori)

     per la formazione continua nei settori economici sopra indicati,

    Con il messaggio 1516 del 17 aprile  2024  INPS fornisce le istruzioni  per l’adesione da parte dei datori di lavoro interessati.

    Fondo interprofessionale INNOVA codice adesione e istruzioni

    Per consentire a tutti i  datori di lavoro   l’adesione al nuovo Fondo, è stato istituito il   nuovo codice  "FINN"

    I  datori di lavoro NON AGRICOLI  devono valorizzare il codice nell’elemento <Adesione> di <FondoInterprof>, contenuto nell’elemento <DenunciaAziendale> del flusso UniEmens.

    Il messaggio ricorda che:

    • l ’adesione al Fondo prescelto o la sua revoca sono espresse dal datore di lavoro direttamente all’INPS attraverso la denuncia contributiva e producono effetti con decorrenza dal periodo di paga (mese di competenza del flusso UniEmens) in cui le scelte vengono effettuate.
    •  in caso di cambio di adesione, è indispensabile indicare nel flusso UniEmens sia la causale di revoca che quella di adesione. Contrariamente, la nuova adesione non sarà accettata.

    I datori di lavoro AGRICOLI   possono aderire 

    all’interno della procedura di dichiarazione trimestrale DMAG-Unico, tramite l’apposita funzione denominata “Fondi interprofessionali”, che consente i seguenti adempimenti:

    • l’adesione al Fondo prescelto;

    • la revoca del Fondo precedentemente prescelto;

    • l’adesione a un nuovo Fondo.

     l’adesione non deve essere riproposta nei mesi e negli anni successivi in quanto resta valida sino all’esplicita revoca. Può essere proposta, invece, la revoca e l’eventuale adesione a un nuovo Fondo.  (se non risulta intervenuta un’esplicita revoca del Fondo precedentemente scelto, non è possibile l’adesione a un nuovo Fondo).

  • Riforma dello Sport

    Bonus contributi ASD/SSD minori: domande entro il 22 aprile

    E' apparso venerdì 8 marzo 2024 sul sito del Dipartimento per lo sport iDPCM con le modalità di applicazione del contributo economico  in favore delle associazioni e società  sportive dilettantistiche iscritte nel  RASD con ricavi non superiori complessivamente a euro 100.000, previsto dall’articolo 1, comma 28 lett. c) del decreto legislativo 29 agosto 2023, n. 120, correttivo della riforma dello sport 36/2021.

    Il contributo sarà commisurato   ai contributi previdenziali versati  per i compensi  erogati nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre 2023 ai  lavoratori sportivi titolari di contratti  di collaborazione coordinata e continuativa.

    Contestualmente è stata attivata la piattaforma per le domande che possono essere inviate dal 11 marzo (ore 12.00) al 22 aprile a questo LINK

     Vediamo le principali indicazioni  fornite dal decreto.

    Bonus contributi INPS co.co.co sportivi 2023: requisiti ASD SSD

    Il d.lgs 120 2023 ha stanziato 8 milioni di euro per un contributo riservato alle ASD  e SSD minori nel passaggio previsto dalla riforma dello sport  per l'inquadramento dei lavoratori sportivi come  collaboratori  coordinati,  iscritti alla gestione separata

     Ai fini dell’accesso al contributo, dovranno sussistere i seguenti requisiti

    • a) essere una associazione sportiva dilettantistica (ASD) o società sportiva dilettantistica (SSD) iscritta al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche alla data del 4 settembre 2023; la cancellazione dal Registro comporta la decadenza dal contributo e il recupero dello stesso limitatamente alla quota del contributo fruita nel medesimo anno successivamente alla data di cancellazione;
    • b) non avere conseguito, nell’anno di imposta 2022, ovvero, per le associazioni o società sportive dilettantistiche con bilancio infrannuale, nell’anno di imposta conclusosi nel corso del 2022, ricavi, di qualsiasi natura, superiori a 100.000,00 euro;
    • c) avere versato contributi previdenziali in favore di lavoratori sportivi, regolarmente censiti sul Registro Nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche, titolari di un rapporto di collaborazione  coordinata e continuativa, riferiti a compensi erogati, nei mesi da luglio a novembre 2023.

    Bonus ASD/SSD presentazione della domanda e documentazione

    Le ASD e le SSD che intendono presentare domanda per la corresponsione del contributo  devono utilizzare l’apposita funzionalità messa a disposizione sulla piattaforma del Registro nazionale delle  attività sportive dilettantistiche  RASD –  allegando la seguente documentazione:

    • copia bilancio o rendiconto dell’esercizio 2022 correlato dal verbale di approvazione da parte  dell’assemblea dei soci o associati, ovvero, per le associazioni o società sportive dilettantistiche  con bilancio infrannuale, quello conclusosi nel corso del 2022; il Dipartimento per lo Sport, verificherà se l’anno sociale coincide con quello previsto nello statuto depositato all’interno del Registro Nazionale delle Attività sportive Dilettantistiche;
    •  copia dei versamenti previdenziali effettuati nel periodo di riferimento, in virtù dei quali si richiede il contributo; il Dipartimento per lo Sport procederà poi a verificare presso l’INPS il corretto versamento dei detti contributi.

    Il dipartimento dello Sport precisa che l'ordine cronologico  di presentazione delle domande non influenza il diritto al bonus.

    Bonus ASD/SSD: limiti e modalità di pagamento

     Il Dipartimento per lo Sport, anche avvalendosi di Sport e Salute spa, verificherà la correttezza della  documentazione pervenuta e la spettanza del contributo 

     La concessione del contributo è, comunque, subordinata al rispetto dei limiti di cui al regolamento (UE)  n. 1407/2013 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».

    Il decreto precisa che l’elenco dei beneficiari del contributo, nonché l’importo del contributo concesso sarà pubblicato 

    • sul  sito istituzionale del Dipartimento per lo sport,  e
    • nella sezione pubblica del Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche.

     L’erogazione avverrà, da parte del Dipartimento per lo Sport, sui conti correnti indicati dai beneficiari nella domanda.