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Isopensione e contratti espansione: istruzioni per il versamento unico
Con il messaggio 2952 del 14 agosto 2023 INPS illustra le nuove modalità di gestione dei versamenti della provvista in unica soluzione relativamente alle prestazioni di accompagnamento alla pensione:
- Isopensione (’articolo 4, commi da 1 a 7-ter, della legge 28 giugno 2012, n. 92), e
- ’indennità mensile di esodo a seguito di contratti di espansione (’articolo 41, comma 5-bis, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148 e succ.mm).
Il messaggio ricorda che il versamento in unica soluzione è alternativo alla fideiussione e che er le indennità di espansione gli importi dovuti sono determinati considerando una maggiorazione pari almeno al 15%.
In ogni caso, terminata l’erogazione della prestazione di esodo, l’Istituto effettua una verifica della congruità dell’importo versato e procede all’eventuale rimborso ovvero alla richiesta di ulteriori risorse al datore di lavoro.
Versamento trattamenti esodo: nuove procedure
La procedura nel “Portale prestazioni atipiche” (PRAT), accessibile dal servizio “Prestazioni esodo”, è stato adeguato con una funzionalità che consente l’abbinamento automatico del bonifico ricevuto con l’importo richiesto , con conseguente registrazione contabile di quanto versato.
Nel caso in cui il datore di lavoro scelga di versare la provvista con la modalità in unica soluzione il Portale predispone i seguenti documenti economici:
- – la lettera di dichiarazione di impegno del datore di lavoro;
- – il prospetto di quantificazione;
- – il documento di validazione dell’accordo.
La lettera di dichiarazione di impegno del datore di lavoro (differenziata per le isopensioni e per le indennità di espansione) contiene anche l’informazione della stringa del piano di esodo “ESCXXXXUSaaaayy”, da utilizzare nella causale del bonifico a garanzia delle prestazioni, e le istruzioni per il pagamento del modello "F24” a garanzia della contribuzione correlata.
La lettera deve essere scaricata dal datore di lavoro, firmata dal legale rappresentante e caricata sul Portale a cura del datore stesso.
La Struttura provvede al controllo e alla validazione ed espone all’utente nella sezione “Pagamenti” > “Importi dovuti” > “Unica Soluzione”:
– l’importo preteso per la prestazione;
– la stringa “ESCXXXXUSaaaayy”, da riportare nella causale del bonifico del pagamento in modo da consentire automaticamente la riconciliazione contabile della somma versata.
Il pagamento deve essere effettuato dal datore di lavoro dopo la pubblicazione sul Portale
Sul Portale internet, per i datori di lavoro esodanti, nella “Sezione Pagamenti” > “Riepilogo Importi dovuti” > “Unica Soluzione” sono disponibili le informazioni sul piano e sugli importi della prestazione e della contribuzione correlata con i dettagli per la corretta compilazione del modello “F24” da utilizzare per il versamento della contribuzione correlata.
Il messaggio precisa inoltre che:
- l’importo della prestazione deve essere versato dal datore di lavoro con bonifico sul conto corrente della contabilità speciale della Struttura territoriale competente . Le coordinate IBAN del conto di Tesoreria sono riportate nella schermata del prospetto pagamenti, “Riepilogo Importi dovuti”; Se l’abbinamento automatico nel portale non avviene in modo corretto, la Struttura territoriale n procede alla riconciliazione manuale della quietanza di pagamento nell’apposita sezione del Portale dal percorso: “Pagamenti” > “Gestione Conferme” > “Quietanze da riconciliare”. Se l’importo versato con bonifico è inferiore a quello preteso la sede Inps contatta il datore di lavoro esodante per richiedere un’integrazione, mentre se è superiore l’eccedenza sarà oggetto di conguaglio a conclusione del piano di esodo.
- L’importo relativo alla contribuzione correlata deve essere versato con il modello “F24”. in un unica soluzione con
- codice causale DM10 per i lavoratori iscritti alla Gestione privata ovvero
- con codice P201, per i lavoratori iscritti alla Gestione pubblica.
- Sarà poi compito della Struttura territoriale competente procedere al frazionamento della delega ed effettuare, in “Gestione Contributiva”, l'abbinamento in relazione alla denuncia di pari periodo, relativamente all'anno in corso. La somma residua, riferita alle annualità successive, sarà inviata al “Nuovo Recupero Crediti”, modificando il codice tributo da DM10 a RC01. Dopo il versamento, il datore di lavoro deve acquisire sul Portale (sezione “Pagamenti” > “Riepilogo Importi dovuti” > “Unica Soluzione”) la ricevuta del modello. Dopo le verifiche viene inviata una notifica al datore di lavoro che potrà procedere alla compilazione e alla trasmissione delle domande di prestazione relative al piano di esodo.
Il messaggio precisa anche nel Portale prestazioni atipiche – lato intranet – espone all’utente gli importi di quanto versato anticipatamente dal datore di lavoro e i conguagli relativi alla prestazione.
decurtato – tempo per tempo – delle somme erogate mensilmente ai titolari delle prestazioni di esodo .L’importo residuo è disponibile anche per il datore di lavoro nella sezione “Archivio Uniche Soluzioni” del Portale internet.
Eventuali rimborsi o integrazioni possono essere richieste solo al termine del piano.
Flussi UniEmens
I datori di lavoro che hanno versato la contribuzione correlata in unica soluzione sono tenuti a trasmettere mensilmente i flussi UniEmens relativi al periodo interessato dall’erogazione delle prestazioni, seguendo le istruzioni contenute nella
- circolare n. 48 del 24 marzo 2021, per le indennità di espansione
- circolare n. 119 del 1° agosto 2013, il messaggio n. 4704 del 10 luglio 2015 e il messaggio n. 5804 del 18 settembre 2015, per le prestazioni di Isopensione
Dovrà essere effettuato un solo pagamento per il totale importo della contribuzione correlata, relativo a tutto il piano di esodo.
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ASD SSD: in vigore l’ esenzione Iva per attività didattiche sportive
I servizi connessi alla pratica dello sport resi ASD e SSD verso i praticanti sport ed educazione fisica rientrano da oggi tra le attività esenti IVA con conseguente obbligo immediato di apertura della Partita IVA per questi enti. La novità relativa ai servizi formativi è retroattiva
Lo prevede l'articolo 36 bis, introdotto con emendamento approvato alla Camera nella legge di conversione del decreto legge n. 75 2023, pubblicata ieri in Gazzetta Ufficiale. La norma pone alcuni problemi applicativi oltre a quello della retroattività.
Vediamo di seguito alcuni dettagli in più.
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Nuovo regime Iva Attività didattica sportiva
Il testo del nuovo articolo 36-bis (Regime IVA attività didattica sportiva), introdotto dalla Camera, prevede:
– 1. Le prestazioni di servizi strettamente connessi con la pratica dello sport, compresi quelli didattici e formativi, rese nei confronti delle persone che esercitano lo sport o l'educazione fisica da parte di organismi senza fine di lucro, compresi gli enti sportivi dilettantistici di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, sono esenti dall'imposta sul valore aggiunto.
2. Le prestazioni dei servizi didattici e formativi di cui al comma 1, rese prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, si intendono comprese nell'ambito
di applicazione dell'articolo 10, primo comma, numero 20), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633».
Quest'ultima esenzione è applicabile dunque anche alle prestazioni rese prima del 17 agosto 2023, data di entrata in vigore della legge di conversione
Come opportunamente ricorda l'ufficio Studi del Senato nelle schede di lettura parlamentari, l’Agenzia delle Entrate, nella risposta all’interpello 393 del 2022, ha negato l’esenzione Iva per la formazione ai corsi sportivi impartiti a bambini, in quanto per le norme comunitarie e nazionali le prestazioni di servizi educativi dell’infanzia o della gioventù non vi rientrano (articolo 132, paragrafo 1, lettera i) della direttiva 2006/112/CE e articolo 10, comma 1, n. 20), del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633).
Va sottolineato d'altronde che :
- la direttiva UE sull'IVA consente agli Stati membri di esentare da imposta le prestazioni di servizi aventi ad oggetto l'educazione dell'infanzia o della gioventù, l'insegnamento scolastico o universitario, la formazione o la riqualificazione professionale, nonché le prestazioni di servizi e le cessioni di beni con essi strettamente connessi, effettuate da enti di diritto pubblico aventi lo stesso scopo o da altri organismi riconosciuti dallo Stato
- L’articolo 10 del D.P.R. n. 633 del 1972, comma 1, n. 20), invece ricomprende tra le operazioni esenti le prestazioni educative dell'infanzia e della gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e anche da enti del Terzo settore di natura non commerciale, e le lezioni relative a materie scolastiche e universitarie impartite da insegnanti a titolo personale. Sono escluse solo le lezioni di guida ai fini dell'ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1.
La novità presenta quindi la necessita di coordinamento con la legislazione vigente appena citata.
A ciò si aggiunge il fatto che l’articolo 5, comma 15-quater del decreto-legge n. 146 del 2021, modificato dalla legge n. 234 del 2021 prevede l'entrata in vigore solo da luglio 2024 di una previsione simile, anzi più ampia, in quanto riguarda l'esenzione IVA per tutte le prestazioni di servizi strettamente connesse con la pratica dello sport o dell'educazione fisica rese dagli enti no profit
- verso le persone che esercitano lo sport o educazione fisica
- verso associazioni che svolgono le medesime attività e che fanno parte di un'unica organizzazione locale o nazionale, e
- verso soci, associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali.
A questo fine, l'articolo 6 del decreto legislativo n. 36 del 2021, prevede che gli enti sportivi dilettantistici indichino nella denominazione sociale la finalità sportiva e la ragione o la denominazione sociale dilettantistica e possano assumere una delle seguenti forme giuridiche:
- associazione sportiva priva di personalità giuridica disciplinata dagli articoli 36 e seguenti del codice civile;
- associazione sportiva con personalità giuridica di diritto privato;
- società di capitali e cooperative di cui al libro V, titoli V e VI, del codice civile;
- enti del terzo settore, di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, iscritti al Registro unico nazionale del terzo settore e che esercitano, come attività di interesse generale, l'organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche.
Esenzione IVA didattica e formazione ASD SSD: i dubbi
L'Ufficio studi raccomandava quindi, prima della conferma dell'emendamento al decreto, che venissero valutate le conseguenze applicative che richiedono , in contrasto con lo Statuto del contribuente, adempimenti urgenti per gli enti ad oggi privi di partita Iva e, al contrario, la necessità di rimborso per i soggetti IVA che seguendo l'interpretazione dell'Agenzia avevano versato l'IVA per le attività didattiche svolte.
Anche sotto il profilo della copertura finanziaria si segnalavano dubbi in quanto, per le agevolazioni fiscali che si introducono, non è al momento prevista nella legge di conversione alcuna copertura finanziaria.
Auspicabili ora chiarimenti applicativi dal ministero o dall'agenzia delle Entrate.
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Nuovo decreto flussi: ok ad altri 40 mila ingressi stagionali
Il Consiglio dei Ministri aveva approvato giovedì 6 luglio 2023, ha approvato due DPCM, in esame preliminare per l' incremento le quote di ingresso regolare per motivi di lavoro per un totale di oltre 450 mila nuovi ingressi da qui al 2025, con estensione delle categorie professionali e i settori produttivi coinvolti.
Il 14 agosto è stato pubblicato , dopo il parere positivo della conferenza Stato regioni e la firma del 19 luglio 2023, il primo decreto che integra le quote previste dal precedente decreto flussi 2022 (circa 82mila( con nuovi 40 mila ingressi. QUI IL TESTO
Di seguito maggiori dettagli e la bozza del DPCM di programmazione triennale.
Decreto flussi integrativo 2023
Come detto il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto flussi integrativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022, relativo alla programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, avendo preso atto che le domande d’ingresso per lavoro sono risultate in eccesso rispetto alle quote autorizzate.
Nel decreto integrativo si prevede una quota aggiuntiva pari a 40.000 unità, interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori
- agricoltura e
- settore turistico-alberghiero,
a valere sulle domande già presentate nel click-day di marzo 2023. Si presume saranno quindi ripescate domande già presentate e respinte o ancora in stand by.
Decreto flussi programmazione 2023-2025: tecnici, badanti e agricoltura
Con un unico atto con valore triennale (Qui il testo provvisorio) vengono definiti
- i criteri dei flussi
- la programmazione delle quote massime d’ingresso dei lavoratori stranieri per ciascun anno del triennio 2023-2025,.
In questo modo si pone fine fine all’uso dei provvedimenti transitori.
Inoltre, viste le ultime ’analisi dei fabbisogni delle realtà produttive del Paese emersi nel confronto con le associazioni datoriali e sindacali, si introduce la logica incrementale delle quote per ridurre progressivamente il divario tra flussi di ingresso e fabbisogni del mercato del lavoro, in modo coerente con la capacità di accoglienza e d’inserimento dei lavoratori stranieri nelle comunità locali.
Per il triennio 2023 – 2025 il Governo prevede complessivamente 452.000 ingressi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833.000 unità, come riportato nella tabella che segue.
PROVVEDIMENTO
INGRESSI PROGRAMMATI
FABBISOGNO RILEVATO
Decreto
2023-20252023 – 136.000
2024 – 151.000
2025 – 165.0002023 – 274.800
2024 – 277.600
2025 – 280.600Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste, insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria quindi operatori sociosanitari
- colf
- badanti
Inoltre, si è rilevato un particolare fabbisogno di lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca, che vengono aggiunti.
Si confermano per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori
- dell'autotrasporto merci per conto terzi,
- dell'edilizia,
- settore turistico-alberghiero,
- della meccanica,
- delle telecomunicazioni,
- dell'alimentare,
- della cantieristica navale;
Invece per il lavoro subordinato stagionale sono previsti ingressi per i settori
- agricolo e
- turistico-alberghiero.
In questo ambito sono riservate specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale. Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.
La bozza del decreto approvato dal CDM è stata inviata alla Conferenza Unificata Stato-Regioni-Provincie autonome per l'approvazione.
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Assegno congedo matrimoniale INPS: a chi spetta
Con il messaggio 2951 del 14 agosto 2023 Inps riepiloga le istruzioni sull'Assegno per congedo matrimoniale destinato agli operai del settore industria e artigianato e ricorda le modalità di richiesta e di conguaglio da parte dei datori di lavoro
Si ricorda che il congedo matrimoniale per operai occupati, impiegati dirigenti e quadri è in totale di 15 giorni lavorativi .
Per gli operai 7 giorni sono a carico INPS. In caso di disoccupazione il pagamento viene fatto direttamente dall'INPS
La prestazione, calcolatA sulla base della retribuzione percepita nell’ultimo periodo di paga. :
- è concessa in occasione del matrimonio civile o concordatario o unione civile,(non matrimonio solo religioso)
- non è cumulabile con eventuali altri trattamenti retributivi o sostitutivi della retribuzione per il medesimo periodo a eccezione dell’indennità giornaliera di inabilità per infortunio sul lavoro dell’INAIL nella misura pari alla differenza tra gli importi spettanti per le due prestazioni (cfr. la circolare n. 164/1997).
Assegno congedo matrimoniale a chi spetta
- con rapporto di lavoro in essere da almeno una settimana
- non spetta ai lavoratori esclusi dall’applicazione delle norme che prevedono il versamento del contributo specifico alla Cassa Unica Assegni Familiari (CUAF).
- spetta ai lavoratori stranieri con residenza in Italia da prima della data del matrimonio/unione civile,
- spetta anche in forma diretta dall'INPS ai lavoratori in stato di disoccupazione che nei nei 90 giorni precedenti il matrimonio o unione civile, abbiano prestato, per almeno 15 giorni, attività lavorativa, con la qualifica di operaio, alle dipendenze dei datori di lavoro
La somma anticipata dal datore di lavoro viene conguagliata con i contributi dovuti per il periodo di paga considerato ed esposta nel flusso UniEmens, all’interno dell’elemento di <DatiRetributivi> di <AltreACredito> di <CausaleAcredito>, con i codici
- L051, avente il significato di “Assegno per congedo matrimoniale”;
- L052, avente il significato di “Diff. Assegno per congedo matrimoniale”.
Assegno congedo matrimoniale: la domanda
La richiesta deve essere presentata dal lavoratore al datore di lavoro con un preavviso di almeno sei giorni prima della fruizione, salvo casi eccezionali.
Qualora sussistano i requisiti per il pagamento diretto ( disoccupazione) la domanda deve essere presentata direttamente all’INPS, entro un anno dalla data del matrimonio/unione civile, ONLINE attraverso il Il Punto di accesso alle prestazioni non pensionistiche che dal 23 maggio 2022, presenta anche la prestazione previdenziale denominata "Assegno congedo matrimoniale a pagamento diretto dell’INPS".
Si accede al servizio online da: "Prestazioni e servizi" > "Servizi" > "Assegno congedo matrimoniale" .
Inps annuncia ulteriori aggiornamenti delle procedure per la gestione delle domande di assegno per congedo matrimoniale a pagamento diretto.
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Maggiorazione Assegno Unico 2023 per genitori vedovi: novità applicative
Ritoccata nuovamente la norma sull’Assegno unico grazie all'art.22 del decreto legge in materia di lavoro n. 48 2023 con effetto dal 1 giugno 2023.
Viene in particolare confermata la maggiorazione dell’assegno inizialmente prevista per i nuclei con entrambi i genitori lavoratori dipendenti, in caso di un genitore deceduto al momento della presentazione della domanda per un periodo di cinque anni successivi.
Con la circolare 76 del 10 agosto 2023 INPS fornisce alcuni chiarimenti per l'applicazione della norma modificata
Ricordiamo di seguito la precedente previsione e la novità del DL 48/2023 con le ultime istruzioni.
Maggiorazione assegno unico per 2 genitori lavoratori e casi di decesso
Con il messaggio 724 2023 del 17 febbraio 2023 INPS ha comunicato la novità nell'applicazione dell’Assegno unico e universale per i figli a carico nel caso di nuclei vedovili temporaneamente SOLO per il periodo febbraio 2022 febbraio 2023
Nello specifico l'istituto ricordava che per le famiglie con due genitori lavoratori il d.lgs istitutivo 230 2021 dell'Assegno Unico e universale per i figli a carico prevedeva una maggiorazione di 30 euro mensili per ogni figlio ai nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano, con l'intento di favorire il lavoro femminile .
L' importo spetta in misura piena per un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Per livelli di ISEE superiori, il bonus si riduce gradualmente fino ad azzerarsi nei casi di ISEE superiori a 40.000 euro, per i quali la maggiorazione non spetta.
Inizialmente le istruzioni INPS chiarivano che "in linea di principio la maggiorazione non può essere richiesta laddove la domanda sia presentata per un nucleo composto da un solo genitore anche se lavoratore.D'accordo con il Ministero del lavoro l'istituto precisava appunto a febbraio scorso che : "tenuto conto della maggiore fragilità dei nuclei vedovili il bonus viene erogato d'ufficio per il secondo percettore di reddito ai nuclei vedovili per i decessi del genitore lavoratore che si sono verificati nell’anno di competenza in cui è riconosciuto l’Assegno fino a febbraio 2023"
Per ottenerlo NON era necessario fare domanda.
Maggiorazione assegno unico ai nuclei vedovili dal 1 giugno 2023
Come detto il decreto lavoro 48 2023 stabilizza l'interpretazione fornita con INPS prevede che «La maggiorazione (…) e' riconosciuta, altresi', nel caso di unico genitore lavoratore al momento della presentazione della domanda,
- ove l'altro risulti deceduto,
- per un periodo massimo di 5 anni successivi a tale evento,
- nell'ambito del limite di godimento dell'assegno.».
A questo fine vengono incrementate di circa 75 milioni di euro le risorse destinate all'Assegno unico fino al 2028, con previsione poi di utilizzare 13,4 milioni annui dal 2029
La formulazione della norma prevede comunque che la maggiorazione anche per i genitori vedovi entrasse a regime dal 1 giugno 2023 lasciando scoperti i mesi da marzo a giugno 2023
Maggiorazione assegno unico modifica domande in caso di decessi
Nella nuova circolare di istruzioni INPS non interviene sul problema sopracitato ma chiarisce le modalità applicative della nuova norma in particolare sull'integrazione delle domande.
Riepilogando :
dal 1 giugno 2023 è possibile beneficiare della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori, anche in caso di decesso di uno dei genitori purche siano soddisfatti tutti i seguenti requisiti:
– l’evento del decesso dell’altro genitore si è verificato in data non antecedente al quinquennio precedente rispetto alla data di presentazione della domanda di AUU;
– il genitore deceduto risultava al momento del decesso lavoratore[3] o pensionato (cfr. la circolare n. 23/2022);
– il genitore superstite risulta lavoratore al momento della domanda di AUU.
La circolare fornisce anche alcuni esempi pratici
L'istituto sottolinea che nel gestionale dell’AUU sono state modifica alcune funzionalità per la gestione dei casi di decesso di uno dei due genitori per ridurre la gravosità degli adempimenti e assicurare la continuità nei pagamenti
In particolare, in caso di decesso di uno dei due genitori presenti nella domanda di AUU, l’Istituto provvederà in automatico al subentro del genitore superstite nella domanda e, all'eventuale riconoscimento della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori.
Per le domande già presentate da genitori vedovi per ottenere la maggiorazione occorre integrare la domande in corso di validità al 1° giugno 2023, quindi non decadute, respinte o rinunciate a tale data con alcuni dati
Nelle ipotesi di decesso di entrambi i genitori o di decesso dell’unico genitore, in presenza di nuclei monogenitoriali è previsto il “subentro” nella domanda di AUU da parte dei seguenti soggetti:
a) affidatario del figlio;
b) tutore del figlio;
c) figlio maggiorenne per se stesso.
ATTENZIONE In questi casi non non sussistono i presupposti per l’applicazione della maggiorazione per i genitori entrambi lavoratori
La circolare precisa infine le modalita di subentro nella domanda del genitore richiedente da parte del genitore superstite.
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Assunzioni NEET under 30 2023: precisazioni INPS
Dallo scorso 31 luglio sono partite le prenotazioni dei contributi per le assunzioni di giovani under 30, che non studiano e non lavorano (cd. NEET),effettuate o da effettuare tra il 1° giugno e il 31 dicembre 2023 , come previsto dall'art 27 del decreto lavoro 48 2023
Inps ha pubblicato le istruzioni complete in merito nella circolare 68 del 21 luglio 2023, a seguito dell'emanazione del decreto attuativo ANPAL 189 2023 che ha ripartito le risorse tra le Regioni e province autonome. E' stato pubblicato inoltre il 10 agosto il messaggio 2973 con precisazioni in merito all'applicazione in cumulo con l'esonero parziale dei contributi IVS del 6 o 7% .(vedi ultimo paragrafo)
Ricordiamo di seguito gli aspetti principali dell'agevolazione e vediamo le nuove precisazioni INPS e di ANPAL.
Incentivo assunzioni NEET 2023
L'incentivo si rivolge ai datori di lavoro privati che assumano giovani disoccupati da almeno sei mesi o senza titolo di studio che siano, registrati al programma operativo nazionale "Iniziativa Occupazione Giovani" in attuazione dell'iniziativa europea Garanzia Giovani.
Il nuovo incentivo non ha la forma dell'esonero contributivo bensì di un contributo pari al 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali .
Questo significa che l'importo potrà variare di mese in mese, anche sulla base della fruizione di eventuali indennità Inps da parte del lavoratore.
Sono agevolate le assunzioni con:
- contratto a tempo indeterminato, anche in somministrazione e
- contratto di apprendistato professionalizzante
- effettuate tra il 1° giugno ed il 31 dicembre dell’anno 2023
di giovani non occupati in attività lavorativa né in corsi di studi, fino a 30 anni di età (29 anni e 364 giorni al momento dell'assunzione).
Restano esclusi:
- il lavoro domestico
- i contratti di lavoro intermittente e
- le trasformazioni di contratti a tempo determinato .
L'agevolazione ha durata di 12 mesi ed è cumulabile con gli esoneri contributivi in vigore (ad es. l'esonero triennale art. 1, comma 297, della legge 29 dicembre 2022, n. 197)
ATTENZIONE In caso di cumulo, l'incentivo scende alla misura del 20% della retribuzione per ogni lavoratore.
Incentivo NEET 2023 chi può essere assunto
possono essere assunti lavoratori che
a) non abbiano compiuto il trentesimo anno di età: cioè alla data dell’assunzione, l'età deve essere inferiore o uguale a 29 anni e 364 giorni;
b) non lavorino e non siano inseriti in corsi di studi o di formazione («NEET»)al momento dell’assunzione;
c) siano registrati al Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani.
ATTENZIONE : la firma Patto di servizio nell’ambito del Programma “Garanzia di occupabilità dei Lavoratori” ( GOL), già sottoscritto al momento della presentazione da parte dei datori di lavoro dell’istanza di ammissione vale come registrazione al Programma Occupazione Giovani.
Necessario inoltre il possesso di uno dei seguenti requisiti:
- essere disoccupati da almeno sei mesi, oppure
- essere privi di diploma di istruzione secondaria di secondo grado o di una qualifica o diploma di istruzione e formazione professionale;
- aver concluso la formazione a tempo pieno da non più di due anni e non avere avuto nessun impiego regolarmente retribuito;
- donne assunte in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25 per cento la disparità media definita annualmente con decreto ministeriale.
Non è richiesta l'assenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
Incentivo NEET 2023 come si applica
L'importo dell'incentivo dovrà essere conguagliato tramite Uniemens nel mese successivo a quello della prestazione lavorativa.
La circolare fornisce le istruzioni dettagliate per la compilazione dei flussi Uniemens per le diverse tipologie di datori di lavoro
Sono stanziati per il nuovo bonus assunzioni 80 milioni per il 2023 e 56 milioni per il 2024. Con il decreto ANPAL le risorse sono state ripartite fra le regioni e gli importi costituiscono limiti di spesa.
i datori di lavoro dovranno attendere dopo la richiesta effettuata con il modello NEET23 , l'ok dell'INPS sulla disponibilità di risorse e dopo l'approvazione avranno 7 giorni per formalizzare il contratto e ulteriori 7 giorni per comunicarlo all'INPS.
L'agevolazione è sottoposta al Regime de Minimis e al Regolamento (UE) n. 651/2014: spetta quindi solo se si verifica con l'assunzione un incremento occupazionale netto e nel rispetto dei principi e criteri del D LGS 150 2015 e della legge n. 296/2006 riguardanti gli incentivi alle assunzioni ( non applicabilità per assunzioni obbligatorie, violazioni del diritto di precedenza o in assenza di DURC contributivo, mancato rispetto della normativa sulle condizioni di lavoro e dei contratti collettivi).
Incentivo NEET ed esonero IVS: domande da reinviare
Nella circolare n. 68 del 21 luglio 2023, era stato precisato anche che l’incentivo in oggetto è cumulabile, nei limiti del 20% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, con l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore, previsto dall’articolo 1, comma 281, della legge di Bilancio 2023, come integrato dall’articolo 39 del decreto-legge n. 48/2023.
A seguito di richieste di chiarimenti e d'accordo con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nel messaggio 2923 2023 INPS precisa che la riduzione dell’incentivo al 20% della retribuzione mensile lorda imponibile nelle ipotesi di cumulo con altre misure deve essere delimitata alle sole ipotesi che comportino un beneficio per il datore di lavoro.
NON riguarda le ipotesi in cui si debba procedere all’applicazione dell’esonero sulla quota dei contributi previdenziali IVS previsto dalla legge di Bilancio 2023, come integrato dall’articolo 39 del decreto-legge n. 48/2023., a favore del lavoratore.
Come annullare le domande già inviate
Per questo in caso di domande già inoltrate all’Istituto i datori possono
procedere all’annullamento della domanda selezionando il tasto “Rinuncia” e presentare una nuova istanza, valorizzando l’opzione dell’utilizzo “in via esclusiva” dell’incentivo in oggetto. In questo modo si avrà diritto all’incentivo in misura piena .
Ordine di accoglimento delle domande
Il messaggio ricorda che :
- le richieste che perverranno nei 15 giorni successivi al rilascio del modulo telematico di richiesta dell’incentivo saranno oggetto di un’unica elaborazione posticipata, a settembre 2023.
- solo le istanze per assunzioni a tempo indeterminato, effettuate tra il 1° giugno 2023 e il 30 luglio 2023, e pervenute entro il 15 agosto 2023 saranno elaborate secondo l’ordine di decorrenza dell’assunzione.
- invece le istanze relative alle assunzioni effettuate dal 31 luglio 2023 saranno elaborate secondo l’ordine cronologico di presentazione dell’istanza.
- Fino alla data dell’elaborazione cumulativa posticipata, le istanze risulteranno ricevute dall’INPS – contrassegnate dallo stato di “Aperta” – e saranno suscettibili di annullamento a opera dell' interessato
- Da settembre a sarà resa disponibile la funzionalità di inoltro dell’istanza di conferma per la definitiva ammissione al beneficio.
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Laurea abilitante in edilizia e territorio: i decreti su tirocinio ed esame
Sono apparsi in Gazzetta Ufficiale il 10 e il 12 agosto 2023 due decreti attuativi del ministero della ricerca riguardanti le nuove classi di laurea l'esercizio delle professioni di
- geometra laureato e
- di perito industriale laureato.
Il primo decreto datato 28 maggio 2023, di attuazione dell'articolo 6 della legge 8 novembre 2021, n. 163, recante «Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti» è relativo alla Laurea professionalizzante in professioni tecniche per l'edilizia e il territorio (Classe L-P01) e prevede in particolare per chi ha conseguito o consegue la laurea professionalizzante afferente alla classe L-P01 in base al previgente ordinamento didattico non abilitante, il conseguimento dell'abilitazione all'esercizio della professione a seguito del superamento di un esame di Stato, da svolgersi con modalità semplificate, illustrate nel decreto stesso.
Il secondo decreto datato 24 maggio 2023 in attuazione degli articoli 2 e 3 sempre relativo alla classe di laurea P01 illustra in particolare le modalità di svolgimento del tirocinio interno ai corsi di studio: Crediti necessari, materie, convenzioni.
Esame di stato laurea tecniche per l'edilizia e territorio
L'esame di Stato consisterà in un colloquio, a scelta dello studente,
- sulle attivita' di tirocinio svolte o sulla risoluzione di un caso pratico affrontato nel corso dei tirocini, e
- sulla conoscenza delle norme deontologiche.
La valutazione della prova e' espressa in centesimi e l'abilitazione e' conseguita con una votazione di almeno 60/100.
Le sessioni dell'esame di Stato per il 2023 e 2024 saranno indette con ordinanza del Ministro dell'istruzione e del merito.
Il decreto specifica infine che la Commissione giudicante sarà composta da almeno quattro membri:
- per la metà, docenti universitari, uno dei quali con funzione di Presidente, designati dal Consiglio del corso di studio, e,
- per l'altra metà, professionisti di comprovata esperienza, designati dalle rappresentanze professionali competenti, con almeno cinque anni di esercizio professionale.
Le modalità per il Tirocinio pratico-valutativo
Il tirocinio previsto nell'ambito delle attivita' formative previste per la classe di laurea professionalizzante in professioni tecniche per l'edilizia e il territorio – classe L-P01, dovrà
- fornire almeno 48 crediti formativi universitari (CFU)
- per non piu' di quaranta ore a settimana;
- a ogni CFU corrispondono venticinque ore di impegno medio per studente.
Le attivita' di tirocinio sono finalizzate all'acquisizione di conoscenze, competenze coerenti con gli obiettivi formativi qualificanti della classe delle lauree L-P01 previsti nel decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca 12
agosto 2020, n. 446 e dovranno essere svolte presso imprese, aziende, studi professionali, amministrazioni pubbliche, enti pubblici o privati, anche del terzo settore, od ordini o collegi professionali.
Nel caso in cui le attivita' di TPV si svolgano in ambiti diversi da quelli libero-professionali, 12 dei CFU di c
sono acquisiti in convenzione con ordini o collegi professionali.
Gli ambiti di studio devono comprendere:
- rilevamento topografico e architettonico;
- metodologie digitali di supporto alla pianificazione e progettazione;
- supporto al monitoraggio e alla diagnostica delle strutture, delle infrastrutture, del territorio e degli impianti gestione di banche dati catastali, demaniali e degli enti locali;
- attivita' agronomiche e di sviluppo rurale; valutazioni estimative;
- contabilita' dei lavori; sicurezza
- nei cantieri e nei luoghi di lavoro;
- certificazione energetica e della sostenibilita' e salubrita' degli ambienti;
- redazione di pratiche edilizie, di capitolati tecnici, di piani di manutenzione e attivita' di consulenza tecnica forense; progettazione, direzione dei lavori e vigilanza degli aspetti architettonici, strutturali,
- distributivi e impiantistici relativi alle costruzioni modeste;
- principi delle attivita' professionali;
- normativa e deontologia.
Sono previste convenzioni delle università con i soggetti sopracitati e l'intervento di tutor sia delle imprese che dell'università che sono tenuti a compilare un libretto di tirocinio per certificare le attivita svolte dagli studenti.
Lauree professionalizzanti: legge n.163 2021
Ricordiamo che la legge 163 ha modificato le modalità di accesso a molte le professioni regolamentate con l'abolizione dell'Esame di stato ma non del tirocinio pratico, come già previsto per la laurea in medicina e chirurgia dal decreto Cura Italia. Sono previste tre diverse fasi di attuazione:
- la prima ha interessato le lauree in odontoiatria, farmacia, veterinaria e psicologia
- la seconda riguarda appunto geometri, agrotecnici, periti agrari e periti industriali laureati iscritti a una delle tre nuove lauree professionalizzanti appena create
- Piu avanti sarà la volta di biologi, chimici ,fisici tecnologi alimentari dottori agronomi e forestali, assistenti sociali attuari, in base comunque alle eventuali richieste dei consigli nazionali degli ordini o federazioni professionali.
Si ricorda che non sono compresi nella legge le lauree per le professioni di commercialista, avvocato , architetto ed ingegnere per lo stop opposto dal Ministero della Giustizia che ha la responsabilità della vigilanza su queste professioni .
Per la realizzazione delle lauree abilitanti alle professioni la condizione assolutamente necessaria è che almeno 30 crediti formativi siano acquisiti attraverso tirocinio curricolare operativo.
Anche l'esame di laurea viene quindi modificato dovendo comprendere anche aspetti pratici della professione e per questo nella commissione di laurea entreranno anche professionisti selezionati dai rispettivi ordini.